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19 dicembre 2011

L'offerta del diavolo Ci sono tante storie da raccontare, per arrivare al voto del Consiglio Comunale di Casale Monferrato che nella notte tra venerd 16 e sabato 17 dicembre, a maggioranza, ha accettato quella che qui comunemente, e non a torto, stata chiamata lofferta del diavolo. In estrema sintesi: migliaia di morti damianto svenduti per diciotto milioni... Leggi il testo completo su Prossima Italia
16 dicembre 2011

La spada nel cuore


Ricevo questo sms stamattina presto, da un amico che non sentivo da mesi: A tic tic tic ah-ah-ah a tic tic prrrr ramaia. Ciao Beppe. La mia risposta. Grande! Se smette Mangoni gli Elii devono prendere te, ciao! Ho iniziato ridendo unaltra mattina altrimenti faticosa. Ah, il titolo del post cita proprio la canzone di Little Tony. Perch lo sa G* che mi ha mandato il messaggio, lo so io, lo sanno un paio d'altri. Qualche mattina basta cos.
14 dicembre 2011

Forse bambino pu discendere da scimmia, se scimmia molto grossa scimmia


Faccio due passi dopopranzo e chi ti incontro? Un creazionista. Gente, davvero! Devo ancora riprendermi appieno, ma qualche perla di saggezza teocon in salsa mandrogna pian piano riemerge dalle nebbie (sempre mandrogne) della mia mente moderatamente darwiniana: esiste un creatore ma non sappiamo bene chi sia; la chiesa ci teme pi degli atei, perch non ha modo di rispondere ai nostri argomenti. Ah, e: sono convinto che esistano elite ancora a conoscenza di alcuni segreti esoterici (non tutti). Come mi dice lamico Catt: In effetti difficile rispondere a questi argomenti... E anche restare seri, in effetti. Aggiungo un'ulteriore teoria anch'essa originale: gli astrofisici, tutti arroganti, quando guardano nel buco della serratura della materia non ci capiscono niente. Il tutto condito con qualche ordinaria paranoia sul Bildenberg, che oltretutto ho scoperto essere ottima per attaccare bottone, come si dice.
7 dicembre 2011

Il bus magico delle primarie

Studiavo con F* da ragazzino. E insieme ascoltavamo musica. Anzi, soprattutto ascoltavamo musica. Abitava allaltro capo della citt: cambiavo alla stazione, dallunosbarrato altreotto (e so che questa citazione dei due autobus da lungo tempo andati commuove gli alessandrini della mia generazione). Mi tornato in mente ieri, leggendo il capogruppo del mio partito proporre unassessore della destra come candidato ideale alle primarie acquesi. Ho pensato che il viaggio nella politica un po diverso dal tragitto del ragazzino che va a studiare e ascoltare musica da F*; non si fa banalmente scendendo da un bus per salire, appena arriva, su un altro, diverso. Ho anche pensato che invece le primarie sono il bus magico verso la prossima Italia. E il bus magico passa da Quarto, sabato 14 gennaio.

2 dicembre 2011

Ne abbiamo viste cose, e giocatori...


...noi tifosi grigi, in tanti anni al Moccagatta, ahinoi

Proviamo a cambiare prospettiva e fare la squadra dei peggiori del secolo, almeno quelli visti di persona, in coincidenza con l'uscita del bellissimo libro di Mimma Caligaris sulle 100 partite di un secolo di futbl alessandrino, un libro scritto con grandissima competenza e altrettanto cuore (grigio, naturalmente). Come dice Mimma, "la squadra che non avresti mai voluto vedere". E infatti nella mia mancano del tutto gli anni sotto alla C2, che semplicemente non sono mai esistiti. Ecco dunque i miei "terribili-11": Lucetti. Mai visti portieri davvero scarsi, al Mocca. Pesa per lui, che scarso non era, la superpapera al natalpalli Panizza. Nella peggior squadra degli anni ottanta, due giovani del vivaio che non sono all'altezza. Oscar Valeri e, con la sua testa rossa, appunto Panizza Cozza. L'espulsione al 5' della finale playoff. Punto Maniscalco. Le gote rosse, l'emozione che regolarmente lo tradisce mentre sbuffando come un mantice corre dietro un pallone sempre un po' pi in l. Un cambio: Bellacomo. Ne abbiamo visti di giocatori bassi di statura, nessuno basso come lui Meazza. Un duo di salvatori, in prestito dai nerazzurri, lui anche per motivi affettivi. Risultato: disastro

