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DIDATTICA DEL MURO

Il muro un fondamentale importantissimo nella fase di difesa, esso infatti permette, se molto alto,
di neutralizzare o almeno limitare lefficacia degli attaccanti avversari.
Posizione dattesa.
a) Bande: piedi paralleli, posizione di equilibrio con il peso su entrambi i piedi, distanza di questi
ultimi a 20-30 cm dalla rete, gambe leggermente divaricate e flesse, la gamba esterna, cio
quella pi vicina alla linea laterale, tenuta leggermente avanti per ricercare il centro del
campo, busto retto, braccia piegate se gli attacchi sono lenti per sfruttare lo slancio delle
braccia. Questultime sono tenute addotte al corpo, quindi davanti. Le mani sono aperte e tenute
tese e leggermente piegate allaltezza del polso. A volte si tenta a tenere il palmo della mano gi
rivolto verso il centro del campo avversario.
b) Centrali: Stessa posizione delle bande ma da sottolineare che ci troviamo a piedi pari, che le
braccia sono tenute distese verso lalto questo per fronteggiare attacchi veloci dei centrali.
Concentrazione e osservazione continua di ci che succede dallaltro lato e attenzione particolare
alle mani del palleggiatore per eventuali traslocazioni.
Fase area di salita.
Distensione delle gambe dopo averle leggermente piegate, tipo squat. Tale movimento deve essere
estremamente rapido per sfruttare lelasticit dei muscoli. Interviene anche la spinta dei flessori dei
piedi. Distensione contemporanea delle braccia proiettando il corpo verso lalto.
Fase area di massima elevazione.
Le braccia sono in massimo tensione, le mani sono aperte ed in tensione massima. Le mani formano
il piano di rimbalzo, ne esistono di tre tipi, che va tenuto contraendo glutei, addominali e dorsali,
spalle e braccia.
Posizione delle mani:
ATTENZIONE ALL A POSIZIONE DELLE MANI, NUOVA IMPOSTAZIONE: CON I POLLICI LEGGERMENTE
RIVOLTI VERSO LALTO, PER ALLONTANARE I POLLICI E QUINDI AVERE PIU PIANO DI RIMBALZO!!!.
1) Piano di rimbalzo passivo: prevede di rivolgere le palme delle mani verso lalto, in modo che un
possibile rimbalzo sulle mani, dovuto alla parabola discendente della palla, possa essere
recuperato dalla difesa. Indicato quando laltezza massima raggiunta dallatleta in fase di salto
scarsa oppure quando lattaccante avversario passa molto alto sopra la rete.
2) Piano di rimbalzo neutro: prevede la distensione delle braccia e la tenuta delle mani alla stessa
altezza del polso. Angolare il piano rimbalzo verso il centro del campo. Utilizzato quando laltezza
massima raggiunta in salto sufficiente, quando gli attaccanti avversari non sono fortissimi in
attacco evitando cos invasioni.
3) Piano di rimbalzo ad invadere: prevede un angolo di chiusura allaltezza del polso con il piano di
rimbalzo sempre rivolto verso il centro, e un maggior avvicinamento delle braccia alla rete.
Utilizzato quando si ha un muro forte oppure neutralizzare attacchi forti avversari.
Ricaduta.
Continuare a tenere distese le braccia ed impattare con il suolo prima con gli avampiedi e poi con i
talloni.
Traslocazioni.
Le traslocazioni sono utilizzate principalmente dai centrali per spostarsi ed andare a raddoppiare a
muro.
a) Traslocazioni brevi o intermedie: Per le traslocazioni brevi o intermedie la scelta migliore quella
di tenere la frontalit ed eseguire piccoli passi accostati (uno o due) tenendo, durante lo
spostamento le braccia allaltezza delle spalle o leggermente pi in alto.
b) Traslocazioni lunghe (oltre i due metri): La scelta del numero di passi da eseguire dipende da
diversi fattori ad esempio caratteristiche antropometriche, cio dall ampiezza dei suoi passi,
dalla sua forza e dal suo equilibrio dinamico. N esistono di diverse esecuzioni:
1) Piede esterno interno (2 appoggi): Sollevare il piede esterno verso la direzione dello
spostamento(ruotando la punta verso la direzione), il piede esterno quello opposto alla
direzione darrivo, e lo si appoggia oltre laltro piede incrociando. Ruotare il bacino verso la
direzione di circa 45 per ottenere un primo passo ampio. Sollevare il piede interno ed
accostarlo a quello esterno perpendicolarmente alla rete, contemporaneamente quello
esterno ruota fino a mettersi nella posizione di quello interno e saltare. Le braccia durante lo
spostamento sono flesse portando le mani allaltezza delle spalle.
2) Piede interno esterno piedi pari(3 appoggi): Sollevare il piede interno alla direzione di
spostamento e appoggiarlo pi lontano possibile e quanto pi parallelamente alla rete.
Contemporaneamente ruotare il bacino verso la direzione darrivo di circa 45. Sollevare il
piede esterno alla direzione darrivo e appoggiarlo oltre quello interno. Sollevare di nuovo il
piede interno ed accostarlo a quello esterno che ruota su stesso e si trova perpendicolare alla
rete e saltare. Le braccia come prima.

