Sei sulla pagina 1di 24

GRAMMATICA 

Ic. Terralba Parini-Merello 


LA
CLASSIFICAZIONE
DELLE
SUBORDINATE
Giulia Romanazzi e Vittoria Ursidio
Classe 3H
COSA SONO LE SUBORDINATE?
Le proposizioni subordinate sono frasi che nel periodo si collegano ad altre proposizioni in un rapporto di
dipendenza, mediante congiunzioni o altri elementi subordinati [pronomi, avverbi, preposizioni ecc.]
Le subordinate svolgono nel periodo una funzione simile a quella che svolgono nella proposizione il soggetto,
l'attributo, l'apposizione, i complementi.

SUBORDINATA: messa sotto; nella struttura del periodo è sottoposta alla principale o a un'altra proposizione
per costruire un discorso compiuto.

◦ La tua presenza [soggetto] è necessaria.                 È necessario / che tu sia presente [subordinata


soggettiva].
◦ Aspetto la tua chiamata [compl. oggetto].                Aspetto / che tu chiami [subordinata oggettiva].
INIZIAMO?!
Oggi vi spiegheremo le subordinate soggettive e le subordinate oggettive. 
LE SUBORDINATE SOGGETTIVE 

 Svolgono la funzione di soggetto della frase reggente.

 ESPLICITA  IMPLICITA

 È bene che Alex studi.  Per Alex è bene studiare.


LE SUBORDINATE SOGGETTIVE 
Le proposizioni subordinate soggettive svolgono la funzione di soggetto della proposizione reggente. Le
subordinate soggettive possono essere esplicite o implicite.

Nell'analisi del periodo le proposizioni con predicato di modo finito si dicono ESPLICITE.


                 MODI FINITI: definiscono la persona. [Indicativo. Congiuntivo. Condizionale. Imperativo.]

Nell'analisi del periodo le proposizioni con predicato di modo infefinito si dicono IMPLICITE.
                 MODI INDEFINITI: non definiscono la persona. [Infinito. Participio. Gerundio.]
LE SUBORDINATE SOGGETTIVE
Il predicato della reggente da cui dipende una soggettiva è sempre impersonale; può essere costituita da: ​

o Forme verbali impersonali [sembra, pare, accade, conviene, bisogna, risulta]​
     Risultò che era una truffa.​
     Mi pare di sognare. ​

o Forme verbali con si impersonale [si crede, si pensa, si spera, si dice, si teme]


     Si spera che non sia vero.
     Si teme che il disastro ambientale sia gigantesco.

o Espressioni impersonali formate da essere + nome o aggettivo [è giusto, è meglio, è bene, è necessario,
è opportuno, è tempo]
     È  tempo che tu vada subito.
     È stato opportuno scegliere lei.
     È meglio iniziare adesso.
LE SUBORDINATE SOGGETTIVE
ESPLICITE
Le subordinate soggettive esplicite sono introdotte dalla congiunzione che; il verbo può essere: 

◦ All'indicativo [quando la frase reggente esprime obbiettività, certezza ecc,.]


   Si sa che è andata così.
   È chiaro che questo non va.
◦ Al congiuntivo [quando la frase reggente esprime apparenza, possibilità, convenienza ecc. Oppure un sentimento, una
valutazione ecc.]
   Pare che non abbia mai ritirato il certificato.
   Era ora  che si facesse qualcosa.
   Si spera che non sia sempre così.
◦ Al condizionale [quando ciò che si dice nella soggettiva dipende da una condizione o avviene nel futuro rispetto a un
tempo passato della reggente]
   Si sapeva che sarebbe andata così.
   È logico che vorrei rimanere.
LE SUBORDINATE SOGGETTIVE
IMPLICITE 
Le subordinate soggettive implicite hanno il verbo all'infinito, possono essere introdotte dalla
preposizione "di" oppure possono legarsi direttamente alla principale.

ESEMPI:
◦ È tempo di andare. 
◦ Si spera di convincerli.
◦ La mia decisione è di restare qui.

◦ È stato bene parlare subito.


◦ Conviene rimandare.
◦ Bisogna aiutarsi fra fratelli.
LE SUBORDINATE OGGETTIVE 
Svolgono la funzione di compl. oggetto della frase reggente.

 ESPLICITA  IMPLICITA

 Credo che Alex studi.  Alex crede di studiare


LE SUBORDINATE OGGETTIVE 
Si definiscono subordinate oggettive le proposizioni che svoglono la funzione di colpemento oggetto della
proposizione reggente.
Le subordinate oggettive possono essere esplicite e implicite. 

In genere le proposizioni subordinate oggettive rispondono alla domanda "che cosa?"


