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Accusativo

Mentre i nomi che modificano altri nomi si


trovano al genitivo,
i nomi che modificano i verbi sono all’accusativo.
L’accusativo può esprimere l’oggetto dell’azione:

Is 1,2: yTil.D:äGI ‘~ynIB' – ho allevato dei


figli

Is 1,4: laeÞr"f.yI
vAdïq.-ta, Wc±a]nI)
hw"©hy>-ta, Wbåz>[' –
hanno abbandonato il Signore, hanno
disprezzato il Santo d’Israele
o altre specificazioni dell’azione verbale:

Is 1,4: rAx*a' WrzOðn" (Ni Pf. rwz)


– si sono voltati indietro
Di conseguenza si distinguono due grandi gruppi
di accusativi:
accusativi oggettivi
e
accusativi avverbiali.
Accusativo oggettivo
La classificazione dell’accusativo
oggettivo è basata sulla classificazione
dei verbi.
La maggior parte (non esclusivamente)
dei verbi che reggono l’accusativo
oggettivo sono allo stesso tempo attivi
(cioè descrivono un’azione piuttosto che
uno stato) e transitivi (cioè l’effetto del
verbo “passa” su qualcuno/qualcosa).
L’oggetto può essere:
diretto, raggiunto direttamente dall’azione
verbale (Egli piantò patate. Egli racconto i sogni.);
creato (effected object), cioè prodotto dall’azione
verbale (Egli fece spuntare pomodori. Egli fece dei
sogni.);
interno virtualmente implicito nell’azione verbale
(Egli pianse lacrime.);
complementare rispetto al verbo (Egli vestì degli
indumenti.)
Di conseguenza si possono individuare quattro
tipi dell’accusativo oggettivo:
• dell’oggetto diretto
• dell’oggetto creato
• dell’oggetto interno
• dell’oggetto complementare.
1. Accusativo dell’oggetto diretto
Si tratta del recipiente dell’azione transitiva del
verbo.

NB: Non c’è sempre coincidenza tra i verbi transitivi e


intransitivi ebraici e nelle altre lingue, come l’italiano.

In ebraico alcuni verbi governano sia l’accusativo


oggetto diretto (che può essere un nome o un
pronome) sia l’oggetto preposizionale.
Cfr.
• Gn 7,9 (nome): x:nO*-ta, ~yhiÞl{a/
hW"ïci rv<±a]K;
• Gn 7,5 (pron.): hw")hy> WhW"ßci-rv,a]
lkoïK. x:nO= f[;Y:ßw:
• Gn 2,16 (ogg. prep.): ~d"Þa'h'(-l[; ~yhiêl{a/
hw"åhy> ‘wc;y>w:
L’accusativo diretto, quando definito, viene
preceduto spesso dalla particella tae;
essa, tuttavia, frequentemente manca soprattutto
nei testi poetici e testi in prosa di livello elevato.

In alcuni casi la particella dell’oggetto diretto non


può essere omessa, cfr. Os 2,15 (dove l’oggetto diretto è
collocato – enfaticamente - prima del verbo)
• Os 2,15:
‘~yli['B.h; ymeÛy>-ta, h'yl,ª[' yTiäd>q;p'W
Ht'êy"l.x,w> ‘Hm'z>nI d[;T;Ûw: ~h,êl'
ryjiäq.T; rv<åa]
 `hw")hy>-~aun> hx'Þk.v' ytiîaow>
h'yb,_h]a;m. yrEäx]a; %l,TeÞw:

La punirò per i giorni dei Baal, quando bruciava loro


incenso, si ornava di orecchini e di gioielli e andava
dietro ai suoi amanti, ma dimenticava me, dice il
Signore.
Nel linguaggio tardivo (soprattutto, ma non
esclusivamente) viene frequentemente
adoperata la preposizione l come l’indicatore
dell’accusativo dell’oggetto diretto determinato.
• Sal 69,6:
yTi_l.W:ail. T'[.d:y"â hT'äa; ~yhiªl{a/
`Wdx'(k.nI-al{ ^ïM.mi yt;ªAmv.a;w>÷
O Dio, tu conosci la mia stoltezza,
e le mie colpe non ti sono nascoste.
2. Accusativo dell’oggetto creato
Mentre l’oggetto diretto (affetto) è considerato come
esistente prima dell’azione che su di lui viene esercitata,
l’oggetto creato è invece prodotto dall’azione verbale.
E’ piuttosto raro; quasi sempre comporta la stessa
radice (l’oggetto creato cognato:
NB: non ogni accusativo cognato è l’oggetto creato, cfr. Dt
11,10: seminavi il tuo seme:
^ê[]r>z:-ta,( ‘[r:z>Ti qui è l’acc. dell’oggetto
diretto)
• Gl 3,1:

