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Essere nucleo per persone affette da demenza: lesperienza della APSP Collini di Pin zolo (Tn) ...

Nucleo: ovvero spazio ambientale e culturale in grado di accogliere temporan eamente persone affette da disorientamento cognitivo con disturbi del comportame nto e creare per loro, per gli operatori e per le famiglie ben essere. Ecco la d efinizione con la quale ci siamo sin da subito confrontati con la consulente Let izia Espanoli del Centro Studi Internazionale Perusini Alzheimer di Pordenone. Il viaggio che da qui ha preso forma ci ha portati a guadagnare occhi nuovi per guardare alle persone affette da demenza non come dei problemi da gestire, terap ie da aumentare, utenti da legare ma persone ancora ricche emotivamente che nece ssitavano di uno spazio adeguato e di operatori capaci di interpretare i loro sin tomi. Sin da subito abbiamo compreso che i sintomi della malattia spesso non erano altro che il desiderio disperato di una persona di esprimere i suoi desideri, il suo malessere fisico (dolore fisico, stipsi), i suoi dolorosi ricordi La raccolta della biografia del futuro residente narrata da coloro che lo hanno amato diventata una importante prassi per entrare nella storia della persona: i su oi valori, le sue passioni, le sue paure, i successi ed i fallimenti uniti a una profonda conoscenza della sua canzone preferita, gli hobbies che davano senso a l suo tempo libero, i suoi lavori, le persone significative che ha amato La perso na non linsieme delle sue ADL, IADL ma molto di pi. Ecco allora che laccoglienza dev e incontrare un corpo ma anche unanima E poi la giornata di vita flessibile e ricca di stimoli (dal fare il pane insieme , al lavare le tazze, a vivere lambiente interagendo con esso. Povera di regole in utili. Priva di orari di alzata, messa a letto, bagni. Al mattino viene rispettat o il risveglio naturale, la sera le persone si coricano secondo le loro necessit ed abitudini Spesso i disturbi di comportamento delle persone affette da demenza possono essere considerati come resistenza allassistenza. Rendendo fluida e gentile la relazione ovviamente molti di questi si annullano i primi giorni di vita del residente nel nucleo. A sei mesi di avvio dellattivit i risultato ottenuti sono: ASSENZA DI CONTENZIONE FISICA ASSENZA DI CONTENZIONE FARMACOLOGICA E DIMINUZIONE SIGNIFICATIVA DELLA TERAPIA S EDATIVA DIMINUZIONE DELLO STRESS FAMIGLIARI PIU MOTIVAZIONE NEI DIPENDENTI VALUTAZIONE DEL DOLORE FISICO E INTERVENTO CON ANTIDOLORIFICI SIGNIFICATIVA RIDUZIONE DI LASSATIVI DI OGNI GENERE A FRONTE DI UN MODELLO NUTRI ZIONALE ADEGUATO (minicolazione, colazione, merenda, pranzo, merenda, cena, cioc colatino prima della notte e tanta corretta idratazione con roibos aromatizzato e gradevole) Lavorare con i malati di Alzheimer vuol dire innanzitutto che abbiamo a che fare con delle persone, degli esseri umani come noi, che amano, lottano, sognano, so ffrono, sperano... Lavorare con loro vuol dire credere nel valore della vita, ne lla forza che essa ha. Con loro c sempre qualcosa da fare! Ricordate Patch Adams? N oi non curiamo la malattia. Perch di fronte alla malattia o si vince o si perde. Noi curiamo la persona. E quando curiamo la persona si vince sempre Di fronte alli nefficacia dei farmaci o di altre cure, sappiamo quanto sia necessario andare ol tre, sappiamo che la risata o il tocco ci possono portare in un campo infinito d i possibilit, che la presenza di animale pu davvero portare una serenit interiore Lavorare con loro vuol dire sapere che ognuno indispensabile, ma sopra tutti lui . E lui che ha delle risorse incredibili, anche ora, alla fine del suo cammino. N on lo guariremo mai ma potremo rendere pi vivibile ogni suo attimo di vita. Siamo felici di questo cammino intrapreso, sappiamo quanto sar dura percorrerlo i n coerenza e disciplina ma sentiamo che la strada intrapresa lunica possibile per fare del nostro lavoro loccasione per vivere una vita davvero ricca di significa ti. Scritto da: * Lorena Dalbon coordinatrice socio sanitaria APSP Collini Pinzolo (Tn) * Letizia Espanoli formatrice e consulente in area socio sanitaria Vice Presiden te Centro Studi Internazionale Perusini Alzheimer (Pn)

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