Valutazioni.
Le valutazioni della posizione del muro variano a seconda di scelte tattiche, degli avversari cio dalla
rincorsa e il braccio dellattaccante o dalla posizione della palla. Le valutazioni sul posizionamento
sono lasciate principalmente al giocatore di banda, che sceglie e comunica come si posizioner. A
meno di scelte dellallenatore.
1) Scelte tattiche: se si dispone di un muro molto alto ed invadente sarebbe opportuno valutare
lattaccante avversario ed andare a chiudere le traiettorie da lui preferite in modo da farlo
attaccare con meno efficienza e nelle zone dove noi vogliamo aumentando il numero di
difensori nella zona non coperta dal cono del muro ed in copertura di pallonetto. Se si dispone
di un muro non altissimo il concetto rimane lo stesso, cio andare a chiudere le traiettorie
migliori, ma stavolta mantenendo pi equilibrata la copertura difensiva. In caso di muro basso
cercare un rimbalzo passivo ed avanzare alcuni di difensori, visto che la tendenza quella d
chiudere i colpi. Oppure lasciare un spazio nel raddoppio a muro in modo da tentare
lavversario a tirare l, in mezzo al muro, dove piazzeremo il miglior difensore.
2) Avversari: cio la prima valutazione avviene considerando le variabili gi citate prima quando
si parlava di piano di rimbalzo. Altra valutazione avviene considerando se lattaccante molto
tecnico, ad esempio gioca molto mani e fuori allora la banda posizioner la mano esterna
proprio vicino allasticella lasciando libera la diagonale. Se lattaccante tira sulla rincorsa
allora posizionarsi proprio davanti a questultima (con la mano esterna o interna sul pallone lo
vedremo dopo). Rincorsa molto esterna potrebbe essere un attacco in diagonale stretto. Se
lattaccante varia il suo attacco di braccio o di polso nella fase area, fare attenzione alla
posizione del polso e del braccio, ad esempio braccio piegato il pi delle volte un mani e
fuori. Altra considerazione importante con quale braccio attacca lavversario, ad esempio un
mancino che attacca da P4 tender a tirare in diagonale, stessa cosa di un destro da P2.
3) Posizione della palla.
Questultima valutazione sicuramente la pi importante sia perch la palla ci che si deve
neutralizzare sia per evitare interventi inutili a muro. Possibilit di palla:
a) Palla molto distante da rete o bassa: si pu scegliere di non murare visto che si tratter di
attacchi non fortissimi controllabili in difesa ed evitare possibili tocchi a muro. Si anticipa il
contrattacco. Importante, che tutta la squadra sappia che non si murer per cerca la giusta
posizione di difesa, ad esempio gridando un no!.
b) Palla distanza da rete: se lavversario molto tecnico ed con buona visuale di gioco potr
giocare contro il muro quindi ritardare leggermente il salto, piano di rimbalzo verso il centro,
posizione ad invadere ed mano interna sulla palla ed a scelta posizionare la mano esterna
della banda vicino allasticella. Se invece si tratta di avversari di livello medio o non murare
oppure di avere una posizione neutra come prima.
c) Palla perfetta o corta: mano interna, della banda, sul pallone.
d) Palla perfetta molto alta: posizione come prima solo ritardare leggermente il salto.
e) Palla in tempi veloci o bassa: cercare una posizione ad invadere tenendo bene il piano di
rimbalzo visto che la tendenza su questi attacchi e quello di velocizzare il braccio e tirare
forte. In caso di muro scarso tenere posizione passiva.
f) Palla perfetta lunga: sulle palle lunghe la tendenza degli attaccanti quella di tirare sul
diagonale e quindi a seconda della lunghezza della palla si pu decidere 1) tenere la mano
interna della banda sul pallone; 2) tenere il pallone tra le due mani; 3) tenere la mano esterna
sul pallone.
g) Palla attaccata alla rete: cercare una posizione ad invadere. Tenere bene il piano di rimbalzo
per evitare mani-out.
Tattica del muro.
Didattica di insegnamento.
Globale: Fare eseguire il muro in modo globale e valutarne gli errori.
Analitico o Sintetico: correzione degli errori, il metodo varia a seconda degli errori. Esempio il
piano di rimbalzo v curato analiticamente, le traslocazioni sia analiticamente ma poi vanno
testate in situazioni reali.
1) Piano di rimbalzo da piedi a terra;
2) Piano di rimbalzo saltando;
3) Traslocazioni;
4) Muro dopo traslocazione;
5) Tattica del muro.
CONSIGLI sulla disposizione a muro:
MURO PARALLELA: Mano interna (quella pi vicina al centro del campo) della banda sulla palla.
MURO DIAGONALE: Mano esterna (quella pi vicina alla linea laterale) della banda sulla palla.

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