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Maurizio Bufalini

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Maurizio Bufalini
sen. Maurizio Bufalini
Parlamento del Regno
d'Italia
Senato del Regno d'Italia
Maurizio Bufalini
Luogo nascita Cesena
Data nascita 4 giugno 1787
Luogo morte Firenze
Data morte 31 marzo 1875
Titolo di studio Laurea in medicina
Professione Docente universitario
Data 18 marzo 1860
Maurizio Bufalini (Cesena, 4 giugno 1787 Firenze, 31 marzo 1875) stato un medico italiano, uno dei pi
importanti clinici italiani del XIX secolo. Inoltre viene ricordato per aver rivoluzionato il metodo d'insegnamento
nelle facolt di medicina.
Monumento eretto nella sua citt natale
Biografia
Fino alla laurea
Maurizio Bufalini nacque a Cesena il 4 giugno 1787, figlio di Jacopo
Bufalini appartenente a una famiglia di medici e anch'esso medico: fu
primario di Chirurgia a Cesena nel 1773
[1]
. Dell'infanzia si ricorda una
rovinosa caduta all'et di quattro anni, dovuta al suo temperamento
vivace.
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Non fu fortunato negli studi secondari caratterizzati da insegnanti molto legati all'apprendimento mnemonico ma non
curanti del ragionamento: cos fin la scuola senza un valido metodo di studio e con scarse conoscenze di base
[2]
. Nel
1803 inizi a frequentare le lezioni di medicina di Michele Rosa sostenitore della Vis medicatrix naturae (anche
conosciuta come la natura medica) secondo cui il corpo possedeva capacit di auto-guarigione
[3]
. Da Rosa impar
che il medico, per condurre il malato alla guarigione, deve individuare le cause della malattia e rispettare e
assecondare le leggi della natura
[4]
. Grazie ai suoi insegnamenti, ottenne un importante preparazione scientifica e
inoltre si interess di letture filosofiche, prevalentemente Locke e Condillac, che ne influenzarono pensiero e stile di
vita
[5]
.
La sua preparazione gli permise nel Novembre 1805 di iscriversi direttamente al secondo anno di Medicina
all'Universit di Bologna, dove insegnava Antonio Testa (amico di Michele Rosa). Nel 1809 si laure con la
convinzione di non aver ricevuto validi insegnamenti: in quanto nell'Italia di quegli anni era di moda la dottrina
sistemica vitalista opposta a quella ricevuta dai suoi maestri
[6]
. Cos nel dicembre 1809 si rec prima a Pavia e poi a
Milano per apprendere le nozioni del Vitalismo rispettivamente dall'anatomista Antonio Scarpa e dal fisiologo
Giacomo Tommasini
[7]
. Questi lo introdussero al pensiero vitalista di John Brown secondo cui ogni fenomeno
biologico spiegabile con un'unica legge universale e la materia organica del corpo, reagendo agli impulsi esterni,
regola i fenomeni vitali: una sorta di principio di eccitabilit del corpo
[8]
.
Verso la fine del 1810 torn a Cesena rifiutando le ultime nozioni apprese e riabbracciando in pieno le teorie dei suoi
maestri Michele Rosa e Antonio Testa
[9]
. Da questo momento in poi intraprender la sua battaglia pi importante:
quella contro il vitalismo.
Medico a Cesena
Nel 1810 nominato medico coadiutore nell'Ospedale degli Esposti a Cesena che accoglieva infanti abbandonati e
donne gravide rimaste sole
[10]
. Il 24 agosto 1813 promosso a medico assoluto
[11]
. Proprio in questi anni svilupp
un nuovo approccio alla medicina per il quale si batt a lungo nel corso della sua vita: l'unica fonte di conoscenza in
campo medico deriva solo dall'osservazione e dall'esperimento
[12]
. In difesa del suo pensiero nel 1813 pubblic il
Saggio sulla dottrina della vita in cui attaccava il concetto vitalista di eccitabilit e l'idea della vita intesa come forza
misteriosa risolutrice di tutte le malattie
[13]
. Infatti la vita, secondo Bufalini, un fenomeno complesso che pu
essere capito solo con l'osservazione e lo studio attento, poich il risultato di processi fisico-chimici della materia
organica
[14]
..
La fama ottenuta con il suo saggio lo convinse nel 1813 ad abbandonare il suo incarico di medico a Cesena per
trasferirsi nella pi rinomata citt di Bologna
[15]
.
Assistente a Bologna
Nell'ottobre 1813 nominato assistente alla clinica medica di Bologna, dove insegner spesso al posto dell'ormai
anziano Antonio Testa. Qui per studenti e docenti gli erano avversi a causa delle sue idee rivoluzionarie e spesso le
aule dove insegnava erano vuote per la diserzione degli studenti
[16]
. Nel 1816 perse la cattedra venendo rimpiazzato
dal suo rivale Tommasini e decise cos di tornare a Cesena, rifiutandogli ogni tipo di collaborazione
[17]
.
