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Istituto “L.

Da Vinci”
Arzignano (VI)
Prof. Franco Meggiolaro
Le funzioni delle ossa
Il tessuto osseo e l’apparato scheletrico svolgono le seguenti funzioni:

• sostegno
• protezione
• contributo al movimento
• omeostasi minerale
• produzione delle cellule
sanguigne (emopoiesi)
• riserva di trigliceridi
I quattro tipi di ossa
Tutte le ossa del corpo si classificano in base alla
loro forma.
• Lunghe: sono formate da una parte centrale,
detta diafisi, e da due estremità , o teste, più grosse,
dette epifisi. Tipiche ossa lunghe sono quelle degli
arti (femore, tibia, fibula, omero, radio, ulna).
• Corte o Brevi: hanno forma cubica e sono
caratterizzate da lunghezza e diametro di simile
misura. Ossa corte sono quelle del polso, del
calcagno e le vertebre
• Piatte: sono sottili e forniscono protezione. Sono
le ossa del cranio, del bacino e dello sterno
• Irregolari: hanno forme complesse e non
rientrano nelle precedenti categorie.
La struttura delle ossa

A livello macroscopico,
l’osso è suddiviso in:

• diafisi;
• epifisi;
• metafisi;
• cartilagine articolare;
• periostio;
• cavità midollare;
• endostio.
La struttura delle ossa
A livello microscopico, sono presenti quattro tipi di cellule:
• cellule osteoprogenitrici, staminali non specializzate che originano gli
osteoblasti;
• osteoblasti, sintetizzano e secernono collagene;
• osteociti, principali componenti del tessuto osseo;
• osteoclasti,secernono enzimi e acidi lisosomiali per digerire la matrice
extracellulare.
La struttura delle ossa
Il tessuto osseo compatto è disposto in unità ripetute dette osteoni o canali
di Havers. Nel canale centrale di ogni osteone passano vasi sanguigni e linfatici
e nervi.
Il tessuto osseo spugnoso è costituito da unità dette trabecole. Esse sono un
reticolo irregolare di sottili colonne ossee.
La struttura delle ossa
La struttura delle ossa

Sezione di osso compatto: gli osteociti Sezione di tessuto osso compatto, colorata
sono visibili all'interno delle lacune chimicamente, che mostra l'organizzazione
ossee. lamellare concentrica degli osteoni.
La formazione dell’osso
Il processo di ossificazione si articola in
quattro fasi:
•Formazione iniziale: nell’embrione e
nel feto;
•Crescita: durante l’infanzia e
l’adolescenza le ossa lunghe crescono in
lunghezza (i condrociti si dividono sul
lato epifisario e vengono sostituiti da
osso sul lato diafisario) e in spessore (le
cellule del pericondrio si differenziano in
osteoblasti, quindi in osteociti e si
formano nuovi osteoni).
•Ricostruzione: sostituzione di tessuto
osseo vecchio con tessuto nuovo.
•Riparazioni delle fratture.
La formazione dell’osso
I fattori che influenzano l’accrescimento
osseo sono:
•apporto di minerali con l’alimentazione;
•apporto di vitamine A, C e D;
•ormoni (GH, estrogeni, progesterone)
•esercizi fisici di carico.
I distretti del
sistema
scheletrico
Lo scheletro umano consiste
in 206 ossa, raggruppate in
due divisioni
• scheletro assile:
comprende le ossa che si
trovano lungo l’asse
longitudinale del corpo;
•scheletro appendicolare:
contiene le ossa degli arti
superiori e inferiori, e le ossa
scapolari e pelviche.
Il cranio
Ossa craniche:
• frontale
• parietali
• temporali
• occipitale
• sfenoide
• etmoide

Ossa facciali:
• nasali
• mascellari
• palatine
• mandibola
• zigomatiche
• lacrimali
• vomere
Il cranio e l’osso ioide

Si trova alla radice della lingua ed è


l'unico osso del corpo umano che
non si articola con nessun altro
osso, ma è connesso alle ossa
temporali tramite legamento e
muscoli.
In visione trasversale assomiglia
ad un complicato ferro di cavallo,
formato da un corpo, piccole corna
(anteriori), grandi corna
(caudalmente).
Sostiene la lingua e fornisce punti
di attacco ad alcuni muscoli
linguali, ai muscoli del collo e della
faringe.
La colonna vertebrale
La colonna vertebrale è composta
dalle vertebre. Esse sono:
• cervicali;
• toraciche;
• lombari;
• sacrali.
La colonna vertebrale

Le vertebre sono costituite da tre


regioni principali.

