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23 Dicembre 2014 - LINDA BERTASI

intervista Giulia Madonna a proposito della sua attivit


di scrittrice e del suo nuovo romanzo "Amata tela", in
uscita con Musicaos Editore.
Ciao Giulia, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Salve, mi chiamo Giulia Madonna, sono nata a Pescara il 31 luglio del 1963. La scrittura
stata sempre presente nella mia vita ma inconsapevolmente. Avevo come tutti un diario,
per io lo utilizzavo per auto analizzarmi e ci riuscivo grazie alla parola scritta. Ho sempre
amato scrivere lettere alle amiche o agli amori, perch riuscivo ad essere me stessa,
senza essere interrotta, andando dritta verso la meta. Nel 2005 ho iniziato a scrivere
storie, che sono diventate romanzi. Da allora la scrittura non mi ha pi abbandona, presa
dal turbinio della creazione: sono nati e partiti pi romanzi, tra cui il primo e lattuale
AMATA TELA.
Il diploma scientifico, la laurea in Architettura, limpiego presso studi tecnici e
docente di corsi di formazione professionale. Dove trovi il tempo per scrivere?
Diciamo che lo rubo. Mi dedico il pomeriggio alla scrittura, se posso la notte, perch
magica nel suo silenzio, solo apparente, in realt c un forte turbinio interiore.
Quali sono i tuoi autori preferiti e quanto c di loro nei tuoi scritti?
I primi autori che mi hanno colpita sono stati quelli studiati a scuola. Ricordo lemozione
provata di fronte alla poesia di Giuseppe Ungaretti San Martino del Carso ero poco pi
che una bambina, non ricordo bene cosa compresi, ma una forte emozione mi attravers.
Cos ai tempi del liceo la poesia di Cecco Angiolieri Si fossi foco ricordo quanto la
sentissi mia nellintensit di voler inondare il mondo con lenergia che sentivo dentro. E
cos via via nel percorso scolastico lamore per Leopardi e quel suo pessimismo nostalgico
e straziante, le opere di Pirandello, o DAnnunzio. Poi la scoperta degli autori stranieri
come la penna favolosa di Oscar Wilde nel suo ritratto di Dorian Gray, o il vecchio e il
mare di Hemingway.
Il primo libro che lessi di mia volont e lo divorai fu La mia Africa della Blixen e ne vidi
anche il film, quello s, stato un romanzo che mi ha segnata parecchio, forse perch il
primo scelto da me. Amo molto Dacia Maraini, ma anche Italo Calvino di cui prediligo
Palomar, che nelle prime pagine non capivo, ma poi entrai talmente in sintonia con lautore
da sentire mie le sue scelte, le sue parole, ci fu empatia pura, tanto che ne ho scelto una
citazione da inserire nelle prime pagine di AMATA TELA.
Non so se c parte di tutti loro nelle mie opere, non credo debba essere io a dirlo, certo
che, se fosse, per me sarebbe solo un grande onore. Credo che quando scrivo ci metto
tutto, quello che sono, quello che vorrei essere e quello che spero diventer, in pratica
tutta la mia vita.
Quale libro riposa sul tuo comodino?
Sul mio comodino non ci sono libri perch non leggo prima di andare a letto, sono troppo
stanca. I miei libri sono nel mio studio e un po in giro per casa, amo gli autori classici, libri
di architettura, storia dellarte , adoro quando vado in libreria andare in cerca di novit
editoriali sullarte e la storia dellarte, vengo letteralmente fagocitata dalle monografie di

artisti, completamente assorbita dalle immagini, quello il mio debole.