Difficile ritorno a Cesena
Torn ad essere medico all'ospedale di Cesena con molte difficolt: una depressione legata alla morte del figlioletto e
del padre nel 1816, alla mancata nomina alla cattedra di Bologna e alle difficolt economiche
[18]
. In questo periodo
si ammal di flogosi e i salassi e le cure a cui venne sottoposto fecero solo peggiorare le sue condizioni e gli
arrecarono danni permanenti al suo sistema cardiovascolare
[19]
. Tutto questo avveniva in una Cesena gravata da
un'epidemia di tifo che quindi rendeva le sue giornate estremamente intense a causa dei molti pazienti
[20]
.
Nel 1819 pubblic i Fondamenti di Patologia Analitica, in cui, continuando la sua battaglia al vitalismo, sottolineava
l'importanza da dare alla conoscenza del decorso di una malattia per riuscire a guarirla
[21]
.
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Nel 1825 pubblic Intorno alla medicina analitica. Cicalate di M.B. in apologia dei medici italiani e di s medesimo
e in risposta ad alcuni articoli di giornale della nuova dottrina medica italiana. Questo saggio scaten le ire degli
ambienti clericali che lo accusarono nel 1826 di ateismo e materialismo
[22]
. Tuttavia egli continu a sostenere la
bont delle sue idee sperimentali (e non materialistiche) contro le teorie scientifiche che formulavano ipotesi
aprioristiche. Inoltre non neg in nessun modo l'esistenza di Dio, anzi, sottoline che lo scienziato ha il solocompito
di studiare le leggi poste in essere dal Creatore
[23]
.
Intanto la situazione personale del medico cesenate non miglior: nel 1825 morirono la moglie e la sua unica figlia
(appena sedicenne)
[24]
. La profonda depressione che ne consegu, lo port a rifiutare diversi incarichi: la cattedra di
Urbino, il ruolo di medico primario a Cesena e la cattedra di Bologna lasciata libera da Tommasini
[25]
.
Decise allora di intraprendere un nuovo percorso, rivolto a migliorare la qualit dell'istruzione nelle Universit. Nel
1831 venne nominato presidente della Commissione della pubblica istruzione cesenate
[26]
. Cos si impegn a
mantenere i principi religiosi nel sistema pedagogico, eliminando per quanto di strumentale fu introdotto dalla
Chiesa
[27]
.
La partenza da Cesena
Intanto il fallimento dei moti del '31 resero difficile la situazione a Cesena per un patriota come Bufalini; e cos nel
1832 accett prima il ruolo di medico condotto all'Ospedale di Osimo e poi nel 1835 la cattedra di Clinica medica
alla scuola di Santa Maria Nuova a Firenze
[28]
. Qui predicava una medicina fatta di osservazioni e di fatti concreti e
cos aument le ore di lezione dedicate alla visita agli infermi
[29]
. Grazie a Bufalini, la scuola di Firenze divenne il
luogo di perfezionamento post-universitario degli studi di Medicina: una sorta di specialistica
[30]
. Finalmente la vita
del medico cesenate ebbe una svolta e lui, preso dall'entusiasmo di questo periodo, accett diversi incarichi, ad
esempio nel 1838 divenne direttore della Gazzetta della scienze fisico-mediche, che dal 1858 fu chiamato Lo
Sperimentale
[31]
; attraverso questo giornale si difese dalle varie accuse che gli arrivarono da ogni parte dell'Italia.
Ma ci che pi lo tenne impegnato in questo periodo fu il tema dell'educazione e dell'insegnamento nelle scuole,
tanto che fu definito dai biografi medico e pedagogista
[32]
. Infatti condusse diverse battaglie che portarono
all'introduzione della prima cattedra in Italia di Anatomia Patologica (1840) e di Istologia (1849)
[33]
. Inoltre nel 1851
pubblic Discorsi politico-morali in cui espose non solo i principi pedagogici e sociali che riteneva giusti per
riformare l'insegnamento nelle scuole, ma anche i valori etici fondamentali nella societ
[34]
.
Anche il suo modo di insegnare era innovativo; infatti parte della lezione si svolgeva in aula e parte al letto
dell'ammalato. Voleva trasmettere ai suoi alunni l'importanza di una medicina pratica, fatta non di sole parole
[35]
.
Intanto il 18 marzo 1860 nominato Senatore del Regno d'Italia, anche se per motivi di salute (aveva 73 anni) non
pot esercitare a pieno il suo ruolo
[36]
. Di sicuro fece valere la sua posizione quando l'allora Ministro della Pubblica
Istruzione, Carlo Matteucci promosse una legge (1862) che limitava il numero di posti alle universit e uniformava
gli insegnamenti: in pratica, tutto ci contro cui si era battuto Bufalini
[37]
. All'inizio si oppose apertamente, ma poi
comprese che questa legge non era solo una manovra economica, ma anche un disperato tentativo di salvare sedi
universitarie in preda all'anarchia. Matteucci cerc di garantire in tutte le Regioni un corso di studio valido
[38]
.