Albinelli. Piedi di marmo ne abbiamo visti, lui per dopo trent'anni la vince ancora su tutti Pagano. Che poi far una signora carriera, compreso un gol a San Siro alla Inter del Trap. Per del suo anno qui ricordiamo corse ad ampie falcate, regolarmente il pallone lasciato indietro (oltre a una scritta non politically correct sul muro di via Bergamo, che lo unisce a Cavagli) Marmaglio. L'altro del duo con Meazza. Il giocatore pi lento mai visto, e anche di piedilenti ne abbiamo visti diversi. Con quelle braghe sotto il ginocchio che lo fanno sembrare un filmato degli anni trenta. Rigorosamente al ralenty Pelatti. Basta lo score stagionale: zero gol fatti, pochi sbagliati perch il futbl (come dicono i vecchi tifosi) non lo prendeva quasi mai. Un cambio: il bomber Cordelli. Passa come una meteora (un tempo, un tiro, un pallone oltre la Nord, nei campi da tennis), lo consegna alla memoria la mitica intervista con la giovane giornalista: so fforte de destro, so fforte de sinistro, so fforte de testa, nzomma so fforte de tutto Volpato. Pesa il ricordo del gol sbagliato al 90' dell'ultima dell'ultimo campionato di B, che ci avrebbe consegnato la salvezza. Terzo e ultimo cambio: Didon. Il Baggio comasco che trascorre l'anno tra la panchina e, soprattutto, il letto di un'accogliente signora Frara. Gambe cortissime, testa enorme. Sembra un cartoon. Con gambadisedanoMarchetti costituisce la pi improbabile delle coppie d'attacco, in un anno in cui comunque si sfiora la promozione

16 ottobre 2009

Ciniche e cariche di peccati

Una striscia di sole scivol lungo lorlo della scrivania e cadde senza rumore sul tappeto. Semafori si accendevano e si spegnevano sul boulevard, passavano tram suburbani con fragore Dal basso saliva un profumo di caff tanto forte e resistente che ci si sarebbe potuto costruire una casa sopra. Mi piacciono le ragazze splendide e vistose, ciniche e cariche di peccati. Il pranzo da ottantacinque cents aveva il sapore di un pacco postale in ritardo e mi fu servito da un cameriere il quale aveva laria di essere disposto a tramortirmi per venticinque cents, tagliarmi la gola per mezzo dollaro e gettarmi in mare, chiuso in un tubo di cemento, per un dollaro e mezzo, pi le tasse sullentrata e il servizio. Sottolineature da Addio mia amata (Farewell, my lovely) di Raymond Chandler, 1940
13 ottobre 2009

Un tipo che si esprimeva a furia di virgole...

...le fasciava le spalle un mantello di visone azzurro che quasi faceva sembrare la Rolls Royce unautomobile come tutte le altre. Quasi, ma non del tutto. Nulla pu riuscirvi. Il Dancers frequentato da quel tipo di clienti che ti disincantano sul modo con cui i quattrini a palate possono influenzare la personalit. Appresi altri particolari in una delle snobistiche colonne del giornale riservata alle cronache mondane. Non le leggo spesso; solo quando resto a corto di altre cose da odiare. Un tipo coriaceo, a senso unico. Uno di quelli che prima di grattarsi la schiena devono avere il tempo di riflettere. Quando un uomo sta scrivendo il proprio nome, facile capirlo. Assume un atteggiamento tutto particolare. I giornali appartengono ai ricchi e vengono diretti dai ricchi. I ricchi fanno parte tutti quanti della stessa cricca. Certo, c la concorrenza... una concorrenza spietata, violenta, per quanto riguarda la diffusione, la priorit delle notizie, lesclusivit di certi articoli. Fino a quando non danneggia il prestigio, i privilegi, la posizione dei proprietari. Se accade questo, ecco che si abbassano le serrande. Era un tipo che si esprimeva a furia di virgole, come nei romanzi letterari... Una notte in bianco, per me, rara come un postino grasso. Latmosfera cominci a riempirsi di tesoro e di unghie laccate di rosso. Sono i giorni in cui in ufficio non entrano che picchiatelli: gente che ha lasciato nel parcheggio il cervello, scoiattoli che non riescono pi a trovare le noccioline, meccanici ai quali avanza sempre un ingranaggio del cambio. La maggior parte della gente vive consumando met della sua energia nel tentativo di proteggere una dignit che non ha mai posseduto.

