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il Ponte
E notte di pace, tempo damore. Sia tregua allodio delle parti, ognun sia fratello al nemico. Nel mondo che quieto saddorme 1 E nato il Salvatore .
Maria Teresa Santalucia Scibona
il Ponte
Leditoriale del Parroco
NATALE FESTA DELLA NUOVA UMANITA
Cari Parrocchiani, vero;Natale la festa della nuova umanit!E fuor dogni dubbio, che la venuta di Ges nel mondo ha cambiato il corso della storia e ha avuto inizio una nuova umanit. Nella vita importante amare, ma anche importante lasciarsi amare. Dio si fa bambino, perch vuole essere amato da noi e se noi amiamo Lui, amiamo per Lui e ci lasciamo amare da Lui, non saremo pi come prima, perch una volta incontrati con Lui, Ges ci trasforma nellamore. E questo in fin dei conti linizio della nuova umanit. Gli Angeli adorano il Signore come loro Creatore, noi uomini non solo dobbiamo adorarlo come Creatore, ma anche come nostro Salvatore. Prendiamo perci coscienza di quanto accaduto 2000 anni fa a Betlemme e di quanto pu accadere ancora in ogni angolo della terra, l dove vive luomo, ogni uomo. E dallincontro col piccolo Ges, che ha fatto grande luomo che deve scaturire oltre alladorazione profonda, la responsabilit che abbiamo tutti gli uni verso gli altri nella difesa di quel tesoro che Dio ci ha donato nellanima diceva Santa Caterina. Il tesoro della dignit della persona umana, della giustizia e della libert. Valori questi, che dobbiamo recuperare tutti insieme, in questa festa del Natale, come in ogni Santo Natale. Perch sia davvero la festa del Natale del Signore Ges e la festa della nuova umanit. Diceva SantAmbrogio: La tua ricchezza la tua coscienza;il tuo oro il tuo cuore Custodisci luomo che dentro di te. Non trascurarlo, non averlo a noia come se non avesse valore, perch un possesso prezioso. Il Santo Padre Benedetto XVI nel suo ultimo libro Linfanzia di Ges cos scrive: Ges, assume in s lintera umanit, lintera storia dellumanit, e le d una svolta nuova, decisiva verso un nuovo essere persona umana. Ora, dice Santa Caterina: cos questo dolce amoroso Verbo, vestito della nostra umanit (L.318 ) . riconosciamolo, custodiamolo, adoriamolo. Auguro a tutti un Santo Natale e tutti benedico di cuore con affetto.
P. Alfredo Parroco 2
Agostino Novello nacque a Tarano in provincia di Rieti, anche se c chi sostiene che sia nato in Sicilia a Termini Imerese, ma ne rivendicano i natali anche Trapani, Gela, Taormina e Palermo. Matteo, suo nome di battesimo, nacque in una nobile famiglia, probabilmente gli Spinelli, intorno al 1240. Dopo aver compiuto gli studi umanistici, venne mandato dalla famiglia a Bologna dove ebbe come compagno di studi Manfredi di Hohenstaufen Svevia, figlio naturale di Federico II e di Bianca Lancia di Monferrato. Matteo si laurea in Diritto civile ed ecclesiastico e Manfredi viene incoronato re di Sicilia il 10 agosto 1258. Il giovane re volle al suo fianco, come cancelliere, il suo compagno di studi Matteo che gli rest fedele fino alla morte, che lo colse durante la battaglia di Benevento il 26 febbraio 1266. Re Manfredi colui che nel III Canto del Purgatorio della divina Commedia, cos descritto da Dante: Biondo era bello e di gentile aspetto, ma lun dei cigli un colpo avea diviso. Durante questa battaglia, vinta da Carlo I dAngi, Matteo rimase ferito e molto provato dalla delusione causata dal crollo degli ideali che aveva condiviso con il suo re. In questo drammatico momento della sua vita, la fede lo soccorse e per Matteo arriv la chiamata del Signore. Decise di cambiare