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e di FRANCESCO PANNOFINO
IL TESTO
COINCIDENZE
C’erano nell’ordine una città, un ponte bianco e una sera piovosa. Da un lato del ponte
avanzava un uomo con ombrello e cappotto. Dall’altro una donna con cappotto e ombrello.
Esattamente al centro del ponte, là dove due leoni di pietra si guardavano in faccia da
centocinquant’anni, l’uomo e la donna si fermarono, guardandosi a loro volta. Poi l’uomo parlò:
- Gentile signorina, pur non conoscendola, mi permetto di rivolgerle la parola per segnalarle una
strana coincidenza, e cioè che questo mese, se non sbaglio è la quindicesima volta che ci
incontriamo esattamente in questo punto.
- Non sbaglia, cortese signore. Oggi è la quindicesima volta.
- Mi consenta inoltre di farle presente che ogni volta abbiamo sottobraccio un libro dello stesso
autore.
- Si, me ne sono resa conto: è il mio autore preferito, e anche il suo, presumo.
- Proprio così. Inoltre, se mi permette, ogni volta che lei mi incontra, arrossisce violentemente,
e per qualche strana coincidenza, la stessa cosa succede anche a me.
- Avevo notato anch’io questa bizzaria. Potrei aggiungere che lei accenna un lieve sorriso e
sorprendentemente, anch’io faccio lo stesso.
- È davvero incredibile: in più, ogni volta ho l’impressione che il mio cuore batta più in fretta.
- È davvero singolare, signore, è così anche per me, e inoltre mi tremano le mani.
- È una serie di coincidenze davvero fuori dal comune. Aggiungerò che, dopo averla incontrata,
io provo per alcune ore una sensazione strana e piacevole…
- Forse la sensazione di non aver peso, di camminare su una nuvola e di vedere le cose di un
colore più vivido?
- Lei ha esattamente descritto il mio stato d’animo. E in questo stato d’animo, io mi metto a
fantasticare.
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- Un’altra coincidenza! Anch’io sogno che lei è a un passo da me, proprio in questo punto del
ponte, e prende le mie mani tra le sue…
- Esattamente. In quel preciso momento dal fiume si sente suonare la sirena di quel battello che
chiamano “il battello dell’amore”.
- La sua fantasia è incredibilmente uguale alla mia! Nella mia, dopo quel suono un po’
melanconico, non so perché, io poso la testa sulla sua spalla.
- E io le accarezzo i capelli. Nel fare questo, mi cade l’ombrello. Mi chino a raccoglierlo, lei pure
e…
- E trovandoci improvvisamente viso contro viso ci scambiamo un lungo bacio appassionato, e
intanto passa un uomo in bicicletta e dice…
- …Beati voi, beati voi…
Tacquero. Gli occhi del signore brillavano, lo stesso fecero quelli della signorina. In lontananza,
si udiva la melanconica sirena di un battello che si avvicinava. Poi lui disse:
- Io credo, signorina, che una serie così impressionante di coincidenze non sia casuale.
- Non lo credo neanch’io, signore.
- Voglio dire, qua non si tratta di un particolare, ma di una lunghissima sequenza di particolari.
La ragione può essere una sola.
- Certo, non possono essercene altre.
- La ragione è –disse l’uomo sospirando- che ci sono nella vita sequenze bizzarre, misteriose
consonanze, segni rivelatori di cui sfioriamo il significato, ma di cui purtroppo non possediamo
la chiave.
- Proprio così –sospirò la signorina- bisognerebbe essere medium, o indovini, o forse cultori di
qualche disciplina esoterica per riuscire a spiegare gli strani avvertimenti del destino che
quotidianamente echeggiano nella nostra vita.
- In tutti i casi ciò che è accaduto è davvero singolare.
- Una serie di impressionanti coincidenze, impossibile negarlo.
- Forse un giorno ci sarà una scienza in grado di decifrare tutto questo. Intanto le chiedo scusa
del disturbo.
