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2004


A cura di: Veronica Fincati












Osservatorio Regionale immigrazione
Passaggio Gaudenzio, 1 35100 Padova
Tel. 049/8778118 - Fax. 049/8778120
http://www.italialavoro.it/RIIM e-mail: osservatorioveneto@italialavoro.it

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Osservatorio Regionale Immigrazione - I


PREFAZIONE


Una valutazione geopolitica dellimmigrazione in Europa e nel Veneto.
Il caso di via Anelli a Padova


Limmigrazione non solo un fenomeno economico e demografico. Da
qualche anno sempre pi evidente che si tratta di un problema fondamentalmente
geopolitico. Lo dimostra, indirettamente, anche luso comune sempre pi frequente di
termini indicativi come straniero, nazionalit, assimilazione, integrazione,
mancanza di sicurezza, invasione ed altri, nei dibattiti suscitati dal fenomeno
immigratorio fra i cittadini della maggior parte dei paesi industrializzati come il
nostro. Infatti lintegrazione di certe categorie di immigrati (non si osa pi dire
assimilazione per rispetto del diritto alla differenza) sembra ormai a molti sempre
pi difficile, per il fatto che si tratta per una gran parte di immigrati mussulmani, una
minoranza dei quali sempre pi largamente sensibile alle parole dordine dei
fondamentalisti che spingono alla lotta contro lOccidente e al rifiuto dei suoi valori.
di fondamentale importanza riaprire un dialogo con i Paesi islamici del Nordafrica,
e lItalia che geograficamente e storicamente sempre stata la cerniera fra lEuropa e
il Mediterraneo, chiamata a questo grande compito.
Non cos la Gran Bretagna che con lapprovazione della nuova legge
sullimmigrazione, ha introdotto il cosiddetto sistema della dispersione. La nuova
politica di Blair si volge ormai verso un modello di societ che sia pure multietnica,
ma non pi multiculturale. Perch le identit culturali, quelle degli altri beninteso, in
unepoca di scontro di civilt, sono ormai considerate solo in quanto potenziali
focolai di conflitti. Secondo il Ministro degli Esteri Jack Straw, gli immigrati che
chiedono asilo politico non possono pensare di rimanere a Londra o nel Sud-Est del
Paese. Con la nuova legge, se non potranno dimostrare di avere amici, parenti, in
grado di ospitarli, verranno deportati in ogni angolo del Paese in alloggi gestiti
spesso da privati, a volte dagli enti locali. Se rifiuteranno lalloggio che verr loro
assegnato, perderanno automaticamente il diritto alla casa e a ricevere i voucher. I
centri di detenzione (e le sezioni speciali di alcuni carceri) rimangono lopzione
privilegiata per il Ministero degli Interni, tanto che sta costruendone di nuovi. La
politica della dispersione crea problemi evidenti per gli asylum seekers che si
ritrovano spesso spediti in posti remoti del Paese, senza nessun sostegno legale e/o
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logistico, e spesso senza nessuno che parli la loro lingua. Cos la legge
sullimmigrazione e lasilo approvata dal parlamento ne l 1999, rischia di essere
modificata, in peggio, dalle legislazioni di emergenza che stanno per essere introdotte
per contrastare il terrorismo internazionale. Le conseguenze che la lotta al
terrorismo avr per le comunit straniere che vivono in Gran Br etagna cominciano
gi ad essere evidenti. Il Ministro degli Interni David Blunkett ha annunciato qualche
mese fa la necessit di un dibattito ampio sulle questioni dellintegrazione, della
creazione di una societ multietnica realmente comprensiva e rispettosa delle
tradizioni di tutti. Il ministro Blunkett ha parlato di un obbligo della comunit
straniera che vive in Gran Bretagna: quello di fare s che i figli, i giovani sviluppino
un senso di appartenenza e di identit inglesi. Non una rinuncia alla loro cultura e
tradizioni, si affrettato a dire il ministro, ma comunque una netta prevalenza della
identit, cultura, costume, britannici su qualunque altra cosa. In tre rapporti
differenti pubblicati sulle tensioni razziali e sugli scontri che si sono verificati la
scorsa estate in tre citt del nord del Paese, si parla in toni estremamente stupiti di
vite parallele condotte dalle comunit non bianca e bianca in Gran Bretagna. Si
parla di segregazione delle minoranze etniche che vivono vite a s, con scuole,
posti di ritrovo, luoghi di culto, posti di lavoro, quartieri interi assolutamente separati
da quelli della comunit inglese, intesa ovviamente come bianca. Lo stupore viene
dal fatto che per decenni la Gran Bretagna si vantata di essere la nazione
dellintegrazione razziale, della multietnicit, del cosiddetto melting pot, che,
evidentemente, stato solo un sogno. Il risveglio ha riportato davanti agli occhi una
realt molto diversa. Il rischio, complice questa legislazione estremamente repressiva,
lulteriore polarizzazione, distinzione, e separazione tra culture, mondi e modi
diversi di vita. Si va dunque verso una fase di chiusura in tutta Europa?
In passato gi successo, ad esempio, dopo la crisi economica e petrolifera del
1973, i paesi della Comunit Economica Europea, divenuta Unione Europea, a causa
di una disoccupazione che era salita al 12%, avevano chiuso le loro frontiere
allimmigrazione, pur mantenendo aperta la sola possibilit del ricongiungimento
familiare. Larrivo delle donne e dei bambini ha trasformato cos unemigrazione
considerata come temporanea in una immigrazione definitiva, con formazione nelle
grandi citt europee di quartieri-ghetto sempre pi degradati e possibili ricettacoli di
vere e proprie bande malavit ose. Ora, con lattuale crisi economica strisciante che si
fa sempre pi sentire, la situazione delloccupazione nei paesi sviluppati si
fortemente deteriorata, condizione favorevole a tutti i discorsi che spingono al rigetto
degli stranieri considerati come inassimilabili. Inoltre con laumentare della
disoccupazione aumenta la concorrenza tra gli strati meno abbienti della popolazione
e il rischio che essa degeneri in un vero e proprio conflitto diviene sempre pi
preoccupante per le autorit e di difficile risoluzione. Presso i ceti pi bassi infatti si
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andata accreditando erroneamente lidea che il numero dei connazionali disoccupati
corrisponda direttamente a quello degli immigrati, e che questi ultimi rubino quindi
limpiego ai lavoratori locali. I nvece i primi a perdere un posto, gi assai precario,
sono proprio i lavoratori immigrati irregolari che cos vengono facilmente reclutati
dalla criminalit legata ai traffici di droga, al racket della prostituzione, allo spaccio
di banconote false, ecc. Cos lassociazione immigrato=malvivente diventa
automatica nella mente delle persone comuni e tutto questo finisce con lalimentare
in molti paesi europei la formazione di comitati di autodifesa da parte dei privati
cittadini nonch il sorgere di veri e propri movimenti xenofobi.
Ma a preoccupare ancor pi i governi e le forze dellordine la saldatura che si
sta verificando fra Cosa Nostra e le principali bande malavitose di immigrati dedite al
traffico di stupefacenti, quali quella albanese e quella nigeriana. E la regione pi
esposta al fiorire di tali mafie sembra essere, purtroppo, proprio la nostra, ed ora
spiegheremo brevemente il perch.
Nella nuova Unione Europea allargata a venticinque membri, lItalia, e pi in
particolare il suo Nordest, si configura come lavamposto affacciato sui Balcani,
sempre pi direttamente investito dai flussi migratori provenienti sia dallEuropa
dellEst che dalle profondit asiatiche. E non sar certo la pi o meno improvvisata
delocalizzazione delle nostre imprese in paesi come la Romania a costituire un argine
di difesa o parziale controllo rispetto agli effetti pi negativi che tali flussi
minacciano palesemente di portare con s. Anche lEuropa dellEst vive, ad esempio,
la stessa crisi demografica di quella dellOvest, ma in modo assai pi grave, al punto
che ragionevole paventare un vero e proprio collasso demografico e quindi anche
politico-economico di tutta quella vasta area entro i prossimi decenni. Sperare quindi
di rinnovare e di rifondare le nostre prospettive economiche trapiantando le nostre
imprese in quei paesi costituisce in gran parte, se non del tutto, unassai pericolosa
illusione. Inoltre lincapacit del nostro paese di stabilire rapporti preferenziali con
alcuni dei Paesi dellEst europeo, r ischia di vederci alla fin fine relegati a
commerciare solo con quella residua e sia pur vasta enclave extracomunitaria
balcanica grosso modo compresa tra Turchia, Russia ed Adriatico, mentre tutto il
resto dellEuropa centro -orientale e balto-slava si sta gi coagulando attorno al fulcro
delleconomia tedesca. In realt la cosa peggiore che tale area extracomunitaria
balcanica con la quale confiniamo lungo tutto il Mare Adriatico, essendo unarea di
bassa pressione geopolitica perch assai poco controllata dallUnione Europea,
unarea nella quale i peggiori traffici criminali percorrono esattamente gli stessi
percorsi di quei corridoi che dovevano essere paneuropei. Veri e propri buchi neri
geopolitici come la Transnistria, il Kosvo, la Macedonia e la Bosnia vedono
prosperare tranquillamente il crimine organizzato e, nella drammatica situazione
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attuale, rischiano anche di facilitare enormemente eventuali tentativi di infiltrazione
da parte del terrorismo islamico.
Con lentrata nellUnione Europea del la Polonia e dei tre Paesi Baltici del
tutto probabile che i pi pericolosi flussi di traffico illegale e criminale, provenienti
dalla Russia, dallUcraina, dalla Transnistria, dalla Moldova, dal Mar Nero e dal
Caucaso, siano deviati proprio in direzione delle nostre frontiere nord-orientali,
considerate molto pi permeabili. Attraverso di esse potranno cos passare nuovi
profughi e immigrati clandestini, nonch corrieri della droga, mafiosi e terroristi.
come se si stesse formando un immenso imbuto orientato verso lAdriatico, quasi a
saldare nuove rilevanti filiere criminali a quelle gi da tempo risalenti dai Balcani,
come ad esempio quella lunga rotta della droga che ha la sua stazione di partenza,
oggi pi di ieri, in Afghanistan. Nel 2007 dopo il probabile ingresso della Bulgaria
e della Romania lUE allargata rappresenter il pi grande spazio economico
mondiale ed avr delle frontiere esterne incredibilmente estese ed ancor pi difficili
da controllare. I traffici di origine russa, caucasica e turca confluiscono gi nei centri
urbani di Sofia e di Belgrado, e da qui proseguono verso nord attraversando la Bosnia
e la Croazia per giungere infine a Gorizia e Trieste. Mentre le mafie slave ed albanesi
fanno base nel porto montenegrino di Bar e in quello albanese di Durazzo, da dove
procedono quindi via mare in direzione dellItalia meridionale. La Grecia ha assunto
per tempo provvedimenti tali da impedire e deviare simili pericolosi flussi che
altrimenti lavrebbero direttamente minacciata. E si s ta inoltre candidando a divenire
assai presto il punto di raccordo fra i due Mediterranei del Nord e del Sud al posto
dellItalia. Cos oggi tutti i traffici criminali diretti un tempo in Grecia puntano via
mare direttamente verso il nostro Paese. Anche qui una mancata concertazione con i
partner europei finisce col costarci moltissimo.
Daltra parte, questi fenomeni, sono principalmente il frutto non tanto e non
solo della differenza di sviluppo fra primo e terzo mondo, bens soprattutto la
conseguenza pi tragica della fine della Guerra Fredda, e quindi del crollo di tutti i
precedenti equilibri geopolitici riguardanti Europa, Asia, e Africa nord-orientale. Per
quanto riguarda lAfrica infatti, la conseguenza della Guerra Fredda stato un
generale abbandono di questo continente da parte di tutte le grandi e medie potenze
che prima ne avevano sostenuto in qualche modo uneconomia di sopravvivenza solo
in funzione del confronto ideologico planetario allora in corso. necessario quindi un
ritorno geopolitico e geoeconomico dellEuropa, certo non pi nellantica veste
coloniale, n in quella ideologica del neocolonialismo sovietico e statunitense, ma
con concreti e generosi piani di risanamento dun Continente oggi abbandonato a s
stesso. Qualcosa lo si sta gi facendo: infatti lUnione Europea ha convinto il
Marocco a far rimpatriare le migliaia di immigrati che, attraverso il deserto,
giungevano da tutte le parti dellAfrica e dellAsia, stroncando cos il traffico di
clandestini che sbarcavano in Spagna e da l in Francia. Ma proprio per questo motivo
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i mercanti di uomini si sono spostati gi da tempo a est, verso il Niger e la Libia.
Oggigiorno la nuova mafia nigeriana a controllare, oltre il traffico dei clandestini,
anche quello della droga. Si sta assistendo ad un fenomeno del tutto nuovo. Per
confondere la DEA, i trafficanti di cocaina colombiani hanno inventato un nuovo
percorso che parte dal Sudamerica e arriva in Nigeria e da qui, attraverso il deserto
del Tener e poi del Sahara, riparte dal Nord Africa alla volta dellEuropa e degli Usa.
La mafia nigeriana ha cos stretto rapporti altamente proficui con la mafia
colombiana e sudamericana in genere, dimostrandosi altamente efficace non solo nel
ruolo di corriere della droga, ma anche in que llo della distribuzione e della
contraffazione di banconote, del traffico degli esseri umani e del controllo della
prostituzione. Per quanto riguarda leroina, invece pare che le nuove zone di
produzione siano proprio lAlbania e le ex Repubbliche sovietic he. Diversi anni fa, la
produzione di eroina avveniva anche in Turchia, in Sicilia e in zone meridionali della
Francia, ma le pressioni della polizia hanno indotto la mafia turca, quella siciliana e i
clan marsigliesi a desistere e ad affidare la produzione di eroina a colleghi dislocati
in paesi (ad esempio Albania, Macedonia e ora Kosvo) dove le forze di polizia erano
e sono meno preparate o meno indirizzate nel settore del narcotraffico. Ed ecco che
sono entrate in gioco cos la mafia russa e le mafie balcaniche. Gi nel rapporto
antimafia del 2001 si leggeva che la criminalit albanese ha avuto negli ultimi anni
una evoluzione rapidissima e, senza dubbio, oggi costituisce lespressione pi
pericolosa nello scenario delle criminalit straniere presenti in Italia. [] Discorso a
s, invece, merita la criminalit nigeriana, costituita da gruppi di forte livello
organizzativo, a struttura gerarchica, non collegati tra loro, caratterizzati da massima
segretezza e da componenti magico religiose (riti woodoo) con cui condizionano gli
associati e le vittime. Il carattere mafioso, riconosciuto anche da un punto di vista
strettamente tecnico giuridico in diverse occasioni, suona a conferma della
pericolosit di questi gruppi.. La nascita e lo sviluppo della mafia nigeriana sono
legati al collasso del prezzo del petrolio avvenuto agli inizi degli anni 80, che ha
portato molti esponenti della classe dirigente ad allearsi con il crimine organizzato. E
cos la mafia nigeriana, composta da persone con un elevato grado di scolarit e
dotata di una forte adattabilit e capacit di individuare nuovi traffici, giunta in
Italia dove ben presto ha assunto il controllo del racket della prostituzione in tutte le
regioni escluse la Sicilia, la Puglia e la Calabria, regioni in cui permane il controllo
delle mafie locali. Ma dopo il crollo del muro di Berlino, la concorrenza degli
albanesi ha iniziato a farsi sentire: specializzatisi dapprima nel traffico di armi e
sigarette, gli albanesi sono riusciti ad organizzarsi in tutto il Norditalia in bande note
per la loro ferocia, dedite al traffico di droga e di prostitute. Da qui la forte rivalit fra
le mafie dellEst Europa e quelle africane, il cui terreno di scontro per la supremazia
sul territorio proprio il nostro paese e ci dimostrato anche dai fatti, che sono
accaduti e che stanno ancora avvenendo, a Padova, intorno alla zona di Via Anelli.
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Dallottima ricerca, assai documentata, fatta dalla Dott.ssa Fincati sul
Residence Serenissima di Via Anelli, risulta che i sei condomini occupati da un
numero variabile di immigrati (attualmente milleduecento circa), sono da lungo
tempo al centro delle notizie di cronaca della citt. Gi dagli inizi degli anni Novanta
vi furono risse fra extracomunitari nordafricani e la comunit albanese e rumena, che
sfociarono in scontri assai violenti, mentre, verso il 1999, tali scontri hanno
riguardato solamente tunisini e nigeriani, in quanto albanesi, rumeni e moldavi si
erano spostati in altri quartieri della citt. Tale fatto testimonia un evidente cambio di
controllo dello spaccio di stupefacenti che gravita intorno alla stazione ferroviaria, e
che ora sarebbe passato in mano alla mafia nigeriana. Attualmente nei condomini di
Via Anelli soggiornano per la maggior parte immigrati marocchini, nigeriani e
tunisini: si tratta di una convivenza basata su di una precisa divisione geopolitica
degli spazi comuni, suddivisi in zone di influenza a seconda delle aree geografiche di
provenienza degli abitanti. Come stato accertato sembrano essere in vigore accordi
pi o meno espliciti che danno vita ad una sorta di struttura sociale interna al
complesso abitativo, e questi accordi sembrano valere anche con il passare del tempo
e con il continuo ricambio dei residenti (ogni due o tre anni).
Secondo i dati forniti dalla polizia in Via Anelli si verificano ancora episodi di
spaccio di hashish da parte di alcuni gruppi di marocchini e tunisini, i quali per
comprerebbero la droga dai nigeriani che sono, di fatto, i veri padroni del quartiere, in
quanto controllano oltre al traffico di cocaina ed eroina anche il giro della
prostituzione.
Per contrastare tali fenomeni malavitosi, nel 2001 stato istituito un nuovo
Commissariato di Polizia l vicino, alla Stanga, e questo servito a garantire un
maggior controllo sugli immigrati e una maggior sicurezza per tutti gli abitanti della
zona. Non dobbiamo dimenticare infatti che nei condomini di Via Anelli abitano
anche molte famiglie immigrate con bambini, i quali si trovano ogni giorno a vivere
in un ambiente malsano, a contatto con le siringhe e la violenza. Ben vengano quindi
le iniziative quali lapertura, allinizio del 2003, del nuovo sportello di segretariato
sociale Open Windows, e tutte quelle iniziative della vicina parrocchia Pio X, volte
ad accogliere gli immigrati. Ma non illudiamoci che questo basti a fermare gli episodi
di violenza e di criminalit. Infatti notizia proprio di pochi giorni fa, dellennesima
battaglia in Via Anelli che alla fine, malgrado lintervento delle forze dellordi ne,
ha visto ricoverati in ospedale sette immigrati feriti. Evidentemente non si ancora
conclusa quella che ormai possiamo considerare come una vera e propria faida tra le
varie bande malavitose. Ma cosa rende cos appetibile questa zona di Padova? La
risposta sta nella sua posizione al centro delle comunicazioni viarie e ferrovie e
quindi di facile accesso: il residence di Via Anelli funziona quindi sia come centro di
smistamento di immigrati clandestini da tutto il Nordest, sia come centro di spaccio e
sono molti i consumatori di droga che giungono qui a rifornirsi, da tutta la regione.
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Ma i problemi non riguardano soltanto la zona di Via Anelli. Bisogna ormai
tenere conto del fatto che le citt italiane col passare del tempo sono destinate a
spopolarsi sempre di pi, a causa del forte calo demografico della popolazione locale,
e se le istituzioni non si faranno carico di trovare delle soluzioni pianificate per il
problema degli alloggi, la terribile alternativa sar quella, gi in atto nella nostra citt,
della formazione di altri quartieri a rischio. I presupposti ormai ci sono poich i
residenti italiani che abitano in altre zone della citt, allArcella, ad esempio, e in via
DAvanzo, nei pressi delluscita posteriore della stazione ferrovaria, stanc hi dei
disagi provocati dalla permanenza in una zona ad alta densit di spaccio e di
microcriminalit, stanno gi lasciando gli appartamenti, che vengono
successivamente affittati agli immigrati. Questo porterebbe al continuo riproporsi, in
misura sempre maggiore, dei problemi, oltre che di ordine pubblico, anche di tipo
igienico-sanitario. Questi ultimi, gi accaduti nel residence di Via Anelli a causa del
sovraffollamento (fino a otto/dieci individui in un solo bilocale) e alla scarsa
osservanza delle pi elementari norme igieniche (immondizia abbandonata per le
strade con conseguente proliferazione di ratti e blatte), comportano gravissimi rischi
per la salute pubblica di tutta la citt. Inoltre tali problemi di degrado ambientale,
uniti ai continui episodi di microcriminalit, non fanno che aumentare la paura e la
diffidenza da parte dei padovani nei confronti degli immigrati, colpendo cos
soprattutto quelle famiglie extracomunitarie (e sono tante) che cercano solo di vivere
onestamente del proprio lavoro e che sperano di integrarsi nella societ italiana, ma
non trovando un alloggio disponibile, devono accettare di soggiornare in posti come
il residence di Via Anelli. Il fenomeno dellimmigrazione dunque un fenomeno che
ci riguarda tutti, basti pensare che lEuropa il continente in cui si trova un terzo dei
migranti di tutto mondo (oltre 58 milioni).
Concludendo, per quanto riguarda lItalia, purtroppo finora lapproccio
propriamente geopolitico al fenomeno dellimmigrazione nel suo insieme
certamente mancato quasi del tutto. Un fatto dovuto alla mancanza di una specifica e
diffusa cultura geopolitica nel nostro Paese. Invece bisognerebbe essere consci del
fatto che proprio la collocazione geopolitica dellItalia accentua, in qualche modo, la
drammaticit dei flussi migratori che lo investono, e che peraltro, non costituiscono
certo una novit nella sua storia considerata nella dimensione della lunga durata,
come hanno dimostrato ad esempio le ricerche sulla genetica delle popolazioni
italiane condotte negli scorsi anni da Cavalli Sforza. Da sempre crocevia naturale fra
il bacino del Mediterraneo ed il nord del continente europeo da un lato, e Oriente
europeo ed asiatico ed Occidente europeo dallaltro, lItalia larea geografica
maggiormente in prima linea nellimmediato impatto delle popolazioni che muovono
da sud verso nord e da est-sudest verso ovest. Con le sue migliaia di chilometri di
coste, seriamente esposta a continui tentativi di aggiramento delle misure nazionali
e sovranazionali intese a contenere e regolamentare lingresso degli immigrati in
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Europa. Il fenomeno immigratorio, nel suo complesso, pu certamente durare ancora
decine e decine di anni, salvo drastici, e per ora imprevedibili, cambiamenti del
quadro geopolitico mondiale. Esso ha aspetti strategici rilevanti, anche se per ora non
esiste una dimensione propriamente militare del problema, per quanto la minaccia
incombente e crescente del terrorismo islamico gi ne prefiguri, in qualche modo,
taluni significativi aspetti. Daltra p arte, se questa grande sfida mette certamente in
crisi anche il nostro modello di Italia-Nazione, inteso ancora da taluni in un senso
vagamente romantico e risorgimentale, essa pu invece stimolare il consapevole
ritorno a quel modello tradizionale e propriamente eurasiatico di Stato multietnico e
multiculturale, che fu proprio anche dellItalia durante diversi momenti fondamentali
della sua storia passata (si pensi, solo per fare un esempio, al caso siciliano della
perfetta coabitazione delle varie etnie sotto la dominazione araba, una dominazione
ancor oggi rimpianta da molti abitanti di quellisola). infatti solo con la creazione
dei moderni stati nazionali che il concetto di straniero muta sensibilmente. Gli
stranieri divengono outsiders, individui privati dei diritti di cittadinanza, e quindi
esclusi dalla societ civile. Invece il modello antico, che per secoli ha moderato i
conflitti tra le Civilt, in particolare nel Mediterraneo, ci sembra riproponibile e
vincente soprattutto oggi, quando la sua alternativa anglosassone, negli Stati Uniti
cos come in Gran Bretagna, sembra sempre pi orientarsi verso limposizione
forzosa di una cultura unica, ridotta in realt ad un banale style of life.


Alessandro Grossato
Direttore Osservatorio Regionale Immigrazione













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Osservatorio Regionale Immigrazione - IX
CONSIDERAZIONI GENERALI


Il complesso residenziale la Serenissima di via Anelli nato per rispondere alle
esigenze di una citt che, con la riforma universitaria dei primi anni 70, aveva visto
crescere considerevolmente la sua popolazione universitaria, senza tuttavia avere
potuto predisporre strutture sufficienti quali appartamenti e mense per laccoglienza
di questo tipo di utenza.
In quegli stessi anni le aziende padovane e quelle della cintura richiedono mini-
appartamenti per i loro manager e per i tecnici presenti momentaneamente in citt.
Le sei palazzine , composte di 286 miniappartamenti, con una media di tre vani e una
superficie di circa 30 metri quadrati ognuno, furono costruite per rispondere a queste
necessit.

Quando e perch cambia, se cambia, la destinazione duso del complesso
residenziale la Serenissima?
La presente ricerca fornisce un insieme di dati e di elaborazioni analitiche che
consentiranno a chiunque voglia cercare di approfondire largomento di a vanzare
ipotesi e interpretazioni, basandole su dati oggettivi.
Via Anelli rappresenta un caso abbastanza unico, non solo nel Veneto.
Non si tratta infatti di un quartiere nel quale alloggiano prevalentemente cittadini
stranieri e nemmeno di una serie di condomini abitati, come nel caso di Brescia da
ununica etnia. Nelle sei palazzine sono presenti 21 gruppi nazionali diversi (pag.
43), rispecchiando sotto questo profilo il carattere policentrico della immigrazione in
Italia e in Veneto.
Il complesso la S erenissima, che d luogo al caso Via Anelli, un residence,
concepito per ospitare un massimo di 572 persone e nel quale dichiarano di avere il
domicilio 749 (dati Ministero dellInterno 19/03/2004) cittadini stranieri cui viene
rilasciato il permesso di soggiorno con domicilio nel complesso.
Il Commissariato sezionale Stanga ha rilevato, nel corso di un sopralluogo ad
agosto 2003, un totale approssimativo di 1.200 persone, di cui 900 abitanti stabili e
circa 300 ospiti temporanei presso parenti, amici, conoscenti. (pag. 33). Presso
lanagrafe del Comune di Padova risultano residenti nelle palazzine del complesso
368 persone tra cittadini stranieri e italiani.

Il complesso, anche attraverso la lettura di questi numeri, ci rimanda limmagine di
un luogo sovraffollato, le cui strutture non sono state concepite per supportare un cos
alto numero di abitanti.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - X
Dalle interviste e dalle testimonianze ai cittadini immigrati, sia residenti che ex
residenti del residence La Serenissima, emerge il quadro di un luogo nel quale si pu
trovare dove dormire, anche se a prezzi stratosferici ( un posto, materasso a terra con
uso del bagno pu costare anche 100 al mese), ma dal quale, appena possibile, ci
si trasferisce.
Molte testimonianze confermano che cittadini stranieri in arrivo a Padova , anche per
la prima volta, hanno un indirizzo cui rivolgersi per ricevere informazioni, assistenza
e per cominciare ad orientarsi. Questo indirizzo, non porta neanche il nome del
complesso, ma solo il nome della via.
Si potrebbe dunque avvalorare lipotesi che i l complesso residenziale la
Serenissima sia stato, e continui ad essere, un luogo di transito, oggi non pi per
studenti, manager e tecnici, ma per immigrati anche regolarmente soggiornanti nel
nostro territorio.
Come dimostrano i dati elaborati nella ricerca. (pagg 54 e 55) in via Anelli la
permanenza di immigrati regolari non supera i tre anni,

I motivi di un dimorare cos limitato nel tempo, non si ricondurrebbero solo alla
precariet della condizione del migrante, ma anche alle condizioni di vita che in via
Anelli si sono maturate e radicate nel corso degli anni: sovraffollamento, condizioni
igienico-sanitarie precarie ed assenza di quelle condizioni di legalit e sicurezza che
contribuiscono in modo determinante alla acquisizione del diritto di cittadinanza
presupposto allintegrazione del migrante.

Via Anelli costituirebbe una prima soluzione di emergenza; si potrebbe definire la pi
capiente struttura di prima accoglienza del Veneto.
Dal 1998 al 2003 hanno fissato la loro residenza nel Complesso Serenissima 813
persone di cui l89% straniere. ( pag.94)

- Degno di attenzione anche il fenomeno che si sta verificando nel quartiere in cui
sito il complesso residenziale la Serenissima e che sta subendo in questi anni una
trasformazione dovuta, con tutta probabilit, alla situazione di insicurezza, illegalit e
degrado creatasi nel residence La Serenissima.
E gi cominciato da qualche tempo infatti, lallontanamento degli italiani dagli
appartamenti delle vie limitrofe al complesso e nei nuovi spazi che si aprono, nuovi
immigrati trovano alloggio.
E questo un fenomeno c he inizia ad essere visibile anche in altre zone della citt di
Padova, allArcella, ad esempio, in via DAvanzo, nei pressi delluscita posteriore
della stazione ferroviaria, zona ad alta densit di spaccio e di microcriminalit.
In Via DAvanzo e vie limitrofe, i residenti italiani che possono farlo, lasciano gli
appartamenti che vengono affittati da cittadini immigrati.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - XI
Una prima correzione a questa tendenza stata listituzione del Posto di Polizia di
Via Jacopo Avanzo nella primavera del 2004 che potrebbe determinare un arresto o
quantomeno un rallentamento, del processo di trasformazione del quartiere.
Le stesse dinamiche infatti di Via Anelli potrebbero verificarsi in via Avanzo.
Ci che rende le due zone paragonabili fra loro dato dallessere ambedue luogo di
spaccio: non si pu infatti comprendere Il caso di via Anelli se non si analizza il
traffico di droga che vi ha luogo come vedremo nel paragrafo successivo.
Dalle interviste e dagli incontri con cittadini immigrati emerge che il motivo
dellallontanamento da via Anelli, tanto dei cittadini italiani, quanto di quelli
stranieri, non solo il sovraffollamento e linadeguatezza degli appartamenti per i
nuclei familiari, ma anche e soprattutto la situazione di illegalit.
Allontanare se stessi e la propria famiglia dalla criminalit e dalla cultura dellillecito,
che consente sicuramente facili guadagni, ma che non un buon esempio da
sottoporre agli occhi dei propri figli, una esigenza primaria sia degli italiani che dei
cittadini stranieri che in Via Anelli avevano posto la loro residenza.
La copresenza di fenomeni di illegalit e di alta densit di immigrati in una zona non
intende collegare gli immigrati con la criminalit.
E questultima che suscita quella marginalit e quel degrado ch e aprono spazi in un
mercato immobiliare immobile. Questi spazi vengono riempiti dalle fasce pi deboli
della nostra societ.

Il problema della difficolt di reperire alloggi in affitto investe tanto gli immigrati
regolarmente soggiornanti nel nostro territorio quanto gli italiani. I cittadini
autoctoni, per, possono contare, per scegliere soluzioni alternative, su reti familiari e
amicali consolidate.
Non potendo scegliere, gli immigrati accettano quello che il mercato offre loro:
un appartamento in un luogo malsicuro, terreno di criminalit, meglio di niente.

- Quali dinamiche hanno portato il complesso residenziale La Serenissima a
diventare lemblema stesso, nellimmaginario dei cittadini di Padova, del degrado,
della marginalit e della criminalit, apparentemente causati dalla presenza di
popolazione immigrata?
Lo studio che Veronica Fincati ha compiuto, con coraggio e costanza, ci consente di
sfatare alcuni luoghi comuni e di guardare a via Anelli senza pregiudizi, alla luce di
una ricerca minuziosa e completa di tutti gli aspetti di tale fenomeno.

La lettura che lOsservatorio fa della ricerca porta in una direzione lontana da quella
che abitualmente sono portati a considerare i lettori dei giornali e cittadini di Padova.

Via Anelli non un ghetto.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - XII

E un luogo di transito. Un polmone che consente di tirare il fiato rispetto al problema
del reperimento di alloggi, un luogo in cui un immigrato anche con regolare permesso
di soggiorno e con un lavoro, pu trovare un punto di riferimento per affrontare
lemergenza , in attesa di trovare una sistemazione migliore.
Il complesso Serenissima non un ghetto, piuttosto si potrebbe definire un ricovero
temporaneo.
E tuttavia evidente dalla analisi dei dati che la dott.ssa Fincati sottopone alla nostra
attenzione che vi unaltra caratteristica delle palazzine di Via Anelli: esse sono
anche un rifugio per clandestini e persone dedite allo spaccio e alla microcriminalit
e per questi, e solo per questi, pu essere considerato un luogo altro ris petto alla
citt, in quanto in questa specifica zona della citt, lillecito diventa tollerato e
consentito. E luogo chiuso alla legge.
Non c alcuna discriminazione razziale che possa giustificare luso del termine
ghetto.

