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nonsoloCGILenonsoloCGILenonsolo dettagliata la storia dei musicisti che hanno varcato i confini regionali e

a cura della redazione di CORREGGIO MON AMOUR


nazionali, cercherà di indagare le ragioni storiche di questa presenza e del
contesto che l’ha stimolata. Si parlerà quindi di radio libere, dei concerti
della festa dell’unità, di negozi di dischi, di rassegne di gruppi di base, di
locali… per non dimenticare e sottolineare l’importanza di esperienze che
hanno lasciato e continuano a dare alla nostra piccola città un patrimonio
culturale e aggregativo di assoluta rilevanza.
www.correggiomonamour.it
il sito, dove troverete per esteso la presentazione del nostro progetto e di
tutte le iniziative correlate, oltre alle newsletters scaricabili vecchie e nuove
e vari links alla musica della nostra città.
Mon Amour News
la newsletter mensile di Correggio Mon Amour che informa sulle iniziative
Spazio del nostro gruppo di lavoro e su tutti i concerti e le attività collegate alla
libero musica e ai musicisti correggesi.
dedicato Qui ne troverete una versione in pillole. Per richiedere di riceverla
alla musica gratuitamente o per inviarci idee, stimoli e suggerimenti scriveteci all’indirizzo
email: newsletter@correggiomonamour.it.
non solo Mon Amour Music Club
locale la fanzine di Correggio Mon Amour. Con cadenza bimestrale, sempre curato
dalla redazione e dal nostro gremito gruppo di collaboratori, da oggi CMA
Correggio Mon Amour è un gruppo di lavoro nato all’interno del Centro diventa anche “di car ta” e sarà gentilmente ospitato sulle pagine di
Culturale Lucio Lombardo Radice con il principale intento di realizzare CGILenonsolo con uno spazio dedicato ad approfondire tutto ciò che succede
un libro sulla storia della musica a Correggio dagli anni ’60 a oggi nella musica che ci gira intorno: musicisti e gruppi di Correggio, concerti ed
eventi che toccano la nostra città, ascolti, recensioni, ecc.
Ben presto ci si è resi conto, però, che il progetto si stava ampliando, grazie Il nome è ispirato alla nota rubrica tenuta da P.V. Tondelli su Rockstar, dove
soprattutto alle sollecitazioni provenienti da parte dei protagonisti di tutto “culture” è stato sostituito con “music”, per rimarcare ancora una volta la
ciò: i musicisti. È stato così, dunque, che Correggio Mon Amour si è fatto in felice la commistione fra i due mondi... Anche questo spazio si apre a
quattro ed è diventato: Correggio Mon Amour - il libro. segnalazioni, consigli, contributi d’ogni genere che potrete far pervenire
Prendendo il nome dalla storica rassegna dei gruppi musicali di base tenutasi all’indirizzo: redazione@correggiomonamour.it.
a Correggio per oltre quindici anni, il libro, oltre a presentare in maniera più Buona lettura e arrivederci al prossimo numero!

