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LA RETRIBUZIONE

E LA BUSTA PAGA
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
LEZIONE 1
La retribuzione

La retribuzione è l’insieme dei compensi che il lavoratore percepisce con continuità come
corrispettivo per l’attività intellettuale o manuale da lui prestata alle dipendenze e sotto la
direzione dell’imprenditore.

▪Per il datore di lavoro la retribuzione rappresenta un costo della produzione.


▪Per il lavoratore costituisce una risorsa fondamentale per soddisfare i bisogni personali e della propria
famiglia.

Pertanto, la retribuzione non è solo il corrispettivo di un’attività di lavoro, ma ha anche finalità etico-
sociali. Lo sancisce l’art. 36 della Costituzione:
«Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni
caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia una esistenza
libera e dignitosa»
Forme di retribuzione
1 La retribuzione a tempo, che è proporzionata alla durata della prestazione (ora, giornata, settimana, quindicina, mese)
ed è sicuramente la forma di remunerazione più diffusa.
2. La retribuzione a cottimo, che è proporzionata a una data quantità di produzione e può essere espressa in due modi:
■ con riferimento al numero delle unità prodotte (cottimo puro);
■ con riferimento a una certa produzione da effettuare in un dato tempo (cottimo a tempo).
I cottimi possono essere individuali o collettivi. Questi ultimi si dicono anche “di squadra” e hanno lo scopo di cointeressare
i componenti di un gruppo per incentivarli a raggiungere determinati livelli di rendimento. Potendo configurare una forma
di sfruttamento, il cottimo puro è ormai del tutto scomparso; sono rimaste alcune forme di retribuzione a premio o a
incentivo (cottimo misto), con cui viene garantita al lavoratore una retribuzione oraria base, indipendente dai risultati
produttivi, alla quale si aggiunge una quota proporzionale al rendimento del lavoro.
3. La retribuzione a provvigione, che è applicata ad alcune categorie di lavoratori –per esempio, i piazzisti e i commessi
viaggiatori – i quali, oltre a uno stipendio minimo fisso, percepiscono un compenso commisurato al volume delle vendite
effettuate;
4. La retribuzione con partecipazione agli utili, che è corrisposta in base al risultato economico aziendale ma sempre come
retribuzione che si somma a quella a tempo. In alcuni casi, le grandi società per azioni usano incentivare il senso di
appartenenza e lo spirito di collaborazione dei dipendenti mediante le stock option.
La retribuzione è costituita da vari elementi

Essi si distinguono in:


▪elementi della retribuzione corrente: cioè quelli che vengono liquidati al termine
di ogni periodo di paga e che a questo fanno specifico riferimento. Tali elementi concorrono a
formare la retribuzione lorda e sono principalmente i seguenti;
▪elementi della retribuzione differita: cioè quelli che maturano in modo continuativo
nei singoli periodi di paga, ma che vengono corrisposti solo in determinati momenti o alla cessazione
del rapporto di lavoro.
ELEMENTI DELLA RETRIBUZIONE CORRENTE
1. La retribuzione base o paga base, detta anche minimo tabellare, è la parte di retribuzione prevista dai
contratti collettivi di lavoro e varia in relazione alla categoria o al livello di inquadramento del lavoratore. Può
essere stabilita in misura fissa mensile o commisurata alle ore di lavoro da retribuire.

2. L’indennità di contingenza era un elemento il cui importo veniva periodicamente modificato per
adeguare in modo automatico le retribuzioni alle variazioni del costo della vita. Attualmente questa forma di
indicizzazione delle retribuzioni è cessata e l’indennità di contingenza maturata precedentemente rimane
“bloccata’’ come elemento aggiuntivo fisso della retribuzione base. In alcuni contratti collettivi, la
“contingenza” forma con la paga base un’unica voce, che viene denominata paga base conglobata.

