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Diocesi di Citt di Castello

Foglio di collegamento
Gennaio 2013 Numero 39 Anno V

"Convertitevi e credete nel Vangelo" (Mc 1,15)

La novit del Vangelo sta nel fatto che quanto ci propone stupisce e rinnova chi lascolta e lo vive. Ci propone la perenne e garantita novit dellAmore di Dio per luomo. Il Vangelo sempre sorprende e chiama a conversione perch un dono cos grande che compie in maniera straordinaria le attese pi profonde delluomo: il suo bisogno di essere amato sul serio e di poter amare altrettanto sul serio. Il Vangelo una notizia sorprendente che muta il senso dellintera esistenza, che quando lo senti ti allarga il cuore e ti rid la voglia di vivere (Bruno Maggioni). Non qualcosa di gi noto e passato, ma il dono che cambia la vita, il vero tesoro nascosto, scoperto il quale volentieri si vende tutto pur di averlo. E poi nasce il desiderio di testimoniarlo a tutti.
Lettera pastorale 2012, Il caso serio della fede, p. 26.

La Quaresima ci richiama in modo tutto particolare alla conversione della mente, del cuore e della vita. A proposito di ci credo siano utili alcune attenzioni. l'Amore infinitamente benevolo e paziente di Dio che ci converte. La conversione invocata come una "creazione" operata da Chi ci ha fatti e ci conosce fino in fondo. "Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo" (Sal 51,12). "Tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con s mediante Cristo" (2Cor 5,18) e ci fa "creatura nuova". Ci stiamo realmente convertendo nella misura in cui crediamo al Vangelo, ossia ci rendiamo realmente disponibili a vivere come Ges: facendo nostri i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi comportamenti. Cos la vita comincia a diventare evangelica. Pi precisamente pasquale. La Pasqua di Ges, ovvero la sua Passione-Morte-Risurrezione (l'Ora del suo passare da questo mondo al Padre) ci offre la possibilit reale di vivere una vita pasquale, di passare cio, ogni giorno sempre pi e sempre meglio, dalla vita banale, egoistica, istintiva (oggi diremmo "liquida") alla vita ispirata dall'Amore che Ges ci ha insegnato. Diventa dunque decisiva la fede viva che porta ad amare "con i fatti e nella verit" (1Gv 3,18). Con la fede viva ci lasciamo educare alla vita buona del Vangelo. Concretamente, cominciando con i
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piccoli gesti che mettono in atto "le opere di misericordia", confrontandoci seriamente e serenamente con le nostre responsabilit, le relazioni, gli ambiti di vita quotidiana. Con uno stile particolare: tutto deve partire dal cuore (tutto per amore), vivere in modo autentico e discreto, non mettendosi in mostra. Ges raccomanda molto di non cercare consensi e riconoscimenti umani, ma la volont del Padre. Conta molto pi il riconoscimento di Dio Padre che la vana gloria degli uomini i quali prima esaltano e poi criticano e disprezzano. Conta impegnarsi su ci che vero, buono e bello, anche pagando di persona. Fa storia vera chi si relaziona in modo autentico con Dio (obbedienza della fede) e con gli uomini (come fratelli) a partire dai pi bisognosi. La carit "tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carit non avr mai fine" (1Cor 13,7-8).

Quello che ci suggerir il Papa nel suo Messaggio (atteso per venerd 1 febbraio), insieme a quanto ho scritto nella Lettera pastorale e a quanto ho appena detto, ci incoraggi a vivere una Quaresima particolarmente fruttuosa nell'Anno della fede. Con affetto benedico tutti.

il

vescovo

informa

Il prossimo 2 febbraio ricorre l11 anniversario della morte del vescovo Mons. Carlo Urru che ha servito esemplarmente la nostra Chiesa, come vescovo, dal 1982 al 1991. Invito a partecipare alla celebrazione eucaristica in sua memoria alle 10:00 nella Cripta della cattedrale. Presieder S.E. Mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio. Saranno presenti persone provenienti dalla Sardegna e da Perugia. Raccomando la partecipazione alla celebrazione della Giornata mondiale della Vita consacrata. La nostra Chiesa ha avuto una grande presenza di religiose/i che hanno dato una notevole testimonianza. Abbiamo attualmente ben cinque monasteri e diverse comunit di religiose/i che stanno offrendo non pochi servizi ecclesiali e sociali. Li ringraziamo di cuore e chiediamo la grazia che continuino nello spirito dei loro santi fondatori come suggerisce il messaggio dei vescovi qui riportato. Preghiamo per le vocazioni alla vita consacrata. Invito a leggere con attenzione la Lettera pastorale della CEU: "I passi della fede sulle orme di San Francesco". Nel prossimo Consiglio presbiterale vedremo come promuovere alcune importanti iniziative di carattere regionale. La nostra Chiesa particolare, che sta facendo il suo cammino, pu trovare qui un ulteriore arricchimento. Il ritiro del clero avr luogo il 20 febbraio al Seminario. Lo guider S. E. Mons. Armando Trasarti , Vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola. Invito tutti i sacerdoti e i diaconi alla partecipazione per prepararci, anche in questo modo, a vivere bene la Quaresima. Valorizziamo a pieno il tempo forte della Quaresima. Le celebrazioni della Parola e della Riconciliazione, le catechesi, le opere di carit, la via crucis e altro ancora, possono essere preziosi momenti di grazia per la crescita spirituale nostra e delle nostre comunit. Visto che si riscontrato un buon ascolto, io continuer a proporre, attraverso TRG e TTV, la lectio sulle domeniche di Quaresima: La Parola per te. Verso la Pasqua 2013. Presieder le stazioni quaresimali nelle domeniche di Quaresima in cattedrale e nelle chiese principali del Centro storico. Parteciper alla Via Crucis nel chiostro delle suore cappuccine di Santa Veronica. Sar a disposizione delle Unit pastorali per celebrazioni particolari. Anche l'impegno pastorale della benedizione delle famiglie (l'acqua santa) ha un suo valore. Sono convinto che ne vale la pena. una occasione semplice che pu diventare
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un momento di preghiera, di conoscenza, di avvicinamento alle famiglie e a tutte le persone, con particolare attenzione a coloro che soffrono. Da sabato 2 febbraio sar disponibile in Libreria Sacro Cuore la "Lettera del vescovo alle famiglie. Pasqua 2013 - Anno della fede. Prego i sacerdoti e i diaconi di ritirare le copie che servono per essere portate alle famiglie durante le benedizione pasquale. Raccomando a tutti, specialmente ai giovani, il sussidio per vivere bene il tempo di Quaresima Verso la Pasqua preparato dallUfficio per la Pastorale Giovanile regionale. I parroci che desiderano questi opuscoli per le loro parrocchie devono ordinarli presso la Libreria Sacro Cuore entro e non oltre il 9 febbraio 2013. Per motivi organizzativi si richiede il pagamento al momento del ritiro dei libretti. Sollecito i parroci, che ancora non l'avessero fatto, a portare in cancelleria le collette obbligatorie per la giornata dellInfanzia e per la giornata Migrantes. Ricordo loro lobbligo di presentare in Economato i bilanci delle parrocchie nel tempo stabilito. Purtroppo alcuni mancano a questo dovere. Celebriamo con particolare attenzione il 3 febbraio la Giornata per la vita (si legga il significativo messaggio dei vescovi) e l'11 febbraio la Giornata del malato (per la quale papa Benedetto ha offerto una riflessione che potremo valorizzare nei nostri incontri con i malati).

Domenico Cancian f.a.m. Vescovo

agenda

del

mese

FEBBRAIO 2013
Mese dedicato alla purificazione di Maria Vergine

SABATO

PRES. DEL SIGNORE

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DOMENICA

S. BIAGIO, S. OSCAR, S. CINZIA


LUNEDI'

S. GILBERTO
MERCOLEDI'

S. PAOLO MIKI

17 Giornata mondiale della vita consacrata (vedi messaggio dei vescovi). - ore 10.00, Cattedrale. S.E. Mons. Mario Ceccobelli presiede la celebrazione eucaristica nell11 anniversario della morte di mons. Carlo Urru. Concelebrano i vescovi Domenico e Pellegrino. Tutti sono invitati a partecipare per ringraziare il Signore per il dono dellindimenticabile Don Carlo. - ore 11.30, Citt di Castello. Il vescovo inaugura la nuova sede dei servizi Patronato, CAF, ACLI Alta Valle del Tevere. - ore 18.00, Santuario Madonna delle Grazie. S.Messa del Vescovo per la Giornata mondiale della Vita consacrata (vedi il programma). Compleanno di Ferri mons. Alberto. - ore 12.00, Convento San Francesco, Assisi. Il vescovo partecipa alla Concelebrazione Eucaristica insieme al Capitolo generale dei Frati minori Conventuali. - ore 09.30, Assisi, Seminario Regionale. Il vescovo partecipa alla riunione della C.E.U. - 09.30, Trestina. Riunione del clero della Zona Pastorale Sud. - ore 09.30, Vescovado. Il vescovo presiede lincontro del Consiglio Presbiterale.
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GIOVEDI'

