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6 del 07/03/2012
Sommario:
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FI: 8 marzo giorno di riflessione e di lotta PT: interrogazione in merito alla casa di riposo Villa Guidotti
LI: Mozione contro le discriminazioni 8 degli alunni disabili nelle scuole PI: Assemblea pubblica su acqua 9
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pi ristretta e sempre pi ricca. Le misure del governo sono recessive. Era possibile prendere i soldi dove erano per finanziare la ripresa e il lavoro, invece il governo Monti, in piena continuit con il suo predecessore, continua a prendere i soldi da chi la crisi lha gi pagata in questi anni e continua a pagarla in termini di perdita dei diritti e del lavoro. A manovre economiche fortemente classiste si aggiunge un attacco drastico al sistema dei diritti. Questo il significato della voglia di cancellare il contratto nazionale del lavoro e larticolo 18, fino al decreto sulla semplificazione amministrativa che distrugge la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo attacco, senza precedenti, al welfare che abbiamo conosciuto e alle conquiste del movimento dei lavoratori si accompagna, e non ce ne stupiamo, ad un attacco al sistema democratico incarnato nella Costituzione nata dalla guerra di liberazione: in ballo ora lespulsione dalla rappresentanza dei non omogenei alla Grosse koalition. La Tav una delle opere paradigmatiche di tutti questi aspetti. Loccasione mancata per offrire finalmente al popolo dei lavoratori, studenti, di tutti i pendolari cio l85% dei viaggiatori in treno - la realizzazione di un trasporto ferroviario moderno, veloce, efficiente, puntuale, e perch no pulito e comodo. Gi perch tutte le risorse economiche verranno destinate dal governo al 10% dei viaggiatori, cio a quelli dellAlta Velocit. Ma la TAV non solo un grandissimo danno economico e anche un danno ambientale e di civilt: sarebbe legittimo chiedersi oggi, a 20 anni dallinizio dellopera, dato che le previsioni erano sbagliate e che oggi lopera si dimostra inutile, dannosa e soprattutto non prioritaria, perch si continua a volerla. Non questa la grande opera di cui abbiamo bisogno. Le grandi opere di cui necessitiamo con urgenza parlano di una rete di interventi sul territorio, di messa in sicurezza che danno tanto e tanto lavoro. La risposta questa: come per la crisi economica, deve continuare a trarre benefici chi in questi anni ha continuato ad arricchirsi! Non questa la grande opera di cui abbiamo bisogno neanche qui a Firenze. Immaginiamo se quei migliaia di euro destinati a pochi chilometri di sottoattraversamento e di nuova stazione fossero invece investiti nellammodernamento della rete ferroviaria regionale! Sarebbe veramente unopera grandiosa, utile e condivisa! Non sbagliamoci sul Governo Monti, non la sua ottusit, classismo! Non sbagliamoci, non il movimento No Tav a essere violento la grosse koalition ad avere bisogno di criminalizzare la giusta protesta, cio il pi che legittimo conflitto! Monica Sgherri - Capogruppo FdS-Verdi
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I DE I La crisi economica morde ogni V giorno di pi; la continua crescita TA LARdella diseguaglianza uno dei risulLA NDO tati pi eloquenti: sempre pi poveri, o a PE rischio di povert e una minoranza sempre
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[] Il Tav va fatto a prescindere. Va fatto per tautologia: perch stato deciso di farlo. Va fatto perch si deve fare. Va fatto per il bene dei nostri figli. Va fatto a qualsiasi costo, in senso proprio: a costo di svuotare ancora di pi le casse dello stato e di passare sui territori e sui corpi degli abitanti. Non poi una grande novit, ci che succede con le grandi dighe in Cina, con gli impianti petroliferi in Nigeria, con la messa a coltura industriale delle terre in Africa, con gli espropri in India, con il disboscamento dell'Amazzonia... Ovunque il progresso termoindustriale avanza, contadini, indigeni, abitanti vengono espropriati, umiliati, impoveriti, spinti a resistenze disperate, indotti al suicidio. La pervicacia con cui il partito unico del progresso sostiene certi mega investimenti non contempla contraddittori alla pari sulla base di confronti tra progetti alternativi, non contano le argomentazioni concrete: quanto costa, chi lo paga, chi lo ripaga, quali le ricadute economiche, quali i danni ambientali, quali devono essere le priorit degli investimenti nel campo dei trasporti e, in generale, della spesa pubblica. Tutte queste domande appaiono ininfluenti e banali, sollevate da pedanti spacca-
n. 6 del 07/03/2012
cato che ha assunto nel discorso politico comune. Il modello Tav-Grandi Opere (istituzionalizzato dalla Legge Obiettivo e realizzato con gli affidamenti negoziali e il dialogo competitivo tra oligopoli imprenditoriali e concessionari compiacenti) non solo una modalit con cui si presenta l'economia della truffa (per usare una vecchia espressione di Galbraith), ma un modello politico-sociale compiuto, invasivo, performante tutte le relazioni di potere e le forme di organizzazione della societ. La dichiarazione di interesse pubblico con cui le screditate e compromesse autorit pubbliche centrali (governi e parlamenti) autocertificano gli interessi delle imprese e delle banche come bene generale e cercano cos di metterlo al riparo dalle contestazioni delle popolazioni, si trasformata in una dichiarazione di guerra, in sospensione dei diritti individuali e costituzionali, in legge marziale. I No Tav non chiedono solo un altro modello di mobilit, di uso del territorio e della spesa pubblica, ma anche altre modalit decisionali, trasparenti e partecipate, un altro modello di democrazia.