3. Gli scatti di anzianità sono aumenti automatici previsti da molti contratti collettivi di lavoro e spettanti al
raggiungimento di determinate anzianità di servizio presso lo stesso datore di lavoro. Generalmente sono calcolati in
misura percentuale sulla retribuzione base.
..SEGUE.. ELEMENTI DELLA RETRIBUZIONE
CORRENTE
4. Il premio di produzione rappresenta generalmente un incentivo collettivo, cioè corrisposto alla generalità
dei dipendenti che prestano la loro attività in determinati settori produttivi.

5. Il superminimo individuale o “ad personam” è un elemento della retribuzione previsto dal contratto
individuale per premiare specifiche capacità professionali del singolo.

6. Le indennità varie sono corrisposte in alcuni casi come compenso aggiuntivo per una prestazione che
comporti un particolare rischio o disagio (per es. l’indennità di trasferta, l’indennità di cassa, che spetta in
tutti i casi in cui il lavoratore in modo continuo e non occasionale maneggi denaro sul luogo di lavoro, come
cassieri
di banca e di supermercati, ecc.). In altri casi hanno carattere di rimborso spese, come l’indennità
chilometrica per i dipendenti che sono autorizzati a impiegare la propria autovettura per motivi di servizio.

7. Il compenso per lavoro straordinario è riconosciuto sul lavoro che eccede la durata indicata nel
contratto collettivo e, in ogni caso, le 40 ore settimanali. Esso viene retribuito con una maggiorazione, la cui
misura è determinata nei limiti e con le modalità previste dai contratti collettivi di lavoro ed è variabile a
seconda che si tratti di lavoro straordinario diurno, notturno, feriale o festivo.
ELEMENTI DELLA RETRIBUZIONE DIFFERITA
1. La gratifica natalizia, o 13a mensilità, che è un compenso che matura nell’arco di tutto l’anno, ma che
viene corrisposto nel mese di dicembre. Il suo importo è stabilito dai contratti collettivi e, generalmente, per
il personale a retribuzione mensile, equivale a una mensilità.

2. Altre mensilità aggiuntive, per esempio: la “quattordicesima” o la “quindicesima”, sono previste da


alcuni contratti collettivi di categoria o dal contratto integrativo aziendale. Se il rapporto di lavoro inizia o
cessa nel corso dell’anno, il lavoratore ha diritto a ricevere tanti dodicesimi della 13a e delle eventuali altre
mensilità aggiuntive quanti sono i mesi di servizio prestati, computando come mese intero le frazioni
superiori a 15 giorn.

3. Il trattamento di fine rapporto (TFR), che sarà corrisposto alla cessazione del rapporto di lavoro, sotto
forma di capitale in un’unica soluzione, oppure come pensione integrativa se le somme via via maturate
sono state destinate alla previdenza complementare, in particolare ai fondi pensione. In questo caso, il
lavoratore può anche optare per una soluzione “mista”, ottenendo una somma non superiore al 50% del
montante sotto forma di capitale e il resto sotto forma di pensione integrativa.
I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
Il sistema delle assicurazioni sociali obbligatorie trova il suo fondamento nell’art. 38 della Costituzione, in
base al quale
«i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di
infortunio, malattia, invalidità o vecchiaia, disoccupazione involontaria».
Le assicurazioni sociali sono gestite dagli enti previdenziali: INPS e INAIL.
I rapporti con gli enti previdenziali si attivano tramite una richiesta di iscrizione che si avvale della
Comunicazione unica d’impresa, una procedura telematica con cui si assolvono tutti gli
adempimenti amministrativi previsti per l’iscrizione al Registro delle imprese e che ha effetto anche ai fini
previdenziali, assicurativi e fiscali.

Questa comunicazione, che richiede la firma digitale e il possesso di una casella di posta elettronica
certificata (PEC), viene trasmessa alla competente Camera di commercio, la quale la inoltra in via
telematica, per le parti di loro pertinenza:
▪all’Agenzia delle Entrate, per il rilascio della partita Iva;
▪all’INPS, che rilascia il numero di posizione assicurativa;
▪all’INAIL, che rilascia il codice cliente e un numero di posizione assicurativa territoriale (PAT) per ogni
sede di lavoro.
L’INPS
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), costituito nel 1935 come ente di diritto pubblico,
con propria personalità giuridica e gestione autonoma, è il maggior ente previdenziale del nostro Paese. Ad
esso fanno capo le gestioni qui di seguito elencate.