vita. In un primo momento voleva entrare nellOrdine domenicano, ma poi opt per lOrdine fondato dal vescovo di Ippona, dove entr come converso nel 1268, cambiando il proprio nome con quello del fondatore Agostino. Dopo alcuni mesi si rec nel convento agostiniano di Siena dove, per voto di umilt, si fece credere analfabeta e quindi fu impiegato nei lavori pi semplici. Dopo poco tempo fu mandato nel convento di Rosia. Nel 1288 fu intentata una causa contro il convento dove era Agostino, motivo del contendere era la propriet di un terreno: la comunit agostiniana rischiava di perdere il possesso del terreno dove era costruito leremo di Rosia. Agostino si rese conto che cera bisogno di lui e chiese al superiore di poter scrivere una memoria difensiva. Il suo scritto svel il fine giurista e il giudice senese Giacomo de Pagliaresi, riconobbe la sapienza infusa acquisita nello Studium bolognese; and a trovarlo a Rosia e ritrov il suo compagno di studi. Fin cos lo splendido isolamento di Agostino, poich il priore generale degli agostiniani, Clemente da SantElpidio, lo trasfer a Roma dove fu ordinato sacerdote. Papa Niccol IV lo nomin suo confessore e penitenziere apostolico, incarico che tenne anche sotto il pontificato di Celestino V e di Bonifacio VIII. Il 25 maggio 1298 fu eletto priore generale dellOrdine agostiniano, nonostante egli fosse assente ai lavori dellassemblea, accett solo dopo che glielo impose il Papa. Stante in questa carica, Agostino anticip di un anno il successivo capitolo generale che si tenne a Napoli nel 1300 e rassegn le dimissioni. Torn in terra senese e precisamente a San Leonardo al Lago, presso Lecceto, e si dedic alle opere di carit; fond un piccolo ospedale. Una delle sue ultime fatiche come giurista, fu la riforma degli statuti dello Spedale di Santa Maria della Scala. Mor il 19 maggio 1309. Il suo corpo fu portato nella chiesa di SantAgostino a Siena. Questa chiesa senese ospita anche unimportante opera pittorica di Simone Martini, che rappresenta Agostino con una colomba vicino allorecchio. Papa Clemente XIII lo proclam Beato nel 1759.Il Beato Agostino Novello patrono di Termini Imerese (Palermo), perch questa citt ne rivendica i natali. Per molto tempo c stata una disputa sul luogo di nascita di Agostino Novello; la disputa citata anche dallo scrittore siciliano Leonardo Sciascia, nella sua opera dal titolo: Recitazione della controversia liparitana dedicata ad A.D.. Il suo corpo custodito nel Duomo cittadino di Termini Imerese intitolato a San Nicola di Bari. Il 19 maggio si celebra la festa con una solenne processione che si snoda per le vie della citt. Dal 1977 lintero corpo del Beato esposto alla pubblica venerazione nella cappella a lui dedicata nel Duomo della citt siciliana. La devozione verso Agostino Novello da sempre praticata dai cittadini di Termini Imerese, ma questa fu rafforzata, quando il Granduca di Toscana, nel 1620, don a questa citt la reliquia di un braccio. Agostino Novello, anche se non fu natio del territorio senese, fece parte degli agostiniani che dimorarono a Lecceto e che nel corso degli anni fecero della Montagnola senese, quella fucina di spiritualit che per secoli ha alimentato e consolidato la fede in tutto il territorio intorno Siena.
Franca Piccini
Nella sala Beato Angelico (P.zza M. Teresa di Calcutta) le Signore della CARITAS parrocchiale, che hanno confezionato i lavori, Vi aspettano numerosi nei seguenti giorni di Dicembre:
da GIOVEDI 6 fino a SABATO 8 Dalle ore 10:00 alle ore 19:00 ORARIO CONTINUATO
Fino ad esaurimento merce.