Sfogliando la rassegna stampa troviamo la prima testimonianza che collega il
complesso Serenissima allo spaccio di sostanze stupefacenti nel 1991 ( pag.115) e
si tratta dellarresto di una donna, residente in via Anelli e processata per
associazione finalizzata al traffico di droga.
Nel 1994, il Gazzettino riporta larresto di una banda di spacciatori italiani, di cui uno
residente in Via Anelli, ed ancora Via Anelli nello stesso anno, la residenza di un
altro pusher, parte di una banda i cui capi sono di Milano.
Fino al 1995 ci sono ancora italiani in una percentuale consistente nella criminalit e
microcriminalit che trova la sua residenza nelle palazzine.
Il 94/95 sono anni cruciali, sono gli anni in cui i proprietari aumentano gli affitti e
gli studenti cambiano residenza, trovando altre sistemazioni in citt.
Dalle interviste effettuate dalla dott.ssa Fincati, risulta inoltre in questi anni,
lesistenza di agenzie immobiliari che a gevolano la presenza di numerosi gruppi
dimmigrati, dediti ad attivit illecite, immigra ti che offrivano canoni daffitto
superiori a quelli richiesti.
Nel 94,i residenti del complesso presentarono alle autorit pubbliche un esposto in
cui denunciavano che rumeni e albanesi erano coinvolti nello sfruttamento della
prostituzione di giovani donne albanesi ( anche minorenni ) che abitavano nel
complesso, in appartamenti i cui contratto di affitto erano intestati ai protettori e
denunciavano anche che ai rumeni erano da attribuirsi piccoli furti: biciclette e
ciclomotori). (pag.118)
Veicolato dalla prostituzione e dal clima dillegalit, fa il suo ingresso il traffico di
droga e gi nel 1996 il Gazzettino poteva titolare Lennesimo intervento della
Polizia in Via Anelli, 207 arrestati per droga, 204 sono extra-comunitari.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - XIII

Se guardiamo a Via Anelli come ad un mercato di droga a cielo aperto, come ad uno
spazio in cui lillegalit accettata e accettabile, possiamo comprendere tutte le
dinamiche che sono scaturite per il controllo di questo prezioso territorio.
Infatti tale complesso posto in una zona di facile accesso: i clienti dei pusher sono
in maggioranza italiani, che vengono a rifornirsi da tutta la regione.
Lo stato di insicurezza, gli atti di vandalismo, le violenze, le intimidazioni potrebbero
essere stati parte di un disegno che aveva come scopo il controllo di una zona
particolarmente interessante per la criminalit proprio per le caratteristiche che ne
avevano fatto un residence per studenti e manager: facile accesso alla rete viaria e
autostradale, relativa vicinanza al centro e alla stazione. A queste caratteristiche
vanno aggiunte, per chi intende imporre il proprio controllo, la scarsa presenza di
inquilini che vi si insediano stabilmente e la presenza di una fascia debole e
facilmente ricattabile, quale quella dei migranti.
Inizia in questi anni il clima di paura che costringe ancora oggi, i residenti del
complesso la Serenissima ( di cui il 5% italiano) a stare chiusi in casa: la notte non si
azzardano ad uscire dagli appartamenti perch le scale dei condomini, gli androni, i
portici, il piazzale sono sistematicamente oggetto di vandalismo e teatro di azioni
illecite compiute per lo pi da persone non residenti nel complesso.

Interessante osservare il comportamento delle nazionalit presenti in via Anelli
estranee al traffico di stupefacenti.
Nello studio sono analizzati i dati delle presenze per nazionalit e della loro
permanenza nel complesso.
Nel 1999 si pu constatare che i residenti italiani, rumeni, somali e albanesi calano
drasticamente dopo i gravi scontri, dovuti alla lotta per il controllo dello spaccio, fra
bande tunisine e marocchine da una parte, e nigeriane dallaltra.
In concomitanza a tale calo si osserva un incremento delle presenze delle nazionalit
coinvolte nei suddetti scontri: marocchine, nigeriane e tunisine. ( graf. 26 pag 47).
I residenti e domiciliati di Via Anelli di nazionalit nigeriana o marocchina e tunisina
non sono implicati nel giro daffari legato allo smercio di sostanze stupefacenti per il
solo fatto di appartenere alle etnie che controllano il mercato, ma probabilmente pi
facile sopportare la prepotenza e la violenza di mafie di cui si conoscono i codici
comportamentali.
La richiesta di sicurezza e legalit proveniente dagli abitanti del complesso
residenziale la Serenissima e del quartiere Stanga, ha portato negli ultimi anni ad
interventi di repressione della criminalit e di controllo del territorio da parte delle
autorit preposte.
Listituzione del Commissariato Stanga nel 2001 e i successivi interventi della
Polizia Municipale che presidiano lentrata al complesso, hanno momentaneamente
ridotto gli episodi di criminalit pi eclatanti.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - XIV
Gli abitanti stessi richiedono il controllo del territorio da parte della Polizia e
desiderebbero che fosse vietato, soprattutto la notte, laccesso ai non residenti, come
richiesto anche durante una assemblea svoltasi nellestate del 2003, alla presenza
dellAssessore Regionale ai Flussi Migratori e alla Sicurezza, Raffaele Zanon.

Lintervento del Comune di Padova, con lapertura dello s portello di segretariato
sociale Open Windows, concretizza un primo intervento di sostegno al disagio e
allemarginazione di questa zona, che pu essere considerata la pi degradata della
citt.

Questi interventi da soli non possono risolvere il problema del complesso che sta al
centro di un disagio che si esteso anche alle zone limitrofe.

Nel 2003 stata firmata la Convenzione fra Comune di Padova, Ater e Regione
Veneto per un intervento di risanamento che prevede la ristrutturazione degli
immobili, divenuti ormai, dopo anni di incuria e sovraffollamento, strutture fatiscenti
e pericolose anche sotto il profilo igienico-sanitario.
Si prevede di mutare la tipologia stessa degli appartamenti che acquisiranno anche le
dimensioni adatte ad essere abitazioni vere e proprie e non pi solo bilocali usati per
brevi periodi di transito.
I lavori avverranno gradualmente, le palazzine saranno ristrutturate una per volta,
reperendo alloggi da destinare agli abitanti del complesso mano a mano che si
procede al risanamento.


Stefania Patern
Coordinatrice Osservatorio Regionale Immigrazione








Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Indice


Prefazione

pag. I
Considerazioni generali

IX
Introduzione

9
1. Il complesso residenziale Serenissima


1.1 Ambito territoriale 13
1.2 Descrizione del complesso edilizio 15
1.3 Il Residence Serenissima nel mercato immobiliare 16
1.4 Le compravendite dei miniappartamenti 18
1.5 I proprietari 22
1.5.1 Proprietari residenti 24
1.5.2 Proprietari stranieri 27
1.5.3 Le societ 29



2. La realt sociale di Via Anelli


2.1 Breve storia dello sviluppo urbano dellarea 30
2.2 Lo stato attuale di Via Anelli 32
2.3 Le caratteristiche degli abitanti 33
2.4 Anno dimmigrazione dei cittadini stran ieri 35
2.5 Luogo di provenienza dei residenti 37
2.6 Le nazionalit straniere


2.6.1 Padova e il Quartiere Est 41
2.6.2 Via Anelli 43
2.6.3 Immigrazione e soggiorno 49
2.6.4 I motivi del soggiorno 51
2.7 La permanenza dei residenti nel complesso residenziale 53
2.7.1 Periodi di residenza dei gruppi nazionali 56
2.8 Il genere e le classi di et 59
2.9 I nuclei familiari 65
2.10 Le donne 70
2.10.1 Le donne dellAfrica sub -sahariana 71
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione
2.10.2 Le donne dei paesi arabi 75
2.10.3 Le donne dellEst 77
2.10.4 Le donne delle nazionalit minoritarie 78
2.11 I minori 79
2.11.1 La scuola: i minori di Via Anelli 85
2.12 La coabitazione 90
3. Le problematiche emergenti


3.1 Lo stato igienico sanitario 92
3.2 Lordine pubblico 96
3.2.1 Linsicurezza nellarea condominiale 98
3.2.1.1 Le risse tra alcuni gruppi nazionali 99
3.2.2 Linsicurezza nella zona 102
3.3 Criminalit 104
3.3.1 Limmigrazione clandestina 106
3.3.2 Labusivismo 109
3.3.3 I subaffitti 110
3.3.4 Il traffico di stupefacenti 112
3.3.5 La prostituzione 116
3.4 Gli interventi 121
4. Conclusioni 123
5. Ringraziamenti 124
6. Riferimenti bibliografici 125

Allegati

N1 Tab. Residenti stranieri per Quartiere al 31/12/2002

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione
INDICE DEI GRAFICI E DELLE TABELLE

Graf.1 Prime compravendite degli immobili del complesso
residenziale Serenissima 1975 -2003
19
Graf.2 Totale immobili per numero di compravendite nei periodi
considerati
19
Graf.3 Percentuale immobili in relazione al numero di
compravendite. Periodo 1975-2003
21
Graf.4 Luogo di nascita dei primi proprietari 22
Graf.5 Totale persone proprietarie di uno o pi appartamenti 23
Graf.6 Percentuale di proprietari residenti nel periodo 1998-2003 25
Graf.7 Periodo d' acquisto dell' immobile dei proprietari residenti nel
periodo 1998-2003
25
Graf.8 Periodo di residenza dei proprietari 26
Graf.9 Nazionalit dei proprietari residenti 26
Graf.10 Totale immobili acquisiti dai cittadini stranieri nei periodi
considerati
27
Graf.11 Nazionalit cittadini stranieri proprietari 28
Graf.12 Totale immobili comprati da diverse societ nel periodo 1975-
2003
29
Graf.13 Totale residenti in Via Anelli nel periodo 1998 2003 34
Graf.14 Andamento diacronico dei cittadini stranieri residenti nel
Comune di Padova
35
Graf.15 Totale cittadini stranieri domiciliati in via Anelli per anno
d' immigrazione in Italia
36
Graf. 16 Cittadini stranieri residenti nel periodo 1998-2003 per anno
d' immigrazione nel Comune di Padova
36
Graf.17 Cittadini stranieri residenti al 10.10.2003 per anno
d' immigrazione nel Comune di Padova
37
Graf.18 Area geografica di provenienza dei cittadini stranieri residenti
nei periodi considerati
38
Graf.19 Prima residenza in Italia dei cittadini stranieri residenti in Via
Anelli tra il 1998 e il 2003
39
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione
Graf.20 Percentuale cittadini stranieri residenti in Via Anelli come
prima sistemazione abitativa in Italia
40
Graf.21 Percentuale dei principali Paesi dei cittadini stranieri residenti
nel Quartiere n. 3 Est
42
Graf.22 Totale gruppi nazionali stranieri residenti in Via Anelli nel
periodo 1998-2003
43
Graf.23 Percentuale principali nazionalit dei gruppi stranieri con pi
presenze residenti in Via Anelli nel periodo 1998-2003
44
Graf.23
bis
Percentuale principali nazionalit dei gruppi stranieri con pi
presenze domiciliati in via Anelli nel periodo 1977-2004
44
Graf.24 Totale cittadini stranieri delle principali nazionalit domiciliati
e residenti in Via Anelli
45
Graf.25 Percentuale dei principali gruppi nazionali residenti in Via
Anelli nel periodo 1998 - 2003
46
Graf.26 Andamento diacronico dei principali gruppi nazionali residenti
nel periodo 1998- 2003
47
Graf.27 Totale cittadini stranieri dei principali gruppi nazionali di Via
Anelli residenti nel complesso edilizio, nel Quartiere 3 Est e nel
Comune di Padova
48
Graf.28 Totale stranieri dei principali gruppi nazionali residenti in Via
Anelli nel periodo tra il 1998 e il 2003 per anno
dimmigrazione nel Comune di Padova
49
Graf.29 Percentuale stranieri dei principali gruppi nazionali domiciliati
in Via Anelli per anno d' immigrazione in Italia
50
Graf.30 Principali motivi di soggiorno dei gruppi nazionali domiciliati
in via Anelli
51
Graf.31 Periodo di residenza in Via Anelli degli iscritti in anagrafe nel
periodo compreso tra il 1998 e il 2003
54
Graff.32 Totale residenti in Via Anelli tra il 1998 e il 2003 nei periodi
di residenza considerati
55
Graf.33 Residenti in Via Anelli per un periodo di un anno negli anni
compresi tra il 1998 e il 2003 suddivisi per gruppi nazionali
57
Graf.34 Totale residenti dei principali gruppi nazionali per periodo di
residenza negli anni compresi tra il 1998 e il 2003
58
Graf.35 Distribuzione dei residenti per genere. Periodo 1998-2003 60
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

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Graf.36 Distribuzione dei residenti per classi quinquennali di et al
10.10.2003
61
Graf.37 Distribuzione dei domiciliati per classi quinquennali di et al
19.03.2004
61
Graf.38 Andamento diacronico dei residenti per classi quinquennali di
et negli anni considerati
62
Graf.39 Totale residenti dei principali gruppi nazionali per genere.
Periodo 1998-2003
63
Graf.40 Comparazione domiciliati Nigeriani e Marocchini per classi
quinquennali di et al 19.04.2004
64
Graf.41 Totale unit familiari dei principali gruppi nazionali residenti
negli anni considerati
65
Graf.42 Composizione delle unit familiari dei residenti negli anni
considerati
67
Graf.43 Totale coppie con figli residenti negli anni considerati 67
Graf.44 Nazionalit dei nuclei familiari residenti formati da parenti
conviventi nel periodo 1998-2003
69
Graf.45 Donne straniere residenti in Via Anelli al 10.10.2003 per
nazionalit
70
Graf.46 Motivi di soggiorno delle donne domiciliate in via Anelli al
19.03.2004
71
Graf.47 Donne nigeriane domiciliate e residenti in via Anelli per classi
quinquennali di et
73
Graf. 48 Percentuale di donne dei gruppi nazionali minoritari residenti e
domiciliate in via Anelli
78
Graf. 49 Percentuale minori residenti al 10.10.2003 80
Graf. 50 Luogo di nascita dei minori residenti in via Anelli nel periodo
1998-2003
80
Graf. 51 Presenza dei minori stranieri residenti nel periodo 1998-2003
per nazionalit
82
Graf. 52 Minori residenti al 10.10.2003 per genere e classi quinquennali
di et
83
Graf. 52
bis
Minori residenti al 10.10.2003 per genere e classi di et scolare 83
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione
Graf. 53 Presenza minori residenti per classi quinquennali di et.
Periodo 1998-2003
84
Tab. 1 Stima dei principali gruppi nazionali che frequentato le diverse
scuole e vivono o hanno vissuto in Via Anelli
86
Graf.54 Andamento diacronico dei sopralluoghi effettuati in Via Anelli
dal Dip. Prevenzione dellUlss 16 e dal Settore Edil. e
Inquinamento della Polizia Municipale del Comune di Padova
93
Tab.2 Principali problemi igienico sanitari. Periodo 1994-2003 94
Tab.3 Elenco dei principali problemi e delle relative misure adottate
nellarea condominiale di Via Anelli. Periodo 1994-2003.
97
Tab.4 Rassegna stampa di alcuni articoli relativi alle risse tra diversi
gruppi nazionali di Via Anelli. Periodo 1990-2003.
104
Graf. 55 Stima percentuale dei principali problemi di sicurezza. Periodo
1994-2003

Graf.56 Stranieri identificati di cui clandestini. Periodo Ottobre 2001
Agosto 2003
106
Tab.5 Rassegna stampa di alcuni articoli relativi allimmigrazione
clandestina in Via Anelli. Periodo 1990-2003
108
Graf. 56 Stima percentuale della situazione immobiliare dei
miniappartamenti ad ottobre 2003
111
Graf.57 Percentuale stranieri arrestati per spaccio di stupefacenti
suddivisi per nazionalit
113
Tab.6 Rassegna stampa di alcuni articoli relativi al traffico di
stupefacenti in Via Anelli. Periodo 1990-2003
115
Graf. 58 Prostituzione femminile nella zona Stanga 119
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 9
1. INTRODUZIONE

Presentazione e obiettivi


La difficolt di accesso allalloggio da parte degli immigrati nel Comune di Padova
ha favorito la concentrazione di cittadini stranieri in determinate aree urbane della
citt considerate dalla comunit locale poco appetibili o degradate. Lesempio pi
problematico dellinsediamento degli immigrati pi bisognosi in specifiche zone
rappresentato dalla popolazione straniera che abita nel residence Serenissima,
complesso edilizio sito in una delle unit urbane periferiche della citt di Padova e
conosciuto come Via Anelli.

La particolarit di questa modalit dinsediamento degli immigrati nel Comune di
Padova si manifesta nelle precarie condizioni abitative e nei fenomeni di marginalit,
di devianza e di criminalit che si sono verificati nel complesso residenziale. Episodi
di sfruttamento della prostituzione, spaccio di stupefacenti e immigrazione
clandestina hanno contraddistinto Via Anelli come nodo critico della citt di Padova.

Nel complesso edilizio abitano quasi esclusivamente cittadini stranieri nella maggior
parte di nazionalit nigeriana e marocchina. Il totale di persone che effettivamente
vivono nel residence di via Anelli supera ampiamente i limiti di presenze consentite
in alloggi dalle dimensioni di miniappartamenti del complesso edilizio. Gli elevati
canoni di locazione, concordati con forme contrattuali irregolari e provvisorie, hanno
indotto inoltre alla coabitazione e ad alti gradi di affollamento. Il disagio abitativo ha
generato anche carenze igienico-sanitarie e condizioni ambientali ad alto rischio di
malattie infettive.

Diversi episodi legati a scontri violenti tra gruppi di nazionalit diversa a met degli
anni Novanta hanno favorito il dibattito, a livello istituzionale e nei mass media,
sulle conseguenze dellinserimento degli immigranti nel contesto urbano e la
formazione di ghetti nella citt di Padova.



Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 10
La presente ricerca riporta i risultati del lavoro dindagine sul fenomeno
dinsediamento della popolazione immigrata nel complesso residenziale
Serenissima di via Anelli.
Il lavoro si propone di fornire un quadro generale e analitico dellarea urbana e della
realt sociale di Via Anelli come fenomeno problematico della citt di Padova. Al
fine di raggiungere questo obiettivo e nellambito di una ricostruzione storica della
situazione odierna di disagio abitativo e di criminalit, la ricerca presenta gli aspetti
catastali degli immobili, le caratteristiche dei proprietari, della popolazione straniera
del complesso residenziale e delle problematiche emerse.



Metodologia e descrizione della ricerca

La ricerca, svolta tra settembre del 2003 e marzo del 2004, si basa su di unindagine
approfondita mediante la raccolta, lanalisi e il confronto di dati di primo e di
secondo livello, materiale documentario, interviste ad un gruppo di testimoni
privilegiati, losservazione diretta del campo di studio, del lavoro degli operatori
sociali nel residence di via Anelli e la partecipazione a diverse situazioni della vita
quotidiana dei residenti.
In una prima fase sono state individuate le fonti per lacquisizione di dati di primo
livello (caratteristiche edilizie del complesso residenziale, dati anagrafici dei
proprietari, dei residenti e dei domiciliati con permesso di soggiorno rilasciato dalla
Questura di Padova) e di secondo livello (documentazione sugli interventi delle
diverse istituzioni nel complesso edilizio).
In una seconda fase sono stati approfonditi alcuni degli aspetti pi critici del
fenomeno mediante interviste ad un gruppo di testimoni privilegiati composto da
rappresentanti di diversi settori e con lanalisi di una rassegna stampa degli articoli
su Via Anelli realizzata in base allarchivio informatizzato di uno dei quotidiani
locali. Lanalisi statisti ca dei dati anagrafici dei residenti e dei permessi di soggiorno
stata integrata dagli aspetti qualitativi emersi dalle interviste e dalla
documentazione e informazioni rilasciate dai diversi enti e istituzioni interpellati.

Il lavoro si divide in una prima parte che comprende la descrizione e la posizione
del complesso edilizio nellambito territoriale di riferimento e nel mercato
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 11
immobiliare della citt di Padova. Sono stati analizzati i passaggi di propriet relativi
agli immobili e i dati anagrafici degli acquirenti che si sono succeduti dal 1975, anno
di abitabilit dei miniappartamenti, al mese di ottobre del 2003.
Le principali fonti al riguardo sono costituite dalla documentazione sul complesso
edilizio a disposizione negli archivi del Settore Edilizia Privata del Comune di
Padova; dalla documentazione del Programma integrato di riqualificazione urbana,
edilizia ed ambientale del Residence Serenissima a cura dellA.T.E.R.; e dai dati
catastali sulla situazione delle unit immobiliari del complesso edilizio al mese di
ottobre del 2003, risultante dalle visure storiche per immobile presenti nellarchivio
dellAgenzia del Territorio.

Una seconda parte riguarda specificamente Via Anelli come area urbana e realt
sociale marginale della citt di Padova in cui si sono insediati nellultimo decennio
esclusivamente cittadini immigrati di diverse nazionalit. In questa parte si presenta
un quadro generico con la ricostruzione storica delle principali fasi dello sviluppo
urbano dellarea fino al lo stato attuale. Diversi capitoli presentano le generalit dei
residenti e dei domiciliati con speciale riferimento alle donne e ai minori.
Le fonti pi importanti al riguardo sono costituite dai dati relativi alle iscrizioni
anagrafiche forniti dal Settore Servizi Anagrafici del Comune di Padova; e
dallarchivio dei permessi di soggiorno del Ministero dellInterno forniti dalla
Questura di Padova.
Dai dati delle iscrizioni anagrafiche stato possibile ricavare le generalit dei
residenti nei sei condomini
1
del complesso edilizio al 31 dicembre di ogni anno nel
periodo dal 01.01.1998 al 10.10.2003. I dati anagrafici tuttavia rischiano di essere
sottostimati rispetto al totale di persone che effettivamente abitano nei
miniappartamenti del residence di via Anelli.
Ai fini di rilevare la presenza di immigrati domiciliati nel complesso residenziale che
eventualmente non abbiano fissato la residenza anagrafica, sono stati esaminati i dati
dei permessi di soggiorno aggiornati a marzo 2004. Dai permessi stato possibile
ricavare le generalit delle persone che hanno indicato domicilio presso il complesso
edilizio di via Anelli nei permessi di soggiorno (sia come intestatari del contratto
daffitto sia con la dichiarazione dospitalit presso unaltra person a residente.)

1
Via Anelli civici n 13, 15, 25, 27, 29, 31
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 12
In una terza parte vengono esaminati i principali problemi di ordine pubblico che si
sono verificati nel complesso di Via Anelli e che lhanno caratterizzato come
fenomeno atipico dinsediamento della popolazione straniera nella citt di Padova.
Le fonti pi importanti sono state costituite dalla documentazione (esposti,
segnalazioni, comunicazioni, verbali di sopralluogo, relazioni di servizio, ordinanze
e diffide) del Settore Pianificazione Urbanistica e Ambiente, Squadra Edilizia e
Inquinamento della Polizia Municipale (da giugno 1997 a settembre 2003) e del
Dipartimento Prevenzione, Servizio di Igiene e Sanit Pubblica dellUlss 16 del
Comune di Padova (da luglio 1994 a giugno del 2003).
Per quanto riguarda il lavoro delle forze dellordine stato possibile risalire agli
ultimi interventi della Polizia di Stato dalle informazioni trasmesse dal
Commissariato Sezionale Stanga relative al monitoraggio effettuato negli
appartamenti del complesso residenziale nel periodo compreso tra ottobre 2001 ed
agosto 2003.

Unaltra fonte importante ai fini della ricostruzione storica e la rilevazione di altri
soggetti che sono intervenuti nel residence Serenissima , stata costituita
dallelaborazione di una rassegna stampa degli articoli su Via Anelli del quotidiano
locale Il Gazzettino nel periodo compreso tra il 22/11/1990
2
e il 24/09/2003.

Ai fini di contestualizzare lelaborazione e lanalisi delle informazioni e dei dati
ottenuti, sono state effettuate interviste ad un gruppo di 18 testimoni privilegiati
composto da rappresentanti e operatori istituzionali, operatori sociali e volontari nei
settori dellalloggio, la scuola, la formazione, la religione, linformazione, la
sicurezza, la prostituzione; nonch interviste ad alcuni proprietari e residenti del
complesso residenziale di via Anelli.







2
Data in cui per la prima volta compare la frase via anelli in un articolo. NB: La scelta del 1990 come data iniziale
della ricerca stata subordinata allanno dal quale sono stati archiviati in formato elettronico gli articoli del quotidiano.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 13
1. IL COMPLESSO RESIDENZIALE SERENISSIMA


1.1 Ambito territoriale

Il Residence Serenissima sito in via L. Anelli allinterno del rione Pio X, unit
Stanga, del Quartiere Est della citt di Padova, ubicato in una zona centrale del
settore nord-est del territorio comunale, alle spalle del Piazzale della Stanga, in
unarea residenziale periferica circoscritta da due vie a grande intensit di traffico:
via Venezia e via Grassi. Larea , in effetti, delimitata da importanti infrastrutture
per la mobilit: la linea ferroviaria per Venezia a nord; lautostrada A4 ad est, la Zona
Industriale Padova (ZIP) e il canale Piovego a sud. Larea presenta, inoltre, una quota
significativa della superficie territoriale vincolata a servizi urbani di interesse
generale come grandi centri commerciali (Centro Giotto, Bricocenter, ecc.) che hanno
intensificato il traffico automobilistico della zona.

Tra i primi anni 60 e la fine degli anni 70 erano pres enti nel rione numerose
fabbriche ed industrie che favorivano linsediamento di lavoratori e operai che
provenivano da fuori Padova. In questo stesso decennio sono state costruite case
popolari in via Manara e in via Gigante di propriet dellAgenzia Ter ritoriale di
Edilizia Residenziale e del Comune di Padova. Tra gli anni 80 e la fine dei 90 sono
sorti i grossi centri commerciali sede di numerose banche e uffici che hanno favorito
la chiusura di piccoli punti di vendita presenti nel rione e hanno modificato
labitudine dei suoi abitanti.( Caselli, 2004)
La zona Est, in effetti, unarea prevalentemente industriale caratterizzata dalla
presenza di importanti nodi stradali. Il consolidamento del sistema viario tuttavia ha
provocato negli ultimi anni un isolamento dellunit urbana in cui sono presenti
ristrette zone ad uso abitativo.





Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 14
Mappa catastale di via Anelli




Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 15
1.2 Descrizione del complesso edilizio

Il complesso edilizio stato costruito intorno ai primi anni 70 come residence per
studenti e tecnici. La progettazione del complesso residenziale stata presentata al
Comune di Padova da una ditta locale l11 marzo 1970. I lavori di costruzioni sono
stati avviati quando due impresari edili padovani sono diventati i nuovi intestatari
della licenza di costruzione, datata 23 maggio 1973.
Con una superficie coperta di 3.324 metri quadrati
3
, il complesso residenziale
costituito da sei edifici, cinque dei quali di forma rettangolare grigio-verdi, disposti
ad anfiteatro intorno ad una piazza centrale, o cortile, dove si trovano delle
autorimesse interrate che interessano lintera area sulla quale sorgono i fabbricati.
Ogni fabbricato composto da un piano terra porticato e quattro piani superiori con
dodici mini alloggi ognuno. Il sesto edificio di forma pressoch quadrata, presenta il
piano terra costituito da ampi locali, originariamente destinati ad uffici, e tre piani
superiori occupati da miniappartamenti. Con una media di 48 unit abitative per
condominio, il complesso edilizio composto da 279 alloggi, 3 uffici, 2 negozi, 5
locali di deposito, 293 garage.
4

Dai dati catastali dei fabbricati, risultanti nelle visure consultate ad ottobre 2003,
emerge un totale di 286 immobili con una media di 50 unit per condominio: 48 unit
abitative a destinazione ordinaria (ad eccezione di un fabbricato con 36 unit) pi 2
unit a destinazione locale di deposito. I locali tuttavia sono stati abitati in diverse
occasioni da cittadini immigrati, nonostante il Dipartimento di Prevenzione dellUlss
16 in base a costanti sopralluoghi abbia dichiarato che queste unit immobiliari non
hanno i requisiti minimi per essere destinate ed utilizzate ad abitazioni (vedi Stato
igienico sanitario).
I sei condomini del complesso residenziale sono composti complessivamente,
compresi i succitati locali, da 286 miniappartamenti con una media di tre vani e una
superficie di circa 30 metri quadrati ognuno. Gli immobili comprendono un ingresso
di quasi un metro per un metro, un bagno, una camera da letto e un soggiorno con un
angolo cottura.

3
Fonte: Atto di richiesta di costruzione edilizia del Residence Serenissima datato 11.03.1970
4
Fonte: Programma Integrato di riqualificazione urbana, edilizia ed ambientale, A.T.E.R Padova, 2003
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 16
1.3 Il Residence Serenissima nel mercato immobiliare


La costruzione del complesso edilizio nei primi anni 70 nata come risposta alla
richiesta del mercato delle locazioni dove la domanda era composta principalmente
da studenti e imprenditori. Lo sviluppo industriale e il conseguente movimento di
addetti ai lavori che soggiornavano a Padova per affari era accompagnato dalla
permanenza temporanea in citt di giovani studenti del rinominato Ateneo Patavino
provenienti da altre province venete.
I miniappartamenti del complesso Serenissima sono stati acquisiti inizialmente
dalle famiglie degli studenti universitari, da insegnanti, giovani coppie, nonch da
professionisti, commercialisti e imprenditori temporaneamente presenti in citt.

Il progetto () cerca di soddisfare, almeno in parte, il bisogno abitativo
studentesco della Citt di Padova che oltre ad essere sede di Universit di
risonanza internazionale si avvia a diventare una importante citt
industriale, come tale, polo metropolitano di vastissima attivit.
E noto ormai che la richiesta di questo tipo di alloggi si fa sempre pi
interessante, non solo da parte di studenti universitari che soggiornano a
Padova in pi mesi dellanno, ma anche da tecnici, manager, produttori
economici e cos via, i quali potranno trovare nel Residence Serenissima il
luogo di soggiorno moderno e soprattutto confortevole.
5


Dalle interviste ad alcuni proprietari emerge che lubicazione periferica del
complesso residenziale non favoriva lappetibilit degli appartamentini di via Anelli
nel mercato delle locazioni. Con lintroduzione dellequo canone inoltre (Legge 27
luglio 1978, n. 392) e il conseguente aumento degli affitti, gli studenti hanno
cominciato a cercare alloggio in altre zone di Padova. Nel quartiere del centro storico
si apriva contemporaneamente lofferta di appartamenti ad uso familiare che
rispondevano alle esigenze economiche di entrambe le parti contrattuali: i proprietari
ne traevano un giusto profitto e gli studenti, coabitando in gruppi ridotti, potevano
affittare un unico immobile a un prezzo pi flessibile.
Dallanalisi delle visure storiche degli immobili emerge che a partire dal 1975, il
60% delle 286 unit abitative (inclusi i locali abitati) stato rivenduto per la prima
volta negli anni compresi tra il 1980 e il 1990.

5
Tratto dalla relazione illustrativa a cura dellarchitetto Antonio Russo allegata al Proge tto di costruzione del
Residence Serenissima, datata Padova, 10 marzo 1970.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 17
Negli anni Ottanta il complesso Serenissima era noto come zona residenziale degli
studenti dellAteneo Patavino. I miniappartamenti di recente costruzione in una zona
verde della citt rispondevano alla domanda di studenti e tecnici che richiedevano
una sistemazione temporanea e funzionale alle proprie esigenze quotidiane.

Nei primi anni Novanta laumento degli affitti e i diversi problemi nel complesso
edilizio dordine pubblico e di inconvenienti igienico-sanitari, avevano favorito la
diminuzione della presenza dei giovani universitari. Gli studenti cominciavano ad
essere lentamente rimpiazzati dallingresso di cittadini immigrati che coabitando in
gruppi numerosi potevano offrire alti canoni di locazione.
Il diffondersi del senso dinsicurezza tra i residenti del quartiere, dovuto a fenomeni
di microcriminalit, episodi di risse tra le comunit straniere, retate e interventi della
Polizia allinterno del Complesso Serenissima, ha de terminato negli ultimi anni 90
una consistente flessione del valore degli immobili.
Secondo dichiarazioni rilasciate alla stampa locale dal presidente della Federazione
Italiana degli Agenti Immobiliari Professionisti di Padova nel 1997
6
, Gianni Bacco,
un miniappartamento in via Anelli, che fino al 1989 poteva costare dai 90 ai 110
milioni di lire, nel 1997 non era richiesto da nessuno e poteva valere il 50% meno.
Nelle zone vicine si registravano anche diminuzioni del 20 e 30% del valore.

In questo decennio compreso tra il 1990 e il 2000, il 61% del totale degli
appartamenti sono stati venduti diverse volte: 43% una prima volta, 39% una
seconda e 18% complessivamente una terza e quarta volta. Dai dati catastali emerge
in questo stesso periodo una maggior presenza di agenzie immobiliari che hanno
cominciato a comprare alcuni dei miniappartamenti.
Nel 2000 i prezzi degli immobili sono diminuiti fino ad un 70-80% del valore.
Secondo la testimonianza del Presidente provinciale della Federazione Italiana Agenti
Immobiliari, i diversi episodi legati alla delinquenza e allinsicurezza sociale
divulgati in maniera sostenuta dalla stampa e il propagarsi di situazioni dirregolarit
con il conseguente trasferimento di residenti e commercianti, hanno escluso dal
mercato delle locazioni il Complesso Serenissima e hanno influenzato larea
circostante e lintera zona del quartiere la Stanga.


