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n.

6 del 07/03/2012

A cura del Gruppo Consiliare


Federazione della Sinistra - Verdi

Sommario:

egnaliamo in talia
2 2

La legge marziale dell1% Gli effetti collaterali dellAlta Velocit

Democrazi

E
3 4 5

Il flop dellAlta Velocit

Economi

E T
oscana

La guerra dei due mondi

egnaliamo in

Enrico Rossi. Bene Clini sullapplicazione del referendum

Servizio idrico nellAato3 Medio Valdar- 6 no presentata interrogazione

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rovince
7

FI: 8 marzo giorno di riflessione e di lotta PT: interrogazione in merito alla casa di riposo Villa Guidotti

LI: Mozione contro le discriminazioni 8 degli alunni disabili nelle scuole PI: Assemblea pubblica su acqua 9

FI: FdS in Provincia su proteste pendo- 10 lari

...dal

onsiglio

Un 8 marzo di lavoro, diritti e solidariet 10 Comunicati stampa Interrogazioni e mozioni 11 12

pi ristretta e sempre pi ricca. Le misure del governo sono recessive. Era possibile prendere i soldi dove erano per finanziare la ripresa e il lavoro, invece il governo Monti, in piena continuit con il suo predecessore, continua a prendere i soldi da chi la crisi lha gi pagata in questi anni e continua a pagarla in termini di perdita dei diritti e del lavoro. A manovre economiche fortemente classiste si aggiunge un attacco drastico al sistema dei diritti. Questo il significato della voglia di cancellare il contratto nazionale del lavoro e larticolo 18, fino al decreto sulla semplificazione amministrativa che distrugge la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo attacco, senza precedenti, al welfare che abbiamo conosciuto e alle conquiste del movimento dei lavoratori si accompagna, e non ce ne stupiamo, ad un attacco al sistema democratico incarnato nella Costituzione nata dalla guerra di liberazione: in ballo ora lespulsione dalla rappresentanza dei non omogenei alla Grosse koalition. La Tav una delle opere paradigmatiche di tutti questi aspetti. Loccasione mancata per offrire finalmente al popolo dei lavoratori, studenti, di tutti i pendolari cio l85% dei viaggiatori in treno - la realizzazione di un trasporto ferroviario moderno, veloce, efficiente, puntuale, e perch no pulito e comodo. Gi perch tutte le risorse economiche verranno destinate dal governo al 10% dei viaggiatori, cio a quelli dellAlta Velocit. Ma la TAV non solo un grandissimo danno economico e anche un danno ambientale e di civilt: sarebbe legittimo chiedersi oggi, a 20 anni dallinizio dellopera, dato che le previsioni erano sbagliate e che oggi lopera si dimostra inutile, dannosa e soprattutto non prioritaria, perch si continua a volerla. Non questa la grande opera di cui abbiamo bisogno. Le grandi opere di cui necessitiamo con urgenza parlano di una rete di interventi sul territorio, di messa in sicurezza che danno tanto e tanto lavoro. La risposta questa: come per la crisi economica, deve continuare a trarre benefici chi in questi anni ha continuato ad arricchirsi! Non questa la grande opera di cui abbiamo bisogno neanche qui a Firenze. Immaginiamo se quei migliaia di euro destinati a pochi chilometri di sottoattraversamento e di nuova stazione fossero invece investiti nellammodernamento della rete ferroviaria regionale! Sarebbe veramente unopera grandiosa, utile e condivisa! Non sbagliamoci sul Governo Monti, non la sua ottusit, classismo! Non sbagliamoci, non il movimento No Tav a essere violento la grosse koalition ad avere bisogno di criminalizzare la giusta protesta, cio il pi che legittimo conflitto! Monica Sgherri - Capogruppo FdS-Verdi
Siamo su Facebook: FdS-Verdi Gruppo Toscana e su internet: www.prcgruppotoscana.it www.pdcitoscana.blogspot.com - www.rifondazionetoscana.it www.liberamentefds.blogspot.com

I DE I La crisi economica morde ogni V giorno di pi; la continua crescita TA LARdella diseguaglianza uno dei risulLA NDO tati pi eloquenti: sempre pi poveri, o a PE rischio di povert e una minoranza sempre

n. 6 del 07/03/2012

La legge marziale dell1%


Paolo Cacciari - Il Manifesto del 06/03/2012
Non servono solo ai finanziamenti o alle infrastrutture ma a un'idea puramente militare e di classe della politica - Per 300mila passeggeri Tav gi spesi 98 miliardi, per 2.600.000 pendolari solo 4. balle, di fronte alla magnificen- Chi viaggia in Tav ha una saza della Grande Opera. letta riservata in ogni Grande Stazione, ha il biglietto rimLe grandi opere trainano, ci borsato dalla ditta, dal giornamettono in relazione con l'Eule, dall'amministrazione. ropa e il Futuro. Chi viaggia nelle frecce paChe senso ha invocare ad oga; quindi pensa di potersi gni pi sospinto austerit e permettere benefci che altri tagli alla spesa pubblica e poi non hanno. Pensa che gli altri inneggiare a un'opera che insi debbano fare da parte per debiter ogni anno, per decenlasciarlo passare, perch il ni quanto una manovra finansuo tempo vale pi di quello ziaria (non dimentichiamo che degli altri. Lui al vertice della Tav Spa era tecnicamente la piramide sociale. l'1% fallita gi nel 2006 e che i libri della carne trasportata ogni in tribunale non furono portati giorno dalle ferrovie (per la solo per un regalo di 13 milioni precisione 300mila passeggedi euro di Di Pietro e Padoa ri usano il treno per le tratte a Schioppa nella finanziaria del lunga percorrenza servite dal2007)? Che senso ha costruil'alta velocit, contro i 2 miliore una nuova linea se quella ni 600 mila che usano i treni a esistente potrebbe sopportare breve percorrenza, sotto i cinil doppio, il triplo della domanquanta chilometri), ma pu da esistente? Che senso ha pretendere il 99% degli inveraccontare bugie sugli impatti stimenti ferroviari. ambientali alla gente che vive sul posto quando non vi Le cifre vere non sono poi neppure una Via? Che senso cos distanti: per i treni ad alta ha modificare le leggi, abroga- velocit sono stati spesi 98 re i diritti costituzionali, so- miliardi contro i 4 miliardi per spendere le regole democrati- tutto il resto della rete. Chi che e militarizzare un'area ge- pu usare le frecce l'ideografica per realizzare un can- al-tipo umano vincente, colui tiere edile? che ha il diritto (sancito dal denaro necessario per comNessuno, ovviamente. prare un biglietto) di pretenLa questione un'altra. In gio- dere di viaggiare comodo. co non c' una linea ferrovia- Poco importa se nuoce al ria, non c' un gruzzolo di prossimo o se la sua libert di quattrini, non c' nemmeno la movimento rovina la vita ai vivibilit di una valle: c' il valsusini (e non solo). Lui pu principio d'autorit giocato su attingere quanto gli pare alle una ben definita scala di valo- casse dello stato, perch lui ri. Forse che quando si va alla che le riempie. Lo stato suo. guerra ci si chiede quanto co- Se le cose stanno cos, se in ster, quanto terreno verr corso c' una guerra di princibruciato, quanti dovranno mo- pio (cio; su quali sono i valorire? La posta in palio la vit- ri morali e le gerarchie sociali toria. In gioco c' l'insindacabi- da rispettare), ho l'impressiolit delle istituzioni statali pun- ne che alle opposizioni del tata su valori-simboli del no- Tav non sia sufficiente vincestro tempo, inculcati nella te- re il confronto sul merito delsta della gente: la tecnologia, l'opera in s (questo gi stala velocit, il lusso. to vinto), ma anche sul signifi-

