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Biofisica sbobina tura lezione 12 Miriam Defilippis Slide 74: Trasduzioni sensoriali Le cellule che ricevono impulsi dall'ambiente

esterno lo rimodulano attraverso delle strutture particolari: i recettori sensoriali. I recettori sensoriali sono cellule specializzate nella trasformazione del segnale esterno in un segnale idoneo(cio elettrico) al corpo umano, questi recettori di superficie con le loro membrane fanno da barriera di divisione tra interno ed esterno. Essi sono convertitori di energia anche se non esiste linearit tra segnale esterno ed interno. Infatti la conversione della energia viene operata da pi sistemi di recettori, non da uno solo, ragion per cui non tutto lo stimolo in ingresso viene tradotto da un singolo sistema in un segnale in uscita. Nella recezione del segnale solitamente non ci sono danni per l'organismo, salvo esagerazioni, naturalmente. Lo stimolo proveniente dall'ambiente esterno diventa informazione nel snc, pertanto occorre capire: 1)Quali sono i processi cellulari e molecolari coinvolti nella trasformazione di questo stimolo esterno in interno? 2)come questa energia raccolta viene trasmessa al Snc. Su molte funzioni non si hanno conoscenze, tuttavia sappiamo che queste cellule reagiscono agli impulsi dell'ambiente esterno modificando delle proteine, per esempio attraverso modifiche cis- trans. La stessa risonanza magnetica per esempio mi d informazioni sulle reazioni chimiche che avvengono nell'organismo. Al momento oggetto di studio la modifica quantitativa e qualitativa delle sostanze chimiche e delle proteine in situazioni di sentimenti differenti per esempio. Stiamo valutando anche come certe sostanze siano maggiormente presenti in un'area patologica rispetto ad una sana. A questo proposito interviene per anche la genetica, la quale afferma che per es le modificazioni ( per es. delle proteine) avvengono per cause genetiche, mentre alcuni sostengono il contrario, cio che modifiche nella struttura delle proteine si realizzano in seguito alla interazione con certe sostanze chimiche. Attualmente a livello medico siamo al 3%delle conoscenze complessive. Ora occorre valutare la risposta che le cellule danno in seguito a un certo tipo di stimolazione. Definiamo sensibilit della membrana cellulare il rapporto tra l'ampiezza della risposta e l'intensit della stimolazione, cio della intensit dello stimolo ricevuto rispetto a quello riemesso(ampiezza della risposta), quindi intendiamo anche la capacit di trasformare un impulso molto molto basso in uno stimolo adeguato(ovviamente nel momento in cui lo stimolo esterno perlomeno sufficiente ad attivare una risposta). Tra la strumentazione medica presente uno strumento in cui in pratica Passa l'aria con delle sostanze in una stanza, ove c' un apparecchio che ionizza le particelle d'aria, se essa pura avviene una ionizzazione di bassissimo grado, altrimenti si realizza una differenza di potenziale proporzionale al numero di particelle ionizzate. Questi sensori chimici vengono applicati negli aeroporti perch in caso si sospetti il contenuto di una valigia per esempio, la valigia viene passata sotto una pedana in cui presente un apparecchio in grado di realizzare una analisi chimica, che ci permette di dire se siamo in presenza di droga o esplosivo. Questo strumento serve per rilevare piccolissime quantit di sostanza. La tecnologia americana in grado di rilevare anche quantit in picogrammi, mentre la capacit sensoriale dei cani arriva al nano grammo, e in ultimo l'uomo percepisce fino al microgrammo. es. se viene esplosa alle vostre spalle una cipolla o un limone voi avvertite l'odore perch l'ordine di grandezza dei gas diffusi nell'ordine dei picogrammi. Dunque definito il concetto di sensibilit diciamo che Lintensit dello stimolo pu essere definita come flusso di energia nellunit di tempo e

