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• Con questa espressione possiamo capire, sempre grazie alla ginnastica dolce, che il corpo
è un tutto solidale. Quando per esempio noi muoviamo il nostro piede, possiamo
addirittura avere un rilassamento di una spalla contratta, grazie al lavoro svolto dal nostro
piede. Altro esempio che possiamo fare è quello dell’emicrania, la quale, grazie al lavoro
di distensione dei muscoli della nuca e delle spalle, può passare. Quindi, quando abbiamo
un dolore non dobbiamo lavorare sulla zona dolorante, bensì cercare altrove.
4. ACCORDARE LA PRIORITÀ ALLA SCHIENA
• La schiena è una delle parti meno conosciute del nostro corpo ma nonostante ciò, questa
rispecchia gli stati emotivi dell’individuo. Tutti i conflitti personali infatti sono causati da
tensioni alle spalle e alla schiena. Alla base di tutto questo c’è il collegamento tra corpo e
mente, la cui trave maestra è la colonna vertebrale. L’individuo deve sempre tener conto
della condizione della sua colonna vertebrale, perché se dovessero esserci dei problemi
sulla struttura di questa, le conseguenze sarebbero tutt’altro che positive.
5. ADOTTARE UN RITMO PROPRIO DI LAVORO
EVITANDO GLI ECCESSI.
• Questo principio ribadisce il concetto che la ginnastica dolce è un metodo adatto a tutti e
soprattutto rivolto a tutte le persone, di ogni età e di ogni categoria. L’importante è
trovare un proprio ritmo e un proprio modo di fare ginnastica.
6.RILASSARE I MUSCOLI POSTERIORI
• La ginnastica dolce ritiene che i muscoli superficiali anteriori (quelli nella parte
posteriore del corpo, o anche quelli che vanno dalla nuca al tallone) siano troppo rigidi e
potenti.
Proprio per questo codesti muscoli sono soggetti ai tensioni continue, come vediamo
spesso in alcuni sport come il calcio, e a irrigidimenti.