[] Il Tav va fatto a prescindere. Va fatto per tautologia: perch stato deciso di farlo. Va fatto perch si deve fare. Va fatto per il bene dei nostri figli. Va fatto a qualsiasi costo, in senso proprio: a costo di svuotare ancora di pi le casse dello stato e di passare sui territori e sui corpi degli abitanti. Non poi una grande novit, ci che succede con le grandi dighe in Cina, con gli impianti petroliferi in Nigeria, con la messa a coltura industriale delle terre in Africa, con gli espropri in India, con il disboscamento dell'Amazzonia... Ovunque il progresso termoindustriale avanza, contadini, indigeni, abitanti vengono espropriati, umiliati, impoveriti, spinti a resistenze disperate, indotti al suicidio. La pervicacia con cui il partito unico del progresso sostiene certi mega investimenti non contempla contraddittori alla pari sulla base di confronti tra progetti alternativi, non contano le argomentazioni concrete: quanto costa, chi lo paga, chi lo ripaga, quali le ricadute economiche, quali i danni ambientali, quali devono essere le priorit degli investimenti nel campo dei trasporti e, in generale, della spesa pubblica. Tutte queste domande appaiono ininfluenti e banali, sollevate da pedanti spacca-

n. 6 del 07/03/2012
cato che ha assunto nel discorso politico comune. Il modello Tav-Grandi Opere (istituzionalizzato dalla Legge Obiettivo e realizzato con gli affidamenti negoziali e il dialogo competitivo tra oligopoli imprenditoriali e concessionari compiacenti) non solo una modalit con cui si presenta l'economia della truffa (per usare una vecchia espressione di Galbraith), ma un modello politico-sociale compiuto, invasivo, performante tutte le relazioni di potere e le forme di organizzazione della societ. La dichiarazione di interesse pubblico con cui le screditate e compromesse autorit pubbliche centrali (governi e parlamenti) autocertificano gli interessi delle imprese e delle banche come bene generale e cercano cos di metterlo al riparo dalle contestazioni delle popolazioni, si trasformata in una dichiarazione di guerra, in sospensione dei diritti individuali e costituzionali, in legge marziale. I No Tav non chiedono solo un altro modello di mobilit, di uso del territorio e della spesa pubblica, ma anche altre modalit decisionali, trasparenti e partecipate, un altro modello di democrazia.

Gli effetti collaterali dellAlta Velocit


Paolo Berdini - Il Manifesto del 06/03/2012
Quando negli anni 90 si decise la realizzazione dellalta velocit ferroviaria tra Firenze e Bologna i sindaci del Mugello -in prevalenza contrari alla grande opera- furono piegati sulla base dello slogan da Roma si arriver in tre ore a Milano. Leconomia ripartir: chi contro si oppone al progresso. Il professor Monti nella sua conferenza stampa di venerd scorso non ha dunque inventato nulla quando si chiede retoricamente se c qualche primitivo (i valsusini, ovviamente) che vuole impedire di arrivare da Torino a Parigi in quattro ore. Purtroppo per lui, i venti anni trascorsi hanno reso esplicito limbroglio che stato perpetrato ai danni delle popolazioni del Mugello e dellintero paese. infatti vero che oggi si impiegano tre ore per collegare le due maggiori citt italiane, ma con tre gravissime conseguenze. La prima riguarda il fiume di soldi speso per raggiungere lobiettivo: oltre 50 miliardi di euro che hanno tolto risorse preziose al resto della rete ferroviaria nazionale e allo stesso sistema del welfare. La seconda riguarda lo scempio ambientale dellintero Mugello. 28 fiumi, per oltre 57 chilometri di percorso, cancellati, 37 sorgenti disseccate, 3 acquedotti fuori uso, popolazione che si rifornisce con autobotti. Il movimento no-tav della val di Susa lo richiama in continuazione, ma a che vale la sua voce contro quella dei responsabili di quella vicenda, e cio il consorzio Cavet in cui erano rappresentati Impregilo, Generali, Banca Popolare di Milano, Fondiaria Sai, Autostrade e limmancabile cooperativa? Nulla: sono infatti essi a controllare la grande informazione. Ma ancora pi importante la terza conseguenza. Chi si opponeva allavventura Tav criticava alla radice il modello territoriale che si voleva perseguire. Era infatti chiaro che privilegiando il collegamento tra le aree urbane forti del centro nord si lasciava indietro tutto il resto. Unintera nazione non pu competere sullo scacchiere internazionale se si limita a potenziare le aree gi forti: cos incrementa gli squilibri territoriali. Un mese fa una nevicata abbondante non ha scalfito il funzionamento della linea tra Roma e Milano, ma la rete nazionale si bloccata proprio in conseguenza dei tagli di spesa causati dallemorragia di finanziamenti spesi per quella grande opera. Nella stessa conferenza stampa, il presidente del Consiglio ha anche utilizzato limmagine di un paese le cui possibilit di collegamento con lEuropa dipendono niente meno che dalla Torino Lione. Qualche giorno fa in sede di conversione del Decreto Monti, stata reintrodotta la possibilit di eseguire direttamente le opere di urbanizzazione da parte del titolare del permesso di costruire. Fino ad un importo di 4 milioni e 845 mila euro i proprietari immobiliari potranno realizzare opere pubbliche derogando dallobbligo della gara di evidenza pubblica come nellEuropa civile. LAnce ha salutato con giubilo la norma e viene naturale una domanda. Restiamo ancorati allEuropa se sperperiamo altri 18 miliardi di euro devastando la val di Susa o se ripristiniamo le regole di trasparenza della spesa pubblica che vengono calpestate quotidianamente per soddisfare gli appetiti dei poteri forti? Ci aspettiamo una risposta anche breve. Che potrebbe essere argomentata in sua vece dal sottosegretario Catrical che ieri entrato pesantemente nella partita o, ancora in sua vece, dallex sottosegretario Gianni Letta.

