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LE GLOBULINE.

COSA SONO E A COSA SERVONO


Oltre all'albumina il tracciato elettroforetico (o protidogramma) mette in evidenza altre proteine
estremamente eterogenee e con attivit fisiologica e biochimica molto varie: le globuline.
Esse si distinguono in globuline Alfa 1 (a1), Alfa 2 (a2), Beta (B) e Gamma (y), ciascuna delle
quali svolge funzioni e attivit diverse.
Le a1-globuline sono le meno consistenti delle varie frazioni globuliniche (2/5% delle
proteine). Un aumento di esse si verifica nel corso della gravidanza e durante cure con
contraccettivi orali, oltre a varie condizioni morbose di origine infiammatoria o traumatica;
una diminuizione di esse pu essere presente in una grave condizione di compromissione
polmonare, definita enfisema.
Le a2-globuline (7-12% della proteinemia) comprendono una serie di frazioni proteiche
suscettibili di aumento in condizioni di malattie particolari, quali infezioni, soprattutto
croniche, infarti (cessazione improvvisa dell'irrorazione sanguigna con conseguente necrosi,
cio morte del tessuto interessato), tumori, malattie diffuse del collageno (sostanza fibrosa
presente in tanti organi e tessuti umani), traumi ed ustioni, diabete.
Pertanto l'aumento delle a2-globuline ha un grande significato clinico, ma necessariamente,
al pari della VES (Velocit di Eritro Sedimentazione), va considerato come indice non
specifico di insorgenza di malattie, che andranno comunque ricercate con indagini pi
specifiche e dettagliate. Una diminuizione isolata delle a2-globuline non riveste, in genere,
importanza diagnostica.
Le B-globuline comprendono, fra l'altro, alcune proteine legate a grassi, chiamate
lipoproteine e la transferrina, proteina direttamente coinvolta nel metabolismo (produzione,
assimilazione e degradazione) del ferro presente nel sangue. La loro percentuale oscilla tra 9
e 14% di tutte le proteine.
Le B-globuline aumentano, anche notevolmente, nel corso della gravidanza, giacch si
incrementa il tasso di transferrina, ed in alcuni casi di presenza abnorme di grassi
(Colesterolo, trigliceridi, fosfolipidi), oltre che in altre affezioni, quali diabete,
ipotiroidismo, compromissioni epatobiliari (alterazioni in cui si verifica aumento della parte
grassa della bile).
E veniamo adesso all'ultima, ma per questo non meno importante, delle frazioni
globuliniche: le gamma.
Questa classe (il cui valore in % delle proteine totali va da 12 a 20) ha in comune la funzione
anticorpale, cio la capacit di rispondere immunologicamente a tutto ci che pu costituire
un insulto al nostro organismo; vengono perci chiamate anche immunoglobuline (lg). Il
picco o curva normale delle immunoglobuline appare, nel protidogramma elettroforetico,
esteso e quasi appiattito.
Gli aumenti - ipergammaglobulinemia - anche consistenti sono pertanto legati a tutte
quelle condizioni che causano un'intensa risposta immunitaria specifica o aspecifica:
infezioni, specialmente croniche, da batteri, da virus o da altri agenti infettanti, malattie
autoimmuni (quando si formano anticorpi che reagiscono, in modo anomalo, contro alcuni
componenti del proprio stesso organismo), epatopatie croniche, tumori maligni.
In alcuni di questi, come il mieloma, si manifesta un'indiscriminata proliferazione di cellule
immunocompetenti (cio deputate alla formazione di anticorpi) come risposta aspecifica e
non finalizzata alla difesa dell'organismo.
La diminuizione delle gamma o immunoglobuline, chiamata ipogammaglobulinemia, si
nota fisiologicamente nei primi mesi di vita, durante i quali il sistema immunitario non
ancora perfettamente sviluppato ( abbastanza noto che il neonato si giova della "copertura"
degli anticorpi materni).
Esiste purtroppo per, anche se molto rara, una malattia congenita in cui si ha la mancanza
quasi completa delle y-globuline chiamata agammaglobulinemia infantile e che costringe a
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tener il bimbo (colpisce quasi sempre soggetti di sesso maschile) isolato dal mondo esterno,
dentro camere assolutamente sterili. In questi casi l'unica speranza terapeutica il trapianto
di midollo osseo, ove sia possibile reperire un donatore compatibile.
Altre situazioni che comportano abbassamento di tali importantissime proteine sono le
malattie maligne del sangue a carattere sistemico: le leucemia, i linfomi, il plasmocitoma o
mieloma e, ultima soltanto in termini di rilevamento clinico-diagnostico ed in fase di
espansione casistica, l'AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome), l'ormai tristemente
famosa sindrome da immunodeficienza acquisita.
Gran parte delle alterazioni patologiche di queste importanti sostanze, le proteine appunto,
riguardano l'organo che le produce: il fegato.
Le malattie del fegato (epatopatie) presentano una rilevanza epidemiologica, cio diffusione e
frequenza, e clinica spaventosamente elevate e potete ben immaginare quali e quanti risvolti di
natura sociale ed economica esse possono implicare.

