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Lettera aperta del Movimento Augusta agli Augustani

allOn. Presidente della Regione Raffaele Lombardo


Egregio On. Presidente Lombardo, avevamo apprezzato la Sua responsabile presa di posizione sul Piano Rifiuti che, di fatto, azzerava i 4 inceneritori di Cuffaro, ma rimaniamo delusi dalla decisione di utilizzare il CDR come co-combustibile nei cementifici per i seguenti motivi: 1. si tratta sempre di ricorso alla combustione, con laggravante che i cementifici risultano pi inquinanti degli inceneritori in quanto non dotati di specifici sistemi di abbattimento delle polveri e tanto meno dei microinquinanti, ed autorizzati con limiti di emissioni pi alti (il limite per le diossine passa da 0,1 nanogrammi/mc negli inceneritori a 10 ng/mc nei cementifici, cio 100 volte di pi!). Inoltre, essendo le temperature di esercizio dei cementifici pi elevate di quelle degli inceneritori, le emissioni, ed in particolare il nanoparticolato (costituito essenzialmente da metalli pesanti), sono ancora maggiori; inoltre lamericana EPA (Environmental Protection Agency) ha rilevato incrementi significativi di mercurio, uno dei maggiori composti tossici per luomo, nelle emissioni di cementifici alimentati con CDR. Negli USA i cementieri sono obbligati ad indicare, sui contenitori di cemento ottenuto con limpiego di CDR, la scritta cemento ottenuto con co-combustibile Cdr, in quanto tale cemento diventa pericoloso per la salute a causa del rilascio di metalli pesanti da parte dei manufatti con esso realizzati; 2. disincentivazione della raccolta differenziata e, di fatto, apertura allimportazione di CDR, come dimostrato dalla politica dei termovalorizzatori. Inoltre, con lutilizzo del CDR quale co-combustibile, si registra una sostanziale riduzione del riciclo di materiali pregiati quali carta, cartone e plastiche, e dei posti di lavoro; 3. peggiorerebbe di fatto il piano Cuffaro, passando da 4 a 6 inceneritori (quanti sono i cementifici in Sicilia): a Modica e Ragusa, entrambe zone vocate alla zootecnia ed alla serricoltura, con conseguenti irreparabili danni economici, a Catania, allocato in pieno centro urbano che determinerebbe laumento di traffico pesante e di conseguenza dellinquinamento acustico e da polveri, a Priolo, in piena area industriale, gi fortemente compromessa, ad Isola delle Femmine (PA) ed a Porto Empedocle (AG), questi due ultimi in aree urbane a forte vocazione turistica. Signor Presidente, questi tre motivi ci preoccupano particolarmente, e La invitiamo a riprendere la strada che tutto il mondo civile ha ormai da tempo intrapreso e cio lObiettivo Rifiuti Zero che privilegia il riciclaggio e considera e sfrutta i rifiuti come una risorsa. mai possibile che, con le conoscenze scientifiche sui devastanti danni allambiente e alla salute, arrecati dalle emissioni degli impianti di incenerimento, si possa ancora oggi continuare sulla vecchia strada degli inceneritori che termo-svalorizzano lambiente, la salute ed i rifiuti? cos complicato costruire almeno un impianto di compostaggio per provincia, obbligare i Comuni ad attivare i centri di raccolta e costruire quegli impianti, assolutamente non inquinanti, che trasformano la frazione dei RSU non riciclabile in sabbia artificiale ottima per ledilizia, come sia fa a Vedelago? Il tutto, se si vuole, realizzabile in tempi brevi, con costi inferiori rispetto agli impianti di CDR e con la creazione di pi posti di lavoro puliti. Augusta, 9 marzo 20010

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