Colpiti da tanto stupore, cerchiamo di leggere ci che lartista ha voluto scrivere sul vetro. La vetrata a sinistra di chi guarda laltar maggiore la vetrata Della Parola che d vita . In alto a sinistra c lAngelo che purifica le labbra del Profeta Isaia, quindi la sua chiamata ad annunciare la Parola e la sua risposta: Eccomi manda me! ( Isaia 6,1-13 )Poi accanto c il sole e la luna che sorgono dal Soffio Divino. Sotto a sinistra il calice e la casa-Chiesa. Dal Verbo si cre il mondo: la creazione degli esseri viventi e degli Incorporei. A sinistra, tratteggiato un Angelo Spirito incorporeo e a destra lingegno umano, la ragione. Sotto: la colomba, la pura tra i volatili, riflette lo Spirito Santo amore, unitamente agli Apostoli come diffusori nel mondo della Parola, della Lieta Novella. La colomba, altres lanima di ogni fedele. A destra,abbiamo la stella e la barca. La Parola guida, la Parola la porta: la porta della Citt celeste. A sinistra: la scala come aspirazione delluomo verso linfinito, ma anche come richiamo alla scala di Giacobbe: il Signore in questo luogo. ( Gn. 28,16 )In basso a sinistra: il Verbo finalmente si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi. La nascita di Ges,l incarnazione del Verbo Divino. In alto, si trova tra larcobaleno che ricorda lalleanza di Dio con luomo, un ariete;simbolo di forza e della potenza della Parola, ma anche lantico capro espiatorio del Vecchio Testamento,ariete che annuncia lagnello pasquale. Leggiamo la vetrata a destra di chi guarda laltar maggiore,detta Del Pane della vitaleggiamola con attenzione, perch quelli del Pizzichini, sono segni, tratti, simboli, allusioni essenziali.
Un richiamo se vogliamo alle figurine appena delineate di Chagall.In alto a sinistra troviamo la colomba che porta lEucarestia. A destra con lostensorio si vuole ricordare tutti i miracoli Eucaristici che sono accaduti nella Basilica al tempo di Santa Caterina, vera Mistica dellEucarestia. Sotto, due pesci con i pani quelli della moltiplicazione,rinviano chiaramente allEucarestia. Volutamente lArtista, qui ne ha disegnati quattro,perch il quinto quello vero posto sulla mensa eucaristica. Guardando a sinistra in basso ci sono dei rami dulivo, simbolo di pace mentre, accanto a destra ,la luce dei ceri della notte di Pasqua, la luce del Signore risorto .Ancora pi gi troviamo le messi, che si stagliano da sinistra a destra,marezzate dal vento. Nella Bibbia, grano e vino, sono sempre complementari e inseparabili,( infatti proprio sotto, troviamo i grappoli duva )dalla benedizione data a Giacobbe fino allistituzione dellEucarestia. Il pane come il grano, nella Sacra Scrittura, simbolo di fecondit. Morte- vita, corpo di Cristo. Pertanto le spighe, non solo richiamano il chicco di grano che deve morire per dare frutto, ma altrettanto simbolo del fedele che vagliato dal ventilabro che separa il buon frumento dalla pula. Se i grappoli rimandano al calice colmo di vino, le spighe, al pane consacrato che vediamo disegnati pi sotto; guardando in
basso a destra, troviamo un pesce. Da sempre in seno alla Chiesa, il pesce simbolo dellacqua battesimale che rigenera il credente, ma soprattutto simbolo di Cristo, per via del nome greco:ictus. Che interpretato come acrostico, d la frase: Iesus Christs Theo Uis Sotr. Ges Cristo figlio di Dio Salvatore. Guardando a sinistra invece, abbiamo la divina onnipotenza di Dio, nel segno della mano che porge il pane eucaristico e nel segno delle mani giunte ( guardando sulla destra ), la preghiera incessante che la Chiesa (dietro le mani vi la chiesa )eleva a Dio, affinch ci dia sempre di questo pane. La barca che si vede in basso a destra con lncora, rimanda allarca come mezzo di salvezza, che per noi la Chiesa, mentre lncora segno di speranza per molti. Da ultimo a sinistra : nella cena del gioved santo, il pane rimanda al corpo di Cristo e il vino al Suo sangue, pegno della nostra salvezza. In alto nel cerchio di sangue,LAgnus Dei, ma anche lAgnello dellApocalisse.
