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uscire incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede, () sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione (Udienza generale, 27 marzo). cos sterminato il bisogno del cuore delluomo di oggi che solo una risposta altrettanto sconfinata pu essere allaltezza della situazione: La verit cristiana attraente e persuasiva perch risponde al bisogno profondo dellesistenza umana, annunciando in maniera convincente che Cristo lunico Salvatore di tutto luomo e di tutti gli uomini. Questo annuncio resta valido oggi come lo fu allinizio del cristianesimo (Udienza ai cardinali, 15 marzo 2013). Il Papa ci spinge costantemente a vivere la fede come testimonianza: Non si pu annunciare il Vangelo di Ges senza la testimonianza concreta della vita. Ma ci avverte che questo possibile solo se riconosciamo Ges Cristo, perch Lui che ci ha chiamati, ci ha invitati a percorrere la sua strada, ci ha scelti. Annunciare e testimoniare possibile solo se siamo vicini a Lui, proprio come Pietro, Giovanni e gli altri discepoli (Omelia nella basilica di San Paolo Fuori le Mura, 14 aprile 2013). Mi stupisce come non ci sia giorno in cui Papa Francesco non ci solleciti a vivere come Ges: Essere cristiani non si riduce a seguire dei comandi, ma vuol dire essere in Cristo, pensare come Lui, agire come Lui, amare come Lui; lasciare che Lui prenda possesso della nostra vita e la cambi, la trasformi, la liberi dalle tenebre del male e del peccato (Udienza generale, 10 aprile 2013). Andare a Roma per mendicare lo Spirito di Cristo, cos che possiamo ammettere con semplicit di cuore: Tutto per me Tu fosti e sei (Ada Negri); non solo: Fosti, come una reliquia del passato, ma: Sei, qui ed ora, come una Presenza che ci trascina in un vortice di vita. printShare on facebookShare on googleShare on twitterMore Sharing Services150
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Attesa per l'incontro del Papa con movimenti e nuove comunit. Intervista a don Julin Carrn
Intervista a Julin Carrn - a cura di Debora Donnini Radio Vaticana
17/05/2013
Oltre 120 mila persone sono attese in piazza San Pietro per la Giornata dei movimenti, delle nuove comunit, delle associazioni e aggregazioni laicali. Il presidente della Fraternit di Cl risponde alle domande di Radio Vaticana Con quali sentimenti i membri del movimento si stanno preparando allincontro? Ci stiamo preparando attraverso il desiderio di andare a trovare il Papa per essere sostenuti nella fede in questo anno in cui a tema proprio la fede. Nel 98, cera stato un momento molto importante, sempre nella Pentecoste, di incontro dei movimenti e delle nuove realt ecclesiali con Giovanni Paolo II. Ci pu essere in qualche modo un legame, un filo conduttore fra questi due momenti? A me sembra di s. Nella diversit della loro natura, in fondo, si tratta di un incontro dei movimenti e delle realt ecclesiali con il Papa. Questanno ha la peculiarit di essere lAnno della Fede, che come aggiungere forse una consapevolezza pi acuta di cosa voglia dire per la fede cattolica il legame con Pietro. Nella Pentecoste il grande protagonista lo Spirito Santo. C, quindi, un legame molto forte tra lo Spirito Santo, i movimenti e le nuove realt ecclesiali? Assolutamente s, perch i movimenti e le realt ecclesiali sono frutto della potenza dello Spirito. Il carisma un dono dello Spirito Santo, dato alla Chiesa per il suo rinnovamento costante. E questo quello che andiamo anche a domandare allo Spirito Santo: che le nostre vite possano essere rigenerate dalla nostra costante caduta umana, normale. Per questo andiamo, come in una sorta di pellegrinaggio, andiamo a chiedere questa grazia allo Spirito Santo, insieme a tutte le altre realt ecclesiali, con il Papa. Oggi il Papa nella Messa a Santa Marta ha detto che importante che ci siano cristiani con zelo apostolico, non cristiani da salotto, senza il coraggio di dare fastidio alle cose troppe tranquille. Questo per Comunione e Liberazione cosa significa, anche in vista di questo incontro, della Pentecoste, dello Spirito Santo? Questo significa prima di tutto per noi lasciarci rinnovare dalla potenza dello Spirito, perch noi possiamo portare questa diversit, possiamo veramente disturbare o perturbare lambiente in cui siamo, nella misura in cui noi ci siamo lasciati perturbare dalla potenza di Dio. Per poter rispondere a questo appello di Papa Francesco, dobbiamo noi essere diversi, perch questa creatura nuova, che Cristo venuto a generare, possa mettere nella realt questa diversit.
