occhio professionalmente esercitato per rendersi conto,
dal corso delle giunture nell?opera muraria, che nuovi
blocchi furono incastrati per aumentare qui il sostegno dei gradini e delle colonne attuali, l?angolo nordoccidentale del Partenone. Tuttavia non si riesce a mostrare in modo comprensibile come il livello della roccia dell?Acropoli si elevi continuamente in superficie da ovest a est, lungo il margine settentrionale della piattaforma: col risultato che, mentre si dovettero porre in opera varie file di blocchi per le fondamenta nella met occidentale del fianco settentrionale, a est invece il livellamento sotto il gradino inferiore si pot ottenere semplicemente seguendo il corso della roccia originaria. Se il tempio fosse stato esteso ulteriormente verso est, sarebbe stato necessario scavare per una notevole profondit nella viva roccia. Ci potrebbe spiegare perch Ictino abbia spostato il tempio verso ovest per quanto la piattaforma lo permetteva, e inoltre ne abbia accorciato la lunghezza complessiva di 1,79 metri, ravvicinando tra loro le colonne di alcuni centimetri. Cos si sarebbe avuto anche un ulteriore guadagno di 0,76 metri in meno nella costruzione delle fondamenta, sotto i gradini e il colonnato del lato settentrionale. Oltre alle colonne, si poteva disporre di una notevole quantit di materiale da riutilizzare. Per esempio i blocchi delle file interne di gradini, che, sulla fronte e sul retro, conducevano ai vestiboli colonnati e, sui fianchi, costituivano un punto di appoggio per le pareti delle stanze interiori. Nel suo classico articolo The Older Parthenon, Hill aveva acutamente osservato: Il gradino inferiore della cella dell?attuale Partenone compostoassai frequentat o. A Ictino, sembra, la cosa non piacque. Per, invece di scalzare il piano dello scalino (il che avrebbe comportato il totale smantellamento dei gradini e del colonnato), egli concep la soluzione, geniale e praticissima, di ricoprire i tre gradini cimoniani con una nuova scalinata di marmo, sistemando i nuovi gradini davanti a quelli vecchi e allo stesso livello. L?unico inconveniente dovuto a questa alterazione fu che si rese necessario spostare in avanti tutte le colonne, dato che nel tempio greco il peristilio allo stesso livello del bordo esterno del gradino pi elevato, e questo gradino (o stilobate) adesso era stato ampliato. Siccome poi le colonne del fianco meridionale dovevano essere tutte abbattute per venir collocate nella nuova posizione, Ictino approfitt dell?occasione per rimetterle in piedi un po? pi accostate l?una all?altra. stato calcolato che, mentre le colonne del Partenone attuale distano fra loro mediamente di 4,295 metri, tra quelle del tempio antecedente l?intervallo era superiore di 0,105 metri. Pu sembrare una differenza trascurabile; tuttavia in una fila di diciassette colonne si giunge complessivamente al metro e mezzo. Ma quale fu lo scopo di Ictino nell?effettuare questa leggera correzione? A occidente, sul retro del tempio, Ictino spost i gradini con le colonne fino al bordo estremo della piattaforma; cos guadagn una quantit equivalente di spazio sulla piattaforma stessa a est, lungo il lato frontale. Dal diagramma (fig. 4), entrambe le piante, risulter evidente che a nord il Partenone ampliato non poteva essere
contenuto tutto sulla piattaforma; occorrevano altre
fondamenta per la fila di diciassette colonne, con la loro gradinata. Che questa aggiunta sia stata realmente effettuata si pu facilmente verificare oggi, esaminando la parte nord del lato terminale occidentale del tempio. L le fondamenta sono esposte in vista, e non occorre un Rhys Carpenter Gli architetti del Partenone Storiamet del secolo v, il progetto di sei colonne per sedici, gi previsto per il Partenone, sarebbe apparso antiquato; ma questa non sarebbe potuta essere una ragione decisiva per il drastico e costoso passaggio al progetto pi canonico di otto colonne per diciassette. Una spiegazione pi plausibile pu essere trovata nel fatto che fu Pericle a patrocinare l?erezione di una colossale statua d?oro e di avorio della dea, da affidare a Fidia, lo scultore da lui protetto: le dimensioni della statua non avrebbero permesso di ospitarla adeguatamente nel Partenone antecedente. Tuttavia, per quanto questa ipotesi sia convincente, devono esservi state forze ancora pi potenti, che costrinsero al mutamento del progetto, come verr dimostrato a suo tempo. Comunque siano andate le cose, il problema immediato era quello di rimodellare l?edificio esistente e completato solo parzialmente, in modo che potesse adattarsi al nuovo e pi ambizioso piano. Vari erano i motivi per cui le colonne gi erette non potevano essere lasciate al loro posto sul fianco meridionale o su ognuna delle due estremit. Se ci si fosse limitati ad aggiungere una colonna alla fine della serie gi esistente, la rampa di scalini sarebbe sporta in fondo oltre la piattaforma, cosicch sarebbe occorso estendere la piattaforma per contenerli e sostenerli. Un?altra considerazione, per, sembra aver avuto un peso ancora maggiore. Come Hill riusc a dimostrare, il gradino pi basso del Partenone antecedente non era stato costruito in marmo, come ci si poteva aspettare; si era invece adoperata una pietra calcarea grigia proveniente da una vicina cava, ai piedi del monte Imetto. Questa sembra una strana incongruenza, dato che i due gradini soprastanti erano senza alcun dubbio di marmo. Tuttavia, l?architetto del tempio di Efesto aveva seguito la stessa tradizione (se di tradizione si pu parlare), come pu vedere ancor oggi chiunque si rechi a quel tempio,