Nel 2011, esordisci con il romanzo La stanza vuota con cui ti aggiudichi i premi
della giuria al concorso letterario Cinque Terre Golfo dei Poeti, nel 2012, e al
concorso letterario Val di Vara Alessandra Marziale. Cosa ricordi di queste
esperienze?
Allepoca partecipai a tantissimi premi letterari perch volevo testare la mia scrittura e
portarla alla conoscenza di pi persone possibili e di capacit critiche. Riscossi qualche
segnalazione che mi emozion, ma poi arrivarono i due premi della giuria cos andai a
ritirarli. Un viaggio lungo ma piacevole fino a Portovenere, abbarbicata sul mare, con il suo
clima mite e la sua gente cordiale. Fu bello, emozionante, ebbi l opportunit di parlare con
una editrice toscana molto in gamba, da cui trassi tanti insegnamenti e poi ci fu il ritiro del
premio: momento carico demozione.
Nel 2013 partecipi ancora al concorso letterario Cinque Terre Golfo dei Poeti
con il racconto Ossessione aggiudicandoti il terzo posto. Raccontaci qualcosa di
pi.
Era un racconto molto intimistico, scritto in prima persona, che narrava il tormento di una
donna a met della sua vita, tormentata dai suoi ricordi, nonostante stesse vivendo un
matrimonio sereno. Un viaggio allinterno di unanima tormentata dal passato. Altro ricordo
bello ed emozionate.
Hai partecipato a diversi concorsi distinguendoti per le tue opere tra cui ricordiamo
il concorso di Scrittura Collettiva organizzato da 24letture, la pagina letteraria
del Sole 24 Ore su Twitter. Parlacene.
E stata unesperienza sorprendente. Scrivere 9 capitoli partendo da un incipit comune di
stile fantasy. Un genere mai affrontato, ma che mi ha regalato molto. Io ho aggiunto
lintimit, lo scavo psicologico al protagonista, tormentato, insicuro, ma che poi trova forza
in s, grazie anche allamore di una sua collega dufficio. Alla fine mi sono talmente
affezionata al protagonista che quando lesperienza finita mi sono mancate le sue
avventure, i suoi tormenti, le sue paure, mi era entrato dentro. Ma la cosa che pi mi ha
sorpresa e resa felice stato laffetto dei lettori, cercati su Twitter, per caso, per gioco, ma
che mi hanno attestato la loro commozione, il loro affetto, la loro stima , incoraggiandomi
ad andare avanti e a fare della scrittura la mia vita.
Nel 2014 esce il romanzo Amata tela. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Se lo vogliamo liquidare in due parole possiamo definirlo una grande e tormentata storia
damore, che si staglia nel corso di pi di ventanni. In realt io lo definirei la commedia
degli equivoci, che troppo spesso fanno apparire ci che non , che avvelenano le nostre
vite, che ci allontanano dalla felicit. Certo lamore e tutti i suoi effetti collaterali sono
presenti , ma non un romanzo rosa, assolutamente. Anzi, gli uomini, molto pi che le
donne si sono emozionati fino alle lacrime, il che mi ha meravigliata e compiaciuta. Vero
che ci sono 4 personaggi maschili e solo due personaggi femminili, e che, quindi, il
mondo maschile ben scandagliato e messo sotto la lente dingrandimento. Forse gli
uomini hanno gradito come li ho descritti e disegnati, me lo auguro.

Quale tematiche affronti?


E affrontato il tema dellartisticit. Tutto il percorso che lei, studentessa di architettura, e
lui, artista in ascesa, fanno per raggiungere il successo, la felicit. I temi sono molteplici: la
solitudine della creazione, la libert, la strada per raggiungere il successo, chi ti tende la
mano, la ricerca del padre, la scoperta della paternit, tantissime tematiche. Poi c un
protagonista che io disegno come negativo e dirompente nella storia: i mass media, autori
della macchina del fango a discapito di due dei protagonisti che vedono distrutta la loro
vita.
Quale messaggio hai voluto trasmettere?
Trasmetto la mia visione dellamore in senso lato, non solo fra luomo e la donna ma
anche verso al vita, verso i propri sogni e le proprie speranze, verso il mondo. Descrivo un
mondo artistico in fermento pronto a lottare per vedere riconosciuta e protetta larte, la
cultura, contro una societ troppo distratta e poco consapevole del patrimonio artistico
italiano, ormai allo sfacelo.
Qual stato linput per Amata tela?
I miei romanzi prendono sempre il via dalla realt o parti di essa, storie o personaggi che
mi hanno colpita e che poi ricostruisco come le tessere di un puzzle, in realt, per, come
comincio a scrivere, la storia, poi, prende corpo con i suoi personaggi e la fantasia creativa
prende il sopravvento. Cos i personaggi da cui sono partita non sono pi quelli ma altri,
che chiedono prepotentemente la ribalta, voce, spessore. Quindi la realt solo la scusa
per partire, mi d solo il l, poi la storia prende corpo da s.
Hai qualche altro progetto in cantiere di cui vuoi metterci a parte?
C un altro romanzo, iniziato pure questo nel fatidico 2005, a cui sto ancora lavorando e
da cui ho tratto il racconto Ossessione, con cui ho vinto il terzo posto al premio Cinque
Terre del 2013. E un progetto a cui tengo moltissimo perch un romanzo doppio, una
parte scritta in prima persona, un diario intimistico, e una seconda in terza con la voce
narrante. Un sorta di dialogo dopo la morte tra moglie e marito, attraverso il diario di lei, un
legame che non si spezza neppure con la scomparsa di lei. Poi c un sogno molto
ambizioso: scrivere la storia della mia famiglia, che vanta origini nobili a partire dal lontano
1800. Il tutto sarebbe possibile grazie alla mia memoria storica, mia madre, che ha serbati
in s non solo i suoi personali ricordi di bambina, ma che conosce perfettamente la storia
dei nostri avi. Spero di riuscire a mettere assieme questo romanzo, che sar sicuramente
storico, ma soprattutto corale, perch narrer la vita di pi personaggi, in pi epoche e da
pi punti di vista. Un sono molto ardito.
stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Grazie a te a ai tuoi lettori.
http://lindabertasi.blogspot.it/2014/12/intervista-giulia-madonna.html

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