Tre messaggi di Putin alla Casa Bianca per dire: attenzione, nelle nostre aree di influenza non dovete mettere il naso
WASHINGTON - Nellarco di pochi giorni il Cremlino ha sparato tre messaggi alla Casa Bianca. Un modo per ricordare che la Russia ha le sue aree di influenza e teatri dove non disposta a incassare senza reagire. Dallintelligence alla crisi in Siria. Il primo segnale riguarda il caso del presunto agente Cia sorpreso mentre tentava di reclutare un ufficiale russo. Un portavoce del Fsb, il servizio segreto, sostenendo che gli americani avevano violato una linea rossa ha assestato un colpo non da poco. Ha infatti rivelato ai media il nome del capo stazione Cia in Russia. Mossa davvero inusuale e che potrebbe provocare una rappresaglia da parte di Washington. Se i russi lo hanno fatto - uninterpretazione - per motivi di politica interna. Vogliono dimostrare di tener a bada la Cia, accusata di essere troppo aggressiva. Dallaltra parte non che gli agenti venuti dallEst stiano a guardare e, secondo diversi analisti, lattivit negli Usa sempre molto sostenuta. MEDITERRANEO - Gli altri due segnali sono legati al conflitto siriano. Mosca ha annunciato che una task force navale della Flotta del Pacifico entrata nel Mediterraneo. Evento che non si verificava da decenni. La formazione composta dallincrociatore Ammiraglio Panteleyev, da unit da sbarco e da appoggio, forse da un sottomarino nucleare. Secondo fonti ufficiali dovrebbe raggiungere il porto cipriota di Limassol ma non escluso che possa visitare anche lo scalo siriano di Tartous, lunico appoggio che la Marina dispone nel Mediterraneo. Trasferendo la task force, il Cremlino mostra la bandiera e accresce la presenza in un momento dove crescono le voci su un intervento occidentale. ASSAD NON SI TOCCA - Lingresso delle unit - il terzo messaggio - per pu essere legato alle forniture di armi per il regime di Assad e a manovre per proteggerle. Mosca sul punto di spedire sofisticati missili anti-aerei S 300. Inoltre, come ha rivelato gioved il New York Times, ha consegnato alla Siria numerose batterie Yakhont, ordigni anti-nave che il paese arabo aveva ordinato nel 2007. Washington ha invano cercato di dissuadere il Cremlino e ieri ha dato voce alle critiche, ma Mosca non disposta ad abbandonare Assad. Anzi, in questa fase ha tutto linteresse nel sostenerlo. Proprio grazie allassistenza degli alleati - russi, iraniani, Hezbollah libanesi, sciiti iracheni - lesercito di Assad riuscito a riprendere liniziativa su diversi fronti. Il flusso di armi in favore della Siria seguito con molta attenzione a Gerusalemme. Israele ha gi condotto tre raid per distruggere materiale sensibile ospitato negli arsenali di Assad. E, due giorni fa, non ha escluso di condurre altre incursioni per evitare che missili o altri equipaggiamenti ritenuti strategici possano essere trasferiti dalla Siria allHezbollah. Per questo in molti prevedono una lunga estate calda in Mediterraneo.
Spagna, notte in carcere per l'ex presidente della Caja de Madrid: Cattiva gestione
Il banchiere uscito su cauzione di 2,5 milioni indicato tra i responsabili del collo delle casse. I giudici: Rischio sistemico
Una notte in carcere. Poi il pagamento di una cauzione da 2,5 milioni e di nuovo la liber. Lui Miguel Blesa, ex presidente de Caja Madrid, ed il primo banchiere a finire in manette in una Spagna che si scopre vendicativa. Che tifa contro la finanza speculativa (da lui evidentemente personificata), accusata di essere l'origine di tutti i mali per questa recessione senza fine (anche se oggi arrivata la notizia che per la prima volta dal 1971 la bilancia dei pagamenti del Paese in attivo, dato che l'export spagnolo ha superato l'import di beni e prodotti). Ma andiamo con ordine.