n. 6 del 07/03/2012

Il flop dellAlta Velocit


Pietro Raitano - incipit, testo integrale su: www.altraeconomia.it del 23/02/2012
Una ricerca del Politecnico di Milano svela un buco di milioni di utenti. Tradotto, la domanda che Beria e Grimaldi si sono fatti stata: quanti passeggeri sono necessari per giustificare la spesa di realizzazione per ogni singola tratta di Alta Velocit? E la risposta la bomba: La Milano-Bologna costata poco meno di 7 miliardi di euro, per un risparmio rispetto al 1999 di 37 minuti. A queste condizioni, secondo i nostri calcoli linvestimento giustificato con circa 9 milioni di passeggeri allanno. Oggi siamo tra i 6 e i 7 milioni di passeggeri. Abbiamo limpressione che questo tratto quindi sia giustificabile, tenendo conto di una crescita della domanda. Diverse le cose per le altre tratte. Ad esempio la TorinoMilano, costata 7,7 miliardi di euro per risparmiare 32 minuti, avrebbe bisogno di 14 milioni di passeggeri. Oggi sono al massimo un milione e mezzo, e Trenitalia ne stimava, nel 2007, 2,1 milioni. Qui il problema sono stati i costi sproporzionati, dovuti alla progettazione in affiancamento allautostrada. Basta percorrerla per capire che si tratta di un progetto sovradimensionato. Senza contare i sovracosti dovuti ai meccanismi di affidamento esterno, di cui anche la stampa si occupata. La Bologna-Firenze merita un discorso a parte: la tratta che ha pi domanda in assoluto, poich si somma a quella che proviene da Milano e poi da Venezia. Nel 2010 ha avuto pi di 10 milioni di passeggeri, ma anche in questo caso la domanda necessaria per coprire linvestimento era di 20 milioni. Per risparmiare soli 14 minuti. Infine, la Roma-Napoli (35 minuti di risparmio di tempo): Oggi conta 3 milioni di passeggeri, lobiettivo di Trenitalia, non raggiunto, di 4,6 milioni. Ma ne servirebbero 8 milioni. Quindi c qualcosa che non va nellintero progetto, o quantomeno nella valutazione che ne stata fatta.

La guerra dei due mondi


Guido Viale - Il Manifesto del 04/03/2012, testo integrale su: www.controlacrisi.org
Quello in atto in Valle di Susa un autentico scontro di civilt: la manifestazione di due modi contrapposti e paradigmatici di concepire e di vivere i rapporti sociali, le relazioni con il territorio, l'attivit economica, la cultura, il diritto, la politica. Per questo esso suscita tanta violenza da parte dello stato - inaudita, per un contesto che ufficialmente non in guerra - e tanta determinazione in attesa, per chi non ne comprende la dinamica - da parte di un'intera comunit. Quale che sia l'esito, a breve e sul lungo periodo, di questo confronto impari, bene che tutte le persone di buona volont si rendano conto della posta in gioco: pu essere di grande aiuto per gli abitanti della Valle di Susa; ma soprattutto di grande aiuto per le battaglie di tutti noi. Da una parte c' una comunit, che non certo il retaggio di un passato remoto, che si andata consolidando nel corso di 23 anni di contrapposizione a un progetto distruttivo e insensato, dopo aver subito e sperimentato per i precedenti 10 anni gli effetti devastanti di un'altra Grande Opera: l'A32 Torino-Bardonecchia. [] La Tav una grande consumatrice di risorse a perdere: suolo, materiali, energia, denaro (ma non di lavoro, comunque temporaneo e per lo pi precario, che a lavori conclusi viene abbandonato a se stesso insieme al territorio). Per questo ha bisogno di grandi societ di gestione e di grandi finanziamenti, cio del coinvolgimento diretto di banche e alta finanza (il ministro Corrado Passera ne sa qualcosa); non per assumersi l'onere della spesa, ma solo per fare da schermo temporaneo a un finanziamento che alla fine ricadr sul bilancio pubblico []