6
I prezzi. Del trenta per cento il calo del valore delle case Via Anelli?, No Grazie, Il Gazzettino, 04/09/1997
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 18
Per noi un problema, per una motivazione intuitiva molto semplice,
perch viene sottratta una fetta di potenziale mercato agli operatori di tutti i
giorni, del quotidiano. Io mi trovo ad operare in una citt che ha venti
chilometri quadrati di territorio del quale devo togliere quella fetta, questa
fetta qua: perch sono zone dove non c richiesta. (Intervista a un
operatore del settore alloggio)

La stampa locale ha riportato negli ultimi dieci anni il lavoro svolto dalle forze
dellordine relativo alla propriet e allaffitto dei miniappartamenti del complesso
residenziale. Il controllo sui contratti di locazione e sui rapporti di subaffitto,
specialmente alla fine degli anni Novanta, ha permesso la scoperta di numerose
posizioni irregolari, evasione degli obblighi fiscali e canoni irrisori che mascheravano
tariffe altissime.
Il lavoro della Polizia sui contratti di locazione, riportato sugli articoli della stampa
locale, evidenzia il predominio dellutenza straniera nella richiesta dei
miniappartamenti del complesso edilizio. Dalla testimonianza di alcuni dei residenti e
proprietari intervistati, lofferta e i canali uti lizzati per laffitto degli immobili in
condizioni precarie a cittadini immigrati dipendono tuttora da alcune agenzie
immobiliari che gestiscono i miniappartamenti di molti dei proprietari.
Dallanalisi dei dati anagrafici e dei passaggi di propriet degli immobili possibile
osservare unutenza esclusivamente straniera e una forte speculazione sulla
compravendita degli appartamenti favorita dalla flessione degli immobili sul mercato
delle locazioni. In effetti, nel triennio 2000 2003, il 25% del totale dei
miniappartamenti stato oggetto di diverse compravendite.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 19
1.4 Le compravendite dei miniappartamenti

I miniappartamenti del complesso residenziale Serenissima sono stati
continuamente comprati, venduti e rivenduti nellarco degli u ltimi venti anni,
inserendosi in questo modo nelle fasi di cambiamenti urbani e sociali della zona.
Dal 1975, anno in cui stata autorizzata labitabilit di alcun i dei condomini, solo il
18% delle 288 unit immobiliari (inclusi due negozi) rimasta ai primi proprietari
ovvero alle prime persone che hanno comprato gli appartamenti messi in vendita
dalla societ costruttrice del complesso residenziale. Dal 1980, a cinque anni dalla
costruzione, al 2003 invece il 72% degli immobili ha cambiato proprietario in diverse
occasioni registrando un massimo di 6 passaggi di propriet.

Le compravendite iniziali risalgono ai primi cinque anni di vita del complesso (1975-
1980), in cui solo un 3% degli immobili stato venduto dai primi proprietari tra cui
la societ costruttrice. Un primo movimento significativo di compravendite si
registrato nel decennio 1980-1990, anni in cui gli studenti cominciavano ad
abbandonare la zona dando spazio allingresso di alcuni cittadini immigrati. In
questo periodo il 47% del totale degli immobili stato venduto dai primi proprietari
di cui il 24% rivenduti.
In effetti, dai dati catastali emerge che rispetto agli immobili venduti dai primi
proprietari le compravendite si concentrano nel periodo 1980-1990 con un valore
pari al 60%, lasciando un margine del 32% per il periodo 1990-2000 e del 5% per il
triennio 2000-2003.
In valori percentuali, sul totale degli immobili gli appartamenti sono stati venduti dai
primi acquirenti prevalentemente nel periodo 1980-1990 creando un meccanismo di
compravendite con numerosi passaggi di propriet pari ad un massimo di sei
proprietari per appartamento.

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Osservatorio Regionale Immigrazione - 20
Graf.1 Prime compravendite degli immobili del complesso
residenziale Serenissima 1975-2003*
1990-2000
32%
1980-1990
60%
2000-2003
5%
1974-1980
3%

(*) visura storica per immobile. Situazione degli atti informatizzati dall' impianto meccanografico a l 08.10.2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio

Nel decennio 1990 2000 si sono registrate un maggior numero di compravendite
rispetto agli anni precedenti: 25% degli immobili sono stati venduti fino a quattro
volte. In questo periodo il 94% degli appartamenti venduti dai primi proprietari sono
stati rivenduti pi volte registrando in un arco di dieci anni una successione di un
massimo di cinque proprietari.
Graf. 2 Totale immobili per numero di compravendite
(CV) nei periodi considerati
valori assoluti
6
135
72
11
33
68
32
25
21
6
5 3
0% 20% 40% 60% 80% 100%
1975-1980
1980-1990
1990-2000
2000-2003 (1)
1 CV(*)
2 CV
3 CV
4 CV
5 CV

Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio

(*) Da considerarsi 1 compravendita la vendita dellimmobile da parte del primo proprietario ovvero la
prima persona che ha comprato limmobile alla societ costruttrice.
(1) dato ad ottobre 2003
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Come si evince dal grafico nellultimo ven tennio si registra un incremento delle
compravendite che raggiunge i valori pi alti nel periodo 2000-2003. In questi anni
si concentra la quota pi alta di appartamenti venduti diverse volte registrando un
massimo di sei proprietari ovvero cinque passaggi di propriet per immobile.
Dei 288 immobili del complesso residenziale di via Anelli, un totale di 224 stato
venduto dai primi proprietari.


Graf.3 Percentuale immobili in relazione al
numero di compravendite(CV)
Periodo 1975-2003
5 CV; 1,3%
4 CV; 5%
3 CV; 21%
2 CV; 59%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio

Come si osserva dal grafico, il 59% degli appartamenti venduti stato in seguito
rivenduto ovvero ogni appartamento ha avuto un totale di due compravendite, e
quindi 3 proprietari, nel periodo compreso tra il 1975 e il 2003. Se a questa quota
aggiungiamo gli immobili che hanno avuto 3 compravendite, e quindi 4 proprietari,
raggiungiamo un totale complessivo pari all80% degli immobili venduti dai primi
proprietari.




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1.5 I proprietari

Il movimento costante di compravendite degli appartamenti del complesso
residenziale Serenissima ha contribuito ai cambiamenti dellassetto urbano della
zona.
La societ costruttrice padovana, divenuta intestataria del terreno e della licenza
edilizia nel 1973, stata la prima proprietaria del residence di via Anelli. Dalle
visure catastali risultano come primi proprietari dei miniappartamenti del complesso
residenziale 216 persone di cui solo il 20% rimasto con la propriet ad ottobre
2003.
Dei 45 acquirenti che hanno mantenuto la propriet dellimmobile, il 65% sono
cittadini nati nel Veneto nella maggior parte nelle province di Vicenza (41%),
Venezia (28%) e Padova (21%).
Dalla testimonianza di alcuni residenti e da interviste rilasciate da ex-amministratori
del complesso residenziale alla stampa locale, le persone che avevano inizialmente
comprato i miniappartamenti erano i genitori degli studenti dellAteneo Patavino,
giovani coppie o piccoli gruppi familiari che compravano la prima casa, insegnanti e
giovani professionisti, nonch coppie sposate che vedevano negli immobili una forma
dinve stimento per il proprio futuro familiare. Si trattava, in effetti, di persone nella
stragrande maggioranza provenienti dal territorio regionale.

Graf. 4 Luogo di nascita dei primi proprietari
valori percentuali
Estero
3%
Altre regioni
italiane
32%
Veneto
65%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio
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Dallan alisi delle visure catastali si osserva un leggero incremento nel numero totale
di proprietari che variato da 216 persone proprietarie fino alla prima compravendita
a 221 persone ad ottobre del 2003. Il numero di immobili superiore al totale di
persone proprietarie segnala la presenza di multiproprietari che tuttavia, in base alle
visure catastali, presentano i valori percentuali pi bassi rispetto ai proprietari di un
unico immobile.
In effetti, la maggioranza dei primi acquirenti era proprietaria di un unico
appartamento e un margine abbastanza ristretto ne possedeva pi di uno. Dai dati
delle visure catastali esaminate e rispetto ai primi proprietari, si osserva un
incremento di proprietari intestatari di pi di cinque appartamenti che, a differenza
dei primi acquirenti, possiedono meno appartamenti ognuno: da sette a tredici.

Graf.5 Totale persone proprietarie di uno o pi
appartamenti
valori assoluti
1
2
6 6
16
184
4
2
5
15
195
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
1 app. 2 app. 3 app. 4 app. 5 app. + di 5
app.
Primi proprietari Ultimi proprietari

Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio

Come si osserva dal grafico i primi proprietari con pi di un appartamento, tranne
che per un caso eccezionale con pi di venti appartamenti, erano generalmente
privati, cittadini del Veneto che avevano intravisto nei miniappartamenti del
complesso edilizio unopportunit di investimento personale.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 24
La svalutazione del Residence dovuta al degrado che dagli inizi degli anni Novanta
si diffusa nella zona ha cambiato anche il profilo dei proprietari che hanno
acquistato gli appartamenti nei diversi anni.
Dalle interviste ai proprietari emerge che molte persone, stanche dei conflitti generati
allinterno del complesso residenziale sia dal punto di vista amministrativo che
sociale, hanno venduto la propriet: numerosi appartamenti abitati dai giovani
universitari che avevano finito gli studi sono stati venduti o dati in gestione alle
agenzie immobiliari.
Secondo lopinione dei proprietari intervistati negli ultimi anni si sono profilati due
gruppi di proprietari. Da una parte si collocano alcuni dei privati che hanno comprato
lappartamento come prima casa o investimento familiare: proprietari che devono
affrontare i problemi edilizi, i conflitti amministrativi e il degrado della zona.
Dallaltra parte, pri vati e agenzie immobiliari che percepiscono un reddito proficuo e
affittano o danno in gestione i miniappartamenti senza effettuare adeguati controlli
sulla propriet e gli inquilini, favorendo di conseguenza le condizioni di degrado del
complesso residenziale.

1.5.1 Proprietari residenti


Il movimento di residenti in Via Anelli si caratterizza per un costante turnover di
persone presenti nel complesso residenziale per brevi periodi di tempo. Dai dati
anagrafici a disposizione rilasciati dallUfficio Anagrafe del Comune di Padova, in
un periodo di sei anni (1998-2003) sono stati residenti in Via Anelli 813 persone.
Nellarco di questi sei anni tuttavia solo 34 proprietari hanno fissato residenza nei
miniappartamenti del complesso residenziale rappresentando una quota percentuale
pari al 4% del totale dei residenti.

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Osservatorio Regionale Immigrazione - 25
Graf.6 Percentuale di proprietari residenti
nel periodo 1998-2003
Proprietari non
residenti
91%
Proprietari
residenti
9%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio e su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova

In base al totale di proprietari che hanno comprato limmobile alla societ costruttrice
(226 persone), ne sono stati residenti negli appartamenti del complesso residenziale
solo il 15%. Come si pu osservare dal grafico in base al totale degli ultimi
proprietari (221 persone) solo 20 proprietari, pari al 9%, sono stati residenti in Via
Anelli tra il 1998 e il 2003.
In effetti, i proprietari che hanno fissato residenza in via Anelli nel periodo 1998-
2003 hanno acquisito limmobile dopo il 1980: il 45% lha venduto negli anni
successivi mentre il 55% rimasto proprietario dellimmobile ad ottobre 2003.

Graf. 7 Periodo d'acquisto dell'immobile dei
proprietari residenti nel periodo 1998-2003
valori assoluti
16 9
13
6
5
5
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Primi proprietari Ultimi proprietari
2000-2003
1990-2000
1980-1990

Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio e su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova

Dallanalisi dei dati dei residenti e dei proprietari emerge che negli ultimi sei anni
nessuno dei 45 proprietari che ha mantenuto la propriet dai primi anni 70 stato
residente nei miniappartamenti di Via Anelli nel periodo 1998-2003. Delle 34
persone proprietarie residenti tuttavia il 35% (12 persone) - 46% femmine e 54%
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 26
maschi - rimasto residente in Via Anelli ad ottobre 2003. In effetti, come si osserva
dal grafico, il loro periodo di residenza va da uno a sei anni, con una maggiore
concentrazione in termini percentuali nei periodi di tre e quattro anni.
Graf.8 Periodo di residenza dei proprietari
valori assoluti
8
2
9
3
6 6
0
2
4
6
8
10
1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni 6 anni o +

Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio e su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova


La maggioranza dei proprietari residenti rappresentata da cittadini italiani mentre
solo il 17,6 % corrisponde a cittadini stranieri di cui il 99% rimasto residente ad
ottobre del 2003. Immigrati nel Comune di Padova dal 1992, specialmente nel 2001,
sono diversi i gruppi nazionali dappartenenza dei proprietari stranieri residenti
(rumeni, cinesi, albanesi, marocchini, nigeriani) con una maggiore presenza tuttavia
della comunit nigeriana.



Graf. 9 Nazionalit dei proprietari
residenti valori percentuali
Estera
18%
Italiana
82%


Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio e su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova

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1.5.2 Proprietari stranieri

La notevole presenza di cittadini stranieri residenti e domiciliati in Via Anelli ha
contraddistinto nellultimo decennio il Residence Serenissima mentre i proprietari
dei miniappartamenti sono sempre stati, quasi esclusivamente, cittadini italiani. In
effetti, i cittadini stranieri proprietari rappresentano solo l8% del totale di persone
proprietarie degli immobili del complesso residenziale ad ottobre 2003. La presenza
di proprietari stranieri acquirenti in termini percentuali si incrementata rispetto ai
primi anni 70 passando da un valore pari al 3% (6 persone) dei primi proprietari
all8% degli ultimi proprietari (18 persone).
Dai dati catastali emerge che dal 1975 ad ottobre 2003 un totale di 27 cittadini
stranieri ha acquisito complessivamente 30 unit abitative. Il 40% di questi immobili
per stato rivenduto negli anni successivi mentre la maggioranza degli
appartamenti (60%) non ha cambiato intestatario ad ottobre 2003. In questu ltimo
gruppo di proprietari si collocano i cittadini stranieri che hanno acquistato limmobile
negli anni compresi tra il 2000 e il 2003.
Da quanto emerso dallanalisi dei dati dei residenti e dei proprietari, la maggior
presenza di cittadini stranieri a partire dalla met degli anni Novanta non ha
comportato tuttavia un aumento di proprietari stranieri in questi stessi anni, ad
eccezione dellultimo triennio in cui si concentrato il 30% del totale degli acquis ti.

Graf. 10 Totale immobili acquisiti dai cittadini
stranieri nei periodi considerati
9
6
8
7
0
2
4
6
8
10
1975-1980 1980-1990 1990-2000 2000-2003

Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio

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Osservatorio Regionale Immigrazione - 28
Rispetto alle nazionalit dei proprietari stranieri possibile individuare 17 comunit
nazionali diverse. Tra gli acquirenti degli immobili negli anni 70 po ssibile
osservare una leggera preponderanza di cittadini dellex Jugoslavia mentre negli
ultimi anni Novanta si osserva un incremento di marocchini e nigeriani. Questi ultimi
due gruppi nazionali sono proprietari complessivamente del 50% degli immobili
acquisiti dai cittadini stranieri.

Graf. 11 Nazionalit cittadini stranieri
proprietari
valori percentuali
Altre
39%
Svizzera
11%
Nigeriana
22%
Marocchina
28%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio

Dai dati anagrafici delle visure catastali emerge che, in minor misura ma con la stessa
tendenza dei proprietari italiani, il 65% dei proprietari stranieri residente nel
territorio comunale e provinciale di Padova di cui solo il 18% risiede nel complesso
edilizio Serenissima di via Anelli.




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Osservatorio Regionale Immigrazione - 29
1.5.3 Le societ

Nei miniappartamenti del Complesso di via Anelli, oltre ai privati , hanno investito
diverse agenzie immobiliari, imprese e societ (elettroniche, di costruzioni edili, di
telecomunicazione) nonch cooperative, organizzazioni, istituti scolastici ed enti.
Nel periodo compreso tra il 1975 e il 2003 sono state eseguite 45 compravendite da
parte di queste societ che si sono succedute come proprietarie di miniappartamenti e
di unit immobiliari destinate a negozi ed uffici.
Fino al 1980 un totale di 12 immobili era di propriet di alcune societ,
prevalentemente del costruttore edile del complesso residenziale. Di questo totale
solo il 41% degli immobili non stato rivenduto, mentre il restante 59% stato
venduto e comprato da diversi proprietari fino a quattro volte.



Fonte: ns. elaborazioni su dati Agenzia del Territorio

Come si pu rilevare dal grafico, a partire dal 1999 si osserva un incremento delle
societ, specialmente immobiliari, che hanno cominciato ad acquistare pi di un
immobile. Con un incremento pari a 4 volte rispetto al 2000, nel 2001 il 99% delle
unit abitative sono state acquisite da un' unica societ immobiliare. Nel periodo
2000- 2003, il 28% del totale delle compravendite stata eseguita da diverse societ
per la maggior parte agenzie immobiliari.
Rispetto ai primi acquirenti le societ sono aumentate quasi due volte il valore. Dalle
visure catastali effettuate ad ottobre 2003 emerge un totale di 32 immobili intestati a
delle societ: 78% miniappartamenti (inclusi negozi e uffici) e 12% garage.
Graf.12 Totale immobili comprati da diverse societ nel
periodo 1975-2003
valori assoluti
5
1
12 12
3
4
2
1
0
2
4
6
8
10
12
14
1
9
7
5
1
9
8
0
1
9
8
2
1
9
8
6
1
9
8
8
1
9
9
1
1
9
9
6
1
9
9
9
2
0
0
0
2
0
0
1
2
0
0
2
2
0
0
3
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 30

2. LA REALT SOCIALE VIA ANELLI



2.1 Storia dello sviluppo urbano dellarea

Il complesso residenziale nato dalla carenza di miniappartamenti richiesti
maggiormente da studenti universitari che soggiornavano a Padova durante il periodo
accademico e da tecnici, manager e produttori economici che si recavano in citt per
affari. La sua ubicazione era favorita dallo svincolo delle autostrade Serenissima e
Bologna-Autosole, e dalla sua vicinanza alla zona delle industrie e agli Istituti
Universitari costruiti allepoca.
Da quanto raccontato dai residenti e proprietari intervistati, fino ai primi anni
Novanta i miniappartamenti del complesso edilizio erano abitati prevalentemente da
studenti che, man mano che si laureavano, si spostavano in altre zone delle citt o
tornavano alle province dorigine. Esisteva, in ogni caso, una presenza marginale di
prostitute italiane che non recavano particolari problemi alla vita quotidiana del resto
dei residenti.
Nel 1994 si verificato lingresso nel complesso residenziale di immigrati
dellEuropa dellEst. In q uesto stesso periodo i proprietari cominciavano ad
aumentare i canoni di locazione che gli studenti non potevano affrontare. I residenti
intervistati raccontano dellesistenza di alcune agenzie immobili ari che agevolavano
la presenza nei miniappartamenti di gruppi numerosi dimmigrati legati ad attivit
illecite (prostituzione e traffico di stupefacenti ) che offrivano canoni daffitto
superiori a quelli richiesti.
Da met degli anni Novanta la presenza degli immigrati diventata pi evidente. La
popolazione straniera cominciava a sostituire nel complesso residenziale i residenti
degli anni Ottanta che decidevano di trasferirsi in altre zone della citt: studenti e
lavoratori italiani e altrettanti stranieri.
Il verificarsi di diversi episodi legati allo sfruttamento della prostituzione, attivit
illecite e lo spaccio di droga, favoriva inoltre un significativo calo di prezzi dei
miniappartamenti. La domanda abitativa degli immigrati trovava allora nelle
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 31
abitazioni di via Anelli una risposta immediata di facile accesso stimolata
dallinteresse di alcuni dei proprietari italiani a ricollocare gli immobili del
Complesso nel mercato delle locazioni.
La domanda di cittadini stranieri immigrati presentate allERP aumentata dal 3%
nel 1993 al 13% nel 1998
7
. Il complesso edilizio diventato di conseguenza un punto
di riferimento a livello comunale e regionale per molti immigrati: i residenti stranieri
che avevano trovato una sistemazione abitativa attraevano i propri connazionali ad
abitare nella zona.
Dalla testimonianza degli intervistati e dal lavoro della Polizia riportato sulla stampa
locale i miniappartamenti venivano affittati e subaffittati esclusivamente da cittadini
stranieri: da una parte immigrati clandestini o con documenti falsi, alcuni dei quali
legati alla malavita; dallaltra parte stranieri regolari immigrati in Italia che non
avevano trovato altre soluzioni abitative.
Dalle iscrizioni anagrafiche dei residenti del complesso edilizio dal 1998 al 2003
emerge in valori percentuali un costante aumento dei residenti stranieri
accompagnato dalla diminuzione dei residenti italiani la cui presenza variata
nellarco di sei anni dal 32% del 1998 al 5% del 2003.
Rispetto ai residenti stranieri inoltre le comunit nigeriana e marocchina hanno
cominciato ad imporsi sugli altri gruppi nazionali residenti, molti dei quali, come
rumeni e somali, si sono trasferiti in zone vicine in cerca di condizioni abitative
migliori. In effetti, il complesso edilizio si contraddistingue per la presenza di
cittadini stranieri che vivono in piccoli bilocali con alti livelli di sovraffollamento e
grosse carenze igienicosanitarie. Questa stessa situazione si cominciata a verificare
nelle vie adiacenti o vicine in complessi edilizi con le stesse caratteristiche. In molti
condomini economici popolari della zona, con numerosi miniappartamenti, si
possono osservare situazioni simili a quella di via Anelli: di fronte al maggior
ingresso di cittadini stranieri corrisponde un trasferimento dei residenti italiani, molti
dei quali proprietari delle abitazioni, che mantengono gli immobili come
investimento affittandoli, con poche spese di manutenzione, agli stessi immigrati. Le
reti informali permettono inoltre leffetto richiamo che favorisce il ricambio di
connazionali in una stessa abitazione: gli immigrati che trovano migliori soluzioni
abitative vengono sostituiti da nuovi immigrati che arrivano in Italia.

7
Strategie e politiche innovative per risolvere i problemi abitativi degli immigrati. Immigrati, extracomunitari e
abitazioni nel Veneto dalla fine degli anni 90, di Elia Barbini. Doc.252, Venezia, gennaio 2000
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 32

2.2 Lo stato attuale di Via Anelli


Via Anelli meta continua di cittadini immigrati che hanno trovato nei
miniappartamenti del Complesso Serenissima unimmediata soluzione abitativa.
Luogo dincontro di molti immigrati del Comune di Padova che trovano nella zona
parenti e amici, nel complesso residenziale di Via Anelli convivono lavoratori,
famiglie, ospiti e minori di diverse comunit straniere, prevalentemente di nazionalit
nigeriana e marocchina.
I cittadini stranieri immigrati, residenti e domiciliati nel complesso residenziale,
prevalentemente uomini, lavorano nelle cooperative, nel settore dellindustria e
dellartigianato presso le aziende di Padova e dell e province limitrofe. Le donne, in
numero molto inferiore rispetto agli uomini, nella stragrande maggioranza cittadine
nigeriane, lavorano generalmente come addette alle pulizie.
Dal lavoro di monitoraggio effettuato dal Commissariato sezionale Stanga stato
rilevato nel complesso residenziale Serenissima un totale di approssimativamente
1200 persone. Il turnover costante di persone che si fermano nel complesso
residenziale saltuariamente, per periodi pi o meno lunghi o solo in determinate ore
della giornata nonch la presenza di immigrati irregolari, rende difficoltosa la stima
di persone che abitano di fatto nei miniappartamenti di via Anelli.

Negli anni Novanta si verificato linizio di un process o di degrado del Residence
Serenissima : scadenti condizioni igienico-sanitarie, alti livelli di precariet delle
situazioni abitative, fenomeni legati al traffico di stupefacenti e alla microcriminalit
hanno reso lintera area condominiale un settore marginale della citt incidendo sulla
qualit della vita dei residenti e determinando lo sviluppo di diverse problematiche.
Il disagio abitativo provocato da alti gradi daffollamento allinterno degli alloggi,
con una media da tre a cinque persone per appartamento, favorito da canoni daffitto
dilatati e conseguenti subaffitti. Linadeguata manutenzione dei condomini e la
presenza costante di rifiuti in tutta larea condominiale stimolano molte volte il
contrasto tra usi e costumi di numerosi immigrati di diverse culture che si trovano a
convivere in spazi ristretti.

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 33
I problemi del complesso residenziale si aggravano con le attivit illecite e il traffico
di stupefacenti di gruppi dimmigrati che attraggono nella zona giovani italiani
tossicodipendenti provenienti da tutto il Nord Est. La conquista del territorio
determina in questo modo diversi contrasti tra bande o gruppi di giovani
maghrebini che trafficano diverse sostanze di stupefacenti, creando in questo modo
costanti momenti di tensione e dins icurezza nel vicinato.


2.3 Le caratteristiche degli abitanti

Il Residence Serenissima si contraddistinto per lalta concentrazione di cittadini
immigrati che soggiornano anche saltuariamente nei miniappartamenti con livelli
elevati di sovraffollamento e problemi di disagio abitativo.

Il movimento costante di persone che entrano ed escono dal complesso edilizio rende
ancora pi difficoltosa la stima di persone che, di fatto, abitano in via Anelli. La
popolazione straniera che vive nel complesso residenziale formata da residenti
iscritti allufficio anagrafe, da cittadini stranieri che hanno dichiarato domicilio in via
Anelli nel permesso di soggiorno o sono ospiti temporanei negli appartamenti di
connazionali, da clandestini e da immigrati di passaggio per Padova. Per molti degli
ospiti quella che inizialmente doveva essere una sistemazione temporanea diventa
una dimora stabile di fronte alla difficolt di trovare un' occupazione lavorativama
soprattutto a causa della carenza di alloggi alternativi.

In base ai dati anagrafici al 10.10.2003 risultano iscritti 368 residenti tra cittadini
stranieri e italiani. Dai dati del Ministero dellInterno, aggiornati a l 19.03.2004, sono
stati rilasciati 749 permessi di soggiorno a cittadini immigrati che hanno indicato
come domicilio il complesso residenziale di via Anelli.
Il Commissariato Sezionale Stanga ha rilevato ad agosto del 2003 un totale
approssimativo di 1200 persone, di cui 900 abitanti stabili e circa 300 ospiti
temporanei presso parenti, amici e conoscenti.

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 34
Nel periodo di sei anni compreso tra il 1998 e il 2003, hanno fissato residenza nel
Complesso Serenissima un totale di 813 persone di cui l89 % rappresentato da
cittadini stranieri.
Laumento dei residenti stranieri e la diminuzione de gli italiani residenti ha
condizionato landamento di tutta la popolazione del complesso residenziale. Come
si evince dal grafico, in un periodo di sei anni compreso tra il 1998 e il 2003 il totale
di residenti costantemente variato, oscillando tra alti e bassi nei tre primi anni e
segnando una notevole riduzione nellultimo triennio.


Graf. 13 Totale residenti in Via Anelli nel periodo
1998 2003
valori assoluti
300
368
396
402
424
357
364
283
350
373 369
377
200
250
300
350
400
450
1998 1999 2000 2001 2002 2003
totale residenti residenti stranieri

Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)



In base al totale dei residenti si osserva nellanno 2000 unimpennata di 1, 18 volte
rispetto al 1999 dovuta ad un aumento nello stesso periodo di cittadini immigrati. A
partire da questa impennata tuttavia si registra un leggero decremento per gli anni
2001 e 2003. Il totale di residenti iscritti al 10 ottobre 2003 corrisponde ad un
aumento dei residenti stranieri pari a 1,2 volte rispetto al 1998 che ha compensato il
decremento dei residenti italiani pari al 4,5 volte rispetto al 1998.

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 35
2.4 Anno dimmigrazione dei residenti stranieri

Le prime descrizioni demografiche sulla presenza e distribuzione dei residenti
stranieri nel Comune di Padova risalgono al 1993 successivamente al censimento del
1991. Secondo fonte Istat, in base ai dati delle iscrizioni anagrafiche, landamento dei
flussi migratori nel Comune di Padova registra, dopo uninflessione leggermente
negativa nel 1994, un incremento costante degli immigrati. Il peso dei residenti
stranieri sul totale della popolazione aumentato dall0,8% nel 1991 al 5,4% ne l
2002
8
.


Graf. 14 Andamento diacronico dei cittadini
stranieri residenti nel Comune di Padova
valori assoluti
0
2000
4000
6000
8000
10000
1996 1997 1998 1999 2000
Fonte: ns. elaborazioni su dati tratti dal Rapporto sullo stato di fatto del territorio:
relazione generale , Provincia di Padova/ Urbanistica P.T.P. Sviluppo Territoriale,
Padova, 2003


Laumento di cittadini stranieri residenti nel territorio comunale a partire dalla met
degli anni Novanta emerge anche dalle quote di stranieri immigrati in Italia e nel
Comune di Padova che hanno dichiarato domicilio o fissato residenza nel complesso
residenziale Serenissima.
In base ai dati dei permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura di Padova
possibile distinguere il triennio 1995-1997 come periodo di maggior immigrazione
nel territorio italiano dei cittadini stranieri domiciliati in via Anelli.


8
Fonte: Rapporto sullo stato di fatto del territorio: relazione generale , Provincia di Padova/ Urbanistica P.T.P.
Sviluppo Territoriale, Padova, 2003
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 36


Graf.15 Totale cittadini stranieri domiciliati * in via
Anelli per anno d' immigrazione in Italia - valori assoluti
230
46
18
104
63
21
102
76
61
0
50
100
150
200
250
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero dellInterno aggiornati al 19.03.2004

*cittadini stranieri che hanno indicato domicilio in via Anelli nel permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Padova
Come si pu osservare dal grafico gli stranieri con domicilio in via Anelli sono
immigrati in Italia prevalentemente nel 1997 (31%) e, in un secondo momento, nel
2002 (14%).
Dai dati dei cittadini stranieri residenti nel complesso residenziale negli anni dal 1998
al 2003 possibile, invece, individuare lanno dimmigrazione nel Comune di
Padova. In base ai dati delle iscrizioni anagrafiche emerge che i residenti stranieri
sono immigrati nel Comune di Padova prevalentemente nel 1997 con una quota pari
al 20% del totale dei residenti immigrati nel periodo compreso tra il 1995 e il 2003.


Graf. 16 Cittadini stranieri residenti nel periodo 1998-2003
per anno d' immigrazione nel Comune di Padova valori
assoluti
17
68
134
33
109
100
57
78
80
0
50
100
150
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)

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Osservatorio Regionale Immigrazione - 37

Come si pu vedere dal grafico nel triennio 2000-2003 si registra una diminuzione di
residenti stranieri immigrati nel Comune di Padova che segue ad unimpennata di 1,3
volte nel 2000 rispetto allanno precedente. In effetti, negli anni 1997 e 2000 il 40%
dei domiciliati sono immigrati in Italia, mentre il 36% dei residenti sono immigrati
nel Comune di Padova.

Graf. 17 Cittadini stranieri residenti al 10.10.2003 per anno
d' immigrazione nel Comune di Padova- valori assoluti
23
17
38
35
53
33
22
59 59
3
26
0
10
20
30
40
50
60
70
<1995 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Nati a
PD
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)





Come illustrato sul grafico, dallanalisi delle iscrizioni anagrafiche emerge invece che
i cittadini stranieri residenti al 10.10.2003 sono immigrati nel Comune di Padova
prevalentemente nel triennio compreso tra il 2000 e il 2002 con un valore
complessivo pari al 50% del totale dei residenti al 10.10.2003 (esclusi i minori nati a
Padova).

2.5 Luogo di provenienza dei residenti

Dai dati dei permessi di soggiorno a marzo del 2004 emerge che il 33% dei cittadini
stranieri che ha indicato il domicilio in via Anelli proviene da altre questure italiane,
mentre il 67% ha richiesto il primo permesso di soggiorno in Italia nella Questura di
Padova.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 38
In effetti, dei residenti stranieri iscritti nei diversi anni compresi tra il 1998 e il 2003,
ad eccezione dei minori nati a Padova, il 57% immigrato nel Comune di Padova dal
paese estero dorigine , mentre il 23% arrivato da diverse regioni italiane,
prevalentemente meridionali, e il 9% da diversi comuni del Veneto.

Graf.18 Area geografica di provenienza dei cittadini
stranieri residenti nei periodi considerati - valori assoluti
169
414 87
188
0
100
200
300
400
500
600
700
Paese
d'origine
altre regioni
italiane
Veneto nati a PD n.r.
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)
2003
1998-
2003


Per quanto riguarda gli iscritti stranieri nel complesso residenziale al 10.10.2003,
esclusi i minori nati a Padova (PD), le quote relative ai luoghi di provenienza si
mantengono sugli stessi valori percentuali rispetto ai residenti stranieri nei sei anni
esaminati:il 54% arrivato nel Comune di Padova dal paese estero dorigine, il 26%
da altre regioni italiane e il 9% dal Veneto.

Dai dati dei permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura di Padova non possibile
ricavare la data in cui i cittadini stranieri hanno indicato il domicilio in via Anelli.
Dai dati delle iscrizioni anagrafiche possibile, invece, stabilire un rapporto tra
lanno dimmigrazione nel Comune di Padova e lanno in cui i cittadini immigrati
hanno fissato la residenza in via Anelli.
Dal confronto dellanno di mmigrazione nel Comune di Padova con lanno di
residenza nel complesso edilizio, rilevato dai dati delle iscrizioni anagrafiche dei
residenti nel periodo 1998-2003, emerge che il 43% degli iscritti ha fissato la
residenza in Via Anelli nello stesso anno dimmigrazione nel territorio comunale. Il
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 39
97% di questo gruppo di residenti rappresentato inoltre da cittadini stranieri che,
nella maggior parte, si sono trasferiti dal paese dorigine nel Comune di Padova.
Come illustrato sul grafico, nellarco dei sei anni esaminati, il 30% del totale dei
residenti corrisponde a cittadini stranieri emigrati dal paese di nascita che hanno
fissato la residenza nel territorio comunale lo stesso anno dimmigrazione: il 26%
direttamente in Via Anelli e il 4% in altre aree urbane del Comune precedentemente
alla residenza nel complesso residenziale.