S. TEODORO MARTIRE
VENERDI'

S. GIROLAMO EM.
LUNEDI'

- ore 20.45, Seminario. Scuola dioc. di Formazione Teologica. Anniversario della nomina di S.E. Mons. Pellegrino Tomaso Ronchi a Vescovo di Citt di Castello. - ore 17.00, Collevalenza. Il vescovo partecipa alle celebrazioni del 30 anniversario della nascita al cielo di Madre Speranza di Ges (vedi il programma). 30 anniversario della morte della Ven. Madre Speranza (1983). 20 Giornata del malato (vedi il messaggio del Papa). - ore 15.00, Cripta. Il vescovo presiede la Messa per i malati. Compleanno di Marconi don Nazzareno e di Boriosi diacono Vittorio. Mercoled delle ceneri - ore 18.30, Duomo. S. Messa del vescovo con limposizione delle Ceneri presieduta dal vescovo. - ore 21.00, S. Maria Nova. S. Messa del vescovo con limposizione delle Ceneri presieduta dal vescovo. - ore 10.00, Roma. Il vescovo partecipa allincontro della Commissione Clero - Vita consacrata della CEI. - ore 21.00, Lama. Celebrazione diocesana per i giovani in preparazione alla Quaresima con limposizione delle ceneri. - ore 21.00, Via Crucis nel chiostro delle suore cappuccine di Santa Veronica. Anniversario ordinazione sacerdotale Bastianoni mons. Giovanni. - ore 09.30, Assisi. Il vescovo presiede lincontro della Commissione regionale per le Missioni. - ore 18.30, Stazione Quaresimale in Cattedrale. Il vescovo presiede la concelebrazione con i parroci del Centro storico. - ore 09.30, Assisi. Il vescovo presiede lincontro con gli esorcisti dellUmbria. Compleanno di Bernardo don Gesualdo - ore 09.30, Seminario. Ritiro spirituale del clero, animato da S. E. Mons. Armando Trasarti, Vescovo di Fano-Fossombrone-CagliPergola. Compleanno di Cappelli mons. Giovanni. Anniversario della morte di Magnani mons. Rolando (21.02.2004). - ore 09.00, Trevi. Il vescovo partecipa ad un incontro Missionario nazionale. - ore 20.45, Seminario. Scuola dioc. di Formazione Teologica. Compleanno Capacci mons. Gino. - ore 21.00, Via Crucis nel chiostro delle suore cappuccine di Santa Veronica. Onomastici di Piccinelli don Romano e del diacono Romano Marini. - ore 18.30, Stazione Quaresimale Madonna delle Grazie. Il vescovo presiede la concelebrazione con i parroci del Centro storico. - ore 10.00, Perugia. Il vescovo partecipa allapertura dellanno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Umbro. - ore 16.00, Ospedale comprensoriale. Santa Messa del vescovo per i malati.

S. DANTE , B.V. DI LOURDES


MARTEDI'

S. EULALIA

MERCOLEDI'

LE CENERI

GIOVEDI'

S. VALENTINO MARTIRE
VENERDI'

S. FAUSTINO
SABATO

S. GIULIANA VERGINE
DOMENICA

I DI QUARESIMA
MARTEDI'

S. MANSUETO , S. TULLIO
MERCOLEDI'

S. SILVANO, S. ELEUTERIO V.

GIOVEDI'

S. PIER DAMIANI, S. ELEONORA


VENERDI'

S. MARGHERITA
DOMENICA

II DI QUARESIMA

GIOVEDI'

S. ROMANO ABATE

Conferenza

episcopale

umbra

Lettera pastorale della CEU

I passi della fede sulle orme di san Francesco


La Regione Umbria ad Assisi, il Giubileo Eucaristico in Orvieto-Todi
Con questa nostra lettera pastorale vi proponiamo di coniugare la grazia dellAnno della fede con due provvidenziali circostanze, legate al patrimonio spirituale delle nostre Chiese particolari, conosciuto e apprezzato dal mondo intero: la Chiesa di Orvieto-Todi celebra, a partire dal prossimo 6 gennaio, un Giubileo eucaristico, nel ricordo del noto miracolo di Bolsena avvenuto 750 anni or sono; il 4 ottobre 2013 lUmbria sar di turno alla basilica di San Francesco in Assisi, per accendere la lampada votiva con cui lintera nazione, rappresentata ogni anno da una regione, rende omaggio al Santo Patrono dItalia. Vorremmo che questi due eventi fossero colti come occasioni preziose allinterno dellanno speciale che stiamo vivendo. Se si parla infatti di fede, naturale che il pensiero si porti allEucaristia, culmine e fonte della vita ecclesiale (cf. Sacrosanctum Concilium, 10). Fare ogni sforzo perch essa sia sempre meglio celebrata e adorata aiuter a plasmare lesistenza cristiana e a dare nuova vita alle nostre comunit. Non solo in Assisi, dove tutto parla di lui, ma in ciascuna delle nostre Chiese particolari, Francesco ha lasciato segni della sua santit. La sua figura sta dentro lanimo del nostro popolo. Uomo evangelico ed eucaristico, egli pu essere per noi guida sicura sia per riscoprire il senso della fede sia per rinnovare il nostro amore allEucaristia. 1. Credere con Francesco Laccoglienza del Vangelo in Umbria risale ai primordi della vicenda cristiana. una storia di fede che rimane ancora viva ed incisa in tanti monumenti che fanno corpo con lo splendido paesaggio della nostra regione. Purtroppo anche le nostre terre sono scosse dalla generale crisi di pensiero, di costume e di valori. La fede a noi trasmessa dai padri non pi scontata. Ci tocca da vicino la constatazione di Benedetto XVI: Mentre nel passato era possibile riconoscere un tessuto culturale unitario, largamente accolto nel suo richiamo ai contenuti della fede e ai valori da essa ispirati, oggi non sembra pi essere cos in grandi settori della societ, a motivo di una profonda crisi di fede che ha toccato molte persone (Porta fidei, 2). Anche per noi simpone dunque limpegno per la nuova evangelizzazione. Essa non pu risolversi nella proposta di una dottrina, ma devessere una presentazione viva della persona di Cristo. A questo scopo il Santo di Assisi certamente un grande maestro. Toccato dallo sguardo del Crocifisso di san Damiano e dalla presenza di Cristo nei lebbrosi, tutto il suo modo di porsi, povero tra i poveri, nella scelta della minorit, della fraternit e dellarmonia con la natura, fu un incontro sempre pi profondo col Redentore, amato fino allo spasimo della conformazione radicale a lui. questa la fede che Francesco chiedeva nella sua preghiera al Crocifisso: Altissimo, glorioso Dio, illumina le tenebre de lo core mio. E damme fede dritta, speranza certa e caritade perfetta (FF 276). Mettendoci sulle sue orme, potremo
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perseguire uno degli obiettivi fondamentali che il Papa indica per questo Anno speciale: LAnno della fede [] un invito ad unautentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo (Porta fidei, 6) Lo sguardo centrato su Cristo si allargher ai fratelli, in modo che questo Anno sia anche unoccasione propizia per intensificare la testimonianza della carit (Porta fidei, 14). Come non osservare, a tal proposito, che il cammino di conversione di san Francesco fu segnato dalla carit? Egli stesso lo testimonia nel suo Testamento: Il Signore dette a me, frate Francesco, di incominciare a fare penitenza cos: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi, e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da loro, ci che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di animo e di corpo (FF 110). Quello che Francesco fece con i lebbrosi, in un gesto di totale condivisione, siamo chiamati a fare anche noi verso i fratelli provati da qualunque tipo di indigenza. La confessione della fede sarebbe ben poco credibile se non si coniugasse con la testimonianza di carit. Ci chiama ad essa in modo speciale il periodo di crisi sociale, economica e occupazionale che colpisce anche la nostra regione. Il Fondo di solidariet che, per il terzo anno consecutivo, noi vescovi abbiamo promosso, non che un piccolo segno rispetto agli immensi bisogni. Ci auguriamo che dappertutto si sprigioni una grande fantasia della carit, perch i pi deboli e poveri ne traggano vero conforto. Dobbiamo infine ricordare, come il Papa sottolinea, che una fede veramente vissuta non pu non essere testimoniata e annunciata. Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente laspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza (Porta fidei, 9). Tutta la vita di Francesco e il movimento da lui generato fu caratterizzato dalla missionariet. Dobbiamo essere grati per quanto hanno fatto e continuano a fare in questo senso i figli di Francesco. Ma tutti dobbiamo imitare lardore missionario del Poverello che, nella sua Lettera ai fedeli (seconda redazione), scriveva: Poich sono servo di tutti, sono tenuto a servire tutti e ad amministrare le fragranti parole del mio Signore (FF 180). Un cuore credente necessariamente un cuore missionario. 2. Con lamore eucaristico di Francesco Com noto, levento che sta alle origini del Giubileo eucaristico indetto nella diocesi di Orvieto-Todi il singolare miracolo che, nel 1263, in risposta ai dubbi di un sacerdote, pellegrino lungo la via francigena, fece s che la specie eucaristica del pane assumesse connotati di vera carne, sottolineando cos la presenza reale di Cristo nella Santa Eucaristia. Sotto la spinta di quel miracolo, il papa Urbano IV istitu la festa del Corpus Domini. Lantica basilica di Bolsena e lo splendido duomo di Orvieto conservano le reliquie di quel fatto prodigioso. naturale che le nostre Chiese dellUmbria si sentano particolarmente coinvolte in questo Giubileo: noi vescovi desideriamo che ci si esprima in opportune iniziative pastorali, che pongano sempre di pi la celebrazione eucaristica al centro della vita cristiana, facendo insieme riscoprire la bellezza delladorazione eucaristica. triste constatare che, nellorizzonte della crisi della fede, anche alla Santa Messa non si dia pi la debita attenzione. Un segnale inquietante la perdita del senso della domenica, travolta da logiche di profitto economico che portano detrimento, al tempo stesso, alla fede e al diritto umano di un giorno di riposo e di festa settimanale, da poter vivere insieme alla propria famiglia e alla comunit. Questo Anno della fede pu essere una occasione propizia per riflettere sul mistero eucaristico al fine di viverlo sempre meglio. maestro, anche in questo, il Santo di Assisi che, nel Testamento, scriveva: Dello stesso altissimo Figlio di Dio nientaltro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il santissimo sangue suo (FF 114). Da questa forte percezione della presenza eucaristica di Cristo gli proveniva il grande senso di rispetto che egli coltivava ed esigeva per tutte le cose che avevano attinenza con la celebrazione dellEucaristia e la conservazione delle specie eucaristiche: E voglio che questi santissimi misteri sopra tutte le altre cose siano onorati, venerati e collocati in luoghi preziosi (FF 114). Lo stesso amore per i sacerdoti era in lui motivato dalla stima profonda per il loro ministero in relazione al corpo e al sangue del Signore (FF 114). Il sentimento della
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presenza reale di Cristo lo faceva pregare con cuore universale, pensando a tutte le Chiese in cui le specie eucaristiche sono conservate: Ti adoriamo, Signore Ges Cristo, anche in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, perch con la tua santa croce hai redento il mondo (FF 111). 3. I pellegrinaggi regionali ad Assisi e a Orvieto Le due occasioni pastorali che stiamo considerando susciteranno nelle diocesi opportune iniziative di sensibilizzazione. In particolare sar bello ritrovarci per i relativi pellegrinaggi: il primo ad Assisi, con la data dobbligo della festa di San Francesco del 2013, e laltro, nel secondo anno del Giubileo eucaristico della diocesi di Orvieto-Todi. Tutte le nostre comunit saranno, a tale scopo, mobilitate. Anche le autorit civili, specie per laccensione della lampada al Patrono dItalia, saranno opportunamente coinvolte. Il compito di coordinare le iniziative di sensibilizzazione e di pellegrinaggio sar svolto da un apposito comitato regionale. Ci preme sottolineare che, al di l delle iniziative esteriori, importante un vero pellegrinaggio dellanima. Se queste occasioni di grazia produrranno una crescita di fede, di preghiera, di carit, di testimonianza, avremo ottenuto i risultati pastorali sperati. Sar stato davvero lAnno della fede! Affidiamo queste nostre indicazioni a tutti i fedeli, alle persone di vita consacrata, agli operatori pastorali. In particolare ci rivolgiamo a voi, carissimi sacerdoti. Sappiamo quanto il vostro ministero sia denso di impegni e come non sia facile talvolta coniugare nuove proposte con la pastorale ordinaria. Vi ringraziamo della collaborazione, pregandovi di considerare queste due opportunit di cammino, che convergono con lAnno della fede, unautentica grazia da cui potranno derivare grandi benefici per le nostre comunit. A tutti, con la benedizione del Signore, un rinnovato augurio di un 2013 ricco di grazia e serenit.

