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Unità 8

La carica elettrica e la legge di


Coulomb

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1. L'elettrizzazione per strofinìo

 Un corpo che ha acquisito la capacità di attrarre


oggetti leggeri si dice elettrizzato.

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L'elettrizzazione per strofinìo

 L'elettrizzazione per strofinìo avviene per il


vetro, la plastica e altri materiali:
 gli antichi Greci scoprirono il fenomeno con
l'ambra, in greco elektron. (L'ambra è una resina
fossile, di circa 10 milioni di anni.)
 Un corpo elettrizzato attira corpi
 non elettrizzati; vediamo cosa
 accade tra due corpi elettrizzati.

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L'elettrizzazione per strofinìo

 Due oggetti, entrambi strofinati, possono attrarsi


o respingersi:

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L'ipotesi di Franklin
 Il comportamento dei corpi elettrizzati può
spiegarsi con l'ipotesi di due tipi di cariche
elettriche; per convenzione, chiamiamo:
 carica positiva, quella dei corpi che si
comportano come il vetro;
 carica negativa, quella dei corpi che si
comportano come la plastica.

 Due corpi con cariche elettriche dello stesso


segno si respingono; due corpi carichi di segno
opposto si attraggono.

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Il modello microscopico
 Nel 1897 J.Thomson scoprì l'elettrone,
piccolissima particella di carica negativa (massa
circa 10-30 kg).
 In seguito si scoprì che gli atomi contengono:
 elettroni, con carica negativa,
 protoni, con carica positiva.

 Ogni atomo, avendo lo stesso numero di protoni


e di elettroni, è neutro.

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Il modello microscopico
 Quando un corpo è elettricamente carico,
significa che in esso c'è uno squilibrio tra protoni
ed elettroni:

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Il modello microscopico
 Nell'atomo i protoni sono legati con i neutroni a
formare il nucleo, mentre gli elettroni possono
trasferirsi da un corpo all'altro:
 se un corpo ha un eccesso di elettroni, è carico
negativamente;
 se un corpo ha un difetto di elettroni, è carico
positivamente.
 L'elettrizzazione per strofinìo si spiega con il
trasferimento di elettroni.

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Il modello microscopico

 La carica totale resta la stessa, ma è ridistribuita.


 L'elettricità statica si vede nel quotidiano (la
carrozzeria dell'auto si carica per attrito con l'aria, una
maglia di pile si elettrizza se sfrega una poltrona di
similpelle)
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2. I conduttori e gli isolanti
 Un pezzo di metallo si può caricare per
strofinìo?

 Isolanti: possono sempre essere caricati per


strofinìo (plastica, vetro);
 Conduttori: si comportano diversamente (corpo
umano, metalli).
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I conduttori e gli isolanti
 Alla luce del modello microscopico si spiega
l'elettrizzazione per strofinìo:
 negli isolanti tutte le cariche occupano
posizioni fisse e non possono spostarsi;
 nei conduttori vi sono cariche elettriche che si
muovono liberamente.

 Quando vengono tolte o aggiunte cariche ad un


isolante, il difetto o l'eccesso di carica
rimangono stabili. In un conduttore ciò non
accade.

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I conduttori e gli isolanti
 Per questo, per caricare un metallo
strofinandolo, dobbiamo impugnarlo mediante
un supporto isolante.

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L'elettrizzazione per contatto
 I corpi conduttori possono essere elettrizzati per
contatto.

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L'elettrizzazione per contatto
 Mettendo a contatto due conduttori, di cui uno
carico, l'eccesso o il difetto di carica si ripartisce
tra i due corpi.
 Possiamo dividere una carica elettrica in n parti
uguali mettendo a contatto il corpo carico,
conduttore, con (n – 1) corpi identici, scarichi;
 dopo il contatto, ciascun
 corpo possiede 1/n della
 carica iniziale.