n. 6 del 07/03/2012
n. 6 del 07/03/2012
n. 6 del 07/03/2012 Servizio idrico nellAato3 Medio Valdarno. Dal ministero quindici prescrizioni sulla revisione del piano dambito. Sgherri: rilievi pesanti. Presentata oggi uninterrogazione in merito
27/02/2012 - Con decreto del 20 gennaio 2012 il ministero dellambiente si espresso sulla revisione del Piano dAmbito 2010 2021 dellAto3. Il Ministero decreta che il piano redatto correttamente aggiungendo per a condizione che siano osservate le seguenti prescrizioni. Fra esse lindicazione dellesclusione di una serie di voci dal computo dei costi operativi, di escludere dal calcolo tariffario la componente di conguaglio relativo allatto di transazione del 23 marzo 2007, di rideterminare i pagamenti agli enti locali escludendo la quota di valorizzazione del patrimonio conferito al gestore e rimodulare la quota destinata al rimborso dei mutui in funzione delleffettivo andamento delle rate corrisposte dai comuni, e soprattutto escludere dal calcolo tariffario la componente della remunerazione del capitale investito relativa alle immobilizzazioni. Ed inoltre: formulare limpegno a non riconoscere a pi di lista i costi connessi alle nuove attivit. Ecc. Il documento ministeriale fa emergere, a mio avviso, questioni lampanti che vanno oltre una mera analisi contabile in quanto si toccano aspetti relativi ad un improprio appesantimento delle spese a carico della tariffa che si traducono di conseguenza in minori investimenti realizzati (se non in maggiori guadagni per il soggetto gestore) e nellaumento della tariffa pagata dai cittadini: se si dovuti giungere alla richiesta di esclusione da parte del Ministero di tutti questi costi corrisposti al gestore significa che essi erano pi o meno implicitamente e tacitamente inseriti nel piano! Modalit certo che non pu che essere fonte di inquietudine. Un altro aspetto: in merito agli investimenti per gli anni 2005/ 2009 , degli oltre duecentoventi milioni di euro previsti nel Piano dambito, a carico della tariffa, il gestore ne ha realizzati poco pi di cento settanta, ed il resto? Si poteva destinarli a nuovi investimenti oppure destinarli a ridurre la tariffa. E nonostante questa situazione emerge che con la revisione del 2007 si previsto di riconoscere un contributo straordinario di circa 2,5 milioni di euro per mancati ricavi in merito a investimenti collegati agli allacciamenti non coperti dai contributi degli utenti! Di fronte a tutto questo ho presentato uninterrogazione, per capire quali siano le conseguenze di quanto prescritto dal Ministero: nellambito del recupero delle risorse non effettivamente spese cos come bisogna capire se possibile quantificare il risparmio derivante dalle voci escluse dai costi operativi, dai conguagli, dal calcolo della tariffa ecc. Se, dalle prescrizioni imposte non si ravvisi da parte dellautorit dAmbito Medio Valdarno una sensibilit maggiore, con scelte allora adottate, a favore del soggetto gestore piuttosto che alla tutela dei cittadini utenti. Certo risposte che potranno ne siamo consci giungere per quanto riguarda le competenze regionali, su una vicenda che tanto pi alla luce della creazione dellAto unico regionale delle acque non pu che essere di interesse della Regione, in quanto lAto in questione rappresenta un pezzo del medesimo e la vicenda va a toccare quindi lambito pi generale e le nuove autorit che dalla riforma regionale degli Ato sono scaturite. Senza dimenticare che la prescrizione ministeriale che indica di escludere la remunerazione del capitale investito relativa alle immobilizzazioni elemento che tocca pienamente quanto stabilito dallesito referendario dello scorso giugno! Auspico che per quanto di competenza la Regione compia ogni passo per il recepimento delle prescrizioni ministeriali che paiono tutte favorevoli ai cittadini -, al fine anche di evitare la possibilit di eventuali ricorsi presso la giustizia amministrativa da parte di qualcuno dei soggetti coinvolti nella vicenda.