Assisi, 1 gennaio 2013 Solennit della Santa Madre di Dio Giornata Mondiale della Pace Mons. GUALTIERO BASSETTI Arcivescovo metropolita di Perugia-Citt della Pieve Mons. DOMENICO SORRENTINO Arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino Mons. RENATO BOCCARDO Arcivescovo di Spoleto-Norcia Mons. DOMENICO CANCIAN Vescovo di Citt di Castello Mons. MARIO CECCOBELLI Vescovo di Gubbio Mons. VINCENZO PAGLIA Arcivescovo-amministratore apostolico di Terni-Narni-Amelia Mons. GUALTIERO SIGISMONDI Vescovo di Foligno Mons. BENEDETTO TUZIA Vescovo di Orvieto-Todi
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Conferenza

episcopale

italiana

2 febbraio 2013

Messaggio per la 17 Giornata mondiale della vita consacrata

Testimoni e annunciatori della fede


La celebrazione della Presentazione di Ges al tempio ci orienta a Cristo, vera luce di tutte le genti, principio e fondamento della fede e della vita cristiana. Tale orientamento sostenuto anche dallAnno della fede che, come ci dice Benedetto XVI, un invito ad unautentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo (Motu proprio Porta Fidei, n. 6). In Cristo, ci riscopriamo amati da Dio, gi consacrati a Lui mediante il battesimo, chiamati allofferta di noi stessi nellamore, sostenuti dalla grazia dello Spirito. In Lui ritroviamo ogni giorno il senso della nostra vocazione e la gioia di essere discepoli e testimoni. Ora, se la celebrazione della Presentazione di Ges parla a tutti, essa parla in modo del tutto particolare a coloro che sono chiamati a una speciale consacrazione, nelle diverse forme ed espressioni, siano essi dediti principalmente alla contemplazione o allapostolato, alla vita comunitaria o eremitica, siano essi appartenenti a Ordini o Istituti religiosi, Istituti secolari o Societ di vita apostolica, a comunit antiche o nuove. a loro a voi, carissime consacrate e consacrati che si rivolge particolarmente questo nostro messaggio, nella 17 Giornata mondiale della vita consacrata; ma esso vuole raggiungere anche tutti i cristiani, nel desiderio di promuovere sempre pi, in tutti, la comprensione, lapprezzamento e la riconoscenza a Dio per la vita consacrata. La Chiesa sente forte, in questo tempo, limpegno di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare lentusiasmo nel comunicare la fede (Benedetto XVI, Motu proprio Porta Fidei, n. 7); impegno che il recente Sinodo dei Vescovi su La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana ha richiamato con forza, esortandoci alla responsabilit di testimoniare e annunciare la fede, con coraggio, serenit e fiducia, a tutti e in particolare alle nuove generazioni: Ovunque infatti si sente il bisogno di ravvivare una fede che rischia di oscurarsi in contesti culturali che ne ostacolano il radicamento personale e la presenza sociale, la chiarezza dei contenuti e i frutti coerenti (XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Messaggio al popolo di Dio, n. 2). In questo contesto ecclesiale e culturale e in questo tempo peculiare si inserisce la testimonianza dei consacrati. Il Messaggio finale del Sinodo interpreta tale testimonianza in rapporto al senso profondo della vita, ponendola in relazione, con felice intuizione, con la testimonianza della famiglia, come a dire: mentre la famiglia custode della sacralit della vita nella sua origine, la vita consacrata, in quanto chiamata alla conformazione a Cristo, custode del senso ultimo, pieno e radicale della vita. La testimonianza dei consacrati, come il Sinodo riconosce, ha un intrinseco significato escatologico. Voi consacrati siete testimoni dellorizzonte ultraterreno del senso dellesistenza umana, e la vostra vita, in quanto totalmente consacrata a lui [al Signore], nellesercizio di povert, castit e obbedienza, il segno di un mondo futuro che relativizza ogni bene di questo mondo (XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Messaggio al popolo di Dio, n. 7). La vostra missione apostolica d un apporto importante e insostituibile alla nuova evangelizzazione, in conformit ai vostri specifici carismi. Voi operate in vari modi perch gli uomini e le donne del nostro tempo aprano la porta del loro cuore al dono della fede. Molti di voi siete impegnati nella catechesi e nella formazione cristiana; molti operate in vari ambiti educativi (a servizio delle famiglie, nella scuola, in centri giovanili, in centri di formazione professionale, a favore dellintegrazione degli emigrati, in luoghi di emarginazione, ecc.); molti siete impegnati principalmente nel servizio della carit nei confronti di chi solo, escluso, povero, malato; molti lavorate sul piano sociale e della cultura, con iniziative che promuovono la giustizia, la pace, lintegrazione degli immigrati, il senso della solidariet e della ricerca di Dio. Sapete mostrare, col vostro impegno, come la fede abbia un significato culturale ed educativo, di promozione e di garanzia di vera umanit. Il mondo ha bisogno della vostra testimonianza fedele e gioiosa. La richiedono tante situazioni di smarrimento, che pure sono attraversate anche dal desiderio di cose autentiche e vere e, ancor pi, da una domanda su Dio, per quanto possa sembrare tacitata o rimossa.
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E tuttavia, prima che per ci che fate, per il vostro stesso essere, per la generosit e radicalit della vostra consacrazione, che voi parlate alluomo di oggi. Vivendo con fedelt la vostra vocazione tenete vivo, nella Chiesa, il senso della fedelt al vangelo. Con la vostra vita ci ricordate anche che la nuova evangelizzazione comincia da noi stessi e che c un intimo legame tra autoevangelizzazione e testimonianza, rinnovamento interiore e ardore apostolico, tra essere e agire, evidenziando che il dinamismo promana sempre dal primo elemento del binomio (Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Vita consecrata, n. 81). Questidea stata ripresa dai Padri Sinodali quando affermano: Guai a pensare che la nuova evangelizzazione non ci riguardi in prima persona. In questi giorni aggiungono riferendosi allesperienza vissuta nel Sinodo pi volte tra noi Vescovi si sono levate voci a ricordare che, per poter evangelizzare il mondo, la Chiesa deve anzitutto porsi in ascolto della Parola. Linvito ad evangelizzare si traduce in un appello alla conversione (XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Messaggio al popolo di Dio, n. 5). Vi incoraggiamo dunque a proseguire il vostro cammino con gioia. Siete tutti impegnati, personalmente, comunitariamente e come Istituti, in sintonia con quanto la Chiesa intera sta vivendo, in percorsi di rinnovamento per essere sempre di pi allaltezza della chiamata di Dio e delle sfide del nostro tempo, nella fedelt al carisma che il Signore vi ha donato. Siate sempre pi veri discepoli di Cristo; alimentate la consapevolezza della vostra missione. Vivete le situazioni umane, sociali, culturali, nelle quali operate, facendovi segno dellagire di Dio e siate sempre presenza profetica di vera umanit anche quando ci esige di andare controcorrente. Siate fedeli alla vostra tradizione carismatica e allo stesso tempo siate capaci di interpretare in modo attuale il carisma, mostrandone la fecondit. Siate testimoni e annunciatori della fede con la qualit della vostra vita spirituale, della vostra vita comunitaria e del vostro servizio al prossimo. La vita spirituale docilit allo Spirito di Cristo e si nutre della Parola di Dio, che deve essere, specialmente per voi consacrati, cibo quotidiano, da accogliere, gustare, assimilare, cos da conformarvi al pensiero di Cristo (1 Cor 2,16) e al sentire di Cristo (cfr Fil 2,5). per questo che vanno curati i tempi dellincontro personale con Cristo, della preghiera, delladorazione eucaristica; ed per questo che lEucaristia dovr essere al centro della vostra vita personale e della vostra comunit. Anche i consigli evangelici, che voi professate, esprimeranno la vostra comunione con Cristo e saranno segno, allo stesso tempo, di vera umanit: professando la castit, testimoniate il vero amore che dedizione e gratuit; vivendo nella povert e nella comunione dei beni, aiutate tutti a vivere con sobriet senza perdere di vista lessenziale; praticando lobbedienza, siete profeti della verit della libert, che disponibilit allaccoglienza della vocazione di Dio. I consigli evangelici testimoniano cos che la vita trova senso nellaffidamento a Dio e che la fede apre lumano ad orizzonti di senso e di verit. La vostra testimonianza di vita comunitaria un segno importante e da coltivare con coraggio, umilt e pazienza. La comunione lo sappiamo si nutre del rapporto con Dio, riflesso della comunione delle Persone divine, si costruisce nellEucaristia, condizione, secondo la parola di Ges, perch il mondo creda (Gv 17,21). Essa dono di Dio ed esige allo stesso tempo una pratica quotidiana. Pu essere facile, oggi, scoraggiarsi di fronte alle difficolt relazionali che sembrano cos insormontabili da fuggirle, rifugiandosi in attivismi esasperati che, al di l delle apparenze, trasmettono chiusure e unilateralit. In realt, i segni di comunione sono ci che pi esige il nostro tempo e diventano via privilegiata per mostrare la novit del Vangelo ed essere segno di una Chiesa che esperta in umanit. I contesti che viviamo sono segnati spesso da problemi relazionali, solitudini, divisioni, lacerazioni, sul piano familiare e sociale; essi attendono presenze amorevoli, segni di fiducia nei rapporti umani, inviti concreti alla speranza che la comunione possibile. Una proposta credibile del Vangelo esige una particolare cura dei processi relazionali e ha bisogno di appoggiarsi a segni di vera comunione. La vostra carit apostolica sia animata da vero spirito di servizio dal desiderio di suscitare la fede. Il vostro apostolato ha una sua specificit nella missione della Chiesa: sa partire dalla persona, dal malato, dal povero, dal pi debole, tante volte dal pi lontano dallesperienza ecclesiale. Siete chiamati a essere segno dellamore e della grazia di Dio sin dal primo contatto con le persone che incontrate. Siete chiamati soprattutto coloro che operano coi giovani e nelleducazione a integrare profondamente e dinamicamente la preoccupazione evangelizzatrice e la preoccupazione educativa. Il servizio alluomo ha sostegno e garanzia nella fedelt a Dio e nel tener sempre vivo lo sguardo e il cuore sul Regno di Dio. Lo Spirito di Dio sostenga la vostra testimonianza di fede e il vostro annuncio, rendendovi sempre pi credibili e gioiosi. Susciti nel cuore di tanti giovani il desiderio di seguire Cristo con generosit e radicalit, intraprendendo il cammino di speciale consacrazione. Egli renda tutti noi dei veri credenti, sempre pi sensibili e responsabili nella testimonianza e nellannuncio. Ci sostenga nella comunione ecclesiale, ci faccia crescere in unit, nel riconoscimento dei diversi carismi e nella fedelt a Dio. Maria e Giuseppe, che presentarono al tempio Ges, nella disponibilit piena ai disegni di Dio, presentino al Signore anche noi, perch cresca nella nostra vita la fede e la capacit di trasmetterla. Roma, 13 gennaio 2013, Festa del Battesimo del Signore

La Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata


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3 febbraio 2013

Messaggio del Consiglio episcopale permanente per la 35 Giornata Nazionale per la Vita

Generare la vita vince la crisi


Al sopravvenire dellattuale gravissima crisi economica, i clienti della nostra piccola azienda sono drasticamente diminuiti e quelli rimasti dilazionano sempre pi i pagamenti. Ci sono giorni e notti nei quali viene da chiedersi come fare a non perdere la speranza. In molti, nellascoltare la drammatica testimonianza presentata da due coniugi al Papa in occasione del VII Incontro Mondiale delle famiglie (Milano, 1-3 giugno 2012), non abbiamo faticato a riconoscervi la situazione di tante persone conosciute e a noi care, provate dallassenza di prospettive sicure di lavoro e dal persistere di un forte senso di incertezza. In citt la gente gira a testa bassa confidavano ancora i due ; nessuno ha pi fiducia di nessuno, manca la speranza. Non ne forse segno la grave difficolt nel fare famiglia, a causa di condizioni di precariet che influenzano la visione della vita e i rapporti interpersonali, suscitano inquietudine e portano a rimandare le scelte definitive e, quindi, la trasmissione della vita allinterno della coppia coniugale e della famiglia? La crisi del lavoro aggrava cos la crisi della natalit e accresce il preoccupante squilibrio demografico che sta toccando il nostro Paese: il progressivo invecchiamento della popolazione priva la societ dellinsostituibile patrimonio che i figli rappresentano, crea difficolt relative al mantenimento di attivit lavorative e imprenditoriali importanti per il territorio e paralizza il sorgere di nuove iniziative. A fronte di questa difficile situazione, avvertiamo che non n giusto n sufficiente richiedere ulteriori sacrifici alle famiglie che, al contrario, necessitano di politiche di sostegno, anche nella direzione di un deciso alleggerimento fiscale. Il momento che stiamo vivendo pone domande serie sullo stile di vita e sulla gerarchia di valori che emerge nella cultura diffusa. Abbiamo bisogno di riconfermare il valore fondamentale della vita, di riscoprire e tutelare le primarie relazioni tra le persone, in particolare quelle familiari, che hanno nella dinamica del dono il loro carattere peculiare e insostituibile per la crescita della persona e lo sviluppo della societ: Solo lincontro con il tu e con il noi apre lio a se stesso (BENEDETTO XVI, Discorso alla 61a Assemblea Generale della CEI, 27 maggio 2010). Questesperienza alla radice della vita e porta a essere prossimo, a vivere la gratuit, a far festa insieme, educandosi a offrire qualcosa di noi stessi, il nostro tempo, la nostra compagnia e il nostro aiuto. Non per nulla San Giovanni pu affermare che noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perch amiamo i fratelli (1Gv 3,14). Troviamo traccia di tale amore vivificante sia nel contesto quotidiano che nelle situazioni straordinarie di bisogno, come accaduto anche in occasione del terremoto che ha colpito le regioni del Nord Italia. Accanto al dispiegamento di sostegni e soccorsi, ha riscosso stupore e gratitudine la grande generosit e il cuore degli italiani che hanno saputo farsi vicini a chi soffriva. Molte persone sono state capaci di dare se stesse testimoniando, in forme diverse, un Dio che non troneggia a distanza, ma entra nella nostra vita e nella nostra sofferenza (BENEDETTO XVI, Discorso nel Teatro alla Scala di Milano, 1 giugno 2012). In questa, come in tante altre circostanze, si riconferma il valore della persona e della vita umana, intangibile fin dal concepimento; il primato della persona, infatti, non stato avvilito dalla crisi e dalla stretta economica. Al contrario, la fattiva solidariet manifestata da tanti volontari ha mostrato una forza inimmaginabile. Tutto questo ci sprona a promuovere una cultura della vita accogliente e solidale. Al riguardo, ci sono rimaste nel cuore le puntuali indicazioni con cui Benedetto XVI rispondeva alla coppia provata dalla crisi economica: Le parole sono insufficienti Che cosa possiamo fare noi? Io
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penso che forse gemellaggi tra citt, tra famiglie, tra parrocchie potrebbero aiutare. Che realmente una famiglia assuma la responsabilit di aiutare unaltra famiglia (Intervento alla Festa delle testimonianze al Parco di Bresso, 2 giugno 2012). La logica del dono la strada sulla quale si innesta il desiderio di generare la vita, lanelito a fare famiglia in una prospettiva feconda, capace di andare allorigine in contrasto con tendenze fuorvianti e demagogiche della verit dellesistere, dellamare e del generare. La disponibilit a generare, ancora ben presente nella nostra cultura e nei giovani, tuttuno con la possibilit di crescita e di sviluppo: non si esce da questa fase critica generando meno figli o peggio ancora soffocando la vita con laborto, bens facendo forza sulla verit della persona umana, sulla logica della gratuit e sul dono grande e unico del trasmettere la vita, proprio in un una situazione di crisi. Donare e generare la vita significa scegliere la via di un futuro sostenibile per unItalia che si rinnova: questa una scelta impegnativa ma possibile, che richiede alla politica una gerarchia di interventi e la decisione chiara di investire risorse sulla persona e sulla famiglia, credendo ancora che la vita vince, anche la crisi. Roma, 7 ottobre 2012 Memoria della Beata Vergine del Rosario IL CONSIGLIO PERMANENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

11 febbraio 2013

Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XXI Giornata mondiale del Malato

Va e anche tu fa lo stesso (Lc 10, 37)

