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Quale Marx?

Un altro Marx

(1818-1883)

Nasce a Trier (Treviri), in Renania (Prussia), nel 1818.

Studia alle Universit di Bonn e Berlino, dove attratto dai filosofi hegeliani (allievi di G.W.F. Hegel) e si dedica a studi filosofici.

Lavora come giornalista e direttore della Reinische Zeitung, di impostazione radicale.

1844. Costretto a emigrare a Parigi per motivi politici. Incontra Friedrich Engels e scrive i Manoscritti economico filosofici del 1844.

1848. Pubblica con Engels il Manifesto del partito comunista.

Fugge a Londra con la famiglia. Mantenuto da Engels si dedica agli studi alla British Library.

1857-58. Elabora il manoscritto dei Grundrisse (Lineamenti fondamentali della critica delleconomia politica). 1859. Pubblica Per la critica delleconomia politica. 1867. Pubblica il primo libro de Il Capitale. Il secondo e terzo libro saranno pubblicati postumi da Engels nel 1885 e 1894. 1905-10. Karl Kautsky pubblica le Teorie sul Plusvalore, redatte da Marx nel 1862-63.

Muore a Londra nel 1883.

Punto di partenza della riflessione di Marx la Scienza della logica di Hegel (1812-16) Lunico punto per ottenere il progresso scientifico la conoscenza di questa proposizione logica, che il negativo insieme anche positivo, ossia che quello che si contraddice non si risolve nello zero, nel nulla astratto, ma si risolve essenzialmente solo nella negazione del suo contenuto particolare, vale a dire che una tal negazione non una negazione qualunque, ma la negazione di quella cosa determinata che si risolve, ed perci negazione determinata. Bisogna, in altre parole, saper conoscere che nel risultato essenzialmente contenuto quello da cui esso risulta Quel che risulta, la negazione, in quanto negazione determinata, ha un contenuto. Cotesta negazione un nuovo concetto, ma un concetto che superiore e pi ricco che non il precedente.

Il nostro pensiero dunque dialettico, nel senso che attraverso laffermazione e la negazione pone in rapporto tra di loro gli elementi che lintelletto apprende nel contatto con la realt esterna (sensazioni, idee, giudizi).

Attraverso una serie di passaggi basati sullo strumento logico della negazione, la ragione umana giunge a elaborare i concetti, che individuano i nessi necessari tra le idee e comprendono lintera realt come una totalit, ricca di molteplici relazioni. Questi concetti rappresentano la negazione della negazione, cio una affermazione questa volta non immediata e istintiva, ma consapevole dei rapporti con le altre entit del pensiero. Il noto, proprio perch noto, non conosciuto (Fenomenologia dello spirito, 1807)

Una caratteristica importante dellhegelismo che il pensiero un movimento, un continuo passare da unidea allaltra per scoprirne le relazioni.

Anche lo spirito umano in perenne movimento nella storia, secondo un cammino non lineare (Vico), ma che va dalle tenebre dellignoranza alla luce della ragione (elemento illuministico)

I giovani hegeliani e lapprodo di Marx alleconomia politica Tra i discepoli di Hegel, i cosiddetti giovani hegeliani, di cui facevano parte Ludwig Feuerbach e lo stesso Marx, contestavano alla filosofia del maestro il suo carattere idealistico e conservatore. Idealistico: i rapporti stabiliti dalla ragione umana hanno come unico materiale le idee. Non si pongono il problema n del modo in cui fosse organizzata la realt sottostante al pensiero, n del modo in cui le idee nascono in rapporto alla realt stessa; Conservatore: la concettualizzazione hegeliana della realt, sforzandosi di cogliere i rapporti necessari tra le idee, finiva per giustificare lesistente: tutto il reale razionale e tutto il razionale reale.

In realt Hegel concepiva la realt umana come un processo storico, nel quale anche gli interventi attivi degli esseri umani e le rivoluzioni potevano essere concepiti come necessari in quel momento.

