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Lineatempo - Itinerari di storia, letteratura, filosofia e arte - n.

3/2014
LA SCIENZA NATURALE DI VON BALTHASAR

di Stefano Bertani
Recensione di Hans Urs von Balthasar, La domanda di Dio delluomo contemporaneo
(195!" Una riflessione del rapporto tra scien#a, cultura e reli$ione, che a 5% anni dalla
sua prima edi#ione appare ancora estremamente attuale"
Non credo sia illegittimo recensire un volume di questa
natura partendo dal fondo. ddirittura, dall!indice
analitico e alfa"etico degli autori citati. Legittimo non
solo perc#$, come i pi% sanno, la preliminare lettura
dell!indice alfa"etico & il modo consueto con cui si
ausculta il contenuto dei volumi, spesso per'
arrestandosi l() ma soprattutto perc#$ l!autore & uno di
quegli uomini dalla statura magistrale immensa e dalla
cultura enciclopedica, la cui vastit* spesso intimorisce,
mentre la capacit* c#e la sua scrittura possiede, di connettere ori++onti di tale
ampie++a, affascina. L!&ssa' ()er die *ottesfra$e des heuti$en +enschen ,il
-aggio sulla domanda di .io dell!uomo contemporaneo/ & in realt* un piccolo
li"ro ,200 pagine/, soprattutto se confrontato con le altre pi% note opere di
von 0alt#asar, c#e non tradisce per' la densit* di senso davvero ammira"ile
promessa da un titolo cos( impegnativo. La domanda di .io, si intende,
avviene a qualsiasi latitudine culturale, dunque potre""e essere rilevata sotto
una pressoc#$ infinita variet* di manifesta+ioni, forme, linguaggi, opere, dalla
filosofia all!arte, dalla musica alla scien+a, dall!economia al diritto. 1 tutti
sanno c#e von 0alt#asar & stato pro"a"ilmente tra i pi% raffinati teologi del 22
secolo, con la non comune capacit* di perlustrare pressoc#$ tutti i linguaggi
dell!uomo contemporaneo e di rinvenire in essi le tracce della inesausta
ricerca metafisica. 3i' c#e quindi sorprende, scorrendo l!indice dei nomi, non
& perci' il loro considerevole numero, n$ forse la loro appartenen+a ad am"iti
diversi della cultura umanistica4 teologi e filosofi, naturalmente, ma poi
letterati e artisti, secondo un dialogo fra pensiero ed estetica cui von
0alt#asar #a educato migliaia di lettori e di fedeli. .all!amato .ante al meno
prevedi"ile 5etrarca, sino a 0enedetto 3roce, per gli italiani) dai letterati
francesi, come La 6ontaine e 0audelaire, 7im"aud e poi soprattutto i suoi
0ernanos, 5$gu8, 3laudel, ma anc#e 9erne, e poi -artre e 3amus)
-#a:espeare, ;ilton fino a ;elville e La<rence nella letteratura anglosassone)
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>oet#e, ;ann e ?@nger nella tedesca. Auindi la fittissima sc#iera degli artisti,
da >iotto a Leonardo a ;ic#elangelo a Bi+iano a .onatello a Luca -ignorelli, e
poi 0ruegel, 0osc#, 0la:e) e i musicisti, da 0ac# a 0eet#oven a ;o+art, Ca8dn,
sino a ;a#ler e Dagner. Non li elenc#iamo tutti, ma la loro variet* "asti a
suggerire anc#e l!idea della galassia di nomi dei rimanenti, c#e vengono
c#iamati in causa sul fronte pi% direttamente consentaneo della filosofia, da
quella antica a quella contemporanea.