Cari fratelli e sorelle! 1. L11 febbraio 2013, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, si celebrer in forma solenne, presso il Santuario mariano di Alttting, la XXI Giornata Mondiale del Malato. Tale giornata per i malati, per gli operatori sanitari, per i fedeli cristiani e per tutte le persone di buona volont momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il Santo Volto di Cristo che, soffrendo, morendo e risorgendo ha operato la salvezza dellumanit (Giovanni Paolo II, Lettera istitutiva della Giornata Mondiale del Malato, 13 maggio 1992, 3). In questa circostanza, mi sento particolarmente vicino a ciascuno di voi, cari ammalati che, nei luoghi di assistenza e di cura o anche a casa, vivete un difficile momento di prova a causa dellinfermit e della sofferenza. A tutti giungano le parole rassicuranti dei Padri del Concilio Ecumenico Vaticano II: Non siete n abbandonati, n inutili: voi siete chiamati da Cristo, voi siete la sua trasparente immagine (Messaggio ai poveri, ai malati e ai sofferenti). 2. Per accompagnarvi nel pellegrinaggio spirituale che da Lourdes, luogo e simbolo di speranza e di grazia, ci conduce verso il Santuario di Alttting, vorrei proporre alla vostra riflessione la figura emblematica del Buon Samaritano (cfr Lc 10,25-37). La parabola evangelica narrata da san Luca si inserisce in una serie di immagini e racconti tratti dalla vita quotidiana, con cui Ges vuole far comprendere lamore profondo di Dio verso ogni essere umano, specialmente quando si trova nella malattia e nel dolore. Ma, allo stesso tempo, con le parole conclusive della parabola del Buon Samaritano, Va e anche tu fa lo stesso (Lc 10,37), il Signore indica qual latteggiamento che deve avere ogni suo discepolo verso gli altri,
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particolarmente se bisognosi di cura. Si tratta quindi di attingere dallamore infinito di Dio, attraverso unintensa relazione con Lui nella preghiera, la forza di vivere quotidianamente unattenzione concreta, come il Buon Samaritano, nei confronti di chi ferito nel corpo e nello spirito, di chi chiede aiuto, anche se sconosciuto e privo di risorse. Ci vale non solo per gli operatori pastorali e sanitari, ma per tutti, anche per lo stesso malato, che pu vivere la propria condizione in una prospettiva di fede: Non lo scansare la sofferenza, la fuga davanti al dolore, che guarisce luomo, ma la capacit di accettare la tribolazione e in essa di maturare, di trovare senso mediante lunione con Cristo, che ha sofferto con infinito amore (Enc.Spe salvi, 37). 3. Vari Padri della Chiesa hanno visto nella figura del Buon Samaritano Ges stesso, e nelluomo incappato nei briganti Adamo, lUmanit smarrita e ferita per il proprio peccato (cfr Origene,Omelia sul Vangelo di Luca XXXIV, 1-9; Ambrogio, Commento al Vangelo di san Luca, 71-84; Agostino, Discorso 171). Ges il Figlio di Dio, Colui che rende presente lamore del Padre, amore fedele, eterno, senza barriere n confini. Ma Ges anche Colui che si spoglia del suo abito divino, che si abbassa dalla sua condizione divina, per assumere forma umana (Fil 2,6-8) e accostarsi al dolore delluomo, fino a scendere negli inferi, come recitiamo nel Credo, e portare speranza e luce. Egli non considera un tesoro geloso il suo essere uguale a Dio, il suo essere Dio (cfr Fil 2,6), ma si china, pieno di misericordia, sullabisso della sofferenza umana, per versare lolio della consolazione e il vino della speranza. 4. LAnno della fede che stiamo vivendo costituisce unoccasione propizia per intensificare la diaconia della carit nelle nostre comunit ecclesiali, per essere ciascuno buon samaritano verso laltro, verso chi ci sta accanto. A questo proposito, vorrei richiamare alcune figure, tra le innumerevoli nella storia della Chiesa, che hanno aiutato le persone malate a valorizzare la sofferenza sul piano umano e spirituale, affinch siano di esempio e di stimolo. Santa Teresa del Bambino Ges e del Volto Santo, esperta della scientia amoris (Giovanni Paolo II, Lett. ap.,Novo Millennio ineunte, 42), seppe vivere in unione profonda alla Passione di Ges la malattia che la condusse alla morte attraverso grandi sofferenze. (Udienza Generale, 6 aprile 2011). Il Venerabile Luigi Novarese, del quale molti ancora oggi serbano vivo il ricordo, nellesercizio del suo ministero avvert in modo particolare limportanza della preghiera per e con gli ammalati e i sofferenti, che accompagnava spesso nei Santuari mariani, in speciale modo alla grotta di Lourdes. Mosso dalla carit verso il prossimo, Raoul Follereau ha dedicato la propria vita alla cura delle persone affette dal morbo di Hansen sin nelle aree pi remote del pianeta, promuovendo fra laltro la Giornata Mondiale contro la Lebbra. La beata Teresa di Calcutta iniziava sempre la sua giornata incontrando Ges nellEucaristia, per uscire poi nelle strade con la corona del Rosario in mano ad incontrare e servire il Signore presente nei sofferenti, specialmente in coloro che sono non voluti, non amati, non curati. SantAnna Schffer di Mindelstetten seppe, anche lei, in modo esemplare unire le proprie sofferenze a quelle di Cristo: il letto di dolore divent cella conventuale e la sofferenza costitu il suo servizio missionario Confortata dalla Comunione quotidiana, ella divent uninstancabile strumento di intercessione nella preghiera e un riflesso dellamore di Dio per molte persone che cercavano il suo consiglio (Omelia per la canonizzazione, 21 ottobre 2012). Nel Vangelo emerge la figura della Beata Vergine Maria, che segue il Figlio sofferente fino al supremo sacrificio sul Golgota. Ella non perde mai la speranza nella vittoria di Dio sul male, sul dolore e sulla morte, e sa accogliere con lo stesso abbraccio di fede e di amore il Figlio di Dio nato nella grotta di Betlemme e morto sulla croce. La sua ferma fiducia nella potenza divina viene illuminata dalla Risurrezione di Cristo, che dona speranza a chi si trova nella sofferenza e rinnova la certezza della vicinanza e della consolazione del Signore. 5. Vorrei infine rivolgere il mio pensiero di viva riconoscenza e di incoraggiamento alle istituzioni sanitarie cattoliche e alla stessa societ civile, alle diocesi, alle comunit cristiane, alle famiglie religiose impegnate nella pastorale sanitaria, alle associazioni degli operatori sanitari e del volontariato. In tutti possa crescere la consapevolezza che nellaccoglienza amorosa e generosa di ogni vita umana, soprattutto se debole e malata, la Chiesa vive oggi un momento fondamentale della sua missione (Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsinodale Christifideles laici, 38). Affido questa XXI Giornata Mondiale del Malato allintercessione della Santissima Vergine Maria delle Grazie venerata ad Alttting, affinch accompagni sempre lumanit sofferente, in cerca di sollievo e di ferma speranza, aiuti tutti coloro che sono coinvolti nellapostolato della misericordia a diventare dei buoni samaritani per i loro fratelli e sorelle provati dalla malattia e dalla sofferenza, mentre ben volentieri imparto la Benedizione Apostolica. Dal Vaticano, 2 gennaio 2013 Benedictus PP XVI
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tempo

di quaresima

Credere nella carit suscita carit Abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi

La liturgia ci dice che entriamo in un combattimento spirituale. Comunque sia, iniziano 40 giorni impegnativi in cui lavorare su noi stessi. Preghiera, digiuno e carit caratterizzeranno le nostre giornate quaresimali. Impegno, ascesi, sacrifici Ci proveremo, ma alla fine dovremo riconoscere che senza Dio, con le nostre sole forze, non ce la facciamo. Non siamo in grado di darci salvezza da soli, solo Dio ci pu salvare. Quaranta giorni, un cammino che Lui percorre con noi e per noi. Un cammino lungo il quale dice la Parola ritornare a Lui con tutto il cuore, perch, se non lo cambiamo questo cuore freddo e pietrificato, non cambia nulla. Perch il cuore che guida la nostra vita, d motivi e orientamenti al nostro operare. Ce lo spiega bene anche la liturgia: se non permettiamo a Dio di trasformare il nostro cuore, la nostra vita, ahim, sar come le ceneri che abbiamo ricevuto: priva di valore, e con un soffio svanir nel nulla. Camminiamo allora verso la Pasqua della vita nuova. Camminiamo in buona compagnia, in compagnia del Signore. Nelliniziare il cammino quaresimale, formuliamo i nostri impegni di preghiera, digiuno e carit, affinch il nostro procedere non sia un vuoto vagare.

Dal Concilio Vaticano II

Quaresima di ascolto e penitenza


Il duplice carattere della quaresima il quale, soprattutto mediante il ricordo o la preparazione al battesimo e mediante la penitenza, invita i fedeli allascolto pi frequente della parola di Dio e alla preghiera e li dispone cos a celebrare il mistero pasquale- sia posto in maggior evidenza tanto nella liturgia quanto nella catechesi liturgica. Perci: si utilizzino pi abbondantemente gli elementi battesimali propri della liturgia quaresimale e, se opportuno, se ne riprendano anche altri dallantica tradizione; lo stesso si dica degli elementi penitenziali. Quanto alla catechesi poi, si inculchi nellanimo dei fedeli, insieme con le conseguenze sociali del peccato, quellaspetto particolare della penitenza che detesta il peccato come offesa di Dio. N si dimentichi il ruolo della Chiesa nellazione penitenziale e si solleciti la preghiera per i peccatori. La penitenza quaresimale non sia soltanto interna e individuale, ma anche esterna e sociale. E la pratica penitenziale sia incoraggiata e raccomandata dalle autorit, di cui allart. 22, secondo le possibilit del nostro tempo e delle diverse regioni, nonch secondo le condizioni dei fedeli. Sia per religiosamente conservato il digiuno pasquale, da celebrarsi ovunque il venerd della passione e morte del Signore, e da protrarsi, se possibile, anche al sabato santo, in modo da giungere con cuore elevato e liberato alla gioia della domenica di risurrezione. Dalla Costituzione Sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium N. 109-110

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dagli

uffici

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curia

UFFICIO PASTORALE GIOVANILE


GMG RIO 2013 Dal 15 al 30 luglio si svolger la Giornata Mondiale della Giovent 2013 a Rio de Janeiro in Brasile. Il costo per chi volesse partecipare di 1.600 tutto compreso (potrebbero esserci delle piccole variazioni, ma lo sapremo solo pi avanti). Le scadenze per i pagamenti sono: prima rata met marzo ( 800); seconda rata fine aprile (saldo completo). I primi sette giorni saranno organizzati come una settimana missionaria e l'Umbria sar vicino a Rio. Per iscrivervi o per qualsiasi informazione potete contattare Lorenzo Pecorari al 338/9809061 o mandare una mail a pastoralegiovanilecdc@sicomoro.it

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14 FEBBRAIO INIZIO DELLA QUARESIMA PER I GIOVANI A LAMA

Il 14 Febbraio a Lama, alle ore 21,00 avr luogo lannuale appuntamento della Pastorale Giovanile con i Giovani della Diocesi, per vivere la Quaresima ben concentrati, col cuore e lo spirito pulito, per iniziare questo cammino di 40 giorni consapevoli e certi che una volta arrivati in fondo, Ges ci aspetter a braccia aperte e che per noi avr aperto le porte del Paradiso!

CAF TEOLOGICO 5PUNTATA

Irene Lazzari, Pastorale giovanile

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LOratorio don Bosco celebra venti anni di attivit

I nostri cordiali AUGURI e il pi vivo RINGRAZIAMENTO ai volontari delloratorio don Bosco per i venti anni di proficua attivit a favore di centinaia di ragazzi !