Il giovane Marx parte da questi due atteggiamenti critici e li sviluppa in modo originale: Tesi su Feuerbach, 1845 I. Il difetto principale di ogni materialismo fino ad oggi, compreso quello di Feuerbach, che loggetto, il reale, il sensibile concepito solo sotto forma di oggetto o di intuizione, ma non come attivit umana sensibile, come attivit pratica, non soggettivamente. E accaduto quindi che il lato attivo stato sviluppato dallidealismo in contrasto col materialismo, ma solo in modo astratto, poich naturalmente lidealismo ignora lattivit reale, sensibile come tale. Feuerbach vuole oggetti sensibili realmente distinti dagli oggetti di pensiero; ma egli non concepisce lattivit umana stessa come oggettiva. Perci nellEssenza del Cristianesimo egli considera come schiettamente umano solo il modo di procedere teorico, mentre la pratica concepita e fissata da lui soltanto nella sua raffigurazione sordidamente giudaica. Pertanto egli non concepisce limportanza rivoluzionaria dellattivit pratico-critica.

III La dottrina materialistica che gli uomini sono prodotti dallambiente e dalleducazione, e che pertanto uomini mutati sono prodotti di un altro ambiente e di una mutata educazione, dimentica che sono proprio gli uomini che modificano lambiente e che leducatore stesso deve essere educato. VI Feuerbach risolve lessere religioso nellessere umano. Ma lessere umano non unastrazione immanente allindividuo singolo. Nella sua realt esso linsieme dei rapporti sociali. VII Perci Feuerbach non vede che il sentimento religioso anchesso un prodotto sociale e che lindividuo astratto, che egli analizza, in realt appartiene a una determinata forma sociale.

X Il punto di vista del vecchio materialismo la societ borghese; il punto di vista del nuovo materialismo la societ umana, o lumanit socializzata. XI I filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi: si tratta di mutarlo.

In sintesi: 1. La filosofia non si pu limitare a comprendere la realt, ma deve cambiarla: la prassi, lagire, deve guidare il pensiero. Un agire implicitamente rivoluzionario. 2. Ci che conta non il movimento del pensiero, ma il movimento reale che condiziona il pensiero. I rapporti da studiare non sono dunque quelli astratti tra le idee, ma i rapporti sociali. Per questultima ragione Marx si avvicina nel 1844 alleconomia politica, impressionato soprattutto dalla lettura di Smith e Ricardo, che considera come coloro che hanno dato veste scientifica allanalisi dei rapporti tra le classi sociali che dominano il mondo moderno: lavoratori salariati, capitalisti e proprietari fondiari. Lanatomia della societ civile da cercare nelleconomia politica (Per la critica delleconomia politica, 1859, Prefazione)

Nel corso degli anni, Marx matura un progetto di Critica delleconomia politica i cui scopi sono essenzialmente due: 1. Mostrare sulla scorta delleconomia politica classica la logica che fa del moderno sistema economico capitalistico un sistema coerente, che si autoriproduce e si espande creando sviluppo, una logica basata sullappropriazione del sovrappi prodotto dai lavoratori da parte dei capitalisti; 2. Mostrare come tale sistema rappresenti il punto di arrivo di unevoluzione storica e soprattutto contenga in s le condizioni di possibilit di una societ nuova non pi basata sullo sfruttamento dei lavoratori (cosa della quale gli economisti classici non erano consapevoli: Marx li accusa di naturalismo).

1. Concetti chiave: modo di produzione, rapporto di produzione, forze produttive riproduzione Nella produzione sociale della loro esistenza, gli uomini entrano in rapporti determinati, necessari, indipendenti dalla loro volont, in rapporti di produzione che corrispondono a un determinato grado di sviluppo delle loro forze produttive materiali. Linsieme di questi rapporti di produzione costituisce la struttura economica della societ, ossia la base reale sulla quale si eleva una sovrastruttura giuridica e politica e alla quale corrispondono forme determinate della coscienza sociale A un dato punto del loro sviluppo, le forze produttive materiali della societ entrano in contraddizione con i rapporti di produzione esistenti, cio con i rapporti di propriet dentro i quali tali forze per linnanzi serano mosse. Questi rapporti, da forme di sviluppo delle forze produttive, si convertono in loro catene. E allora subentra unepoca di rivoluzione sociale (Per la critica, Prefazione)

Ogni epoca storica caratterizzata da un peculiare modo di produzione, che ne costituisce il fondamento materiale. Un modo di produzione contraddistinto da un rapporto di produzione, che individua il modo in cui effettuata la produzione e viene prodotto e appropriato il sovrappi. Modo di produzione capitalistico: il rapporto di produzione il capitale, cio il rapporto tra capitalisti e lavoratori salariati.