- Nessun disturbo, anzi, è stato un piacere.
- La saluto, gentile signorina.
- La saluto, cortese signore.
IL LIBRO
L’ULTIMA LACRIMA, è una raccolta di racconti di Stefano Benni, pubblicata nel 1994 dalla
casa editrice Feltrinelli.
Il libro contiene venti storie sulle stranezze, i vizi e le virtù della società di oggi
in generale e di quella italiana in particolare. Tra i vari racconti, vi sono "Papà va
in tv", in cui l'esecuzione in diretta di un uomo viene vissuta dalla sua famiglia
come un qualunque spettacolo televisivo, con tanto di talk show alla fine;
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"Fratello Bancomat", in cui lo sportello automatico di una banca preleva soldi dai conti correnti
dei clienti più ricchi e disonesti, aiutando i risparmiatori più bisognosi; in "Sniper" invece viene
descritta una guerra civile tra le regioni del Sud e quelle del Nord Italia. I racconti più "seri"
sono intervallati da storie brevi e più rilassate, quasi ad alleggerire l'atmosfera surreale del
libro.
L’AUTORE
STEFANO BENNI, (Bologna, 12 agosto 1947) è un giornalista, scrittore e poeta italiano.
Con il jazzista Umberto Petrin è autore di Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonius Monk.
I suoi romanzi contengono, tramite la costruzione di mondi e situazioni immaginarie, una forte
satira della società italiana degli ultimi decenni. Il suo stile di scrittura fa ampio uso di giochi di
parole, neologismi e parodie di altri stili letterari.
IL CORTOMETRAGGIO
Il progetto consiste nella realizzazione del cortometraggio ufficiale intitolato "Coincidenze",
racconto contenuto nel libro "L'ultima lacrima" di Stefano Benni.
Le coincidenze sono "l'accadere simultaneo e fortuito di due o più fatti o circostanze diverse".
Come sosteneva Jung, "in natura esistono eventi simultanei che non rispondono alla legge di
causa-effetto, ma che sono comunque legati da un significato. Sono tutti quegli avvenimenti
apparentemente casuali e strani che si trasformano in coincidenze significative..."
La lettura di questo testo rivela la scelta stilistica dell'autore di rappresentare uno scenario
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molto definito, di creare uno spazio per trasformarlo in immagine visivamente dettagliata dove
disegnare e collocare i due personaggi. Al panorama di apparente staticità della scena si
contrappone poi il crescendo di emozioni dei due protagonisti che si lasciano trasportare
dall'analisi che fanno della lunghissima sequenza di particolari coincidenze, accompagnando
così il lettore in un viaggio tanto confortante quanto temporaneo e depistante verso una realtà
parallela, per poi invece precipitarlo in un mondo altro fatto solamente di puri dati che altro
non sono che…coicindenze.
Cosa accadrebbe se non potessimo simbolizzare e attribuire un senso a ciò che accade? Cosa
saremmo se non fossimo capaci di sentire, se non fossimo abitati da sentimenti? Che mondo
vedremmo? Quale forma assumerebbero la vita, le relazioni, gli incontri? Che umanità sarebbe
quella priva della capacità di emozionarsi, di commuoversi e cioè di muovere dai fatti verso altri
esiti semantici senza registrarli come puri dati?
Quale conformazione assumerebbe l'esistere se il vivere non fosse rispondere, trasfigurare le
cose e caricarle di sensi che trascendono la loro pura oggettività, se il dire non fosse
contestualmente anche un u-dire, se il vedere non fosse anche interpretare, dare un nome alle
cose, ai fatti e sottrarli all'anonimia che li trattiene nella loro "inseità"?
Queste le domande che provoca il breve, ma profondo racconto di Stefano Benni tratteggiando
un particolare incontro di un uomo e una donna. Con queste delicate e inquietanti domande si
confronta il mini film.