rf'êB'-lK'-l[; ‘yxiWr-ta, %APÜv.a, !keª-


yrEx]a;( hy"åh'w>
~k,_yteAn*b.W ~k,äynEB. WaßB.nIw>
!Wmêl{x]y: tAmål{x] ‘~k,ynEq.zI
`Wa)r>yI tAnàyOz>x, ~k,êyrEWxåB;

Dopo questo effonderò il mio Spirito sopra ogni carne. I vostri


figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri vecchi avranno dei
sogni, i vostri giovani vedranno visioni.
 
Cfr. anche Gn 9,14.
3. Accusativo dell’oggetto interno
E’ un nome astratto dell’azione,
identico (cognato) o analogo (non cognato)
all’azione espressa con il verbo.
• Sal 14,5:

`qyDI(c; rAdæB. ~yhiªl{a/÷-


yKi( dx;p'_ Wdx]P'ä ~v'Û

Là sono presi da grande spavento


quando/perchè il Signore è con la gente giusta.
• Ger 22,19:
l’ogg. interno può apparire nelle comparazioni

rbE+Q'yI rAmàx] tr:îWbq.


`~Øil'(v'Wry> yrEî[]v;l. ha'l.h'Þme
%leêv.h;w> bAxås'

Sarà sepolto come si seppellisce («sarà sepolto


della sepoltura di») un asino, trascinato e
gettato lontano dalle porte di Gerusalemme.
• 2Sam 15,23: con un verbo di espressione viene menzionato
l’organo di espressione

~yrI+b.[o) ~['Þh'-lk'w> lAdêG" lAqå ‘~ykiAB


#r<a'ªh'-lk'w>
!Arêd>qi lx;n:åB. ‘rbe[o %l,M,ªh;w>
`rB")d>Mih;-ta, %r<d<Þ-ynEP.-l[; ~yrIêb.[o
‘~['h'-lk'w>

Tutti quelli del paese piangevano ad alta voce, mentre tutto il


popolo passava; il re passò il torrente Kidron e tutto il popolo passò
in direzione del deserto.
4. Accusativo dell’oggetto complementare

riguarda alcune classi di verbi intransitivi


(in ebraico) e implica determinate condizioni;
ad es. verbi che indicano pienezza e desiderio; di
vestire e spogliare; abitare e risiedere; parlare,
rispondere, comandare, ecc.
• Is 1,15:
~K,êmi ‘yn:y[e ~yliÛ[.a; ~k,ªyPeK;
~k,äf.rIp'b.W
[:me_vo yNIn<åyae hL'Þpit. WBïr>t;-
yKi( ~G:±
`Wale(m' ~ymiîD" ~k,ÞydEy>

Quando stendete le vostre mani, io nascondo i miei


occhi da voi; anche se moltiplicate le preghiere, io
non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue.
Accusativo avverbiale
Accusativo avverbiale:
si tratta di elementi che caratterizzano in vari
modo l’azione verbale.
1. Accusativo di luogo
• luogo senza movimento (Gn 18,1:
lh,aoßh'-xt;P,( bveîyO sedeva all’entrata della tenda)
• luogo d’arrivo (Gn 27,3: hd<êF'h; ‘acew> esci nei
campi)
• luogo di partenza (Gn 44,4: ry[ih'-ta, Waåc.y")
lasciarono la città)
• l’estensione locale dell’azione (1Re 19,4:
~Ayë %r<D<ä ‘rB'd>MiB; %l:Üh'-aWh)w> Egli
andò nel deserto una giornata di cammino)
2. Accusativo di tempo
Indica il tempo in cui si svolge l’azione
• Ger 28,16:

hw"ëhy> rm:åa' hKo… !keªl'


hm'_d"a]h' ynEåP. l[;Þme ^êx]Le(v;(m. ‘ynIn>hi
tmeê hT'äa; ‘hn"V'h;
`hw")hy>-la, T'r>B:ßdI hr"îs'-yKi(
Perciò così dice il Signore: Ecco: io ti caccerò dalla faccia della terra.
Questo stesso anno morrai, perché hai predicato una ribellione contro il
Signore».
Indica la durata dell’azione
 