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3. La definizione operativa della carica elettrica
 Per determinare se un corpo è carico si usa
l'elettroscopio.
 È uno strumento formato da un'asta verticale
con una sfera conduttrice in alto e due foglioline
metalliche, contenute in un recipiente di vetro, in
basso.
 un oggetto è carico se,
 messo a contatto con la sfera,
 fa divaricare le foglie.

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La definizione operativa della carica elettrica

 Se un oggetto neutro tocca la sfera, le foglie


restano ferme.

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La misura della carica elettrica
 Prendiamo due sfere conduttrici cariche:

 Maggiore è la carica, maggiore la divaricazione


delle foglie.
 Scelta un'unità di misura, si può tarare
l'elettroscopio.
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Il coulomb
 L'unità di misura del S.I. per la carica elettrica è
il coulomb (C), dal nome dello scienziato C.A.
de Coulomb.
 La carica elettrica più piccola (negativa)
presente in natura è quella dell'elettrone:
 – e = – 1,6022 x 10-19 C.
 Tutte le particelle in natura hanno cariche
multiple della carica e.
 In 1 C vi sono cariche
elementari e.

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Conservazione della carica elettrica
 Nel caricare un corpo per strofinìo, la somma
delle cariche sul panno e sul corpo non varia;
 anche nel contatto tra due corpi carichi
conduttori, la carica si ridistribuisce soltanto.
 Più in generale vale la
 Legge di conservazione della carica elettrica:
 in un sistema chiuso, la somma algebrica delle
cariche elettriche resta costante, quali che siano
i fenomeni che in esso avvengono.

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4. La legge di Coulomb

Tra due corpi puntiformi con cariche Q1 e Q2 si
esercita una forza F:

direttamente proporzionale alle cariche Q1 e Q2;
 inversamente proporzionale al quadrato della
distanza r tra i due corpi.

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La legge di Coulomb


Il valore di k0 si ottiene sperimentalmente. Nel
vuoto è

 Mantenendo fissa la distanza r:


 se si triplica una delle cariche, triplica anche
il valore di F;
 se si dimezza una delle cariche, si dimezza
anche il valore di F.
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La legge di Coulomb
 Mantenendo fisse le cariche:
 se la distanza raddoppia, la forza diventa 1/4;
 se la distanza diventa quattro volte più
piccola, F diventa 16 volte maggiore.

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Direzione e verso della forza

 La direzione del vettore F è la retta


congiungente le due cariche;
 il verso è:
 attrattivo, se le cariche Q1 e Q2 hanno segno
opposto,
 repulsivo, se hanno lo stesso segno.

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La costante dielettrica

Generalmente si scrive la costante k0 come


dove 0 è detta costante dielettrica (assoluta) del
vuoto e vale

 Con questa costante, la legge di Coulomb si


scrive:

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Il principio di sovrapposizione
 È un principio sperimentale:
 la forza totale che agisce su una carica elettrica
è la somma vettoriale delle singole forze che
ciascuna altra carica, da sola, eserciterebbe su
di essa.

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La forza elettrica e la forza gravitazionale

 La forza gravitazionale tra due masse e la forza


elettrica tra due cariche hanno la stessa forma
matematica:
 e
 Entrambe le forze:
 agiscono a distanza;
 sono inversamente proporzionali a r2;
 sono direttamente proporzionali ad una
grandezza caratteristica (m oppure Q).

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La forza elettrica e la forza gravitazionale

 Differenze tra le forze:


 la forza gravitazionale è solo attrattiva; la forza
elettrica anche repulsiva;
 la forza gravitazionale agisce tra tutti i corpi; la
forza elettrica agisce solo tra corpi carichi;
 la forza elettrica è molto più intensa.

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5. L'esperimento di Coulomb
 Nel 1784 C.A. de Coulomb determinò le
caratteristiche della forza elettrica con la bilancia
a torsione:
 A e B sono sfere cariche tra
 cui si esercita una forza
 repulsiva F;
 A è appesa a un manubrio
 e può ruotare;
 D, uguale ad A ma neutra,
 equilibra la forza di gravità.