n. 6 del 07/03/2012

Enrico Rossi: Bene Clini sullapplicazione del referendum


05/03/2012 da www. pisanotizie.it
Il presidente della Regione esprime pieno assenso al recente invito del Ministro al rispetto degli esiti referendari e a un intervento immediato per disciplinare le tariffe del servizio idrico: "In Toscana 1 milione e 8890 mila cittadini hanno votato s all'acqua pubblica". In consiglio regionale presentata una mozione a firma di Monica Sgherri e Paolo Marini (FdS - Verdi): La Regione si impegni a dare attuazione all'esito referendario "Bene l'iniziativa del ministro che chiede di intervenire subito per disciplinare le tariffe in modo coerente al referendum: ricordo che in Toscana 1 milione e 8890 mila cittadini hanno votato s". Sono queste le parole rilasciate dal presidente della Regione, Enrico Rossi, al quotidiano "La Repubblica" nella giornata di sabato 3 marzo. Un messaggio di chiarezza che arriva a ridosso dell'altrettanto netta presa di posizione del ministro Clini che nei giorni scorsi ha inviato al presidente dell'Autorit dell'energia, Guido Bortoni, e ai presidenti delle Regioni una lettera nella quale si sottolinea l'esigenza di dare concreta attuazione al riordino complessivo della gestione del sistema idrico italiano, dopo l'esito referendario di giugno 2011. [] E se da un lato il presidente Rossi accoglie quindi senza eccezioni il messaggio di Clini, allo stesso modo Monica Sgherri - Capogruppo di "Federazione della Sinistra - Verdi" in Consiglio Regionale ha chiesto nei giorni scorsi un impegno preciso alla Giunta Regionale con la mozione presentata insieme al collega del gruppo Paolo Marini: "La Regione Toscana si attivi, per quanto di diretta competenza ed in tutte le sedi deputate, al fine di dare attuazione alla sentenza n 26 del 2011 della Corte Costituzionale e cos contribuire a dare attuazione dell'esito referendario dello scorso giugno scorso attraverso il quale i cittadini hanno nettamente bocciato la presenza in tariffa dell'adeguata remunerazione del capitale investito, cio il 7% percento di profitto garantito per i gestori del servizio idrico". "La sentenza - prosegue Sgherri - impone la conseguente revisione normativa e - nel concreto - indica di fatto la necessit di azioni conseguenti da parte delle autorit di ambito e dei gestori. Mentre il decreto governativo sulle liberalizzazioni va sostanzialmente in direzione opposta all'esito referendario sul punto, per contro il ministro dell'ambiente Clini ha inviato una missiva fra gli altri ai presidenti delle Regioni nella quale sostanzialmente si chiede di dare attuazione alla sentenza della Corte". "Il rispetto degli esiti referendari - spiega Sgherri - da giugno ad oggi - da parte di gestori, enti locali e autorit d'ambito - ci risulta praticamente disatteso e su questo alcune forze politiche, sociali e i movimenti per l'acqua bene comune continuano a battersi; ma qualcosa si muove: l'Autorit d'Ambito Territoriale Ottimale del servizio idrico dell'Alto Veneto ha deliberato lo scorso mese di febbraio la "ricalibrazione della tariffa del servizio idrico integrato, escludendo la remunerazione del capitale investito dal calcolo della stessa, per rispettare l'esito referendario in merito al secondo quesito". Si profilato quindi all'orizzonte un precedente importate. "La mozione, per quanto di competenza regionale, va quindi nella direzione di contribuire al rispetto e all'applicazione dell'esito referendario. Obbiettivi - conclude Sgherri - che vedono il nostro massimo impegno in tutte le sedi, istituzionali e politiche". La mozione in questione, infatti, parte proprio dalla considerazione che il risultato del referendum vincolante e che quindi si debba dare piena attuazione all'esito referendario medesimo "Invece - si legge nella mozione - il testo del decreto legge sulle cd "Liberalizzazioni" per come presentato dal governo e da esso maxi emendato e - percorso l'iter in Commissione Industria al Senato - approvato tramite voto di fiducia dall'Aula del Senato, nella parte che riguarda la materia idrica (art. 25) viene a configurarsi nella sostanza prevalente come contrario al rispetto della volont popolare espressa sul punto dall'esito referendario". Allo stesso modo, ricorda la mozione "si finalmente registrato un atto nella direzione del rispetto dell'esito referendario sul punto da parte di un Autorit d'Ambito Territoriale Ottimale del servizio idrico - quella dell'Alto Veneto - che ha deliberato lo scorso mese di febbraio la 'ricalibrazione della tariffa del servizio idrico integrato, escludendo la remunerazione del capitale investito dal calcolo della stessa, per rispettare l'esito referendario in merito al secondo quesito' ". L'impegno richiesto alla Giunta Regionale, dunque, quello di "attivarsi - per quanto di diretta competenza ed in tutte le sedi deputate - al fine di dare attuazione alla sentenza n 26 del 2011 della Corte Costituzionale e cos contribuire a dare - sul punto attuazione dell'esito referendario dello scorso giugno".

n. 6 del 07/03/2012 Servizio idrico nellAato3 Medio Valdarno. Dal ministero quindici prescrizioni sulla revisione del piano dambito. Sgherri: rilievi pesanti. Presentata oggi uninterrogazione in merito
27/02/2012 - Con decreto del 20 gennaio 2012 il ministero dellambiente si espresso sulla revisione del Piano dAmbito 2010 2021 dellAto3. Il Ministero decreta che il piano redatto correttamente aggiungendo per a condizione che siano osservate le seguenti prescrizioni. Fra esse lindicazione dellesclusione di una serie di voci dal computo dei costi operativi, di escludere dal calcolo tariffario la componente di conguaglio relativo allatto di transazione del 23 marzo 2007, di rideterminare i pagamenti agli enti locali escludendo la quota di valorizzazione del patrimonio conferito al gestore e rimodulare la quota destinata al rimborso dei mutui in funzione delleffettivo andamento delle rate corrisposte dai comuni, e soprattutto escludere dal calcolo tariffario la componente della remunerazione del capitale investito relativa alle immobilizzazioni. Ed inoltre: formulare limpegno a non riconoscere a pi di lista i costi connessi alle nuove attivit. Ecc. Il documento ministeriale fa emergere, a mio avviso, questioni lampanti che vanno oltre una mera analisi contabile in quanto si toccano aspetti relativi ad un improprio appesantimento delle spese a carico della tariffa che si traducono di conseguenza in minori investimenti realizzati (se non in maggiori guadagni per il soggetto gestore) e nellaumento della tariffa pagata dai cittadini: se si dovuti giungere alla richiesta di esclusione da parte del Ministero di tutti questi costi corrisposti al gestore significa che essi erano pi o meno implicitamente e tacitamente inseriti nel piano! Modalit certo che non pu che essere fonte di inquietudine. Un altro aspetto: in merito agli investimenti per gli anni 2005/ 2009 , degli oltre duecentoventi milioni di euro previsti nel Piano dambito, a carico della tariffa, il gestore ne ha realizzati poco pi di cento settanta, ed il resto? Si poteva destinarli a nuovi investimenti oppure destinarli a ridurre la tariffa. E nonostante questa situazione emerge che con la revisione del 2007 si previsto di riconoscere un contributo straordinario di circa 2,5 milioni di euro per mancati ricavi in merito a investimenti collegati agli allacciamenti non coperti dai contributi degli utenti! Di fronte a tutto questo ho presentato uninterrogazione, per capire quali siano le conseguenze di quanto prescritto dal Ministero: nellambito del recupero delle risorse non effettivamente spese cos come bisogna capire se possibile quantificare il risparmio derivante dalle voci escluse dai costi operativi, dai conguagli, dal calcolo della tariffa ecc. Se, dalle prescrizioni imposte non si ravvisi da parte dellautorit dAmbito Medio Valdarno una sensibilit maggiore, con scelte allora adottate, a favore del soggetto gestore piuttosto che alla tutela dei cittadini utenti. Certo risposte che potranno ne siamo consci giungere per quanto riguarda le competenze regionali, su una vicenda che tanto pi alla luce della creazione dellAto unico regionale delle acque non pu che essere di interesse della Regione, in quanto lAto in questione rappresenta un pezzo del medesimo e la vicenda va a toccare quindi lambito pi generale e le nuove autorit che dalla riforma regionale degli Ato sono scaturite. Senza dimenticare che la prescrizione ministeriale che indica di escludere la remunerazione del capitale investito relativa alle immobilizzazioni elemento che tocca pienamente quanto stabilito dallesito referendario dello scorso giugno! Auspico che per quanto di competenza la Regione compia ogni passo per il recepimento delle prescrizioni ministeriali che paiono tutte favorevoli ai cittadini -, al fine anche di evitare la possibilit di eventuali ricorsi presso la giustizia amministrativa da parte di qualcuno dei soggetti coinvolti nella vicenda.