•Corpo: è la porzione frontale che


sostiene il peso.
•Arco ventrale: è formato da due
parti corte e spesse, peduncoli, che
si completano con le lamine.
•Processi: servono per l’attacco dei
muscoli e delle articolazioni.
La regione toracica
La gabbia toracica è formata da
• sterno: osso stretto e piatto posto al centro della parete toracica anteriore;
• costole: 12 coppie collegate direttamente con lo sterno (vere costole) o
indirettamente (false costole) o affatto (costole fluttuanti).
La cintura scapolare (o cingolo toracico)
La cintura scapolare collega le ossa degli arti superiori allo scheletro assile. E'
composta dalla clavicola e dalla scapola che con le loro cavità glenoideee
accolgono la testa omerale.
La cintura scapolare (o cingolo toracico)

scapola clavicola
Gli arti superiori
L’omero è l’osso del braccio lungo e sottile e si articola con la scapola alla spalla, e
con il radio e l’ulna al gomito.
Gli arti superiori
L’ulna è l’osso mediale dell’avambraccio ed è più lungo del radio.
Il radio è l’osso laterale dell’avambraccio.
Gli arti superiori
Il carpo, o polso, contiene le ossa
carpali, tenute insieme da legamenti.
Il metacarpo contiene cinque ossa
metacarpali.
Le falangi sono le ossa delle dita.
La cintura pelvica (cinto o cingolo pelvico)
L’osso sacro, il coccige e le due ossa iliache delle anche, formano la pelvi (o
bacino) che sostiene il tronco e i visceri ed è connessa con gli arti inferiori.
Nella donna, durante il parto, viene percorsa dal feto.
Le ossa dell’anca derivano dalla fusione di tre ossa, che nel neonato sono
indipendenti: l’ileo, l’ischio e il pube.
L’arto inferiore
Il femore, o osso della coscia, è il più
lungo, pesante e robusto del corpo.
La patella è un piccolo osso triangolare
posto davanti all’articolazione tra il
femore e la tibia.
Articolazione coxo-femorale
L’arto inferiore
La tibia è l’osso più grande della gamba che sostiene il carico maggiore.
La fibula (o pèrone) è parallela e laterale alla tibia.
L’arto inferiore
Il tarso o caviglia contiene sette
ossa tarsali tenute insieme da
legamenti.
Il metatarso è formato da cinque
ossa metatarsali.
Le falangi del piede
corrispondono a quelle della
mano nel numero e nella
disposizione.
Le articolazioni (o giunture)
L’ articolazione è il punto di contatto che si trova tra osso e
osso, tra cartilagine e ossa e tra denti e ossa.
Classificazione strutturale:
• fibrose: le ossa sono unite da tessuto connettivo;
• cartilaginee: le ossa sono unite da cartilagine;
• sinoviali: le ossa sono unite dal tessuto connettivo denso irregolare.

Classificazione funzionale:
• sinartrosi: fissa
• anfiartrosi: semifisse
• diartrosi: mobili
sinartrosi

anfiartrosi

diartrosi
Le articolazioni fibrose
Le articolazioni fibrose
consentono un movimento
limitato o nullo. I tre tipi sono:
• Sutura: è composta da uno
strato sottile di tessuto connettivo
fibroso denso.

Articolazione del polso che


• Sindesmiosi: la distanza tra le mette in evidenza
due ossa e la quantità di tessuto l’articolazione radioulnare

connettivo fibroso denso sono


maggiori rispetto alla sutura.

•Gonfosi: una sorta di piolo a


forma di cono è inserito in una
cavità .
Permette una leggera mobilità tra il dente e
l’alveolo per ammortizzare la masticazione.
Le articolazioni cartilaginee

L’ articolazione cartilaginea consente


movimenti limitati o nulli. Le ossa sono
collegate da cartilagine fibrosa o ialina.
I due tipi di articolazioni cartilaginea sono:

• Sincondrosi, in cui il tessuto connettivo è


costituito da cartilagine ialina;

• Sinfisi, in cui le estremità delle due ossa


sono ricoperte da cartilagine ialina.
La struttura delle articolazioni sinoviali

La caratteristica distintiva
dell’articolazione sinoviale è
la cavità sinoviale tra le
due ossa articolate che
permette libertà di
movimento.
I sei tipi di articolazioni sinoviali
Le articolazioni sinoviali sono classificate in sei sottotipi

1. articolazioni piane: le
superfici delle ossa sono
piatte o leggermente curve;

2. articolazioni a cardine
(ginglimi): la superficie
convessa di un osso si
adatta alla superficie
concava;
I sei tipi di articolazioni sinoviali
3. articolazioni trocoidi (ginglimi
laterali):
la superficie arrotondata o a
punta si articola con un anello
formato in parte da un legamento
e in parte da un osso;

4. articolazioni condiloidee:
la sporgenza convessa ovoidale di
un osso si inserisce nella cavità
ovoidale di un altro
I sei tipi di articolazioni sinoviali
5. articolazioni a sella:
la superficie articolare di un osso è a
forma di sella e quella dell’altro osso
vi si accomoda;

6. articolazioni sferoidali:
la superficie a palla di un osso è
alloggiata in una cavità a coppa
dell’altro

.
Legamenti

Il legamenti sono robuste


strutture fibrose che collegano
tra loro due ossa o due parti
dello stesso osso. Nel corpo
umano esistono anche legamenti
che stabilizzano organi specifici
come l'utero o il fegato. Queste
importanti formazioni
anatomiche non vanno
assolutamente confuse con i
tendini, che collegano i muscoli
alle ossa o ad altre strutture di
inserzione.
Patologie ossee
Rachitismo
è una malattia tipica dell'età pediatrica ed è causato da un difetto di ossificazione
della matrice osteoide di nuova formazione, soprattutto a livello delle cartilagini e
delle zone di calcificazione. Il rachitismo colpisce sia gli uomini che gli animali nei
primi mesi di vita.
Somministrare calcio, fosforo o vitamina D elimina la maggior parte dei sintomi del
rachitismo. Una dieta ricca di vitamina D prevede pesce, fegato e latte ed è utile
anche l’esposizione al sole.