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L'esperimento di Coulomb
 F esercita sul manubrio un momento torcente M:

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L'esperimento di Coulomb

All'equilibrio è: M = Me.
 F è perpendicolare al segmento PA = b, quindi
 M = F b.


Me è proporzionale all'angolo di torsione :

Me = c .
 Dunque F b = c  , ovvero .
 c e b sono caratteristiche note della bilancia.
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6. La forza di Coulomb nella materia
 In un mezzo materiale isolante (acqua, vetro) si
misura una forza elettrica Fm< F;

 definiamo costante dielettrica relativa del mezzo


il rapporto (r > 1);

 perciò la forza di Coulomb nella materia è:

 , ovvero

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La forza di Coulomb nella materia
 Le costanti dielettriche
relative sono molto variabili
da un mezzo isolante
all'altro.


Per l'aria è r  1, quindi si
possono considerare le
cariche in aria come se
fossero nel vuoto.

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La costante dielettrica assoluta

Oltre a r si definisce la costante dielettrica
assoluta di un mezzo come:

 perciò la formula generale della forza di


Coulomb è data da


che nel caso particolare  = 0 dà la forza nel
vuoto F0.

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7. L'elettrizzazione per induzione
 Se avviciniamo una bacchetta carica ad una
pallina di metallo scarica, la bacchetta attrae la
pallina. Questo perché:

 la bacchetta respinge gli
elettroni della pallina, che
possono spostarsi;
 la parte della pallina vicina
alla bacchetta è carica di
segno opposto e viene attratta;
 la parte più lontana viene
respinta, ma l'effetto è minore
perché la forza dipende da 1/r2.

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L'elettrizzazione per induzione
 L'induzione elettrostatica è la ridistribuzione di
cariche in un conduttore neutro, causata dalla
vicinanza di un corpo carico.
 È un fenomeno reversibile, perché, allontanando
il corpo carico, le cariche nel conduttore
ritornano a distribuirsi uniformemente.
 Se si vuole conservare la carica indotta nel
conduttore bisogna metterlo a terra, ossia
collegarlo al suolo per scaricarlo
 parzialmente.

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L'elettrizzazione per induzione
 Sfruttando l'induzione elettrostatica è possibile
caricare in modo permanente un conduttore, per
esempio mettendolo a terra:

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L'elettroforo di Volta
 È uno strumento che permette di ripetere più
volte l'elettrizzazione per induzione:
 1) si carica per strofinìo il supporto isolante;
 2) si appoggia il piatto metallico, che si carica
per induzione (il contatto è minimo);
 3) si tocca la faccia superiore
 del piatto, che resta carico
 di segno opposto al supporto.
 Il supporto rimane carico e
 si può riutilizzare.

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I metodi di elettrizzazione
 Riepilogo dei metodi di elettrizzazione:

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La polarizzazione
 Negli isolanti gli elettroni non possono muoversi,
ma si ha una ridistribuzione locale di carica nelle
molecole:

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La polarizzazione
 Per la legge di Coulomb l'attrazione con le
cariche opposte, più vicine, prevale sulla
repulsione con le cariche più lontane.

 La polarizzazione è la ridistribuzione di carica


all'interno delle molecole di un isolante neutro,
causata dalla vicinanza di un corpo carico.
 Il fenomeno è particolarmente efficace nelle
molecole polari, come quella dell'acqua.
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La polarizzazione
 La polarizzazione spiega l'indebolimento della
forza elettrica negli isolanti (r>1):
 la carica (ad es. positiva) è
 schermata dallo strato di
 cariche negative polarizzate
 ed interagisce più debolmente
 con altre cariche presenti.


Perciò negli isolanti con molecole polari r è
particolarmente elevata (acqua: r = 80).

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