Sei sulla pagina 1di 2

I giovani crollati nella trappola della crisi Che futuro avranno i giovani che terminano il loro percorso di studi

e tentano di entrare nel mondo del lavoro? La crisi delleconomia ha lasciato per strada, dal 2009 al 2012, pi di un milione di giovani lavoratori di et compresa tra i 15 ed i 34 anni. Sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe lEuropa e lItalia .* I giovani in questo paese non vengono presi in considerazione, vengono soprannominati addirittura choosy ovvero schizzinosi dai pi alti ministri del governo perch non sono disposti ad accettare qualsiasi lavoro pur di accedere a una prima occupazione. Insomma i giovani, per molti italiani, non rappresentano la speranza del nostro paese, ed forse per questo motivo non si investe su di loro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dellIstat sulloccupazione media, i lavoratori di et compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. Da questi dati si pu capire come il mondo del lavoro in questo momento sia un mondo cristallizzato e quasi impenetrabile; le aziende leader in un certo settore prediligono lassunzione di persone gi esperte, con anni di lavoro alle spalle piuttosto che un giovane appena laureato, con poche se non pochissime esperienze lavorative. Ma chi dar la possibilit ai giovani di accumulare esperienze se nessuno gli da lopportunit? Il governo inoltre non aiuta a cambiare la situazione, allunga, infatti, sempre di pi let pensionabile, in modo tale che non ci sia un rinnovamento, lavoreranno solo le persone pi esperte invece dei giovani in cerca di esperienze. proprio di questi primi giorni del 2013 la nuova riforma previdenziale Fornero: let per andare in pensione, sar per gli uomini a 66 anni e 3 mesi, invece a 62 anni e 3 mesi per le donne. Per tutte questi motivi, i giovani non sono pi motivati, perdono anche quel piccolo briciolo di autostima che possedevano. Infatti in Italia l11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non interessato n a lavorare n a studiare, mentre la media europea pari rispettivamente al 3,4% e all8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente pi bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue del 72,2%). ** Ma purtroppo tra tutti i giovani impiegati spesso succede che il lavoro ottenuto non corrisponde al percorso formativo intrapreso: infatti una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. Questi dati sono fortemente allarmanti in quanto mostrano che per accedere al mondo del lavoro, spesso non basta aver conseguito una laurea da 110 e lode, non basta aver fatto master e corsi di specializzazione, ma per ottenere un posto di lavoro spesso necessaria un po di buona volont e capacit di adattamento. Queste caratteristiche per non sembrano emergere dagli attuali giovani, i quali pretendono di ottenere subito stabilit e sicurezza, non intendono rischiare e provare a migliorarsi. Anzi, in alcuni casi, addirittura pretendono: non sono, infatti, disposti a intraprendere attivit artigianali quali il falegname, lidraulico, lelettricista; perch questi vengono considerati

lavori umili, di poco conto. I giovani sono in qualche modo vittima di una societ superficiale, basata sullapparenza, alla quale non importa chi sei, ma come appari. I giovani a questo punto dovrebbero abbandonarsi alle parole di Steve Jobs durante il suo discorso ai neolaureati dellUniversit Californiana di Stanford quando dice: Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno gi cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto secondario.*** Con questa frase Steve Jobs, linventore delliPhone, iPod, iPad, invita i ragazzi a credere maggiormente in loro stessi, di non farsi condizionare dalle persone che li circondano. Solo il cuore di chi prova certe emozioni pu sapere cosa vuole veramente. *Mario SENSINI, Crolla loccupazione tra i 15 e i 35 anni, "Corriere della Sera 8/04/2012 ** 45 RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalit, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 *** Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, "La Stampa" - 6/10/2011 Bibliografia: Mario SENSINI, Crolla loccupazione tra i 15 e i 35 anni, "Corriere della Sera", 8/04/2012 45 RAPPORTO CENSIS; Lavoro, professionalit, rappresentanze; Comunicato stampa, 2/12/2011 Sitografia: http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf http://antonioforte.xoom.it/giovanieoccupazionediAntonioForte.pdf (per il grafico)

Potrebbero piacerti anche