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DALLACQUESE

Nella biblioteca, sui rischi potenziali per la falda di Sezzadio - Predosa

A Cassine partecipata assemblea


Cassine. Ci sono molti motivi per ritenere il progetto presentato dalla ditta Riccoboni per larea di Strada Rampina a Predosa come potenzialmente molto pericoloso per la falda sottostante. A ribadire, con il supporto di valutazioni tecniche e scientifiche, la validit della posizione assunta a suo tempo dai Comitati di Base il dottor Paolo Cossa, gi responsabile tecnico dellArpa di Alessandria. I Comitati di Base, che in collaborazione con il Comune, hanno organizzato nella serata di luned 17 marzo lincontro pubblico svoltosi presso la Biblioteca comunale Amerio hanno voluto affidare a lui il compito di riassumere, in pochi ma chiari concetti, il progetto presentato dallazienda di Parma proprio per farne emergere le potenziali criticit per lambiente circostante e soprattutto per la falda. I rischi connessi alla realizzazione di simile opera, come emerso dalle parole di Cossa, sono numerosi. Intanto per il gran numero di tipologie di rifiuti che dovrebbero esservi trattati: oltre un centinaio, il che lascia qualche incertezza, visto che normalmente gli impianti sono realizzati per recuperare un numero limitato di tipologie di rifiuti. C poi il problema che limpianto progettato molto articolato: infatti si prevede di realizzare un processo di bioventing, che consiste nellinsufflare aria in pile di suoli contaminati, con dispersione in atmosfera di particelle di inquinanti maleodoranti, che saranno respirate dalla popolazione residente, con rischi per la salute la cui entit difficile valutare, ma anche di un impianto di trattamento acque, che permetter di gestire 200.000 tonnellate di terreni contaminati, 20.000 tonnellate di fanghi e 30.000 tonnellate di acque. Fra laltro gli impianti saranno costituiti in gran parte di acque interrate per lo stoccaggio dei rifiuti solidi e delle acque sporche, la cui tenuta idraulica, come pure quella delle tubature interrate, sar di difficile controllo. Non solo: Sar realizzato un pozzo per il prelievo stimato di 15.000 metri cubi dacqua allanno, e temiamo che eventuali dispersioni di acque inquinate, il pozzo stesso possa metterle in comunicazione con la falda sottostante. Ma quali potrebbero essere i rifiuti stoccati? Questo possiamo solo immaginarlo. Come detto le tipologie di rifiuti trattati saranno oltre un centinaio. Ma per esempio fra questi ci sono rifiuti solidi provenienti dalla bonifica di terreni contenenti sostanze pericolose (codice CER 191301, ndr), che per esempio potrebbe consentire di trattare le terre inquinate da cromo esavalente della Solvay, o gli stessi rifiuti dellAcna. Ma anche il cosiddetto percolato di discarica (codice Cer 190702, ndr), liquidi che sono gi derivanti da una depurazione avvenuta in discarica e dove molto elevata la concentrazione di contaminanti non depurabili o difficilmente depurabili. Al riguardo, il progetto dice che a fine processo le acque saranno convogliate nella fognatura pubblica e finiranno nel depuratore di Predosa; tutto quello che il depuratore non potr trattare, sia per la quantit troppo elevata sia per incapacit di trattamento di particolari sostanze, finir nel Lemme e quindi in Bormida. In ultimo, c anche da tenere in conto che le fasi di scarico dellacqua dovrebbero avvenire sempre di notte, quando il controllo difficile. La parola quindi passata a Walter Ottria, sindaco di Rivalta Bormida, che ha sottolineato come Rispetto alla lotta alla discarica, per la quale mi aspetto comunque che la ditta faccia ricorso, ritengo che questa sar pi difficile, perch il progetto molto pi comples-

