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Non siamo in un castello, ma siamo in una citt, allinterno di una fabbrica quindi un luogo inusuale per lambientazione di un romanzo di quellepoca.
Il protagonista del brano un operaio e un rappresentante del sindacato, che dialoga sulle condizione del lavoro operaio ( possiamo notare la forza
del realismo nel romanzo di dickens ).

T52

[Tempi difficili,
libro II, cap. V]

da Ch. Dickens, Tempi


difficili, Garzanti, Milano
1977; trad. di A. Valori
Piperno.

descrive la
condizione
degli operai

10

luomo si deve
adattare al ritmo di
produzione, agli
operai questo ritmo di
lavoro porta alla 15
morte (mancanza di
una prospettiva di
cambiamento)

nelle controversie
20
loperaio ci rimette
sempre, perch la
ragione lhnno i
padroni
loperaio capisce
che il sistema un 25
sistema ingiusto
(perch il sistema
giova solo a pochi
sfruttando molti)
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in ogni modo non


con la forza che si
risolve la questione,
ma cercare di capire la
necessit di cambiare
la necessit della 35
politica economica

40

Charles Dickens
Un operaio espone lideologia
dellanticapitalismo romantico

In Tempi difficili un operaio, Stephen, esprime il punto di vista


dellautore: denuncia le ingiustizie e la logica dello sfruttamento,
ma si dissocia dalla lotta sindacale perch vorrebbe che la
soluzione venisse dalla piet e dal buon senso della classe dominante. A lui si contrappone Bounderby che
rappresenta invece lottica arrogante dellimprenditore che non capisce i problemi ed disposto solo a usare
la maniera forte.
situazione
di distacco
dagli
Ora, di che cosa vi lamentate? chiese il signor Bounderby.
operai

Non sono venuto qui per lamentarmi, signore gli ricord Stephen. Sono venuto perch mi avete mandato a chiamare.
Di che cosa, ripet il signor Bounderby, incrociando le braccia di che cosa vi lamentate
voialtri, in generale?
Stephen lo guard per un attimo con aria un po incerta, poi sembr che si decidesse.
Signore, non sono mai stato molto bravo ad esprimermi, bench abbia anchio i miei sentimenti in proposito. Veramente, siamo in un imbroglio, signore. Guardatevi intorno, guardate la citt ricca com e vedrete quanta gente nata qui, per tessere, per cardare e per
guadagnarsi da vivere, sempre allo stesso modo e nella stessa maniera, dalla culla alla tomba.
Guardate come viviamo e dove abitiamo, quanti siamo, e com sempre uguale la nostra vita;
guardate come le macchine vanno sempre avanti e non ci conducono verso nessunaltra meta
che non sia, sempre, la morte. Pensate a come ci considerate, a quello che scrivete di noi, a
quello che dite di noi, quando andate a parlare di noi in deputazione1 ai ministri, pensate al
fatto che voi avete sempre ragione e noi sempre torto, e non abbiamo mai avuto ragione da
quando siamo nati. Guardate come tutto questo andato sempre aumentando, signore, crescendo di anno in anno, di generazione in generazione. Chi pu guardare tutto questo, signore, e non riconoscere onestamente che un imbroglio?
superiorit
Naturalmente disse il signor Bounderby. Ora forse voi vorrete far sapere a questo gen- e superbia
tiluomo2 come sistemereste voi questo imbroglio (come vi piace tanto chiamarlo).
( dal
Non posso, signore. Non ci si pu aspettare questo da me. Non ci si pu rivolgere a me distacco al
per questo. Tocca a quelli che stanno al di sopra di me, al si sopra di tutti noi. A chi dovrebbe disprezzo)
toccare, se non a loro?
Vi dir qualcosa su questo, in ogni modo , ribatt il signor Bounderby. Noi vi daremo
un bellesempio con una mezza dozzina di Slackbridge.3 Processeremo quei mascalzoni per
alto tradimento, e li faremo deportare nelle colonie penali.
Stephen scosse gravemente il capo.
Non ditemi che non lo faremo, signor mio, dichiar il signor Bounderby, dando ormai
il via alla tempesta; perch lo faremo, ve lo dico io!
Signore, ribatt Stephen con la tranquilla fiducia della certezza assoluta, anche se voi
prendeste un centinaio di Slackbridge ce ne sono, e ce n un numero anche dieci volte maggiore e li chiudeste in tanti sacchi separati e li gettaste nel pi profondo oceano esistente prima ancora che ci fosse una qualsiasi terraferma, lascereste questimbroglio esattamente com.
Estranei malvagi! esclam Stephen, con un sorriso inquieto; quanto abbiamo sentito parlare, da quando possiamo ricordarcene, di questi estranei malvagi! Non sono loro che fanno i
guai, signore. I guai non cominciano per causa loro. Io non sono favorevole a queste persone
non ho nessuna ragione per favorirli ma inutile e insperabile sognare di toglierli dal loro
lavoro e dal loro scopo, invece di toglier loro il lavoro e lo scopo! proprio come il fatto che
tutto ci che intorno a me in questa stanza era qui prima che io venissi e rester qui quando
me ne sar andato. Mettete quellorologio su una nave e speditelo allisola di Norfolk, e il tempo continuer a passare lo stesso. Cos con Slackbridge, in tutto e per tutto. []
1 in deputazione: in rappresentanza.
2 questo gentiluomo: si tratta di Harthouse, importante gentiluomo londinese.