Firenze, 27 febbraio 2012 Oggetto: interrogazione orale urgente in merito alla Verifica della corretta redazione della revisione ordinaria del piano dambito dellAATO 3 Medio Valdarno. [] Sono ad interrogare il Presidente della Giunta e lassessore competente per sapere se non ritenga gravi, anche ai fini della tutela dei cittadini/utenti, le irregolarit registrate dalla relazione del Conviri in merito alla gestione del servizio idrico integrato a cura del soggetto gestore dellex ATO 3 Medio Valdarno; Se e in che modo intenda adoperarsi la Regione Toscana per garantire il recepimento delle osservazioni e prescrizioni di cui allart 2 del decreto ministeriale 20 /1/2012 sopra ricordato al fine anche di evitare la possibilit di eventuali ricorsi presso la giustizia amministrativa. Se e in che modo la Regione Toscana intenda far luce sugli effetti che la revisione del piano dambito indicata dal Conviri e le penalit applicate al soggetto gestore avranno sulla qualit della gestione e dellofferta del servizio, anche nei termini di maggiori risorse per investimenti o di riduzione della tariffa idrica pagata dai cittadini. La Consigliera Monica Sgherri
n. 6 del 07/03/2012
tato lAzienda ASL 3 a diminuire il numero dei pazienti inviati presso Villa Guidotti; le misure che la Provincia ha attivato o intende attivare in merito alla questione. La Capogruppo Prc per la F.d.S Rita Monari
n. 6 del 07/03/2012
Questa mozione stata presentata i primi di novembre e potrebbe risultare ormai datata, anche perch dopo le prime proteste di inizio di anno scolastico il ministro Gelmini, aveva dato rassicurazioni in merito al fatto che non vi sarebbero stati tagli agli insegnanti di sostegno... Ma diversamente dalle rassicurazioni in conseguenza dellaumento di 20mila unit di alunni con disabilit certificata (quasi 190mila questanno) viene scardinano il rapporto di due alunni per singolo insegnante, cos come invece sarebbe previsto dalla norma istituita dal governo Prodi e mai abrogata. Nellaprile scorso il ministero della Gelmini stato condannato per discriminazione nei confronti di alcuni studenti con disabilit e obbligato a ripristinare tutte le ore di sostegno previste per singolo alunno. Purtroppo la sentenza non ha impedito ai tagli successivi di peggiorare ulteriormente la situazione. In Toscana il numero degli alunni disabili sono saliti da 9.915 a 10.202 e anche qui il numero degli insegnanti di sostegno rimasto invariato (4.690), contraddicendo anche la sentenza della Corte Costituzionale n. 80/2010, che prevede, alloccorrenza, la concessione di posti in deroga. stato, pertanto, disatteso il rapporto di due alunni per singolo insegnante fissato dalle stesse normative limitando oggettivamente il diritto al sostegno. Il tutto infine risultato aggravato anche dalle classi sempre pi numerose, che non dovrebbero superare le venti unit in caso di presenza di allievi disabili. A tutto ci dobbiamo anche aggiungere la preoccupazione, delle famiglie e delle associazioni, per le future certificazioni, dato che la connotazione di gravit diventata un requisito indispensabile per ottenere il sostegno scolastico. Silvio Lami Consigliere provinciale Livorno
MOZIONE: Contro le discriminazioni degli alunni disabili nelle scuole, per il sostegno di politiche di assistenza e integrazione scolastica degli alunni disabili e il diritto allo studio per tutti e per tutte. Premesso Che il gi fragile equilibrio dei servizi per rispondere efficacemente alle esigenze dei nuclei familiari in cui sono presenti disabili. che la scuola pubblica si configura come servizio essenziale per la vita di una comunit e il diritto allo studio per ogni cittadino un diritto soggettivo, che trova il suo fondamento nei comma 3 e 4 dell'art. 34 della Costituzione; che le leggi nazionali dell'ordinamento italiano, in particolare la L.517/77 e la L.270/82 hanno rappresentato un riferimento di civilt nel cammino dell'integrazione per i soggetti diversamente abili anche in ambito scolastico [] Ricordato [] Verificato che il combinato disposto della c.d. Riforma Gelmini con i suoi decreti attuativi e le leggi finanziarie 2007 (L.296/06) e 2008 (L.244/07) hanno gi comportato, di fatto, una riduzione generalizzata dell'assistenza scolastica