LE SUBORDINATE OGGETTIVE 
Le subordinate oggettive dipendono normalmente da verbi che indicano:

◦ Affermazione, dichiarazione, comunicazione [dire, annunciare, affermare, comunicare, confessare,


dichiarare, informare, promettere, raccontare, riferire, scrivere, sostenere, spiegare.]
     Il testimone dichiarò che tutto ciò era vero.
     Marco e Alice hanno promesso che studieranno di più.
◦ Dubbio, opinione, ipotesi, impressione [pensare, credere, immaginare, dubitare, ritenere, sospettare,
supporre.]
    Credo che il giorno di Natale nevicherà.
    Dubito che arriveremo per tempo per la festa.
◦ Percezione, ricordo, conoscenza [vedere, osservare, ascoltare, sentire, capire, constatare, scoprire,
accorgersi, ricordare, ricordarsi, dimenticare, dimenticarsi]
    Abbiamo scoperto di avere un amico in comune.
    Mi sono appena ricordata che viene da noi a cena la nonna.
◦ Sentimenti [rallegrarsi, meravigliarsi, rammaricarsi]
    Giorgio si è rammaricato che tu non ci fossi.
    Mi meraviglio che tu non capisca la gravità della situazione.
◦ Volontà, speranza, timore, obbligo, permesso [ volere, desiderare, sperare, comandare, ordinare,
vietare, impedire, permettere, concedere]
    La mamma mi ha permesso di uscire dopo cena con gli amici.
    Desidero tanto che tu venga in vacanza con me.
LE SUBORDINATE OGGETTIVE
ESPLICITE 
Le subordinate oggettive esplicite sono normalmente introdotte dalla congiunzione che La congiunzione
che può essere omessa quando il soggetto dell'oggettiva è sottinteso o è un pronome personale.
◦ Credo [che lui] non possa venire.
◦ Spero [che tu] stia meglio.
Un' oggettiva però può essere introdotta anche da come seguito, in genere, dal congiuntivo.
◦ Ha constatato come sia difficile mettere tutti d'accordo.
Si distingue da altre subordinate introdotte da come per la possibilità di sostituire tale congiunzione con
che.
◦ Ha constatato che è difficile mettere tutti d'accordo.
LE SUBORDINATE OGGETTIVE
ESPLICITE 
Il verbo delle subordinate esplicite può essere:
◦  All' indicativo [quando la frase reggente esprime una certezza ecc.]
    Vedo che ti sei cambiato.
    Ti informiamo che sono cominciati i saldi.
    Sosteneva che era giusto così.
◦ Al congiuntivo [quando la frase reggente esprime un'opinione, un sentimento, un desiderio, un dubbio ecc.]
     Temeva che fosse troppo tardi.
◦ Al condizionale [quando l'azione dell' oggettiva esprime una situazione possibile o condizionata da un'altra oppure è nel
futuro rispetto a un tempo passato nella reggente.]
     Penso che potrei venire.
     Credo che saresti più rilassato se dormissi di più.
     Sapeva che avrebbe perso il treno.
LE SUBORDINATE OGGETTIVE
IMPLICITE
Le subordinate oggettive implicite hanno il verbo all'infinito, possono essere con o senza la preposizione di
e in qualche caso a.
◦ Penso di avere ragione.
◦ Aveva imparato a non temere i cani.
◦ Desiderava rivederla.
◦ Preferisco aspettare qui.
LE SUBORDINATE OGGETTIVE
IMPLICITE 
Normalmente le subordinate oggettive implicite sono possibili quando il soggetto dell' oggettiva e quello della
reggente coincidono.

In due casi il soggetto può essere diverso:


◦ Quando nella reggente c'è un verbo causativo [fare o lasciare] o un verbo di percezione.
     Non faceva uscire il cane.
     Non mi lasciava parlare.
     Sento le campane suonare.
◦ Quando nella reggente c'è un verbo di comando, proibizione o concessione, specialmente se il soggetto dell'
oggettiva coincide con il complemento di termine della reggente.
     Il dottore ha proibito lo zio di bere alcolici.
RIPASSO...
RICORDA!!
PROPOSIZIONI SOGGETTIVE O
OGGETTIVE?
In caso di dubbio ricordati che:
◦ Le proposizioni soggettive si hanno solo con forme verbali impersonali, cioè prive di soggetto.
◦ Le proposizioni oggettive si hanno sempre con verbi usati in forma personale, cioè con oggetto espresso o sottinteso.

Si dice / che domani pioverà.//   


Si dice: Verbo impersonale.     
Che domani pioverà: Sub. Sogg.

 Io / vi dico / che domani pioverà.// 


 Io: Soggetto.
 Che domani pioverà: Sub. Ogg.                         

                                                                                    
GRAZIE
Giulia Romanazzi  e Vittoria Ursidio 

Potrebbero piacerti anche