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so sul piano tecnico, e in quanto tale credo che sar pi difficile articolare obiezioni risolutive sotto questo aspetto. Servir dunque ancora pi mobilitazione, per arrivare a sollevare sempre pi forte listanza della tutela del territorio. Sar una questione politica, per la quale dovremo sfruttare anche limminente rinnovo del Consiglio regionale, cercando di fare in modo che i candidati si facciano portatori delle nostre istanze. A seguire, a rafforzare questi concetti sono arrivati gli interventi dei consiglieri comunali di Acqui Terme Aureliano Galeazzo, che ha suggerito, ad esempio, una soluzione normativa gi adottata dalla Provincia di Bologna per superare lattuale voto legislativo regionale relativo alle norme del PTA e Pierpaolo Cannito che ha rimarcato come presto il Movimento 5stelle sottoporr al Consiglio comunale di Acqui Terme la richiesta che i principi precauzionali enunciati genericamente nel Piano Territoriale delle Acque vengano recepiti nel piano regolatore della citt e ha invitato anche gli altri Comuni a fare lo stesso. Dopo le istituzioni, sul palco si sono susseguiti i comitati del territorio, presenti in buon numero, a testimonianza di come la battaglia per lacqua e lambiente sia qualcosa in grado di unire ad ampio raggio i tanti fronti di mobilitazione popolare. Molto incisivo lintervento di Mario Bavastro, in rappresentanza del Comitato Val Lemme, che ha parlato, chiarendo molti punti oscuri, delle tante incongruenze legate al terzo valico (i cui rifiuti di sbancamento dovrebbero essere stanziati, fra laltro, anche nellarea di Cascina Borio). A Voltaggio gli scavi sono gi iniziati, e proseguono nonostante siano state rinvenute rocce verdi, dunque amiantifere, il tutto in assenza di un protocollo sullamianto, cio di un protocollo che dovrebbe indicare quali precauzioni adottare per tutelare la salute di chi si occupa degli scavi e quella delle popolazioni residenti. Il Comitato di Spinetta Ma-

rengo, anchesso alle prese con una complessa lotta per tutelare le falde, per bocca di Tino Balduzzi ha rimarcato come guarda caso le discariche e le aree a disposizione del Cociv viaggiano sempre in parallelo. Un particolare che dovrebbe far riflettere. Presente alla serata era anche il Comitato di Predosa, che ha annunciato lorganizzazione di una assemblea in paese per il prossimo 4 aprile, chiedendo e ottenendo la partecipazione dei presenti. Tanti anche gli interventi dei semplici cittadini presenti in assemblea, che hanno vivacizzato il dibattito con la loro partecipazione; dibattito che, peraltro, proseguito anche ad assemblea ormai conclusa, con la nascita spontanea di cappannelli e piccoli gruppi di discussione, che in qualche caso hanno proseguito la trattazione dei temi della serata nei bar del paese. A margine dellassemblea, giusto lasciare lultimo intervento a Urbano Taquias, a nome dei Comitati di Base, che sottolinea due aspetti. La mobilitazione deve arrivare dal territorio. Lesperienza di Cascina Borio insegna che dobbiamo essere noi a difendere il nostro ambiente e il diritto alla salute. La Conferenza dei Servizi ha fallito completamente il suo compito nel caso della discarica Riccoboni, quando sono state necessarie sei convocazioni lultima delle quali occupata dai Comitati, per arrivare a una decisione. Presto, il giorno 26, la Conferenza dei Servizi torner a riunirsi per esaminare i progetti di Predosa, e allora giusto che i tecnici che la compongono sappiano che il territorio vigila sul loro operato e che non permetteremo che vengano prese decisioni che possono arrecare danno a noi, allacqua che beviamo, allambiente in cui viviamo. I Comitati di Base invitano tutti coloro che hanno a cura valori come ambiente, salute e territorio a partecipare allassemblea del 4 aprile a Predosa. M.Pr

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Circolazione stradale nel periodo invernale


LUfficio Tecnico della Provincia di Alessandria comunica le disposizioni in materia di circolazione stradale durante il periodo invernale. Come di prassi, dal 15 novembre al 15 aprile di ogni anno, sulle tratte extraurbane delle strade provinciali di competenza, tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote ed i motocicli, dovranno essere muniti di catene a bordo o degli speciali pneumatici invernali, idonei alla marcia su neve o ghiaccio, in caso di presenza di fenomeni atmosferici avversi o di probabile presenza di ghiaccio a terra. Tale obbligo ha validit anche al di fuori del periodo previsto, in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio. Nel periodo di vigenza dellobbligo, i ciclomotori a due ruote ed i motocicli possono circolare solo in assenza di neve o ghiaccio sulla strada e di fenomeni nevosi in atto.

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