LA GESTIONE - Blesa stato incarcerato gioved pomeriggio per la gestione dissennata dell'istituto che presiedeva, costretto a fondersi con altre banche dopo una serie di operazioni che ne avevano dissestato i conti. A firmare l'ordinanza stato Elpidio Jos Silva, secondo il quale sussisteva un innegabile pericolo di fuga. Ma il pagamento della cauzione - fissata a 2,5 milioni di euro - gli ha consentito di lasciare Soto del Real animando ulteriormente lo sconcerto di un Paese che ha individuato nelle banche i bersagli della contestazione al potere costituito. LA VICENDA - Caja Madrid era una delle tante casse di risparmio regionali spagnole che si erano espanse durante il boom immobiliare per poi finire in ginocchio una volta esplosa la bolla. Oggetto dell'indagine l'acquisizione della City National Bank Of Florida, rilevata nel 2008, operazione nella quale il giudice afferma di aver riscontrato ragionevoli indicazioni di responsabilit criminale. Caja Madrid acquist infatti l'istituto Usa per 1,17 miliardi di dollari, un prezzo pari a circa il doppio del suo valore di mercato. Ci, si legge nell'ordinanza, stato considerato un segno di pessimo management bancario che ha posto un rischio sistemico per Caja Madrid nel contesto di una crisi finanziaria. L'ACCUSA - Secondo l'accusa, i manager di Caja Madrid avrebbero intascato oltre 100 milioni di dollari in commissioni nell'ambito dell'acquisizione. Blesa, 65 anni, considerato vicino al Partito Popolare, lasci Caja Madrid nel 2009, quando la banca fu fusa con altre sei casse di risparmio per dare vita a Bankia, che verr nazionalizzata nel 2012, costringendo Madrid a chiedere ai partner dell'Eurozona aiuti per decine di miliardi per rimettere in piedi il proprio sistema bancario. Il salvataggio di Bankia era stato fortemente contestato dall'opinione pubblica di un Paese che ha visto il tasso di disoccupazione schizzare al 27% a causa della crisi.
IL NUOVO PAPA, LA CHIESA E LA DITTATURA - Il nome del dittatore era tornato d'attualit il 13 marzo di quest'anno, con l'elezione al Soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio. Papa Francesco, infatti, era arcivescovo di Buenos Aires, e subito inizi a circolare in Rete una foto di una presunta comunione somministrata dallo stesso Bergoglio proprio a Videla. L'aveva scovata il regista americano Michael Moore, ma l'eta del sacerdote non poteva coincidere con quella del nuovo Papa. Resta, per, l'impressione di una forte vicinanza della Chiesa argentina a un dittatore. Bergoglio, all'epoca della dittatura un semplice sacerdote gesuita, stato comunque accusato in un libro di essere stato a conoscenza di quanto stava avvenendo sotto il regime Videla. Di fatto, a conferma di questo, Bergoglio nel 2010 testimoni contro i dittatori nel processo sull'Esma, la Scuola superiore di meccanica della marina che era uno dei principali centri di tortura di Videla: ma Bergoglio non avrebbe affatto coperto i crimini, quanto aiutato diversi dissidenti. DUE MESI FA ATTACC CRISTINA KIRCHNER - Videla non ha mai rinnegato le sue azioni e, lo scorso marzo, dal carcere aveva lanciato la sua ultima provocazione, ricorda il quotidiano Clarin: un'arringa contro il presidente Cristina Kirchner. Aveva lanciato un appello ai suoi ex compagni dell'esercito dai 58 ai 68 anni ancora in grado di combattere affinch prendessero le armi contro la presidente Cristina e i suoi seguaci. La presidente, cos come il marito Nestor Kirchner che la precedette in carica, sarebbe colpevole di una politica in materia di diritti umani che ha perso rilevanza in quanto si scoperto che, al di l del loro significato morale, sono stati usati come arma di pressione politica in moltissimi negoziati, ad esempio il Plan de Viviendas del quale ha beneficiato l'Associazione delle madri di Plaza de Mayo. LE MADRI - Proprio le Madri sono le testimoni principali nella questione dei diritti umani. I loro figli e figlie sono stati arrestati, tenuti prigionieri negli anni, e alla loro morte i corpi non sono mai stati restituiti. Da qui il nome desaparecidos. Eventuali nipoti, ormai trentenni e oltre, potrebbero non conoscere mai le loro abuelas, le nonne (alcuni sono stati ritrovati). IL MAXIPROCESSOPER I VOLI DELLA MORTE - Il maxiprocesso per 789 di questi morti si aperto solo lo scorso dicembre. Sono stati nuovamente narrati, nel dettaglio, i patimenti e le morti di 789 di quelle persone, lanciate nell'oceano con i cosiddetti voli della morte: i prigionieri ogni mercoled venivano imbarcati su dei cargo a Buenos Aires, poi, dopo qualche ora di volo, gettati in mare legati, bendati, narcotizzati. Non se ne salv nessuno: di questi 789, almeno, si conoscono per certo i nomi. Le altre madri si trovano ogni gioved nella Plaza de Mayo per ricordarli.