Firenze, 27 febbraio 2012 Oggetto: interrogazione orale urgente in merito alla Verifica della corretta redazione della revisione ordinaria del piano dambito dellAATO 3 Medio Valdarno. [] Sono ad interrogare il Presidente della Giunta e lassessore competente per sapere se non ritenga gravi, anche ai fini della tutela dei cittadini/utenti, le irregolarit registrate dalla relazione del Conviri in merito alla gestione del servizio idrico integrato a cura del soggetto gestore dellex ATO 3 Medio Valdarno; Se e in che modo intenda adoperarsi la Regione Toscana per garantire il recepimento delle osservazioni e prescrizioni di cui allart 2 del decreto ministeriale 20 /1/2012 sopra ricordato al fine anche di evitare la possibilit di eventuali ricorsi presso la giustizia amministrativa. Se e in che modo la Regione Toscana intenda far luce sugli effetti che la revisione del piano dambito indicata dal Conviri e le penalit applicate al soggetto gestore avranno sulla qualit della gestione e dellofferta del servizio, anche nei termini di maggiori risorse per investimenti o di riduzione della tariffa idrica pagata dai cittadini. La Consigliera Monica Sgherri

n. 6 del 07/03/2012

l' 8 MARZO UN GIORNO DI RIFLESSIONE E DI LOTTA


LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE non un problema familiare, non un delitto passionale, i femminicidi non sono gesti di uomini folli, ma il risultato di una cultura patriarcale che ha fatto proprio il concetto di subalternit della donna all'uomo. Chiediamo agli uomini un'assunzione di responsabilit contro la violenza alle donne. PARTECIPA con il tuo contributo alle iniziative delle donne che vogliono cambiare questa cultura. Sollecita la PARTECIPAZIONE DI ALTRE E ALTRI. LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE UN PROBLEMA SOCIALE che ha un forte impatto sulla vita e sulla salute di tutte le donne e deve essere una priorit di carattere politico - amministrativo e culturale.

ECCO LA REALT ITALIANA: UNA DONNA UCCISA OGNI TRE GIORNI


indispensabile un cambiamento culturale I N S I E M E CE LA F A R E M O

gioved 8 marzo 2012 manifestazione a Firenze


ore 17:30 in corteo con partenza da largo Annigoni (lato SantAmbrogio) ore 18:30 in piazza dei Ciompi dove saranno presentate iniziative, video e performances

Interrogazione in merito alla casa di riposo Villa Guidotti


16/11/2011 Problematiche casa di riposo "Villa Guidotti" - San Marcello P.se [] da tempo l'Azienda ASL 3 non indirizza pi pazienti presso la struttura "Villa Guidotti" di Maresca, questo ha portato al fatto che il personale che attualmente lavora presso questa casa di riposo risulta in esubero rispetto alle necessit. La struttura ha attualmente circa 30 dipendenti, di cui 18 direttamente assunte dalla stessa e 12 dipendenti assunte da una cooperativa denominata Il Borro. Tenuto conto che, le lavoratrici della cooperativa stanno subendo una drastica riduzione delle ore lavorative, che la situazione dell'occupazione in Montagna non delle pi rosee, e come sempre coloro che subiscono disagi sono proprio le donne. Pertanto interrogo l'Assessore per capire:
le motivazioni che hanno por-

tato lAzienda ASL 3 a diminuire il numero dei pazienti inviati presso Villa Guidotti; le misure che la Provincia ha attivato o intende attivare in merito alla questione. La Capogruppo Prc per la F.d.S Rita Monari

Venerd 9 marzo ore 16:30 - Grosseto


Palazzo della Provincia - Piazza Dante

LITALIA UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO


Costruiamo lopposizione politica e sociale al Governo Monti per i diritti di oggi e di domani Assemblea pubblica con Giorgio CREMASCHI, Presidente Comitato Centrale FIOM-CGIL Roberta FANTOZZI, Responsabile Nazionale Dipartimento Lavoro PRC