...Questa la differenza fra il delitto e gli affari. Per fare affari occorre disporre di un capitale. A volte penso che non vi siano altre differenze. Mi sentivo depresso, stanco e ottuso e i minuti che passavano parevano cadere nel vuoto, con un tenue sibilo, come razzi spenti. Il nostro ordinamento politico viene definito democratico e dovrebbe dipendere dalla maggioranza. Un ideale magnifico, se si potesse applicarlo. Uscii e Amos era l in attesa con la Cadillac. Gli offrii un dollaro, ma non volle accettarlo. Gli offrii di acquistargli le poesie di T.S.Eliot. Disse che le aveva gi. Il caff era troppo lungo e il panino saporito come un lembo di vecchia camicia. Gli americani divorano qualsiasi cosa, purch sia tostata, tenuta insieme con due stecchini e contenga qualche foglia di lattuga, preferibilmente appassita, che sporge ai lati. Usc dallufficio come un pezzo di carta spinto dal vento. Era quel tipo di individuo ben portante, florido, dalle sopracciglia nere, dai capelli prematuramente brizzolati, che ha sempre tanto successo in politica. I poliziotti sono come il medico che ti prescrive unaspirina quando sei afflitto da un tumore al cervello, a parte il fatto che i poliziotti te lo curerebbero con il manganello. ...Nella stanza le donne vanno e vengono parlando di Michelangelo. Significa qualcosa per voi, signore? S... secondo me significa che quel tale non conosceva bene le donne. Sottolineature da 'Il lungo addio (The Long Good-bye)' di Raymond Chandler, 1953

6 agosto 2009

Abbey Road

Quello che sembra Hemmings da giovane, biondo con laria supponente di uno che fa colpo sulle donne, la sigaretta in bocca e una camicia chiara con le maniche rimboccate, guida una spider e non si ferma per far passare i quattro che attraversano sul passaggio pedonale. Loro si bloccano e il quinto, quello che li fotografa mentre attraversano, urla al simil-Hem un qualche insulto che non riesco a capire. Simil-Hem gi andato, naturalmente, e i quattro di nuovo avanti e indietro sul passaggio pedonale. Uno scalzo come Paul sulla copertina dellellepi, e ha piedi cos piatti che formano un angolo... cerco di tornare con la memoria agli studi, tanti (troppi) anni fa: fino a novanta gradi acuto, dopo ottuso, mi pare... ecco, formano un angolo ottuso che se lo misurassi col goniometro si avvicinerebbe ai centottantagradi. Sono seduto su questo muretto da meno di unora e loro non sono i primi che si fanno fotografare in Abbey Road. Gi attendono il proprio turno due biondine che parlano una lingua che non saprei riconoscere, non so se scandinave o dellest dellEuropa. - Fa davvero un gran caldo, star scalzo, disse quello belloccio, col vestito scuro.

