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MARTED 27 GIUGNO 2006

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Angelus, Ratzinger ricorda i maturandi e ringrazia per laiuto allObolo di Pietro


ROMA. Un caldo ringraziamento alla

Oristano, Ignazio Sanna ordinato vescovo


ORISTANO. Larcidiocesi di

Chiesa italiana che domenica ha celebrato la Giornata per la carit del Papa, a sostegno dellObolo di San Pietro. Un saluto affettuoso agli studenti alle prese con gli esami di maturit. E un accorato appello ad accrescere lattenzione sulle condizioni di sicurezza del lavoro, alla luce del mortale incidente avvenuto nel cantiere dellautostrada Catania-Siracusa (ne parliamo a pagina 17). Cos Benedetto XVI allAngelus, domenica in piazza San Pietro, davanti alle decine di migliaia di pellegrini raccoltisi sotto la finestra dello studio di Ratzinger nel Palazzo apostolico vaticano. Prima della recita della preghiera mariana, il Papa ha ricordato le solennit liturgiche pi significative che circondavano la dodicesima domenica del tempo ordinario: il Sacro Cuore di Ges, celebrato venerd, ricorrenza che

unisce felicemente la devozione popolare alla profondit teologica, ha annotato il Papa; e sabato la nativit di san Giovanni Battista, lunico santo di cui si commemora la nascita, perch segn linizio del compimento delle promesse divine. Oggi, domenica che precede la solennit dei santi Pietro e Paolo ha rammentato Ratzinger dopo lAngelus si tiene in Italia la Giornata per la carit del Papa. Ringrazio di cuore la Comunit ecclesiale italiana per le preghiere e il sostegno che offre al mio ministero di successore di Pietro, chiamato a servire lintero popolo di Dio. Infine, dopo i saluti ai pellegrini nelle varie lingue, il Papa ha ricordato i maturandi: Un saluto affettuoso rivolgo agli studenti che in questi giorni completano gli esami ed assicuro loro un ricordo nella preghiera.

Domenica scorsa nella cattedrale di Santa Maria il rito presieduto dal cardinale Ruini

Oristano ha la sua nuova guida: monsignor Ignazio Sanna, ordinato vescovo domenica scorsa dal cardinale Camillo Ruini. Il 97 vescovo nella storia della Chiesa arborense uno dei pi autorevoli teologi italiani ha detto il presidente della Cei a proposito dellex prorettore della Pontificia Universit Lateranense. Migliaia di fedeli venuti anche da molto lontano (perfino dalla Germania) hanno seguito il rito presieduto nella cattedrale oristanese di Santa Maria dal presidente della Cei. Con lui, quali consacranti, cerano larcivescovo emerito Pier Giuliano Tiddia, il nunzio apostolico in Italia Paolo Romeo, lassistente ecclesiastico generale di Ac Francesco Lambiasi e il rettore della Lateranense Rino Fisichella; in totale

hanno concelebrato 18 presuli. La folla dei fedeli sera raccolta in Cattedrale per vedere e cercare il testimone della fede e della resurrezione di Cristo: proprio il vescovo, luomo mandato a compiere la magnifica esaltante missione di aiutare gli uomini a trovare e conservare il dono della fede; Sanna ha detto Ruini ha tutti i numeri per assolvere a questo incarico. Per tutta la vita ha studiato la teologia e soprattutto ha cercato di conoscere e capire luomo alla luce della Parola di Dio. Il solenne rito dellordinazione episcopale che affonda le sue origini nei primi tempi della storia della Chiesa con le sue simbologie aiuta a capire il senso e la portata del ministero episcopale. Il libro dei Vangeli aperto sul capo del nuovo vescovo ha aggiunto Ruini

indica il legame profondo tra il pastore della diocesi e la Parola di Dio. Lanello segno dellunione tra il vescovo e la sua Chiesa, che ama e per essa si dona. La mitria simboleggia la santit, la sfida per ogni cristiano, ma soprattutto per i chiamati alla pienezza del sacerdozio. Nella Cattedrale gremita (tra le autorit, anche i ministri Parisi e Bindi) Ruini ha invitato i fedeli a pregare per il vostro vescovo, perch egli sia santo. La sua santit sar anche la vostra. Per il momento non voglio avere altro programma pastorale ha detto Sanna al termine del rito se non quello di mettere al servizio dellannuncio del Vangelo di Ges Cristo tutte le risorse della mia mente e del mio cuore. Mario Girau

