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Bocca di leone (Antirrhinum Majus) Della famiglia delle scrofulariaceae, una coltivazione che pu essere condotta in pienaria o sotto

o serra. Semina Dalla messa a dimora del seme fino allemergenza della radichetta passano dalle 48 ore (con temperature superiori ai 26C) alle 96 ore (con temperature inferiori ai 16C). La semina viene normalmente effettuata in vivaio, su substrato di terriccio composto da torba nera all80% e torba bionda al 20%. Il substrato deve essere tenuto sempre umido ma mai saturo e deve essere stato preventivamente sterilizzato con vapore (70C per 20) o trattato con anticrittogamici per la lotta preventiva alle principali malattie (tolcofos-metile contro la rizoctonia, Phosetil-Al per stimolare una resistenza indiretta nelle nuove piante, Carbendazim contro Fusarium, Pithium). Il pH del terriccio deve essere compreso tra il 5,5 ed il 6,0 e la EC deve essere compreso tra 0,75 mS/cm e i 1,2 mS/cm. Bisogna evitare la presenza eccessiva di Azoto: il valore deve essere inferiore alle 5 ppm. Alla semina non bisogna coprire il seme: la luce non influenza la germinabilit e non arreca danno almeno fino alla comparsa della radichetta. Subito dopo bisogna ombreggiare con rete almeno al 60% per evitare che lilluminazione diretta danneggi le radici emergenti e la plantula conseguente: lintensit luminosa deve essere compresa tra i 5000 lux ed i 16000 lux. La temperatura, nella fase della crescita della plantula, deve essere compresa tra i 18 ed i 21C e bisogna ridurre il livello di umidit nel terriccio per dare aria alle radici emergenti: deve continuare per a rimanere umido. Il pH deve rimanere costante (5,5 6,0) cos come la EC. Si pu somministrare 75 ppm di azoto da nitrato di calcio e da nitrato di potassio sin dalla completa formazione delle prime foglie cotiledonari. La bocca di leone molto sensibili ad elevati livelli di EC e di presenza di nitrati. Normalmente nei terricciati utilizzati sono gi presenti i concimi necessari per una buona partenza delle plantule: la normale irrigazione li rende disponibili. E opportuno irrigare sempre al mattino, affinch le piante siano asciutte a sera (quando aumenta lumidit relativa e lattacco da parte di crittogame possa essere facilitato). La crescita e lo sviluppo delle foglie vere favorito da T a 17-18C e riducendo ladacquamento al terriccio: aumentando lintervallo tra unirrigazione e laltra, il terriccio tende ad asciugarsi maggiormente e ci comporta una crescita ottimale dellapparato radicale. Lintensit luminosa deve essere portata ad un valore compreso tra gli 11000 lux ed i 27000 lux. EC e pH devono rimanere costanti.In questa fase necessario fertilizzare con 150 ppm di azoto da un concime complesso del tipo 2:1:2 alternato con nitrato di calcio, nitrato di potassio e solfato di magnesio, avendo cura di non miscelare il calcio con lo zolfo per evitare precipitazioni nella soluzione madre. Nella soluzione circolante bisognerebbe mantenere un equilibrio tra potassio, calcio e magnesio ad un livello del tipo 3:2:1. Evitare di somministrare azoto ammoniacale se le temperature sono inferiori ai 18C. Alla comparsa della seconda coppia di foglie vere, la pianta pronta per essere trapiantata: la Temperatura deve essere tra i 16C e 18C, il terriccio deve essere abbastanza asciutto, il pH e la EC devono rimanere nei valori gi suggeriti. Trapianto Il terreno che deve accogliere le piante deve essere di medio impasto, abbastanza sabbioso da permettere una corretta circolazione daria. Per la sterilizzazione del terreno, si pu utilizzare procedere per via chimica (Bromuro di Metile, Dazomet e Basamid) o attraverso la via fisica (vapore o solarizzazione). La concimazione di fondo deve essere: letame bovino maturo 15-20 kg/m2 , perfosfato minerale 140 gr/m2 , calcio sotto forma di gesso agricolo (aiuta ada abbassare il pH) alla dose di 150 gr/m2 , solfato di magnesio 50 gr/m2 , solfato di potassio 100 gr/m2 (le quantit sono orientative e variano in funzione dei risultati dellanalisi del terreno). Al trapianto bene effettuare unirrigazione con uno stimolante