"Il cinema mette in evidenza una forma del mondo, una forma o un senso"
(Jean-Luc Nancy)
L'idea di girare un corto nasce sempre da una ingenua volontà di raccontare una storia,
raccontare vicende di personaggi a un pubblico che desidera essere raccontato.
L'impulso creativo è istintivo.
Il testo in oggetto è sembrato particolarmente idoneo a una trasposizione cinematografica
intesa come possibilità di sintesi tra fotografia e scrittura e come tentativo di ridire la parola
scritta per immagini, confidando nella loro capacità di rileggere il testo illuminando inediti
orizzonti di significato e percezioni di senso.
FINALITÀ
Come tutti i film, come tutti i racconti e come forse ogni forma d'arte anche questo
cortometraggio ha un obiettivo, quasi un bisogno primario: il pubblico, ovvero “l'altro” a cui
raccontarsi.
Un cortometraggio nasce per essere proiettato.
Per “Coincidenze” prevediamo l'organizzazione di una proiezione per il pubblico di Roma e la
partecipazione a Festival e rassegne che sono ottima occasione di visibilità . Numerosi sono i
concorsi in Europa, pochi sono quelli che hanno come tema il legame tra cinema e letteratura,
ma è a questi che il film è destinato.
Il tema del cortometraggio lo rende inoltre anche particolarmente adatto ad essere proiettato
in contesti associativi e istituzionali nei quali si dibattano o si approfondiscano temi quali le
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relazioni affettive, interpersonali, i sentimenti, etc e in molte trasmissioni televisive, data
l’autorevolezza dell’autore e dei “camei” presenti. Inoltre stiamo instaurando una
collaborazione con la Feltrinelli per divulgare il video in tutte le librerie della catena che l’utente
potrà ricevere gratuitamente con l’acquisto di uno dei libri dell’autore.
IL REGISTA
GABRIELE PAOLI, (Pontedera –PI- 8 Marzo 1980) è un regista teatrale, televisivo e di
videoclip.
Nello stesso anno partecipa, come assistente alla regia, allo sceneggiato tv americano targato
BBC/HBO “ROME II”.
Nel 2008 su MTv, ALL MUSIC, RAI 1 e CANALE 5 stanno passando i suoi ultimi videoclip: "Niente
di speciale" ultimo singolo di Daniele Stefani con Sarah Maestri, Giulio Berruti e Andrea Miglio
Risi e "Onde Radio" dei Liberpool (ex Lunapop), con Federico Costantini e Federica Capuano.
Tra gli altri videoclip di artisti emergenti e non, Paoli ha girato l'ultimo videoclip di Alexia con
Roberto Farnesi, Rossella Brescia, Giorgia Surina, Kledi Kadiu, Primo Reggiani e Roberta
Scardola con cui è stato premiato al Roma Videoclip 2008 di Cinecittà Studios.
Il 2009 inizia con il videoclip “Batticuore” degli speaker di RADIO 105 Mitch & Squalo con la
partecipazione di: Garrison Rochelle, Fioretta Mari, Carolina Victoria Benvenga, Francesco
Mandelli (Nongio), Alessandra Pierelli, Lucrezia Piaggio, Marco Rulli, Niccolò Centioni e con lo
spot per la FINMECCANICA con cui ha vinto il “Premio Innovazione” tenutosi a Edimburgo.
"Interno A/3" è il titolo dell'ultimo lavoro di Gabriele, una sit-com (ispirata al format americano)
che vede protagonisti: Marco Liorni, Franco Oppini, Gegia, Veronica Rega, Francesco Testi,
Rossella Lucà, Alessandra Pierelli...presto sul piccolo schermo.
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GLI ATTORI
LUCA GUASTINI
Luca Guastini nasce il 9 Marzo del 1982 a Livorno,
da padre impiegato e madre casalinga. E’ primo di
due figli. All’età di cinque anni inizia a studiare
pianoforte e con la speranza di diventare musicista
nemmeno adolescente comincia a suonare in vari
gruppi locali.