n. 6 del 07/03/2012
Questa mozione stata presentata i primi di novembre e potrebbe risultare ormai datata, anche perch dopo le prime proteste di inizio di anno scolastico il ministro Gelmini, aveva dato rassicurazioni in merito al fatto che non vi sarebbero stati tagli agli insegnanti di sostegno... Ma diversamente dalle rassicurazioni in conseguenza dellaumento di 20mila unit di alunni con disabilit certificata (quasi 190mila questanno) viene scardinano il rapporto di due alunni per singolo insegnante, cos come invece sarebbe previsto dalla norma istituita dal governo Prodi e mai abrogata. Nellaprile scorso il ministero della Gelmini stato condannato per discriminazione nei confronti di alcuni studenti con disabilit e obbligato a ripristinare tutte le ore di sostegno previste per singolo alunno. Purtroppo la sentenza non ha impedito ai tagli successivi di peggiorare ulteriormente la situazione. In Toscana il numero degli alunni disabili sono saliti da 9.915 a 10.202 e anche qui il numero degli insegnanti di sostegno rimasto invariato (4.690), contraddicendo anche la sentenza della Corte Costituzionale n. 80/2010, che prevede, alloccorrenza, la concessione di posti in deroga. stato, pertanto, disatteso il rapporto di due alunni per singolo insegnante fissato dalle stesse normative limitando oggettivamente il diritto al sostegno. Il tutto infine risultato aggravato anche dalle classi sempre pi numerose, che non dovrebbero superare le venti unit in caso di presenza di allievi disabili. A tutto ci dobbiamo anche aggiungere la preoccupazione, delle famiglie e delle associazioni, per le future certificazioni, dato che la connotazione di gravit diventata un requisito indispensabile per ottenere il sostegno scolastico. Silvio Lami Consigliere provinciale Livorno
MOZIONE: Contro le discriminazioni degli alunni disabili nelle scuole, per il sostegno di politiche di assistenza e integrazione scolastica degli alunni disabili e il diritto allo studio per tutti e per tutte. Premesso Che il gi fragile equilibrio dei servizi per rispondere efficacemente alle esigenze dei nuclei familiari in cui sono presenti disabili. che la scuola pubblica si configura come servizio essenziale per la vita di una comunit e il diritto allo studio per ogni cittadino un diritto soggettivo, che trova il suo fondamento nei comma 3 e 4 dell'art. 34 della Costituzione; che le leggi nazionali dell'ordinamento italiano, in particolare la L.517/77 e la L.270/82 hanno rappresentato un riferimento di civilt nel cammino dell'integrazione per i soggetti diversamente abili anche in ambito scolastico [] Ricordato [] Verificato che il combinato disposto della c.d. Riforma Gelmini con i suoi decreti attuativi e le leggi finanziarie 2007 (L.296/06) e 2008 (L.244/07) hanno gi comportato, di fatto, una riduzione generalizzata dell'assistenza scolastica relativamente agli insegnanti di sostegno ridefinendo i rapporti di assistenza ancorati ad una logica di razionalizzazione della spesa pubblica e abrogando precedenti normative di assegnazione di tali insegnanti in presenza di alunni con disabilit; Preso atto: che con l'approvazione definitiva della manovra correttiva (conversione del DL 98/2011) in ordine alla razionalizzazione della spesa scolastica, vengono ulteriormente compromesse le capacit del sistema di rispondere efficacemente alle esigenze dei nuclei familiari in cui presente un disabile, stabilendo in particolare che l'organico di sostegno sia assegnato complessivamente alla scuola o a reti di scuole, nel rispetto comunque della previsione del numero di tali alunni in ragione della media di un docente ogni due alunni disabili. che l'indicazione, di usufruire tanto dei docenti di sostegno che dei docenti di classe per l'azione didattica e di integrazione per i singoli alunni disabili, apre notevoli equivoci interpretativi (cio se non ci sono insegnanti di sostegno a sufficienza, ci pensano i docenti curricolari) compromettendo nei fatti la continuit dei percorsi didattici/formativi, inoltre, sappiamo perfettamente, che sarebbe anche di difficile attuazione dato il taglio generalizzato delle compresenze nelle scuole di base che il taglio ai trasferimenti a regioni e enti locali, come previsto da detta manovra, produrr anche effetti pesanti su: servizi sociali, assistenza scolastica, trasporto pubblico e render impossibile far intervenire i comuni e province in sostituzione del Ministero come accaduto in questi ultimi anni Tenuto conto [] Inoltre Dopo la sentenza della Corte Costituzionale ci sono state oltre 4 mila sentenze di condanna emesse dai TAR di tutta Italia, in risposta a ricorsi presentati, a favore degli alunni disabili e ci nonostante gli uffici scolastici regionali rimangono inadempienti e continuano a mancare gli insegnanti di sostegno con conseguente rapporto tra alunni disabili e insegnanti di sostegno insufficiente a garantire adeguata assistenza; [] Considerato: []

n. 6 del 07/03/2012
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI LIVORNO [] Ribadisce la necessit di rivedere tempestivamente a livello nazionale la regolamentazione in materia di numero massimo di alunni per classe, in modo da scongiurare la prassi negativa di un aumento indiscriminato del numero, riportandoli alle disposizioni del DPR 81/09 al fine di consentire il diritto a tutti gli alunni (disabili e non) ad un ambiente adeguato sia ai livelli di apprendimento che a quelli di integrazione; Richiede al Ministero di provvedere alla puntuale applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n.80 del 23 febbraio 2010; Impegna: lassessore competente, per quanto di sua competenza, ad effettuare un censimento della situazione esistente sul numero di alunni per classe laddove si abbia la presenza di alunni disabili, certificati gravi ma anche di quanti non certificati (per motivi di scelta o altro) comunque aventi necessit di sostegno la Giunta Provinciale a farsi carico di azioni concrete volte al coordinamento e al sostegno di politiche di assistenza e integrazione scolastica degli alunni disabili e a recepire e favorire ogni idonea specifica progettualit che sia finalizzata a garantire lesercizio effettivo del diritto allo studio e allintegrazione scolastica, come previsto dalla cornice normativa riportata in premessa al presente atto. I consiglieri: Silvio Lami (PRC), Michele Mazzola (PdCI) e Cristiano Adriani (SEL)

In totale contrasto con l'esito referendario del giugno scorso i Sindaci dei Comuni dell'ATO2 hanno ACCORDATO UNA PROROGA FINO AL 2026 alla concessione della gestione del servizio idrico ad Acque Spa! Ancora oggi, per, 8 mesi dopo quel referendum vittorioso, non hanno mosso un dito per eliminare la vergognosa speculazione del 7% di profitto garantito ai privati sulle nostre bollette dell'acqua! Persino il Ministro Clini ha sollecitato ufficialmente tutti i presidenti di regione a far rispettare la legge e i referendum. In tutta la Toscana il comitato Acqua Bene Comune lotta affinch il voto degli italiani al referendum venga rispettato e Federconsumatori ha gi presentato ricorso al TAR sulla proroga ad Acque Spa.

Venerd 9 marzo - ore 21:00


sala consiliare - il Comune di Calci

ASSEMBLEA PUBBLICA
per discuterne con i presidenti di ATO2 e Acque SpA
un appuntamento da non mancare, per difendere la volont popolare e per difendere lacqua pubblica!