- Fai quello che vuoi, gli rispose quello tutto in bianco, guardandolo in tralice da dietro le lenti spesse degli occhiali del servizio sanitario. Non abbiamo pi sedici anni, che ci diciamo tutto quel che facciamo, no? E gli sorrise sardonico; un sorriso per cui gli si perdonerebbe anche il commento pi feroce.
Da quando frequenta quella non pi lo stesso, pens quello belloccio, tirando una boccata e soffiando il fumo in cielo. Get back, Yoko, get back to where you once belong. Sono atterrato a Heathrow. E per la prima volta m parso di vedere qualcosa che si avvicina sul serio a quel che chiamano melting pot. In quella enorme sala di transito, cos alta da non riuscire nemmeno a immaginarne il soffitto, dove tutti procedevano almeno allapparenza sapendo bene dove andare verso il proprio imbarco, o alluscita verso i mezzi che li avrebbero trasportati in citt. Mi son visto sfilare davanti persone appartenenti a razze diverse quante? decine? magari un centinaio di diverse razze, e diversi colori, abbigliamenti, espressioni, linguaggi... Sono tutti perfettamente a loro agio? Solo io sono il provinciale che invece di marciare spedito verso la citt guarda stupefatto il mondo girargli attorno? E quanto poco sono io, in tutto questo, poi? Per la prima volta la sensazione di non essere cruciale, nelluniverso, non minfastidisce, o almeno mi pare accettabile, mi rende perfino socievole. Tanto da avere voglia di conversare con il taxista che mi porta in citt, dirgli che sono un suo collega, e che sono come lui, cos come tutte quelle persone che avevo visto passarmi davanti, l nella sala dellaeroporto. (Prover infatti a dire al taxista un rossiccio dalla faccia sottile, lentigginoso, con gli occhi piccoli e la pelle pi chiara della mia - nel mio miglior inglese possibile, e con uno smagliante sorriso, che faccio il suo stesso mestiere, che anchio guido un taxi, in una citt molto pi piccola. Mi far capire che non gliene frega assolutamente niente, purch gli paghi la corsa; per lui sono solamente un altro degli sciroccati che va in quella via a cercarci chiss cosa. Comunque, non riuscir a farmi perdere il mio imperterrito buonumore, con tutto il suo essere naturalmente sgarbato.)

Abbey Road stava al numero uno, nellelenco dei posti da non perdere che mero scritto durante il volo, approfittando della buona sorte che maveva seduto di fianco un altro che, come me, non aveva nessuna intenzione di fare conversazione.

Devo andare: 1. al passaggio pedonale di Abbey Road 2. al Marquee a cercare il fantasma degli Yardbirds che fanno finta di essere gli Who in Blowup 3. ai St Katharine Docks, a controllare se quel posto davvero cos romantico come quando io e te cabbiamo bevuto troppa birra a mezzogiorno 4. a cercare il negozio di dischi con Dick e Barry e in pellegrinaggio ad Highbury, di sabato pomeriggio 5. al 3 di Savile Row, per staccare lamplificatore della chitarra di George, mentre suona sul tetto (cosa ci sar, adesso, al 3 di Savile Row? una sartoria? una banca daffari?) 6. e a vedere cosa ci sar adesso all84 Charing Cross Road 7. a cercare le spie che vanno e vengono dal freddo a St.George's Circus 8. al Woolworth Store, per capire se davvero le porte degli ascensori, aprendosi, emettono il suono che Nanci imita con la chitarra in Love at the FivenDime 9. infine a Sevenoaks, nei dintorni, per trovare lalbero su cui si pu saltare allins, come nel video di Strawberry Fields Forever
Sono in Abbey Road, dunque, seduto su un muretto con la valigia appoggiata l contro, ho sonno e nessuna idea di dove dormir questa notte, ma non mi viene in mente di spostarmi da qui, per ora. In fondo ho fatto tappa a Londra per questo. Forse. Lunica cosa che manca , parcheggiato l, sul lato sinistro della strada guardando la foto di copertina, il maggiolino, quello con la targa che, secondo alcuni dementi, aggiunge un altro indizio alla teoria Paul-morto. Quasi al tramonto decido: mi trover un posto qualsiasi dove dormire stanotte, da queste parti, un qualsiasi buco, e domani proseguir il pellegrinaggio. Qualche giorno ancora, prima di tornare davvero a casa.