relativamente agli insegnanti di sostegno ridefinendo i rapporti di assistenza ancorati ad una logica di razionalizzazione della spesa pubblica e abrogando precedenti normative di assegnazione di tali insegnanti in presenza di alunni con disabilit; Preso atto: che con l'approvazione definitiva della manovra correttiva (conversione del DL 98/2011) in ordine alla razionalizzazione della spesa scolastica, vengono ulteriormente compromesse le capacit del sistema di rispondere efficacemente alle esigenze dei nuclei familiari in cui presente un disabile, stabilendo in particolare che l'organico di sostegno sia assegnato complessivamente alla scuola o a reti di scuole, nel rispetto comunque della previsione del numero di tali alunni in ragione della media di un docente ogni due alunni disabili. che l'indicazione, di usufruire tanto dei docenti di sostegno che dei docenti di classe per l'azione didattica e di integrazione per i singoli alunni disabili, apre notevoli equivoci interpretativi (cio se non ci sono insegnanti di sostegno a sufficienza, ci pensano i docenti curricolari) compromettendo nei fatti la continuit dei percorsi didattici/formativi, inoltre, sappiamo perfettamente, che sarebbe anche di difficile attuazione dato il taglio generalizzato delle compresenze nelle scuole di base che il taglio ai trasferimenti a regioni e enti locali, come previsto da detta manovra, produrr anche effetti pesanti su: servizi sociali, assistenza scolastica, trasporto pubblico e render impossibile far intervenire i comuni e province in sostituzione del Ministero come accaduto in questi ultimi anni Tenuto conto [] Inoltre Dopo la sentenza della Corte Costituzionale ci sono state oltre 4 mila sentenze di condanna emesse dai TAR di tutta Italia, in risposta a ricorsi presentati, a favore degli alunni disabili e ci nonostante gli uffici scolastici regionali rimangono inadempienti e continuano a mancare gli insegnanti di sostegno con conseguente rapporto tra alunni disabili e insegnanti di sostegno insufficiente a garantire adeguata assistenza; [] Considerato: []
n. 6 del 07/03/2012
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI LIVORNO [] Ribadisce la necessit di rivedere tempestivamente a livello nazionale la regolamentazione in materia di numero massimo di alunni per classe, in modo da scongiurare la prassi negativa di un aumento indiscriminato del numero, riportandoli alle disposizioni del DPR 81/09 al fine di consentire il diritto a tutti gli alunni (disabili e non) ad un ambiente adeguato sia ai livelli di apprendimento che a quelli di integrazione; Richiede al Ministero di provvedere alla puntuale applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n.80 del 23 febbraio 2010; Impegna: lassessore competente, per quanto di sua competenza, ad effettuare un censimento della situazione esistente sul numero di alunni per classe laddove si abbia la presenza di alunni disabili, certificati gravi ma anche di quanti non certificati (per motivi di scelta o altro) comunque aventi necessit di sostegno la Giunta Provinciale a farsi carico di azioni concrete volte al coordinamento e al sostegno di politiche di assistenza e integrazione scolastica degli alunni disabili e a recepire e favorire ogni idonea specifica progettualit che sia finalizzata a garantire lesercizio effettivo del diritto allo studio e allintegrazione scolastica, come previsto dalla cornice normativa riportata in premessa al presente atto. I consiglieri: Silvio Lami (PRC), Michele Mazzola (PdCI) e Cristiano Adriani (SEL)
In totale contrasto con l'esito referendario del giugno scorso i Sindaci dei Comuni dell'ATO2 hanno ACCORDATO UNA PROROGA FINO AL 2026 alla concessione della gestione del servizio idrico ad Acque Spa! Ancora oggi, per, 8 mesi dopo quel referendum vittorioso, non hanno mosso un dito per eliminare la vergognosa speculazione del 7% di profitto garantito ai privati sulle nostre bollette dell'acqua! Persino il Ministro Clini ha sollecitato ufficialmente tutti i presidenti di regione a far rispettare la legge e i referendum. In tutta la Toscana il comitato Acqua Bene Comune lotta affinch il voto degli italiani al referendum venga rispettato e Federconsumatori ha gi presentato ricorso al TAR sulla proroga ad Acque Spa.