Graf.19 Prima residenza in Italia dei cittadini
stranieri residenti in Via Anelli tra il 1998 e il 2003
valori assoluti
8
19
70
28
15
42
41
0
20
40
60
80
100
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)
Altre aree urbane del Comune Via Anelli


La quota percentuale di residenti stranieri che sono arrivati nel Comune di Padova
direttamente dal paese estero dorigine e hanno fissato la residenza nel complesso
edilizio quello stesso anno darrivo, raggiunge liv elli diversi secondo lanno
discrizione all anagrafe.







Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 40
Graf. 20 Percentuale cittadini stranieri residenti in
Via Anelli come prima sistemazione abitativa in
Italia
11
5
16
10
7
4
0
5
10
15
20
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)


Come si pu osservare dal grafico sul totale di residenti nei diversi anni i valori pi
alti emergono nel 1998 e nel 2000. In questi stessi anni, specialmente nel 2000, si
riscontra anche un notevole aumento della popolazione straniera residente (vedi
Grafico 13) di cui gran parte (77%), da quanto risulta dalle iscrizioni anagrafiche, si
trasferita dal proprio paese dorigine nel Comune di Pado va fissando, nello stesso
anno, residenza in via Anelli (vedi Graff. 9 e 20)
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 41
2.6 Le nazionalit straniere


2.6.1 Padova e il Quartiere Est

In base alle iscrizioni anagrafiche gli stranieri residenti nel Comune di Padova
risultano essere 11.270 (dato al 31/12/2002)
9
. Dallandamento della quota di stranieri
nel Comune di Padova emerge che nel 1998 gli stranieri residenti ammontavano a
6.276
10
, totale che nel 2002, nellarco di cinque anni, aume ntato di quasi 2 volte con
un peso sulla popolazione residente nel Comune di Padova pari al 5,3%.
Nel 2002, le comunit straniere con i valori pi elevati appartengono allEuropa
dellEst e della regione balcanica, all e aree africana e asiatica. I primi sei gruppi
nazionali pi numerosi di queste tre aree geografiche provengono da Romania (14%),
Albania (10%), Marocco (9%), Nigeria (8%), Filippine (8%) e Cina popolare (4%)
11


Caratterizzata da una forte presenza multietnica, la distribuzione geografica dei
cittadini stranieri residenti piuttosto uniforme sul territorio comunale. Si osserva,
tuttavia, una maggiore concentrazione nella zona Nord Est della citt, pari al 42%
sul totale dei residenti stranieri. Seguono i quartieri Centro e Sud-Est con il 37%, e i
quartieri dellOvest e Sud -Ovest che raggruppano laltro 21% di cittadini stranieri
residenti.
Per quanto riguarda le nazionalit numericamente pi rappresentative nel Comune,
gli stranieri residenti nelle famiglie
12
si raggruppano prevalentemente tra le zone
Centro Nord ed Est della citt.
Con una popolazione pari a 38.698 residenti a fine 2002, il quartiere n.3
13
ha unalta
incidenza di cittadini stranieri residenti e sono inoltre presenti campi nomadi
autorizzati dallAmministrazione Comunale che accolgono complessivamente circa
170 persone.


9
Fonte: Annuario Statistico 2002, Comune di Padova, 2003.
10
Fonte: Istat
11
Fonte: Annuario Statistico 2002, Comune di Padova, 2003.
12
Gli stranieri residenti nelle famiglie rappresentano il totale di cittadini stranieri residenti registrati allanagrafe ad
eccezione di quei cittadini alloggiati in conventi, in carcere o strutture pubbliche non ad uso residenziale.
13
Il Quartiere n.3 del Comune di Padova suddiviso in undici rioni: Torre, Mortise, Ponte di Brenta, San Lazzaro, Pio
X, Stanga, Forcellini, Terranegra, San Gregorio, Camin e Granze.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 42
Ad eccezione dei cittadini rumeni, pari a 1597 residenti, concentrati nella zona Nord
con una quota pari al 33,5% rispetto agli altri quartieri, i cittadini stranieri albanesi,
marocchini, nigeriani, somali e tunisini risiedono prevalentemente nel quartiere nr.3
della zona Est del Comune di Padova (vedi Allegato N1). Come si pu osservare dal
grafico, queste comunit nazionali raggruppano complessivamente il 55% del totale
di stranieri residenti nel quartiere nr.3.


Graf.21 Percentuale dei principali Paesi dei
cittadini stranieri residenti nel Quartiere nr.3 Est
Somalia
2%
Tunisia
2%
Albania
10%
Romania
12%
Marocco
14%
Nigeria
15%
Altri
45%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Comune di Padova Registro anagrafico della popolazione. Annuario Statistico 2002



In effetti, ad eccezione della comunit albanese dellarea dellEst Europeo, nel
quartiere nr.3 si concentrano prevalentemente gli stranieri provenienti dallarea
Africana Sub-sahariana e dai paesi arabi. Rispetto ai residenti della stessa comunit
dappartenenza del Comune di Padova, i nigeriani rappresentano il 39% seguiti dal
36% dei marocchini, il 27% dei somali e il 23% dei tunisini (vedi Allegato N1).


Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 43

2.6.2 Via Anelli

La popolazione straniera del complesso edilizio di via Anelli diventata
maggioritaria a partire dagli ultimi anni Novanta. Dai dati anagrafici dei residenti al
10.10.2003 emerge una presenza pari al 95% di cittadini stranieri appartenenti a 21
gruppi nazionali diversi che provengono dallEuropa, dallAfrica, dallAsia e
dallAmerica.
In base ai dati dei cittadini stranieri titolari di appartamenti in Via Anelli e dei
permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura di Padova, nonch dalla testimonianza
di alcuni residenti, la presenza di cittadini stranieri risale agli anni 70. La loro
presenza tuttavia diventata palese rispetto al totale dei residenti italiani nei primi
anni Novanta.
La Questura di Padova ha rilasciato complessivamente un totale di 1233 permessi di
soggiorno a cittadini stranieri che hanno indicato domicilio in via Anelli. I permessi
rilasciati risalgono ai primi anni del Residence Serenissima. A farne richiesta sono
stati due cittadini marocchini (1977) e due nigeriani (1979), appartenenti entrambi ai
gruppi nazionali che nellarco di quasi trentanni si sono consolidati come le
nazionalit pi caratteristiche della popolazione straniera di via Anelli.
Nei sei anni del periodo analizzato delle iscrizioni anagrafiche (1998-2003) un totale
di 38 gruppi nazionali stranieri ha stabilito la residenza nel complesso edilizio.


Graf.22 Totale gruppi nazionali stranieri residenti in Via Anelli
nel periodo 1998-2003 - valori assoluti
21
24
22
24
27
31
15
17
19
21
23
25
27
29
31
33
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)


Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 44
Come illustrato sul grafico, rispetto al 1998 le nazionalit straniere sono diminuite di
dieci unit mantenendosi per su valori assoluti che risultano rilevanti per un unico
complesso residenziale composto da 286 unit abitative.
Alcuni di questi gruppi nazionali si sono stabilizzati nel complesso residenziale
mentre altri si sono distribuiti in diverse aree del territorio in cerca di una migliore
sistemazione abitativa. Un leggero aumento di nazionalit straniere si osserva nel
2002, motivato dal reingresso di un ridotto gruppo di cittadini cingalesi e turchi.

Dallanalisi dei dati anagrafici e dei permessi di soggiorno, possibile identificare
ben cinque nazionalit, provenienti nella maggior parte dallarea africana, con pi di
quindici presenze. (Graff. 23)
Graf.23 bis Percentuale prinicpali
nazionalit dei gruppi stranieri con pi
presenze domiciliati* in via Anelli nel
periodo 1977-2004
Albanese
1%
Tunsina
2%
Somala
3%
Rumena
2%
Altre
14%
Nigeriana
34%
Marocchina
44%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero dellInterno
di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003) al 19.03.2004

(*) cittadini stranieri che hanno indicato domicilio in via Anelli nel permesso di soggiorno


I gruppi nazionali che si sono consolidati nel complesso residenziale appartengono ai
paesi dellarea africana specialmente alle comunit nigeriana e marocchina. Come
emerge dai grafici, nigeriani, marocchini, tunisini e somali raggruppano il 70% dei
residenti e l83% degli immigrati che hanno indicato domicilio in via Anelli nel
permesso di soggiorno.

Graf.23 Percentuale principali nazionalit
dei gruppi stranieri con pi presenze
residenti in Via Anelli nel periodo 1998-
2003
Altre
24%
Somala
5%
Rumena
4%
Tunisina
2%
Albanese
2%
Marocchina
31%
Nigeriana
32%
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 45
Dai dati dei permessi di soggiorno e dalle iscrizioni anagrafiche per lanno 2003
emerge un quadro delle nazionalit straniere presenti in via Anelli caratterizzato da
una preponderanza di cittadini immigrati nigeriani e marocchini che lasciano ai
margini un altro gruppo di comunit straniere (tunisina, somala, rumena e albanese)
con valori anche elevati, ma nettamente inferiori rispetto ai due gruppi maggioritari.


Graf.24 Totale cittadini stranieri delle principali nazionalit
domiciliati* e residenti in Via Anelli
valori assoluti
2
12
16
4
138
151
0
50
100
150
200
250
300
350
M
a
r
o
c
c
h
i
n
a
N
i
g
e
r
i
a
n
a
R
u
m
e
n
a
S
o
m
a
l
a
T
u
n
i
s
i
n
a
A
l
b
a
n
e
s
e
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003) e su dati
Ministero dellInterno di Padova al 19.03.2004
Residenti
Domiciliati

(*) cittadini stranieri che hanno indicato domicilio in via Anelli nel permesso di soggiorno

Dallanalisi dei dati anagrafici e dalle intervis te emerge che dellAfrica sub -sahariana
gli immigrati nigeriani, maggiormente di religione cristiano-cattolica, presentano i
valori pi elevati. Nella comunit nigeriana possibile inoltre distinguere la presenza
dei principali gruppi etnici della Nigeria: Ibo, Yoruba, Hausa.
Dei paesi arabi di religione musulmana, i marocchini della comunit berbera
raggruppano invece la maggior parte dei residenti in via Anelli.

Altri gruppi nazionali presenti solo nei primi anni del periodo esaminato (1998
2003) sono diminuiti notevolmente (albanesi, rumeni, somali) o addirittura si sono
del tutto allontanati (immigrati dellAmerica Latina).
Lo stato di degrado che si verificato nel complesso residenziale di via Anelli
nellultimo periodo degli anni Novanta, ha d eterminato il calo di residenti italiani, la
cui presenza sul totale dei residenti diminuita dal 23% nel 1998 al 5% nel 2003.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 46
La percentuale complessiva della popolazione straniera invece aumenta dal 77% nel
1998 al 95% nel 2003.


Graf. 25 Percentuale dei principali gruppi nazionali residenti
in Via Anelli nel periodo 1998 - 2003
16%
11%
8% 6%
28%
24%
26%
31%
38% 41%
4%
9%
3%
5%
23%
34%
37% 35%
23%
38%
36%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10
ottobre per il 2003)
Nigeriana
Marocchina
Italiana
Somala
Tunisina



Come illustrato dal grafico, nel periodo dei sei anni esaminati si sono consolidate le
nazionalit nigeriana, marocchina e tunisina raggruppando nel 2003 i valori pi
elevati.
Nigeriani e marocchini sono stati notevolmente presenti dal 1998, mentre tunisini e
somali subiscono a partire dal 1999 uninversione nellandamento della loro presenza
nel residence Serenissima: ad un aumento di tunisini corrisponde un decremento di
somali.
Il movimento delle diverse nazionalit dei residenti negli ultimi anni permette di
ricostruire un quadro della loro presenza nel complesso di via Anelli. Le ragioni di
una maggior o minor presenza possono essere ricondotte al movimento dei flussi
migratori nel Comune di Padova, alle circostanze lavorative nonch alla difficolt di
trovare altre soluzioni abitative.




Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 47





Come si pu osservare dal grafico, altri due gruppi nazionali fortemente rappresentati
in citt sul totale dei residenti stranieri, come i cittadini marocchini (9%) e nigeriani,
(8%), risultano essere, dai dati anagrafici e dai permessi di soggiorno, quelli con i
valori pi elevati sia tra i residenti di Via Anelli che del quartiere 3 Est, dov ubi cato
il complesso (vedi Grafico 21). Le ragioni di questa distribuzione possono essere
ricondotte a motivi di tipo occupazionale di lavori svolti principalmente in citt come
il commercio ma anche e, prevalentemente, a fattori relativi alla difficolt di accesso
allalloggio.
Somali, rumeni e albanesi sono stati maggiormente presenti nei primi anni del
periodo esaminato. In effetti, dei gruppi nazionali pi rappresentativi dei cittadini
stranieri residenti a livello comunale, rumeni e albanesi presentano tuttavia i valori
pi bassi dei principali gruppi nazionali residenti nel complesso edilizio. LAlbania e
la Romania tuttavia sono proporzionalmente pi diffuse in altre zone della citt
nonch della provincia di Padova (Comune di Padova, 2002).
Tra il 1998 e il 1999, a seguito del provvedimento di regolarizzazione (DPCM
16.10.1998), gli immigrati rumeni e moldavi la cui popolazione maschile era
Graf. 26 Andamento diacronico dei principali gruppi
nazionali residenti nel periodo 1998- 2003
valori assoluti
Nigeriani
Marocchini
Marocchini
Nigeriani
Tunisini
Italiani
Somali
Somali
Rumeni
Rumeni
Albanesi
Albanesi
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10
ottobre per il 2003)
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 48
impiegata nelle fabbriche e quella femminile nel settore dei lavori domestici, si sono
spostati in altre aree della citt e della provincia in cerca di una sistemazione abitativa
migliore. In effetti, come si osserva dal grafico sulla distribuzione territoriale dei
cittadini stranieri a Padova, rumeni e moldavi si concentrano maggiormente in altre
zone della citt in particolare nel quartiere Nord. (vedi Allegato N1)

Graf.27 Totale cittadini stranieri dei principali gruppi
nazionali di Via Anelli residenti nel complesso edilizio
(1)
, nel
Quartiere 3 Est e nel Comune di Padova
(2)
valori assoluti
274
58
1087
1597
946
998
368 349
287 242
3 14
4
153 148
3
203
403
603
803
1003
1203
1403
1603
Marocchini Nigeriani Tunisini Rumeni Albanesi
Fonte: (1) ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 10.10.2003 e (2) su dati Comune di
Padova al 31.12.2003 Registro anagrafico della popolazione. Annuario Statistico 2002
Padova Quartiere 3 Est Via Anelli




Dai dati anagrafici relativi al 2003 emerge che un totale di 16 nazionalit non pi
presente tra i gruppi stranieri del Complesso come ad esempio le comunit filippina,
algerina, croata e bulgara che sono state presenti negli anni 1998 e 1999. Il loro
spostamento in altre aree della citt riconducibile a diversi fattori inerenti la
necessit di trovare una possibile e migliore sistemazione abitativa ai fini del
ricongiungimento familiare e di distaccarsi da unarea marginale della citt e della
societ per poter avviare un processo di maggiore inserimento sociale.




Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 49
2.6.3 Immigrazione e soggiorno

Dai dati delle iscrizioni anagrafiche tra il 1998 e il 2003, nellanno 1997 si osservano
i valori pi alti per tutti i gruppi nazionali. Lanalisi dei dati anagrafici relativi agli
anni dimmigrazione conferma il quadro delle nazionalit straniere: nigeriani e
marocchini si sono consolidati fino a rappresentare i gruppi nazionali con maggior
numero di residenti; altri gruppi invece presentano quote pi elevate in determinati
periodi mantenendosi per tra le nazionalit meno rappresentative.


Graf. 28 Totale stranieri dei principali gruppi nazionali residenti in
Via Anelli nel periodo tra il 1998 e il 2003 per anno dimmigrazione
nel Comune di Padova
valori assoluti
35
21
17
43
39
28
19 19
9
45
36
39
44
27
23
10
42
8
11
0
20
40
60
80
100
120
al 1995 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Nati a
PD
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)
Albanesi
Rumeni
Tunisini
Somali
Marocchini
Nigeriani



Come si pu osservare dal grafico i residenti nigeriani fanno ingresso nel Comune di
Padova prevalentemente negli anni 1996 e 1997 mentre non si osserva nessuna
presenza di residenti della comunit nigeriana immigrati nel 1995, anno dingresso
che presenta i valori pi bassi per i residenti stranieri nel periodo 1998-2003.
I residenti marocchini arrivano nel Comune principalmente negli anni compresi tra il
1997 e il 2000, periodo in cui si osserva un decremento di residenti nigeriani
immigrati nel biennio 1998 e 1999. Lingresso dei marocchini tuttavia comincia a
diminuire dallanno 2000: stessa situazione per i nigeriani che presentano per quote
di presenze pi alte rispetto ai marocchini.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 50
Nel triennio dal 1996 al 1998 si osserva una maggior presenza di altri gruppi
nazionali rumeni, somali e albanesi che diminuisce negli anni successivi. Diversa
la situazione dei somali che fino al 1995, periodo in cui a differenza delle altre
nazionalit presentano la quota pi alta di residenti immigrati nel territorio comunale,
registrano una certa stabilit fino al 1998.

Come illustrato dal grafico, le quote di stranieri immigrati in Italia, emerse dai dati
dei permessi di soggiorno (aggiornati a marzo 2004), rilasciati ai cittadini stranieri
che hanno dichiarato domicilio Via Anelli, risultano pi elevate tra gli stranieri
nigeriani e marocchini. Entrambe le nazionalit raggruppano la quasi totalit (99%)
dei permessi di soggiorno rilasciati agli stranieri immigrati in Italia nel biennio 2002-
2003. La maggior concentrazione di marocchini in determinati anni dingresso in
Italia, a differenza dei residenti nigeriani, tranne che per il 1995 e il 2002, si osserva
abbastanza sostenuta ma presenta alti e bassi.

Graf. 29 Percentuale stranieri dei principali gruppi nazionali
domiciliati* in Via Anelli per anno d' immigrazione in Italia
58,6
4,1
44,7
19,3
50
21 21,4
66
25
37,5
39,4
38,7
25
52,6
57,1 50
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero dellInterno al 19.03.2004
Albanesi
Rumeni
Tunisini
Somali
Marocchini
Nigeriani

(*) cittadini stranieri che hanno indicato domicilio in via Anelli nel permesso di soggiorno

Per gli altri gruppi nazionali, come nel caso degli iscritti all anagrafe, le quote di
stranieri immigrati si concentrano maggiormente in determinati periodi: i somali sono
immigrati prevalentemente nel biennio 1996-1997, mentre i rumeni prevalentemente
nel 1995 e 1998. Lingresso degli albanesi invece si concentra, dopo il 1995, nel 1998
e nel 2000. I tunisini domiciliati, cos come i residenti, sono immigrati in Italia negli
ultimi anni Novanta, prevalentemente nel 1999.

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 51
2.6.4 I motivi del soggiorno

Dai dati dei permessi di soggiorno forniti dalla Questura di Padova, aggiornati a
marzo 2004, risulta che dal 1977 sono stati rilasciati 1233 permessi a cittadini
stranieri che hanno dichiarato domicilio nel complesso residenziale di via Anelli. I
permessi di soggiorno rilasciati sono, nella maggior parte, permessi per motivi di
lavoro (27% lavoro autonomo; 49% lavoro subordinato) pari a una quota percentuale
complessiva del 76%, e permessi per motivi familiari con un valore pari al 9%.


Graf. 30 Principali motivi di soggiorno dei gruppi nazionali
domiciliati in via Anelli
Dati in valori percentuali aggiornati al 19.03.2004
20,8
41,5 41,5
8,7 10
13
61,8
48,6
46
33
65,2
50 44,5
10,8
7,4
46
25
21,7
7,7
7,5
20,3
1,9
3,7
40
0
20
40
60
80
100
120
N
i
g
e
r
i
a
n
i
M
a
r
o
c
c
h
i
n
i
T
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m
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n
i
S
o
m
a
l
i
A
l
b
a
n
e
s
i
A
l
t
r
e
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero dellInterno al 19.03.2004
Studio
Motivi
Straordinari
Asilo politico
Motivi familiari
Lavoro
subordinato
Lavoro
autonomo




Il lavoro

Dai dati dei permessi di soggiorno possibile stabilire unimportante differenza tra le
principali nazionalit di Via Anelli relativa ai motivi dingresso in Italia . La comunit
nigeriana fa richiesta dei permessi per motivi di lavoro subordinato con una quota
percentuale del 61,8% (12,8% in attesa di occupazione), mentre per motivi di lavoro
autonomo la percentuale diminuisce ad un 20,8%.
I motivi per lavoro si mantengono tra le principali ragioni dingresso dei cittadini
immigrati marocchini. Nello specifico, dai dati dei permessi di soggiorno si osserva
una quota percentuale pi alta nei permessi per motivi di lavoro autonomo pari al
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 52
41,5% che nel caso dei nigeriani corrisponde al 20,8%. In effetti, dai dati del Centro
per limpiego riferiti a Padova, emerge che i nigeriani sono occupati prevalentemente
nel settore metalmeccanico, nel commercio, nelle pulizie e spedizione merci mentre i
marocchini sono impiegati soprattutto nel commercio, nel settore alberghiero, nelle
pulizie e nel terziario (Comune di Padova, 2002).

La presenza delle donne nel territorio anche legata a motivi lavorativi. Sul totale dei
permessi di soggiorno dei domiciliati in via Anelli la quota percentuale della
componente femminile pari al 21%. Dai dati dei permessi emerge inoltre che le
donne raggruppano il 16% dei permessi per motivi di lavoro: le donne nigeriane,
generalmente addette alle pulizie con contratti part-time a tempo determinato,
presentano i valori pi alti (58%) insieme alle donne somale (17%) impiegate nel
settore domestico. Le donne marocchine, invece, meno inserite nel mercato del
lavoro, presentano i valori pi bassi (3%). Per quanto riguarda il rilascio di permessi
per motivi di famiglia che consentono anche di lavorare diminuisce notevolmente la
differenza tra donne marocchine (23%) e nigeriane (31%).

Nigeriani e marocchini del Comune di Padova si differenziano inoltre dal tipo di
contratto che viene applicato generalmente ad entrambe le comunit nei rapporti di
lavoro. Dai dati della circoscrizione di Padova al 2001 emerge che per quanto
riguarda i contratti a tempo determinato la Nigeria presenta i valori pi alti (55%),
mentre evidenzia le quote percentuali pi basse nei contratti a tempo indeterminato
(33%). Il Marocco (51%) si colloca in una posizione intermedia tra la Nigeria (33%)
e la Romania (60%) (Comune di Padova, 2002).

Per gli altri gruppi nazionali meno presenti in Via Anelli, il lavoro subordinato
rappresenta il principale motivo dingresso. In effetti, per gli albanesi, impiegati nel
territorio comunale soprattutto nelledilizia, nellarredamento e nei pubblici esercizi
(Comune di Padova, 2002), i permessi di soggiorno per motivi di lavoro autonomo
rappresentano il 10% mentre quelli per lavoro subordinato raggruppano il 50%.
La comunit albanese presenta inoltre una significativa quota percentuale dei
permessi per studio pari al 40%. I motivi per studio tuttavia non risultano tra le
nazionalit pi rappresentative (nigeriana e marocchina) e riscontrano percentuali
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 53
nettamente inferiori (3,7% in modo complessivo) tra i 32 gruppi nazionali con poche
presenze di domiciliati in via Anelli.
Tra i lavoratori somali (3%), la differenza tra permessi per lavoro subordinato (65 %)
e quelli per lavoro autonomo (9%) raggiunge valori superiori rispetto ai rumeni
(2%). Gli immigrati della comunit rumena, nel territorio provinciale
prevalentemente nel settore edile, metalmeccanico, nellarredamento e nelle
spedizioni merci, presentano quote percentuali molto simili di permessi per lavoro
autonomo (41,6%) e subordinato (33%). Entrambi i gruppi nazionali presentano
inoltre un alto valore percentuale di permessi di soggiorno per motivi familiari pari al
25% per i rumeni e al 21% per i somali. Nel caso dei tunisini i permessi per
famiglia (50%) e quelli per lavoro (50%), quasi esclusivamente subordinato,
raggruppano la totalit dei permessi rilasciati dalla Questura di Padova alla comunit
tunisina. In effetti, dai dati anagrafici dei residenti tunisini in via Anelli emerge
unalta percent uale di nuclei familiari formati prevalentemente da coppie con figli.

Gli altri gruppi nazionali domiciliati in via Anelli riuniscono il 16 % del totale dei
permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura di Padova: prevalgono gli stessi motivi
dingresso, maggiormente per lavoro subordinato (44,5%), per lavoro autonomo
(13%) e per motivi familiari (7,5%). Risultano significativi per i permessi per asilo
politico (20%), rilasciati a cittadini stranieri, principalmente di genere maschile, sui
trentanni provenienti dalla Liberia (54%), Sudan, Ghana .

In sintesi, dai dati della Questura di Padova emerge che tra i principali gruppi
nazionali presenti in via Anelli, i cittadini nigeriani si caratterizzano per una
prevalenza di permessi di soggiorno per motivi di lavoro subordinato generalmente
con contratti a tempo determinato
14
. I marocchini invece presentano quasi gli stessi
valori tra i permessi di soggiorno per lavoro autonomo e per lavoro subordinato
generalmente con contratti a tempo indeterminato
15
.

14
Dato relativo ai lavoratori nigeriani che presentano una quota pari al 55% del totale. Fonte: dati Centro per
lImpiego circoscrizione Padova, 2001 (Comune di Padova, 2002)
15
Dato relativo ai lavoratori marocchini che presentano una quota pari al 51% del totale. Fonte: dati Centro per
lImpiego circoscrizione Padova, 2001 (Comune di Padova, 2002)

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 54
2.7 La permanenza dei residenti nel complesso residenziale

Dallanalisi delle iscrizioni anagrafiche nel periodo 1998-2003 emerge che la
maggioranza degli iscritti rimasta nel complesso residenziale di via Anelli per un
periodo medio di due anni.
Ai fini di poter stabilire la permanenza dei residenti nel complesso edilizio di Via
Anelli, sono stati predisposti dei periodi di residenza in base ai dati delle iscrizioni e
cancellazioni anagrafiche degli anni compresi tra 1998 e il 2003. I periodi di
residenza comprendono da un minimo di un anno (dal 01 gennaio al 31 dicembre di
ogni anno) ad un massimo di sei anni (dal 01.01.1998 al 10.10.2003)
16
.




Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)

16
Nota metodologica: A causa di problemi tecnici della banca dati dellUfficio Anagrafe, i registri dei
residenti per gli anni precedenti al 1998 non sono attendibili. I dati delle iscrizioni anagrafiche a disposizione
dal 1998 al 2003 non riportano inoltre le date specifiche discrizione in anagrafe. Ai fini di una corretta
lettura dei periodi di residenza non sono stati contabilizzati nelle medie gli iscritti nel 1998 e nei periodi
misurati da questo anno che sono immigrati nel Comune di Padova entro il 1997.
Ai fini di poter valutare questo margine di iscritti sono state confrontate le date relative allanno
dimmigrazione nel Comune di Padova con lanno in cui risultano residenti. Dallanalisi delle iscrizioni nel
periodo 1998-2003, emerge una quota del 26% di iscritti residenti nel ed a partire dal 1998 immigrati nel
Comune entro il 1997: 16% nel 1996 e 31% nel 1997. In base allanno fino al quale questo gruppo di iscritti
(26%) stato residente possibile ipotizzare che il 47% sia rimasto nel complesso edilizio di via Anelli per
un periodo non superiore ai sette anni.

Graf.31 Periodo di residenza in via Anelli degli
iscritti in anagrafe nel periodo compreso tra il
1998 e il 2003 - valori percentuali
5 anni
7%
pi di 5 anni
16%
4 anni
16%
3 anni
21%
2 anni
29%
1 anno
11%
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 55
Come si pu osservare dal Grafico, il 61% delle persone che hanno fissato residenza
nei miniappartamenti di via Anelli rimasto residente per un periodo non superiore ai
tre anni. Tra gli iscritti con pi di quattro anni di residenza si riscontra invece il 39%
dei residenti che presentano in genere le quote percentuali pi basse nei singoli
periodi.

Gli iscritti per un periodo superiore ai cinque anni comprendono i cittadini (italiani e
stranieri) immigrati nel Comune di Padova entro e nel 1998 che hanno fissato la
residenza in questo stesso anno senza essersi cancellati dai registri fino al 10.10.2003.
Dal grafico si osserva anche una quota percentuale abbastanza alta per gli iscritti con
pi di cinque anni di residenza, rappresentata nella maggior parte da singoli e alcuni
nuclei familiari mono-parentali. Dai dati anagrafici emerge inoltre che questi
residenti sono immigrati nel Comune di Padova prevalentemente nel biennio 1996-
1997. Considerando che questo gruppo di residenti rimasto iscritto fino al
10.10.2003, le date dimmigrazione permettono di ipotizzare una permanenza media
di sette anni negli appartamenti di via Anelli.
Rispetto alla permanenza nel complesso residenziale possibile segnalare alcuni
periodi pi o meno lunghi con una maggiore concentrazione di residenti in
determinati anni.


Graff. 32: A (1 anno) B (2 anni) C (3 anni) D (4 anni). Totale residenti in via Anelli tra il 1998
e il 2003 nei periodi di residenza considerati. Dati in valori assoluti


Graf. 31 A
15 14
32
14
9
51
0
10
20
30
40
50
60
1998-
1998
1999-
1999
2000-
2000
2001-
2001
2002-
2002
2003-
2003
1 anno
Graf. 31 B
16
20
27
14
73
0
20
40
60
80
1998-
1999
1999-
2000
2000-
2001
2001-
2002
2002-
2003
2 anni


Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 56
Graf.31 C
21
65
13
9
0
10
20
30
40
50
60
70
1998-
2000
1999-
2001
2000-
2002
2001-
2003
3 anni
Graf. 31 D
8
6
68
0
20
40
60
80
1998-2001 1999-2002 2000-2003
4 anni



Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)

Come si osserva dai Grafici, negli anni 2000 e 2003 si rileva una maggior
concentrazione di residenti in tutti i periodi di residenza con un marcato incremento
rispetto agli anni che li precedono. In effetti, dai dati anagrafici nel 2000 si verifica
unimpennata di residenti stranieri pari a 1,4 volte rispetto al 1998 (vedi Grafico 13)


2.7.1 Periodi di residenza dei gruppi nazionali

Dallanalisi dei dati delle iscrizioni anagrafiche emergono per tutte le comunit
straniere periodi di residenza abbastanza brevi non superiori ai tre anni. Il periodo di
due anni in ogni caso pi frequente in tutte le comunit straniere presentando anche
alcuni bienni con valori pi alti a partire dal 2000. Nellultimo periodo di due anni
(2002-2003) dei dati dei registri anagrafici analizzati, emerge in modo molto evidente
la preminenza di nigeriani e marocchini. Entrambi i gruppi nazionali presentano
inoltre quote percentuali quasi uguali negli ultimi bienni del periodo 1998-2003.

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 57
Graf.33 Residenti in Via Anelli per un periodo di un anno
negli anni compresi tra il 1998 e il 2003 suddivisi per
gruppi nazionali
valori assoluti
8
5
9
6
5
29
3
3
6
16
5
35
4
4
5
4
3
9
0 20 40 60 80
1997*-1998
1998-1999
1999-2000
2000-2001
2001-2002
2002-2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10
ottobre per il 2003)
Italiani
Marocchini
Nigeriani
Somali
Altri

(*) iscritti immigrati nel Comune di Padova nel 1997


La breve durata della permanenza nel complesso residenziale si osserva
principalmente tra i principali gruppi nazionali: nigeriani e marocchini presentano i
valori percentuali nettamente pi alti in tutti i periodi di residenza da uno, come
illustrato in dettaglio sul grafico nr. 33, a tre anni.

Graf. 34 Totale residenti dei principali gruppi nazionali per
periodo di residenza negli anni compresi tra il 1998 e il 2003
valori assoluti
4 3 2 3 1
15
61
36
53
42
38
21
19
40
52
65
47
22
5
31
41
3 3 1 2 9
1
21
41
61
1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni pi di 6 p.s.*
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10
ottobre per il 2003)
Italiani
Marocchini
Nigeriani
Tunisini

* periodo stimato: totale di iscritti per i quali non stato possibile ricavare il periodo esatto di residenza (vedi Nota metodologica n .16)

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 58
Come si pu riscontrare dal grafico, i residenti della comunit marocchina nei
confronti degli iscritti delle altre nazionalit si concentrano maggiormente nei periodi
di residenza pi lunghi. Rispetto per alla propria comunit marocchina residente dal
1998 al 2003, la maggior parte dei marocchini si concentrata nei periodi non
superiori ai due anni (22%) presentando una notevole diminuzione nei periodi da tre a
cinque anni
17
.
In effetti, tra i residenti nel periodo di cinque anni i marocchini rispetto alle altre
nazionalit presentano la quota pi alta (46%). Rispetto tuttavia al gruppo
dappartenenza la quota pi alta si presenta nel periodo di due anni.

