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MERCOLED 10 LUGLIO 2013 IL TIRRENO

Empoli

III

IL POZZALE-LUIGI RUSSO LA CERIMONIA

Volti e storie del passato per capire i giorni nostri


Nella nuova e suggestiva cornice del chiostro dellex convento degli Agostiniani premiati Ermanno Rea e Luciano Canfora. Menzione speciale a Pier Vittorio Buffa
EMPOLI

La letteratura, la storia, la musica. Mentre nel centro della citt andavano in scena Empolissima e lo shopping, la cultura si ritagliata il suo spazio. Conquistandosi un angolo, ma quello buono. Nello splendido scenario dellex convento degli Agostianiani, infatti, a farla da padrone stato il premio Pozzale-Luigi Russo, che ha chiuso la sua 61 edizione con la cerimonia di premiazione ospitata per la prima volta in questa cornice deccezione. La nuova casa del premio Pozzale-Luigi Russo suggestiva. Come sottolinea il sindaco Luciana Cappelli nella presentazione, ha il merito di avvicinare il pubblico agli autori. la sua collocazione geografica, nel chiostro degli Agostiniani, la novit di questo premio letterario che vanta 61 anni di vita. Una longevit, per dirla con le parole del suo presidente Adriano Prosperi, a dispetto del fatto che i libri non arrivano su segnalazione delle case editrici, ma scelti e segnalati dai componenti del comitato. Funziona cos dal giorno in cui nacque. Era il 1948. Il premio nacque per volont di alcuni contadini ed operai della frazione del Pozzale, a Empoli, sulla scia dellesperienza maturata durante la Resistenza, per auspicare e produrre un incontro e una collaborazione tra intellettuali e lavoratori. Un gesto denso di significati, dove si sceglie di far passare la ricostruzione, o meglio la costruzione del Paese, dopo la seconda guerra mondiale, dalla cultura. Di quel gruppo stata ricordata Vera Viti: questo il primo premio che non la vede protagonista. scomparsa di recente. Il sindaco ha voluto commemorarla consegnando un riconoscimento alla sorella Adriana. Il premio, questanno, ha visto due vincitori ex aequo: Ermanno Rea e Luciano Canfora. Come deciso dalla giuria formata, oltre che dal presidente Prosperi, da Roberto Barzanti, Remo Bodei, Laura Desideri, Giuliano Campioni, Giacomo Magrini, Cristina Nesi, Marco Revelli, Biancamaria Scarcia, Gustavo Zagrebelsky, e Giuseppe Faso (segretario). Luciano Canfora stato premiato per il suo libro su Gramsci Spie, Urss, antifascismo: Gramsci 1926 1937 (edizioni Salerno 2012), Ermanno Rea per il libro che racconta, anche con le immagini, la sua esperienza di fotografo (1960. Io Reporter, edito da Feltrinelli, 2013). Un lavoro di pochi anni, col quale Rea racconta la povert africana dell'Irpinia, lo sfruttamento delle raccoglitrici di olive calabresi. E poi la Mancha, l'oriente, l'India, il Giappone. Un libro che un'operazione di recupero, di un archivio andato perduto in gran parte e ricostruito attraverso i giornali. Rea, come Canfora esprime la volont di connettere il passato

Lassessore Eleonora Caponi consegna il premio a Ermanno Rea

Luciano Canfora, uno dei due vincitori, sta per ricevere il premio dalle mani del sindaco Luciana Cappelli

con il presente. Una menzione speciale, poi, la giuria lha riservata a Pier Vittorio Buffa, scrittore e giornalista del gruppo editoriale LEspresso. Il suo libro (Io ho visto, edito da Nu-

trimenti), raccoglie i volti e le testimonianze delle stragi nazifasciste: quella di SantAnna, del Padule. A Buffa - ha sottolineato il presidente del premio dobbiamo dire grazie perch ci

porta in unepoca storica, che rischiamo di dimenticare.


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Pier Vittorio Buffa insieme al presidente Adriano Prosperi

la visita

Un dottore speciale in pediatria


Il fan club Valentino Rossi colora di giallo il reparto e dona un sorriso ai bambini

EMPOLI

Dalle magliette dei giocatori famosi - quelle di Totti, Del Piero e Di Natale - autografate e appese al muro, agli articoli di giornale e alle targhe che colorano tutto il reparto. Sono l a ricordare la gratitudine di chi, al blocco B di pediatria del San Giuseppe, ci passato portando il suo contributo. Momenti belli da proteggere e ricordare, sempre mossi dall'affetto, per regalare un sorriso ai bambini. Da ieri questo piccolo "museo" pu vantare anche la visita di un "Dottore" speciale. Il numero 46 del motomondiale, il Valentino Rossi nazionale che ha voluto dare il suo contributo attraverso il Fan Club ufficiale di Tavullia. Arricchire i muri del reparto con le foto dei suoi supporter e del trofeo, quello originale, vinto nell'ultimo gran premio di Assen, in Olanda. Una visita, quella dell"Official Fan Club Valentino Rossi Tavullia", che per una mattina ha emozionato i bambini e il personale medico. I fan di Rossi sono arrivati alle 10, un'onda gialla che ha distribuito cappellini, autografi del campione e magliette col mitico numero 46. Le hanno portate in una valigia che, come fosse uno scrigno, una volta aperta ha contagiato il reparto. Rino Salucci, il presidente del Fan Club, ha visitato con gli amici ogni camera di pediatria. E poi le foto di gruppo, che hanno coinvolto in maniera simpatica anche tutto il personale. Star della mattinata, appunto, il trofeo vinto da Rossi ad Assen, conteso da grandi e piccini per una foto. All'incontro erano presenti anche i rappresentanti di tutti i centri che trattano la disabilit sul nostro territorio. Una mattina da ricordare, come per Valeria Benini ide-

I rappresentanti del Fun Club Valentino Rossi di Tavullia in posa con i giovani tifosi del Dottore nel reparto di pediatria dellospedale San Giuseppe

Regali per grandi e piccini, e il trofeo di Assen, dal Fan club di Rossi

atrice dell'iniziativa. Mio figlio ha avuto un problema di salute e a Empoli, dove mi sono rivolta per le cure, stato trattato con professionalit ha ricordato la donna, di origini bolognesi cos ho voluto ripagare

invitando il Fan Club di Rossi a venire al San Giuseppe. C'eravamo gi stati a settembre del 2012 promettendo di tornare quando Valentino Rossi avesse ottenuto di nuovo un primo posto.

All'incontro sono intervenuti il direttore generale dell'Asl 11, Monica Piovi, e il direttore dell'unit operativa di pediatria, Roberto Bernardini. Valentino i bambini se lo sentono addosso ha spiegato, ringra-

ziando il Fan Club perch in lui si identificano. Abbiamo accettato subito con gioia l'idea di ospitare l'iniziativa, perch per i bambini anche solo stringere in mano un cappellino col numero 46 un grande stimolo per non abbattersi. Emozioni vere. Come quella del Fan Club, Rino Salucci. Siamo soliti andare a trovare chi soffre, non lo pu fare direttamente Valentino per gli impegni nel mondiale. Siamo contenti di poterlo fare al posto suo 365 giorni all'anno. Rossi un campione conosciuto in tutto il mondo e un idolo per i ragazzi. Con l'ospedale di Empoli abbiamo mantenuto una promessa ed bello vedere l'entusiasmo che si crea tutte le volte che ci spostiamo per gli ospedali di Italia: la potenza di un campione amato come Valentino. Filippo Cioni
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