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Raffaello Sanzio

Urbino, 1483 – Roma, 1520
I PRIMI ANNI DELLA VITA DI RAFFAELLO
Raffaello nacque a Urbino nel 1483 Giovanni de' Santi, grande pittore
vissuto ad Urbino alla corte di Federico da Montefeltro.
Il padre Giovanni de Santi lo ritrasse bambino dal padre nella Cappella
Tiranni in Cagli. Raffaello usò sempre il cognome per firmare le sue
opere. "Sanzio" infatti non è che una delle possibili declinazioni di "Santi",
in particolare derivata dal latino "Sancti" con cui Raffaello sarà poi solito,
nella maturità, firmare le sue opere.
Nella formazione di Raffaello fu determinante il fatto di essere nato e di
aver trascorso la giovinezza a Urbino, che in quel periodo era un centro
artistico di primaria importanza che irradiava in Italia e in Europa gli ideali
del Rinascimento. Qui Raffaello, avendo accesso con il padre alle sale
del Palazzo Ducale, ebbe modo di studiare le opere di Piero della Raffaello
Francesca, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, ed altri. Madonna col Bambino
Raffaello apprese probabilmente i primi insegnamenti di disegno e pittura L’opera si trova nella casa natale di
dal padre, che almeno dagli anni ottanta del Quattrocento era a capo di Raffaello, è stata completata nel 1498.
una fiorente bottega, impegnata nella creazione di opere per l'aristocrazia Raffaello aveva 15 anni.
locale e per la famiglia ducale. Nella bottega del padre, il giovanissimo
Raffaello apprese le nozioni di base delle tecniche artistiche, tra cui
probabilmente anche la tecnica dell'affresco: una delle primissime opere
a lui attribuite è infatti la Madonna di Casa Santi, delicata pittura murale Cappella Tiranni in Cagli
nella casa familiare. L’opera è del padre di Raffaello, il piccolo
Il 1º agosto 1494, quando Raffaello aveva undici anni, morì il padre. Tale angelo a destra della madonna è un ritratto
data ha ridimensionato in alcuni studi il contributo della bottega paterna di Raffaello bambino
nella formazione dell'artista; è altresì comprovato come nel giro di
pochissimi anni, in piena adolescenza, Raffaello raggiunse rapidamente
unaPiero della Francesca
maturazione Francesco
artistica che non può prescindere di Giorgio
da un avviamento Martini Luciano Laurana  
molto precoce alla professione pittorica.
LA FORMAZIONE DI RAFFAELLO
Le prime tracce della presenza di Raffaello accanto
a Perugino sono legate ad alcuni lavori della sua bottega tra
il 1497 e il nuovo secolo.  Nel frattempo la fama di Raffaello
cominciava ad allargarsi a tutta l'Umbria, facendone uno dei più
richiesti pittori attivi in regione. Nella sola Perugia, negli anni tra
il 1501 e il 1505, gli vennero commissionate ben tre pale d'altare.
A Siena fu invitato da Pinturicchio, con il quale intesseva una
stretta amicizia. Il pittore più anziano invitò Raffaello a collaborare
agli affreschi della Libreria Piccolomini, fornendo dei cartoni che
svecchiassero il suo stile ormai in una fase di declino, come si vede
nei precedenti affreschi della Cappella Baglioni a Spello[
Raffaello si trovava a Siena, da Pinturicchio, quando gli giunse
notizia delle straordinarie novità
di Leonardo e Michelangelo impegnati rispettivamente agli
affreschi della Battaglia di Anghiari e della Battaglia di Cascina. Raffaello,
Visse a Firenze fra il 1504 e il 1508, conoscendo gli artisti più Resurrezione (1501), 
importanti del tempo. Museu de Arte, San Paolo

Pietro Perugino Pinturicchio Leonardo da Vinci

Raffaello,
Sposalizio della Vergine (1504), 
Pinacoteca di Brera, Milano

Raffaello,
Madonna del Cardellino (1506 circa)
Firenze, Galleria degli Uffizi
RAFFAELLO A ROMA
Verso la fine del 1508 per Raffaello arrivò la chiamata a Roma
che cambiò la sua vita. In quel periodo infatti papa Giulio
II aveva messo in atto una straordinaria opera di rinnovo
urbanistico e artistico della città in generale e del Vaticano in
particolare, chiamando a sé i migliori artisti sulla piazza, tra
cui Michelangelo e Donato Bramante. Fu proprio Bramante,
secondo la testimonianza di Vasari, a suggerire al papa il
nome del conterraneo Raffaello. Fu così che il Sanzio, appena
venticinquenne, si trasferì velocemente a Roma, lasciando
incompiuti alcuni lavori a Firenze.

Papa Leone X, nato Giovanni di Lorenzo


de' Medici (Firenze, 11
dicembre 1475 – Roma, 1º
dicembre 1521), è stato il
217º papa della Chiesa
cattolica dal 1513 alla sua morte.
Giovanni era il secondogenito di Lorenzo
de' Medici e Clarice Orsini e portò alla
corte pontificia lo splendore e i fasti tipici
della cultura delle corti rinascimentali.

Giulio II, è stato il


216º papa della Chiesa
cattolica dal 1503 alla sua morte nel
1513. Noto come "il Papa guerriero"
o "il Papa terribile", è uno dei più
celebri pontefici del Rinascimento.
Gli viene attribuita la fondazione
dei Musei Vaticani.
RAFFAELLO A ROMA
A Roma Raffaello si dedicò a numerosissime
commesse. Fra queste una delle più
interessanti ed affascinanti è quella della
Sala della Segnatura, per la quale Raffaello
realizzò l’affresco «La scuola di Atene».
RAFFAELLO A ROMA
Dopo la Morte di Donato Bramante, a Raffaello toccò anche l’incarico di completare
la Basilica di San Pietro, incarico che non potè portare a termine, a causa della sua
prematura scomparsa.
Nella progettazione Raffaello utilizzò un nuovo sistema, quello della proiezione
ortogonale (dice: l'architetto non ha bisogno di saper disegnare come un pittore, ma
di avere disegni che gli permettono di vedere l'edificio così com'è), abbandonando la
configurazione prospettica del Bramante. Da una pianta attribuita a Raffaello si
distingue una navata di cinque campate, con navate laterali, che viene posta davanti
allo spazio cupolato bramantesco; i pilastri che presentano doppie paraste sia verso la
navata maggiore sia verso le navate laterali; vi si vede la facciata costituita da un
ampio portico a due piani.
Le fondazioni dei piloni si mostrarono insufficienti; per questa ragione si decise di
posizionare le pareti (quelle più sollecitate dal carico) più vicine ai piloni della cupola.
L'ordine gigante della crociera proseguiva sui pilastri del transetto, e le colonne tra i
pilastri formavano un ordine minore.
Raffaello non aveva alcuna intenzione di modificare la cupola di Bramante: l'aspetto
esterno della chiesa sarebbe stato dominato dal sistema trabeato all'antica,
composto cioè da sostegni verticali e architravi orizzontali senza l'uso di archi. Sia
nei deambulatori sia sulla facciata, colonne libere o semicolonne addossate alla
muratura sostengono una trabeazione dorica.

Progetto di Raffaello per la chiesa di San


Pietro a Roma

Progetto di Bramante per la chiesa di San Progetto di Michelangeloper la chiesa di


Pietro a Roma San Pietro a Roma

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