1. L’Assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS), la quale garantisce


l’assegnazione di una pensione:
▪ai lavoratori la cui capacità di guadagno sia ridotta per infermità fisica o mentale;
▪ai lavoratori che cessano l’attività lavorativa per raggiunti limiti di età;
▪ai superstiti (coniuge, figli, ecc.) in caso di morte del lavoratore assicurato.

2. La Nuova Assicurazione sociale per l’Impiego (NASpI), che dal 1° maggio 2015 ha sostituito le
precedenti forme di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti, che perdano involontariamente il
posto di lavoro e garantisce per un certo periodo di tempo un’indennità mensile di disoccupazione.
..SEGUE..

INPS
3. La Cassa Unica per gli Assegni per il nucleo familiare (CUAF), che mira ad attuare il principio
costituzionale del salario familiare. L’assegno, infatti, varia in base al numero dei componenti (con particolare
riguardo al numero dei figli) e al livello di reddito del nucleo familiare.

4. L’assicurazione per l’assistenza malattia, che garantisce ai lavoratori una indennità giornaliera,
sostitutiva della retribuzione, in occasione di malattie non professionali.

5. L’assicurazione di maternità, che prevede un’indennità giornaliera a favore delle lavoratrici in stato di
gravidanza e puerperio nei periodi di astensione obbligatoria e facoltativa dal lavoro.
Come l’indennità di malattia viene anticipata dal datore di lavoro per conto dell’INPS e conguagliata in sede di
versamento dei contributi.
SEGUE.. INPS
6. La cassa integrazione guadagni (CIG), che ha lo scopo di garantire al lavoratore una parte del
salario in caso di interruzione o di riduzione del lavoro per cause non imputabili alla sua volontà, né a
quella del datore di lavoro.
La cassa effettua due tipi di interventi:
▪ un intervento ordinario, in caso di temporanee situazioni di crisi produttiva;
▪ un intervento straordinario, in caso di ristrutturazioni o di riorganizzazioni aziendali, oppure per
situazioni di crisi del settore in cui l’azienda opera.
7. Il fondo di garanzia del trattamento di fine rapporto (TFR), che assicura il pagamento del
TFR in caso di accertata insolvenza del datore di lavoro.

8. L’INPS gestisce anche il Fondo di Tesoreria per l’erogazione del TFR ai dipendenti del
settore privato, che non abbiano destinato a forme pensionistiche complementari le quote di TFR
maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e che lavorino in aziende con almeno 50 addetti.
I CONTRIBUTI
Icontributi dovuti all’INPS
INPS , una parte dei quali è a carico del dipendente, si calcolano in percentuale in base al settore di attività e
variano nel tempo. La base del calcolo è la retribuzione globale (arrotondata a 1 euro per difetto o per eccesso, a seconda che le frazioni
siano inferiori o meno a 0,50 euro), con dei minimi giornalieri soggetti ogni anno ad adeguamento automatico.
I datori di lavoro devono poi comunicare mensilmente all’INPS le retribuzioni lorde e i dati contributivi dei singoli dipendenti, trasmettendoli
in via telematica, mediante la procedura Uniemens individuale, entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di competenza.
Tra i dati oggetto di tale comunicazione vi sono:
▪ le somme a debito dell’azienda per i contributi dovuti (compresa la quota trattenuta al lavoratore);
▪ le somme a credito della stessa per le anticipazioni fatte per conto dell’Istituto (assegni per il nucleo
familiare, indennità di malattia e di maternità, e simili).