quindi dimensionalmente una potenza per unit di area In fisica il flusso di una data grandezza fisica usato in presenza di fenomeni di trasporto (le grandezze coinvolte possono essere per esempio il calore o la massa) e rappresenta la quantit della grandezza che attraversa una data superficie. (quindi nel nostro caso il flusso corrisponde alla energia che attraversa una certa area o superficie nell'unit di tempo) Il segnale giunto dall'esterno pu essere un segnale di modulazione, ma pu anche non produrre una risposta. Lo stimolo dunque produce, di per s, un aumento della permeabilit di membrana al passaggio di certi ioni, nel caso della cellula nervosa viene favorito l'ingresso all'interno della cellula di ioni sodio. Tali ioni, essendo carichi positivamente, con il loro ingresso nella cellula producono una depolarizzazione della membrana. Nell' eeg viene mostrato che nel cervello per es. abbiamo dei picchi molto rapidi nella veglia e rallentati durante il sonno. In esso si verifica una trasformazione o una modulazione dell'impulso proveniente dall'ambiente ext, l'impulso viene tradotto in un rilascio di certe sostanze chimiche. Per Elettro-genesi, appunto, intendiamo la generazione di un segnale elettrico che si trasforma in sostanze chimiche all'interno del cervello. Se non abbiamo mai sentito l'odore di un prodotto o di un cibo occorre che prima impariamo a identificare quel certo prodotto, quando l'abbiamo conosciuto siamo in seguito in grado di identificarlo di nuovo. Nel caso del bambino a pochi mesi dalla nascita non riesce a riconoscere se non poche cose, con il passare del tempo in grado di riconoscere oltre alla madre anche altri volti e altre sensazioni. I segnali derivanti dall'esterno non producono sempre una risposta, possono anche trasmettere semplicemente una informazione, o modulare semplicemente un impulso pre-esistente. Lo stimolo pu pertanto produrre una iperpolarizzazione o una depolarizzazione di membrana, allo stesso tempo consideriamo che la risposta dell'organismo allo stimolo pu essere di tipo non lineare. Per capire meglio diciamo che: In ingresso ci pu essere un segnale di tipo dente di sega o rettangolare, in uscita pu esserci un esponenziale crescente. Tutto ci che viene trasformato da segnale esterno ad interno risponde al numero di neplero, quello che i greci chiamavano sezione aurea. La risposta cui la cellula d luogo pu non essere lineare, In alcuni casi in seguito ad uno stimolo non si verifica un potenziale di azione, ma si po verificare direttamente una iperpolarizzazione, comunque il segnale viene trasmesso in una sola direzione. Prendiamo il caso dell'occhio, quando giunge un segnale eccitatorio per certi coni o bastoncelli le cellule che li circondano vanno incontro a inibizione, in modo che il segnale vada direttamente verso il n. ottico e non si disperda. Non tutte le cellule per rispondono in questo modo al segnale esterno, cio non sempre si rifanno ad un modello lineare di risposta(quanto pi alto lo stimolo tanto piu alto il potenziale in uscita), infatti possono dar luogo a risposte di tipo esponenziale, logaritmico o differenziale. infatti le nostre sensazioni non sono proporzionali allintensit dello stimolo ma al logaritmo o allesponenziale o a combinazioni o a differenziali in presenza di alti stimoli. A volte interviene un feedback negativo, differenziato sullintensit, che controlla il guadagno del sistema, agendo come un potenziometro. Se siamo in presenza di un segnale d'ingresso troppo intenso questo viene limitato e non amplificato, attraverso un processo di feed-back negativo o inibizione. Con feedback negativo si intende,dato il rapporto tra due sostanze, un sistema dove l'aumento quantitativo della prima sostanza provoca l'aumento quantitativo della seconda che, per, inibisce l'aumento ulteriore della prima, anzi, tende a ridurne la quantit. esempio : Gli ormoni. Quando le concentrazioni plasmatiche sono alte, inibiscono per feedback negativo la loro stessa produzione.

