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Lemorragia dei talenti serbi in fuga dal loro Paese continua a dilatarsi e secondo il professore Grecic il danno economico inferto a Belgrado oscilla intorno ai 9 miliardi di euro Il problema della fuga dei cervelli fa parte del Dna serbo, ma molti speravano che dal 2010 in poi la tendenza a scappare dal proprio Paese per fare fruttare altrove talento, dottorati e lauree - finanziate profumatamente da Belgrado - si sarebbe invertita: ci non accaduto secondo il professore ed esperto in tali tematiche Vladimir Grecic, vicedirettore dellIstituto per la Politica ed Economia internazionale di Belgrado (Iipe), anzi il fenomeno rischia di accentuarsi ulteriormente. Secondo lultimo studio di Grecic, e il pi completo finora sulla questione della fuga dei cervelli in Serbia, non mutando i fattori che spingono da anni i giovani serbi altamente qualificati a cercare unoccupazione degna della propria formazione in altri Paesi, le speranze coltivate nello scorso decennio di cambiamenti veloci e favorevoli per creare nuovi posti di lavoro ed aumentare gli stipendi si sono infrante. La causa principale? Lestrema lentezza delle riforme che non permette soluzioni concrete al problema, pur molto discusso a Belgrado negli ultimi anni, proprio perch appare in continua crescita. La relazione del professore Grecic, riportata dal quotidiano Vecernje Novosti, offre per la prima volta una mappatura quasi completa dei talenti serbi emigrati in altri Stati ed stata pubblicata in inglese, per rendere noto a tutti questo devastante problema che affligge il nostro Paese e che ben lontano dallessere arginato, ha affermato Grecic. La Serbia, dunque, continua a sprecare un immenso capitale umano con oltre 40.000 persone altamente qualificate che hanno lasciato il Paese alla volta dellEuropa (4.000 talenti serbi), del Nordamerica (6.000), ma anche della Germania, della Gran Bretagna e del Canada. Inoltre in quasi ogni Nazione del mondo c stato almeno un cervello serbo che ha reso onore al proprio Paese distinguendosi nel suo campo scientifico: ad esempio Curcic Stellar, nominato miglior ricercatore e professore universitario di Hong Konk, Violeta Danjanovic, brillante ricercatrice di biotecnologie mediche in Austria, Dejan Ilic, noto professore di ingegneria negli Stati Uniti, e Radoje Belusevic, esperto nucleare in Giappone. I
laureati sono la quota di forza lavoro che promuove la ricerca, linnovazione e limprenditoria e per questo la continua perdita di cervelli pu avere conseguenze gravissime per la crescita della Serbia, danneggiando il potenziale per le riforme e per i cambiamenti. Bersaglio obbligato di questa tendenza quindi la societ serba, che in mancanza di giovani con un buon livello distruzione che potrebbero portare il Paese fuori dal baratro, non raggiunger mai la qualit sperata. Del resto nellultima classifica stilata dal World Economic Forum sui Paesi che investono di pi per trattenere i propri talenti in patria, Belgrado figura al 141esimo posto su 144 Stati: un risultato devastante. Ma secondo Grecic vi sono anche dei calcoli economici da non ignorare: con la fuga di cervelli il Paese perde il capitale che i cittadini serbi hanno investito nellistruzione mediante il pagamento delle tasse, un bottino stimato intorno ai 9 miliardi di euro. Tutti questi soldi la Serbia li ha praticamente regalati principalmente allEuropa e agli Stati Uniti, tuona il professore Grecic.