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E S P E R A N T O
Duozero
che avreste fanno bene ad ascoltare Nelle utopie di un’umanità alla ricerca di un futuro da coniugare, l’esperanto, lingua
dischi (in ordine sparso) powered by hcapra@hatetv.it inventata dal Dr. Zamenhoff e creata per rapporti internazionali, è da tempo
un’archeologia tecnologica.
1. Grizzly Bear - Yellow House Qualcosa che giunge da un passato ormai decifrato e decrittato: graffiti preistorici,
Riescono a mescere Pink Floyd e Beach Boys, e ne salta fuori un vino d’annata, uno geroglifici, scrittura cuneiforme, lingue commerciali, dati digitali… e forse di nuovo
dei migliori del 2006. Disco decentrato, sfuggente, obliquo, meraviglioso. graffiti a decorare le superfici della modernità. Invenzioni e teorie di visionari, pensieri
2. Joanna Newsom - Ys alla deriva, usciti dalla propria orbita sino a raggiungere un’incontenibile glossolalia.
Un’arpa, una voce che sta tra le CoCoRosie e Bjork, 5 canzoni sublimi, ma di un Un intricato labirinto verbale in cui la società si smarrisce: overload di informazione
sublime barocco, involuto e ridondante. Una per ogni pasto della giornata. che crea una assoluta incomunicabilità.
3. Xiu Xiu - The air force Un proliferare di linguaggi e mezzi di comunicazione che aldilà di ogni comprensione
Dalla filastrocca al noise elettronico di purissima vertigine, filtrati da uno stile che, ci riportano ad una semplificazione e povertà espressiva.
pur debitore dei Suicide per certi versi, il duo guidato da Jamie Stewart si è inventato Ci sono però luoghi, interiezioni, punti di sospensione dove il germinare di parole e
da zero: struggente come ogni loro album. Non per tutti i gusti. suoni non desta paura: Duozero è allora una coltura cellulare che si sviluppa in
4. Joan as a police woman - Real life questi ambienti.
Pianoforte, un po’ soul, una band che suona alla perfezione, una voce femminile Un’esperienza, una ricerca, un nucleo aperto che non teme di lasciarsi andare nella
avvolgente e morbida come la vostra giacca migliore. Per tutti i gusti corrente, nello scorrere di pensieri e sensazioni.
5. Thom York - The eraser Duozero prospera nella confusione di segni, si perde volutamente a Babele, smarrisce
Prova solista del cantante dei Radiohead. Non poteva andare meglio. coscienziosamente la via nelle città invisibili di Calvino, si stordisce nei sotterranei di
6. Jim Noir - Tower of love Zion. Non ha paura di contaminarsi con il linguaggio-virus proveniente da un altro
Una volta ascoltata la traccia d’apertura il disco non lo si lascia più. Beatles, catchy, spazio.
pop d’essay. E’ fatta. Duozero frequenta le scuole dell’Irragionevolezza a Erehwon dove si insegnano
7. Califone - Roots & Crowns lingue ipotetiche, sceglie l’anti-accademia e l’arte deviante di Dubuffet. Frequenta
L’affetto che dura ormai da anni non è stato tradito: ciò che resta del folk e del blues, interminabili ed eterne biblioteche dove cibarsi dei libri e delle Finzioni di Borges.
tradito da interferenze, interruzioni, lavoro di collage che monta l’inaspettato, e Adora la heavy-metalinguistica e si fa offrire un pastis da De Saussure.
diventa ospite. Graditissimo, diafano, ospite. Il messaggio ha assoluto bisogno del medium, deve attraversare territori ed esistenze,
8. Fiery Furnaces - Bitter tea per questo occorrono ponti che uniscano, ambientazioni ed architetture sonore.
Sornioni, progressive, divertenti, scalcinati, inseguibili: l’ennesimo album di amenità Duozero cede e concede al delirio, all’estasi aurale:
perfetta. (ESP)eranto disk, musica concreta, field recordings dell’inconscio, connessioni di
9. LCD Soundsystem - 45:33 macchine che comunicano più e meglio degli umani.
Disco realizzato per la Nike (sic!) al fine di accompagnare nell’iPod la corsa dei Dopo l’esordio nel 2000 con “No-Programma” (Snowdonia) ecco il nuovo lavoro
frontisti mattutini. Tre quarti d’ora imboccati difilato, senza pause, un’unica tranche su label Small Voices (distribuzione Audioglobe) intitolato “Esperanto”.
di sapiente scuotimento di testa. James Murphy fa grandi cose. Due esperantisti incrociano le loro lingue: Enrico Marani e Fabrizio Tavernelli.
10. Johnny Cash - American V
Ultimo album di Johnny Cash. Niente da aggiungere.
Altri suggerimenti di uscite del 2006 per chi ha altro tempo per recuperare:
Oneida, Mogwai, Viva Voce, Tha album leaf, Whitest boy alive,
Parenthetical Girls, Motorpsycho, Mogwai, Ellen Allien & Apparat, Tv on the
Radio, Espers, Six organ of admittance, Casiotone for the painfully alone,
Hot Chip, Knife, Nathan Fake, Junior Boys, Liars, e chissà cosa mi sto
dimenticando, mo’ basta però.
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