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Stiamo esagerando: concediamo troppo alla curiosit invece che alle notizie
le che, anche dopo il ritrovamento del cadavere, rimasto nelle mani dei giornalisti. Interviste a pagamento Quando le dirette non bastavano pi, ad alimentare il business sono arrivate le interviste a pagamento. Il primo ad ammettere candidamente di aver lucrato sul delitto lavvocato della famiglia Misseri, Daniele Galloppa: Mi sono fatto pagare per andare in televisione. Qual il problema? Lo fanno tutti, non capisco perch non dovrei farlo anchio: alcune trasmissioni pagano, ma bisogna saperci fare. Anche Sabrina, Cosima e lex portavoce delle famiglie Scazzi e Misseri, Valentino Castriota, sono stati accusati di aver ricevuto del denaro. Il fratello di Sarah, Claudio Scazzi, ha dichiarato di aver accettato alcune ospitate in tv solo in cambio di soldi per poter aprire un canile in memoria della sorella. Le reazioni Stiamo esagerando e francamente non da oggi. Non solo su questo caso che concediamo troppo alla curiosit morbosa piuttosto che alle notizie. Cos il presidente dellOrdine dei giornalisti Enzo Iacopino, pochi mesi dopo lomicidio, ha richiamato i media sul caso Scazzi. Anche il presidente del Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, ha chiesto di abbassare i toni su uno show tossico per tutti, ma soprattutto per i bambini nei quali crea allarme. Tre le inchieste aperte sul caso. Il Garante per la privacy, Francesco Pizzetti, ha chiesto spiegazioni a Rai, Mediaset, Sky e Telecom sulla diffusione dei verbali e dei le audio degli interrogatori dei protagonisti del giallo. Il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, ha aperto un fascicolo per fuga di notizie e ricettazione di atti giudiziari. LOrdine degli avvocati ha richiamato i legali coinvolti nella vicenda per capire se e come erano stati violati i principi deontologici della professione. Il presidente Iacopino, poco dopo il delitto, ha commentato: Certo noi giornalisti con un pizzico di senso della misura e del limite in pi, forse potremmo riutarci di fare quello che troppo spesso invece facciamo: la buca delle lettere.
Ritratti di Marta e Sarah di Genta Sulaj, studentessa dellAccademia delle Belle Arti di Urbino Sotto e in copertina, foto di Daniele Errico
SPECIALE
a triste storia di Marta del Castillo, una ragazzina di 17 anni scomparsa da Siviglia e vittima della follia omicida del danzato, somiglia molto a quella di Sarah Scazzi. Le ragazze sembrano svanite nel nulla, poi la polizia inizia a indagare: come in una scadente pice teatrale nuovi personaggi fanno la loro apparizione. In entrambi i casi, proprio chi poteva aiutare a far luce sullomicidio mente, si contraddice, cambia versione. Sempre sotto la luce dei riettori. I giornali e le tv scavano nei dettagli del passato delle vittime, corteggiano assassini e familiari, sempre alla disperata ricerca di novit da dare in pasto alla curiosit morbosa del pubblico. Un copione che conosciamo n troppo bene. In Spagna per qualche cosa successo, lopinione pubblica ha reagito e una trasmis-
sione spazzatura stata costretta a fare un passo indietro. Il caso Marta scompare da Siviglia la notte del 24 gennaio 2009. Un mese dopo il suo ex danzato, Miguel Carcao, confessa di averla uccisa. Le indagini proseguono. Secondo gli investigatori, Miguel non solo quando si sbarazza del cadavere: con lui ci sono Javier Garca, detto El Cuco, anche lui minorenne, il suo fratellastro e una coppia di amici. A distanza di un mese, Miguel cambia versione accusando El Cuco di essere lassassino. Racconta che dopo aver bevuto e fumato un po di hashish, a turno lhanno violentata, minacciandola con un coltello. Sarebbe stato El Cuco a strangolarla con una corda. Poi, insieme, hanno gettato il cadavere, avvolto in un tappeto, in un bidone dellimmondizia. I giudici non gli credono e nel gennaio 2012 lex danzato viene condannato a
Le notizie di criminalit nelle edizioni di prima serata dei telegiornali pubblici europei. I dati si riferiscono al periodo da gennaio 2010 a dicembre 2011
venti anni di prigione. El Cuco sta scontando una pena di due anni in un carcere minorile per la soppressione del cadavere. Il fratellastro di Miguel stato condannato a tre anni, anche lui per la soppressione del cadavere . Nonostante le ricerche della polizia e i disperati appelli della madre di Marta, il corpo della ragazza non ancora stato ritrovato. La stampa spagnolaFin dallinizio la vicenda stata seguita con grande attenzione dai media spagnoli. Tra le trasmissioni che pi si occupano del caso, spicca La Noria, un programma di prima serata che va in onda su Telecinco, la gemella spagnola di Canale 5. Il primo scandalo lintervista alla nuova danzatina di Miguel, anche lei minorenne. Il giornalista indugia sulle abitudini intime della giovane coppia. Il tribunale condanna lemittente a pagare un indennizzo di 6 mila euro ai familiari di Marta: la cifra proporzionale ai guadagni che gli imputati avevano percepito per lintervista. Ma ancora non basta. Va in scena a La Noria la madre del Cuco, Rosala Garca, che difende il glio e ne proclama linnocenza. Una macabra ospitata pagata da Telecinco 10 mila euro e che ha costretto La Noria a rivedere la sua programmazione. La rivolta del web Pablo Herreros, giornalista e blogger spagnolo, ha reso possibile tutto ci. Nel mio blog molte volte ho denunciato casi simili a quello di Marta. Criticavo la televisione, gli spettatori, ma non ho mai ottenuto dei risultati. Cos ho chiesto in un post alle aziende di non pubblicizzare i loro prodotti in programmi che pagano i familiari dei criminali per le interviste. Non possiamo permettere che i nostri gli crescano credendo che da un crimine si possa guadagnare. Il post viene rmato da 36 mila persone e condiviso migliaia di volte su Facebook e Twitter. Le grandi aziende, sempre pi attente agli umori dei consumatori, non restano indifferenti. Nestl, LOreal, Vodafone Espana, Donuts, Bayer e Campofro decidono di togliere i loro spot dalla trasmissione. Il programma va in onda con una sola pubblicit e rischia la chiusura. Il presentatore Jordi Gonzalez prima accusa Herreros di essere stipendiato da una rete rivale, poi parla di censura. Ora La Noria va in onda dopo la mezzanotte, con contenuti differenti. Herreros commenta cos: Credo che facendo pressione sulle imprese si possa creare una televisione differente. Non sapevo di poter trovare la chiave giusta, ma oggi posso dire che non impossibile.