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L’assassinio di Elisa Claps, le indagini su Restivo, i depistaggi: tutto ruota intorno alla chiesa della Santissima Trinità a Potenza
La soffitta
DAL NOSTRO INVIATO
PIERO COLAPRICO
POTENZA
B
ENEDETTO, il timido e bravo ragazzo,
s’era in qualche modo innamorato di
Elisa. Michele il duro, quello che sa
sempre che cosa bisogna fare, ha deci-
so di metterle le mani addosso. E alla fi-
ne — questa è la ricostruzione dell’accusa — Da-
del prete
nilo è scappato, insieme con le sue voci, lascian-
dosi dietro la ragazza uccisa: Elisa, sedicenne, dal
sorriso dolce e dal seno prosperoso. Con il reggi-
seno tagliato, i pantaloni abbassati. Colpita tredi-
ci volte. Nascosta poi sotto un cumulo di tegole.
Era il 12 settembre 1993 e lassù, in cima alla chie-
sa parrocchiale, Elisa è rimasta a decomporsi e
mummificarsi per diciassette anni, mentre Dani-
lo se ne andava, portandosi in giro per l’Italia, e si-
no in Inghilterra, i suoi compagni immaginari, il
bravo Benedetto e il drammatico Michele.
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