CONTRIBUTI IMPRESE OPERAI IMPIEGATI


>50 DIPENDENTI
Contributi a carico del 33,38% 31,16%
datore di lavoro
Contributi a carico dei 9,49% 9,49%
dipendenti
TOTALE COSTO DEL LAVORO 42,87% 40,65%
L’INAIL
L’Istituto Nazionale delle Assicurazioni contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) tutela il lavoratore contro i danni fisici ed
economici derivanti da infortuni causati dall’attività lavorativa e dalle malattie professionali.
Con l’assicurazione obbligatoria il datore di lavoro è esonerato dalla responsabilità civile derivante dal fatto lesivo subìto
dai propri dipendenti, a meno che non venga riconosciuta la sua responsabilità per un reato da lui commesso violando le
norme di prevenzione e igiene sul lavoro.
Oltre all’assistenza sanitaria, prestata dalla ASL, in caso di infortunio l’assicurazione garantisce al lavoratore prestazioni
economiche di vario tipo in relazione al grado di inabilità che ne è derivato.
A tali prestazioni, inoltre, i lavoratori infortunati hanno diritto anche nell’ipotesi in cui l’azienda non abbia adempiuto ai
suoi obblighi contributivi e l’INAIL ha la possibilità di rivalersi sul datore di lavoro inadempiente.
I contributi INAIL gravano interamente sul datore di lavoro e sono calcolati in via provvisoria, applicando alle
retribuzioni presunte un “tasso di premio’’ la cui misura dipende dal grado di rischio dell’attività svolta.
Riepiloghiamo gli OBBLIGHI PREVIDENZIALI
FASI della vita aziendale
COSTITUZIONE Comunicazione di inizio attività all’INPS e all’INAIL, tramite la procedura ComUnica trasmessa
telematicamente al competente Ufficio del Registro delle imprese, cui fa seguito l’attribuzione, da parte
dei suddetti istituti, dei codici e dei numeri di posizione assicurativa necessari a intrattenere rapporti con
gli stessi

GESTIONE ▪ Tenuta del Libro unico del lavoro.


▪ Corresponsione ai dipendenti degli assegni per il nucleo familiare e di tutte le indennità che sono a
carico degli istituti, ma che devono essere versate dal datore di lavoro, con diritto di “scontarne” gli
importi dai contributi previdenziali dovuti.
▪ Trasmissione telematica delle comunicazioni mensili delle retribuzioni e dei dati contributivi per
singolo dipendente, mediante la procedura Uniemens individuale.
▪ Determinazione degli oneri contributivi e loro versamento mediante compilazione e trasmissione
telematica del modello unificato di pagamento (F24).
▪ Certificazione annuale dei contributi versati e delle ritenute fiscali operate nell’anno precedente nei
confronti dei singoli dipendenti (modello CU).
▪ Trasmissione dei dati richiesti dagli istituti in occasione di particolari eventi (infortunio, malattia,
maternità, ecc.).

CESSAZIONE Comunicazione agli istituti, ancora tramite la procedura ComUnica, della cessazione o della sospensione
dell’attività
LE RITENUTE FISCALI
Le retribuzioni e gli altri compensi corrisposti ai lavoratori dipendenti sono soggetti all’imposta sul reddito delle
persone fisiche (IRPEF), che è trattenuta e poi versata all’Erario dai datori di lavoro in qualità di sostituti
d’imposta.
Se la liquidazione delle retribuzioni è mensile, per il calcolo della ritenuta fiscale si procede come qui di seguito
indicato.
■ paga base + indennità di contingenza = paga base conglobata;
REDDITO MENSILE IMPONIBILE ■ scatti di anzianità;
■ superminimo individuale (ad personam);
■ compenso per lavoro straordinario;
■ premio di produzione.

ONERI DEDUCIBILI Contributi previdenziali a carico del lavoratore e l’assegno al coniuge


separato corrisposto dal datore di lavoro: si ottiene così l’imponibile
fiscale.