I residenti nigeriani rispetto ai marocchini presentano quote percentuali pi alte nei
periodi pi brevi (1 e 2 anni), mentre evidenziano, come si osserva dal Grafico, una
graduale diminuzione verso i periodi pi lunghi (3, 4 e 5 anni). Rispetto ad altre
nazionalit, la comunit nigeriana residente, seguita da quella marocchina e
italiana
18
, presenta tuttavia i valori pi alti nel periodo di residenza di sei e pi anni.

Nei periodi pi lunghi si collocano anche i residenti tunisini che rispetto alle
comunit di nigeriani e di marocchini rappresentano un gruppo minoritario. Il loro
ingresso nel complesso residenziale, infatti, risale principalmente al 2000.
Li scrizione all anagrafe in questo periodo diventa indicativa rispetto alla loro
permanenza nel complesso di Via anelli: con un valore pari al 50% la maggior parte
dei residenti tunisini si concentra nel periodo di 4 anni, mentre il 32% si distribuisce
nei periodi di due e cinque anni.

A partire dalla met degli anni Novanta i residenti italiani sono diminuiti
notevolmente a favore dei residenti stranieri. Dallanalisi dei dati anagrafici emerge
che le quote percentuali pi alte dei residenti italiani si collocano nel periodo di pi di

17
Del totale dei marocchini non contabilizzati residenti nel 1998 ed immigrati nel Comune di Padova entro il
1997 (16%), la maggioranza (83%) rimasta nel complesso residenziale fino al 2000. Lanno
dimmigrazione nel Comune inoltre r isale prevalentemente (82%) al biennio 1996 1997: possibile
ipotizzare un periodo di residenza non superiore ai cinque anni per la maggioranza di questo gruppo.

18
La percentuale di nigeriani di cui non si pu stabilire il periodo esatto di residenza pari al 19% rispetto a
tutte le nazionalit e al 15% rispetto alla stessa comunit nigeriana. Limmigrazione nel Comune di Padova
risale invece al biennio 1996-1997: possibile ipotizzare un periodo di residenza non superiore ai cinque
anni per la maggioranza di questo gruppo.

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 59
sei anni e in un periodo incerto corrispondente ai residenti nel e dal 1998 immigrati
nel Comune di Padova entro il 1997. In effetti, degli iscritti in questo periodo,
contabilizzati in modo separato, gli italiani rappresentano il 29% rispetto alle altre
nazionalit e il 75% del totale dei residenti italiani iscritti negli anni compresi tra il
1998 e il 2003: 19% residente al 1999, 18% al 2000 e il 12% al 2002.

Le ragioni della permanenza pi o meno breve dei residenti nel complesso edilizio di
via Anelli, possono essere ricondotte ai tipi di contratto di lavoro applicato ai diversi
gruppi stranieri. Nel Comune di Padova i contratti a tempo determinato sono
maggiormente riscontrabili tra i lavoratori nigeriani e, con valori pi bassi, anche tra i
lavoratori marocchini. Il tipo di mercato lavorativo della citt di Padova e le figure
professionali maggiormente richieste e svolte dalle diverse nazionalit possono
certamente motivare la scelta del tipo di contratto. Tuttavia, una continua entrata-
uscita dal mondo del lavoro genera un sistema instabile di garanzie e una
frammentazione del progetto migratorio. Le ragioni dei brevi periodi di permanenza
nel complesso Serenissima possono essere ricondotte a questo contesto di
incertezza lavorativa favorita dal disagio abitativo in cui vivono i residenti in Via
Anelli.




Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 60
2.8 Il genere e le classi di et

In base alle iscrizioni anagrafiche al 10 ottobre 2003 la presenza maschile raggruppa
il 74% del totale dei residenti stranieri, mentre il 26% corrisponde alla componente
femminile. Dai dati dei permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura di Padova la
differenza di genere tra i domiciliati in via Anelli emerge pi evidente: 79% per gli
uomini e 21% per le donne.

Graf. 35 Distribuzione dei residenti per genere.
Periodo 1998-2003
Valori assoluti
268
269
316
298
295
260
96
88
104
108
108
101
0 50 100 150 200 250 300 350
1998
1999
2000
2001
2002
2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10
ottobre per il 2003)
Femmine
Maschi

Come si pu osservare dal Grafico la proporzione di maschi e femmine residenti che
hanno abitato nel complesso residenziale dal 1998 (74% maschi, 26% femmine) al
2003 (73% maschi, 27% femmine) si mantenuta pi o meno sugli stessi valori
percentuali durante tutto il periodo esaminato.

Dai dati delle iscrizioni anagrafiche relative al 2003 la differenza numerica che
emerge tra maschi e femmine diminuisce in certe fasce di et riguardanti i bambini
entro i quattro anni, i giovani tra i 25 e 29 anni e gli over 55.
In base ai dati dei permessi di soggiorno i valori pi alti della componente maschile
risultano meno distanti dalle percentuali di donne nella fascia di et compresa tra i 20
e 24 anni (69% maschi e 31% femmine) a differenza dei residenti per i quali la
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 61
distanza tra uomini e donne diminuisce notevolmente nella fascia tra i 25 e 29 anni
(58% maschi e 52% femmine).

Graf. 36 Distribuzione dei residenti
per classi quinquennali di et al
10.10.2003 - valori assoluti
4
1
2
4
14
2
0
4
8
22
7
2
5
14
6
2
21
29
10
9
2
4
36
65
29
65
70 40 10 20 50
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di
Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)
Femmine Maschi
Graf. 37 Distribuzione dei domiciliati
per classi quinquennali di et al
19.03.2004 - valori assoluti
60 30 0 30 60 90 120 150
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
50-54
+55
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero dellInterno al 19.03.2004
Femmine Maschi



Come illustrato dai grafici, rispetto alla fascia det dai 30 a 34 anni, i valori
percentuali di uomini e donne si mantengono pi o meno sullo stesso livello sia per
domiciliati (51% maschi e 29% femmine) che per residenti (69% maschi e 31%
femmine).
Le quote percentuali pi alte della componente maschile possono riscontrasi tra i
residenti e i domiciliati con pi di 40 anni det. La presenza femminile tra i
domiciliati over 50, in cui molto ridotta, risulta notevolmente alta tra i residenti
over 55.

Della popolazione in et lavorativa (15 64 anni), gli uomini e le donne con unet
compresa tra i 25 e 49 anni presentano le percentuali pi alte sia tra i residenti (79%)
che tra i domiciliati (91%). La sola fascia det tra i 30 e 40 anni raggruppa le quote
percentuali pi alte: 46% residenti e 54% domiciliati.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 62
La componente maschile in et lavorativa presenta i valori pi alti soprattutto in et
adulta (over 30) dove la presenza femminile diminuisce in maniera significativa.
Dai dati anagrafici si osserva, a partire dal 1998, uno spostamento dellet dei
residenti a favore della popolazione adulta che variata dal 59% del 1998 al 71% del
2003.

Graf. 38 Andamento diacronico dei residenti per classi
quinquennali di et negli anni considerati
valori asoluti
1998:106 (25-29)
2001: 130 (30-34)
75
2003: 94 (30-34)
0
20
40
60
80
100
120
140
0
-
4
5
-
9
1
0
-
1
4
1
5
-
1
9
2
0
-
2
4
2
5
-
2
9
3
0
-
3
4
3
5
-
3
9
4
0
-
4
4
4
5
-
4
9
5
0
-
5
4
5
5
-
5
9
>

o

=

a

6
0
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)
1998
2001
2003


Come si pu osservare dal grafico la popolazione in aumento si concentrata negli
uomini e le donne in et compresa tra i 30 e 40 anni, presentando i valori pi alti nella
fascia det tra i 30 e 34 anni.

Le nazionalit

I cittadini stranieri provenienti dallarea africana presentano la quota percentuale pi
alta della componente maschile. Ad eccezione dei somali, la differenza tra i generi
risulta pi rappresentativa tra i residenti marocchini: 93% maschi e 7% donne (dato
al 10.10.2003). La comunit marocchina, in effetti, evidenzia unelevata presenza
maschile tra i domiciliati che, secondo i dati dei permessi di soggiorno, rappresenta
l87% ,mentre le donne raggruppano il 4%.

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 63
Graf. 39 Totale residenti dei principali gruppi nazionali
per genere. Periodo 1998-2003
valori assoluti
239
181
14
19
88
24
10 8
100 70 40 10 20 50 80 110 140 170 200 230 260 290
Marocchini
Nigeriani
Somali
Tunisini
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il
2003)
Maschi Femmine



Contrariamente ai marocchini, i somali presentano le quote pi alte di residenti e
domiciliati nella componente femminile: dai permessi di soggiorno emerge il 74% di
donne e il 26% di maschi, mentre dalle iscrizioni anagrafiche la percentuale di donne
somale variata dal 61% del 1998 al 58% del 2003.

In una posizione intermedia tra marocchini e somali si collocano i residenti nigeriani
che presentano nel 2003 una quota pari al 61% di maschi e al 39% di donne (34%
donne domiciliate). Nei rapporti di genere tra i tunisini prevale anche la componente
maschile. Le quote percentuali tuttavia di donne e maschi tunisini emergono pi
marcate dai dati dei permessi di soggiorno: 87% maschi e 23% donne. In effetti, al
fine di poter proporre una lettura corretta del rapporto di genere negli iscritti
allanagrafe comunale, bisogna tener presente che la proporzione tra maschi (50%) e
femmine (50%) dei residenti tunisini al 10.10.2003 risponde alla presenza di nuclei
familiari composti da entrambi i genitori e numerosi figli (maschi e femmine).

Dai dati delle iscrizioni anagrafiche e dei permessi di soggiorno emerge una
maggiore concentrazione di donne nelle fasce det pi giovani mentre gli uomini
presentano i valori pi alti nei primi anni dellet adulta (over 30).
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 64
La presenza femminile della comunit nigeriana dei residenti gradualmente
aumentata dal 1998 al 2003 a differenza delle donne marocchine le cui quote
percentuali si sono mantenute sugli stessi valori per tutto il periodo 1998-2003. Si
tratta di donne nigeriane e marocchine generalmente giovani, in et compresa tra i 25
e 34 anni: rispetto alla presenza femminile delle comunit dappartenenza si
concentrano in questa fascia di et il 59% delle nigeriane e il 77% delle marocchine.
La presenza maschile delle comunit nigeriane e marocchine si concentra invece
nella fascia det compresa tra i 30 e 40 anni con quote percentuali pari al 61% dei
residenti nigeriani (68% per i domiciliati) e al 44% dei residenti marocchini (46% dei
domiciliati).

Graf. 40 Comparazione domiciliati Nigeriani e Marocchini
per classi quinquennali di et al 19.04.2004
valori assoluti
0
50
100
150
2
0
-
2
4
2
5
-
2
9
3
0
-
3
4
3
5
-
3
9
4
0
-
4
4
4
5
-
4
9
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero dellInterno al 19.03.2004
Marocchini
Nigeriani

Per quanto riguarda le fasce di et comprese tra i 40 e 50 anni, gli uomini marocchini
rispetto ai nigeriani presentano i valori pi alti sia tra i residenti (28% marocchini;
16% nigeriani) che tra i domiciliati (27% marocchini; 17% nigeriani).
La differenza dei valori percentuali nelle diverse fasce det pu essere ricondotta al
maggior o minor impegno fisico nei lavori generalmente svolti da entrambe le
nazionalit: i nigeriani sono maggiormente impiegati nel settore metalmeccanico,
mentre i marocchini lavorano soprattutto nel commercio, nel terziario e nel settore
alberghiero (Comune di Padova, 2002).
Le ragioni di una presenza prevalentemente maschile della popolazione straniera di
via Anelli pu essere collegata a logiche di tipo lavorativo, ma da quanto emerso
dalle interviste ad operatori sociali e residenti, pu essere ricondotta alle condizioni di
disagio abitativo che impediscono lingresso delle donne per ricongiungimento
familiare a scapito della presenza femminile.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 65
2.9 I nuclei familiari

Dallanalisi delle iscrizioni anagrafiche dei sei anni del periodo analizzato (1998-
2003) emerge un aumento dei nuclei familiari residenti nei miniappartamenti di via
Anelli.
Il complesso residenziale Serenissima rappresenta una prim a soluzione abitativa
per molti immigrati che arrivano in Italia. Da quanto emerge dalle interviste agli
operatori sociali che lavorano in Via Anelli dagli ultimi anni Novanta, i domiciliati
del complesso residenziale, punto di riferimento in Italia per altri connazionali,
attivano attraverso le reti di rapporti informali un forte meccanismo di catena
migratoria che favorisce lingresso nei condomini di altrettan ti parenti del nucleo
familiare e della famiglia allargata.
La presenza dei nuclei familiari negli ultimi sei anni aumentata in modo
significativo: trentanove unit nel 1998, quarantatr nel 2000 e quarantanove nel
2003. Tra i fattori che hanno contribuito alla crescita dei nuclei familiari si avverte,
dallanalis i delle iscrizioni anagrafiche, un notevole aumento di bambini nati nel
triennio 2000-2003.

Graf. 41 Totale unit familiari dei principali
gruppi nazionali residenti negli anni
considerati - valori assoluti
7
3
7
11
10
2
7
13
21
3
3
0 10 20 30 40
Marocchini
Nigeriani
Tunisini
Somali
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al
31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)
1998
2000
2003



Come si pu osservare dal grafico, nigeriani e marocchini sono i gruppi nazionali che
presentano i valori pi alti nellaumento dei nuclei familiari composti soprattutto da
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 66
coppie con e senza figli. In effetti, dalle informazioni fornite dal Commissariato di
Polizia sezionale Stanga , nonostante non sia stato effettuato un censimento preciso,
sono stati rilevati pochi nuclei familiari composti tuttavia quasi esclusivamente da
famiglie nigeriane e marocchine.
I nuclei familiari dei residenti nigeriani sono aumentati di sette volte rispetto al 1998,
seguiti dalle famiglie marocchine che sono passate da 7 unit nel 1998 a 13 unit nel
2003.

La presenza di poche unit familiari composte per da numerosi soggetti ha permesso
alla comunit tunisina, maggiormente presente dal 1999, di consolidarsi tra le
principali nazionalit del complesso residenziale, mantenendo comunque una
significativa differenza rispetto alle comunit nigeriana e marocchina.

Allaumento dei nuclei familiari delle comunit nigeriana, marocchina e tunisina ha
corrisposto una diminuzione dei gruppi familiari di altre nazionalit minoritarie
(somala, albanese e rumena) la cui presenza risale principalmente agli ultimi anni
Novanta prima del loro trasferimento in altre zone della citt.
Le cause della diminuzione dei nuclei familiari italiani risalgono allesodo dei
residenti italiani avviato verso la fine degli anni Novanta. Nel 2003 i nuclei italiani
sono diminuiti di 6 unit rispetto al 1998: la loro presenza rappresentata da tre
nuclei familiari ancora residenti formati da due coppie (una mista e una italiana) e un
nucleo mono-parentale
19
.


19
La diversit delle figure dei nuclei familiari rende necessaria una chiarificazione preliminare riguardo alla
terminologia. In base alle iscrizioni anagrafiche la composizione delle unit familiari presenti nel complesso
residenziale di via Anelli si possono dividere in:
- Coppie: coppie coniugate sole e con figli; coppie conviventi sole o con figli: presumibilmente coppie di
fatto eterosessuali (donna e uomo - di cui uno risulta intestatario della scheda anagrafica e laltro co nvivente
provenienti dallo stesso paese dorigine e tra loro coabitanti)
- Nuclei mono-parentali: composti da un genitore (madre o padre)e figli.
- Parenti: unit familiari di parenti (zio e cugino, fratelli dello stesso sesso, o maschi dallo stesso cognome
coabitanti)


Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 67
Graf. 42 Composizione delle unit familiari dei residenti negli
anni considerati - valori assoluti
13
10
5
4
7
10
16
1
8
6
12
17
1 1
10 10
2
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
Coppie sole Coppie con
figli
Coppie italiane
sole/figli
Coppie miste Fam. Mono-
parentali
Parenti
conviventi
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)
1998
2000
2003


Dallanalisi delle iscrizioni anagrafiche, nonostante il costante ricambio di residenti
nellarco dei sei anni esaminati (1998 -2003), emerge un consolidamento di nuclei
familiari composti maggiormente da coppie con figli che nel 2003 presentano un
valore pari al 35% del totale delle unit familiari e al 70% del totale delle Coppie.





Graf.43 Totale coppie con figli residenti negli
anni considerati - valori assoluti
2
3
4
7
4
2
1
10
3
3
1
0
5
10
15
20
Rumeni Somali Nigeriani Marocchini Tunisini Altri
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al
10 ottobre per il 2003)
2003
2000
1998
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 68
La presenza di coppie conviventi pari al 30% delle coppie residenti nellanno 2003,
aumentata a partire dal 2000. Si tratta di coppie di giovani nigeriani nella maggior
parte con un figlio.

Dallanalisi delle coppie residenti si osserva il consolidamento dei gruppi na zionali
nigeriani, marocchini e tunisini, mentre si rileva la presenza di coppie rumene e
somale solo negli ultimi anni Novanta.
In base allanalisi delle iscrizioni anagrafiche stato possibile individuare la presenza
di coppie miste sole e con figli che al 10.10.2003 presentano solo un nucleo familiare.
Nel 2000 la loro presenza rappresentava il 7% del totale delle coppie residenti:
rispetto alle nazionalit dei coniugi si trattava di coppie formate da donne italiane e
uomini dellaerea africana (nigeriani, tunisin i); e da uomini italiani e donne europee.
In valori assoluti la presenza di famiglie mono-parentali residenti aumentata nel
2003 di sei unit familiari rispetto al 1998. Dallanalisi delle iscrizioni anagrafiche
emerge che i nuclei residenti di genitori e figli si compongono, prevalentemente, da
unit di madre e figlio aumentate 3,5 volte rispetto al 1998 e con un valore pari al
70% del totale delle famiglie mono-parentali residenti al 10.10.2003. Le madri e i
figli, maggiormente di sesso femminile, appartengono a diverse nazionalit straniere
con una quota pari al 43% per la comunit nigeriana.

Dalle interviste agli operatori sociali e insegnanti delle scuole emerge tuttavia
laumento di nuclei composti da padre e figlio. I nuclei mono-parentali osservati
dagli operatori sociali sono maggiormente di nazionalit marocchina composti
generalmente dal capofamiglia e da figli adolescenti, uno o due, in et compresa tra i
14 e 18 anni immigrati al seguito del padre e lasciando la madre ed altri fratelli nel
Paese dorigine.

Dai dati anagrafici e dalle interviste emerge anche che questi nuclei mono-parentali
convivono con altre tre o quattro maschi, parenti o amici, ai quali il nucleo familiare
offre ospitalit. In effetti, le unit familiari composte da parenti conviventi sono
aumentate nel 2003 di 7 unit rispetto al 1998.
Nei primi anni del periodo analizzato i nuclei familiari si componevano
maggiormente da fratelli maschi appartenenti ad alcuni dei gruppi nazionali
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 69
(macedoni ed ex-Jugoslavi) che si sono trasferiti allinizio del 2000 in altre zone
della citt.
Graf. 44 Nazionalit dei nuclei familiari
residenti formati da parenti conviventi nel
periodo 1998-2003
valori percentuali
Macedone
10%
Nigeriana
20%
Marocchina
70%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)

I nuclei familiari formati da maschi marocchini si sono consolidati nel triennio
compreso tra il 2000 e il 2003. Dallanalisi delle iscrizioni anagrafiche al 10.10. 2003
emerge che queste unit familiari sono formate quasi esclusivamente da due maschi
marocchini dallo stesso cognome (di cui uno IS e laltro CV
20
), generalmente
coetanei e presumibilmente fratelli, ma risultanti come conviventi dalle generalit
delle iscrizioni anagrafiche.

Dalle interviste e dalle informazioni fornite dal Commissariato Stanga risulta
significativa la presenza in uno stesso appartamento di pi persone senza legame
familiare. Nella maggior parte dei casi si tratta di maschi adulti, marocchini e
nigeriani, occupati come operai nelle aziende della provincia. Rispetto alle donne
invece si osserva un reingresso di donne rumene adulte impiegate nel settore del
lavoro domestico e lassisten za ad anziani.




20
Nelle iscrizioni anagrafiche IS (Intestatario di scheda) anagrafica; CV (convivente del IS)
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 70

2.10 Le donne

In termini percentuali le donne rappresentano il 24% dei residenti stranieri nel
complesso residenziale (dato al 10.10. 2003
21
) e il 21% degli immigrati che hanno
indicato nel permesso di soggiorno il domicilio in via Anelli.
La presenza femminile inoltre maggiormente rappresentata dalle donne nigeriane
che radunano pi della met del totale delle donne con una quota percentuale pari al
63% delle residenti e al 51% delle domiciliate. In effetti, il resto delle donne
residenti, appartenenti a nove nazionalit straniere
22
, raggruppano solo il 24% del
totale femminile.


Graf. 45 Donne straniere residenti in Via Anelli al
10.10.2003 per nazionalit - valori percentuali
Marocchina
10%
Tunisina
9%
Somala
6%
Altre
12%
Nigeriana
63%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)



Dai dati dei permessi di soggiorno emerge che le donne sono immigrate in Italia
essenzialmente per motivi lavorativi (43%) e familiari (35%). Lalta percentuale di
donne nigeriane sul totale femminile e la presenza maggioritaria di donne somale

21
Sul totale dei residenti al 10 ottobre 2003 compresi i cittadini italiani le donne di tutte le nazionalit rappresentano il
28%
22
marocchina, tunisina, somala cinese, greca, cingalese, colombiana, guineana e togolese
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 71
rispetto ai maschi della propria comunit permettono di attribuire ad entrambe le
nazionalit il 55% dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro.
In effetti, per una corretta comprensione della situazione delle donne allinterno del
complesso di Via Anelli, necessario interpretare i dati in base alle caratteristiche dei
diversi gruppi nazionali e alle problematiche relative allaspetto abitativo.


Graf.46 Motivi di soggiorno delle donne domiciliate in
via Anelli al 19.03.2004
valori assoluti
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Nigeriane Marocchine Tunisine Somale Altre
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero dellInterno al 19.03.2004
Altri
Straordinari
Asilo
Familiari
Lavoro
subordinato
Lavoro
autonomo



2.10.1 Le donne dellAfrica sub-sahariana

Come si pu osservare dal Grafico la comunit nigeriana presenta il maggior numero
di permessi di soggiorno. In termini percentuali, le donne nigeriane raggruppano il
58% del totale dei permessi per lavoro rilasciati alla componente femminile. Nello
specifico, inoltre, del totale dei permessi rilasciati alle donne, il 90% dei permessi per
lavoro autonomo e il 52% per lavoro subordinato stato rilasciato a donne nigeriane.
La maggior presenza femminile della comunit nigeriana nel mercato del lavoro
risale agli ultimi anni Novanta. Nel 1997 nella provincia di Padova si concentrava
una media di donne nigeriane pari al 14,5% del totale regionale delle principali
nazionalit straniere iscritte alle liste di collocamento (Busato, 1998). In effetti, dai
dati delle iscrizioni anagrafiche dei residenti in via Anelli (1998-2003) emerge che la
maggior parte delle donne nigeriane sono immigrate nel Comune di Padova a partire
dal 1997 con una quota percentuale pari al 59% nel triennio 2000-2003. Dai dati dei
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permessi di soggiorno emerge, invece, che solo il 14% delle donne nigeriane
immigrato in Italia in questo stesso periodo (2000-2003) mentre un 20% immigrato
nel decennio 1985-1995.
Considerando inoltre che il permesso di soggiorno per famiglia permette di lavorare
emerge con evidenza come le donne nigeriane leghino la propria presenza in Italia a
ragioni lavorative. In effetti, del totale delle donne nigeriane il 58% ha fatto richiesta
di un permesso per motivi di lavoro (di cui il 20% in attesa di occupazione) mentre
il 29% ha richiesto un permesso per motivi familiari.
Dalle interviste a diversi operatori sociali nonch dalla testimonianza di alcuni
residenti, le donne nigeriane lavorano principalmente nel settore delle pulizie mentre
altre sono impiegate nelle fabbriche. Con brevi contratti a tempo determinato,
generalmente part time, molte di loro passano durante la giornata da un lavoro
allaltro fuori e dentro la citt.

Le ragioni delle richieste di permessi di soggiorno per motivi familiari, in termini
percentuali molto pi bassi rispetto ai permessi per lavoro, possono essere collegati
allaumento nellultimo triennio (2000 -2003) di nuclei familiari residenti con e senza
figli. Il 10% delle donne residenti ha fatto ingresso nel Comune di Padova al seguito
del marito, alcune delle quali accompagnate dai figli.
Molte donne nigeriane residenti al 10.10.2003 sono diventate madri negli anni
compresi tra il 1999 e il 2003 con una quota pari al 28%. In effetti, del totale di
bambini nigeriani residenti nel periodo 1998-2003, il 70% ha unet compre sa tra 1 e
4 anni. Dallanalisi dei nuclei familiari delle iscrizioni anagrafiche emerge che ,
durante il periodo di residenza o entro i quattro anni precedenti alliscrizione
anagrafica, il 31% delle donne nigeriane ha avuto almeno un figlio, di cui l11% ne
ha avuto pi di uno.
Le donne madri generalmente restano chiuse allinterno dei miniappartamenti: oltre
alla mancanza di reti familiari e le difficolt di affidare i bambini a terzi, che le
condiziona nella ricerca di un lavoro, assumono grande importanza linsicurezza e la
mancanza di spazi di condivisione allinterno del complesso residenziale. Queste
donne madri, tranne che per la presenza di alcune amiche, vivono sostanzialmente
isolate.

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Osservatorio Regionale Immigrazione - 73
Il loro livello distruzione generalmente molto basso ad eccezione di alcune donne
che hanno diplomi professionali e partecipano attivamente ai corsi ditaliano
organizzati da diverse associazioni religiose e laiche del privato sociale.
Le donne nigeriane di Via Anelli, generalmente molto giovani, hanno unet media
compresa tra i 25 e 34 anni (59% residenti; 61% domiciliate).

Graf. 47 Donne nigeriane domiciliate e residenti in
via Anelli per classi quinquennali di et
valori assoluti
9
1
11
24
9
4
1
30 0 30
*0-4
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31.12. 2003 e su dati
Ministero dellInterno al 19.03.2004
Domiciliate Residenti

* dati a disposizione solo per i residenti

Dai dati dei permessi di soggiorno rilasciati alle donne nigeriane le quote percentuali
pi alte si collocano nella fascia det tra i 25 e 29 anni , mentre dai dati anagrafici i
valori pi alti emergono nella fascia dai 30 a 34 anni.

Donne somale

La presenza nel mercato del lavoro delle donne dellarea dellAfrica sub -sahariana
emerge anche in modo rilevante, dai dati dei permessi di soggiorno, tra le donne
somale.
Dai dati delle iscrizioni anagrafiche la componente femminile sul totale dei residenti
somali nel periodo compreso tra il 1998 e il 2003 presenta una quota percentuale pi
alta (63%) rispetto ai residenti della comunit somala nel 2003 di cui le donne
rappresentano il 55% (74% dei permessi di soggiorno).
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Le ragioni di questo calo percentuale possono essere ricondotte alla diminuzione di
somali residenti negli ultimi anni. In effetti, i valori pi alti relativi alla loro presenza
tra gli iscritti in anagrafe possono essere riscontrati nel triennio 1998-2000.
Il periodo di maggiore immigrazione nel Comune di Padova delle donne somale
residenti prevalentemente nel 1998 risale agli anni compresi tra il 1992 e il 1995. Dai
dati dei permessi di soggiorno emerge invece che le donne sono immigrate in Italia
principalmente negli ultimi anni Ottanta, mentre nel 1992 presenta una quota pari al
37,5%.
La loro presenza nel territorio e di conseguenza in Via Anelli legata principalmente
a motivi lavorativi nel settore domestico. Dai dati dei permessi di soggiorno emerge
che il 75% delle donne somale ha fatto richiesta di permessi per motivi di lavoro
subordinato e solo il 25% per ricongiungimento familiare (Grafico 46).
Diversamente rispetto alle altre nazionalit dellarea africana, la maggior presenza
della componente femminile della comunit somala emerge anche dai dati dei
permessi di soggiorno per motivi familiari: gli uomini raggruppano il 40% dei
permessi, mentre le donne rappresentano il 22%.
Le donne somale residenti al 10.10. 2003 hanno unet media di 30 anni. In effetti,
dai dati dei permessi di soggiorno le donne pi mature tra i 30 e 39 anni
rappresentano il 50%. Nel 1999 tuttavia, anno in cui la comunit somala ha registrato
una maggiore presenza tra i residenti, il 44% di donne somale aveva unet media
compresa tra i 25 e 29 anni e il 27% tra i 30 e 34 anni.
Le ragioni per le quali la media det delle donne somale supera i 30 anni, et pi
adulta rispetto alle altre donne di Via Anelli generalmente pi giovani, possono
essere ricondotte alla loro presenza nel territorio dagli ultimi anni Ottanta. Dai
permessi di soggiorno emerge che le donne somale sono immigrate in Italia dal 1987
al 1998, mentre dai dati anagrafici si osserva che sono immigrate nel Comune di
Padova dal 1992 al 1999.
La stabilit sul territorio della comunit somala, evidenziata anche dal suo
trasferimento in altre zone della citt in cerca di una sistemazione abitativa migliore,
emerge anche dalle interviste agli operatori sociali: sono pochi i casi in cui le donne
somale cercano lavoro e in genere la loro presenza passa quasi inosservata per il
resto dei residenti.


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2.10.2 Le donne dei paesi arabi

La presenza femminile della comunit marocchina presenta i valori percentuali pi
bassi rispetto alle donne dei principali gruppi nazionali. Dai dati anagrafici si osserva
che del totale di donne straniere residenti nel 2003 le donne marocchine
rappresentano solo il 10% (12% del totale di donne domiciliate).
Del totale di immigrati marocchini che sono stati residenti in Via Anelli dal 1998 al
2003, la componente femminile si mantenuta su circa l8% del totale. Le donne
marocchine rappresentano il 2% del totale dei residenti nel 2003 e sono immigrate nel
Comune di Padova a partire dal 1998 accompagnando landamento
dellimmigrazione maschile. Si tratta comunque di donne molto giovani in et
compresa tra i 25 e 29 anni (residente e domiciliate).
Gran parte delle donne musulmane sono arrivate in Italia per ricongiungimento
familiare, al seguito del marito e con figli. Nel caso del capofamiglia emigrato con
uno dei figli maschi molte donne sono immigrate in un secondo momento insieme
agli altri figli che erano rimasti nel paese dorigine. In effetti, dai dati dei permessi di
soggiorno si osserva che il 94% delle donne marocchine ha fatto richiesta di permessi
per motivi familiari, mentre solo il 6% lha fatto per lavoro.
Molte donne marocchine sono diventate madri durante il periodo di residenza dal
1998 al 2003. Dallanalisi dei nuclei familiari residenti emerge che il 60% delle
donne marocchine ha almeno un figlio di cui il 26% ne ha pi di uno. Incrociando le
date di nascita dei bambini con gli anni di residenza si evince che il 37% delle donne
diventata madre nello stesso periodo di residenza o entro i tre anni precedenti
allisc rizione anagrafica. In effetti, il 78% dei bambini nato nel periodo compreso
tra il 1997 e il 2003.

Dalle interviste emerge una gran solitudine delle donne marocchine: provenendo da
una societ dove tradizionalmente si imposta la concezione patriarcale della
famiglia, organizzata sulla separazione dei ruoli sessuali, le donne sono confinate allo
spazio privato. Si tratta di donne di religione musulmana dedite ai lavori domestici e
non inserite nel mercato del lavoro. La barriera linguistica impedisce loro di
socializzare al di fuori del gruppo di appartenenza e in alcuni casi di muoversi
liberamente nella citt: evidenziano una gran difficolt a comunicare quando escono
dallo spazio familiare.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 76
Le donne musulmane di Via Anelli trascorrono lintera giornata da sole in un
contesto in cui non esistono n momenti dincontro n rapporti di vicinato. Lo stato
dinsicurezza e di degrado al di fuori d ella propria abitazione le condiziona a restare
allinterno dei miniappartamenti: una casa che in ogni modo resta estranea e non
sentono come propria. Abituate inoltre a vivere la famiglia allargata si trovano in
Italia senza i legami delle reti parentali. La difficolt di trovare forme dinserimento
sociale genera in molte di queste donne un irrigidimento nei rapporti con lesterno e
periodi di profonda depressione.
Tramite la scolarizzazione dei figli tuttavia hanno lopportunit di uscire di casa e di
poter comunicare con gli insegnanti e gli operatori sociali. Gli operatori, oltre ad
offrire lappoggio scolastico ai minori, savvicinano a queste donne per lo scambio
dinformazioni e la risoluzione di problemi quotidiani che riguardano anche le
difficolt incontrate per le diversit culturali relative alleducazione dei figli. Le
donne musulmane manifestano comunque un gran desiderio ad imparare e a
partecipare ai corsi di lingua italiana, a cercare lavoro, a muoversi autonomamente
per lespletamento deg li adempimenti burocratici. Alcune di loro, in effetti, cercano
di procurarsi qualche entrata con piccoli lavori di sartoria in casa.