radicale per favorire lattecchimento (tipo ERT 23) alla dose di 100 gr/hl, da ripetere mensilmente. Comunque sia, la EC della soluzione circolante non deve essere superiore a 1,75 mS/cm, con meno di 10 ppm di azoto ed il pH deve essere compreso tra il 5,5 e 6,5. E opportuno adeguare il pH del terreno diverse settimane prima del trapianto per renderlo stabile. La bocca di leone viene anche classificata coltivazione a basso livello di nutrizione: fosforo e calcio vengono somministrati normalmente alla preparazione del terreno, gli altri elementi vengono dati in copertura. Le piantine vengono trapiantate dopo 4-5 settimane dalla semina. Normalmente, la bocca di leone viene trapiantata sotto serra, ma pu anche essere disposta in pienaria. La densit dimpianto varia dalle 21 piante a mq (piante soggette a cimatura) alle 56 piante a mq (nel qual caso viene prodotto un unico stelo): sulla porca di circa 50 cm vengono disposti 3 strati di tutori a tre luci (rete 17 cm x 15 cm a luce) ed in ciascuna luce trovano alloggio 2 piante ed 1 pianta alternata (2 e 1, 1 e 2, ecc) su quelle esterne, lasciando libera la fila di luci centrale per alloggiare limpianto dirrigazione, che pu essere a farfalla o a goccia (tipo ecodrip). In caso di coltivazione a strappo (56 piante/mq) la disposizione delle piante per ogni luce esterna sar di 4 piante. Soluzioni intermedie possono essere trovate in funzione dellesperienza del coltivatore e del luogo, dellesposizione e della giacitura del terreno. Lopportunit di far ambientare le piante provenienti dal vivaio prima del trapianto da cogliere, per evitare rischi di attacchi da parte di crittogame. Subito dopo il trapianto bene irrigare immediatamente. Dopo

24 ore bisogna effettuare il primo trattamento con Tolcofos-metile (Rizolex) alla dose di 200 gr/hl bagnando bene la zona del colletto e ripetendo il trattamento dopo 4 giorni. La prima concimazione deve avvenire allirrigazione successiva, con un equilibrio N:P:K di tipo 1:0,5:1, facendo attenzione di somministrare azoto ad una quantit di 150 ppm ed aggiungendo acidi umici, stimolanti e microelementi per un perfetto e globale equilibrio nutrizionale.. Una fertilizzazione costante, con irrigazioni con acqua pura somministrata occasionalmente, deve essere effettuata fino alla comparsa dei bottoni fiorali. Tale il momento di cambiare equilibrio con un rapporto N:P:K del tipo 1:0,5:1,5. Dalle 2 settimane precedenti allinduzione fino a due settimane prima della raccolta possibile effettuare dei trattamenti fogliari a base di Biolight della Cifo, un biostimolante antistress che permette una migliore e pi omogenea crescita, maggiore dimensione e robustezza dei fiori. La EC della soluzione circolante deve essere mantenuto ad un valore inferiore di 2,5 mS/cm per evitare stress alla pianta. E comunque molto importante scegliere le giuste variet di bocche di leone in funzione della risposta attesa. I fattori che influenzano la fioritura sono lintensit luminosa, la durata del giorno, la temperatura, i livelli di CO2, lumidit ed il tipo di suolo. In generale, la migliore qualit si ottiene con forte intensit luminosa; lombreggiamento utilizzato in climi particolari per controllare lelevata temperatura. Poich la temperatura influenza notevolmente il tasso di crescita, utile equilibrarla con la lunghezza dellilluminazione e con lintensit luminosa. Linduzione a fiore avviene quando la piantina raggiunge tra le 5 e le 10 paia di foglie, a seconda del tipo di risposta varietale a questi fattori. Tale fase molto delicata e qualunque modifica abnorme delle condizioni ambientali influenza notevolmente la fioritura. Una volta avvenuta linduzione, la temperatura notturna ha la pi grande influenza sul tempo di fioritura e sulla qualit del fiore. La temperatura ideale notturna per unottima produzione dipende dal tipo di variet. Per ottenere unalta qualit di steli, le bocche di leone devono essere raggruppate in gruppi in funzione della reazione alle temperature notturne: GRUPPO 1: dai 7 ai 10 C; GRUPPO 2: dai 10 ai 13 C; GRUPPO 3: dai 13 ai 16 C; GRUPPO 4: > 16C. Generalmente, le temperature pi basse