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Introduzione
Lo scanner e' facilmente paragonabile ad una macchina fotografica, dove al posto della camera oscura troviamo il "gruppo ottico" in cui trova spazio sia la ottica dello scanner (paragonabile all'obiettivo della macchina fotografica) sia il gruppo di fotosensori (paragonabile alla pellicola della macchina fotografica). E' risaputo che sul mercato esistono tantissimi modelli di macchine fotografiche, a partire dalle economiche "usa e getta" alle sofisticate reflex professionali. Supponendo di fotografare lo stesso soggetto nelle stesse condizioni di luce usando diverse macchine fotografiche, otterremo risultati diversi. Questo perche' ogni macchina fotografica ha un proprio obiettivo piu' o meno di qualita', delle proprie regolazioni esposimetriche piu' o meno valide, una meccanica piu' o meno precisa, etc.etc. Stesso discorso per gli scanner. Ogni scanner ha una sua ottica, che puo' essere di plastica (come gli obiettivi delle macchine fotografiche "usa e getta") o di cristallo (come le reflex), ha una sua propria esposizione fotometrica (calibrazione), una sua propria precisione di avanzamento del gruppo ottico che incide sulla distorsione dell'immagine, e delle particolari regolazioni di cattura della immagine (date dal driver di scansione). Ovviamente vale la regola del "chi piu' spende meglio spende", quindi non e' certo possibile ottenere da uno scanner di poche centinaia di migliaia di lire gli stessi risultati di scanner professionali, ma si puo' cercare, unendo ai consigli che si daranno un po' di esperienza che si acquisisce facilmente dopo un po' di scansioni a vuoto, di ottenere il meglio dalla propria unita'. Innanzitutto, con l'attuale progresso tecnologico, e' possibile ottenere da scanner economici gli stessi risultati che fino a pochi anni fa' implicavano l'uso di costosissimi scanner professionali. Di seguito diamo una tabella circa lo scanner consigliato a seconda degli obiettivi prefissati. ______________________________________________________________________________________ Originale e Qualita' Fascia di scanner minima Caratteristiche driver minime Riconoscimento Testo Consumer 30bit nessuna, purche' si abbia un OTTIMO OCR Archiviazione Documenti Consumer 30bit gestione soglia del tratto Fotografia, Buona Consumer 30bit nessuna Fotografia, Scura Semi-Pro 36bit controllo punto bianco/nero Cartolina, Buona Semi-Pro 30bit deretinatura Cartolina, Scura Semi-Pro 36bit controllo punto bianco/nero e deretinatura Giornale Semi-Pro 36bit controllo luminosita'/contrasto e deretinatura Diapositive scopo amatoriale Semi-Pro 42bit controllo livelli/curve, punto B/N, fuoco Diapositive scopo offset Professionale controllo livelli/curve, punto B/N, fuoco Negativo B/N Semi-Pro 42bit controllo punto B/N Negativo Colore Professionale controllo livelli, curve, punto B/N, dominanza Lastre Radiologiche Semi-Pro 36bit controllo punto B/N TAC-Encefalogramma, etc. Professionale normalmente si usano programmi appositi ______________________________________________________________________________________ Una volta selezionato uno scanner in base alle proprie esigenze, e' inutile sperare di ottenere al primo colpo dei risultati sorprendenti. Infatti, esattamente come in fotografia, si otterranno subito risultati soddisfacenti, ma solo con la esperienza fatta di prove e tentativi si arrivera' ad ottenere il massimo della qualita' che il Vostro scanner potra' offrire.