VANGELO E VITA

In cinque casi ilVaticano ha riconosciuto il miracolo, in sette il martirio e in altri sette le virt eroiche

Testimoni di Cristo verso gli altari da tutto il mondo


DA ROMA MIMMO MUOLO

picca il nome di Antonio Rosmini nellelenco di candidati alla gloria degli altari diffuso ieri dalla Congregazione delle cause dei santi. Un elenco che comprende 19 decreti e che fa compiere ai servi di Dio indicati un altro passo avanti verso la beatificazione. In cinque casi si tratta del riconoscimento del miracolo, in pratica il via libera alla celebrazione in cui verranno nominati beati. Altri sette decreti riguardano il martirio e anche in questi casi si pu dire che la cerimonia di beatificazione ormai prossima (il riconoscimento del martirio, infatti, esclude la necessit del miracolo). Gli ultimi sette decreti dichiarano, invece, le virt eroiche di altrettanti servi di Dio, per i quali ora non si attende che il riconoscimento del miracolo. In questultimo gruppo c anche Antonio Rosmini, il grande filosofo noto soprattutto per la sua opera Delle cinque piaghe della Santa Chiesa, che tanti problemi gli cre con lautorit ecclesiastica dellepoca. Tuttavia, mentre i suoi scritti politici finirono allindice, nel 1854 Pio IX, incurante delle forti pressioni contrarie, dichiar conformi allortodossia le sue opere filosofiche. Rosmini nacque a Rovereto il 24 marzo 1797, divenne sacerdote nel 1821 e fond nel 1828 lIstituto della Carit e delle Suore della Provvidenza. Mor a Stresa il 1 luglio 1855. Gli altri italiani. Oltre a Rosmini figurano nellelenco diffuso ieri altri cinque italiani. Per Maria Maddalena della Passione Starace (al secolo: Costanza) e Maria Rosa Pellesi (al secolo: Bruna), c il riconoscimento del miracolo. La prima, fondatrice delle Suore Compassioniste Serve di Maria, nata il 5 settembre 1845 a Castellammare di Stabia ed morta

La Congregazione per le cause dei santi ha promulgato 19 decreti che avvicinano alla beatificazione i servi di Dio. Fra di loro sei italiani: Maria Maddalena della Passione Starace, Maria Rosa Pellesi, Marco Morelli, Francesco Pianzola, Antonio Rosmini e Francesco Spoto
nella stessa citt il 13 dicembre 1921. La seconda, suora Francescana Missionaria di Cristo nata il 10 novembre 1917 a Morano di Prignano ed morta il 1 dicembre 1972 a Sassuolo. Nel gruppo degli italiani c anche un martire, il religioso Francesco Spoto, appartenente alla Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri, che, nato 18 luglio 1924 a Raffadali, mor il 27 dicembre 1964 ad Erira nella Repubblica Democratica del Congo. Vi sono poi altri due sacerdoti dei quali sono state dichiarate le virt eroiche, in attesa che venga riconosciuto il miracolo attribuito alla loro intercessione. Si tratta di Marco Morelli, sacerdote diocesano e fondatore della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Ges Agonizzante (Lugo, 18341912) e Francesco Pianzola, il prete santo delle mondine, fondatore della Congregazione delle Suore Missionarie dellImmacolata Regina della Pace. Nacque a Sartirana Lomellina nel 1881 e mor a Mortara il 4 giugno 1943. I prossimi beati. Sono ormai vicinissimi alla beatificazione Paolo Giuseppe Nardini, sacerdote diocesano e fondatore delle Suore Francescane della Sacra Famiglia, nato il 25 luglio 1821 a Germersheim (Germania) e morto il 27 gennaio 1862 a Pirmasens (Germania); Maria del Monte Carmelo del Bambino Ges Gonzales Ramos Garca Prieto, spagnola, fondatrice della Congregazione delle Terziarie Francescane dei Sacri Cuori di Ges e Maria (18341899); e Eufrasia del Sacro Cuore di Ges Eluvathingal, una religiosa indiana appartenente alla Congregazione delle Suore della Madre del Carmelo (1877-1952). I martiri. Oltre al missionario italiano di cui gi si detto, gli altri sei decreti riguardano singoli fedeli e in qualche caso alcuni gruppi che hanno subito il martirio nel 1936 e nel 1937, durante la Guerra civile spagnola. Sono: Bonaventura Garca Paredes, domenicano; Michele Libar Garay, sacerdote professo della Societ di Maria, e 40 compagni; Simone Reyns Solivellas e cinque compagni della Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Ges e Maria e della Congregazione delle Suore Francescane Figlie della Misericordia, nonch Predenza Canyelles i Ginest, una laica uccisa come gli altri nel 1936. Vi sono inoltre: Celestino Giuseppe Alonso Villar e nove compagni domenicani; Angelo Maria Prat Hostench e 16 compagni dellOrdine dei Frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo; Enrico Saiz Aparicio e 62 compagni, salesiani. Le virt eroiche. Gli ultimi quattro decreti riguardano la francese (morta per in Italia) Luisa Margherita Claret de la Touche (1868-1915); la spagnola Elisabetta Lete Landa (1913-1941); la polacca Wanda Giustina Nepomucena Malczewska, laica (1822-1896) e il tedesco Girolamo Jaegen, anchegli laico (1841-1919).