DON VINCENZO PAL RITORNATO ALLA CASA DEL PADRE


In seguito ad una grave malattia, il 28 gennaio 2013 Don Vincenzo Pal ritornato alla casa del Padre all'et di 54 anni. Don Vincenzo stato uno dei primi sacerdoti rumeni inviato nella diocesi di Citt di Castello dall'arcidiocesi di Bucarest. Molto conosciuto dalla gente, stato viceparroco nella parrocchia Madonna delle Grazie dal 2000 al 2005, insieme al parroco Don Tonino Rossi. Simpatico e gioviale, Don Vincenzo si fatto benvolere soprattutto dai ragazzi. Le sue omelie ben preparate erano seguite con molta attenzione. Nato a Nisiporeti, il 19 maggio 1958, stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1986, a Bucarest. Dopo aver lavorato in varie parrocchie dell'arcidiocesi di Bucarest, stato nominato Preside del Liceo Cattolico Santa Teresa di Bucarest. Molto colto, ha scritto vari libri, manuali didattici e diversi articoli. Tornato da Citt di Castello, il vescovo gli ha affidato la comunit di Greci (antica comunit italiana in Romania nella Delta del Danubio) dove ha lavorato assiduamente, rinnovando la Chiesa e avviando la costruzione di un oratorio per i bambini poveri. Don Vincenzo stato sepolto mercoled 30 gennaio 2013, - secondo il suo testamento - proprio a Greci, dove ha prestato il suo ultimo servizio pastorale. Anche la nostra Chiesa lo ricorda con affetto e gratitudine.

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Ufficio Evangelizzazione e Catechesi


ATTIVITA' SVOLTE NEL MESE DI GENNAIO E COMUNICAZIONE DEL PROSSIMO APPUNTAMENTO: DOMENICA 3 MARZO Nel mese di gennaio si sono svolti gli incontri programmati dall'Ufficio Evangelizzazione e Catechesi per gli operatori della Zona Centro ( 20 gennaio ) e della Zona Nord ( 27 gennaio). Sono stati entrambi incontri partecipati che hanno permesso di presentare la nuova equipe e di far emergere le varie esigenze, sia di carattere organizzativo che formativo, che i catechisti hanno. In entrambe le riunioni si detto che bene rincontrarsi non solo per sostenersi nelle difficolt, ma anche per condividere le varie esperienze positive vissute nelle realt parrocchiali. In questo Anno dedicato alla fede i catechisti sono chiamati a riscoprire il loro ruolo fondamentale nella nuova evangelizzazione. Molti interventi hanno sottolineato la difficolt di trasmettere la fede ai bambini ed ai ragazzi, ma anche l'entusiasmo di sperimentare nuove modalit per poter essere pi efficaci nell'annuncio. Tra le proposte discusse e suggerite c' stata quella di organizzare una giornata dedicata allo scambio di materiale ed esperienze da effettuarsi i primi giorni di giugno di quest'anno, prima della pausa estiva. Interessante e senz'altro da valutare anche la proposta di un Sinodo di catechisti da svolgersi nei prossimi anni e in cui alcuni operatori di diverse parrocchie possano progettare, discutere e programmare nuove modalit di formazione per i nostri ragazzi. Comunichiamo inoltre che il prossimo 3 Marzo avremo ospite della nostra Diocesi Mons. Andrea Lonardo, direttore dell' Ufficio Catechistico della Diocesi di Roma che terr un incontro di formazione per tutti gli operatori pastorali con inizio alle ore 15,00 presso il teatro della Scuola S. Francesco di Sales. Invitiamo ad una larga partecipazione, essendo una iniziativa dellAnno della fede e avendo con noi un relatore molto qualificato. Alessandro Pacchioni e Silvia Reali

UFFICIO LITURGICO
Ai parroci della Diocesi di Citt di Castello Il vescovo, nella Lettera pastorale Il caso serio della fede raccomanda di favorire e promuovere i ministeri istituiti e non. Ecco di seguito un significativo servizio dellUfficio liturgico che il vescovo ha approvato. Per poter programmare unattivit di formazione per i ministeri istituiti (lettorato, accolitato) e per il ministero straordinario della Comunione, questo Ufficio ha bisogno di sapere con esattezza quante sono le persone che svolgono il ministero. Chiediamo cortesemente di compilare la seguente scheda con i nomi delle persone che svolgono i ministeri nella vostra parrocchia. Nello stesso tempo chiediamo se per il prossimo anno si ritiene che altri accoliti, lettori e ministri straordinari per la comunione, possano ottenere il ministero. Le schede allegate sono disponibile anche separatamente in Libreria Sacro Cuore. Si chiede gentilmente di stampare, di compilare e di restituire in Libreria. Ecco il calendario delle lezioni (solo di marted): 26 Febbraio, 5 Marzo, 12 Marzo, 19 Marzo, 9 Aprile, 16 Aprile, 23 Aprile; Tutte le lezioni si terranno presso la sala Santo Stefano, in Vescovado. Tutti i ministri istituiti e non, e le donne che proclamano le Letture in Chiesa sono invitati a partecipare Per qualsiasi informazione potete contattare: Don Paolo 3476479119 o Germana 3471795060 0758559094. don Paolo Martinelli
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Scheda n. 1

Parrocchia di __________________________________

Lettori che svolgono il ministero nella parrocchia: COGNOME NOME 1 2 3 4 5 TELEFONO E-MAIL

Accoliti che svolgono il ministero nella parrocchia: COGNOME NOME 1 2 3 4 5 TELEFONO E-MAIL

Ministri straordinari della Comunione che svolgono il ministero nella parrocchia: COGNOME NOME 1 2 3 4 5 6 7 8 TELEFONO E-MAIL

Citt di Castello ________________

Il Parroco

_______________________________

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Scheda n. 2

Parrocchia di __________________________________

Il sottoscritto don ______________________________, parroco di questa parrocchia, ritiene che siano necessari per lo svolgimento delle attivit parrocchiali, listituzione dei seguenti ministeri per i quali ha gi pensato alle persone che potrebbero svolgere i compiti specifici:

N __________di persone che svolgano il ministero del Lettore COGNOME NOME 1 2 TELEFONO E-MAIL

N __________di persone che svolgano il ministero dellAccolito COGNOME NOME 1 2 TELEFONO E-MAIL

N __________di persone che svolgano il ministero del Ministro della Comunione COGNOME NOME 1 2 TELEFONO E-MAIL

Per tali persone richiede la necessaria formazione. Citt di Castello ________________ Il PARROCO

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UFFICIO CARITAS

Promozione Caritas
Nel corso del 2012, dopo un lungo lavoro di promozione e sensibilizzazione delle parrocchie e dietro la nascita dellEmporio della solidariet S. Giorgio, ai Centri di ascolto di Unit pastorale gi costituiti, se ne sono aggiunti altri, andando cos a coprire tutto il territorio diocesano. Il Centro di Ascolto (CdA) rappresenta lorganismo pastorale che, assieme alla liturgia e alla catechesi, ha il compito di coinvolgere la comunit del proprio territorio affinch realizzi la testimonianza della carit. La rete, che unisce il CdA diocesano con quelli dellUnit pastorale, un risultato di grande importanza per la nostra comunit poich i CdA di Unit pastorale hanno la caratteristica di essere vicini alla gente e alle famiglie del territorio. Essi, quindi, rappresentano un punto di osservazione privilegiata dei bisogni e delle necessit presenti nella singola realt territoriale, favoriscono interazioni e rapporti duraturi nel tempo con le persone in stato di disagio e permettono di portare avanti con maggior efficacia la funzione pedagogica che caratterizza il senso dellazione della Caritas. A oggi sono presenti otto CdA di Init pastorale cos distribuiti: uno nella zona pastorale Sud, quattro nella zona pastorale Centro e tre nella zona pastorale Nord. Qui di seguito sono riportate tutte le informazioni di natura logistica e organizzativa dei singoli CdA di Unit Pastorale. Zona Pastorale Sud Cda di unit pastorale Trestina Parrocchie di riferimento Trestina - Promano - Badia Petroia San Secondo San Giustino Cospaia Riosecco - Lerchi Piosina - Astucci Zoccolanti - San Pio - Santa Lucia San Martin dUp Madonna delle Grazie - Cattedrale - San Francesco San Domenico Santa Maria Maggiore Graticole Madonna del Latte - La Tina Belvedere- Titta Badiali Pistrino - Fighille Citerna Cerbara - Lama Selci Sede del Cda di unit pastorale Sale parrocchiali della chiesa di San Donato (Trestina) Sale parrocchiali della chiesa di San Giustino Sale parrocchiali della chiesa S. Maria e S. Giuliano (Riosecco) Sale parrocchiali della chiesa di San Giovanni battista degli Zoccolanti Sale parrocchiali della chiesa della Madonna delle Grazie (San. Michele Arcangelo) Giorno e orario di apertura Sabato 9-11

Nord Centro

San Giustino Riosecco

Sabato 9-11 Sabato 10-12

Centro

Zoccolanti

Gioved 15-17

Centro

Madonna delle Grazie

Sabato 9-11

Centro

Graticole

Sale parrocchiali della chiesa San Giuseppe in Graticole

Sabato 10-12

Nord

Pistrino

Nord

Cerbara

Sale parrocchiali della chiesa di S. Cuore di Ges (Pistrino) Sale parrocchiali della chiesa di San Biagio (Cerbara)

Sabato 10-12

Sabato 10-12

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Fondo di Solidariet delle Chiese Umbre, attivit nella Diocesi.


Il Fondo di Solidariet delle Chiese umbre attivato dalla Conferenza Episcopale Umbra nel marzo del 2009 per sostenere le famiglie che si trovano in difficolt economica ha superato ormai i 3 anni di attivit. Gli interventi, grazie alle donazioni effettuate in questo periodo da singoli cittadini, Istituzioni bancarie, imprese, Clero e Istituzioni varie, hanno permesso, nella nostra Diocesi, interventi a favore di 164 nuclei familiari con un contributo medio di 1003,10 ed un totale erogato di 164.508,91 il tutto al 31 dicembre 2012. Le famiglie che hanno usufruito del contributo sono 88 di nazionalit straniera e 76 Italiane. Attualmente la CEU ha prorogato lattivit del fondo con una nuova raccolta effettuata presso le parrocchie nel dicembre 2012, alla quale dovrebbero affiancarsi altre iniziative. La situazione economica che stiamo attraversando non permette infatti di poter allentare o sospendere questa preziosa fonte di supporto finanziario nella quale trovano sempre pi sostegno molte famiglie italiane che si trovano in situazione di vulnerabilit economica per la perdita del posto di lavoro o, comunque, in situazioni di lavoro precario. Tutto questo incide sugli stili di vita che stanno cambiando rapidamente, per la necessit di sopravvivere con meno risorse ma con le stesse uscite. Il contributo dato sicuramente non ha la pretesa di risolvere in maniere definitiva le situazioni, ma parlando anche con i beneficiari e seguendo il loro percorso di vita, si potuto constatare che sicuramente si sono alleggerite tante emergenziale. Lufficio Caritas Diocesano ringrazia le Parrocchie e i Centri di ascolto delle Unit Pastorali per la collaborazione ed il supporto alliniziativa benefica.