ASSEMBLEA PUBBLICA
per discuterne con i presidenti di ATO2 e Acque SpA
un appuntamento da non mancare, per difendere la volont popolare e per difendere lacqua pubblica!
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Mozione n. 385 - In merito alla morte di RHimi Bassem e alla necessit di accertare le condizioni sanitarie dei cittadini in stato di fermo Premesso che: nella notte tra venerd 24 e sabato 25 febbraio scorso il cittadino tunisino RHhimi Bassem, di 29 anni, stato trovato morto in una cella di sicurezza della Questura di Firenze; secondo il referto dellautopsia eseguita dai medici legali la causa della morte sarebbe dovuta ad una emorragia polmonare e non ci sarebbero segni di percosse, gli stessi familiari hanno fatto richiesta e ottenuto, tramite il loro legale, una seconda autopsia. Richiesta fatta anche dal Console onorario della Tunisia in Toscana; quello del giovane tunisino il secondo decesso avvenuto allinterno della camera di sicurezza della Questura fiorentina, un mese fa, infatti, un giovane marocchino di 26 anni si era suicidato impiccandosi alla grata della porta blindata. Tenuto conto di come sia il Garante dei Detenuti di Firenze, sia il Garante Regionale delle persone private delle libert personali, a seguito della loro ispezione alle celle di sicurezza della Questura di luned 27 febbraio scorso, hanno denunciato delle condizioni della struttura da loro stessi definite una desolazione assoluta per il loro squallore e sicuramente inadeguate da un punto di vista della preservazione della dignit di persone che ricordiamo sono nella fase di fermo e in attesa di convalida. Considerato che, dunque, sicuramente ci troviamo di fronte a una situazione in cui spesso non vengono garantite le condizioni minime di dignit della persona, come nel caso delle camere di sicurezza. Tenuto conto che nel Decreto svuota carcere previsto che la persona fermata in attesa di convali-
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da dello stesso viene trattenuta nelle celle di sicurezza delle Questure. Tenuto conto che al contrario di quanto avviene in caso di arresto non, nel caso di fermo non prevista nessuna visita medica di accertamento delle condizioni sanitarie della persona. Ritenuto che riguardo al caso certamente le autorit dovranno fare le indagini del caso e accertare le eventuali responsabilit e ribadita, la piena fiducia nei confronti della magistratura competente riguardo alle indagini in corso sul decesso di RHhimi Bassem. Impegna la Giunta Regionale a intervenire -anche a seguito della denuncia del Garante Regionale dei Detenuti-, presso il Governo affinch nel nuovo Decreto sulle Carceri sia prevista, in caso di fermo in attesa di convalida, e in assenza di strutture idonee, la predisposizione di apposite strutture; a assicurare, anche tenendo conto delle competenze regionali in materia sanitaria, tramite apposito protocollo con lamministrazione penitenziaria, una visita medica preventiva per accertare le condizioni sanitarie del fermato. M. Sgherri, V. Bugli, M. Gazzarri, P. Ciucchi
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La commissione presieduta da Marini ha fatto tappa al Palazzo della Provincia di Siena dove ha fatto il punto della situazione locale incontrando istituzioni e categorie sociali ed economiche. In linea generale siamo di fronte a un territorio che ha una tenuta migliore di altri territori toscani, ma chiaro che anche in provincia di Siena la crisi si fa sentire, in particolare in quei comparti, come quello della produzione dei camper, dove la contrazione del mercato risulta essere sensibile.
