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Corso di Tecnica delle Costruzioni II Teoria delle Esercitazioni Bozza del 16/04/2011

a cura di Enzo Martinelli 1 Anno accademico 2005/06






Prima esercitazione progettuale
Progetto di un capannone industriale in
acciaio







1 Verifica di stabilit flesso-torsionale della capriata. ............. 2
2 Definizione della Rigidezza Rotazionale del collegamento
arcareccio-capriata. ..................................................... 5
3 Un esempio numerico. ................................................ 9

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a cura di Enzo Martinelli 2 Anno accademico 2005/06
1 VERIFICA DI STABILIT FLESSO-TORSIONALE DELLA CAPRIATA.
La presenza di un sistema di controvento di falda (trasversale e longitudinale) e verticale
conferisce alla copertura un carattere di corpo rigido determinando, per conseguenza, il fatto che le
distanze reciproche tra i nodi superiori delle diverse capriate rimane invariata nella configurazione
indeformata.
Questo fatto, peraltro, rende lecita la scelta che si fatta allatto della verifica di stabilit delle
aste di assumere come lunghezza libera di inflessione proprio la distanza tra i due nodi ai quali esse
sono connesse. A stretto rigore, poich lipotesi di impalcato rigido di cui si detto riguarda a
stretto rigore soltanto i nodi della copertura e non quelli relativi al corrente inferiore, necessario
verificare che il vincolo offerto dal complesso di barcarecci e controventi di falda sia valido anche
per i vincoli del corrente inferiore (tramite le aste di parete), controllando, cio, che non si
verifichino fenomeni di instabilit flesso-torsionale della capriata nel suo complesso. Tali fenomeni
possono verificarsi a partire da un certo valore del carico applicato sulla capriata in corrispondenza
del quale pu determinarsi la biforcazione dellequilibrio rispetto alla configurazione banale
secondo la quale i nodi della capriata dovrebbero rimanere nel piano della stessa.

Figura 1: Configurazione instabile della capriata.
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La valutazione del carico critico q
cr
che determina questo tipo di fenomeno di instabilit, si
pu determinare sulla base di un approccio energetico che faccia derivare il carico critico
allinstabilit flesso-torsionale in corrispondenza di un minimo relativo dellenergia potenziale
dato dalla differenza tra lenergia di deformazione U (determinata sulla configurazione deformata)
ed il lavoro W prodotto dai carichi:
W U = . (1)
Lenergia di deformazione, o meglio la sua variazione a partire dalla configurazione di
equilibrio banale, pu essere espressa in funzione della deformata fuori piano del corrente inferiore
u(z) e della rigidezza rotazionale che si oppone alla rotazione fuori piano (z) della capriata:
( ) [ ]

+
|
|

\
|
=
l
0
2
a
a
l
0
2
2
2
y
dz z
i
K
2
1
dz
dz
u d
2
EI
U , (2)
e poich risulta
( ) ( ) h z z u = , (3)
si ottiene la seguente espressione per lenergia di deformazione U
( )

|

\
|
+
|
|

\
|
=
l
0
2
a
a
l
0
2
2
2
y
dz
h
z u
i
K
2
1
dz
dz
u d
2
EI
U . (4)
Quanto al lavoro delle forze esterne W, si pu assumere che un carico uniforme e equivalete q
ottenuto come:
l
P
q
nodi
n
1 i
i
=
= ,
(5)
ottenendo la seguente espressione:
( )

=
l
0
dz z v q W . (6)
Poich risulta:
( ) ( )
h 2
u
h
2
h cos 1 z v
2 2
=

= ,
(7)
la (6) si pu esprimere come segue:
( ) [ ]

=
l
0
2
dz z u
h 2
q
W . (8)
In definitiva, risulta:
( )
( )
( ) [ ]

|

\
|
+
|
|

\
|
=
l
0
2
l
0
2
a
a
l
0
2
2
y
dz z u
h 2
q
dz
h
z u
i
K
2
1
dz
dz
u d
2
EI
u . (9)
Ipotizzando per lespressione di u una forma sinusoidale compatibile con le condizioni di
vincolo alle estremit, si pu assumere la seguente relazione:
( )
|