Tunisine
Dai dati dei permessi di soggiorno, le donne tunisine rappresentano il 5% del totale
delle donne domiciliate. Si tratta comunque di una comunit la cui presenza numerica
- sia tra i residenti che tra i domiciliati - molto inferiore rispetto alle comunit di
nigeriani e marocchini. Questo gruppo nazionale tuttavia arrivato in Via Anelli a
partire dal 1999 e si consolidato tra i residenti con lingresso di nuclei familiari
completi. In effetti, al seguito del marito immigrato in precedenza con uno dei figli
maschi, la maggioranza delle donne residenti immigrata in Italia assieme ad altri
figli. Dai dati dei permessi di soggiorno emerge che il 66% delle donne ha fatto
richiesta di permessi per motivi familiari.
Il tasso di maternit delle donne tunisine, con una media di tre figli ognuna, inoltre
pi alto rispetto a quello delle altre donne. Oltre ai figli immigrati con il capofamiglia
e a quelli che hanno fatto ingresso in un secondo momento assieme alle madri, il 50%
delle donne marocchine, con unet media di 40 anni, ha avuto altri figli durante il
periodo di residenza.

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2.10.3 Le donne dellEst

Delle nazionalit dellEuropa dellEst che sono emerse dalle iscrizioni anagrafiche e
dai permessi di soggiorno (albanesi, rumeni, moldavi), le donne della comunit
rumena presenta le quote percentuali pi alte pari al 24% del totale di residenti
rumeni nel periodo 1998-2003.
In ogni modo la loro presenza nel complesso Serenissima stata significativa fino
al 1999, a differenza della popolazione straniera residente nel Comune di Padova
dove i rumeni rappresentano la prima comunit dellEuropa dellEst e il gruppo
straniero pi numeroso con un peso percentuale del 14% sul totale dei cittadini
stranieri residenti.
Dalle interviste emerge anche lo spostamento dei rumeni in altre zone della citt negli
ultimi anni Novanta. Rispetto alla presenza femminile si trattava generalmente di
gruppi di tre o quattro donne in uno stesso appartamento. Molte di loro, in occasione
della regolarizzazione del 1998, hanno cercato unaltra si stemazione abitativa ai fini
di far arrivare mariti e figli.
Nei miniappartamenti del complesso residenziale vivevano anche giovani ragazze,
molte di loro prostitute, arrivate in Italia negli ultimi anni Novanta che scappavano
dalla situazione di povert della Romania con il preciso obiettivo di riunire i soldi da
mandare ai loro familiari.
Lultima regolarizzazione del 2002 ha stimolato, secondo la testimonianza degli
operatori sociali, il reingresso di alcune donne rumene nei condomini di via Anelli. In
questo caso tuttavia si tratta di donne pi mature, molte di loro separate o vedove con
figli adolescenti. A differenza delle prime giovani rumene, queste donne vengono in
Italia da sole in cerca di un lavoro come badanti ai fini di poter pagare gli studi ai
propri figli rimasti nel paese dorigine. Queste donne rumene, come frequente tra le
donne dellEst, hanno un alto livello distruzione: molte di loro sono laureate in
ambito scientifico (matematica, ingegneria) e nonostante abbiano molta facilit ad
imparare litaliano trovano generalmente lavoro come badanti o addette alle pulizie.





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2.10.4 Le donne delle nazionalit minoritarie

Dei 21 gruppi nazionali stranieri emersi dai dati anagrafici al 10.10.2003, solo in 10
comunit si osserva la presenza di donne tra i propri connazionali. Dividendo le
nazionalit straniere pi numerose da quelle con meno presenze, i valori percentuali
delle donne nigeriane, marocchine, tunisine e somale riuniscono l88% del totale
delle donne residenti nel 2003, mentre un gruppo minoritario di altre 6 nazionalit
23

raggruppano il 12%.

Graf. 48 Percentuale di donne dei gruppi nazionali
minoritari residenti e domiciliate in via Anelli
88
78
12
22
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Residenti Domiciliate
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31.12. 2003 e su dati Ministero
dellInterno al 19.03.2004
Gruppo maggioritario Gruppo minoritario


Dai dati dei permessi di soggiorno emerge che il gruppo maggioritario composto da
quattro gruppo nazionali (nigeriani, marocchini, somali e tunisini) rappresenta il 78%
del totale di donne, mentre il gruppo minoritario pari al 22% corrisponde alle quote
percentuali delle donne appartenenti a 18 comunit straniere diverse
24
.
La componente femminile delle comunit straniere minoritarie presentano i valori
percentuali pi alti nelle fasce det comprese tra i 30 e 44 anni, con unet media pi
adulta rispetto al gruppo maggioritario. Le principali nazionalit presentano, in
effetti, le quote pi alte nelle fasce det tra i 25 e 29 anni tra le donne domiciliate e
tra i 30 e 34 anni tra le donne residenti.

23
cinese, cingalese, colombiana, togolese, greca e guineana
24
albanese, austriaca, cinese, colombiana, filippina, ghanese, greca, guineana, liberiana, moldava, rumena, russa,
somala, spagnola, srilankese, togolese, ucraina, uruguayana.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 79
2.11 I minori

La stima dei minori che abitano nel complesso Serenissima di via Anelli risulta
duplicemente complessa: da una parte la presenza di immigrati irregolari esclude la
possibilit di censire i loro figli minori; dallaltra, la quota di minori non registrati a
titolo personale nei permessi di soggiorno favorisce la perdita dei dati sui minori di
14 anni inseriti nei permessi di soggiorno dei genitori.
Ai fini di una corretta lettura dei dati, riportati di seguito, importante tener presente
che si tratta di minori iscritti in anagrafe da adulti con regolare permesso di soggiorno
residenti nel complesso edilizio.
Le fonti pi importanti per poter procedere ad una stima della presenza dei minori
sono state costituite principalmente dalle iscrizioni anagrafiche, dalle interviste agli
insegnanti e mediatori culturali delle scuole del quartiere
25
(materna, elementare e
media) e agli operatori del centro diurno di sostegno scolastico pi vicino al
complesso residenziale.
Dalle iscrizioni anagrafiche del periodo compreso tra gli anni 1998 e 2003 emerge la
presenza di 92 minori pari al 11% del totale di residenti che ha fissato dimora nel
complesso edilizio nellarco dei sei anni esaminati. Del totale di minori residenti nei
diversi anni il 54% nato a Padova, il 35% nel paese dorigine e l11% in altri
comuni italiani.
Nel triennio 2000-2003, si registra un forte incremento di bambini neonati che
rappresentano il 40% del totale di minori residenti negli anni compresi tra il 1998 e il
2003 e il 62% dei minori residenti al 10 ottobre 2003.








25
Scuola materna Pio X; Scuola Elementare Giovanni XXIII; Scuola Media Mameli sede Pacinotti.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 80
Graf. 49 Percentuale minori residenti
al 10.10.2003
Minori
10%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 10.10.2003


Dallanalisi dei dati ana grafici dei minori iscritti al 10.10.2003, pari a 39 residenti, si
osserva unalta percentuale di minori nati nel territorio nazionale: se si aggregassero i
valori percentuali dei minori nati nel Comune di Padova (63%) ai valori dei minori
nati in altri comuni italiani (13%) si raggiungerebbe una quota pari al 76%
corrispondente ai minori stranieri nati in Italia.

Graf. 50 Luogo di nascita dei minori residenti in via Anelli
nel periodo 1998-2003
valori assoluti
9
11
16
23
21
24
4
3
5
4
5
5
7 5
15
10 12
9
0
5
10
15
20
25
30
35
40
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di
Padova 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)

Estero
Altri Comuni
italiani
Comune di
Padova




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Osservatorio Regionale Immigrazione - 81
Come evidenziato dal grafico, nel 2000 si osserva un notevole aumento del totale dei
minori stranieri dovuto prevalentemente alliscrizione all anagrafe di minori nati
allestero (27%).
Nel biennio 2000-2001 il totale di minori si mantiene sugli stessi valori: la stabilit
raggiunta in questi anni non risale tuttavia ad una permanenza nel Complesso edilizio
degli stessi minori residenti nel 2000. Dallanalisi dei dati anagrafici di entrambi gli
anni emerge nel 2001 un aumento di minori nati nel Comune di Padova pari a 1,4
volte rispetto al 2000, mentre si osserva una diminuzione pari a 1,5 volte di minori
nati allEstero (la quasi totalit nel paese dorigine) che sono stati cancellati dai
registri anagrafici.

Per quanto riguarda le nazionalit si tratta prevalentemente di minori nigeriani,
tunisini e marocchini. Nellarco dei sei anni esaminati (1998 -2003), i minori residenti
appartengono a 15 nazionalit straniere, pari al 40% del totale dei 38 gruppi
nazionali stranieri che hanno fissato residenza nel complesso Serenissima. Tra
queste nazionalit presentano i valori percentuali pi alti le comunit nigeriana,
marocchina, tunisina e somala.
Laumento del totale dei minori residenti stato graduale dal 1998 al 2003, dovuto
principalmente allincremento degli iscritti in anagrafe appartenenti alle nazionalit
nigeriana, tunisina e marocchina che si sono consolidate nellarco di questi sei anni.
La presenza dei minori nigeriani risale al 1999 ed aumenta notevolmente negli anni
successivi rappresentando l11% nel 1999 e il 50% nel 2003 del totale di minori
residenti. Laumento dei mi nori nigeriani e di conseguenza la loro superiorit sugli
altri minori, causato dallincremento di bambini nati negli anni compresi tra il 1999
e il 2003. Si tratta di minori nati prevalentemente nel Comune di Padova (74%)
durante il periodo di residenza della madre nel complesso edilizio di via Anelli.






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Graf. 51 Presenza dei minori stranieri residenti nel
periodo 1998-2003 per nazionalit
valori assoluti
2
8
10 8
6
2
9
14
15
19
4
5
5
4 5
2
1
5
5
6
7
0%
20%
40%
60%
80%
100%
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di
Padova al 31 dicembre (al 10 ottobre per il 2003)
V
a
l
o
r
i

p
e
r
c
e
n
t
u
a
l
i
Altre
Tunisina
Somala
Nigeriana
Marocchina
Italiana


Come si pu rilevare dal grafico anche notevole laumento dei minori arabi. La
presenza di minori marocchini rivela valori pi significativi nel triennio 2000-2002.
Del totale di minori residenti le quote di marocchini e nigeriani raggiungono valori
molto simili nel 2000, mentre nel 2003 i minori marocchini rappresentano il 16% di
fronte al 50% dei nigeriani.
Laumento di tunisini residenti invece riconducibile alla presenza di alcuni nuclei
familiari composti da un alto numero di minori (figli e nipoti). In effetti, nel 2003 i
minori tunisini (18%) raggruppano valori percentuali pi elevati rispetto ai
marocchini (16%).
Allaumento dei minori n igeriani, marocchini e tunisini corrisponde per un notevole
decremento dei minori delle altre nazionalit. Dallanalisi dei dati anagrafici al 10
ottobre 2003 non emerge alcuna presenza di minori italiani, diminuiti notevolmente
nel 2000 rispetto agli anni precedenti.
Lesigua presenza numerica di minori appartenenti ai gruppi nazionali minoritari pu
essere spiegata sia dallaumento delle comun it straniere maggioritarie sia, come nel
caso dei minori rumeni e somali, dal trasferimento della propria comunit in altre
zone residenziali.
La presenza dei minori somali, in effetti, pari al 5% del totale dei minori residenti nel
2003, rappresentava il 20% nel 1998 e il 26% nel 1999. Dallanalisi dei dati
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 83
anagrafici inoltre si osserva che la diminuzione dei minori somali e rumeni non
stata causata dai minori che negli anni successivi hanno raggiunto la maggiore et,
bens dalla loro cancellazione dalle iscrizioni anagrafiche: l89% dei minori somali
residenti nel 1999 aveva unet compresa tra 0 e 6 anni.


Fasce det
Lalta quota percentuale di minori residenti nati a partire dal 2000 e la bassa presenza
di minori di via Anelli iscritti nelle scuole del quartiere rende attendibile lidea che
si tratti, nella stragrande maggioranza, di bambini in et prescolare.

Graf. 52 bis Minori residenti al 10.10.2003 per
genere e classi di et scolare - valori assoluti
13
1
5
1
7
8
1
2
20 15 10 5 0 5 10 15 20
0-2
3-5
6-13
14-17
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al
10.10.2003
Femmine Maschi

Come illustrato dal grafico, al 10 ottobre 2003 il 63% dei minori residenti si
concentra nella fascia det compresa tra 0 e 5 anni.
Nella fascia di et che pu accedere alla scuola dellinfanzia (compresa tra i 3 e 5
anni) prevalgono i maschi, mentre tra i bambini in et da frequentare la scuola
primaria e secondaria (6-13 anni) prevalgono le donne.

A differenza degli adulti i residenti minorenni si caratterizzano, soprattutto per i
bambini entro i due anni det, per la maggioranza della componente femminile.
Graf. 52 Minori residenti al 10.10.2003 per
genere e classi quinquennali di et -
valori assoluti
14
4
1
1
14
2
0
2
20 15 10 5 0 5 10 15 20
0-4
5-9
10-14
15-17
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di
Padova al 10.10.2003
Femmine Maschi
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Come si evidenzia dal grafico, per quanto riguarda i sei anni del periodo esaminato
(1998-2003), i minori entro i 4 anni det presentano i valori pi alti in tutti gli anni
con una differenza percentuale molto elevata rispetto alle altre fasce di et.
In effetti, nella fascia di et compresa tra 0 e 4 anni si concentra il 74% di minori
residenti nel 2003, mentre nel 1998 questa stessa quota pari al 45%.



importante sottolineare che rispetto alla fascia di et compresa tra i 10 e 14 anni
dei residenti nel 2003 non emerge dai dati anagrafici la presenza di minori maschi
residenti. Dalle interviste agli operatori sociali e ai mediatori culturali emerge tuttavia
la presenza di alcuni minori maschi domiciliati in via Anelli con unet media
compresa tra i 13 e 14 anni.
Dallanalisi dei dati anagrafici si osserva che questa fascia di et (10-14) presenta i
valori pi alti nel 2000 rispetto agli anni precedenti. Considerando inoltre che alla
diminuzione di minori in questa fascia det corrisponde negli anni successivi un
aumento proporzionale a favore dei minori nella fascia tra i 15 e 17 anni, emerge che
i minori tra i 10 e 14 del 2000 sono rimasti residenti nel complesso di via Anelli fino
al 10.10.2003.
Graf. 53 Presenza minori residenti per classi
quinquennali di et. Periodo 1998-2003
valori assoluti
9
12
24
27
24
28
6
5
6
4 9
6
0
5
10
15
20
25
30
35
40
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ufficio Anagrafe del Comune di Padova al 31
dicembre (al 10 ottobre per il 2003)
15-17
10-14
5-9
0-4
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 85
2.11.1 La scuola: minori di Via Anelli


Dalle interviste agli insegnanti delle scuole del quartiere pi vicine al complesso
Serenissima, emerge una percentuale molto bassa di studenti domiciliati in via
Anelli rispetto agli alunni stranieri che frequentano le scuole.

La quota di minori stranieri che risulta dalle iscrizioni anagrafiche non presenta
particolari differenze rispetto al numero di alunni stranieri di Via Anelli iscritti nelle
scuole interpellate. In effetti, la maggior parte dei minori residenti ha unet media
compresa tra 0 e 4 anni: bambini che generalmente trascorrono le giornate in casa
insieme alle proprie madri.

Tutti gli insegnanti e operatori scolastici intervistati (mediatori culturali, educatori,
psicologi) segnalano una notevole diminuzione nel 2003 rispetto agli anni precedenti,
soprattutto al biennio 2000-2001, di alunni che frequentano le scuole e vivono nei
palazzoni del complesso residenziale.
La causa di questo decremento dipende principalmente dal trasferimento delle
proprie famiglie in altre aree residenziali. Dallanalisi delle iscrizioni anagrafiche e
dalle interviste agli operatori sociali emerge, in effetti, il trasferimento di alcune
comunit di residenti in zone molto vicine allo stesso complesso edilizio o in
periferia.
La ricerca di soluzioni abitative migliori in altre aree della citt motivata dalla
necessit di un alloggio adatto ai fini dei ricongiungimenti familiari e dalla nascita di
nuovi figli - non ha provocato necessariamente il cambio di scuola degli alunni. Su
suggerimento di mediatori culturali e insegnanti, molti minori continuano a
frequentare la stessa scuola raggiungendola per da zone pi lontane.



Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

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Tab. 1 Stima dei principali gruppi nazionali che frequentato le diverse scuole e vivono o hanno
vissuto in Via Anelli


LUOGO DI RESIDENZA a
marzo 2004
SCUOLA
Via Anelli Materna Elementare Media
Nigeriani x
Marocchini x x
Tunisini x x x
Altro

Albanesi x
Rumeni x
Somali x


Il maggior numero di alunni di alcuni gruppi nazionali nelle diverse scuole
(materna, elementare, media) traduce la diversa concentrazione dei minori di ogni
nazionalit in determinate fasce di et.
Le quote percentuali pi alte dei minori nigeriani si presentano tra i bambini in et
compresa da 0 a 6 anni nati prevalentemente a Padova. La presenza dei minori
nigeriani, in effetti, pi frequente nella scuola elementare.
La maggior parte dei minori tunisini invece si concentra in due fasce diverse det:
bambini molto piccoli tra 0 e 3 anni, generalmente nati in Italia; e minori sopra i 14
anni, generalmente immigrati in Italia con parte del nucleo familiare. Nel caso dei
bambini sopra i 14 anni si tratta di ricongiungimenti parziali completati nel tempo: il
padre, emigrato per primo in Italia insieme ad uno dei figli (da 14 a 17 anni), viene
raggiunto in un secondo momento dal resto della famiglia (madre ed altri figli tra i 6
e 12 anni). Nel caso dei minori marocchini la situazione molto simile a quella dei
tunisini: i minori marocchini sono emigrati generalmente con o al seguito del padre
o sono venuti in Italia da soli indirizzati ad un fratello, zio o parente domiciliato in
via Anelli.




Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 87
Scuola materna

Nella scuola materna la presenza di bambini che vivono nel complesso Serenissima
presenta valori molto bassi rispetto al totale di alunni stranieri iscritti pari al 30% nel
2003. Di tutti i bambini di Via Anelli che nei diversi anni hanno frequentato la scuola
sono stati pi presenti i minori nigeriani, tunisini e alcuni somali.
Superata nei primi tempi la difficolt della lingua, i bambini manifestano una gran
propensione allinserimento pi o meno difficoltoso secondo la nazionalit. Si tratta
comunque di bambini che, finite le ore scolastiche, tornano a casa e rimangono
chiusi nei miniappartamenti del complesso edilizio. Sorge in modo evidente, come
manifestato dagli insegnanti, che la scuola diventa lunico spazio fisico e temporale
di sfogo e di socializzazione di questi bambini.

Scuola elementare

I minori di via Anelli che frequentato la scuola elementare appartengono nella
maggior alle comunit dellarea araba e nello specifico a quella marocchina. La
presenza di minori nigeriani invece pi bassa rispetto a quella dei maghrebini, ma
si tratta comunque di minori che abitano in altre zone del quartiere e di cui solo
alcuni hanno vissuto temporaneamente nel complesso residenziale. Negli ultimi anni
Novanta, in effetti, hanno frequentato la scuola bambini albanesi e rumeni che si sono
trasferiti in altre zone della citt.
Nonostante la vicinanza tra la scuola e il complesso residenziale, i bambini vengono
sempre accompagnati a casa dalle mamme, dai fratelli o daicompagni di scuola pi
grandi. In effetti, dalle interviste agli insegnanti e agli operatori emerge quanto sia
manifesta lapprensione dei genitori nei confronti dei figli per la situazione
dinsicurezza in via Anelli. I bambini della scuola elementare risentono anche della
mancanza di punti ricreativi non solo allinterno dellabitazione , ma anche rispetto
agli spazi aperti. Il cortile del complesso edilizio risulta inutilizzabile a causa del
degrado ambientale, linsicurezza e lo s paccio di droga a tutte le ore favorendo la
ricerca di strutture alternative. Finito lorario di scuola molti di loro frequentano il
centro diurno dappoggio scolastico del quartiere dove, oltre a fare i compiti
scolastici, possono trascorrere il resto della giornata fino alluscita dei genitori dal
lavoro.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 88

Scuola media
I minori che frequentano la scuola media ed abitano nel complesso residenziale sono
nella maggior parte di nazionalit marocchina e tunisina, molti di loro immigrati in
Italia per ricongiungimento familiare. I minori somali provengono da famiglie
sistemate in altre aree residenziali vicine, a differenza di alcuni bambini somali che
avevano frequentato la scuola materna prima di spostarsi in altre zone della citt.
Dalla testimonianza di alcuni operatori sociali e mediatori culturali intervistati
emerge inoltre la presenza di numero ristretto di minori non accompagnati che sono
stati ospitati in case daccoglienza: molti di loro erano indirizzati allabitazione di un
parente, fratello o zio che tante volte per non ha potuto alloggiarli; altri invece sono
arrivati completamente da soli senza reti familiari in Italia.

Per i minori marocchini, in et compresa tra i 14 e 18 anni, il ricongiungimento con
il resto della famiglia rimasta nel paese dori gine (madre e fratelli) risulta pi
difficoltoso e con tempi di attesa molto lunghi. Dalle interviste agli insegnanti,
mediatori culturali, insegnanti e psicologi che lavorano con i minori emerge in modo
significativo quanto i minori marocchini risentano fortemente della separazione dal
resto della famiglia. La necessit di trovare unaltra sistemazione abitativa ai fini del
ricongiungimento familiare diventa fondamentale : i miniappartamenti di via Anelli
sono in condizioni non solo inadeguate dal punto di vista dei requisiti dellabitabilit
(metratura e condizioni insufficienti per il numero di abitanti) ma sono inseriti in un
contesto di forte degrado che li rende, come definiscono i capifamiglia, inappropriati
per il nucleo familiare. La sistemazione abitativa in via Anelli condiziona il
quotidiano, le scelte di vita dei minori e le loro famiglie rappresentando quindi il
primo ostacolo da superare .
Gli adolescenti maghrebini vivono anche lansia dei genitori per un possibile
coinvolgimento dei figli nel traffico di stupefacenti. In effetti, da quanto risulta dal
lavoro della Polizia e degli operatori sociali presenti nel complesso residenziale,
molti dei giovani maghrebini senza permesso di soggiorno che girano nel cortile
durante il giorno, lavorando nello spaccio di droga, sono minori sedicenni.
I minori, di conseguenza, fuori dellorario scolastico rimangono nelle proprie
abitazioni. La socializzazione tra gli stessi adolescenti che abitano nel complesso
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 89
residenziale avviene a scuola, al centro di appoggio scolastico o in modo casuale nei
corridoi dei condomini.
Nei gruppi familiari in cui la figura materna assente, i minori, oltre alle energie
investite nella propria formazione, assumono le responsabilit degli adulti e coprono
il ruolo di mediatori tra la famiglia e la societ in cui cercano dinserirsi: i ragazzi si
occupano generalmente dei compiti casalinghi, la compilazione della modulistica ed
altri adempimenti burocratici.

Dalle interviste agli operatori scolastici emerge inoltre che, nonostante le tante
difficolt riscontrate, relative alle condizioni di vita nel Complesso, i minori di Via
Anelli hanno grandi potenzialit. Si tratta di adolescenti che conoscono due o tre
lingue (italiano, lingua ufficiale e il dialetto della propria regione), fortemente
motivati alla propria formazione professionale. Le difficolt che devono affrontare
quotidianamente li fa maturare molto prima rispetto ai loro coetanei e li spinge a
canalizzare tutti gli sforzi nel raggiungimento di obiettivi anche familiari: crescere
professionalmente, ottenere un titolo di studio che permetta loro di trovare una buona
posizione lavorativa, aiutare la famiglia e migliorare la vita nel paese dorigine.

I minori di Via Anelli sono sottomessi ad una tensione costante: mancanza di propri
spazi in condizioni di disagio abitativo (5 e 6 posti letto in appartamenti da 30 metri
quadri), andirivieni permanente di persone che entrano ed escono dai condomini,
rumore costante anche durante la notte, urla, stato igienico-sanitario a rischio di
malattie infettive
26
. Molti hanno vissuto episodi di scontri violenti tra diverse
comunit straniere: il rischio di potenziali risse li condiziona anche a rimanere nelle
proprie abitazioni. Per la maggioranza dei minori, bambini e adolescenti,
linserimento nella societ italiana subordinato alle condizioni di vita nei condomini
di via Anelli.

26
Si riporta, in parte, i contenuti di una comunicazione firmata da un Pediatra di Base del quartiere rivolta al Direttore
del Servizio Igiene dellUlss 16 il 22.05.2003: Le segnalo che ho avuto modo di constatare in pi occasioni, recandomi
nel Complesso Serenissima di via Anelli, sia come Pediatra di Base per effettuare visite domiciliare ai miei pic coli
pazienti, sia come medico di unassociazione di volontariato, una grave e perdurante igienico sanitaria che interessa un
po tutto il complesso di 6 palazzi () Non mi sembra una situazione sicura ed adeguata per chiunque, ma soprattutto
per i bambini costretti a vivere in 4 persone in un appartamento di due stanze di 30 metri quadrati () non possono mai
uscire di casa, stante i rischi per la salute e lincolumit

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Osservatorio Regionale Immigrazione - 90

2.12 La coabitazione


Via Anelli si contraddistinta da un movimento costante di persone che entrano ed
escono dalle porte dei cancelli dellarea condominiale. Il complesso edilizio sembra
svolgere diverse funzioni in base a chi ci abita o a chi lutilizza: lavoratori e famiglie
o spacciatori.
In uno spazio limitato si trovano a convivere due gruppi nazionali maggioritari,
nigeriani e marocchini, assieme ad una pluralit di nazionalit straniere che si sono
dileguate e alternate nel tempo, ma che si mantengono presenti. Le maggiori tensioni
sono state generate dagli scontri tra diversi gruppi etnici che per sono stati motivati
dagli interessi sul dominio del territorio per il traffico di stupefacenti.
In questo contesto i cittadini che abitano nei miniappartamenti di via Anelli
trascorrono il poco tempo libero a disposizione dentro la propria abitazione,
indifferenti ma consapevoli del mondo in costante movimento che esiste fuori.
Risulta colorito ma significativo osservare dallesterno le finestre dei sei condomini
tappezzate da una successione di antenne satellitari, uno dei pochi contatti diretti
con la realt dei propri paesi dor igine .
Gli eventuali conflitti culturali nascono prevalentemente dalla presenza di rifiuti, il
rumore, la musica che si sente nelle ore della notte, le urla e le bestemmie provenienti
dai diversi gruppi che sincontrano nel co rtile. Le tensioni crescono con la
sospensione saltuaria dei servizi, la presenza di tossicodipendenti sulle scale e nei
corridoi, di gente che costantemente sale e scende le scale in mezzo a bottiglie di
birra frantumate.
Ad eccezione degli scontri tra i gruppi di alcuni nigeriani e tunisini per il controllo
del traffico di stupefacenti, i conflitti emersi vengono gestiti da alcuni momenti
dincontro in occasione delle festivit, maggiormente stimolati dalle associazioni
religiose o del privato sociale che operano nel Complesso, o da isolati episodi
davvicinamento legati allo sport da tavola (ping- pong) o allorganizzazioni di
manifestazioni musicali e momenti di festa.

Diversi gruppi nazionali tuttavia hanno stimolato la creazione di luoghi
daggregazione e momenti di vita comuni taria legati alle proprie credenze religiose.
Nel 1999 per i residenti musulmani stata abilitata una moschea in uno dei locali dei
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

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condomini. La moschea frequentata maggiormente dai marocchini della comunit
berbera che abitano nei palazzi del Complesso, diventata anche punto di
riferimento, specialmente durante il mese di Ramadan, per altri musulmani che
vivono nel Comune di Padova. Molti immigrati della comunit nigeriana invece,
prevalentemente cristiano-cattolica, si riunisce durante la messa cantata in inglese e
francese nella Parrocchia di Pio X, molto vicina al complesso residenziale.

Lo stimolo a momenti daggregazione diventa complesso e difficoltoso nel contesto
in cui si trovano a convivere le comunit straniere di Via Anelli. Alcune attivit
economiche tuttavia creano delle occasioni per la condivisione d' interessi facilitando
cos la comunicazione tra gli immigrati di diversa provenienza. Nei diversi anni sono
nati diversi microambienti con attivit di ristorazione e di servizio: una trattoria, un
barbiere e vendita ambulante di prodotti vari nella rea condominiale esterna (piatti
caldi, bevande, abbigliamento, CD illegali). Alcuni di questi servizi tuttavia sono stati
chiusi per commercio abusivo, mentre altre unit abitative dei condomini sono state
adibite ad attivit commerciale come un Call-center ed internet point gestito dalla
comunit nigeriana.
Lapertura di commerci e punti vendita nelle vie adiacenti, a pochi metri da via
Anelli, hanno contribuito ai rapporti di vicinato con altre comunit immigrate
residenti nel quartiere: una lavanderia a gettoni, un bazar con la vendita di alimenti e
prodotti tipici e il centro commerciale vicino sono diventati luoghi di ritrovo, di
comunicazione e di vita comunitaria.
Gli episodi di criminalit e lo stato di degrado igienico-sanitario tuttavia hanno
condizionato in maniera decisiva la vita dei residenti dei sei condomini di via Anelli.
Larea esterna condominiale viene utilizzata solo come luogo di passaggio nei
momenti di entrata ed uscita dal complesso residenziale o di sfuggenti momenti di
incontro e di scambio dinformazioni. Lo spazio aperto principalmente territorio
delle persone che si recano al complesso residenziale ad altri scopi: il cortile
diventato veicolo d' informazioni, luogo d' incontro e di commercio di attivit illecite.



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3. LE PROBLEMATICHE EMERGENTI

3.1 Lo stato igienico sanitario



La situazione di degrado ambientale contraddistingue palesemente il complesso
residenziale Serenissima . La presenza di immondizie sparse nelle zone verdi, i
cassonetti strapieni di rifiuti sui marciapiedi, resti di vetri e bottiglie disseminate sul
cortile sono alcuni dei problemi maggiormente percepibili dallesterno della
recinzione in metallo che delimita il cortile sul quale sorgono i sei palazzoni.
Da quanto si potuto osservare nelle diverse occasioni in cui si visitato il
complesso edilizio ai fini del presente studio, allinterno dei condomini la situazione
simile: rifiuti vari, avanzi di cibo e bottiglie di birra spezzate allingresso, lungo le
scale e nei corridoi.
Dalla testimonianza di alcuni residenti del Complesso e del quartiere il
deterioramento diventato palese e insostenibile verso gli ultimi anni Novanta. Dai
documenti forniti dal Dipartimento di Prevenzione, Servizio dIgiene e Sanit
pubblica dellUlss 16 di Padova, emerge che i sopralluoghi e gli interventi eseguiti
anche a richiesta degli stessi residenti risalgono al 1994.
Le prime richieste dordine igienico -sanitario riguardavano soprattutto la presenza di
immondizie nei terreni incolti che saffacciavano tra i condomini dalla rea
perpendicolare a via Anelli. Negli anni successivi questo stato si esteso allarea
verde del complesso residenziale, alle autorimesse, al cortile e allinterno degli stessi
palazzi. Dal 1994, in un periodo di tre anni, la situazione si aggravata con la
presenza di tossicodipendenti e prostitute che favorivano lo spaccio di stupefacenti,
episodi di litigi, urti e danni alle macchine dei residenti.
La documentazione fornita dal Dipartimento di Prevenzione dellUlss 16 e dal Settore
Pianificazione Urbanistica e Ambientale, Squadra Edilizia e Inquinamento della
Polizia Municipale del Comune di Padova comprendono esposti, note, segnalazioni
dei residenti, relazioni, verbali di sopralluogo, ordinanze e diffide aventi come
oggetto, essenzialmente, diversi inconvenienti igienici a rischio di diffusione di
malattie infettive.
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Graf.54 Andamento diacronico dei sopralluoghi effettuati in
Via Anelli dal Dip. Prevenzione dellUlss 16 e dal Settore Edil.
e Inquinamento della Polizia Municipale del Comune di
Padova - valori assoluti
0
5
10
15
20
1997 1998 1999 2000 2002 2003
Fonte: ns. elaborazioni su informazioni dell' ULSS 16 di Padova al 20.06.2003 e della Polizia Municipale al 10.09.2003



Gli interventi da parte di entrambi i settori (Ulss e Polizia Municipale) sono stati
costanti dal 1997 e hanno riguardato principalmente i sopralluoghi effettuati nel
biennio 1998-1999. Come si pu osservare dal grafico nel 2001, rispetto agli ultimi
tre anni esaminati, non si registrano interventi di gran rilievo mentre aumentano i
sopralluoghi effettuati nel 2003. Le ragioni di una maggiore concentrazione degli
interventi in determinati periodi vanno ricondotte ai diversi episodi che hanno
coinvolto il complesso residenziale e i suoi residenti: il processo allamministratore
nel 1999, le diverse risse tra le comunit straniere, il maggior controllo sullarea
favorito dallapertura del Commissariato di Polizia Stanga nel 2001.
Gli inconvenienti igienico sanitari si sono allargati allintera area del complesso
residenziale e sono riconducibili principalmente alla presenza ingombrante di rifiuti
(alcuni causa dincendi), ad atti vandalici a vari componenti elettrici, a situazioni di
sovraffollamento e ad uninadeguata manutenzione dei condomini da parte di diversi
amministratori.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 94
Tab.2 Principali problemi igienico sanitari rilevati dal Dip. Prevenzione dellUlss 16 e dalla
Squadra Edil. e Inquinamento della Polizia Municipale del Comune di Padova nel periodo
1994-2003.