LIBERTA' DI EDUCAZIONE
Ho tentato pi volte di appendere un volantino a sostegno dei fondi alle paritarie e me lhanno sempre tolto racconta Silvia, mamma di due bimbi, uno iscritto in un nido comunale, laltra in una materna paritaria . Ho chiesto alle maestre spiegazioni di quellatteggiamento poco democratico e mi stato risposto, con poco entusiasmo, che avrei potuto appendere il mio foglio solo fuori dal cancello. Esasperata, ho presentato un esposto, perch non mi sentivo accettata allinterno della scuola. Una brutta vicenda che non fa onore alle maestre e al personale della struttura. Ed proprio nelle scuole di Bologna che si sta combattendo una silenziosa battaglia di trincea per la libert di educazione e, in definitiva, il bene comune. Proprio ieri si svolta la notte bianca delle materne comunali per informare i genitori sul tema del passaggio alle Asp della gestione delle scuole dellinfanzia comunali. Aule aperte fino a notte per parlare con i genitori del futuro delle materne del Comune riparando tutti insieme i giochi del giardino dellasilo, ascoltando musica, facendo i pop corn e magari rivedendo qualche vecchio alunno. Nulla di male, se non fosse che in questevento non c spazio alcuno per chi sostiene la nostra causa dice Rossano Rossi della Fism . Come si fa a dire che in questo modo i genitori sono liberi di scegliere?. Giancarlo il pap di una bimba iscritta alla scuola dellinfanzia del quartiere Porto: Alcune maestre hanno fatto passare la notte bianca come un laboratorio di attivit scolastica spiega spingendo bambini e genitori a prendervi parte per guadagnare voti. Non lo trovo corretto, soprattutto perch mettono in mezzo i bambini che non centrano nulla. Dopo la vicenda del volantino dice ancora Silvia sono in imbarazzo con le maestre e mio figlio deve rimanere in quella scuola ancora per due mesi. Non bello trovarsi in un ambiente ostile quando si parla di scuola. Sono difficolt in cui un genitore non dovrebbe trovarsi. Per lesito del referendum questa mobilitazione dal basso sar determinante e per questo, da una parte e dallaltra, si moltiplicano gli appelli per andare a votare, il 26 maggio. fondamentale che tutti i cittadini che sostengono la B si rechino alle urne conclude Rossi perch per vincere non bastano i generali. Serve la fanteria.
includono insonnia, anoressia e dolori addominali. Domenica prossima Li Yuan avrebbbe compiuto 25 anni.
DOMANDE E RISPOSTE
trasferimenti nucleari in cellule di malati. Alla fine si scoperto che i dati erano stati falsificati, cos i lavori sono stati ritirati dalla rivista e il ricercatore stato condannato per frode. La falsificazione, per, non riguardava tanto gli esperimenti, che erano riusciti, ma le percentuali di successo che erano state esagerate dal ricercatore. 8 Qual la differenza fra clonazione terapeutica e clonazione riproduttiva? La prima ha lo scopo di produrre staminali da usare nella medicina rigenerativa: per riparare cio organi e tessuti danneggiati dalle malattie. Con la clonazione riproduttiva si vuole, invece, fabbricare la copia di un essere vivente. Dopo Dolly sono state clonate, con la tecnica del trasferimento nucleare, molte altre specie di animali, fra cui conigli, mucche e gatti. Secondo alcuni, la nuova metodica, proposta dai ricercatori dell'Oregon, potrebbe essere cos efficiente da rendere possibile la clonazione delle scimmie. Quella dell'uomo resta, comunque, molto lontana.