4 maggio 2009

Riuscendo in qualche modo a evitare quel buco nero Tutti noi vorremmo essere qualcun altro, almeno in un qualche momento della vita, vero? (Semmai dovremmo chiederci seriamente come stanno andando le cose se volessimo essere qualcun altrosempre, senza apprezzare neanche un istante da s stessi.) Io, dovendo scegliere qualcun altro da essere, avrei scelto Jackson Browne. O Sam Shepard. O un incrocio tra i due, meglio ancora. Di Sam Shepard ho letto Il grande sogno (Great Dream of Heaven), una raccolta di racconti diciotto pubblicato da Feltrinelli. Mi sono piaciuti, complessivamente. Non mi hanno fatto impazzire. Forse il migliore Da qui a Coalinga, con un uomo che telefona alla propria donna per dirle che la lascia per unaltra... Che differenza fa? Cambiare donna. Credi che questo risolver qualcosa, che cambier qualcosa? Non so dice lui. Insomma, qualunque cosa sia ci che ti sta... che ti spinge a farlo... Ce lhaidentro, capisci? Passare da una donna allaltra non far nessuna differenza. Non risolver niente. Salvo scoprire sempre al telefono che laltra non ha nessuna intenzione di andarsene con lui. Poi il racconto che d il titolo al libro Il grande sogno del Paradiso con lamicizia tra due vecchi che finisce per amore di una cameriera. Una notevole riflessione del ragazzino protagonista dellavventura manierata di Luomo dei cavalli: E.V. mi fece locchiolino di nascosto da mio padre e da quel gesto capii che al mondo cerano anche adulti che sapevano prendere la vita con un po di brio riuscendo in qualche modo a evitare quel buco nero in cui era caduto pap. e una frase finale (dellultimo racconto cinematografico) da sottolineare: Quanto tempo passato dalla prima volta che lho baciata e chi fingevo di essere allora?

Tender Is The Night una canzone di Jackson Browne. E un libro di Francis Scott Fitzgerald (non necessariamente in questordine di importanza). Che non avevo ancora letto (succede), un buco colmato volentieri e piacevolmente. Tenera la notte non ha fatto su di me lo stesso effetto che mi fece Belli e dannati semplicemente perch un libro ti impressiona maggiormente nelladolescenza che non ai confini della mezza et (confine oltrepassato, ormai, non che si approssima, accidenti). Come sempre, Fitzgerald impareggiabile nel renderci la parabola di un uomo dal brillante successo mondano allamaro declino, al fianco di una donna straordinariamente affascinante e altrettanto instabile (romanzare le proprie vicende pi semplice del romanzare quelle altrui, a quanto pare). Quasi tutti abbiamo un periodo favorito, eroico, nella vita, e quello fu il periodo di Dick Diver. In primo luogo non aveva idea di essere affascinante, non aveva idea che laffetto che egli dispensava e che inspirava, era qualcosa di insolito tra la gente ricca. Nellultimo anno a New Haven qualcuno lo aveva ribattezzato Dick il fortunato: il termine gli era rimasto in testa. ...aveva addosso quellaria particolare di chi ha conosciuto quanto di meglio c al mondo. - giusto, - rispose Franz. Tu sei americano. Puoi farlo senza danneggiarti nella professione. A me non piacciono questi luoghi comuni. Presto ti metterai a scrivere libriccini intitolati Profondi pensieri per i laici, cos semplificati da essere una garanzia che non susciteranno alcun pensiero. - Il mio garbo un trucco del cuore. Questo in parte era vero. Dick aveva imparato da suo padre i bei modi un po imbarazzati del giovane del Sud emigrato nel Nord dopo la Guerra Civile. Spesso li usava e ogni volta li disprezzava, perch non erano una protesta contro la bruttezza dellegoismo ma contro la bruttezza delle apparenze di esso. Non potendo essere n lautore di Il grande sogno, n quello di Tender Is The Night (la canzone, non il libro), in questo momento non mi dispiacerebbe poi troppo essere Gianrico Carofiglio del quale, uno dopo laltro (e nellordine giusto), ho letto Testimone inconsapevole e A occhi chiusi ero invece partito nellordine sbagliato leggendo, qualche tempo fa, Ragionevoli dubbi che adesso mi tocca riprendere, per