\
|
=
l
z
sin u z u
0
. (10)
Sostituendo la (10) nella (9) si ottiene la seguente espressione per il funzionale energia
potenziale:
( )


|
|

\
|
+ |

\
|
=
l
0
2
0
2
a
a
4
y 0
dz
l
z
sin u
h 2
q
h i
K
2
1
l
EI
2
1
u . (11)
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Il valore del carico critico si ottiene determinando il punto di stazionariet di P rispetto a u
0

nel caso in cui u
0
non nullo (ovvero quando si verifica una biforcazione dellequilibrio). In quelle
condizioni risulta:
0
h 2
q
h i
K
2
1
l
EI
2
1
cr
2
a
a
4
0
y
= +
|
|

\
|
, (12)
da cui
h i
K
h
l
EI
q
a
a
4
0
y
4
cr
+ = .
(13)
Il valore del carico critico q
cr
elastico, o corrispondentemente il momento critico rispetto M
cr
,
12 8
l q
M
2
cr
cr

= .
(14)
(la scelta del denominatore dipende dallo schema della capriata: 8 si riferisce al caso di capriata
semplicemente appoggiata in assenza di sbalzi laterali) pu essere utilizzato per la determinazione
della snellezza adimensionale rispetto al fenomeno di instabilit flessotorsionale:
cr
Rk , el , x
LT
M
M
= . (15)
dove M
x,el,Rk
il valore caratteristico del momento resistente (elastico) della sezione della capriata.
Questultimo, pu essere semplicemente determinato come segue:
yk el , x Rk , el , x
f W M = .
(16)
essendo evidentemente Wx,el,Rk il modulo di resistenza elastico della sezione attorno allasse y
(quello ortogonale al piano di sollecitazione della capriata secondo quanto rappresentato nella
Figura 1).
Dette A
c,sup
e A
c,inf
le aree totali dei correnti superiore ed inferiore, rispettivamente, e h la distanza
tra i loro baricentri, la distanza d
G
del baricentro della sezione trasversale equivalente della capriata
da quello del corrente superiore pu determinarsi come segue:
h
A A
A
d
inf , c sup , c
inf , c
G

+
= ,
(17)
il momento dinerzia della medesima sezione rispetto allasse x vale:
( )
2
G inf , c
2
G sup , c G , x
d h A d A I + = , (18)
e, in definitiva, il modulo di resistenza coinvolto nella relazione (15) si determina come segue:
) d h ; d max(
I
W
G G
G , x
el , x

= . (19)
La verifica di stabilit flesso-torsionale pu, dunque, essere condotta secondo quanto previsto al
punto 4.2.4.1.3.2 della NTC D.M. 14/01/2008, definendo come segue un valore di calcolo del
momento resistente:
1 M
yk el , x LT
Rd , b
f W
M

= , (20)
e confrontando il corrispondente valore dello sforzo normale agente sui correnti della travatura
reticolare:
h
N
N
Rd , b
Rd , b
= , (21)
con il valore di calcolo N
Ed
della sollecitazione assiale desunta dallanalisi:
Rd , b Ed
N N .
(22)

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2 DEFINIZIONE DELLA RIGIDEZZA ROTAZIONALE DEL
COLLEGAMENTO ARCARECCIO-CAPRIATA.

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3 UN ESEMPIO NUMERICO
Consideriamo il caso in oggetto in cui sia il corrente inferiore che quello superiore siano
realizzati da due profili ad L 40x80x6 affiancati ad una distanza di 10 mm. Sia, inoltre h=2100 mm
la distanza tra i baricentri dei due correnti.
Il momento dinerzia rispetto allasse y-y (ovvero quello parallelo al piano della capriata in
Figura 1) pu essere calcolato come segue:
4
2 2
y c , y c , y y
mm 415750
2
10
84 . 8 689 75900 2
2
s
e A I 2 I =
(
(

\
|
+ + =
(
(

\
|
+ + = . (23)
Le componenti deformabili K
a,a
e K
a,b
imputabili alla flessibilit dellala dellarcareccio ed al
suo collegamento con lala del corrente superiore ed il termine K
p
legato alla deformabilit del
profilo possono valutarsi come segue. Ipotizzando un arcareccio costituito da un profilo IPE120 si
pu, dunque, assumere:
Nmm 10 55 . 2
2
32
50
4
2
30
205000
2
1
2
b
d
t
2
b
E
2
1
K
6
2
3
2
2
a
3
2
c
a a , a
=
|