Rendicontazione Fondo di Solidariet dalla sua costituzione (marzo 2009 dicembre 2012)

Il Fondo di Solidariet delle Chiese Umbre, a distanza di circa tre anni e mezzo dalla sua costituzione, nellambito della Diocesi di Citt di Castello ha proceduto nel periodo allistruttoria delle varie istanze ed alle conseguenti erogazioni come appresso indicato nel prospetto riassuntivo: Nuclei Familiari beneficiari dei contributi Contributo medio per ogni nucleo familiare Totale contributi erogati Famiglie Italiane Famiglie Straniere 164 1003,10 164.508.91 76 88

A livello regionale sono stati approvati contributi a 1.584 famiglie per un erogato complessivo di 2.437.200,00. La Conferenza Episcopale Umbra ha stabilito inoltre di proseguire con liniziativa per lacuirsi della crisi e le sempre pi numerose richieste da parte di famiglie che si trovano in uno stato di vulnerabilit economica. Lufficio Caritas Diocesano, ringrazia le Parrocchie e i centri di ascolto delle Unit Pastorali per la collaborazione ed il supporto alliniziativa.

Lufficio Caritas Diocesana. Giuseppe Floridi Citt di Castello, 05 gennaio 2012


c/o Caritas Piazza Garigliano, 2 - 06012 CITT DI CASTELLO (PG) Tel. 075/8553911 fax 075/8521835 e.mail: caritascdc@winpower.it

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Sulle orme di Ges

Pellegrinaggio diocesano in Terra Santa


(28 dicembre - 4 gennaio 2013)

Erano anni che cresceva in me il desiderio di visitare la Terra Santa, ma per vari motivi non ero riuscita a metterlo in atto. Finalmente, dal 28 dicembre al 4 gennaio 2013, insieme ad un gruppo di pellegrini provenienti da diverse parrocchie della diocesi, guidati dal Vescovo Domenico, ho percorso con commovente stupore il "quinto Vangelo", il percorso storico-geografico di Ges. Siamo partiti dall'aeroporto di Fiumicino diretti verso Tel Aviv. Dopo circa 4 ore di volo, siamo stati accolti da don Cristian Vacaru che ci ha guidati per l'intera permanenza in Terra Santa. Ecco in sintesi le principali tappe del nostro pellegrinaggio: Sul Monte Carmelo abbiamo sentito rivolte a noi le parole profetiche di Elia: "Fino a quando salterete da una parte all'altra" (1 Re 18,21) senza decidere pienamente per il Signore? stata la prima riflessione. Nella grotta di Betlemme abbiamo meditato il mistero di Maria che diede alla luce Ges, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perch per loro non c'era posto nell'alloggio" (cf Lc 2,7). Molto emozionante vedere con i nostri occhi il luogo dove Ges ha toccato la nostra terra in modo povero e umile, tanto che nessuno se n accorto, se non i pastori avvertiti dagli angeli e i magi chiamati dalla stella. A Nazareth, nella Casa di Maria, abbiamo "respirato" il suo S all'accoglienza di Ges. In Lei il Verbo ha preso carne umana. E poi per trent'anni, assieme a Giuseppe, vissuta qui con Ges. Una vita normale, quella dei poveri e degli ultimi della terra, in modo umile, silenzioso, essenziale. Tanto che quelli di Nazareth lo conoscevano come il falegname e non l'accolsero come Messia. "Veniva tra i suoi e i suoi non l'hanno accolto" (Gv 1,11). Davanti al nostro albergo avevamo il dirupo dal quale i nazaretani volevano far precipitare Ges. In mezzo al lago di Tiberiade la barca che ci portava si fermata. In un prolungato momento di silenzio, rotto solo dallo svolazzare degli uccelli, ci sembrato di sentire la parola di Ges rivolta ai suoi: "Coraggio sono Io, non abbiate paura" (Mt 14,27). Veniva in mente Ges che afferrava Pietro mentre stava affondando e gli diceva: "Uomo di poca fede, perch hai dubitato?" (14, 31). Per chi crede possibile anche camminare sulle acque! Sul Monte delle Beatitudini abbiamo riascoltato il messaggio straordinariamente originale del Vangelo di Ges. Perch non crederci sul serio e fare il percorso controcorrente tracciato da Ges? Per questo al Giordano abbiamo ricordato la grazia del battesimo di Ges, rinnovando il nostro impegno a vivere secondo il Vangelo, a superare le tentazioni che il maestro vinse in modo esemplare sulle montagne del deserto di Giuda, dove abbiamo avuto la grazia di inoltrarci a piedi e di celebrare l'Eucaristia. Cera un totale silenzio. Risuonavano nel nostro cuore le parole di Ges: "Non di solo pane vivr l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio... Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai il culto" (Mt 4,4-11). Nel Cenacolo abbiamo meditato il mistero dellistituzione eucaristica e del sacerdozio, delle apparizioni del Risorto e della Pentecoste. In questa stanza la fede cristiana trova la sua massima ispirazione. Il monte Calvario ci ha ricordato la morte in croce di Ges, invocando dal Padre il perdono e portando con s in Paradiso il ladrone. Il sangue di Ges ha lavato l'umanit tutta, da Adamo (sepolto secondo la tradizione proprio l sotto) fino all'ultimo uomo. L vicino la tomba vuota ricorda che il crocifisso risorto e vivo, accanto ad ogni uomo. Il suo percorso davvero doloroso soprattutto luminoso. La fede trova qui il suo connotato principale: pasquale. Gi al momento dellarrivo a Nazareth, prima tappa del pellegrinaggio, lentusiasmo per questo Vangelo che diventa tridimensionale stato un crescendo. Quei luoghi mi rihanno condotto alla Bibbia e l riscopri la fede, il tesoro prezioso per il quale vale la pena di vendere tutto. Due sono stati i momenti in cui lemozione ha raggiunto unintensit tale da trasformarsi in lacrime: nella Casa di Maria e al Santo Sepolcro. Allinterno della Basilica dellAnnunciazione, sotto un modesto altare, la scritta VERBUM CARO HIC FACTUM EST mi fa pensare come Dio scelga persone umili e luoghi modesti. Provo una sensazione di
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pace intensa: Dio si fa piccolo proprio perch conosce le ristrettezze del mio cuore, dove aspetta di trovare spazio. Al Santo Sepolcro, in particolare nel luogo in cui stata piantata la croce di Ges, intuisco fino a quale punto di donazione si spinto lAmore di Dio per me. Uno ama quando si sente amato, diceva SantAgostino. Venire qui, scoprire lAmore di Dio fatto carne e storia in Ges e ripartire con la coscienza pi grata per la propria vocazione quanto auguro di cuore a chi si accinge a partire prossimamente. Una pellegrina

2 Pellegrinaggio diocesano in Terrasanta (con la partecipazione del Vescovo)

SULLE ORME DI GES NELL'ANNO DELLA FEDE


L'ottima riuscita del primo pellegrinaggio diocesano in Terrasanta dal 28 dicembre al 4 gennaio 2013 ci incoraggia ad organizzare il secondo pellegrinaggio gi previsto e richiesto da non poche persone. Per varie difficolt sopravvenute si dovuto cambiare la data che era stata preventivata. Il pellegrinaggio avr luogo nei giorni 15-22 giugno 2013 (e non pi dal 20 al 27 aprile 2013). Sollecitiamo una pre-iscrizione o dichiarazione di interesse a tutti coloro che vogliono parteciparvi. Sarebbe bello se tutte le parrocchie fossero rappresentate, cos pure le associazioni, i gruppi e i movimenti ecclesiali. Sar un'esperienza straordinaria per la nostra Chiesa che, in quest'Anno della Fede, vuole mettersi sulle orme di Ges. Linvito rivolto a tutti! Lorganizzazione tecnica del pellegrinaggio sar affidata allagenzia Nova Itinera, promossa dallArchidiocesi di Perugia-Citt della Pieve, con il patrocinio della Conferenza Episcopale Umbra. Appena si raggiunger il numero minimo, verr comunicata agli interessati la conferma e inizieranno le iscrizioni anche di altri.

PERIODO: 15-22 GIUGNO 2013 ITINERARIO DI MASSIMA: Monte Carmelo, Nazareth, Basilica dell'Annunciazione, Cana, Tabor, Cafarnao, Tabgha, Casa di Pietro, Monte delle Beatitudini, Giordano, Qumran, Mar Morto, Gerico, deserto Morto, di Giuda, Gerusalemme, Betlemme, Ain Karem, Cenacolo, Monte degli Ulivi, Getsemani, Via Crucis, Dominus flevit, Dormizione di Maria, Santo Sepolcro Partenza dallaeroporto di Perugia (se raggiungiamo il numero richiesto di 140 persone) altrimenti da Fiumicino. Si prevede al momento un costo complessivo di 1250 euro circa a persona. Verranno considerate le iscrizioni finali in base allordine cronologico di rinvio compilato della scheda di interesse. Per lingresso in Terra Santa necessario il passaporto con almeno 6 mesi di validit dalla data di entrata nel paese.

CHI DESIDERA PARTECIPARE COMPILI QUANTO PRIMA ENTRO E NON OLTRE IL 13.02.2013 LA SCHEDA DINTERESSE CHE SI TROVA NELLE PAROCCHIE, IN VESCOVADO (075.855.43.26) O IN LIBRERIA SACRO CUORE (075.855.33.82). DOPO DI CHE SI PROCEDERA ALLISCRIZIONE CON IMPEGNO FORMALE.

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Santuario di Santa Maria delle Grazie


2 febbraio 2013

Festa della Presentazione del Signore al Tempio e XVII Giornata della Vita Consacrata
MERCOLED 30 GENNAIO GIOVED 31 GENNAIO VENERD 1 FEBBRAIO
TRIDUO DI PREPARAZIONE
Ore 07.45: Lodi Mattutine e Scoprimento dellimmagine della Madonna delle Grazie Ore 17.15: Recita comunitaria del Rosario. Ore 17.45: Vespri. Ore 18.00: S. Messa.

