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quindi nelle Langhe, da dove Pavese pure proveniva, senza tuttavia decidersi a impegnarsi con il movimento partigiano, sebbene ricercato dai fascisti per il suo passato di dissidente (altra analogia con la vicenda reale dello scrittore). Dinanzi alla guerra civile, che Pavese non esita a definire tale, Corrado fatica a riconoscersi completamente nella violenza partigiana, provando, pur nella persistente contrapposizione ai loro valori, un sentimento di umanit di fronte ai morti repubblichini che gli impedisce di agire. La casa in co llina quindi il racconto di un protagonista mancato, incapace di prendere parte a un evento di cui pure comprende limportanza. La narrativa di Fenoglio, in gran parte dedicata alla sua esperienza partigiana, sempre nelle Langhe, invece quella di un protagonista diretto della lotta resistenziale. Fenoglio, infatti, entr subito dopo l8 settembre in un gruppo comunista, passando poi tra gli azzurri badogliani e terminando la guerra come ufficiale di collegamento con una missione inglese. Il suo primo lavoro fu una raccolta di racconti, I ve ntitre gio rni de lla citt di Alba, edita nel 1952, a cui seguirono, postumi, nel 1963, Una que stio ne privata, e nel 1968, Il partigiano Jo hnny. Le opere di Fenoglio, pur nelle loro differenze stilistiche, si caratterizzano per la capacit di penetrare, di esaminare senza retorica gli avvenimenti del periodo della guerriglia, non tralasciando di svelare persino gli aspetti pi contraddittori della vita partigiana, da altri scrittori spesso trascurati. I protagonisti dei libri di Fenoglio quindi incarnano anche la paura, la fuga, la disperazione dei partigiani, nonch la loro impreparazione militare o alcuni loro comportamenti sanguinari. Non vengono celati neppure il progressivo assottigliarsi delle file del movimento resistenziale nei momenti pi critici, il dilettantismo di alcuni suoi membri, lincoscienza e lavventatezza dei pi giovani, fornendoci non solo pagine di grande qualit letteraria ma anche, indirettamente, preziose informazioni utili per una ricostruzione storiografica del movimento resistenziale.
Una staffetta partigiana porta dalla citt documenti e maglie di lana, ottobre 1944
Una partigiana in montagna fra i suoi compagni Donne e ragazzi parteciparono attivamente alla lotta di liberazione, combattendo direttamente sul campo o dietro le quinte. A loro fu affidato il compito di fare da informatori, di svolgere le fondamentali operazioni di collegamento (trasportando armi ed esplosivo, messaggi e disposizioni del Comitato di liberazione nazionale alle formazioni partigiane), di nascondere e curare i feriti, di organizzare alloggi clandestini e luoghi di incontro per i capi militari e politici, di scrivere, comporre e distribuire la stampa clandestina.