• Gn 3,14:
ètaZO t'yfiä[' yKiä évx'N"h;-la,( ~yhiîl{a/ hA'’hy>
•rm,aYOw:
hd<_F'h; tY:åx; lKoßmiW hm'êheB.h;-lK'mi ‘hT'a;
rWrÜa'
`^yY<)x; ymeîy>-lK' lk;ÞaTo rp"ï['w> %leête
^ån>xoG>-l[;

Allora Dio il Signore disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sii
maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le bestie selvatiche!
Camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita.
3. Accusativo di condizione
e di maniera
Si riferisce
alla condizione del soggetto o dell’oggetto del
verbo durante lo svolgimento dell’azione,
o alla maniera in cui è svolta l’azione.

NB: Tale accusativo, sia esso sostantivo,


aggettivo o participio, è indefinito.
• Is 20,3:
Why"ß[.v;y> yDIîb.[; %l:±h' rv<ïa]K;
hw"ëhy> rm,aYOæw:
‘~ynIv‘ vl{Üv' @xE+y"w> ~Arå['
`vWK)-l[;w> ~yIr:ßc.mi-l[; tpeêAmW
tAaå
~yIr:øc.mi ybi’v.-ta, rWVa;û-%l,m,
( gh;än>yI !KEå
 Il Signore disse: «Come il mio servo Isaia è
andato seminudo e scalzo, segno e presagio, per
• Os 14,5:

`WNM,(mi yPiÞa; bv'î yKi² hb'_d"n>


~beÞh]ao ~t'êb'Wvåm. ‘aP'r>a,

Guarirò il loro traviamento, li amerò


grandemente (liberamente), perché la mia ira si
è ritirata da loro.
4. Accusativo di limitazione
Specifica l’estensione dell’azione.

• Sal 3,8:
yh;ªl{a/ ynI[EÜyvi«Ah hw"“hy> hm'ÛWq«
`T'r>B:)vi ~y[iäv'r> yNEßvi yxil,_
yb;äy>ao-lK'-ta, t'yKiähi-yKi( 

Ergiti, o Signore, salvami, Dio mio; poiché tu hai percosso


tutti i miei nemici sulla guancia, hai rotto i denti agli empi.
5. Accusativo di specificazione
Descrive caratteristiche del nome allo stato assoluto
(l’uso è simile al genitivo). L’acc. è indefinito.
• Sal 71,7:
`z[o)-ysix]m;( hT'ªa;w>÷ ~yBi_r:l. ytiyyIåh'
tpeAmK.â
 
Sono diventato per molti come un prodigio, ma tu sei il
mio forte rifugio («mio rifugio per quanto riguarda la
forza»).
• 1Cr 28,15:

bh'êz" ‘~h,ytero)nEw> bh'ªZ"h; tArånOm.li


lq'úv.miW
hr"îAnm.-lq;v.miB. @s,K,Ûh; tAr’nOm.liw>
h'yt,_ronEw> hr"ÞAnm.W
`hr"(Anm.W hr"îAnm. td:ÞAb[]K; h'yt,êronEw>
hr"äAnm.li ‘lq'v.miB.
 
Gli diede pure il peso d’oro per i candelabri d’oro (genitivo) e per le loro
lampade d’oro (accusativo), indicando il peso di ogni candelabro e delle
sue lampade, e il peso d’argento per i candelabri d’argento, indicando il
peso per ogni candelabro e per le sue lampade, secondo l’uso di ogni
candelabro.
I testi da preparare per la prossima volta:
• Ger 7,4 • Is 9,1
• 1Re 5,10 • Sal 51,3
• Is 22,2 • Gn 8,9
• Gn 42,30 • 1Sam 14,16
• Is 30,18 • Ger 29,11
• Is 1,4 • 1Sam 16,18
• Sal 2,9 • 1Re 14,19
• Is 51,11 • 1Re 1,33
• Is 6,5 • Lam 1,10

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