Area esterna Area interna

- Autorimesse: immondizie rifiuti sparsi e
sotto le griglie di aerazione; rottura di
alcune tubazioni di scarico; presenza di
siringhe usate ed abbandonate; garage
seminterrati allagati

- Intasamento delle tubazioni di scarico e,
fuoriuscita di acque fognarie provenienti
dagli appartamenti; forti odori fognari in
tutta la zona

- Area verde condominiale: rifiuti urbani
(bottiglie, cocci di vetro, lattine, sacchetti di
plastica, accessori veicoli e cicli)


- Rifiuti vari sul selciato del cortile e i
sottoportici

- Presenza di ratti e scarafaggi


- Rifiuti ed immondizie sparsi nei corridoi,
resti di cibo consumato.

- Perdita e infiltrazione dacqua negli
appartamenti (coinvolto limpianto elettrico).

- Mancanza illuminazione scale.

- Unit ad uso locali: dichiarazione
dinagibilit, gravi carenze igienico-sanitarie
dovute a sovraffollamento e promiscuit,
carenza di altezze daerazione (presenza
blatte, siringhe).

- Miniappartamenti: sovraffollamento,
insalubrit, incendi





In base alle diverse segnalazioni ricevute e alle relazioni di servizio degli operatori
istituzionali, gli interventi attuati hanno cercato di risolvere i problemi emergenti che
si sono ripresentati tuttavia in diverse occasioni.
Sono stati realizzati diversi lavori di adeguamento tecnico e di bonifica ambientale:
ripristino delle reti fognarie, igienizzazione dei locali, rimozione dei rifiuti, ristagno
dacque putride, ripristino degli allacciamenti elettrici, lavori di pulizia nei corridoi e
negli appartamenti, interventi di disinfezione per profilassi, derattizzazione e
deblattizzazione.
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Nel 1996 i residenti hanno firmato un esposto indirizzato alle autorit pubbliche in
cui definiscono in stato di degrado la situazione nel Complesso residenziale
27
: le
successive segnalazioni, esposti e richieste riguardavano diversi inconvenienti
igienici nonch problemi dordine pubblico che divenivano sempre pi palesi.
Lo stato igienico attuale non cambiato rispetto allesposto dei residenti d egli ultimi
anni Novanta. I cassonetti dei rifiuti non sono sufficienti per il totale di persone che
abitano negli appartamenti del complesso residenziale: le immondizie vengono
depositate nelle autorimesse o eventualmente i carrelli della spesa del supermercato
del centro commerciale vicino vengono utilizzati come contenitori successivamente
abbandonati allinterno dellarea condominiale e lungo i marciapiedi.
La convivenza allinterno del Residence diventata molto complicata: i rifiuti buttati
dalle finestre e la sporcizia generalizzata esigono lavori di pulizia quotidiani e
costanti a spese a carico dei proprietari.
Da quanto espresso durante le interviste a residenti e proprietari le persone che
vivono nei miniappartamenti sono sottoposti, di giorno e di notte, al rumore e alla
confusione costante: urla e litigi dei gruppi di giovani legati allo spaccio di droga
che girano nel cortile, movimento permanente di persone che entrano ed escono dal
Complesso.
I problemi igienici e dillegalit di via Anelli allargato ad un ambiente non sicuro
nelle altre zone dellarea urbana sono stati rilevati da una ricerca sul senso della
salute collettiva per gli abitanti del rione Stanga di Padova condotta per il Progetto
Agave del Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale di Padova
28
.
La salute psicofisica nei gruppi di immigrati
29
interpellati stata messa in relazione
alla salute sul lavoro e alle condizioni abitative. Rispetto al lavoro sono stati
evidenziati ambienti non sicuri, orari pesanti e talvolta contatto con sostanze
altamente nocive aggravati dai problemi di igiene, di mancanza di spazio e di
rumorosit concernenti la casa. Oltre alla necessit di una casa idonea per vivere
stata rilevata anche nel gruppo dei bambini il bisogno di condizioni abitative adatte ai
momenti di studio.

27
Esposto inviato dai residenti in data 04.11.1996 al Sindaco, lUfficio Igiene, il Comando di Polizia, il Questore di
Padova, il Mattino di Padova e il Gazzettino
28
Progetto Agave: una ricerca sul senso della salute collettiva per gli abitanti del rione Stanga di Padova in
Narrare in gruppo, prospettive cliniche e sociali, Armando Editore, marzo 2004, p.77.
29
La ricerca stata svolta tramite la conduzione di diversi focus group coinvolgendo complessivamente 73
partecipanti.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 96
La questione della sicurezza nei gruppi di immigrati stata espressa soprattutto in
relazione alla preoccupazione espressa dalle mamme abitanti nei palazzoni del
residence Serenissima per i propri figli relativa anche alla presenza delle siringhe
nei parchi e nei giardini e concernente un ambiente non adatto alla crescita dei
bambini. Come ha rilevato la ricerca tra vari gruppi (terza et, adolescenti, famiglie e
immigrati), Via Anelli emerso come problema specifico: carenze di spazio, di
igiene e di tranquillit, in un ambiente non sicuro, sono state denunciate non solo
dalle famiglie dorigine straniera che vivono nei miniappartamenti del complesso
residenziale, ma anche dalle famiglie che vivono questa situazione di grosso disagio
de lle vie limitrofi.


3.2 Lordine pubblico

Nellarea condominiale del Residence Serenissima si sono ripresentati diversi
episodi dordine pubblico che hanno coinvolto i diversi settori delle forze dellordine.
Il susseguirsi di una serie di problemi concernenti lamministrazione del condominio,
gli alti livelli dinsicurezza provocati da litigi e scontri tra alcuni gruppi nazionali per
il controllo del traffico di stupefacenti allinterno dellarea condominiale hanno
favorito lallontanamento e limpellente necessit di trovare soluzioni abitative
alternative da parte dei residenti italiani e stranieri.
Dai sopralluoghi e relazioni del Dipartimento Prevenzione dellUlss 16 e della
Squadra Inquinamento della Polizia Municipale, emergono diversi reati e danni recati
alla struttura condominiale che si sono verificati nel complesso residenziale.











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Osservatorio Regionale Immigrazione - 97
Tab.3 Elenco dei principali problemi e delle relative misure adottate nellarea condominiale di
Via Anelli da parte del Dip. Prevenzione dellUlss 16 e dalla Squadra Edil. e Inquinamento
della Polizia Municipale del Comune di Padova nel periodo 1994-2003.


Reati e danni Misure adottate
Atti vandalici allimpianto elettrico e
allacciamenti abusivi

Installazione porte blindate ai locali contatori
di energia elettrica
Malfunzionamento ascensori: porte inabilitate,
accessori estratti o rotti

Muratura degli ascensori
Locali contatori e autorimesse usati come
deposito di autoveicoli, ciclomotori e biciclette
abbandonati dorigine sconosciuta.
Chiusura autorimesse


Veicoli fuori dalle norme del Codice della
Strada in via Anelli e limitrofe
Veicoli e documenti sequestrati; illeciti
amministrativi e rimozione di veicoli
Occupazione abusiva degli appartamenti sfitti Installazione porte blindate e muratura di
alcuni appartamenti


Le autorimesse, chiuse nel 1999, erano state utilizzate negli ultimi anni Novanta
come deposito di automobili in stato di abbandono, biciclette e motorini nonch come
ricovero notturno da alcuni immigrati che dormivano in box prefabbricati in lamiera.

Nel 1999 stata realizzata una recinzione esterna in metallo, richiesta dai residenti a
met degli anni Novanta, che racchiude il cortile sul quale sorgono i sei condomini.
La recinzione ha permesso la delimitazione della zona verde di Via Anelli con una
delle vie perpendicolari. Il prato tra entrambe le vie era utilizzato come passaggio
costante e giornaliero di persone dal comportamento che si pu ritenere ambiguo ,
come riferito in un esposto firmato dai residenti indirizzato a diversi rappresentanti
istituzionali e alle testate giornalistiche locali.
30

Dalle interviste a residenti, proprietari ed operatori sociali, si rileva la presenza di
piccoli gruppi di giovani maghrebini presenti nel cortile dellarea condominiale in
attesa di clienti, giovani italiani tossicodipendenti, che si procurano in Via Anelli le

30
Esposto inviato dai residenti in data 04.11.1996 al Sindaco, lUfficio Igiene, il Comando di Polizia, il Qu estore di
Padova, il Mattino di Padova e il Gazzettino
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 98
sostanze stupefacenti. Questi gruppi la cui presenza stata confermata
dallesperienza diretta in loco nelle ore del pomeriggio ai fini dell indagine - motivati
da diverse circostanze litigano o si scontrano creando frequenti urti e danni alla
struttura condominiale: rottura dei cristalli degli ingressi e dei campanelli. Da quanto
emerso dalle interviste a residenti e proprietari i frequenti danni alla struttura sono
intenzionati e mirati al conseguimento di spazi per lo scambio delle sostanze
stupefacenti. In effetti, come verificato dalla Polizia Municipale nel 2000, alcune
grate destinate allaerazione -illuminazione delle autorimesse venivano levate dai
diretti interessati per calarsi nellinterrato per dedicarsi ad attivit illecite.

3.2.1 Linsicurezza nellarea condominiale
La presenza di persone che recano alla vita quotidiana del Residence di via Anelli
problemi dordine pubblico diventata palese negli ultimi anni Novanta , mentre la
segnalazione e gli interventi da parte delle forze dellordine risalgono allincirca al
1994.
Dalle interviste emerge che i rapporti tra i vicini si sono contraddistinti per un certo
distacco fondato su atteggiamenti di diffidenza e dindifferenza nati da determinati
episodi che hanno messo in circolazione delle voci sulle attivit illecite di
determinate persone.
Dai verbali e relazioni degli ispettori della Polizia Municipale e dellUlss 16, da
quanto manifestato dai residenti negli esposti e nelle richieste rivolte alle istituzioni
di competenza, dalle interviste e dalla loro testimonianza alla stampa locale, emerge
la presenza di persone che, legate alla delinquenza, allo sfruttamento della
prostituzione e allo spaccio di droga, rappresentano le fonti dei disturbi e
delli nsicurezza in cui vivono i residenti del complesso edilizio e dellintera zona.
Al 1996 risale lesposto sopraccitato di un gruppo di 58 residenti di Via Anelli in cui
vengono segnalati i principali problemi che si verificavano allepoca in modo
regolare: passaggio ad alta velocit di macchine condotte da persone in stato
diallucinazione; soste prolungate di autoveicoli usati come ricovero notturno;
frequenti urti e danni agli autoveicoli e alle strutture di delimitazione; spaccio di
droga; liti e zuffe tra immigrati; spari nella notte per regolamento di conti,
sfruttamento della prostituzione; rumori a tutte le ore della notte da parte di bande o
gruppi di persone.
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 99
Nel 1999 nato il Gruppo proprietari condominio Serenissima che riunisce alcuni
dei proprietari dei miniappartamenti del complesso edilizio. Tra i primi comunicati,
il Gruppo definiva la situazione in questi termini:

SIAMO STANCHI di non poter vivere nei nostri appartamenti, di non
poterli usare quando dobbiamo trattenerci a Padova, di non potervi
alloggiare i nostri figli studenti universitari, di non poter affittare a studenti
e lavoratori desiderosi di una sistemazione decorosa perch devastati da
orde di prostitute, spacciatori, drogati e sbandati di ogni specie e colore
31


Gli interventi mirati e il monitoraggio della zona da parte della Polizia hanno mitigato
determinati fenomeni maggiormente presenti negli ultimi anni Novanta. Nel triennio
2000-2003 tuttavia reati e danni costanti contro la propriet, traffici illeciti di
stupefacenti, litigi e risse tra alcuni gruppi di immigrati hanno costituito, in base alle
opinioni degli intervistati e al lavoro delle forze dellordine nellarea, i principiali
problemi dordine pubblico relativi al complesso residenz iale e alla coabitazione tra i
suoi residenti.

3.2.1.1 Le risse tra alcuni gruppi nazionali

Limponente ingresso dimmigrati nel complesso residenziale Serenissima, avviato
verso la fine degli anni Novanta, si contraddistinto per la diversit di gruppi
nazionali che si sono alternati nellarco di dieci anni. Le comunit straniere
provenienti dallarea africana sub-sahariana (nigeriani) e dei paesi arabi (tunisini e
marocchini) si sono consolidate e collocate come le principali nazionalit del
complesso edilizio di via Anelli.
Dalle interviste emerge che le prime risse si sono verificate nel 1997 nella zona della
Fiera di Padova, ma erano legate ai gruppi nazionali di via Anelli. Agli inizi degli
anni Novanta, tuttavia, risalgono gli scontri violenti delle comunit albanese e
rumena che, verso il 1999, hanno cominciato a spostarsi in altre zone della citt.
Verso la fine degli anni Novanta gli immigrati dai paesi dellarea af ricana si sono
rinforzati divenendo gruppi dominanti. I maggiori conflitti, in effetti, sono stati

31
Documento firmato da Gruppo Proprietari condominio Serenissima Padova, in data 05 maggio 1999
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 100
rilevati tra le comunit nigeriana e tunisina: violente risse tra entrambi i gruppi hanno
richiesto significativi interventi delle forze dellordine.
Da quanto emerso dalle interviste a residenti e operatori sociali, nonch dai dati delle
forze dellordine e della rassegna stampa , i successivi scontri e risse possono essere
ricondotti al dominio dellarea per il traffico di stupefacenti.
Nel 1999 si verificata una forte rissa tra i gruppi di immigrati nigeriani e tunisini
che ha coinvolto 200 persone, provocato decine di feriti e importanti danni alla
struttura condominiale. Le forze dellordine sono intervenute con nume rose pattuglie,
lacrimogeni ed elicotteri.
Nel triennio 2000-2003, il Commissariato di Polizia Sezionale Stanga ha rilevato ,
tra giugno e settembre del 2002 e nel maggio del 2003, altre risse per motivi di
traffico di stupefacenti. Questa ultima rissa, da quanto raccontato dagli intervistati,
stata una delle pi violente: urti e danni alla moschea, porte e finestre degli immobili
frantumati.

Lultimo esempio eclatante in questo senso io lho visto lultima
sera di maggio dove ci sono stati degli scontri, dove giravano
persone armate con le roncole con le accette persone armate con
le roncole con le accette, ritmi di guerra, balletti di guerra per
cui sembrava di essere completamente in un altro mondo
(Intervista a un residente del quartiere)

Gli scontri e le risse tra i diversi gruppi nazionali riportati dalla stampa locale si sono
replicati dal 1994 fino allultima rissa avvenuta il 6 maggio 2003. Ai fini di
presentare un quadro storico dei principali scontri sono stati selezionati alcuni articoli
del quotidiano Il Gazzettino di cui si riportano alcuni testi.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 101
Tab.4 Rassegna stampa di alcuni articoli relativi alle risse tra diversi gruppi nazionali di Via
Anelli. Periodo 1990-2003. Fonte: quotidiano Il Gazzettino.

Massacro a coltellate. In via Anelli, una rissa tra giovani immigrati
Laltra notte rimasto ucciso un diciottenne dorigine albanese()E di capire il movente del delitto,
probabilmente collegato al mondo dello spaccio e della prostituzione () Quella di via Anelli
comunque una scena gi vista. Anche di recente. Dieci giorni fa un romeno a rimediare una coltellata
alladdome. Dopo una breve indagine il suo aggressore, un albanese di 19 anni, stato individuato e
arrestato.
Il Gazzettino, 09/08/1994
Padova, nel ghetto una rivolta al giorno
In Via Anelli domenica esplosa la violenza tra nigeriani e magrebini e poi con la polizia. () In 200
si battono per il comando della zona e dei traffici illegali, forze dellordine in massa e con i
lacrimogeni: decine i feriti.

Il Gazzettino, 14/09/1999
Per oltre due ore il gruppo dei centro-africani ha discusso per decidere eventuali ritorsioni contro gli
immigrati magrebini.
tregua in via Anelli. Dopo gli scontri di domenica sera e la rissa di luned pomeriggi () Anche tra
i centro-africani non scorre buon sangue. Nigeriani, ghanesi e senegalesi si radunano per discutere tra
loro.() magrebini pronti a raggiungere via Anelli per dare man forte ai connazionali. Dallaltra parte,
i centro-africani lo accusano di aver svuotato il loro appartamenti

Il Gazzettino, 15/09/1999
Il retroscena
I piani di battaglia per gli scontri di via anelli erano gi pron ti da tempo () Lo provano le frasi colte
dagli investigatori nelle ore precedenti le scintille che hanno portato a quattro giorni di guerriglia
urbana () Una sorta di reazioni rabbiosa ai continui arresti e blitz dei poliziotti, da unire naturalmente
alla faida gi in atto da anni tra i centro africani che vivono nel complesso Serenissima e i tunisini
che bazzicano per lavoro attorno al disastro nucleo di palazzoni.
Il Gazzettino, 15/05/2003
Via Anelli. La questura fa un bilancio dei blitz che si sono succeduti in seguito ai quattro giorni di
bitte e ferimenti tra i palazzoni del complesso Serenissima
Sono gi sessantasette i tunisini espulsi dopo gli scontri etnici (). Alcuni dei numerosi spacciatori
nordafricani che, pur non abitando tra i palazzoni, aveva eletto la zona a luogo ideale di traffici di
eroina e cocaina () Diversa invece la situazione dei nigeriani, molti dei quali formalmente in regola
con il permesso di soggiorno e con il contratto di affitto.
Il Gazzettino, 20/05/2003


Dalle interviste emerge anche lo stretto legame tra le risse e il traffico di stupefacenti,
motivato da immigrati di nazionalit tunisina che non vivono nei condomini, ma
trascorrono la giornata nel piazzale del complesso residenziale. Gli operatori sociali
e i residenti segnalano inoltre che la convivenza tra lavoratori residenti nigeriani e
tunisini non appartenenti a questi schieramenti non rivela particolari conflitti.



Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 102
3.2.2 Linsicurezza nella zona

Nei cinque anni compresi tra il 1990 e il 1994, gli articoli sui giornali locali
32

informavano principalmente sul lavoro delle forze dellordine per contrastare le
attivit illecite di alcune associazioni italiane per delinquere. I membri delle bande o
persone a loro legate avevano dimora nei miniappartamenti di via Anelli. Le attivit
illecite di questi gruppi ditaliani riguardavano lo sfruttamento della prostituzione, lo
spaccio di stupefacenti e il traffico di reparti archeologici.
Da quanto riportato negli articoli de Il Gazzettino , queste associazioni si
avvalevano di alcuni immigrati in modo strumentale: piccoli gruppi di marocchini e
tunisini erano utilizzati per lo spaccio deroina al minuto nella zona della stazione.

La presenza degli immigrati in attivit illecite risale ai primi anni Novanta: prima del
verificarsi di una rissa tra giovani immigrati nel 1994, la polizia aveva scoperto una
banda di bosniaci con documenti falsi, bloccata allinterno di un garage del
complesso residenziale di via Anelli, specializzata in furti e ricettazione di bagagli di
pullman turistici.
In una ricerca sociologica sulle paure della criminalit, effettuata nel 1998
33
da un
gruppo di studiosi dellUniversit di Padova, vengono confrontate due zone della
citt di Padova: via Anelli e Citt Giardino. Su un campione totale di 256 soggetti
intervistati i valori percentuali pi elevati relativi ad alcuni aspetti riconducibili alla
paura della criminalit si riscontrano nel gruppo di 130 residenti della zona di via
Anelli. Il 69,2% del totale degli intervistati che ha dichiarato di aver subito in passato
un atto criminale appartiene al gruppo di residenti di via Anelli.
Per quanto riguarda nello specifico gli atti criminali subiti, le quote percentuali per il
gruppo di residenti di via Anelli corrispondono al 51,5% per i reati contro la
propriet: furti di auto, moto e bicicletta (33%) e furto in appartamento (26,1%); e al
17,7% per reati contro la persona (scippi, rapine, minacce, atti osceni).
Rispetto alla tipologia dei reati segnalati, lo spaccio (10,9%) presenta valori pi bassi
rispetto a Citt Giardino (19,7%), ma si colloca tra le quote percentuali pi alte, dopo

32
Per Il Gazzettino di Padova stato realizzata una rassegna stampa degli articoli riguarda nti Via Anelli nel
periodo compreso tra il 1990 e il 2003 in base agli articoli dellarchivio informatizzato; per Il Mattino di Padova
vedi Zoso M. La costruzione sociale del nemico: il ruolo della stampa locale nel caso di Via Anelli, Tesi di laure a in
Scienze della Comunicazione, Universit degli Studi di Padova, A.A. 2000-2001
33
Santinello M., Gonzi P., Scacchi L., Le paure della criminalit. Aspetti psicosociali di comunit, Giuffr Editore,
Milano, 1998.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 103
i furti di auto e in appartamento, che presentano i residenti intervistati della zona di
via Anelli.
Gli studiosi della succitata ricerca inoltre hanno analizzato lopinione dei residenti
intervistati rispetto ai principali problemi della zona: il gruppo di via Anelli presenta
una quota pari al 62,3% delle risposte che riguardano la criminalit come la
preoccupazione pi diffusa. Il timore dessere vittima di un atto criminale invece
presenta una quota pi bassa (33,6%) rispetto agli intervistati di Citt Giardino.
La presenza dei cittadini immigrati nel 1998 era gi percepita dai residenti della zona
di Via Anelli come un problema di sicurezza per il quartiere. In questo modo oltre
alla preoccupazione principale per la criminalit, gli intervistati residenti della zona
di via Anelli presentano i maggiori valori percentuali di tutto il campione nelle
risposte relative ai principali problemi del quartiere che coinvolgono gli immigrati:
Extracomunitari residenti (56,9%) ed Extracomunitari in strada (53,8%).

Il verificarsi di diversi reati che hanno incrementato da met degli anni Novanta i
controlli mirati e serrati in via Anelli da parte delle forze dellordine, hanno coinvolto
anche altre zone del quartiere. In un esposto del 1998 relativo al degrado di via
Anelli, firmato dal Comandante del Reparto Pronto Intervento della Squadra Attivit
Sociali della Polizia Municipale ed indirizzato al Responsabile di Servizio Igiene
dellUlss 16, viene evidenziato il lavoro delle forze dellordine in una situazione di
visibile d egrado del quartiere. Numerosi interventi repressivi sono stati effettuati in
via Anelli e vie limitrofe contemporaneamente ad attivit di ausilio di titolari di
esercizi pubblici che, in difficolt per il comportamento di alcuni clienti stranieri,
richiedevano lintervento della Polizia.
Linsicurezza estesa nellintera zona ha favorito negli ultimi anni Novanta lavvi o di
un processo di fuga dei residenti italiani e di numerosi cittadini stranieri
erroneamente scambiati dallopinione pubblica con gli immigrati legati alla malavita.

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 104
3.3 Criminalit

I litigi, le risse, la situazione di degrado e dinsicurezza in Via Anelli hanno richiesto
lintervento mirato e il controllo costante delle forze dellordine (Polizia Municipale,
Polizia di Stato) congiuntamente con personale della Questura e dellUfficio Igiene
dellUlss 16. Le diverse attivit ed interventi hanno riguardato via Anelli e zone
limitrofe, larea condominiale del complesso residenziale, la situazione degli
immobili, gli affitti e gli occupanti degli appartamenti.
Dallanalisi della documentazione fornita dal Dipartimento Prevenzione dellUlss 16
e dalla Squadra Edilizia e Inquinamento della Polizia Municipali, stato possibile
identificare i seguenti ambiti di maggior intervento inerenti diversi reati: Droga
(segnalazione dei residenti sulla presenza di tossicodipendenti, spaccio e siringhe
abbandonate); Prostituzione (segnalazione dei residenti sulla presenza di prostitute e
sfruttamento della prostituzione nella zona); Abusivismo (sopralluoghi effettuati nel
complesso residenziale per la presenza di immigrati in stato di abuso e in condizioni
di sovraffollamento in uffici o locali dichiarati non abitabili, in box dentro alle
autorimesse)

Graf. 55 Stima percentuale dei principali problemi di
sicurezza rilevati dal Dip. Prevenzione dellUlss 16 e
dalla Squadra Ed. e Inquinamento della Polizia
Municipale. Periodo 1994-2003
Prostituzione
12%
Droga
29%
Abusivismo
59%

Fonte: ns. elaborazioni su informazioni dell' ULSS 16 di Padova al 20.06.2003 e della Polizia Municipale al
10.09.2003
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Osservatorio Regionale Immigrazione - 105

In base allanalisi della succitata documentazione, relativa al periodo 1994-2003, le
segnalazioni, i sopralluoghi e gli interventi che hanno richiesto una maggior
attenzione in questi ambiti della criminalit e della sicurezza sono stati rilevati negli
anni compresi tra il 1996 e il 1999.
Le prime segnalazioni relative al fenomeno della Droga risalgono al 1996
concentrandosi nella maggior parte nel 1998. Nel 1999, si sono rilevate le maggiori
richieste di sgombro, i conseguenti sopralluoghi e le verifiche dabitabi lit delle unit
immobiliari dichiarate inagibili dallUlss: immobili senza i requisiti minimi per
essere destinati ad abitazione, ma occupati da immigrati in situazione di
sovraffollamento e carenze igienico-sanitarie.
Lincremento dei controlli e gli in terventi nel biennio 1998-1999 da parte degli
ispettori dellUlss e della Polizia Municipale pu essere ricondotto alle indagini
avviate per il caso della mministratore Leonida Agosti, accusato di associazione per
delinquere finalizzata alla permanenza di immigrati clandestini.
Dalla rassegna stampa de Il Gazzettino nel periodo 1990 -2003 emerge il lavoro
costante della Polizia in Via Anelli principalmente negli ambiti dellimmigrazione
clandestina, labusivismo, lirregolarit amministrativa degli affitt i multipli, la
criminalit, la droga e la prostituzione.








Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 106

3.3.1 Limmigrazione clandestina

Il controllo di immigrati irregolari presenti nel complesso residenziale di via Anelli,
stato eseguito dalle forze dellordine attuando diversi sopralluoghi, blitz avviati
dagli anni Novanta.
Da quanto riferito dagli intervistati e dal lavoro svolto dalla Polizia, riportato anche
negli articoli della stampa locale, il residence Serenissima stato punto dapprodo
dimmigrati privi di permesso di so ggiorno o con documenti falsi.
Dallinizio delle attivit di monitoraggio del Commissariato Sezionale Stanga della
Polizia Statale, nel periodo compreso tra ottobre 2001 ed agosto 2003, sono stati
effettuati 286 controlli agli occupanti dei miniappartamenti, identificando un totale di
570 stranieri di cui 62% regolari e 39% clandestini.


Graf.56 Stranieri identificati di cui clandestini
Periodo Ottobre 2001 Agosto 2003
valori assoluti
81 52
30
6 10
15
15
64
161
247
17
1
10
11
11
27
0
50
100
150
200
250
300
N
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g
e
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l
b
a
n
i
a
A
l
t
r
e

n
a
z
.
Fonte: ns.elaborazioni su dati Commissariato Sezionale Stanga Polizia Statale
Identificati di cui clandestini



Le comunit straniere con il maggior numero di persone identificate presentano le
quote percentuali pi alte di presenze clandestine tra i gruppi di tunisini (42%),
nigeriani (33%) e marocchini (32%). Tra le comunit straniere che presentano i valori
pi bassi di persone identificate (tra 6 e 15) le quote percentuali di clandestini sono
state rilevate nelle comunit algerina (100%), moldava (73%) e rumena (73%). Tra i
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 107
gruppi nazionali con meno di 6 persone identificate (30 persone appartenenti a 11
gruppi nazionali
34
) la presenza di clandestini stata rilevata in 8 gruppi stranieri con
una quota complessiva pari all81% (17 clandestini su 22 persone identificate).

Il fenomeno dellimmigrazione clandestina emerge sia dal lavoro della Polizia sia
dalle interviste agli operatori sociali. La situazione di immigrati senza permesso di
soggiorno riguarda nella stragrande maggioranza persone legate al traffico di
stupefacenti, ma anche immigrati precedentemente regolari. Da quanto emerso dalle
interviste la maggioranza degli immigrati ha contratti di lavoro a tempo determinato
per brevi periodi: si presenta spesso la situazione dimmigrati che nellassenza di
lavoro nel momento di rinnovo del permesso di soggiorno restino in Italia come
clandestini. Dalle attivit delle diverse associazioni di volontariato e del privato
sociale, in effetti, emerge anche in maniera indicativa i servizi di assistenza giuridica
per ottenere il permesso di soggiorno od eventualmente rinnovarlo.

Nel voler ricostruire un quadro storico dellimmigrazione clandestina nel complesso
residenziale di via Anelli, stato esaminato il lavoro delle forze dellordine riportato
negli articoli del quotidiano locale Il Gazzettino nel periodo 1990 -2003.

34
Ghana, Russia, Liberia, Macedonia, Palestina, Sierra Leone, Sudan, Egitto (22 persone identificate di cui 17
clandestine); Rep. Pop. Cinese, Somalia, Costa dAvorio (8 persone identificate di cui 0 clandestine). Fonte:
Commissariato di Polizia Sezionale Stanga
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 108
Tab.5 Rassegna stampa di alcuni articoli relativi allimmigrazione clandestina in Via Anelli.
Periodo 1990-2003. Fonte: quotidiano Il Gazzettino.
Lennesimo intervento della Polizia in Via Anelli, il nuovo Bronx di Padova
Il dato ufficiale () 204 dei 207 arrestati per droga sono extracomunitari irregolari .
Il Gazzettino 28/08/1996
Laltra citt. Polizia e carabinieri passano al setaccio i luoghi abitualmente frequentati da spacciatori e
tossicodipendenti.
Gli uomini della squadra mobile hanno anche perquisito cinque appartamenti in via anelli alla
ricerca di documenti falsi. Una ventina di individui tra albanesi e nigeriani sono stati portati negli
uffici della Questura per accertamenti
Il Gazzettino 07/12/1996
Via Anelli. Il quarantunenne professionista stato interrogato ieri. Lamministratore Agosti respinge le
accuse.
Leonida Agosti ha respinto laccusa di associazione per delinquere finalizzata alla permanenza
di immigrati clandestini.
Il Gazzettino 22/10/1999
Laltra citt. Con una minuziosa attivit di intelligence la polizia municipale ha ricostruito la storia dei
palazzoni del complesso Serenissima
Dopo i primi sopralluoghi i vigili scoprirono che in Via Anelli non cerano nemmeno la
numerazione degli appartamenti, allinterno dei quali spesso risiedevano fino a nove persone ()
Limpegno dei vigili urbani nella lotta allimmigrazione clandestina resta dunque intenso.
Il Gazzettino, 01/06/2000
Dal ghetto alla bonifica. Sedici blitz da gennaio per dire addio al Bronx
Il complesso immobiliare Serenissima ha dato in realt pi volte recenti segnali di
miglioramento. Dalla fine di gennaio ai primi di maggio si sono contati 16 blitz anticlandestini,
irruzioni notturne o allalba con arresti e decine di espulsioni
Il Gazzettino, 21/05/2001
Via Anelli. Il Bronx di nuovo nella morsa della questura. Multati i proprietari degli appartamenti
I controlli si sono estesi alla zona del Centro Giotto () Una quaran tina di poliziotti dellUfficio
prevenzione generale () hanno passato il setaccio fino a tarda sera larea della Stanga.
Trentanove gli extracomunitari e portati in questura
Il Gazzettino, 25/02/2001
Irregolari. Sono tutti di nazionalit nordafricana
Utilizzato massicciamente il sistema didentificazione AFIS della scientifica () sistema di
identificazione automatica delle impronte digitali.() Nel mirino degli agenti della questura
entrata prepotentemente, per lennesima volta, la zona via anelli. Trenta irregolari, tutti di
nazionalit nordafricana, portati al centro di permanenza temporanea di Lecce
Il Gazzettino, 03/07/2002
Via Anelli. La questura fa un bilancio dei blitz che si sono succeduti in seguito ai quattro giorni di bitte
e ferimenti tra i palazzoni del complesso Serenissima
Sono gi sessantasette i tunisini espulsi dopo gli scontri etnici ()Quasi tutti clandestini ()
Quasi settanta invece sono stati accompagnati ai centri di permanenza temporanea che hanno
offerto disponibilit dei posti
Il Gazzettino, 20/05/2003
Complesso Serenissima () Provenivano dalla citt tunisina decine di spacciatori incastrati da
unindagine della Polizia
Operazione Metlaoui si chiama appunto lindagine concluda dagli uomini del commissariato
Stanga. () Molti dei clandestini arrivati in provincia di Padova, Vicenza e Venezia, che si
danno come punto di riferimento giornaliero via Anelli per incontrasi con i tossicodipendenti di
tutto il Veneto, erano pi interessati alleroina.
Il Gazzettino, 24/05/2003
3.3.2 Labusivismo
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 109

Durante i sopralluoghi eseguiti dal Commissariato di Polizia Stanga nel biennio
2002-2003 nei miniappartamenti di via Anelli, stato rilevato un totale di 10
appartamenti occupati abusivamente da cittadini stranieri, in alcuni casi ad insaputa
dei proprietari che non hanno esercitato un controllo costante sulla propriet.
In base alla documentazione fornita dal Dipartimento Prevenzione dellUlss 16 e
dalla Squadra Inquinamento della Polizia Municipale, in diverse occasioni durante i
sopralluoghi effettuati in un periodo di dieci anni (1994-2003), stata rilevata
loccupazione abusiva di alcuni miniappartamenti sfitti o di locali dichiarati inagibili.
In cinque dei sei condomini si trovano due unit immobiliari ubicate a pianoterra con
caratteristiche tipiche di locali accessori o magazzini che, da quel che risulta dai
verbali di sopralluogo, non possono essere destinate, utilizzate e nemmeno
trasformate in abitazione (altezze minime insufficienti, mancanza daerazione
diretta). La prima segnalazione risale al 1998 da parte di un gruppo di residenti che
richiedevano lo sgombero di una di queste unit immobiliari. I relativi sopralluoghi
riportano la presenza da una a cinque persone che occupavano i locali in condizioni
igienico sanitarie scadenti ingombri di valigie e oggetti vari
35
.
Lutilizzo del complesso residenziale come sistemazione temporanea, soprattutto da
parte dimmigrati sprovvisti del permesso di soggiorno, tramite loccupazione
abusiva degli appartamenti risale alla fine degli anni Novanta. Verso il 1996 tuttavia
nellarea condominiale del comples so edilizio sono state rilevate soste prolungate di
automobili utilizzati come ricovero notturno, mentre come emerso dalle interviste e
dalla stampa locale, negli anni successivi erano stati trovati immigrati albanesi che
pernottavano con i materassi nei tetti dei condomini o sul pianerottolo dentro ai
sacchi a pelo.
Dai dati dellUlss e della Polizia Municipale , relativi agli ultimi anni Novanta,
emerge la presenza nelle autorimesse, generalmente in condizioni igienico sanitarie
precarie, di cittadini immigrati che utilizzavano come ricovero notturno gli
autoveicoli in stato di abbandono, i locali contatori o box prefabbricati in lamiera.


