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La nostra camera non mi piace per nulla.

Ne volevo una dabbasso, che affaccia sulla veranda, e con la finestra tutta contornata di rose, e delle tendine di chintz vecchio stile cos graziose! Ma John non ne ha voluto sapere. Ha detto che vi solo una finestra e non abbastanza spazio per due letti, e nessuna camera adiacente, se lui volesse occuparne unaltra. molto premuroso e amorevole, e non mi lascia di certo muovere senza motivo. Ho un programma preciso per ogni ora del giorno; lui si occupa di tutto al mio posto, cos da farmi sentire talmente ingrata, per non essergli maggiormente riconoscente. Ha detto che siamo venuti qui solo per me, che dovevo stare a riposo e allaria aperta, pi che potevo. Lesercizio che fai dipende dalla tua forza fisica, mia cara, ha detto, e il cibo che mangi dal tuo appetito; ma laria riesci sempre a respirarla. Cos abbiamo preso la camera al piano superiore. una camera ampia e ariosa, occupa quasi tutto il piano, con finestre rivolte in ogni direzione, e aria e luce in abbondanza. Ho limpressione che, inizialmente, sia stata usata come camera da letto, poi come stanza dei giochi e palestra, poich le finestre sono barrate, come si usa quando si hanno bimbi piccoli, e vi sono anelli e altre cose sui muri. La tintura e la carta da parati sembrano esser uscite da una scuola per ragazzi. strappata tutta attorno alla testata del mio letto, la carta, intendo, quasi fin dove riesco a toccare con la mano, e vi un grosso strappo anche dallaltra parte della camera, in basso. Non ho mai visto una carta da parati peggiore in tutta la mia vita. Una di quelle fantasie irregolari e vistose, colpevoli di ogni possibile reato artistico. cos monotona da confondere locchio se si cerca di seguirne il disegno, eppure cos appariscente da irritare e indurre a studiarla, e quando se ne seguono con lo sguardo le curve incerte e imperfette per un po, improvvisamente come se si suicidassero buttandosi di sotto, curvandosi ad angoli improponibili, distruggendosi in contraddizioni impensabili. Il colore ripugnante, quasi rivoltante; uno sporco giallo cenere, cui la luce del sole, che lentamente cambia angolazione, d sfumature bizzarre. di un arancione opaco, eppure vivido, in alcuni punti, di un pallido color zolfo in altri. Non mi meraviglio che i bambini lo odiassero! Lo odierei anchio, se dovessi vivere a lungo in questa camera. Ecco che arriva John, ed io devo mettere via, odia che io scriva anche solo una parola.

Siamo stati qui per due settimane, ed io non sono mai stata in vena di scrivere prima dora, sin da quel primo giorno.

Sono seduta alla finestra, adesso, in questa orribile camera, e non vi nulla che possa impedirmi di scrivere quanto voglio, se non la stanchezza. John via tutto il giorno, e anche alcune notti, se vi sono casi gravi.

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