SABATO 2 FEBBRAIO 2013: GIORNO DELLA FESTA


Ore 07.45: Scoprimento dellimmagine della Madonna delle Grazie Lodi mattutine. Ore 08.30: S. Messa. Ore 17.00: Recita comunitaria del Rosario. Ore 17.30: Vespri solenni.

Ore 18.00: Inizio della processione dalla chiesa delle Cappuccine verso il Santuario di Santa Maria delle Grazie.

ORE 18:00 CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA DAL VESCOVO DIOCESANO, MONS. DOMENICO CANCIAN.
Parteciperanno le comunit di vita consacrata maschili e femminili della Diocesi. La celebrazione sar animata dalla Corale M. Alboni e dalla Confraternita di Santo Spirito.

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Centro Sportivo Italiano c.z. Citt di Castello


Via Martiri della Libert n. 34 - 06012 Citt di Castello PG Tel. e Fax 0758558102 - www.csicastello - info@csicastello.191.it

SPORT E FEDE

GIOCARE PER CREDERE

il Centro Sportivo Italiano di Citt di Castello organizza: INCONTRI DI GIOCO PER RAGAZZI DELLE SCUOLE SECONDARIE FRA LE PARROCCHIE CHE HANNO ADERIRANNO ALLO SLOGAN: ZOCCOLANTISAN PIO X - ZOCCOLANTI- GRATICOLE - SANTA M. GRAZIE DUOMO

PROGRAMMA
26 1 INCONTRO SABATO 26 GENNAIO NEL POMERIGGIO PRESSO IL NUOVO STABILE DELLA PARROCCHIA SAN PIO X. GARE A SQUADRE DI CALCIO BALILLA A MANO, CERCHIO GOAL. 23 2 INCONTRO SABATO 23 FEBBRAIO NEL POMERIGGIO PRESSO IL NUOVO STABILE DELLA PARROCCHIA SAN PIO X. GARE A SQUADRE DI TIRO A CROCE A QUATTRO, SQUADRA ALLATTACCO 23 3 INCONTRO SABATO 23 MARZO NEL POMERIGGIO PRESSO IL NUOVO STABILE DELLA PARROCCHIA SAN PIO X. GARA A COPPIE AL CALCIOBALLILLA (BILIARDINO), ACCHIAPPA LA PREDA. 27 MATTEOTTI. 4 INCONTRO FINALE SABATO 27 APRILE IN CITTA PRESSO PIAZZA MATTEOTTI. SQUADRE INIZIO NEL POMERIGGIO, TUTTE LE SQUADRE SARANNO COINVOLTE NELLE GARE DI: MINI VOLLEY, MINI BASCHET, CALCIO BALILLA UMANO. INFINE , PREMIAZIONE IN BASE A TUTTI I PUNTEGGI RACCOLTI NEI 4 INCONTRI.
PER INFORMAZIONI: CORRADO TEL 3389062080
TAGLIARE NELLA PARTE TRATTEGGIATA COMPILARE E RESTITUIRE

Scheda di partecipazione del ragazzo/a firmata dal genitore. Da restituire in parrocchia


NOME__________________ COGNOME_______________________ DATA DI NASCITA____________ VIA____________________N_______ COMUNE_____________________________________________ TEL____________________ FIRMA GENITORE____________________

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lettera

dai

nostri

missio nari

J A T R A R S H O N G I I !!!!. (compagni di viaggio)


"Oltrepasseremo tutte le rive, attraverseremo tutte le pianure e ritorneremo a sera. Almeno una volta voglio andare sulle rive dei sette oceani e dei tredici fiumi" (R. Tagore, da Sissu)

Mirpur (Dhaka) Bangladesh dicembre, 2012 Grazie, amici carissimi, compagni di viaggio: vicini e lontani; di ieri, di oggi e per sempre; famigliari e fratelli! Tutti quanti ci siamo cari! Da questa lontana e sconosciuta Terra che mi ospita, che mi accoglie e che amo il mio pensiero di saluto, con affetto e di cuore, come sole senza tramonto! Rapidamente e improvvisamente, dall'oggi al domani, qua, avvenuto il cambio di stagione (sitkal). Mi dicono che sono le correnti fredde e gelide che scendono dalle gigantesche catene montagnose dell'Himalaya e del Karakorum a raffreddare noi e le grandi pianure. Stagione di cambi, ma se ci guardiamo attorno, ci accorgiamo che non si tratta soltanto di cambi di scarsa entit o soltanto di cambio stagionale! "Algo nuevo est naciendo"! (si canta in Per) 1. ...un' EPOCA all'alba! Stiamo andando verso un cambio epocale! La societ postmoderna e liquida in rapidissima trasformazione. La globalizzazione il fenomeno socioeconomico sempre pi in primo piano. Economia e finanze fanno da padrone sullo scenario globale. La politica si coniuga con la corruzione crescente e perde costantemente quotazioni in borsa. Il mercato il dio idolatrato, libertario, incontrollabile che conduce nella selva oscura nella quale ci troviamo. La scienza ci apre ad orizzonti sempre nuovi, inimmaginabili, insospettati. Le istituzioni tradizionali scricchiolano tutte, sono deboli e con il gioco svolto in difensiva. Caduta delle ideologie? Pensiero unico dominante? Su tutte le latitudini del mondo i poveri aumentano: i poveri si impoveriscono sempre pi, ingigantiscono di numero, quotidianamente. I ricchi sono seduti sulla loro ricchezza in forma prepotente e vergognosa. Le migrazioni e la rapida mobilit sociale costituiscono uno dei fenomeni sociali piu' inquietanti. Pane sempre pi amaro! Siamo in attesa che Giustizia e Pace si diano/ci diano il bacio della speranza! (cfr Is 32 e Sal 85) Mentre tutti ci troviamo dentro questa epoca di cambiamenti, molti stiamo facendo difficolt a lasciarci alle spalle un mondo che non c' pi. Gli stessi attaccamenti che manifestiamo sono catene che tengono prigioniere le menti a schemi e modelli non pi attuabili. Dobbiamo costruire un nuovo futuro! Questo potr avvenire solo se sapremo vivere, amando la vita, accogliendo l'altro, accettando il presente e lasciando alle spalle il passato. Esiste solo il presente: da questa realt pu e deve iniziare il cambiamento! Sappiamo leggere, cogliere, interpretare i segni dei tempi? (cfr Mt 16,3). 2. IMPARARE. Un tempo per imparare!
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Forse, questo tempo che viviamo ci sta offrendo il momento opportuno per andare a scuola. Tutti! Vivere diventato pi impegnativo e delicato. L'epoca emergente richieder sempre pi abilit, saperi, competenze personali che nessuno ci ha insegnato. La possibilit che abbiamo imparare a vivere! Diventare "studenti", amanti della vita attraverso lo stupore su tutto e su tutti, sulle cose e sulle persone! Lo stupore l'attesa di ci che ancora non e' stato vissuto, conosciuto, amato. La creazione non e' cosa compiuta. Ora avviene! Che cosa di nuovo, allora, mi/ci offre la vita, oggi? Lo stupore non ha confini, non ha il limite delle cose, non ha il limite della nostra conoscenza. Resta aperto all'infinito! Allo stupore si affiancano altre attitudini o dimensioni, sensibilit fondamentali per assumere questo tempo nel cambio epocale: l'ascolto, l'osservazione, la capacit di osare, la disponibilit continua all'apprendimento, la curiosit, l'attenzione, l'ammirazione, il silenzio e la compagnia. ... un po' come quando si vuole imparare una nuova lingua: bisogna aggiornare tutto il bagaglio mentale precedente! Bisogna rivisitare lo zaino in spalla! Iniziando dall'alfabeto, dal nuovo vocabolario, dalla lentezza nel pronunciare le parole e le frasi: tutti i movimenti vengono rallentati! Riconoscere le lettere, leggere e sillabare, scrivere e fare errori, tenere il dito sulla riga e dare significato a quello che si legge... Si ha proprio bisogno di tutti, ma soprattutto di ascolto! Dall'ascolto nasce l'incontro! Nell'incontro il cammino che era difficile, impegnativo, faticoso si trasforma e diventa gratificante, liberante, arricchente. Un tempo per imparare, pi che un tempo per insegnare! 3. AMORIZZARE la vita! "Leggendo il Vangelo si capisce chiaramente che il centro della vita dell'uomo non il suo peccato, ma il Regno di Dio e quindi l'amore verso gli altri anche se a costo del sacrificio della nostra vita. Theilard de Chardin lo ha visto con chiarezza e lo ha descritto con tanta precisione, parlando della unificazione finale: il mondo uno, stato creato in un attimo e deve riunirsi in unit attraverso la collaborazione dell'uomo. Il valore della nostra esistenza unicamente collaborare ad ammortizzare il mondo, cio a mettere unit nei contrasti, nelle lotte, nella lacerazione presente del nostro cuore, nelle cose, nella natura: il fine della storia, il fine del mondo e il fine di tutte le preoccupazioni che ci agitano e ci tormentano quello di ricapitolare tutto il molteplice sotto l'unico che Ges, Dio e uomo. Per accogliere questa intenzione unica di Dio occorre il silenzio". (Arturo Paoli) "Chi ama Dio, ami anche suo fratello" (1 Gv 4, 19). Computer, cellulare, lettore mp3 invecchiano. Tutte le cose invecchiano. I giocattoli, che fanno la gioia dei bambini, sono gi vecchi l'anno dopo! Il vento, invece, sempre lo stesso. Non invecchia mai. E' profumato di bosco, di mare, di montagna, di erba, di compagnia! "Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene e dove va: cos di chiunque nato dal Vento! (Gv 3,8) Come bambini, siamo sempre in tempo per muovere i primi passi in un cammino arduo, faticoso, forse in salita, forse nel deserto, ma con il vento dello Spirito favorevole! La spiritualit del cammino! La spiritualit del popolo in cammino, verso la Terra della promessa! Un abbraccio da lontano, ma con affetto! Don Giovanni Gnaldi

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