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese

Testo

denuncia dello sfruttamento operaio


ideologia dellanticapitalismo
romantico

3 NoiSlackbridge: si annunciano cio punizioni esemplari


nei confronti di alcuni agitatori sindacali del tipo di Slackbridge,
dalle cui imprese Stephen Blackpool si dissociato.

il nuovo LA SCRITTURA E LINTERPRETAZIONE - EDIZIONE ROSSA

[G. B. PALUMBO EDITORE]

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T52 Charles Dickens ~ Un operaio espone lideologia dellanticapitalismo romantico

inutile contrapporsi
con violenza ( sia lo
sciopero sia la
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deportazione dei
sindacalisti sono
inutili )

meglio
concedere qualche
diritto prima di
arrivare allutilizzo
della forza poich
non aiuta nessuno
( anche in campo
economico )

50

55

60

lkn
65

70
non ha capito
assolutamente niente
ma ha capito solo che
si stanno lamentando
( assoluta chiusura
mentale dei padroni )
75
io voglio

80

sottolinea il fatto che il


potere lo hanno i
padroni senza bisogno
di alcuna ragione per
giustificarlo

85

Signore, io non posso, con la mia poca istruzione e la mia rozzezza, dire a quel gentiluomo quali sono i mezzi per migliorare tutto ci sebbene vi siano alcuni operai che potrebbero
farlo ma posso dirgli quali sono le cose che non serviranno mai. Il pugno di ferro non andr
mai bene. La vittoria e il trionfo non andranno bene. Mettersi daccordo perch una parte sia
sempre e innaturalmente nel giusto e laltra parte sia sempre e innaturalmente in torto non
servir, non servir mai a niente. Neanche lasciar correre servir a qualche cosa. Lasciate sole
e abbandonate migliaia e migliaia di persone, che fanno sempre la stessa vita, tutte negli stessi
guai, ed esse saranno come un sol uomo, e voi sarete come un altro, con un abisso cupo e insormontabile tra voi, per tutto il tempo, lungo o breve, che durer una miseria simile. Trattarli
con distacco, senza quella gentilezza e quella serenit che avvicinano le persone luna allaltra
nei loro guai e le sollevano dalle loro sofferenze dando loro quello di cui pi hanno bisogno
come nessunaltra gente che il signore qui pu avere visto nei suoi viaggi non servir a
niente fino a che il sole non diventer di ghiaccio. Soprattutto, considerarli come pura energia, regolarli come cifre in una somma o come macchine, senza sentimenti, senza ricordi e inclinazioni, senza anime che soffrono o sperano e quando tutto va bene, tirare avanti come
se essi fossero privi di tutto ci, e quando le cose vanno male, rimproverarli della loro mancanza di sentimenti umani verso di voi tutto questo non andr mai bene, signore, finch non
sar distrutta lopera di Dio.4
gli operai vanno trattati come esseri umani!
Stephen rimase l con la maniglia della porta in mano, aspettando per sapere se si attendeva altro da lui.
Fermatevi ancora un istante , disse il signor Bounderby, estremamente rosso in viso.
Vi dissi, lultima volta che veniste qui con una protesta, che avreste fatto meglio a fare una giravolta e ad uscirne del tutto. E vi dissi anche, se ricordate, che sapevo che aspiravate ad un
cucchiaio doro.
Non lo pensavo davvero, signore, ve lo assicuro.
Ora, chiaro per me , disse il signor Bounderby, voi siete uno di quegli individui che
hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi. E che andate invece seminando lamentele e mietendone il raccolto. Questa la vostra occupazione, amico mio.
Stephen scosse il capo, protestando silenziosamente che aveva ben altre occupazioni per
vivere.
Voi siete un individuo talmente fastidioso, talmente irritante e male intenzionato, vedete,
disse il signor Bounderby, che persino il vostro sindacato, gli uomini che conoscete meglio,
non vogliono avere niente a che fare con voi. Non avevo mai pensato che quegli individui potessero aver ragione in qualche cosa, ma vi dico io, che per una volta sono daccordo con loro,
e che neanche io voglio avere pi niente a che fare con voi.
Stephen gli alz immediatamente gli occhi in viso.
Potete finire il lavoro che state facendo, dichiar il signor Bounderby con un cenno significativo, e poi andarvene da qualche parte.
Signore, voi sapete benissimo, disse Stephen con forza, che se non posso avere lavoro
da voi, non potr averlo da nessunaltra parte.
La risposta fu: Quello che so io, lo so io; e quello che sapete voi, lo sapete voi. Non ho
altro da dire in proposito.
Stephen gett di nuovo unocchiata a Luisa;5 ma gli occhi di lei non erano pi levati verso
i suoi; sicch, con un sospiro, e dicendo, quasi senza fiato: Che il Cielo ci aiuti tutti in questo
mondo! egli se ne and.
4 finchDio: finch non sar distrutto il mondo.
5 Luisa: la signora Bounderby, presente al dialogo, il cui sguardo Stephen ha pi volte cercato come rifugio e conforto.

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese

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