IMPONIBILE Reddito mensile – oneri deducibili

IMPOSTA LORDA Tabella Irpef a scaglioni annui / 12

■ per carichi di famiglia


DETRAZIONI ■ per lavoro dipendente
■ altre Detrazioni
SCAGLIONI IRPEF (art. 11 TUIR):
ALIQUOTA PROGRESSIVA PER SCAGLIONI
DETRAZIONI PER CARICHI FAMIGLIA

CONIUGE A CARICO

FIGLI A CARICO

In presenza di almeno 4 figli a carico la legge ha riconosciuto ai genitori un’ulteriore detrazione annua di 1.200 euro
che spetta indipendentemente dal reddito complessivo del beneficiario .
DETRAZIONI PER LAVORO DIPENDENTE

La detrazione mensile per lavoro dipendente si ottiene moltiplicando la


detrazione
giornaliera (importo annuo : 365) per il numero dei giorni del mese
considerato.
VEDIAMO IN PRATICA: La busta paga di un lavoratore dipendente

La retribuzione del dipendente Armando Spiller viene liquidata sulla base dei seguenti dati:

▪retribuzione base euro 1.650;


▪scatti di anzianità euro 30, ritenute previdenziali a suo carico 9,49%;
▪indennità di malattia euro 110;
▪reddito complessivo ai fini della detrazione euro 29.560;
▪detrazione lavoro dipendente e detrazione per 1 figlio a carico di età inferiore a 3 anni,
riconosciuta per l’importo pari al 50%.

Inoltre, il dipendente ha diritto all’assegno nucleo familiare di euro 47,88; infine, oltre alla ritenuta
erariale IRPEF, vengono trattenute addizionale regionale per euro 19 e addizionale comunale per
euro 4,10.
LO SCHEMA della BUSTA PAGA: ESEMPIO
ADEMPIMENTI FISCALI E PREVIDENZIALI: SCADENZE
Versamento dei Entro il giorno 16 del mese di scadenza i contribuenti devono eseguire versamenti unitari di quanto dovuto a titolo di
contributi e delle Iva periodica, di imposte sui redditi, di IRAP e di ritenute fiscali, nonché di contributi INPS e premi INAIL, operando
anche compensazioni con le eventuali somme a credito, con le limitazioni di importo e le cautele previste.
ritenute fiscali
Certificazione unica Entro il 7 marzo di ogni anno i datori di lavoro devono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate il modello
(CU) ordinario di Certificazione unica (CU), con cui attestano le somme corrisposte ai dipendenti nell’anno precedente,
nonché gli importi delle ritenute fiscali operate, delle detrazioni d’imposta applicate e dei contributi previdenziali
versati.
Entro il 31 marzo devono poi consegnare in forma elettronica il modello sintetico di CU ai singoli dipendenti.

Dichiarazione annuale Entro il 30 settembre di ogni anno i sostituti d’imposta devono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate il
modello 770, per comunicare i dati relativi ai versamenti delle ritenute operate, le eventuali compensazioni effettuate
dei sostituti d’imposta nonché il riepilogo dei crediti e dei dati contributivi ed assicurativi. Il modello deve inoltre essere utilizzato per
comunicare i dati relativi ai percipienti e alle ritenute operate su dividendi e sui redditi di capitale in genere erogati
nell’anno precedente, nonché il riepilogo dei versamenti effettuati, delle eventuali compensazioni operate e dei crediti
d’imposta utilizzati.

Assistenza fiscale ai Il datore di lavoro che occupi più di 20 dipendenti deve prestare, a coloro che ne fanno richiesta, l’assistenza fiscale per
la compilazione e la trasmissione telematica della dichiarazione dei redditi. A tal fine, egli può:
lavoratori dipendenti ■ provvedervi direttamente in azienda;
■ aderire a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).
Il lavoratore che intenda avvalersi dell’assistenza fiscale deve fornire tutti gli elementi per il calcolo delle imposte
presentando, all’impresa o al CAF, la delega per lo scarico dal sito dell’Agenzia delle Entrate del modello 730
precompilato. Il datore di lavoro provvede poi a inserire in busta paga il rimborso dell’eventuale credito o l’addebito
delle somme da versare (saldo IRPEF a debito per il periodo d’imposta precedente ed eventuali acconti per il periodo in
corso).

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