Gambe di un
bambino di 2 anni
affetto da rachitismo
Frattura
Può essere:
completa se è interessato tutto lo spessore dell'osso
incompleta se è interessata solo una parte (osso incrinato).
La frattura completa può essere:
composta: i due monconi dell'osso fratturato combaciano.
scomposta: i due monconi non combaciano e possono anche sovrapporsi. La
frattura scomposta è spesso visibile anche senza nessuna radiografia, e l'arto
fratturato presenta un'alterazione ben visibile.
esposta: uno o entrambi i monconi dell'osso hanno lacerato anche la
muscolatura e la pelle e l'osso "fuoriesce" dalla pelle.
Lesioni al menisco
Sono le più comuni lesioni del ginocchio.
I menischi sono due piccole strutture fibrocartilaginee a forma di C poste tra
i condili femorali e la tibia. Durante i movimenti i menischi consentono di
scaricare il 30-70% del peso gravante sulla cartilagine articolare
stabilizzando il ginocchio.
Osteoporosi
Malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata dalla diminuzione della massa
minerale e dal deterioramento del tessuto osseo che porta all'aumento della
fragilità dell'osso e a un maggior rischio di fratture.
Le cause sono ancora in parte sconosciute, anche se alcuni fattori aumentano il
rischio della comparsa di questa malattia: età avanzata, sesso femminile, razza
caucasica o asiatica, costituzione magra, menopausa precoce, insufficiente apporto
dietetico di calcio, scarsa attività fisica, fumo di sigaretta.
Ipercifosi (dorso curvo)
E’ un aumento della curva dorsale nel
soggetto visto di lato. Le cause principali
possono essere posizioni scorrette
mantenute per diverso tempo e trascurate,
mancanza di esercizio fisico, motivi
psicologici.

Iperlordosi
E’ una curvatura in avanti della colonna a
livello lombare (nel soggetto visto di fianco).
Il bacino è ruotato anteriormente, così
sembra che l'addome subisca uno
spostamento in avanti e la pancia risulta
sporgente. Le cause principali sono
debolezza dei muscoli addominali, peso dei
visceri, atteggiamenti viziati e/o trascurati,
mancanza di movimento.
Scoliosi:
Colpisce maggiormente le femmine ed è subdola perché si instaura senza
provocare alcun dolore (nel 80-85% dei casi non si conoscono le cause che la
determinano). Deforma il rachide nel periodo dello sviluppo. Può interessare la
zona dorsale o la zona lombare (o entrambe) del rachide.
E' possibile riconoscere una scoliosi quando si riscontrano:
•La differenza dei triangoli della taglia
•L'elevazione di una spalla rispetto all'altra
•Presenza del gibbo che si evidenzia maggiormente flettendo il busto in avanti.
Scoliosi:
Ernia del disco
Consistente in una rottura o uno sfiancamento
dell'anello fibroso del disco e conseguente
dislocazione del nucleo polposo.
Gli spazi L4-L5 ed L5-S1 (L sta per lombare e S
per Sacrale) sono interessati nel 95%.
Classicamente si manifesta in due tempi
successivi: dolore lombare o lombalgia cui col
tempo si associa la sciatica, o dolore lungo la
faccia posteriore dell'arto inferiore, fino alla
pianta o al dorso del piede. Il dolore all'esordio
può essere improvviso e violento, tanto da
meritarsi il nome di "colpo della strega".
Spesso è legata a fattori congeniti genetico-
familiari, attivati o rivelati da varie cause come
stress e traumi vertebrali, protratte posture
viziate, maldistribuzione di carichi sulla
colonna ed altri.
Il fumo, l'uso eccessivo dell'automobile ed il
sovrappeso sono noti fattori favorenti l'usura
del disco e quindi la formazione di un'ernia.
Lussazione
E’ uno spostamento
permanente delle superfici
articolari l'una rispetto
all'altra. La lussazione è detta
completa se la perdita dei
rapporti fra le due superfici è
totale, quando invece resta un
contatto parziale, si parla di
lussazione incompleta o di
sublussazione.

Lussazione della spalla: radiografia


Ipo e Ipercalcemie
Causate da una disfunzione delle ghiandole paratiroidi. La struttura
dell’osso contiene una quantità di calcio eccessiva o insufficiente a causa
dell’aberrazione del metabolismo della vitamina D.
Ipercalcemia significa: troppo Ca nel sangue.
Ipocalcemia significa: poco Ca nel sangue.

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