La recitazione entra nella sua vita un pò per caso.
Tramite amicizie conosce e frequenta la scuola
Vertigo di Enzina Conte e dopo una parentesi con il
teatro di strada lavorerà con registi come Serge
Denoncourt, Gabriele Paoli, Michelangelo Ricci.
Nel 2006 si trasferisce definitivamente a Roma per
studiare presso l’Acting Training di Beatrice Bracco, frequentando contemporaneamente
l’Actor’s Center di Michael Margotta e i seminari di Giorgina Cantalini. E’ nel cast di “Exit”
(2008), di Massimiliano Amato, interpretando il ruolo di Marco Serrano.
AZZURRA ROCCHI
Azzurra Rocchi nasce il 18 Novembre del 1981 a Roma.
Figlia d’arte, il padre è architetto e la sorella pittrice,
cresce in un ambiente artisticamente prolifico. Nei primi
anni di studio si mantiene lavorando come arredatrice,
disegnatrice e grafica. Formatasi completamente presso
l’Acting Training di Beatrice Bracco, inizia i suoi studi come
doppiatrice presso la Titania.
Nel 2006 ha una piccola parte in “EMRAC” per la regia di
Dino Santoro, esperienza significativa dove avrà la
possibilità di lavorare con attrici quali Ana Caterina
Morariu.
Il 2008 è un anno molto fertile, è nel cast di “Giovani
Disponibili” di Riccardo Camilli, in quello di “Exit” di
Massimiliano Amato ed è nel videoclip “La rossa a metà”
del Bagatto per la regia di Simone Pellegrini.
Nel teatro è da segnalare con “Gerico Blues” (2006) per la regia Silvio Romano.
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LE FIGURAZIONI SPECIALI
Le figurazioni speciali all’interno del cortometraggio sono veri e propri personaggi che servono
a sottolineare l’atmosfera e ad incrementare il sottotesto.
LA DONNA
IL RAGAZZINO
L’ANZIANA SIGNORA
L’UOMO IN BICICLETTA
IL NARRATORE
Letteralmente questo tipo di narratore sa praticamente tutto delle situazioni e degli eventi
raccontati. Tale narratore possiede cioè un punto di vista onnisciente e dice più di quanto ogni
personaggio o l’insieme dei personaggi sappia. Il narratore onnisciente è quel narratore a cui è
consentito di “entrare” nella testa di tutti i suoi personaggi, di sposare tutti i punti di vista
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quanti sono i personaggi presenti, di saltare da una situazione all’altra quando ritiene che ciò
vada fatto, quindi di spostarsi nel tempo e nello spazio a suo piacimento. Naturalmente ciò è
possibile propriamente perché narrare è comunque inventare qualcosa.
LE MUSICHE ORIGINALI
FERDY RAVAZZOLO, (Treviso, 24 Agosto 1970) è un musicista versatile, spazia tra musiche
etniche, teatrali e colonne sonore.
DURATA PREVISTA
La durata massima del cortometraggio sarà di 12 minuti.
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SUPPORTO
Pellicola: FUJI S16 mm
mdp: ARRIFLEX 16 SR II
METODO DI LAVORAZIONE
Lo stile del cortometraggio sarà improntato sull’estemporaneità.
I luoghi sono indefiniti allo spettatore, così come i costumi e l’epoca in cui svolge.
La fotografia esprimerà i suoi colori migliori, girando la maggior parte delle scene durante la
cosiddetta “Magic hour”, l’ora del tramonto, utilizzando poi un processo di sviluppo della
pellicola definito Bleach bypass, che rende l’immagine più luminosa e soffice.
INIZIO RIPRESE
Le riprese sono previste dal 12 al 15 Novembre 2009 nei seguenti comuni:
- SUBIACO (Roma)
- ORVINIO (Rieti)
INFORMAZIONI
e-mail: coincidenzeilfilm@gmail.com
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