FdS Provincia di Firenze: su proteste dei pendolari


Aumenta la protesta dei pendolari dei territori chiantigiani, della Valdelsa e della valdipesa. I tagli draconiani attivati dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Firenze devastano la tenuta del trasporto su gomma e soprattutto lefficienza e la qualit dei servizi. Azzerati collegamenti strategici nelle zone di S.Casciano, Tavarnelle, Cerbaia, Ginestra, Montelupo, eliminate molte tratte, soppresse linee e ridotte le percorrenze senza che fosse realizzata la necessaria integrazione tra ferro e gomma. Assordante il silenzio degli Enti Locali sulle ricadute delle soppressioni e sulle penalizzazioni che queste creano sulle fasce sociali pi deboli. Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Firenze di fermare la logica dei tagli e di chiarire se dal 1 marzo saranno previste ulteriori soppressioni di bus, linee e tratte nel Chianti Fiorentino/Valdipesa/Valdelsa, quali sono quelle pi a rischio e i criteri utilizzati. Domanda di attualit art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.

n. 6 del 07/03/2012

10

Un 8 marzo di lavoro, diritti e solidariet


Mozioni approvate dal Consiglio Regionale del 07/03/2012
Mozione n. 367 - Per un intervento legislativo nazionale per il contrasto al fenomeno delle dimissioni in bianco Il consiglio Regionale toscano, impegna la Giunta Regionale: Ad intraprendere unopportuna azione in sede di Conferenza Stato-Regioni affinch il legislatore nazionale intervenga in materia ed a verificare gli spazi, in rapporto alle competenze legislative affidate alla Regione dallart. 117 della Costituzione, per un intervento normativo regionale teso a contrastare il fenomeno in oggetto, previa concertazione con le organizzazioni sindacali e la Commissione consiliare competenMozione n. 357 - Azioni contro la violenza di Genere Premesso che in Italia la violenza maschile la prima causa di morte per le donne dai 16 ai 44 anni; Ricordato che, come si evince dal rapporto della Rete Regionale sulle violenze di genere, le donne vittime di violenza fisica, psicologica, culturale, ed economica allinterno della propria casa perpetrata da partner o ex partner necessitano e richiedono sempre pi consapevolmente aiuto e inserimento nei centri anti-violenza (in luoghi/strutture idonee per un intervento tempete; A verificare che negli appalti per beni e servizi sottoscritti, non si ravvisino situazioni di richiesta di dimissioni in bianco come quelli scritti in premessa; Ad inserire nei bandi di gara di appalti di beni e servizi, clausole per le quali, in caso di verificata richiesta di dimissioni in bianco, sia prevista la rescissione dellappalto medesimo. Si impegna: Ad inviare la presente mozione al Presidente del Consiglio, [] I consiglieri: D. Lastri, M. Sgherri... sane e consapevoli;

stivo e risolutivo; [] Impegna la Giunta regionale:

A informare la cittadinanza sui


servizi e percorsi dedicati alle vittime di violenza, comprendendo anche un percorso nelle scuole che favorisca la possibilit di denunciare le violenze anche da parte di soggetti minorenni vittime dirette o indirette (violenza sulla madre);

A rendere operativi i progetti e


gli iter inerenti al sostegno delle donne, a partire dallallontanamento effettivo e tutelato dal nucleo familiare e la momentanea permanenza nei centri antiviolenza (in strutture idonee e regolate dagli organi preposti), sostenendo a tal fine iniziative pubbliche, del volontariato e del privato sociale, come case famiglia o altri interventi simili; e educative volte alla formazione di relazioni tra i generi

A promuovere azioni positive


per leguaglianza di genere in tutti i campi del vivere associato - politico, economico, culturale.

A sviluppare politiche culturali I consiglieri Mauro Romanelli,


Monica Sgherri e Paolo Marini

Mozione n. 385 - In merito alla morte di RHimi Bassem e alla necessit di accertare le condizioni sanitarie dei cittadini in stato di fermo Premesso che: nella notte tra venerd 24 e sabato 25 febbraio scorso il cittadino tunisino RHhimi Bassem, di 29 anni, stato trovato morto in una cella di sicurezza della Questura di Firenze; secondo il referto dellautopsia eseguita dai medici legali la causa della morte sarebbe dovuta ad una emorragia polmonare e non ci sarebbero segni di percosse, gli stessi familiari hanno fatto richiesta e ottenuto, tramite il loro legale, una seconda autopsia. Richiesta fatta anche dal Console onorario della Tunisia in Toscana; quello del giovane tunisino il secondo decesso avvenuto allinterno della camera di sicurezza della Questura fiorentina, un mese fa, infatti, un giovane marocchino di 26 anni si era suicidato impiccandosi alla grata della porta blindata. Tenuto conto di come sia il Garante dei Detenuti di Firenze, sia il Garante Regionale delle persone private delle libert personali, a seguito della loro ispezione alle celle di sicurezza della Questura di luned 27 febbraio scorso, hanno denunciato delle condizioni della struttura da loro stessi definite una desolazione assoluta per il loro squallore e sicuramente inadeguate da un punto di vista della preservazione della dignit di persone che ricordiamo sono nella fase di fermo e in attesa di convalida. Considerato che, dunque, sicuramente ci troviamo di fronte a una situazione in cui spesso non vengono garantite le condizioni minime di dignit della persona, come nel caso delle camere di sicurezza. Tenuto conto che nel Decreto svuota carcere previsto che la persona fermata in attesa di convali-

n. 6 del 07/03/2012
da dello stesso viene trattenuta nelle celle di sicurezza delle Questure. Tenuto conto che al contrario di quanto avviene in caso di arresto non, nel caso di fermo non prevista nessuna visita medica di accertamento delle condizioni sanitarie della persona. Ritenuto che riguardo al caso certamente le autorit dovranno fare le indagini del caso e accertare le eventuali responsabilit e ribadita, la piena fiducia nei confronti della magistratura competente riguardo alle indagini in corso sul decesso di RHhimi Bassem. Impegna la Giunta Regionale a intervenire -anche a seguito della denuncia del Garante Regionale dei Detenuti-, presso il Governo affinch nel nuovo Decreto sulle Carceri sia prevista, in caso di fermo in attesa di convalida, e in assenza di strutture idonee, la predisposizione di apposite strutture; a assicurare, anche tenendo conto delle competenze regionali in materia sanitaria, tramite apposito protocollo con lamministrazione penitenziaria, una visita medica preventiva per accertare le condizioni sanitarie del fermato. M. Sgherri, V. Bugli, M. Gazzarri, P. Ciucchi