\
|

|

\
|
=
|

\
|

|

\
|
=
.
(24)
Nmm 10 29 . 1
2
30
30
84 205000
2
b
l
A E
K
8
2 2
c
b
b a
b , a
= |

\
|

= |

\
|
= .
(25)
Nmm 10 65 . 4
4200
3180000 205000
3
i
EI
3 K
8
c
a
p
=

= = .
(26)

avendo assunto un interasse tra le capriate i
c
=4200 mm.
Poich una componente assai meno rigida delle altre si ottiene una rigidezza risultate
definita come segue:

Nmm 10 55 . 2 K K
6
a , a a
= .
(27)

Il valore del carico critico rispetto allinstabilit flesso-torsionale della capriata si ottiene
dunque come segue:


( )
N/mm 66 . 0 58 . 0 089 . 0
2100 2100
10 55 . 2
2100
21000
415750 205000
q
6
4
4
cr
= + =

= , (28)

che corrisponde sostanzialmente ad un carico nodale pari a

kN 40 . 1 N 1403 2100 66 . 0 q i P
cr a cr
= = = = . (29)

Supponendo che la capriata abbia una luce L=l
cr
=21000 mm e due sbalzi laterali di luce
l
sb
=4200 mm, il momento flettente nella mezzeria della trave equivalente dovuto al carico
uniformemente ripartito q
cr
vale:

( )
kNm 11 . 29 Nmm 10 11 . 29
10
21000
66 . 0
10
L
q
2
5 / L
8
L
q
2
l
8
L
q M
6
2 2
cr
2 2
cr
2
sb
2
cr cr
= = =
|
|

\
|
=
|
|

\
|
= . (30)

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Il valore del modulo di resistenza pu essere valutato facilmente, essendo d
G
=h/2 (per ovvie
ragioni di simmetria), il valore del modulo di resistenza W
x,el
, definito in generale dalla (19), si pu
determinare come segue:
2
c,sup x,G 6 3
x,el c,sup
G G
2 A (h / 2) I
W A h 2 689 2100 2.89 10 mm
max(d ; h d ) h / 2

= = = = =


e, quindi, il valore caratteristico del momento di snervamento si determina come segue:
6
x,el,Rk x,el yk
M W f 795.80 10 Nmm 795.80 kNm = = =

Pertanto, la snellezza adimensionale si determina come segue:

LT
795.80
5.229
29.11
= = .

Un valore cos alto della snellezza di per s indice di una struttura molto sensibile al
possibile fenomeno di instabilit. Pertanto, la verifica, sebbene non condotta esplicitamente, si
ritiene non soddisfatta.

Si decide, dunque, di disporre una crociera rompitratta posta nella mezzeria delle capriate, in
modo da ridurne la luce libera di inflessione rispetto al fenomeno di instabilit flesso-torsionale
l
cr
=L/2=10500 mm. In questo modo il carico critico elastico si determina come segue:

( )
6
4
cr
4
205000 415750 2.55 10
q 2100 1.43 0.58 2.01 N/mm
2100 2100
10500

= + = + =

e
(31)

2 2
6
cr cr
L 21000
M q 2.01 88.64 10 Nmm 88.64 kNm
10 10
= = = =

LT
795.80
2.996
88.64
= = .

Assumendo la curva di instabilit d (Tabella 4.2.VII della NTC D.M. 14/01/2008) come
riferimento per il parametro delle imperfezioni (=0.76) possibile determinare il valore di
LT

dalla relazione 4.2.51 della NTC D.M. 14/01/2008 (avendo anche imposto per semplicit ed a
vantaggio di sicurezza 2 . 0
0 , LT
= f=1 e =1):

( )
2
LT LT LT LT
1
1 0.2 6.052
2
(
= + + =



( ) ( )
LT
2 2 2 2
LT LT LT
1 1
0, 0884
6.052 6.052 2.996
= = =
+
+
.

In definitiva, il valore del momento resistente equivalente pu determinarsi come segue:

b,Rd
0.0884 795,80
M 67.02 kNm
1.05

= =
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cui corrisponde il seguente valore del carico assiale:

b,Rd
b,Rd
M
67.02
N 31.91 kN
h 2.10
= = = .

Tale valore va confrontato con il valore di progetto dellazione assiale sollecitante N
Ed

(ovvero il massimo in valore assoluto degli sforzi normali che si destano nei correnti superiore o
inferiore nelle varie combinazioni di carico). Dovr evidentemente risultare

Rd , b Ed
N N .

Nel caso in cui ci non avvenga, si potr agire sullinterasse delle crociere rompitratta
riducendo l
cr
e, dunque, aumentando q
cr
e, corrispondentemente, riducendo ulteriormente
LT
.

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