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GIOVANNI PASCOLI, IL DECADENTISMO UNITA DIDATTICA N.

3 Egli fu Tra i protagonisti della letteratura italiana di fine Ottocento, parallelamente alla sua carriera dinsegnante e docente universitario Pascoli condusse unesistenza tutta consacrata alla poesia. I temi della sua poetica che egli avrebbe delineato nella sua teoria "del Fanciullino" e che avrebbero trovato la pi alta espressione nelle raccolte di versi delle Myricae e dei Canti di Castelvecchio trassero dalla contemplazione della natura, dalle piccole cose dogni giorno, dagli affetti familiari, dalle memorie e dal dolore (dal dato quindi pi scopertamente autobiografico, legato ad un'infanzia segnata dai lutti e ad una vita solitaria) la loro fonte dispirazione pi fresca e diretta. Nel frattempo Pascoli sperimentava un nuovo linguaggio poetico che avrebbe avuto una grande influenza sulla poesia italiana del Novecento e che colloca il poeta a cavallo dei due secoli, conferendo alla sua opera una modernit che talvolta gli stata disconosciuta. Pascoli pur essendo di formazione legatissima alla cultura classica e retorica del passato anche in senso negativo, da considerarsi un grande innovatore da un punto di vista linguistico(Fono simbolismo/onomatopea..) egli anche se sembra un poeta del Bozzetto in realt possiede un chiaro stile IMPRESSIONISTA, ricordiamo che questa tendenza una delle prime interpretazioni culturali e artistiche del moderno .Possiamo anche parlare di Simbolismo .. mutua in Italia le poetiche dei FRANCESI (Baudelaire). Le idee fondamentali di Pascoli sulla poesia si leggono in un testo molto importante intitolato "Il fanciullino" (apparso nel 1897 sulla rivista "Il Marzocco"). La poesia una disposizione infantile a stupirsi, ed dunque una qualit irrazionale dell'uomo; grazie a questa sensibilit possibile cogliere analogie sottili e nascoste fra gli oggetti e le forme di vita pi semplici: il poeta deve perci calarsi in una situazione "infantile" per cantare, stupito, il mistero delle piccole cose. Una poetica quindi DECADENTE, nel senso che il Nostro a fronte di una modernit che avanza cerca rifugio nellinfanzia, in quegli aspetti apparentemente REGRESSIVI cos come Svevo nella Malattia. Questo stile influenzer moltissimo la poesia del secolo. Grazie a questa poetica Pascoli allarg i confini della realt degna di diventare soggetto di poesia e confer nuova libert al verso, trasformandolo in un luogo ricco di suggestioni sonore. (Fonosimbolismo, suoni che diventano Significanti) Nel 1891 fu pubblicata la raccolta Myricae, il cui titolo una citazione dalla quarta egloga delle Bucoliche di Virgilio, testo classico che canta la pace della vita agreste. Con ci Pascoli volle alludere ad una lirica delle cose semplici, fatta doggetti comuni presi soprattutto dalla campagna ("sono frulli d'uccelli, stormire di cipressi, lontano cantare di campane") e cantati con un lessico e un metro molto originali per la tradizione poetica italiana. Questo risultato fu ottenuto con grande perizia tecnica: Pascoli si rifece alla lezione dei classici (oltre appunto a Virgilio, anche Catullo e Orazio), ma guard anche all'esperienza simbolista non solo francese. La sua poesia non , infatti, descrittiva ma allusiva, e parte dalla convinzione che si possa cogliere l'ineffabile solo con mezzi formali rigorosi e grazie ad una nuova lingua poetica, che attinge al latino, alla lingua parlata, al lessico tecnico. L'effetto complessivo d voce ad una sensibilit che intende cogliere soprattutto gli echi di morte e di lutto che la realt racchiude in s, in modo non sempre manifesto. Come intellettuale Pascoli ha molti elementi caratteristici della cultura italiana, in lui ad esempio, si confonde socialismo e nazionalismo, ricordiamo un suo discorso /La Grande Proletaria si mossa/, dappoggio (Retorico) al Colonialismo italiano, giustificato in nome della disoccupazione nostrana.Cos come un atteggiamento di chiUsura nei confronti del mondo moderno visto come una sciagura e mal compreso, visto con paura, e ancora un certo infantilismo nella concezione della famiglia e della donna, il rapporto in parte morboso, da scapolo con la sorella. Pascoli era privo di quella cultura critica rispetto alla famiglia e ai rapporti personali cosi come a quelli sessuali, presenti con ben altro spessore nella cultura europea, la sessualit un argomento da rimuovere. Rimane comunque un grande poeta, quando scrive in alcune opere la sua lirica ad altissimi livelli, avvicina lItalia alla poesia simbolista francese. Nella Poesia di Pascoli troviamo: SINESTESIA:Dare un significato sensoriale ad un oggetto che realmente non pu averlo Un colore al vento, ai giorni della settimana. ONOMATOPEA:Dare un significato ad un suono Concretizzandolo con unazione, il verso di un animale, co..cocc code!

ALLITTERAZIONE: Figura retorica che consiste nella ripetizione degli stessi suoni (lettere o sillabe) all'inizio o all'interno di due o pi parole vicine. SINEDDOCHE:Figura retorica, che consiste nel trasferimento di significato da una parola ad un'altra in base ad una relazione di contiguit, nel senso di maggiore o minore estensione, come la parte per il tutto ("le vele" per "le navi") o il tutto per la parte ("montone" per "la pelle di montone"), o il genere per la specie ("felino" per "gatto") o viceversa la specie per il genere ("il pane" per "il cibo"), o il singolare per il plurale ("il francese" per "i francesi") METONIMIA: La metonmia, che significa propriamente "scambio di nome" (dal greco met, "oltre", e noma, "nome"), un'importantissima figura retorica di tipo semantico, che consiste nel trasferire un significato da una parola ad un'altra in base ad un rapporto di contiguit spaziale, temporale o causale. Si usa cio il nome del contenuto per il contenente ("passami l'acqua" per "passami la bottiglia dell'acqua") o viceversa; il nome della causa per l'effetto o viceversa ("le sudate carte" per "lo studio che fa sudare) Ricorda queste Tecniche si trovano anche in altri linguaggi Cinema Fotografia-Pubblicit

Doc.su Pascoli- ''La grande proletaria.......''

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