favoriscono la produzione di steli di migliore qualit a spese di una pi lunga durata di coltivazione. Le migliori produzioni possono essere ottenute anche con laggiunta di luce supplementare tipo HID. Con questo metodo, le variet appartenenti al gruppo 3 e 4 devono essere coltivate con luce supplementare ogni qualvolta la lunghezza del giorno inferiore alle 12 ore. Le variet appartenenti ai gruppi 1 e 2 non sono raccomandate per la coltivazione con luce HID perch esse andrebbero a fiore molto precocemente, con steli bassi e di cattiva qualit. La durata della luce somministrata deve essere il complemento a 14 ore per giorno, garantendo unintensit luminosa compresa tra 3,8 e 4,4 klux, ponendo attenzione allaumento di azoto fino a 500 ppm ed aggiungendo CO2 con delle quantit comprese tra 800 e 1200 ppm. Maneggio del post raccolta: la migliore qualit espressa dai 5 ai 7 fiori aperti. Raccogliere precocemente comporta una colorazione peggiore ed una dimensione dei singoli fiori inferiore, anche se continuano ad aprire. Ci avviene soprattutto per le variet a colore scuro. Per una lunga durata in vaso, bisogna disporre gli steli appena raccolti in acqua. Rimuovere le foglie dalla parte basale fino a scoprire un terzo della dimensione dello stelo. Per una spedizione immediata, trattare la base degli steli immergendoli in acqua calda (21-25 gradi)contenente conservanti fiorali, per poi disporli in frigoconservazione a 7-10 gradi per una notte. I conservanti fiorali devono contenere saccarosio (zucchero comune) + chinosol o un altro battericida per favorire lassunzione dellacqua. La colorazione si pu sviluppare anche dopo la raccolta ponendo i fiori sotto lilluminazione (2klux). La spedizione deve avvenire disponendo gli steli in maniera verticale e completamente al buio o con luce completamente diffusa, per evitare le curvature dellapice. Possono resistere senzacqua al massimo per 3-4 giorni a 4C. Problematiche abiotiche Il pH elevato del substrato include sintomi di arresto o unirregolare crescita delle piante nelle linee o ancora, una sviluppo irregolare sviluppo delle radici. Un pH molto alto pu comportare una carenza di ferro e di boro. Si pu intervenire somministrando concimi a base di solfati o, addirittura, con acido nitrico o fosforico. La carenza di ferro pu essere dovuta per lalto valore di pH oppure substrato freddo, bagnato il quale, in queste condizioni, riduce la possibilit, da parte della pianta, di assorbire questo elemento. Il sintomo principale di questo tipo di carenza identificato nellingiallimento delle parti internervali delle foglie disposte nella zona apicale della pianta. I rimedi consistono nellidentificazione della causa della deficienza: se il pH elevato, si pu procedere con una somministrazione, in via puramente indicativa, con solfato di ferro ad una concentrazione di 0,25gr/lt applicato a saturare il substrato; se la carenza di ferro dovuta invece al substrato freddo e bagnato, bisogna procedere con linterruzione deglinterventi irrigui ed un riscaldamento aereo, metodo che permetter di verificare miglioramenti entro 3-4 giorni. Alta conducibilt elettrica dellacqua dirrigazione pu portare ad un ingiallimento diffuso della vegetazione ed, in casi estremi, a tipiche bruciature dei margini fogliari; la controprova di una tale condizione fornita dalla bruciatura degli apici delle radici e da uno sviluppo stentato delle stesse; se non si dispone di acqua piovana o dimpianto di osmosi delle acque

dirrigazione, lunico rimedio fornito dal mantenimento quanto pi costante del livello di umidit del substrato. Alte temperature (superiori ai 35C) portano alla chiusura degli stomi ed al blocco dello sviluppo vegetativo, cos come le basse temperature (inferiori ai 4C). temperature inferiori allo zero comportano gravi danni alla piante. Luminosit eccessiva porta ad uno sviluppo stentato della pianta ed in casi estremi, con ustioni sulle parti centrali delle foglie pi tenere; scarsa luminosit comporta un allungamento abnorme degli internodi ed, in casi estremi, alleziolamento delle parti verdi.

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