LAgnello svenato e consumato damore a cui anelava Santa Caterina da Siena.Come si pu notare da queste due nuove bifore, la storia del vetro non si conclusa con le stupende Cattedrali del medioevo. Carlo Pizzichini, con questopera grandiosa, ha saputo armonizzare magistralmente genio artistico e libert creativa, arricchendo ulteriormente la monumentale Basilica Cateriniana di San Domenico. P.Alfredo Scarciglia o.p Priore e Parroco di San Domenico di Siena
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Sotto lattenta vigilanza della Sopraintendenza ai Monumenti e del Parroco, procedono i lavori per il rifacimento del tetto della sagrestia della Basilica superiore.
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CONSIGLIO PASTORALE
Il 22 novembre scorso si riunito il Consiglio parrocchiale nel corso del quale sono stati messi a punto molti appuntamenti per lanno in corso. Lultima riunione del consiglio era stata il 20 settembre e gi in quella sede erano state messe a punto le linee programmatiche per questi mesi, mentre nellultima riunione sono stati decisi altri importanti appuntamenti per questo anno dedicato alla fede. Le messe parrocchiali delle ore 10,30 del periodo dellAvvento saranno animate dai bambini e ragazzi del catechismo secondo il seguente calendario: Domenica 2 dicembre I e II classe elementare Domenica 9 dicembre I e II media Domenica 16 dicembre IV e V elementare Domenica 23 III elementare e III media Sabato 15 dicembre ore 16: Auguri in Cattedrale con tutti i bambini e le catechiste. Mercoled 19 dicembre ore 17,15: in basilica preghiera dei bambini del catechismo davanti al Presepe con recita del Credo Nei giorni 6-7-8-9 dicembre e fino ad esaurimento merce, con orario continuato 1019, come da tradizione si svolger il Mercatino di solidariet nella sala Beato Angelico (ex biglietteria Tra-in) con entrata dal Chiostro. Ci saranno i lavori artigianali, confezionati a mano delle signore della Parrocchia con originali idee regalo a prezzi che tengono conto dellattuale momento di crisi economica. La novit di questanno che ci sar anche un angolo con oggetti vintage. Il ricavato andr in beneficenza. Il Presepe di questo Anno della fede, che verr allestito dal parroco Padre Alfredo, avr come tema le tre vigne delle quali Santa Caterina parla nel Dialogo: la vigna dellanima nostra della quale il Padre ci ha ornato; la vigna dei fratelli che il Signore ci ha posto allato; la vigna della Santa Chiesa ove Dio ci ha posti. Il 6 dicembre ore 17,30 nella sala del capitolo, terzo appuntamento de I gioved di San Domenico; verr presentato il libro di Papa Benedetto XVI dal titolo: Linfanzia di Ges. Terr lincontro Federico Luise. Venerd 14 dicembre ore 17, Sala del capitolo Santa Caterina ci apre la porta della fede. Levento organizzato dal Cif, in collaborazione con lAssociazione Internazionale dei Caterinati e la Consulta Diocesana delle Aggregazioni laicali. Lincontro sar tenuto da Franca Piccini, segretaria dellAssociazione Internazionale dei Caterinati e lattrice Paola Lambardi legger alcuni brani, inerenti la fede, tratti dalle Orazioni e dal Dialogo di Santa Caterina da Siena.
