Sei sulla pagina 1di 1

DallAtlantico al Pacifico due ruote anti-leucemia

Luigi Laraia, 37 anni, vive a Washington dove lavora per la Banca Mondiale. Quattro mesi fa ha saputo di essere malato e adesso sta attraversando lAmerica in bici per raccogliere fondi per la ricerca
di Stefano Rodi

uigi Laraia sta attraversando lAmerica da Est a Ovest, in bicicletta, pedalando pi forte che pu. Circa 200 km al giorno, per andare da Washington a Vancouver, attraversando 12 Stati in poco pi di un mese. Trentasette anni di vita intensa alle spalle, davanti non si sa: nato a Potenza, cresciuto a Bologna, laureato a Londra, trasferito da due anni a Washington, dove lavora per la Banca Mondiale. Ama molti sport, uno in particolare: ha la bici da corsa nel sangue ma, da quattro mesi, ha scoperto che non lunica cosa che gli scorre nelle vene; gli hanno diagnosticato una rara forma di leucemia. Poche parole, dette dai medici, possono cambiare una vita. successo a tanti, successo anche a lui. Il primo pensiero, e quindi la prima paura, stato di non poter pi fare ci che mi rende felice: lo sport. Dopo un mese dalla fine della prima parte di chemioterapia la seconda riprender a ottobre ha deciso di fare una cosa diversa da quelle che fanno tutti gli altri ai quali le parole dei medici hanno cambiato la vita: pedalare sulla sua bici da corsa. Per se stesso, e soprattutto per raccogliere fondi (http://pages.lightthenight.org/nca/washDC12/LLaraia) per Leukemia and Linphoma Society (http://www.lls.org), la pi grande associazione no profit mondiale che si occupa della cura del sangue.

Canada
Vancouver

U S A
Oceano Pacico

Washington
Oceano Atlantico

Messico

Golfo del Messico

DARCO

I messaggi sul blog. Luigi Laraia con la sua bici. Il bagaglio ridotto al minimo: un cambio di vestiti e un minicomputer con il quale aggiorna il suo blog, allindirizzo http://luigilaraia.blogspot.it/. Nella cartina, il tracciato del percorso che far in bicicletta.

LA SFIDA E LOBIETTIVO. Ha allenato il

corpo, come faceva prima. La mente gli venuta dietro e ha abbracciato lidea: attraversare lAmerica in un mese, da solo, con la sua bici da corsa. Non mai successo che una persona nelle mie condizioni si imbarcasse in una simile impresa, ma i medici mi hanno assicurato che le mie difese immunitarie non ne risentiranno a condizione che io sappia capire e rispettare i bisogni del mio corpo. Non devo forzare. partito il 26 luglio dallamba-

sciata italiana: Non voglio essere un eroe, voglio solo dimostrare che si possono raggiungere grandi traguardi anche quando la situazione disperata. Ci sono giorni pi in salita di altri, sulla strada e nel corpo, ma per ora sta rispettando la sua tabella di marcia. In un giorno ha attraversato tre Stati: Virginia, West Virginia e Maryland. Gli Appalachi li ho gi fatti: molto duri, non danno tregua. Certo che di chilometri ne mancano ancora molti e, sulle

Montagne Rocciose, dovr salire a 3mila metri. Sono pi leggero del 2010, quando ero andato da Washington al Gran Canyon. Con le cure ho perso 10 chili e questo un vantaggio per pedalare anche se inutile nascondere che mi sento pi fragile. Ma anche orgoglioso: il Comune di Bologna lo ha nominato ambasciatore della citt nel mondo. Il suo obiettivo, con la traversata, era raccogliere 10mila dollari per la ricerca sulle leucemie. Dopo quattro giorni lo aveva gi raggiunto e, sul suo sito, la cifra sta continuando a salire. Sai che questa la spinta sui pedali pi forte che ricevo? Mi sento bene, sono vivo e sto facendo qualcosa che mi appassiona e che pi forte di qualsiasi medicina. Prima dei saluti gli piace ricordare una frase di Anne Eleanor Roosevelt: Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. Poi riprende a pedalare.
riproduzione riservata

Sette | 32 10.08.2012

63

Potrebbero piacerti anche