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Sistema

muscolare
Funzioni del tessuto muscolare

• produzione dei movimenti del


corpo;
• stabilizzazione delle posizioni del
corpo;
• regolazione del volume degli
organi;
• movimento di sostanze all’interno
del corpo;
• produzione di calore.
Tipi di tessuto muscolare
Ci sono tre tipi di tessuto muscolare

• scheletrico: è attaccato alle


ossa e muove parti dello
scheletro (circa 40% del peso
corporeo di un uomo, 20% nella
donna)

• cardiaco: si trova unicamente


nel cuore;

• liscio: si trova nelle pareti dei


vasi sanguigni e in quella degli
organi cavi.
Il tessuto muscolare scheletrico
Ogni muscolo scheletrico è un organo distinto composto da
numerose cellule, di forma allungata, dette fibre muscolari.
Ognuno è dotato di un rivestimento costituito da più strati di tessuto
connettivo. Sono irrorati da vasi sanguigni e provvisti di innervazioni.
Il tessuto muscolare scheletrico
Ogni fibra è una cellula plurinucleata ricoperta da una membrana
plasmatica detta sarcolemma che contiene il sarcoplasma,
ricchissimo di mitocondri, e il reticolo sarcoplasmatico attraversato
da un sistema di tubi trasversali (sistema T).
Il tessuto muscolare scheletrico
Per tutta la lunghezza della fibra si estendono le miofibrille (da 1000
a 2000 per cellula). Esse contengono filamenti spessi e sottili.
I filamenti si sovrappongono secondo schemi specifici formando
strutture dette sarcomeri.
Il tessuto muscolare scheletrico
I filamenti spessi sono composti da miosina, una proteina formata
da una testa globulare e una coda fibrosa.
Il tessuto muscolare scheletrico
I filamenti sottili sono composti da tre proteine: actina, tropomiosina e
troponina.
La contrazione del muscolo scheletrico
Durante la contrazione muscolare le teste miosiniche dei filamenti
spessi esercitano una trazione sui filamenti sottili, facendoli scorrere
verso il centro del sarcomero, che quindi si accorcia.
La contrazione del muscolo scheletrico
Quando i siti di legame miosinico sono scoperti inizia il ciclo di
contrazione:
1. scissione dell’ATP;
2. formazione dei ponti trasversali;
La contrazione del muscolo scheletrico

3. sviluppo della forza, con liberazione di ADP;


4. legame all’ATP e distacco. I filamenti di actina scorrono
all’indietro in posizione di rilassamento.
La contrazione del muscolo scheletrico
Prima di contrarsi, la fibra muscolare scheletrica deve essere stimolata
da un impulso, detto potenziale di azione muscolare, emesso dal
relativo neurone motorio. Il neurone si inserisce in un solco della
superficie di una fibra muscolare formando una sinapsi chiamata
giunzione neuromuscolare
La contrazione del muscolo scheletrico
La contrazione del muscolo scheletrico
Il tessuto muscolare cardiaco
Il tessuto muscolare cardiaco costituisce la maggior parte della
muscolatura del cuore. Le fibre spesso sono ramificate, più corte e
di diametro maggiore rispetto a quelle della muscolatura scheletrica.
Il tessuto muscolare cardiaco
E’ composto da cellule muscolari caratterizzate generalmente da un
solo nucleo disposto centralmente e da una striatura trasversale
analoga alle fibre muscolari scheletriche. Nelle fibre muscolari
cardiache la contrazione è involontaria, sotto il controllo del sistema
nervoso autonomo.
Circa un terzo del volume di una cellula muscolare cardiaca è
occupato dai mitocondri, indispensabili per il continuo funzionamento
del muscolo cardiaco.
Il tessuto muscolare liscio
Le fibre muscolari lisce sono allungate e affusolate alle estremità.
Ogni cellula contiene un unico nucleo centrale. Si dice liscio perché
le cellule mostrano una struttura quasi uniforme e perché nella
cellula non sono presenti sarcomeri o altre unità funzionali.
Il tessuto muscolare liscio
Il tessuto muscolare liscio si trova in molti organi cavi come lo
stomaco, l’intestino, l’utero e la vescica e riveste i vasi sanguigni.
Il tessuto muscolare liscio

I filamenti di actina sono ancorati a


strutture detti corpi densi.

Il muscolo liscio ha una contrazione


lenta e meno potente ma più
prolungata e ampia rispetto alle fibre
muscolari scheletriche.

Risponde a impulsi provenienti dal


sistema nervoso autonomo
(involontario), oppure a ormoni, a
variazioni del pH o del livello di
ossigeno.
Il ruolo dei muscoli scheletrici nel movimento

Tutti i movimenti si producono


perché molti muscoli scheletrici
lavorano in gruppo.
Il muscolo che produce l’azione
si chiama agonista o primo
motore. Il muscolo
antagonista si rilascia mentre
l’agonista si contrae.
Molti movimenti coinvolgono
muscoli sinergici che aiutano il
muscolo a funzionare con più
efficacia.
Principali muscoli scheletrici
Un esempio di gruppo muscolare:
i muscoli dell’espressione facciale

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