Il tramonto nelle polemiche
Nonostante i suoi sforzi, ormai nelle Universit dominavano delle nuovi correnti di pensiero, quella atea, quella
materialista e soprattutto quella positivista. Il positivismo era il movimento pi numeroso, polemico e battagliero e si
basava sulla totale adesione ai fatti, ai dati sperimentali e all'osservazione
[39]
. Ad una prima analisi, potrebbe
sembrare che il metodo sperimentale di Bufalini fosse vicino al positivismo scientifico, ma in realt il medico
cesenate aveva una visione metodologica radicalmente diversa, aliena dai filosofismi e legata solo all'indagine
medica; pertanto si trov in contrasto anche con loro, il cui maggior esponente era Jacob Moleschott, residente a
Torino, dove presiedeva alla cattedra di Fisiologia
[40]
.
Maurizio Bufalini
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Ormai solo a Firenze era ancora viva l'ideologia del Bufalini: deve esistere uno sperimentalismo neutrale alle
filosofie mondane che ostacolano la ricerca scientifica
[41]
.
Intanto si fecero pi pesanti le critiche subite da Matteucci e Moleschott, cos Bufalini si serv de Lo Sperimentale
per ribadire colpo su colpo a tali accuse
[42]
. Lui infatti visse in un'epoca nella quale, pur avendo impartito
un'importante lezione in campo medico, era facile essere criticato apertamente e spesso gratuitamente
[43]
. Augusto
Murri invece fu un sostenitore di Bufalini, tanto da riconoscergli il merito di aver aperto l'era della medicina che
scrutava il paziente con l'osservazione, il microscopio e le macchine: nacque, anche grazie a lui, la medicina
sperimentale
[44]
.
Negli ultimi anni di vita, dovette sopportare anche le gratuite ingiurie di Filippo Pacini, il quale riteneva che il
metodo di Bufalini fosse mero empirismo, in quanto negava qualsiasi principio a priori e accettava solo ci che
derivava dall'esperienza (a posteriori). Ormai anziano e malato, Bufalini non rispose nemmeno a queste accuse
[45]
,
che a molti parsero inopportune e gratuite.
Cos il 31 marzo 1875, a Firenze, mor Bufalini
[46]
. Tuttavia quando era in vita, aveva espresso il desiderio di essere
sepolto nella sua Cesena; e in fatti il 4 aprile 1875 la salma fu trasferita alla sua citt natale, verso la quale aveva un
legame cos forte da lasciare nel testamento la sua intera biblioteca scientifica al Comune di Cesena. Ma anche la
citt romagnola gli fu riconoscente e nel settembre 1875 il Consiglio provinciale stanzi dei fondi per la costruzione
di un monumento in sua memoria, realizzato nel 1885 e posizionato di fronte alla Biblioteca Malatestiana e alla sua
casa natale
[47]
.
Onorificenze
Cavaliere dell'Ordine Civile di Savoia
Torino, 24 giugno 1860
Cavaliere di Gran Croce decorato con Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
Firenze, 10 novembre 1866
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia
Cavaliere dell'Ordine di Santo Stefano Papa e Martire (Granducato di Toscana)
Commendatore dell'Ordine di San Giuseppe (Granducato di Toscana)
Cavaliere dell'Ordine al Merito di San Michele (Regno di Baviera)
Cavaliere di II Classe dell'Ordine al Merito Militare di Baviera (Regno di Baviera)
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Rossa (Regno di Prussia)
Cavaliere dell'Ordine Civile di Sassonia (Regno di Sassonia)
Maurizio Bufalini
5
Note
[1] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 17
[2] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 19
[3] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 20
[4] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 20
[5] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 21
[6] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 21
[7] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 22
[8] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 23
[9] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 23
[10] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 25
[11] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 29
[12] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 30
[13] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 31
[14] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 31
[15] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 32
[16] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 33
[17] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 34
[18] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 37
[19] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 38
[20] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 38
[21] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 38-39
[22] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 40
[23] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 41
[24] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 38
[25] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 46
[26] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 50
[27] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 50
[28] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 51
[29] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 53
[30] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 54
[31] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 55
[32] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 56
[33] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 59
[34] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 68
[35] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 74
[36] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 74
[37] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 76
[38] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 77
[39] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 79
[40] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 80
[41] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 82
[42] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 85
[43] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 94
[44] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 95
[45] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 95
[46] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 98
[47] Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, pp. 98
Maurizio Bufalini
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Bibliografia
Romano Pasi, Maurizio Bufalini e Luigi Carlo Farini, Ravenna, Edizione del Girasole, 2002.
Voci correlate
Cesena
Ospedale Maurizio Bufalini
Collegamenti esterni
Scheda senatore Bufalini Maurizio (http:/ / notes9. senato. it/ Web/ senregno. NSF/
6815d997e30cf219c1256ffc00481050/ 5ae9a682fc32c3afc125706900318674?OpenDocument), Senato della
Repubblica. URL consultato il 3 dicembre 2009.
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Portale Forl Portale Medicina
Fonti e autori delle voci
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Maurizio Bufalini Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=65008759 Autori: ASSR, AttoRenato, Dana, F.chiodo, FLEGMA, Gianfranco, Hellis, Jaqen, Leopold, Luca Borghi, Manuel
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