3 settembre 2000: beatificazione di Pio IX, Giovanni XXIII,Tommaso Reggio, Columba Marmion e don Chaminade

Antonio Rosmini, lintelligenza dellamore: riconosciute le virt eroiche del filosofo


DI FABRIZIO MASTROFINI

la carit in tutta la sua universale e totale accezione, per cui non esclusa alcuna opera di ratitudine verso Benedetto XVI carit di Dio e del prossimo. composto di esprime padre Claudio Papa, sacerdoti, chierici e fratelli laici; ne fanno parte postulatore della causa di come "ascritti" anche coloro che domandano di beatificazione del sacerdote e filosofo Antonio unirsi ad esso con il vincolo dello spirito e la Rosmini (1797-1855), commentando la firma del comunione dei beni spirituali. Col decreto che ne riconosce le virt eroiche. Padre riconoscimento delle virt eroiche, la causa di Papa sottolinea che nel 2001, era stato proprio beatificazione pu andare avanti. Il postulatore lallora cardinale Ratzinger a firmare il decreto sottolinea in proposito che ci sono tre miracoli che liberava Antonio Rosmini dalla condanna del che sono stati riconosciuti a livello diocesano e 1888, riconoscendo che le proposizioni allora devono ora passare al vaglio delle severe condannate non appartenevano procedure della Congregazione al pensiero del fondatore per le cause dei santi. difficile Il postulatore: Le sue dellIstituto della Carit e delle ipotizzare i tempi, ma da oggi si Suore della Provvidenza. La carit pu pienamente procedere. I intuizioni sulla carit il tratto distintivo del pensiero e passaggi successivi prevedono materiale, intellettuale dellopera di Rosmini, che lega il laccertamento dellinspiegabilit pensatore proprio a Benedetto scientifica, una dichiarazione e spirituale nella prima XVI e alla sua prima enciclica, teologica sullintercessione come enciclica di Ratzinger Deus caritas est. Rosmini causa della guarigione, infine il prosegue padre Papa non a caso completamento della fonda lIstituto della Carit, documentazione. Le due perch la intende in tre sensi: intellettuale, Congregazioni, maschile e femminile, fondate da materiale, spirituale. Noi cristiani diamo spesso Rosmini, in base al carisma specifico del loro pi importanza alla carit materiale, come fondatore si muovono nellapplicare la triplice attenzione ai bisogni del nostro prossimo. forma di carit attraverso le missioni, soprattutto Rosmini ci ricorda le altre dimensioni, tanto da in Africa e in India; con le diverse forme di aver dedicato oltre cento opere al tema della impegno parrocchiale in Occidente, in Italia, carit intellettuale. Le sue intuizioni possono Irlanda, Inghilterra e Stati Uniti; infine con i aiutarci a cogliere alcuni elementi del pontificato collegi per studenti e con il Centro internazionale di Benedetto XVI, che nella sua enciclica si di Studi di Stresa, nel Nord Italia, intendono diffonde a lungo sulla dimensione intellettuale e rendere visibile e concreto limpegno a favore materiale della carit. LIstituto infatti si propone della carit intellettuale.