Cos il presidente della commissione Emergenza occupazionale, Paolo Marini (FdsVerdi), si espresso al termine dellincontro svolto stamani con istituzioni locali e categorie economiche e sociali presso la sede della Provincia di Siena, nella centrale piazza del Duomo. I dati generali dipingono limmagine di un territorio in cui dove, a fronte di una situazione complessiva migliore che in altre zone della Toscana, vi sono comunque distretti produttivi che risentono della crisi economica che affligge il Pae-
se. Il comparto del camper, ad esempio, risente del 60 per cento di immatricolazioni in meno registrate, in Italia, nel corso del 2011. E non lunico dato negativo. In sofferenza c anche il distretto del cristallo. E situazioni di crisi esistono anche nel settore della meccanica, specie per quanto riguarda gli investimenti sulle macchine edili. La crisi finanziaria, inoltre, acuisce il problema del credito a favore delle aziende, che anche nel Senese mostra difficolt ad esaudire le richieste che arrivano dagli imprenditori.
Atti in Consiglio
Interrogazioni orali:
n. 592 del 01/03/2012 In merito agli sviluppi legati al progetto dellAutostrada Tirrenica n. 591 del 01/03/2012 In merito agli sviluppi della vicenda riguardante la perdita in mare di fusti contenenti sostanze potenzialmente tossiche da parte del cargo Venezia nei pressi dellisola di Gorgona n. 581 del 28/02/2012 In merito ad alcune norme inserite dal Governo Monti nellart. 14 del DL 5/2012 del 09/02/2012 (decreto semplificazioni) n. 579 del 27/02/2012 In merito alla Verifica della corretta redazione della revisione ordinaria del piano dambito dellAATO3 Medio Valdarno
Via Cavour, 4 50129 - Firenze Tel.: 055 2387 445 / 240 / 341 Fax: 055 2387 570
Mozione n. 378 del 23/02/2012 Siamo su Facebook: FdS-Verdi Gruppo Toscana Approvata nel Consiglio Regionale e su internet: www.prcgruppotoscana.it del 07/03/2012 www.pdcitoscana.blogspot.com In merito alla contrariet allindividuazione www.rifondazionetoscana.it di siti per lo stoccaggio delle scorie nucleari sul territorio della Regione Toscana Visto che con il Decreto legge n. 1/2012 art. 24 accelerazione delle attivit di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari vorrebbe dare impulso al decommissioning e rendere pi facile lautorizzazione di nuovi depositi nucleari, in deroga se necessario a procedure ordinarie. Considerato che tra i siti individuati a suo tempo dalla SOGIN (societ incaricata tra laltro - della gestione delle scorie nucleari) vi erano numerose localit toscane sparse tra le province di Grosseto, Livorno, Pisa e Pistoia; Ricordato che, a suo tempo, ci fu una vera e propria sollevazione di comunit locali ed enti pubblici contro i criteri adottati per lindividuazione di tali aree e che la stessa Regione Toscana si espresse contro tale scelta; Verificato che nel nostro territorio non esistono centrali nucleari n depositi civili di scorie nucleari; Accertato che il territorio toscano considerato in larghissima parte area a pericolosit sismica; Ricordato lesito del referendum popolare del giugno dello scorso hanno attraverso il quale i cittadini italiani hanno espresso un chiaro e netto no allintroduzione e lutilizzo di centrali per la nucleari per la produzione di energia nucleare nel territorio nazionale, esprimendo una pi generale contrariet alla presenza di materiale nucleare sul medesimo nella consapevolezza dellestrema pericolosit del medesimo e dellopzione nucleare Tenuto conto dei continui richiami delle forze politiche della Toscana al massimo coinvolgimento della societ e delle sue articolazioni alle scelte da operare sul territorio regionale; Impegna il Presidente e la Giunta Regionale Toscana .. Ad attivarsi con urgenza presso il Governo al fine di giungere a modificare profondamente il testo dellarticolo anzidetto del Decreto Legge n. 1/2012 e le normative collegate, in conformit a quanto suddetto al fine di non procedere alla individuazione di siti di stoccaggio di scorie nucleari senza il consenso delle Regioni, degli enti locali e delle comunit locali interessate, tutto ci previa adeguata informazione alle medesime. Altres, al momento che venissero nuovamente indicati siti di stoccaggio di scorie nucleari sul territorio della Regione Toscana, ad esprimere in conformit al decreto legge n. 1/2012 art. 24 e normative collegate parere negativo allautorizzazione dei medesimi
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