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Sicurezza sul lavoro: mozione unanime contro riduzione controlli


da: www.consiglio.regione.toscana.it Latto, sottoscritto da tutti i componenti della commissione emergenza occupazionale, presieduta da Paolo Marini (Fed. Sinistra Verdi) impegna la Giunta regionale a intervenire presso il Governo perch siano cancellate norme del decreto semplificazioni. Il Decreto legge varato dal Governo lo scorso 9 febbraio (il decreto semplificazioni) introducenorme che inciderebbero molto negativamente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e, nonostante la grave crisi economica e occupazionale in atto, la Regione Toscana non pu permettere che siano abbassati i livelli di guardia a tutela di lavoratori e cittadini. quanto afferma una mozione approvata allunanimit dallassemblea regionale e sottoscritta da tutti i componenti la commissione emergenza occupazionale. Latto impegna la Giunta regionale ad intervenire presso il Governo centrale affinch le norme che incidono negativamente sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro siano cancellate e perch sia ripristinato il diritto costituzionale dei lavoratori e dei cittadini alla sicurezza e alla salute. In particolare la mozione specifica come il citato Decreto legge imponga la collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarit. Inoltre, ricorda il testo approvato dallaula, prevista la soppressione o riduzione dei controlli sulla imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualit (Uni Iso 9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate. Per la Toscana, precisa la mozione, la sicurezza sui luoghi di lavoro obiettivo prioritario e la Regione ha approvato e reso operativi numerosi piani di intervento in tal senso.

Emergenza occupazionale: segnali di crisi anche nel senese


da: www.consiglio.regione.toscana.it

La commissione presieduta da Marini ha fatto tappa al Palazzo della Provincia di Siena dove ha fatto il punto della situazione locale incontrando istituzioni e categorie sociali ed economiche. In linea generale siamo di fronte a un territorio che ha una tenuta migliore di altri territori toscani, ma chiaro che anche in provincia di Siena la crisi si fa sentire, in particolare in quei comparti, come quello della produzione dei camper, dove la contrazione del mercato risulta essere sensibile.

Cos il presidente della commissione Emergenza occupazionale, Paolo Marini (FdsVerdi), si espresso al termine dellincontro svolto stamani con istituzioni locali e categorie economiche e sociali presso la sede della Provincia di Siena, nella centrale piazza del Duomo. I dati generali dipingono limmagine di un territorio in cui dove, a fronte di una situazione complessiva migliore che in altre zone della Toscana, vi sono comunque distretti produttivi che risentono della crisi economica che affligge il Pae-

se. Il comparto del camper, ad esempio, risente del 60 per cento di immatricolazioni in meno registrate, in Italia, nel corso del 2011. E non lunico dato negativo. In sofferenza c anche il distretto del cristallo. E situazioni di crisi esistono anche nel settore della meccanica, specie per quanto riguarda gli investimenti sulle macchine edili. La crisi finanziaria, inoltre, acuisce il problema del credito a favore delle aziende, che anche nel Senese mostra difficolt ad esaudire le richieste che arrivano dagli imprenditori.

Atti in Consiglio
Interrogazioni orali:
n. 592 del 01/03/2012 In merito agli sviluppi legati al progetto dellAutostrada Tirrenica n. 591 del 01/03/2012 In merito agli sviluppi della vicenda riguardante la perdita in mare di fusti contenenti sostanze potenzialmente tossiche da parte del cargo Venezia nei pressi dellisola di Gorgona n. 581 del 28/02/2012 In merito ad alcune norme inserite dal Governo Monti nellart. 14 del DL 5/2012 del 09/02/2012 (decreto semplificazioni) n. 579 del 27/02/2012 In merito alla Verifica della corretta redazione della revisione ordinaria del piano dambito dellAATO3 Medio Valdarno

A cura del Gruppo Consiliare Federazione della Sinistra - Verdi

Via Cavour, 4 50129 - Firenze Tel.: 055 2387 445 / 240 / 341 Fax: 055 2387 570

Mozione n. 378 del 23/02/2012 Siamo su Facebook: FdS-Verdi Gruppo Toscana Approvata nel Consiglio Regionale e su internet: www.prcgruppotoscana.it del 07/03/2012 www.pdcitoscana.blogspot.com In merito alla contrariet allindividuazione www.rifondazionetoscana.it di siti per lo stoccaggio delle scorie nucleari sul territorio della Regione Toscana Visto che con il Decreto legge n. 1/2012 art. 24 accelerazione delle attivit di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari vorrebbe dare impulso al decommissioning e rendere pi facile lautorizzazione di nuovi depositi nucleari, in deroga se necessario a procedure ordinarie. Considerato che tra i siti individuati a suo tempo dalla SOGIN (societ incaricata tra laltro - della gestione delle scorie nucleari) vi erano numerose localit toscane sparse tra le province di Grosseto, Livorno, Pisa e Pistoia; Ricordato che, a suo tempo, ci fu una vera e propria sollevazione di comunit locali ed enti pubblici contro i criteri adottati per lindividuazione di tali aree e che la stessa Regione Toscana si espresse contro tale scelta; Verificato che nel nostro territorio non esistono centrali nucleari n depositi civili di scorie nucleari; Accertato che il territorio toscano considerato in larghissima parte area a pericolosit sismica; Ricordato lesito del referendum popolare del giugno dello scorso hanno attraverso il quale i cittadini italiani hanno espresso un chiaro e netto no allintroduzione e lutilizzo di centrali per la nucleari per la produzione di energia nucleare nel territorio nazionale, esprimendo una pi generale contrariet alla presenza di materiale nucleare sul medesimo nella consapevolezza dellestrema pericolosit del medesimo e dellopzione nucleare Tenuto conto dei continui richiami delle forze politiche della Toscana al massimo coinvolgimento della societ e delle sue articolazioni alle scelte da operare sul territorio regionale; Impegna il Presidente e la Giunta Regionale Toscana .. Ad attivarsi con urgenza presso il Governo al fine di giungere a modificare profondamente il testo dellarticolo anzidetto del Decreto Legge n. 1/2012 e le normative collegate, in conformit a quanto suddetto al fine di non procedere alla individuazione di siti di stoccaggio di scorie nucleari senza il consenso delle Regioni, degli enti locali e delle comunit locali interessate, tutto ci previa adeguata informazione alle medesime. Altres, al momento che venissero nuovamente indicati siti di stoccaggio di scorie nucleari sul territorio della Regione Toscana, ad esprimere in conformit al decreto legge n. 1/2012 art. 24 e normative collegate parere negativo allautorizzazione dei medesimi

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