LA PRESENZA

il convegno
preparazione al Convegno ecclesiale di Verona. Un evento, quello riminese, che ha visto differenti realt ecclesiali confrontarsi sul recupero del senso cristiano del lavoro e della festa.Aree di gioco e di sport, luoghi di incontro e preghiera, spettacoli, dibattiti e stand hanno caratterizzato levento organizzato dalla diocesi di Rimini ed allestito al Parco Fellini della citt romagnola. LAnspi oltre a partecipare alle molteplici attivit previste dal programma con i propri consiglieri nazionali e con i giovani animatori, stata presente anche con uno stand per far conoscere lassociazione e diffonderne le iniziative.

Anspi, loratorio da protagonista


RIMINI. Siamo venuti qui da tutta Italia per testimoniare la nostra fede in Ges Risorto e la convinzione che la festa cristiana sia connaturale alle famiglie e ai giovani che si ritrovano in oratorio e nei circoli parrocchiali. Con queste parole monsignor Antenore Vezzosi, presidente nazionale dellAnspi, ha interpretato e illustrato la partecipazione della Associazione nazionale San Paolo per oratori e circoli allultima tappa in

LEucaristia presieduta da De Nicol ha concluso la riflessione su lavoro e festa

a un lato laltissima dignit del lavoro. Dallaltro la festa, necessaria per la rigenerazione delle persone. Monsignor Mariano De Nicol ha riassunto cos i quattro giorni di Rimini, ultimo appuntamento in preparazione del Convegno nazionale di Verona, dedicato proprio al tempo del lavoro e al tempo della festa. Il vescovo della citt romagnola ha presieduto domenica mattina nel Tempio Malatestiano la celebrazione della Messa, concludendo il fitto programma dellevento. Anche nel tempo del lavoro e in quello della festa ha detto il presule durante lomelia il cristiano chiamato a testimoniare la vita nuova che gli viene dal Cristo risorto. In particolare questa testimonianza deve esprimere laltissima dignit del lavoro: espressione della persona fatta ad immagine di Dio creatore, condizione necessaria per la vita della famiglia, occasione di servizio per il bene di

Chiusa la tappa di Rimini verso Verona D


tutti. Il pensiero di monsignor De Nicol andato con particolare premura a chi il lavoro non ce lha, a chi lo vive in condizione di minore dignit, a tanti giovani, agli immigrati. Ma il vescovo di Rimini non si limitato al tempo del lavoro. La testimonianza del cristiano ha aggiunto, infatti non pu dimenticare che pure la festa (la quale spezza il ritmo di un lavoro che pu divenire opprimente) necessaria per la persona e per la rigenerazione della vita familiare, culturale, sociale e religiosa. Sotto questo profilo monsignor De Nicol ha ricordato: Se perdiamo la domenica come giorno del Signore, perdiamo la dimensione sacra e comunitaria della festa, e con essa la nostra stessa identit. Tuttavia il presule ha invitato a non scoraggiarsi di fronte a nessuna difficolt. Anche di notte ha detto, infatti, commentando il passa del Vangelo letto poco prima quando pi paurosa la tempesta, Ges sulla barca della Chiesa, con i discepoli. Perci, ha concluso, viviamo con fiducia le ore liete e drammatiche della storia: Cristo ascolta il grido dei suoi fedeli e non abbandona

la Chiesa. La Messa celebrata nella Cattedrale di Rimini, restituita al suo splendore dopo una serie di restauri, ha dunque posto il sigillo finale sui cinque eventi che da novembre a giugno hanno fatto da apripista al Convegno di Verona. Sabato sera a Piazzale Fellini oltre un migliaio di persone avevano seguito la premiazione del concorso Lavori in Corto, organizzato dalle Acli in collaborazione con la Cei (pastorale del lavoro, pastorale del tempo libero, progetto culturale) e destinato a giovani autori di cortometraggi sul tema del lavoro. La serata, presentata da Paola Saluzzi e con la partecipazione della cantante Antonella Ruggero e del cabarettista Marco Marzocca, ha portato in primo piano le problematiche del mondo occupazionale, viste con gli occhi dei pi giovani. Prevalente nei film premiati la preoccupazione per un lavoro che o manca del tutto o, quando c, si sta sempre pi precarizzando. Senza per perdere di vista la speranza che prima o poi qualcosa possa cambiare. Proprio grazie allimpegno dei giovani. (M.Mu.)

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