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Recensione a Lessico della laicit, a cura di G.

Dalla Torre, in: Il Veltro Rivista della Civilt Italiana Roma, anno LIII, gennaio-aprile 2009, p. 142

G. Dalla Torre (ed.), Lessico della laicit Edizioni Studium, Roma 2007, pp. 247, 20,50. I termini "laico" e "laicit" godono oggi, nella societ italiana, di molta fortuna: nel linguaggio corrente come in quello specialistico, nella politica come nella multimedialit. Sono termini, tuttavia, che risultano affetti da una particolare contraddizione: al loro sempre pi frequente utilizzo corrisponde una sempre maggiore vaghezza, una genericit che sfocia in unevidente polisemia (cfr. p. 7). Il libro inizia con un nitido inquadramento semantico, grazie allintervento di Paolo Siniscalco (Laiks-Laicus: semantica dei termini), prosegue con unanalisi del rapporto tra Laicit e Sacra Scrittura di Mons. Carlo Ghidelli e con altri interessanti saggi, che trattano in modo particolare della laicit sul piano teologico (Francesco Compagnoni, Laicit e teologia), filosofico (Adriano Pessina, Laicit e filosofia), scientifico (Vincenzo Cappelletti, Laicit e scienza), giuridico (Francesco DAgostino, Diritto e laicit. Una prospettiva fenomenologico-strutturale), politico (Claudio Vasale, Laicit e politica), pedagogico (Giuseppe Tognon, Laicit e scuola), con particolare attenzione ad alcuni termini chiave della laicit, quali secolarismo (Lorenzo Ornaghi, Laicit e secolarismo), secolarizzazione (Armando Rigobello, Laicit e secolarizzazione), relativismo (Salvatore Amato, Laicit e relativismo), pluralismo (Francesco Viola, Pluralismo e tolleranza), neutralit (Isabel Trujillo, Laicit e neutralit-imparzialit). Grazie a questi e ad altri interventi, il volume offre un contributo prezioso per lapprofondimento e per l'elaborazione di un concetto di laicit che riconosca al tempo stesso alla religione e alle realt terrene, nella loro legittima autonomia, il posto dovuto. La tre coordinate precise attorno alle quali si muove il testo sono ben spiegate dal curatore Giuseppe Dalla Torre nella Presentazione dello stesso: La prima data dalla consapevolezza che laico e laicit sono termini propriamente di origine cristiana e che, anche nelle loro evoluzioni secolari, non possono essere intesi compiutamente se non allinterno di una cultura le cui radici affondano nella tradizione giudaico-cristiana. La secolarizzazione, sia in senso positivo che in senso negativo, del termine laico , infatti, un processo che avviene allinterno della societ di tradizione cristiana, anche se giunge a conclusioni che hanno potenzialmente una portata universale (pp. 8-9). La seconda frutto di una ulteriore consapevolezza della necessaria contestualizzazione storica, sociale e culturale. Non un caso, ad esempio, che le tematiche che da due secoli dilacerano la vecchia Europa in materia di laicit dello Stato e del suo diritto sono del tutto sconosciute alla democrazia nord-americana, dove risultano persino estranei i termini laico e laicit nellaccezione qui in esame, parlandosi piuttosto di secolarit e di secolarismo (p. 9). La terza, infine, nasce dalla necessit di evitare la riduzione della indagine alla sola prospettiva politico-giuridica, nella quale solitamente e precipuamente i termini in esame ricorrono, di contro ad una pluralit di prospettive disciplinari in cui la questione della laicit pu e deve essere inquadrata [] e nella consapevolezza che solo unindagine interdisciplinare pu fornire una mappatura adeguata e fedele di un mare dalle coste cos frastagliate (p. 9). In questo mare, europeo e contemporaneo, vengono cos forniti utili strumenti ai dibattiti in corso, guardando alla prospettiva di una convergenza dialogica su significati condivisi dei termini in questione e sullidea stessa di laicit.

Simone Bocchetta

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