Le forze produttive sono la tecnologia, le conoscenze scientifiche, il grado di sviluppo del capitale umano. Tra rapporto di produzione e forze produttive esiste un rapporto dialettico: il primo pu promuoverne o ostacolarne lo sviluppo. Il rapporto capitalistico ha dato un impulso potente allo sviluppo delle forze produttive. Ogni produzione anche una riproduzione. Sia in senso materiale (ogni ciclo di produzione riproduce o allarga le scorte necessarie a riavviare la produzione nel ciclo successivo), sia in senso formale: la produzione capitalista riproduce la produzione su base capitalista, perch ne riproduce i presupposti: in particolare la separazione tra lavoro salariato e propriet dei mezzi di produzione.

il primo risultato del processo di produzione e di valorizzazione [del capitale] la riproduzione e la nuova produzione del rapporto tra capitale e lavoro stesso, tra capitalista e operaio. Questo rapporto sociale, rapporto di produzione, si presenta in effetti come un risultato del processo ben pi importante del suo risultato materiale. Nellambito di questo processo cio loperaio produce se stesso come forza lavoro e il capitale che gli si contrappone, cos come daltra parte il capitalista produce se stesso come capitale e la forza lavoro viva che gli si contrappone. Ognuno riproduce se stesso in quanto riproduce il suo altro, la sua negazione (Grundrisse)

2. Il modo di produzione capitalistico stato preceduto da altri modi di produzione, caratterizzati da un diverso rapporto di produzione fondamentale: 1. comunismo primitivo (modo di produzione asiatico) (possesso comune delle terre e del bestiame, organizzazione patriarcale, sovrappi limitato e suddiviso in modo equo) 2. modo di produzione signorile-schiavile (antichit) (il sovrappi prodotto dalla classe degli schiavi, che sono propriet del proprietario aristocratico, e appropriato direttamente da questultimo allinterno delloikos) 3. modo di produzione signorile-servile (feudalesimo) (il sovrappi prodotto dalla classe dei contadini servi della gleba e appropriato dai proprietari nobili in virt di norme consuetudinarie e della violenza).

Studiando la natura del rapporto capitalistico, se ne comprende la genesi: lanatomia delluomo spiega lanatomia della scimmia (Grundrisse). la c.d. accumulazione originaria = separazione del lavoratore (contadino, artigiano) dalla propriet dei mezzi di produzione. Il lavoratore diviene libero in due sensi: i) libero dalla servit della gleba; ii) libero dalla propriet dei mezzi di produzione.

Il modo di produzione capitalistico caratterizzato dal lavoro salariato e dalla produzione di merci generalizzata: il sovrappi prodotto dai lavoratori nel processo lavorativo e appropriato dal capitalista mediante uno scambio che avviene sul mercato tra salario e prestazione della capacit lavorativa o forza-lavoro.

I rapporti di produzione borghese sono lultima forma antagonistica del processo di produzione sociale Ma le forze produttive che si sviluppano nel seno della societ borghese creano in pari tempo le condizioni materiali per la soluzione di questo antagonismo. Con questa formazione sociale si chiude dunque la preistoria della societ umana (Per la critica, Prefazione).

Questa osservazione esatta porta daltra parte a individuare anche dei punti nei quali c lindizio di un superamento dellattuale forma dei rapporti di produzione e quindi un presagio del futuro, un movimento ce diviene. Se da una parte le fasi preborghesi si presentano come fasi soltanto storiche, cio come presupposti superati, le attuali condizioni della produzione si presentano daltra parte come condizioni che superano anche se stesse e perci pongono i presupposti storici per una nuova situazione sociale (Grundrisse). Il modo di produzione capitalistico contiene in s le condizioni di possibilit (solo tale) di un superiore modo di produzione, che ne conservi lo sviluppo ma sopprima la separazione del lavoratore dalla propriet dei mezzi di produzione: il socialismo (comunismo).

Laccumulazione del capitale ha un limite (lo stato stazionario), oltre il quale la forma capitalistica diviene ostacolo allo sviluppo. La critica delleconomia politica consapevolezza della storicit del capitalismo e ricerca delle condizioni di possibilit della rivoluzione socialista. NB. (il termine critica ripreso da Kant e Hegel, e significa appunto studio delle condizioni di possibilit).

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