"Una missione difficile", ha riconosciuto il Santo Padre, ma che "con la guida dello Spirito Santo", "diventa una missione entusiasmante". Del resto "tutti - ha detto - sperimentiamo la nostra povert, la nostra debolezza, ma ci deve dare sempre coraggio sapere che la forza dell'evangelizzazione viene da Dio". Da qui l'invito "ad aprirci sempre di pi all'azione dello Spirito Santo, ad offrire tutta la nostra disponibilit per essere strumenti della misericordia di Dio, della sua tenerezza, del suo amore per ogni uomo e per ogni donna, soprattutto per i poveri, gli esclusi, i lontani. E questa - ha aggiunto - per ogni cristiano, per tutta la Chiesa, non una missione facoltativa, ma essenziale". All'inizio del discorso Papa Francesco aveva voluto ringraziare pubblicamente il prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli per la vicinanza e la collaborazione offerta in questo inizio del suo pontificato. "Il cardinale Filoni - ha detto - ha un lavoro in pi in questo tempo: lui professore. Viene da me per "insegnarmi la Chiesa". S, viene e mi dice: questa diocesi cos. Io conosco la Chiesa grazie alla sue lezioni. Sono lezioni non a pagamento, lo fa gratuitamente".
La vergogna di Pietro
L'essere peccatori non un problema; lo piuttosto non pentirsi di avere peccato, non provare vergogna per quello che si fatto. Papa Francesco - nell'omelia della messa di stamane, venerd 17 maggio, a Santa Marta - ha ripercorso la storia degli incontri di Pietro con Ges, proponendone una lettura particolare. Ges, ha fatto notare, "consegna il suo gregge a un peccatore", Pietro. "Peccatore ma non corrotto" ha subito precisato, quasi a voler dare maggior forza a quanto stava per dire rivolto ai partecipanti alla celebrazione mattutina: "Peccatori, s, tutti! ma corrotti, no". Peggio essere corrotti che peccatori. Il Pontefice ha maturato questa riflessione commentando le letture del giorno (Atti degli apostoli 25, 13-21 e Giovanni 21, 15-19), mettendo soprattutto in evidenza il dialogo d'amore che si sviluppa tra Pietro e Ges attraverso i loro frequenti incontri dopo il primo "Seguimi!" "quando suo fratello Andrea - ha ricordato il Papa - lo ha portato da Ges", il quale dopo averlo guardato "dice: "Ma tu sei Simone"? "Da adesso ti chiamerai Cefa, Pietra"". Era l'inizio di una missione, ha spiegato, anche se "Pietro non aveva capito niente, ma la missione c'era". Poi ha riproposto i tanti altri incontri di cui si parla nel Vangelo come per esempio "quella volta, quando Ges fa il miracolo della pesca; quando Pietro dice a Ges: "Io sono peccatore", in un incontro e gli dice anche "allontanati da me, Signore, perch io sono un peccatore!". Poi, un altro incontro con Ges, quando Ges parla dell'Eucaristia, no?, mangiare il pane, il Suo Corpo e alcuni si allontanavano, perch non capivano" ed era un discorso "che non piaceva loro". E a quelli che erano rimasti "Ges domanda: "Anche voi, volete allontanarvi?". E Pietro dice: "Ma Signore, tu solo hai parole di vita eterna"". Il Santo Padre ha proseguito poi nella descrizione dei diversi incontri tra il Signore e i discepoli, sino a quando si incrociano di nuovo gli sguardi di Ges e di Pietro dopo che quest'ultimo, come previsto dal maestro, lo ha rinnegato per tre volte. "Quello sguardo di Ges, tanto bello - ha detto il Papa - tanto bello! E Pietro piange". Questa " la storia degli incontri " durante i quali Ges forgia nell'amore l'anima di Pietro. Quell'amore per il quale Pietro piange quando Ges, in un altro incontro, "gli chiede per tre volte "Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?"". Ogni volta che Ges ripete questa domanda a Pietro torna in mente che lo ha rinnegato, che ha detto di non conoscerlo "e si vergogna. La vergogna di Pietro, no?". Insomma " un uomo grande, questo Pietro. Peccatore: peccatore. Ma il Signore gli fa sentire, a lui e anche a noi, che tutti siamo peccatori" e che "il problema non essere peccatori", ma "non pentirsi del peccato, non avere vergogna di quello che abbiamo fatto. Quello il problema". Ma Pietro sente questa vergogna, questa umilt, no? Il peccato...".