concludere ordinatamente la trilogia di avventure giudiziarie. Carofiglio , lo dico in modo semplice e banale, il miglior scrittore italiano attuale. I suoi romanzi (gli americani probabilmente li definirebbero legal-thriller) sanno catturare, commuovono. Tutti noi vorremmo essere (e dagli!) come lavvocato Guerrieri; e in sovrapprezzo nei suoi libri ritrovo un sacco di musica libri dischi quadri che sono miei, e scatta perci la sempre piacevole identificazione. A questo proposito: non posso dire di no a Nick Hornby. Cos, quando ho letto: Laltro giorno ero in una libreria a sfogliare un volume che si intitolava pi o meno I 1001 libri da leggere prima di morire (e, senza far nomi, devo dire che il compito imposto dal titolo impossibile per definizione, visto che almeno quattrocento dei libri indicati ucciderebbero comunque) sulla quarta di copertina di Shakespeare scriveva per soldi, unaltra raccolta dei suoi articoli per una rivista statunitense (alcuni dei quali ripresi da noi da Internazionale), lho immediatamente comperato. E Nick, ancora una volta... stato Nick. Io sono assolutamente parziale nel giudizio, tanto che ho di recente letto Tutto per una ragazza, quello scritto su eper gli adolescenti, e perfino Tutto per una ragazza - il suo libro che tutti hanno stroncato - a me piaciuto. Daltronde gli posso perdonare tutto, se continua a scrivere periodi come questo: E cosa ti fa credere di volere un figlio? Non sei riuscita nemmeno a badare a un pesciolino. Quello stato anni fa. S. Tre anni fa. Allora eri una bambina e sei una bambina anche adesso. Dio mio. incredibile che stiamo parlando di questo. Cos successo al pesciolino? chiesi. Ma tutti mi ignorarono. Era una domanda stupida. Al suo pesciolino era successa probabilmente la stessa cosa che era successa al mio e al pesciolino di tutti. Mica li vendi o li dai in adozione, no? Finiscono tutti nello scarico del water. Anche se Nick ha appena perso il titolo di autore di miglior libro generazionale calcistico inglese. Lo sfidante, che ha vinto per kappa, si chiama David Peace e il suo libro Il maledetto United. Non lo consiglierei a tutti, certo, perch non credo che tutti apprezzerebbero allo stesso modo un romanzo ambientato agli inizi degli anni settanta per seguire le avventure del funambolico allenatore Brian Clough: fra la carriera spezzata da un infortunio e il Derby County portato al titolo, un flashback raccontato in seconda persona, e i quarantaquattro giorni catastrofici alla guida del Leeds United, la squadra pi odiata (odio del tutto ricambiato da giocatori e ambiente), raccontati in prima persona. Ci detto, Il maledetto United semplicemente straordinario, non riuscivo a smettere di leggerlo, e sar uno delle tre quattro persone, in Italia, che vorranno vedere il film che ne hanno tratto. Anzi, aggiungo, Il maledetto United mi piaciuto tanto quanto mi piacque, allepoca, Alta fedelt. Infine, di due altri libri ho raccontato su parolae. Due libri che non hanno assolutamente niente che li accomuna. Uno ambientato fuori dalla porta di casa mia (per dire: ho preso la bicicletta e sono andato a vedere dove sta, adesso, il numero 34 di via Dante), laltro in un posto di cui non so niente, che riesco a immaginare solo grazie alla bravura dellautrice nel farcene sentire i rumori gli odori e la musica, Semplicemente, li ho letti contemporaneamente, e questo resta lunico, minimo, comune denominatore. Forse. Sono Legami di morte dellalessandrino Angelo Marenzana, un ottimo poliziesco, e Gente di Mumbai di Munmun Ghosh, libro pendolare di una giovane scrittrice indiana (il titolo originale, che io trovo migliore della traduzione, Hushed Voices, voci zittite).

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