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Ci che conta non sono i fatti come vengono percepiti, lunica realt la percezione Parlare in pubblico problematico perch noi non sviluppiamo una cultura del public speaking nellet della adolescenza e non abbiamo una scuola formativa sulla comunicazione di supporto. Unici esempi che abbiamo sono quelli degli insegnanti tradizionali la cui comunicazione ad una via fortemente impregnata di sapere. I relatori nei confronti delluditorio possono essere Oratori orientati al copione (coloro che preparano una relazione prescindendo dal tipo di persone a cui dovranno rivolgersi) Oratori orientati al pubblico (coloro che danno molto peso allanalisi preliminare del profilo dei partecipanti). Importante Metabolizzare il contenuto di una relazione Prendere coscienza che labilit di comunicazione risponde a regole ben precise che possono essere acquisite ed applicate Fare molta pratica Le capacit comunicative sono innanzitutto legate a
Contatto visivo (padronanza dellaula ,attenuazione nervosismi) a tutti indistintamente,o per aree diverse, se la platea numerosa. non solo al volto amico, al volto compiacente, o inseguendo un ordine gerarchico. Gestualit (evitare di tenere le mani in tasca,braccia incrociate davanti, toccarsi naso, orecchi, testa, giacca son tutte pose di nervosismo) Posizione e movimenti (al centro della stanza possibilmente in piedi, senza dondolare, meglio camminare avvicinandosi anche al pubblico che da il senso dellintegrazione con il medesimo, senza mai voltare le spalle allauditorio) Volume e tono di voce (per evitare affievolirsi di voce causa disagio, pensare di dover parlare soprattutto alla persone che pi lontana da noi nellaula, il tono non deve essere per forza altissimo e ci debbono per essere delle pause strategiche) Linguaggio- pause-non parole (linguaggio semplice ed efficace in sintonia con luditorio, corredato da analogie, esempi ed immagini, utili il ricorso a frasi dove ci sia il pensate a, immaginate che in grado di facilitare la comprensione, privilegiando la sintesi rispetto al dettaglio informativo,meglio le pause che le non parole di collegamento da un concetto allaltro, es. uhmm, evidentemente, praticamente, diciamo) con le pause linterlocutore ha il tempo di metabolizzare quanto diciamo. Personalit, humour(abito devessere in sintonia con lauditorium, la prima impressione importante, usare lumorismo solo se parte integrante della ns personalit e come rafforzativo di un messaggio. Inoltre se abbiamo entusiasmo trasmetteremo allauditorio la convinzione della validit di ci che diciamo) Gestione dello stress /organizzazione della comunicazione
Preparare accuratamente i contenuti della presentazione ( fondamentale per la gestione della emotivit) Ripassare mentalmente largomento e la preparazione (i punti chiave di un discorso debbono essere assorbiti a livello di subconscio) Predisposizione di una scaletta riportando solo le parole chiave che permettono di riservare alla lettura il minimo indispensabile Lapertura( il momento critico,nei primi minuti si raggiunge lapice dello stress,questo momento Gli obiettivi che il relatore deve mirare per gestire al meglio limpatto iniziale sono:
Costruire una propria credibilit come presupposto per convincere il gruppo Catturare linteresse della platea Portare i partecipanti sulla stessa lunghezza donda Mettere a proprio agio il pubblico di contatto umano/animale viene definito fase olfattiva e si sviluppa su fasi epidermiche e si decide se chi abbiamo di fronte ci piace o no)
suscitare interventi (chiedendo un intervento allintero gruppo, a un singolo partecipante.. assicurare la comunicazione (praticando lascolto attivo) condividere con gli altri la discussione (se si va fuori tema, se discussione sterile
la sua postura e le sue parole il suo tono di voce sono chiari subito che fare?
Riformulare i suoi interventi attenuandone tono ed aggressivit Porre una contro domanda per razionalizzare il suo pensiero.
I sintomi di negativismo possono andare dal plateale intervento di dissenso ai segnali critici pi lievi, tipo alzare gli occhi al cielo, scuotere la testa,rivolgersi ai partecipanti vicini Egli rischia di contagiare il gruppo Che fare?
Ascoltare la critica in modo empatico Ripartire dal punto di condivisione (hai fatto bene a sollevare questo punto Stimolare il partecipante a razionalizzare il suo punto di vista attraverso una contro domanda (mi precisi cosa la preoccupa?...
Valorizzare i suoi interventi Scuoterlo dalla sua area di confort Dargli un ruolo nel gruppo
Spesso ama esibire il suo scarso interesse sbuffando, guardando orologio e pu influenzare negativamente la platea
Porre domande al gruppo guardando negli occhi proprio lui Isolarlo se la strategia precedente non funziona (sconfitta di relatore)