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IL SAGGIO

LUCIANA SICA

e gli Scritti usciti negli anni Settanta dicono come funziona linconscio, gli Altri scritti che Einaudi pubblicher in settembre dicono perch funziona in quel modo: Lacan mette in chiaro qual il motore dellinconscio che consente ai sintomi quelle infinite ripetizioni che sono la delizia e lo strazio degli esseri umani. Sar anche dubbio che Lacan metta in chiaro qualcosa, spesso somiglia tanto a un ossimoro, ma cos per Antonio Di Ciaccia, lanalista che ha legato il suo nome alla traduzione e alla cura dellopera lacaniana in Italia. Luscita degli Altri scritti, pi di seicento pagine, attesa perch - a differenza dei Seminari sono testi redatti di pugno dal maestro francese, sempre lettissimo da studiosi (non solo analisti) di ogni parte del mondo. E per le chicche che contiene, dallinaugurale Discorso di Roma del 53 a Lo stordito, un vero e proprio compendio teorico, fino alle riflessioni sulla capacit (o meno) dellanalista di decifrare le formazioni dellinconscio. Altri testi riguardano filosofi come Merleau-Ponty e scrittori, da Wedekind a Marguerite Duras. E Joyce, naturalmente. La scrittura discontinua, si passa da uno stile barocco, prolisso, involuto - alla Bossuet, dice il curatore - a un linguaggio scarno, essenziale, costruito con precisione millimetrica. Sono gli Altri scritti lo spunto iniziale per un libro-intervista che Di Ciaccia firma con Doriano Fasoli, una conversazione imbevuta di lacanismo sin dal titolo enigmatico - Io, la Verit, parlo (Alpes), anche con il ri-

Jacques Lacan linconscio visto da vicino


schio che la citazione si presti allequivoco. N Lacan infatti n chiunque altro - forse con leccezione del Figlio di Dio - pu arrogarsi la pretesa di rappresentare la Verit, che pure esiste e quando parla lo fa sempre in prima persona e va anche presa per buona. Gli analisti lo sanno, e proprio per questo lasciano parlare il paziente che dice tutto quello che gli passa per la mente, obbedendo alla regola freudiana dellassociazione libera, il carburante essenziale perch il motore inconscio si metta in funzione. La Verit parla allora attraverso il paziente, che dice di amare una persona e qualche minuto dopo di detestarla: solo allapparenza una contraddizione, visto che tutte e due le affermazioni sono vere. A dispetto del titolo, il volume di segno divulgativo, fedele allimpostazione di Fasoli che sin dalle prime righe della prefazione ne chiarisce il senso: Avevo desiderato rendermi conto se un sapere cos complesso come quello di Lacan non rimanesse una pura elucubrazione sulla scoperta freudiana, ma potesse diventare veramente linfa per uno psicoanalista nel suo lavoro quotidiano. Di Ciaccia asseconda il suo intervistatore, spiegando in modo accessibile questioni anche molto complesse: cos unanalisi nellindirizzo di Lacan e che differenza c tra una psicoanalisi e una psicoterapia, quando

DISEGNO DI ANNA GODEASSI

inizia davvero unanalisi e in che modo lanalista investito dallamore transferale del paziente, dovr ben guardarsi dal farne uno strumento di potere. O anche come valutare che lanalisi sia conclusa in modo valido, e sempre uno per uno, magari con la riscoperta di una capacit pi inventiva di stare al mondo. Lelemento personale affonda nei ricordi che lautore insegue con sapore nostalgico. Sono tanti gli aneddoti legati alla sua lunga e intensa frequentazione di Lacan. Ma qui Di Ciaccia tira in ballo anche un altro genere di affetti: In fondo - mi dice - un libretto cos antiaccademico nato tanti anni fa quando, viaggiando in macchina, i miei due figli allora adolescenti approfittavano di quel nostro tempo insieme e del sonno della madre per farmi delle domande che avevano a che fare con la psicoanalisi. In realt, facendo finta di niente, mi chiedevano chiarimenti sui problemi che a quellet li assillavano. E io, facendo altrettanto finta di niente, rispondevo usando nel modo pi semplice linsegnamento di Lacan... Credo per che rimarranno inedite le parti pi salienti di quelle lezioni, come le chiamavano loro, con ironia.
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IO, LA VERIT, PARLO

Lacan clinico di Antonio Di Ciaccia e Doriano Fasoli


alpes Pagg. 92, euro 12

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