Solo che Pietro aveva un cuore grande e questo "lo porta a un incontro nuovo con Ges, alla gioia del perdono, quella sera, quando ha pianto". Il Signore non recede da quello che aveva promesso, cio ""Tu sei pietra", e anche in questo momento gli dice: "Pasci il mio gregge"" e consegna a un peccatore il suo gregge. "Ma Pietro - ha precisato il vescovo di Roma - era peccatore, ma non corrotto, eh? Peccatori, s, tutti: corrotti, no". Poi Papa Francesco ha raccontato, come spesso accade durante queste celebrazioni mattutine, un episodio della propria vita: "Una volta ho saputo di un prete, un buon parroco che lavorava bene; stato nominato vescovo, e lui aveva vergogna perch non si sentiva degno, aveva un tormento spirituale. andato dal confessore. Il confessore lo ha ascoltato e poi gli ha detto: "Ma non ti spaventare. Se con quella cos grossa che ha fatto Pietro, lo hanno fatto Papa, tu vai avanti!". che il Signore cos. Il Signore cos. Il Signore ci fa maturare attraverso tanti incontri con lui, anche con le nostre debolezze, quando le riconosciamo; con i nostri peccati. Lui cos, e la storia di quest'uomo che si lasciato proprio modellare - credo che si dica cos - con tanti incontri con Ges, serve a tutti noi, perch siamo sulla stessa strada, dietro a Ges per praticare il Vangelo. Pietro un grande ma non perch sia dottore in questo o perch sia uno bravo che ha fatto questo... No: un grande, un nobile, ha un cuore nobile, e questa nobilt lo porta al pianto, lo porta al dolore, alla vergogna ma anche a prendere il suo lavoro di pascere il gregge". Un esempio per tutti quest'uomo che si incontra continuamente col Signore, ha detto Papa Francesco concludendo, il quale "lo purifica, lo fa pi maturo" proprio con questi incontri. "Chiediamo che aiuti anche noi ad andare avanti cercando il Signore e ad incontrarlo. Ma pi di questo importante lasciarci incontrare dal Signore: lui sempre ci cerca, lui sempre vicino a noi. Ma tante volte, noi guardiamo dall'altra parte perch non abbiamo voglia di parlare con il Signore o di lasciarci incontrare dal Signore: questa una grazia. Ecco la grazia che ci insegna Pietro. Chiediamo oggi questa grazia".
GESTIONE DELLE ASSENZE - Non manca il dipendente che amareggiato confessa di aver bevuto troppo la sera prima e di non sapere dove si trova o chi con voce singhiozzante afferma di avere il dito del piede intrappolato nel rubinetto. Poi ci sono coloro che millantano la morte di un parente (la madre di alcuni dipendenti sarebbe passata a miglior vita svariate volte) o del proprio amato animale domestico (dal pesciolino al criceto) oppure chi sottolinea di non poter lavorare "perch il parrucchiere gli ha fatto una disastrosa tintura di capelli. Infine molteplici sono coloro che lamentano di aver avuto una notte insonne, di avere un dito dolorante oppure di aver bruciato la mano nel tostapane. Gill Landon, direttore allo sviluppo della Benenden Health rivela: In un'economia in difficolt, gestire le assenze per malattia diventa di vitale importanza per le aziende. I datori di lavoro diventano pi sospettosi quando i motivi delle assenze appaiono inverosimili. Buona parte dei dipendenti intervistati ha ammesso che un quinto delle volte che ha chiesto giorni di malattia, in realt poteva tranquillamente andare a lavorare.