1ppure, come dicevo, non & questa pluralit* di riferimenti e di manifesta+ioni
della ricerca di .io nella cultura occidentale a sorprendere, cos( vasta appunto
in un tutto sommato agile volumetto. E invece la singolare presen+a
dell!argomento scientifico ad aprire, io credo, un fronte inusuale sulla voce e
sulla riflessione di von 0alt#asar. Inusuale, oltretutto, perc#$ non ci troviamo
di fronte ad una riflessione filosofica sul ruolo della scien+a, in senso generale,
e sul rapporto c#e essa intrattiene con la religione nel mondo moderno, in
senso particolare) ma ci troviamo viceversa innan+i ad una riflessione c#e
coinvolge quasi esclusivamente una scien+a molto specifica, legata
indissolu"ilmente al cuore dell!argomento del testo, c#e viene dic#iarato nella
prima pagina della ,arte prima - Scien#a e reli$ione4 F.a quando l!uomo vive
sulla terra & esistito lo spirito, e con esso il sapere e la Gscien+aHI) tuttavia, si
legge poco dopo, Fci' c#e muta pi% di tutto nelle grandi fasi dell!evolu+ione
umana & il rapporto dell!uomo con la naturaI.
-aranno dunque le scien+e naturali ad essere c#iamate in causa lungo
l!articolato percorso dei saggi, nonc#$ il contingente positivismo in cui tali
scien+e si sono andate imponendo a cominciare dal 2I2 secolo. L!indice
alfa"etico dei nomi registra qui una davvero inconsueta varia+ione,
immettendo nel canone della cultura umanistica di von 0alt#asar non solo
>oet#e, naturalista come lo Cerder, ma soprattutto 3omte, e 7enan) quindi
.ar<in, e di seguito figure di rilievo dell!evolu+ionismo ottocentesco, come il
monista Caec:el, fino al J"iologo! -pengler) sen+a tralasciare il leggendario
naturalista ed esploratore von Cum"oldt, autore del capolavoro .osmos, il
vero "est seller monumentale di tutto l!Kttocento.
nc#e qui, tuttavia, non "aster* rilevare la presen+a eterodossa dei
protagonisti di una troppo rapidamente liquidata stagione culturale a rendere
interessante la riflessione inaspettata di von 0alt#asar) egli non fa eserci+io di
erudi+ione, cos( come evita di evocare le scien+e naturali per assumerle come
moderne antagoniste secolari++ate, c#e si opporre""ero ingenuamente ad una
pi% umanistica ricerca di .io nella cultura moderna. l contrario. Il
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serratissimo rapporto c#e intesse con le visioni della natura c#e #anno
attraversato la storia occidentale diviene in queste pagine un eserci+io
fecondo di riconversione intellettuale. L!avvio del dialogo con le scien+e
positive non potre""e essere pi% sorprendente, assumendo egli come c#iave
interpretativa dell!evolu+ione storica proprio la teoria dei tre stadi di 3omte,
ma conducendola ad una for+a esplicativa c#e ricorda la scien+a storica
universale di 9ico4 F-i pu' descrivere all!ingrosso la legge dell!evolu+ione
secondo i tre stadi di uguste 3omte, col presupposto c#e si lasci cadere la
presenta+ione superficialmente positivistica fornita dallo stesso 3omte e si
spostino le fasi all!interno dell!idea complessiva della humanitas perennisI.
Immagine affascinante, c#e interpreta la storia trasformando l!idea di
progresso in una Fautocoscien+a dell!umanit*I, di una umanit* c#e Fmantiene
sempre vivo nel presente anc#e il ricordo di ci' c#e non & pi% e non pu' pi%
essere, cos( come l!uomo adulto e il vecc#io conquistano la loro piena
maturit* non sen+a un ricordo vivo della loro giovine++aI ,pp. 31-32/. In
questa Fantropologia totaleI c#e & la storia dell!umanit*, c#e tiene in s$ le
differen+e irriduci"ili di ogni particolare momento storico, tanto quanto le
continuit* dei suoi desideri, delle sue eterne domande di .io, von 0alt#asar
offre la possi"ilit* di rileggere molti passaggi della nostra storia culturale c#e
forse ancora oggi, come negli 3inquanta in cui scrisse il saggio, si danno
troppo per scontati e si impongono nella cultura diffusa. Lascer' al desiderio
di c#i legge di approfondire il percorso e la ricc#e++a degli esempi, dei
riferimenti e degli argomenti. Aui vorrei limitarmi a due passaggi, ma di rilievo
esemplare, c#e inoltre si ric#iamano da un capo all!altro del tempo storico
moderno, rappresentando i due snodi, non mai sufficientemente esplorati,
dell!origine delle due Jmodernit*! dell!Kccidente. .a un lato del tempo, lo
snodo dell!umanesimo-rinascimento) dall!altro, la non meno decisiva, epocale
cesura imposta alla nostra visione del mondo dall!/ri$ine delle specie di
.ar<in.
