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Confronto critico
Lavoro di gruppo sugli
fra i due mezzi di
argomenti assegnati
comunicazione
Politica Internazionale
Cronaca Nazionale
Cronaca Regionale
Il TG inizia proponendo una scaletta iniziale, cioè, all’interno della sigla stessa, si susseguono
brevi spezzoni dei servizi che andranno in onda nel TG accompagnati da sintetiche scritte che
riportano le idee principali di ogni argomento; la giornalista, però, non si limita a leggere le
scritte che compaiono in sovrimpressione, ma commenta sinteticamente ogni argomento con
parole sue, aggiungendo altre informazioni importanti per far capire al pubblico su che cosa
verterà ogni servizio. Bisogna sottolineare che nella scaletta il tempo dedicato alla presentazione
di un servizio è molto ristretto: sono infatti impiegati meno di 10 secondi. La giornalista, allora,
per non “sprecare tempo prezioso”, presenta le notizie in modo chiaro e efficace attirando
l’attenzione del pubblica che è portato a seguire l’edizione del TG se vuole avere una trattazione
completa e approfondita sull’argomento che sarà trattato per primo nel TG: il maltempo. Sul
video scorrono immagini di code di automobili immerse nella neve e di aerei fermi sulle piste
innevate; in sovrimpressione si legge: “Maltempo: qualcosa non ha funzionato. La giornalista
commenta dicendo:<< Un’ondata di maltempo ampiamente prevista in questi giorni, ma qualcosa
non ha funzionato ammette la protezione civile. Neve, pioggia, vento mettono in crisi il traffico
stradale e aereo: autostrade intasate, voli cancellati>>.
Come si può notare in queste sono presenti le caratteristiche del linguaggio prima riportate: il
commento inizia con una frase ellittica del verbo, è usato il participio passato come
<<previsto>>, <<intasate>>, <<cancellati>>; <<neve, pioggia, vento>>, le cause dei disagi, sono
il soggetto di una frase composta da verbo e complemento.
Dopo la scaletta, c’è la conclusione della sigla e si entra nello studio dove la giornalista è seduta
alla scrivania. Dopo una panoramica di tutto lo studio, si passa al primo piano della conduttrice
che non perde tempo: infatti, dopo un veloce “buona sera”, senza nemmeno una pausa, inizia
subito a parlare del maltempo con un’espressione seria e un fare deciso; mette in evidenza la
gravità della situazione con l’espressione del viso: infatti molte volte, in corrispondenza delle
informazioni più importanti - per esempio dove sono cadute le nevicate, le responsabilità della
protezione civile, i disagi su strade e autostrade, la cancellazione dei voli - spalanca gli occhi
corrugando la fronte. La giornalista presenta l’argomento in maniera sintetica, oggettiva e veloce,
senza pause, per passare direttamente ai servizi che hanno lo scopo di far conoscere visivamente
la situazione nelle ultime ore e dare delle previsioni.
I servizi sono due e vengono proiettati uno dopo l’altro: il primo dura cinque minuti, il secondo
tre minuti. Il primo servizio si concentra sulla situazione delle autostrade; infatti si apre con
eloquenti immagini di lunghe code di automobili che procedono a passo d’uomo perché immerse
in una continua bufera di neve. Si vedono i mezzi spargisale e gli spazzaneve che percorrono i
tratti autostradali più innevati, ma il loro lavoro, come sostiene il commentatore del servizio,
sembra non essere sufficiente a limitare i disagi. Si vedono immagini di automobilisti che
montano le catene: infatti il giornalista riferisce che la polizia stradale ha dato l’obbligo dell’uso
delle catene per automobili e camion.
Le zone più colpite dalla bufera sono l’Appennino Tosco-Emiliano e la Pianura Padana da
Bologna a Piacenza; infatti il passo della Cisa si è chiusa al traffico per i mezzi pesanti mentre
per gli automobilisti, afferma il giornalista con ironia sarà una bell’avventura percorrerla.
La situazione, dice il giornalista, è ancora più grave nel tratto Bologna – Firenze: infatti si vedono
le pattuglie della polizia stradale e i mezzi della protezione civile che aiutano gli automobilisti
rimasti bloccati per la neve e il ghiaccio. Ci si sposta poi all’aeroporto “Marconi” di Bologna
dove l’inviato, sotto la violenta nevicata, commenta coraggiosamente la situazione: la neve ha
bloccato voli in arrivo e in partenza, causando disagi ai passeggeri alcuni dei quali,
particolarmente risentiti, sono venuti anche alle mani, come mostra il servizio. Si vedono le
immagini della pista d’atterraggio: è completamente imbiancata e gli spazzaneve sembrano
lavorare invano.
Si passa poi al secondo servizio; il passaggio è sottolineato da un particolare agganciamento
grafico: l’ultima scena del primo diventa come una pagina che viene “sfogliata, dietro alla quale
compare la prima immagine dell’altro servizio. Il servizio si concentra sulla situazione nei paesi e
nelle città. In Liguria, nelle valli e sulle colline, si è già accumulato una strato di settanta
centimetri di neve, come mostrano le immagini. Piazza San Marco a Venezia è innevata e a
Trieste soffia un vento gelido di Bora che ha raggiunto i 100 km/h; nevica addirittura in Sardegna
nel Nuorese; l’aeroporto di Fiumicino ha dovuto cancellare 70 voli. La giornalista si sofferma
poi sulle previsioni: la perturbazione nelle prossime ore dovrebbe farsi sentire nelle regioni del
Sud; in alcuni paesi infatti, è già scattato l’allarme. Il servizio si conclude con le immagini di un
esperimento di distacco programmato della neve compiuto dalla protezione civile della Val
d’Aosta alle pendici del Monte Rosa tramite un elicottero si posiziona nella neve una carica che,
esplodendo genera una valanga controllata.
L’esperimento, come mostrano le immagini è perfettamente riuscito e, come afferma la
giornalista, potrebbe diventare un metodo efficace per assicurare la sicurezza delle piste
da sci e delle strade di montagna. Come si può notare, si tratta di servizi che
propongono immagini commentate passo passo dai giornalisti che possono aggiungere
informazioni che le immagini non danno. Il linguaggio utilizzato è molto semplice e
chiaro: le rasi sono brevi e non ci sono subordinate complesse poiché le notizie fornite
devono essere sempre abbinate alle immagini che scorrono in questo caso le immagini
dei servizi sono già abbastanza eloquenti, quindi il commento del giornalista si limita a
far risaltare alcuni aspetti della notizia, per esempio il lavoro dei mezzi della protezione
civile, l’obbligo delle catene per chi si mette in viaggio, l’allarme valanghe. Questi
servizi sono di tipo informativo poiché il giornalista si limita a descrivere una situazione
di maltempo, non un evento molto grave come può essere un attentato, dunque non c’è
una partecipazione emotiva del commentatore. Anche la giornalista in studio presenta
l’argomento oggettivamente e nei suoi tratti essenziali, poiché in questo caso sono più
eloquenti le immagini ed esse non hanno bisogno di grande commento inoltre, quando i
due servizi finiscono, la giornalista passa alla notizia seguente senza commentare
ulteriormente l’argomento.
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IL DISCORSO DI CERRATO