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• La qualità dei processi di istruzione e formazione si misura essenzialmente sulla base della qualità dei
docenti: è necessario offrire loro una formazione continua e l’adeguamento costante dei metodi di
insegnamento alle trasformazioni della società e ai progressi del sapere. 


L’obiettivo è un’offerta differenziata e ricca , con un interesse particolare alle strategie della
comunicazione e l’impiego delle tecnologie didattiche. 


Particolare attenzione si è posta nella didattica musicale, poiché la disciplina spesso si presenta sotto
l’aspetto di un ascolto passivo, non accattivante, e una pratica di lettura delle note che non incontra la
simpatia dei più giovani.
• Le tecnologie digitali hanno fatto maturare esperienze metodologiche del tutto inedite che hanno consentito di
integrare la dimensione del fare (l’esecuzione e la composizione) con quella del comprendere.


Mediante attività ibride di ascolto interattivo e di creazione sonora, le tecnologie hanno permesso alla
didattica musicale di superare il gap tra il percepire e il produrre e hanno favorito un’espansione del
contenuto trattato con gli studenti, sino alle avanguardie, da Schönberg, a Nono, a Cage. 

La didattica musicale mediata dalla tecnologia digitale ha assunto una struttura di tipo circolare dove il fare
musica tramite le tecnologie si è facilmente collegato all’ascolto di autori diversi e all’analisi di stili e tecniche
per produrre in modo consapevole in ambito musicale. 
• Obiettivi formativi


-sperimentare un ambiente integrato e innovativo per “allargare” la didattica e la comunicazione;
• - favorire il lavoro cooperativo e la collaborazione tra pari;
• - migliorare l’efficacia dell’intervento didattico con i “nativi digitali”;
• - accrescere le potenzialità logiche, linguistiche, compositive e ludico-musicali;
• - integrare i diversamente abili mettendoli in condizione di svolgere attività altrimenti a loro normalmente
precluse. 

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