35
In un verbale di sopralluogo del Settore Tutela del Territorio della Polizia Municipale si fa presente che a carico dei proprietari dei locali che sono
risultati utilizzati come dimora stato redatto un verbale per violazione allart. 221 del T.U.L.S in data 29.03.2000.
Dallelen co degli immobili risultato dalle visure catastali in data 07.10.2003 le succitate unit immobiliari vengono indicate come immobili a
destinazione magazzini o locali di deposito, a eccezione di due unit per le quali stato richiesto condono edilizio nel 2000 con richiesta di
variazione della destinazione a abitazione (fonte: Edilizia Privata del Comune di Padova)
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 110
3.3.3 I subaffitti

Le attivit delle forze dellordine relative alloccupazione degli immobili hanno
riguardato il controllo e lintervento sulle singole unit immobiliari come ad esempio
la muratura degli ingressi di molti miniappartamenti sfitti. La problematica dei
contratti daf fitto irregolari e dei subaffitti stata anche oggetto di numerosi
interventi della Polizia di Stato, della Polizia Municipale e della Guardia di Finanza.
Da quanto riferito dai residenti sarebbe possibile verificare la presenza di pi contratti
daffitt o intestati alla stessa persona. Molti immigrati con permesso di soggiorno
regolare inoltre ricoprono il ruolo di intestatari del contratto daffitto. In questo mod o
gli intestatari facilitano il subentro di altri immigrati, generalmente irregolari, che per
poter coprire il canone di locazione (intorno ai 615 euro) e gli interessi richiesti
convivono in una media di 4 o 5 persone per appartamento.
Dai dati forniti dal Commissariato Stanga , relativo al periodo compreso tra ottobre
2001 ed agosto 2003, agli atti dellufficio risultano affittati con regolare contratto 142
unit immobiliari, mentre altri 8 appartamenti risultano sfitti e non occupati. Di un
totale quindi di 278 miniappartamenti abitati, il 51% risulta affittato con regolare
contratto, mentre il 49% risulta occupato ma presumibilmente affittato senza un
contratto regolare.
Se si escludessero tuttavia dal totale delle unit immobiliari occupate le 12 abitazione
in cui hanno fissato residenza gli stessi proprietari, il totale delle abitazioni
presumibilmente affittate senza regolare contratto diminuirebbe a 132 unit, pari al
47% degli appartamenti occupati.





Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 111










Fonte: ns. elaborazioni su (1) dati Commissariato di Polizia Stanga- Polizia di Stato per il periodo ottobre 2002-agosto 2003,
su (2) dati Agenzia del Territorio aggiornati ad ottobre 200 3 e su dati anagrafici al 10.10. 2003

Come si evince dal grafico, del totale delle unit immobiliari (286) la quota
percentuale dei miniappartamenti affittati con regolare contratto rappresenta solo il
50% mentre laltro 50% si suddivide in miniappartamenti sfitti e non occupati (3%) e
miniappartamenti occupati (47%) di cui il 4% luogo di residenza anagrafica degli
stessi proprietari.
In sintesi, dallanalisi dei valori percentual i emerge che il 43% degli appartamenti
risulta effettivamente occupato, non abitato dagli stessi proprietari, e non risultante
agli atti dufficio del Commissariato Stanga tra gli immobili affittatati con contratto
regolare. In base inoltre allalta perc entuale di cittadini stranieri residenti al
10.10.2003 pari al 95% possibile ipotizzare che questi appartamenti siano occupati
prevalentemente da immigrati che affittano limmobile senza un rapporto contrattuale
in regola.

Dalle interviste agli operatori sociali emerge, in effetti, la palese situazione dei
subaffitti. I meccanismi di subaffitto possono nascere da una prima soluzione offerta
agli stranieri da parte del mercato delle locazioni e da una soluzione temporanea
offerta dagli stessi connazionali che in questo modo possono ricavare unulteriore
entrata economica.
Graf. 56 Stima percentuale della situazione
immobiliare dei miniappartamenti ad ottobre
2003
Proprietari
residenti
(2)
4%
App.ti sfitti
(1)
3%
Occupato
(1)(2)
43%
Occupato
affitto in
regola
(1)
50%
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 112
Ristretti bilocali da 30 metri quadri con canoni di locazione altissimi (dai 300 ai 600
euro mensili) vengono in questo modo suddivisi e ulteriormente affittati a seconda
della disponibilit: camere, posti letto o spazi sul pavimento dellabitazione.
La permanenza transitoria negli appartamenti, soprattutto da parte degli immigrati
clandestini, permette il ricambio continuo di persone negli spazi affittati
36
.
Dal lavoro svolto dal Commissariato Stanga emerge una stima di 3 -4 persone per
appartamento composto generalmente da due stanze. Dalle interviste tuttavia emerge
in realt una media di 4-5 persone che, esclusi gli immigrati che si alternano durante
la giornata o la notte, vivono nei bilocali di via Anelli.

3.3.4 Il traffico di stupefacenti

I fenomeni di criminalit radicati dagli anni Novanta nel complesso residenziale
Serenis sima e nellarea di via Anelli possono essere maggiormente ricondotti al
traffico di stupefacenti.
Come accennato nei capitoli precedenti del presente studio, la stampa locale ha
riportato il lavoro delle forze dellordine contro associazioni illecite, bande e gruppi
di giovani che operavano in certe zone della citt nel traffico di stupefacenti. Dalle
indagini dei primissimi anni Novanta, riportate sulla stampa locale, si trattava di
cittadini italiani a capo delle bande che abitavano in via Anelli e si servivano di
giovani italiani ed immigrati, principalmente marocchini e tunisini, per lo spaccio al
minuto.
Dagli esposti presentati dai residenti allUlss 16 emergono nel 1996 alcune
segnalazioni sulla presenza di tossicodipendenti nella zona e di siringhe usate e
abbandonate nellarea condo miniale. Fino al 1998 tuttavia il problema pi clamoroso
riguardava lo sfruttamento della prostituzione con diretti collegamenti al traffico di
stupefacenti.

Il lavoro delle forze dellordine ha evidenziato i collegamenti dello spaccio di droga
con le risse tra le diverse comunit nazionali, limmigrazione clandesti na, lo
sfruttamento della prostituzione ed altri problemi dordine pubblico (atti vandalici e
danni alle strutture condominiali).

36
Da quanto emerso dalle interviste il pernottamento in posti letto o spazi sul pavimento ha un prezzo medio di 5 euro a
notte.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 113

Il Commissariato di Polizia Stanga, durante il periodo di monitoraggio nel complesso
residenziale di via Anelli, da ottobre 2001 ad agosto 2003, ha effettuato
principalmente servizi di repressione dei reati inerenti lo spaccio di stupefacenti: sono
stati arrestati 64 stranieri di nazionalit tunisina, marocchina, nigeriana, algerina,
albanese e maliana.

Graf.57 Percentuale stranieri arrestati per spaccio di
stupefacenti suddivisi per nazionalit
Maliana
2%
Albanese
3%
Algerina
6%
Nigeriana
16%
Marocchina
19%
Tunisina
54%

Fonte: ns. elaborazioni su dati Commissariato Sezionale Stanga Questura di Padova - Polizia di Stato

I conflitti e le risse tra diversi gruppi nazionali possono collegarsi al controllo sullo
spaccio e sulla tipologia degli stupefacenti. Dalle interviste ad operatori istituzionali,
generalmente i nigeriani trafficano cocaina e i maghrebini eroina, molte volte fornita
dagli stessi nigeriani.

Il complesso residenziale , come emerso da indagini specifiche e
operazioni mirate, ormai da considerarsi un supermarketdella droga
essendo meta di tossicodipendenti provenienti da tutte le province del nord
est.
37


Si tratta di giovani tossicodipendenti italiani tra i 25 e 40 anni che, dalle interviste e
da quanto stato possibile osservare in loco, si recano al cortile o piazzale del

37
Paragrafo tratto da un documento riepilogativo del lavoro di monitoraggio negli appartamenti siti nel Complesso
residenziale Serenissima a cura del Commissariato Stanga della Polizia di Stato .

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 114
complesso residenziale, anche nelle ore del pomeriggio, dove incontrano piccoli
gruppi di giovani immigrati per procurarsi piccole dosi di sostanze stupefacenti.
Come spiegato dagli operatori istituzionali, negli ultimi anni, tuttavia, si sta
verificando il consumo di droga da parte degli stessi spacciatori che si presentano pi
deboli e propensi a reati legati allacquisto di droga per il proprio consumo.
Lo spaccio viene eseguito da piccoli gruppi di tre o quattro giovani generalmente
magrhebin senza permesso di soggiorno in et compresa tra i 18 e 20 anni. I gruppi
girano durante il giorno nel cortile o sotto i portici portando con s gli ovuli di
eroina: attenti allingresso degli italiani, visi conosciuti o nuovi, si avvicinano
liberamente alle persone che entrando nellarea condominiale diventano potenziali
clienti. Dalle interviste ai residenti emerge che si tratta di immigrati provenienti da
altre province che savvalgono del complesso residenziale solo ai fini di poter
esercitare quotidianamente lattivit di spaccio di stupefacenti.
I luoghi per lo scambio della merce sono molteplici: da quanto raccontato dagli
intervistati, in parte corroborato dallosservazione diretta durante le visite al
complesso residenziale ai fini del presente studio, pu trattarsi di uno scambio diretto
nel cortile, nei sottoportici o addirittura, per uno scambio indiretto, in appositi spazi
ricavati allinterno dei condomini (nei punti dattacco delle lampadine, degli
allacciamenti del gas dei corridoi, nei pulsanti rotti dei campanelli).
Dalle interviste ai residenti e agli operatori sociali emerge anche la difficolt nel
controllo dello spaccio da parte delle forze dellordine. Il controllo serrato del
complesso residenziale favorisce la nascita di altri punti di spaccio: spacciatori e
tossicodipendenti si danno liberamente appuntamento in zone limitrofe partendo in
ogni caso da via Anelli.
Le ragioni a cui ricondurre il coinvolgimento di giovani immigrati nello spaccio di
stupefacenti sono complesse. Da quanto emerso dalle interviste agli operatori sociali
tuttavia possibile addurre le motivazioni che favoriscono i fenomeni di deviazioni
dei giovani migranti alle condizioni di disagio, di difficolt lavorativa e sociale in cui
si trova la maggior parte di loro. La tentazione del guadagno immediato che li
coinvolge e i meccanismi delle organizzazioni che controllano lo spaccio della droga
fanno s che molti di questi giovani non possano uscire facilmente dalla rete
dintere ssi creati.

Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 115
Ai fini di fornire un quadro storico si riporta di seguito una sintesi del lavoro delle
forze dellordine tratto da alcuni articoli pubblicati da Il Gazzettino nel periodo
1990- 2003 relativi a traffico di stupefacenti:

Tab.6 Rassegna stampa di alcuni articoli relativi al traffico di stupefacenti in Via Anelli.
Periodo 1990-2003. Fonte: quotidiano Il Gazzettino.

Una doppia base per la SPA delleroina collegata al grande traffico di droga
Associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Tra i processati una donna residente in via Anelli
convivente di un immigrato jugoslavo processato per ratto a fine di libidine.
Il Gazzettino, 18/09/1991

Giovane di Marghera faceva parte di una piccola organizzazione
Gruppo di italiani spacciava eroina a piccoli dosi, uno di loro abitava a Via Anelli.
Il Gazzettino, 08/09/1994

Un flusso continuo di eroina e coca
Operazione Uragno, indagine sul traffico di droga, trovata lorganizzazione, capi della banda a Milano.
Tra gli arrestati un residente in Via Anelli.
Il Gazzettino, 16/09/1995

Laltra citt. Polizia e carabinieri passano al setaccio i luoghi abitualmente frequentati da spacciatori
e tossicodipendenti
In manette dodici magrebini e due giovani veneti. () Gli uomini della squadra m obile hanno anche
perquisito cinque appartamenti in via Anelli alla ricerca di documenti falsi. Una ventina di individui tra
albanesi e nigeriani sono stati portati negli uffici della Questura per accertamenti.
Il Gazzettino, 07/12/1996

Provenivano dalla citt tunisina decine di spacciatori incastrati da unindagine della Polizia
Molti dei clandestini arrivati in provincia di Padova, Vicenza e Venezia, che si danno come punto di
riferimento giornaliero via Anelli per incontrasi con i tossicodipendenti di tutto il Veneto, erano pi
interessati alleroina. Consumatori italiani, spacciatori di eroina nordafricani. Erano tutti tunisini. Per la
cocaina, invece, si passava allAfrica subsahariana, grazie alla capacit dei nigeriani di approvvigionarsi
attraverso il mercato olandese. Prima dell8 maggio, quando scoppiata la battaglia di quattro giorni in
via anelli, cerano stati 52 arresti, 59 denunce, 64 espulsioni, 2 chili di droga sequestrati, 14 divieti di
ripresentarsi in zona () identificazione di 13 23 tossicodipendenti.
Il Gazzettino, 24/05/2003


Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 116
3.3.5 La prostituzione

Il fenomeno della prostituzione nel complesso residenziale Serenissima di via
Anelli cambiato notevolmente negli ultimi dieci anni. Dallanalisi della stampa
locale relativa al lavoro delle forze dellordine, la presenza di prostitute nel
complesso edilizio ha mantenuto uno stretto legame con il traffico di stupefacenti.
Dalle interviste a residenti del quartiere, ad operatori sociali e dalla rassegna stampa
de Il Gaz zettino, emerge nei primi anni Novanta la presenza di alcune prostitute
italiane e latino americane. Negli anni successivi tuttavia sono subentrate
organizzazioni straniere finalizzate allo sfruttamento della prostituzione di donne
albanesi e nigeriane.
Con il controllo e gli interventi delle forze dellordine, soprattutto nel 2001, negli
ultimi anni la presenza di prostitute notevolmente diminuita.
Nellult imo rapporto sul fenomeno della prostituzione migrante a Padova, a cura
dellAssociazione MIMOSA
38
, la zona del quartiere Stanga (Fiera di Padova, v.
Venezia e v. Manara) si colloca tra le zone del Comune di Padova con i valori
percentuali pi bassi: 12% nel 2002 e 11% nel 2003
39
.
In effetti, dallintervista a uno degli operatori socio-sanitari dellAssoc iazione,
emerge una percentuale molto bassa di donne che dichiarano di abitare nel complesso
di Via Anelli. Si tratta in genere di alcune donne nigeriane, in una fascia di et media
tra i 20 e i 25 anni, che lavorano prevalentemente nella zona della circonvallazione
(Centro).



38
Ente del privato sociale operativo nellambito degli inter venti di promozione e tutela a favore delle donne e i miniori
vittime dello sfruttamento della prostituzione.
39
Il fenomeno della prostituzione migrante a Padova, Report 2003 a cura dellAssociazione Mimosa
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 117
Graf. 58 Prostituzione femminile nella zona Stanga
(1)
Transessuali
15%
Italia
8%
Africa
13%
America Latina
40%
Europa
24%

Fonte: tratto dal Report 2003 Il fenomeno della prostituzione migrante a Padova, Associazione Mimosa.

(1) Fiera di Padova, via Venezia (prima parte), via Manara

Il fenomeno della prostituzione allinterno del complesso residenziale ha coinvolto
negli ultimi anni quasi esclusivamente donne nigeriane che, con i controlli e le retate
della Polizia nellarea, si sono trasferite.
Il target nigeriano, in effetti, tende a concentrarsi allesterno, nella periferia del
territorio comunale (zona industriale, Limena). Del totale di donne nigeriane che si
prostituiscono in citt inoltre il 33% dichiara un luogo di domicilio esterno a Padova,
il 16% nella provincia e il 17% non ha dichiarato domicilio (Associazione MIMOSA,
2003). indicativo che molte delle donne nigeriane contattate dallAssociazione
rispondano alla domanda sul proprio domicilio richiesta dagli operatori sottolineando
immediatamente di non vivere in Via Anelli.

Da quanto rilevato dallAssocia zione MIMOSA le donne che si prostituiscono nelle
strade vicine a via Anelli lavorano generalmente in appartamento e non abitano nel
complesso residenziale. Appartengono maggiormente ai paesi dellEst Europeo
40
in
et tra i 18 e 25 anni, mentre negli ultimi mesi si rilevata la presenza di alcune
donne provenienti dallAmerica Latina
41
con unet media superiore ai 30 anni.

Dalle interviste ai residenti, nei primi anni Novanta era nota la presenza di prostitute
italiane e altre dellAmerica Latina nel comp lesso residenziale Serenissima. Il

40
Albania, Bulgaria, Moldavia, Romania e Russia
41
Brasile, Colombia, Santo Domingo ed Uruguay
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 118
fenomeno non era avvertito come un problema: riguardava poche donne,
generalmente individuate, che svolgevano il loro lavoro allinterno degli
appartamenti senza recare particolari disturbi al resto degli inquilini (maggiormente
studenti universitari). Negli articoli della stampa locale, tuttavia, nel periodo
compreso tra il 1990 e 1994, emerge la presenza di prostitute italiane con diretti
collegamenti al fenomeno del traffico di stupefacenti o ad associazioni per
delinquere. Verso la met degli anni Novanta invece la presenza di prostitute
straniere (albanesi, rumene e nigeriane) diventata palese.

Prostituzione delle donne dellEst
Da quanto emerso dalle interviste, verso il 1996 donne rumene e moldave in assenza
di lavoro sceglievano di esercitare la prostituzione. Dallanalisi della rassegna
stampa invece le ragazze rumene, nella maggior parte clandestine o entrate in Italia
con un permesso di soggiorno turistico, erano controllate dai loro papponi dediti
anche a furti di biciclette e ciclomotori. Dalla testimonianza dei residenti della zona
emerge, in effetti, che questi tipi di reati avvenivano frequentemente nel quartiere
verso met degli anni Novanta.
Nel 1996 i residenti hanno presentato un esposto alle autorit pubbliche segnalando,
tra numerosi problemi, lo sfruttamento della prostituzione da parte degli albanesi.
In effetti, da quanto riferito dagli articoli giornalistici, nel 1994 cominciava ad
evidenziarsi la presenza di prostitute albanesi sfruttate dai loro protettori. Si trattava
generalmente di giovani ragazze, molte di loro minorenni, emigrate con documenti
falsi, maggiormente con generalit greche, arrivate a Brindisi per poi distribuirsi nelle
diverse citt italiane.
Da quanto emerso dalle interviste e dalla rassegna stampa, le ragazze albanesi erano
completamente controllate dai loro protettori con i quali stabilivano legami affettivi
nonostante la forte coercizione esercitata nei lor confronti. I protettori erano
generalmente gli intestatari dei contratti daffitto degli appartamenti in via Anelli
dove abitavano e si prostituivano le ragazze.
Con i primi sopralluoghi della Polizia tuttavia molte donne, a seguito del
provvedimento di regolarizzazione del 1998, si sono trasferite in cerca anche di
soluzioni abitative migliori.


Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 119
La prostituzione delle donne nigeriane

Nel 1995 stato arrestato negli appartamenti di via Anelli uno degli sponsor delle
donne nigeriane portate in Italia con documenti falsi tramite vaste organizzazioni
finalizzate allo sfruttamento della prostituzione
42
. Le donne nigeriane controllate
dalla madama, una loro connazionale, dovevano restituire con il loro lavoro, a
differenza delle ragazze prostitute dellEst, il debito acquisito per il viaggio.
Dalle interviste emerge una maggior presenza della prostituzione nigeriana verso gli
ultimi anni 90, momento in cui volontari della Parrocchia Pio X e alcune
associazioni del privato sociale cominciavano ad avvicinarsi al complesso
residenziale per offrire ascolto e aiuto a queste donne. Da quanto raccontato dagli
operatori sociali durante le interviste, era frequente trovare negli appartamenti la
presenza di donne nigeriane che dormivano nelle ore diurne. Vivevano generalmente
in gruppi di quattro o cinque donne tra cui la madama. Molte di loro in oltre, avendo
pagato il debito, sono diventate a loro volta madama e hanno cominciato a
controllare altri gruppi di donne nigeriane.
Negli ultimi anni tuttavia, da quanto emerso dal lavoro degli operatori sociali, le
donne nigeriane che esercitavano la prostituzione hanno cercato di migliorare la loro
situazione. Altre donne, nonostante lalta percentuale di chi interrompe la gravidanza,
sono diventate madri e trascorrono, gran parte della giornata, chiuse assieme ai
bambini nei miniappartamenti del complesso residenziale.

Landamento del fenomeno della prostituzione di Via Anelli ha affiancato il
movimento costante di diversi gruppi nazionali nel complesso residenziale: alcune
comunit hanno utilizzato Via Anelli per una sistemazione strategica o temporanea.
Dalle interviste agli operatori sociali emerge un reingresso di donne rumene attratte
dalla situazione di altre connazionali in Italia che, a seguito del provvedimento di
regolarizzazione del 2002, hanno migliorato le loro condizioni di vita. Donne pi
mature, tante separate o vedove con figli adolescenti nel paese dorigine, vengono in
Italia - a differenza delle prime ragazze rumene attratte solo dalla possibilit di un
reddito economico immediato - per ricostruire la propria vita e poter pagare gli studi
ai figli. Molte di loro tuttavia, illuse dalla vita delle connazionali e di fronte
allinaspettata difficolt di trovare e mantenere lavoro , cominciano a prostituirsi.

42
Commercianti di prostitute, Il Gazzettino, 11/03/1995
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 120
Il fenomeno della prostituzione, in effetti, cambiato rispetto agli anni Novanta: le
donne arrivano in Italia con un preciso progetto migratorio in cui la prostituzione
diventa consapevolmente una fase di passaggio, funzionale al raggiungimento dei
loro obiettivi.









Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 121
3.4. Gli interventi


Lintervento di istituzioni, enti pubblici e del privato sociale nel complesso
residenziale di via Anelli stato necessario a partire dagli anni Novanta. Lo stato di
degrado socio-sanitario, il disagio abitativo, il ripresentarsi di fenomeni legati al
traffico di stupefacenti, la prostituzione ed altri reati nonch le problematiche relative
allimmigrazione hanno richiesto il costante intervento di diversi settori delle
istituzioni, associazioni laiche e religiose del privato sociale, operatori scolastici e
volontari.

Il lavoro della Polizia nei pressi del Complesso Serenissima risale ai primi anni
Novanta incrementandosi negli anni successivi. Nel 2001 stato istituito il
Commissariato sezionale Stanga della Polizia di Stato che, con sede a pochi m etri
dal complesso residenziale, ha potuto esercitare un maggior controllo sullarea.
I primi interventi delle forze dellordine riguardavano diversi reati correlati allo
spaccio di droga, la tratta della prostituzione, limmigrazione clandestina e
lirre golarit dei contratti daffitto. Laccrescersi di determinati reati negli ultimi a nni
ha reso necessario lattuazione di servizi di prevenzione e repressione soprattutto
nellambito del traffico di stupefacenti e dellidentificazione di immigrati clandest ini.

Le attivit del reparto Polizia Ambientale, Squadra Edilizia e Inquinamento della
Polizia Municipale risalgono al 1997, con lavviarsi di numerosi sopralluoghi
dindole igienico sanitaria, diffide e ordinanze a proprietari ed amministratori dei
condomini del complesso residenziale. Lo stato demergenza sanitaria, in effetti, ha
richiesto dal 1994 lintervento costante del Dipartimento di Prevenzione, Servizio di
Igiene e Sanit Pubblica dellULSS 16 di Padova. Le principali richieste dintervento,
le segnalazioni dei residenti, i sopralluoghi congiunti con la Polizia Municipale hanno
riguardato specialmente inconvenienti igienico-sanitari in tutta larea condominiale,
disinfezione, derattizzazione e deblattizzazione, verifica di situazioni di
sovraffollamento, dinsalubrit ed inagibilit degli alloggi.

Le segnalazioni e le richieste dinterventi da parte del Consiglio di Quartiere 3 Est
risalgono al 1998. La vita quotidiana dei residenti del quartiere cominciava a risentire
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 122
dello stato di degrado e dinsicurezza del complesso residenziale Serenissima.
risultata preminente di conseguenza la ricerca di proposte per una soluzione definitiva
della situazione in via Anelli con il coinvolgimento degli enti pubblici ed altre realt
del mondo del lavoro. Tra le diverse attivit intraprese stata avviata lerogazione di
servizi e la realizzazione di progetti mirati alla prevenzione e alla risoluzione di
problemi emergenti relativi principalmente al fenomeno dellimmigrazione.

Lo stato demergenza ha richiesto lintervento congiunto di dive rsi settori degli enti
pubblici con la collaborazione degli enti del privato sociale.
Risultato di una stretta collaborazione il 14 aprile 2003, stato firmato un protocollo
dintesa tra Regione Veneto, Comun e di Padova e ATER finalizzato alla
realizzazione di un programma integrato di riqualificazione urbanistica, edilizia ed
ambientale del complesso residenziale Serenissima che prevede la ristrutturazione
dei sei edifici con il coinvolgimento dei privati.
Il Centro Servizi Sociali del Comune di Padova invece ha attivato, nel mese di giugno
del 2003 in alcuni locali del complesso residenziale, un centro polifunzionale dal
nome Open Windows con la collaborazione di soggetti di diverse associazioni,
strutture ed enti presenti nel territorio. Il Centro offre ancora servizi di segretariato
sociale, animazione per bambini, formazione linguistica, prevenzione primaria, punto
di ascolto per le problematiche sociosanitarie e centro di ascolto.

Nel complesso residenziale di via Anelli presente dagli ultimi anni Novanta
lattivit congiunta ed individuale di tante altre associazioni laiche e religiose che
offrono servizi in diversi settori.
Nellambito dellevangelizzazione un gruppo di volontari della Parrocch ia di San Pio
X continua il lavoro di ascolto e confronto iniziato nel 1998: ogni sabato pomeriggio
giovani, studenti e lavoratori, vanno a trovare la gente che abita nei condomini di via
Anelli. Nellambito dei minori e della scuola invece dal 1995 funziona La Cascina,
centro diurno di sostegno scolastico e integrazione sociale, gestita dal 2001
dallAssociazione Renato Franco con lappoggio del Comune di Padova e della
Parrocchia S. Pio X.
Via Anelli processo di trasformazione di unarea urbana

Osservatorio Regionale Immigrazione - 123
4. CONCLUSIONI

Loriginario Residence Serenissima per stud enti universitari, ubicato in via Anelli
della zona Est del Comune di Padova, diventato nellultimo decennio unarea
residenziale marginale della citt dove si insediata in modo particolare una parte
della popolazione straniera del territorio comunale.
Via Anelli, nome con il quale viene oggi definito il complesso edilizio e i suoi
residenti, fonte di un diffuso dibattito sulla situazione di degrado e sui livelli di
criminalit che hanno contraddistinto la zona potenziando la trasformazione della
citt in costellazione di aree segregate.
La presenza di associazioni italiane per delinquere stata affiancata da
organizzazioni straniere finalizzate ad attivit illecite e delinquenziali come lo
spaccio di stupefacenti e lo sfruttamento della prostituzione. Il traffico di droghe
pesanti ha trasformato il complesso residenziale in uno dei principali punti di
riferimento del Nord Est per giovani tossicodipendenti. Il fenomeno dello spaccio ha
mantenuto gli alti livelli dinsicurezza della zona e le condizi oni di attuale degrado
del Residence Serenissima.
Il convergere inoltre di diversi interessi rispetto alla locazione dei miniappartamenti
del complesso edilizio, ha determinato lo svilupparsi di diverse problematiche
relative alle condizioni precarie e di disagio abitativo in cui convivono i residenti dei
condomini di via Anelli.
La realt multietnica degli immigrati del complesso residenziale rappresentata da
una maggiore tendenza alla stabilit delle comunit nigeriana, marocchina e tunisina.
Lavoratori, famiglie e minori di diversi gruppi nazionali si trovano oggi a convivere,
allinterno di unarea chiusa in uno stato di emergenza socio -sanitaria e con alti gradi
daffollamento, con persone che usufruiscono del complesso residenziale per
svolgere attivit illecite concernenti il traffico di stupefacenti.
Criminalit e intercultura sono, di conseguenza, due aspetti contrastanti della
popolazione straniera presente nel complesso residenziale: il primo un fenomeno
nato da diversi fattori contestuali sui quali si pu agire, il secondo un concetto
cruciale del nostro tempo che bisogna saper interpretare per poter distinguere le
diverse realt che confluiscono in Via Anelli.


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Osservatorio Regionale Immigrazione - 124
5. RINGRAZIAMENTI


Hanno collaborato alla realizzazione della ricerca gli operatori istituzionali e
sociali delle seguenti organizzazioni:

Regione Veneto Ufficio Demanio e Patrimonio; Agenzia del Territorio - Ufficio
provinciale del Territorio di Padova; Comune di Padova: Consiglio di Quartiere 3
EST, Servizio Anagrafe, Settore Edilizia Privata, Settore Servizi Sociali Ufficio
Progetti e Prevenzione - Centro Servizi Open Windows (Centro di Ascolto Caritas
parrocchiale, Associazione Fraternit e Servizio), Ulss 16 - Dipartimento Prevenzione
- Servizio di Igiene e Sanit Pubblica; Polizia di Stato Questura di Padova - Ufficio
Immigrazione e Commissariato sezionale Stanga; Polizia Municipale - Settore
Pianificazione Urbanistica e Ambientale - Squadra Edilizia e Inquinamento; A.T.E.R
di Padova; Comune di Padova - Parrocchia San Pio X Associazione Renato Franco
- Centro diurno di sostegno scolastico e integrazione sociale La Cascina; Scuola
materna Pio X; Scuola Elementare Giovanni XXIII; Scuola Media Mameli
sede Pacinotti; Confesercenti di Padova; Federazione Italiana Agenti Immobiliari
Merceologici Aziendali Provincia di Padova; giornale Il Gazzettino - redazione
di Padova; Gruppo Proprietari condominio Serenissima Padova; Associazione
MIMOSA.

Si ringraziano inoltre tutte le persone intervistate che hanno anche facilitato la
creazione dei contatti. Tra questi un sentito ringraziamento agli operatori sociali,
scolastici, ai mediatori culturali e ai residenti.






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Osservatorio Regionale Immigrazione - 125

6. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI



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Osservatorio Regionale Immigrazione - 127

ALLEGATO N1

Tab. Residenti stranieri per Quartiere al 31/12/2002.
Dati in percentuali delle prime dieci nazionalit

Nazionalit Centro

Nord

Est

SudEst

SudOvest

Ovest
Tot
%
Comune di Padova
(valori assoluti)
Rumena 10 34 18 17 8 13
100
1564
Albanese 13 18 23 21 13 12
100
1048
Marocchina 10 17 36 18 8 11
100
969
Filippina 33 14 6 28 14 5
100
937
Nigeriana 9 21 39 15 5 11
100
936
Cinese 14 36 20 13 4 13
100
470
Moldava 10 25 17 21 12 15
100
342
Tunisina 17 14 23 18 14 14
100
249
Grecia 34 18 24 13 7 4
100
234
Somala 22 22 27 18 2 9
100
206

Fonte: ns. elaborazioni su dati Comune di Padova Registro anagrafico della popolazione. Annuario
Statistico 2002

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