Risoluzione di lettura
La risoluzione di acquisizione definisce la risoluzione di lettura che lo scanner utilizzera' per campionare l'immagine. Essa non e' sempre uguale alla risoluzione finale della immagine che si avra' nel mio programma di fotoritocco. Infatti abbiamo prima detto che lo scanner non e' dotato di zoom fisico, per cui si effettua un ingrandimento della immagine tale ridimensionamento verra' eseguito dal software. In grafica pero' risoluzione e grandezza della immagine sono due misure inversamente proporzionali. Ovvero, se si ingrandisce l'immagine si perde di risoluzione, e viceversa. In virtu' di quanto detto, se ad esempio impostiamo come parametri di scansione una risoluzione finale di 200dpi con ingrandimento 250%, il software per effettuare tale ingrandimento necessitera' di una immagine la cui risoluzione e' superiore a 200dpi, in maniera tale che, ingrandendola e quindi perdendo risoluzione, alla fine si ottenga una immagine ingrandita del 250% e (guarda caso) di 200dpi come risoluzione. La formula matematica che lega la Risoluzione Finale (RF), l'Ingrandimento percentuale (IP) e la Risoluzione di Lettura (RL) e' la seguente: RL=(RF*IP)/100 Nell'esempio precedente i valori da assegnare alle variabili in gioco erano i seguenti: RF=200dpi; IP=250%; da cui RL=(200*250)/100=500dpi. Lo scanner leggera' quindi a 500dpi. E' necessario che stiate molto attenti a non esagerare troppo con gli ingrandimenti, altrimenti rischiate di ottenere una Risoluzione di Lettura troppo elevata e di scadere cosi' nella interpolazione software, che degrada irrimediabilmente la immagine. La risoluzione di lettura e' uguale alla risoluzione finale solo nel caso non si effettuino ingrandimenti. In tal caso infatti IP=100, da cui RL=(RF*100)/100=RF
Consigli di scansione a) Si tenga conto che la risoluzione di acquisizione migliore in assoluto e' la risoluzione ottica con ingrandimento scala 100% (cioe' senza ingrandimenti). b) E' ovviamente consigliabile, quando si acquisisce una immagine, considerare quale risoluzione di acquisizione utilizzera' effettivamente lo scanner, per evitare di scadere nella interpolazione software. Nel caso si nutrano dubbi, si consiglia di acquisire a risoluzione ottica in scala 100% e quindi ridimensionare nel proprio programma di fotoritocco preferito. c) Diapositive 35mm: con le diapositive 35mm, cioe' le normali diapositive, si consiglia di acquisire sempre con risoluzione ottica in scala 100% con maschera di contrasto attiva (messa a fuoco). Ridimensionare eventualmente nel proprio programma di fotoritocco preferito. d) Negativi Colore (in generale): il negativo colore e' quanto di piu' difficile ci possa essere da acquisire. Guardate un negativo a colori. In realta' non e' un vero e proprio negativo, ma e' quasi tutto arancione. Quell'arancione e' la "mascheratura", che varia per densita' a seconda di marca e modello di pellicola.Lo scopo della mascheratura e' quella di proteggere la pellicola da eventuali errori di esposizione. Infatti attualmente con la pellicola per stampe a colori tutti (anche i piu' maldestri) sono in grado di fare foto di buona qualita', anche se sbagliano i tempi di esposizione o fanno le foto controluce. Pero' per il computer l'inverso di tutto quell'arancione e' Ciano. Per il computer quindi la acquisizione sara' un positivo con una fortissima dominante Ciano. Tale dominante e' da sottrarre al soggetto, cosi' da ristabilirne il colore naturale. Il problema e' che non si sa con esattezza che percentuale togliere, dato che essa varia di pellicola in pellicola. e) Per acquisire bene un negativo colore e' consigliabile : 1) o effettuare la scansione come trasparenza semplice, quindi dal proprio programma di fotoritocco invertire ed applicare i livelli automatci sull'immagine; 2) o acquisire come negativo colore e quindi intervenire pesantemente sulla immagine finale al fine di ripristinare le giuste tonalita' di colore. 3) o ancora fare diversi tentativi variando i parametri di acquisizione fino a trovare i parametri ottimali per quel tipo di pellicola. Memorizzare tali parametri ed utilizzarli ogni qualvolta si usa quel tipo di pellicola. Ovviamente tale lavoro e' da fare per ogni tipo di pellicola che possiediamo. f) Negativi 35mm: valgono gli stessi consigli delle diapositive 35mm e dei negativi messi insieme g) Cartoline o stampati: utilizzare una risoluzione il piu' bassa possibile. Non operare ad altissime risoluzioni. Impostare quindi una deretinatura a livello 85lpi o 133lpi (dipende dallo stampato). Non usare assolutamente maschere di contrasto. h) Documenti per archiviazione digitale od OCR: acquisire in modalita' tratto (detta anche line-art o Document b/w) a 300dpi