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Piano scolastico Rifiuti Zero

Il seguente piano stato redatto a seguito dellesperienza biennale nel liceo classico Gulli e Pennisi di Acireale, in cui progressivamente sono stati adottati diversi metodi di gestione dei rifiuti fino a trovarne uno pi performante. Non tutto viene per dalla scuola, infatti alcuni punti *, purtroppo non applicati l per motivi di tempo, strumenti e priorit, vengono dalla vita di tutti i giorni e dal progresso della scienza nel campo della tutela ambientale. Al termine di questa avventura si potuto constatare come non ci sia molta differenza tra il comportamento medio degli studenti e quello dei cittadini a livello urbano. Troverete infatti molti dei modelli fin qui usati per le citt applicati alla scuola. A partire dalle famose tre R: riduzione, riuso e riciclo. Iniziamo dalla prima!

Riduzione In gran parte delle scuole si riscontrano spesso delle fonti comuni di produzione di rifiuti, quali rivenditori automatici di snack, acqua in bottiglia, bibite (in bottiglia, lattina e tetrapak) e bevande calde (le purtroppo classiche macchinette del caff). Questi aggeggi infernali costituiscono un grosso problema in quanto spesso mettono in circolo materiali non riciclabili che molte volte vengono confusi, in buona fede, dai ragazzi e vengono gettati nella differenziata contaminando tutto il resto. Le soluzioni sono molteplici e ognuna per il suo oggetto di riferimento. Le bottigliette dacqua innanzitutto possono essere eliminate mettendo nelle scuole almeno una o pi fontanelle (in base alla grandezza dellistituto e al numero degli alunni). Le lattine invece vanno riciclate (per i distributori alla spina ancora credo sia chiedere troppo). Per quanto riguarda invece tutto ci che non riciclabile, necessario agire sia prima dellacquisto che dopo. Ho trovato utile affiggere bene in vista sui distributori dei fogli in cui informavo i ragazzi che ci che stavano comprando non era riciclabile e quindi andava messo nei cestini dellindifferenziato. Spesso le indicazioni al momento della raccolta non bastano, invece il cartello sulla macchinetta richiama di pi lattenzione. * In quanto a bicchieri delle bevande calde, si possono stipulare accordi con i gestori per lutilizzo di plastiche biodegradabili. * Altra nota dolente sono i fazzoletti (che andrebbero disincentivati in quanto usa e getta) e le carte unte di olio, materiali che andrebbero compostati.

Riuso

* Anche il riuso possibile in alcuni casi allinterno del sistema scolastico. La carta da buttare delle segreterie, se ancora utilizzabile (ad esempio se il foglio stato stampato solo da un lato), pu essere usata per le materie in cui necessario eseguire delle bozze. Le lattine potrebbero diventare portacolori o contenitori in cui temperare le matite, e cos via dicendo con la fantasia. Basta incentivare e dedicare anche una mezzora a settimana al laboratorio di riuso. Riciclo Il sistema del riciclo si evoluto e a poco a poco si giunti alla conclusione che necessario emulare, con i dovuti accorgimenti, il metodo di raccolta urbano. Inizialmente i contenitori posizionati nei corridoi, nonostante ci fossero sopra chiare indicazioni su cosa mettere e cosa no (con tanto di immagini e scritte a caratteri cubitali sottolineate), venivano invasi da materiali non riciclabili poich bastava che sbagliasse una persona per far degenerare a catena la situazione. Siccome sperare che centinaia di persone siano responsabili e attente appurato essere inutile, siamo passati al metodo classe a classe cos articolato: Ogni classe deve avere almeno un responsabile per la raccolta differenziata, che deve procurare tre buste di carta (su cui scrivere Plastica, Carta e Alluminio) e stare attento affinch vengano rispettate le istruzioni. Dopo di che devono esserci almeno due responsabili per corridoio (o piano) che si dovranno occupare dello svuotamento dei contenitori delle classi in sacchi (o raccoglitori di vario tipo comunque pi grandi) facendo attenzione che tutto sia conferito in modo corretto. In caso contrario le buste rimarranno in classe e il responsabile dovr occuparsi di ordinare il materiale o di buttarlo nellindifferenziato se dovessero subentrare motivi igienici. Alla fine di questa catena ci sono almeno due responsabili per tutta la scuola dei cassonetti del cortile, che devono rimanere chiusi, e aperti solo quando verr depositato il materiale dagli addetti dei corridoi. Anche in questo caso i responsabili di tutto listituto dovranno verificare che tutto sia a posto. * Lo stesso sistema si pu applicare con il compostaggio, individuando per dei responsabili a parte per il compost. * Inoltre nelle segreterie possibile individuare tra il personale un addetto alla differenziata, con particolare riferimento alla carta, che pu fare esattamente ci che si fa per le classi, magari conferendo direttamente nei contenitori del cortile. Per quanto riguarda la plastica dura ed altri eventuali rifiuti speciali (batterie e toner), bastano dei contenitori collocati in un punto della scuola. Ad esempio per i tappi di bottiglia vanno bene i boccioni da ufficio, che con la loro apertura limitata non permettono di sbagliare.

(versione beta, aggiornata al 17/11/2011)

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