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VENUTO AL MONDO
GENERE: drammatico REGIA: Sergio Castellitto Novembre 2012
La maternit non un dovere morale. Non nemmeno un fatto biologico. una scelta cosciente. scriveva Oriana Fallaci nel suo capolavoro Lettera a un bambino mai nato. Ed sicuramente molto pi che cosciente la scelta di volere un figlio per Gemma (Penelope Cruz), protagonista della seconda pellicola girata da Sergio Castellitto, Venuto al mondo, ispirata a un omonimo romanzo della moglie, Margareth Mazzantini, sceneggiato, ancora una volta dopo Non ti Muovere, dalla coppia. Quello di Gemma un desiderio forte che, come molti desideri, ha uno scopo ben preciso: tenere accanto a lei Diego, il suo amore.Venuto al mondo un film complesso, un lungo flashback che la protagonista, ormai 52enne rivive nel momento in cui porta suo figlio Pietro (Pietro Castellitto) a conoscere la sua citt Natale, Sarajevo. Ed tramite i ricordi di Gemma che il lettore, lentamente, viene a conoscenza del grande amore tra lei e Diego (Emile Hirsch) nato su un mondo tutto in bilico per linizio della Guerra del Golfo, del desiderio di maternit della donna negatole dalla sua sterilit e poi colmato grazie alla violenza subita da unaltra donna, Aska (Saadet Aksoy). Per i primi 50 minuti la pellicola diretta da Castellitto viene quasi buttata via nella descrizione frettolosa di un amore eccessivo, che risulta irreale e quasi macchiettistico esattamente come irreale , agli occhi dello spettatore, la scoperta della sterilit di Gemma e la sua reazione. Ma c un punto nel lungometraggio in cui qualcosa cambia e quello che sembrava essere un copione gettato al vento, nonostante la bellezza del libro da cui nato, prende forma e diventa cinema: nel momento in cui i due protagonisti tornano a Sarajevo e fino alla fine Venuto al mondo tira fuori tutta la forza propria del romanzo da cui tratto. Il dolore, il racconto lento ma prepotente rende riconoscibile lEmile Hirsch che In to the wild consacr e che nella prima parte della pellicola neanche si intravede. I protagonisti del film, alla fine, risultano bravi anche se Penelope Cruz nella sua ottima interpretazione sbagliata come scelta per colpa del, sempre intrigante ma in questo caso fuori luogo, forte accento spagnolo e fa rimpiangere la perfezione del ruolo che interpret in Non ti muovere. Lunico neo che rimane tale fino alla fine il figlio del regista, Pietro, ancora inesperto come attore e poco credibile nelle scene di cui protagonista. Anche la regia segue landamento della pellicola: inizialmente non dissimile da quella di una banale fiction e poi intensa e poetica. Stupenda la scena di Gemma, inquadrata dallalto, tiene Pietro, ancora neonato, sul suo ventre quasi a voler riscattare quei nove mesi in cui non gli appartenuto, in cui la pancia che lha protetto stata quella di unaltra donna. Nonostante linizio mediocre Venuto al mondo risulta essere una buona prova della coppia Mazzantini / Castellitto che, come il libro, sottolinea la veridicit del verso di una canzone di De Andr che recitava dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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AVVISI
Appuntamenti del mese di Dicembre
Mercoled 5 ore 17 Adorazione Eucaristica Gioved 6 ore 17:30 Incontri culturali di San Domenico nella sala del capitolo del Chiostro Venerd 14 ore 17 Nella sala del Capitolo la D.ssa Franca Piccini terr una conferenza dal titolo: Santa Caterina ci apre le porte della Fede Sabato 15 ore 18 Inizio della Novena di Natale in compagnia dei Padri Domenicani. Sabato 22 ore 16 Auguri al Vescovo da parte dei ragazzi del catechismo in Cattedrale. Luned 24 dicembre ore 23:30 Veglia e S.S. Messa della nativit di Ns. Signore Marted 25 dicembre Santo Natale Orario S.S. Messe : 7:30 - 9 - 10:30 - 12 - 18 Luned 31 ore 18 S. Messa di ringraziamento col canto del Te Deum
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