PROTIDEMIA
Indica la quantit totale di proteine presenti nel plasma. Le proteine plasmatiche sono costituite da
svariati tipi di proteine che mediante l'elettroforesi possono essere distinte in:
Albumina

Alfa1 globuline :
Alfa2 globuline :
glicoproteina,
aptoglobina,
alfa1 lipoproteina,
ceruloplasmina,
alfa 1 antitripsina, alfa2macroglobulina,
transcortina,
eritropoietina,
globulina ligante
IgA
la tiroxina

Beta globuline : Gamma globuline :


emopessina,
IgG, PCR,
plasminogeno,
immunocomplessi,
transferrina,
crioglobuline,
C3-beta
postglobuline
lipoproteine,
gamma
alcune frazioni
del complemento,
IgM

Proteine Totali - L'esame d il risultato della somma delle 5 proteine fondamentali. Le proteine
plasmatiche sono suddivise in cinque frazioni fondamentali separabili per elettroforesi su acetato di
cellulosa: albumina, alfa-1-globuline, alfa-2-globuline, beta-globuline e gamma-globuline. Le
proteine plasmatiche sono per la maggior parte prodotte dal fegato (ad eccezione delle
immunoglobuline, degli ormoni e di alcuni enzimi).

ALBUMINE
Di questa frazione l'albumina (3,5 - 5 g / dl) la proteina che costituisce la frazione
sieroproteica pi abbondante. Essa, oltre a trasportare alcune molecole, rappresenta il
principale regolatore della pressione oncotica, regolando gli scambi idrici a livello capillare
tra il plasma e i tessuti. Insieme alla prealbumina (10 - 40 mg / dl) i suoi livelli ematici
scendono in corso di epatiti virali, sindromi nefrosiche, enteriti ed ustioni.
ALFA-1-GLOBULINE
L'intera frazione aumenta nei processi infiammatori acuti in maniera opposta a quella
albuminica. In questa frazione sono presenti l'alfa1-antitripsina e la glicoproteina acida
(mucoproteine).
ALFA-2-GLOBULINE
Similmente alla frazione alfa-1 anche l'alfa-2 aumenta nei processi infiammatori.
L'aptoglobina (50 - 300 mg / dl), la macroglobulina (200 - 350 mg / dl) e l'antitrombina III
(22 - 40 mg /dl) sono i suoi rappresentanti fondamentali.
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BETA-GLOBULINE
Appartengono a questa frazione il fibrinogeno (200 - 400 mg / dl) che possiede un ruolo
particolare nella coagulazione del sangue, la proteina C reattiva e la transferrina (200 - 320
mg / dl) che trasporta il ferro dall'intestino ai tessuti e da questi al midollo osseo.
GAMMA-GLOBULINE
Le gamma-globuline o immunoglobuline (Ig) sono gli anticorpi. L'analisi elettroforetica
consente di evidenziare alcune alterazioni come ipo- o ipergammaglobulinemie
rispettivamente in conseguenza di disordini ereditari e malattie acquisite.

Il risultato proveniente dalla tecnica dellelettroforesi, con la lettera C sono contrassegnate le proteine di un cane,
con la lettera U sono contrassegnate le proteine di un umano

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