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Il paese delle meraviglie

Lallegra famiglia era riunita davanti alla tavola. Lorologio segnava le sette e mezza, ed uno splendido sole mattutino e speranzoso filtrava dalle tendine di pizzo. Erano tutti seduti diligentemente, tranne la madre che stava scaldando la colazione. Ognuno aveva le sue abitudini riguardo il latte: Sergio, il marito, lo voleva con tantissimo caff, la piccola Michela lo prendeva con il miele, e il suo fratellino Luca con tre cucchiaini di orzo solubile. Per se stessa la donna aveva estratto dal frigo anche un piccolo yogurt allananas, per la salute e per la linea. Sulla tavola, apparecchiata con garbo, vi erano piccoli vasetti di marmellata, fette biscottate e cestini di frutta, mentre sul tutto troneggiava lirrinunciabile pacco di biscotti del Paese delle Meraviglie. Per lesattezza si trattava di Bianconigli, i deliziosi frollini con panna e cocco. La bambina afferr un Bianconiglio per un orecchio, e lo tuff artisticamente nella sua ciotola rosa. Poi, visibilmente nervosa, estrasse di tasca lorologio, e guard lora sbuffando. La donna, mentre versava il candido latte nella tazza del ragazzino, chiese amabilmente al marito: Come va con il tuo studio di architetto? Il marito, tra un sorso e laltro del suo caffellatte, rispose: Benissimo! Pensa che ieri venuto un cliente nuovo, uno di fuori, che ci ha commissionato una villa in campagna. Ci ha offerto pure un generoso anticipo. Cos ho messo sotto i miei progettisti, e pomeriggio vado giusto a vedere come sta andando. Stamattina invece rester a casa, devo lavorare al progetto di una piscina. Questa primavera appena esplosa mi ispira, me ne andr a lavorare sul tavolo in giardino. Molto bene, disse la moglie, aggiustandosi la margherita che aveva tra i capelli, e dopo avergli elargito un sincero sorriso spalanc la bocca e socchiuse gli occhi per assaporare lennesimo Bianconiglio. E con il tuo atelier di moda?, chiese di rimbalzo luomo. Splendido! Stiamo lanciando una nuova linea di abiti sportivi Scusami cara, disse luomo, ci sarebbero ancora biscotti? Certo, Sergio. Cosa preferisci, i Bruchi, con zucchero dacero, le Alici, al marzapane, o i Cappellai, allaroma di vaniglia? Ah, tesoro, in questo momento mi mangerei un intero camion di Stregatti con uvetta e nocciole.

Detto fatto, la brava donna prese un bel paccone da settecentocinquanta grammi di Stregatti, e staccatone il sigillo salvafreschezza ne vers in un cestino il sorridente contenuto. Luca, con le sue mani corte e grassottelle, afferr subito un biscotto, ridendo anche lui come un piccolo Stregatto felice. In quattro e quattrotto anche il pacco di Stregatti svan, come dissolvendosi nel nulla. Michela ne approfitt per far sentire la sua vocina un po stridula e nasale: tardi, chi mi accompagna a scuola? Il padre le rispose, attirandola a s, e dondolandola su di un ginocchio: Ma sciocchina, non vedi? Sono le sette e mezza. C ancora tempo, tanto tempo... Su, su, prenditi ancora del buon latte tiepido con qualche biscotto, non pu farti che bene! Ma no, pap, ho gi mangiato, si lament lei, visibilmente infastidita. tardi, la lezione mi aspetta! La madre le diede un buffetto affettuoso. Che bambina diligente che abbiamo. Cos piccola e cos piena di senso del dovere! Forse anche un po troppo, disse il pap, aggrottando impercettibilmente la fronte. Prima dovrebbe fare colazione!. Si alz, prese dalla dispensa una confezione di Regine ai cinque cereali, che apr e vers per met in un cestino di vimini. Mise accanto alla figlioletta un piattino, con una dozzina di biscotti assortiti, a forma di corone, di scettri e di troni. E fece un cenno alla moglie, che riemp di nuovo la tazza di Michela, aggiungendovi una bella cucchiaiata di miele. Con infinita pazienza ed amore filiale, la bambina bevve quel latte orribilmente dolce, e spolver il piatto in un battibaleno, abbuffandosi di biscotti. Poi prese la cartella, e fece per uscire. E va bene, se non volete accompagnarmi, me ne andr da sola! Michela!, esclam il padre. Ma non vedi che ora ? Le sette e mezza. Abbiamo ancora tutto il tempo di fare colazione!. E si vers dellaltro caff, mentre la madre apr una scatola di Giardinieri, fragranti rettangoli di pasta sfoglia con sopra impressi i semi delle carte da gioco. Il piccolo Luca allung la mano, dicendo: Voio anchio i Giaddinnei! Ma tardi, tardi, fece la bambina, guardando lorologio con ansia. Quando potr uscire, per andarmene a scuola? Ma sciocchina, disse dolcemente il padre, accarezzandole la testa, sono ancora le sette e mezza. E poi sai che non possibile. Siamo solo un cartellone pubblicitario...

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