-ollecitato dal confronto tra rivolu+ione scientifica e teologia medievale, von
0alt#asar esclude c#e sia possi"ile leggere il primo passaggio nei termini di un
deterioramento del sentimento religioso dovuto allo psicologismo e al
naturalismo incal+ante verso l!emancipa+ione dell!uomo e della natura dal .io
medievale. Le sue parole sull!origine del fenomeno c#e fu l!umanesimo, sono
queste4 FIl senso dell!evolu+ione diventa c#iaro nell!istante in cui il tentativo di
costruire una nuova scien+a sperimentale e una fisica matematica nella antica
immagine del cosmo L...M fa emergere il fenomeno parallelo
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dell!GumanesimoHI. .i conseguen+a, l!Fumanesimo, c#e viene per lo pi%
interpretato in maniera errata come trapasso dal mondo cristiano medievale a
un individualismo della persona li"era e a una scoperta del mondo come
cosmo naturale, non si situa essen+ialmente, dal punto di vista storico, in
questa contrapposi+ione, ma & primariamente una tappa del ri-centramento
del cosmo sull!uomoI. Lo stare""ero a dimostrare i capolavori di Leonardo, di
.@rer, di ;ic#elangelo, c#e tutto fanno tranne c#e emancipare la natura dalla
religione. 5er non dire di 5etrarca c#e, lungi dall!essere contrapposto al
medievale e quindi autenticamente religioso .ante, diventa un paradigma di
tale Fri-centramentoI cosmico, per aver Fscoperto l!immensit* della natura
proprio attraverso la lettura del decimo li"ro delle 0onfessioni di gostino,
dove & descritta la profondit* della memoria e la immanen+a del mondo in
essaI ,p. 3N/. Ono snodo culturale c#e von 0alt#asar, ancora dopo me++o
secolo, ci invita a riconsiderare radicalmente.
1 non meno radicale & la prospettiva del secondo snodo, successivo
all!apocalisse culturale provocata dal dar<inismo. La difficolt* di allora
nell!intendere la giusta separate++a fra domanda di .io, metafisica, e
domanda scientifica, sulle cause seconde, c#e tante incomprensioni #a creato
e crea, viene cos( lucidamente formulata dal teologo4
Il mondo non & .io4 & quanto oggi & c#iaro a teisti e atei. 1 il mondo non &
neppure aperto a .io, nel senso c#e .io intervenga in ogni istante su di
esso per mantenerlo in movimento) non si accresce la stima del 3reatore
c#iamando in causa il 5rimo ;otore ogni volta c#e si riscontra una lacuna
nelle cause seconde. L!apologetica cristiana dovre""e essere diventata qui
pi% accorta dopo aver fatto molti danni) la sua storia, soprattutto alla fine
dell!Kttocento, assomiglia a una catena di equivoci "en inten+ionati, con la
conseguen+a di ritirate for+ate. Kggi siamo c#iaramente consapevoli di non
poterci servire della 0i""ia contro le scien+e naturali, perc#$ il fine c#e .io
#a perseguito con la rivela+ione "i"lica non & quello di dare agli uomini un
insegnamento di scien+e naturali. ;a con quanta fatica #a dovuto essere
conquistata questa prospettivaP ,p. 114/.
Kgnuno vede, dunque, quanto sia "envenuta la riedi+ione, me++o secolo dopo,
di questa riflessione tra scien+a, cultura e religione, capace com!& di
sollecitare in ciascuno riflessioni c#e certamente aiutano a ricondurre i termini
del confronto culturale nei modi e nelle categorie ad esso pi% pertinenti, come
gli autentici Jmaestri! insegnano.
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