Anche definibile come uno stimolo che diminuisce o interrompe lo svolgersi di un'attivit biologica (ad esempio gli effetti della liberazione di un ormone vanno ad inibire il rilascio dell'ormone stesso) Organi sensoriali.(slide 76) Parliamo dell'occhio L'occhio formato dal la cornea, il cristallino ed il corpo vitreo. Lo spessore del cristallino viene viene modificato dall'azione di certi muscoli, successivamente l'immagine giunge alla retina che eccitata dalla luce che la colpisce trasmette informazioni al cervello inviando impulsi elettrici attraverso il nervo ottico. Riassunto delle principali funzioni di ciascuna componente dell'apparato visivo Cornea: devia la luce facendola convergere sulla retina Pupilla: controlla variando il suo diametro la quantit di luce che entra nell'occhio Cristallino: devia la luce facendola convergere sulla retina, grazie ala sua elasticit consente di mettere a fuoco gli oggetti posti per vicino Corpo Vitreo: sostanza trasparente che viene attraversata dalla luce diretta alla retina Retina: trasforma gli impulsi luminosi in impuls elettrici Nervo Ottico: Trasmette gli impulsi elettric dalla retini alla corteccia cerebrale L'occhio ci garantisce la visione trasformando la luce che lo colpisce in informazioni che, sotto forma di impulsi elettrici, arrivano al cervello. Nell'occhio stesso possiamo individuare un campo elettrico o una differenza di potenziale anche in assenza di stimoli luminosi. Assumiamo che la cornea sia il polo positivo e la retina negativo. La Ddp corneo-retinale compresa tra 0,4-1,0 mV. Il maggior potenziale della retina dovuto a un pi elevato rateo metabolico. Questa differenza di potenziale e la rotazione dellocchio si possono misurare con una coppia di elettrodi - del tipo lente a contatto - posti sulla superficie periorbitale (EOG - elettrooculogramma). Tale misura serve a valutare il movimento dellocchio; in particolare i piccoli movimenti dellocchio nistagmogramma che valutano sia il sistema di visione sia il sistema vestibolare con le conseguenti valutazioni cliniche.

Se i muscoli dell'occhio che non vengono utilizzati vanno incontro ad atrofia, per questa ragione la miopia piu frequente in citt dove il raggio della nostra vista molto limitato rispetto ai grandi spazi delle montagne per vedere i quali occorrono altri muscoli. Loro invece soffrono di presbiopia. Cio ogni muscolo, che sia per una visione da vicino o da lontano deve essere utilizzato per non perdere di elasticit o meglio di funzionalit. Per quanto riguarda la retina esiste l'elettroretinogramma che ci informa del funzionamento pi o meno corretto della retina. Un'altra informazione che vi do la pressione interna che di 20-25mmHg , quindi 1/3 della pressione esterna.

La pressione 20-25mmHg , quindi 1/3 della pressione esterna. Come funziona il tutto? La luce passando attraverso la pupilla colpisce il cristallino, la cui forma stata adattata

affinch, in relazione alla distanza a cui si localizza l'oggetto che stiamo guardando, le onde luminose possano direzionarsi sulla retina, n pi avanti n pi dietro. A livello della retina vengono eccitate delle cellule a forma di coni e bastoncelli, mentre le cellule vicine vengono inibite. Nei coni e nei bastoncelli avviene la modifica di una proteina la rodopsina ( Per ogni fotorecettore ci sono 10 alla 9 molecole di pigmento.) attiva la trasducina a legare GTP. Ci attiva la fosfodiesterasi che catalizza la conversione di GMPc a 5'-GMP. poi il segnale viene trasmesso alle cosiddette cellule bipolari e da queste alle cellule gangliari che lo trasferiranno al nervo ottico. Il nervo ottico trasporter i segnali della retina al cervello. Al buio per poter avere la maggior quantit di informazioni possibili a partire da un segnale molto scarso allarghiamo l'occhio, cio i muscoli dilatano la pupilla per consentirle di catturare la maggior quantit possibile di raggi luminosi, anche un segnale esterno molo debole pu dare una risposta per la gran quantit di pigmento presente. Il segnale viene trasferito attraverso un processo di polarizzazionedepolarizzazione. Modi di trasferimento di energia.(slide 79) ci occuperemo del moto ondulatorio perch ci interessa capire come avviene il trasferimento di energia da un punto ad un altro. Questa si trasmette o in associazione ad un punto materiale o ad un'onda. Abbiamo due tipi di onde: 1)Longitudinali es il suono 2)trasversali es onde elettromagnetiche, raggi x, raggi gamma. L'ampiezza oscilla perpendicolarmente alla direzione di propagazione.Dal momento che piu semplice studiare le onde trasfersali si realizzato un sistema per trasformare onde longitudinali in trasversali,. prendendo i valori di pressione. Individuiamo come Parametri propri delle onde: periodo, frequenza, lunghezza d'onda e ampiezza. La funzione di un'onda sinusoidale pari Y(x,t) = A sen( kx - t) a t= 0 londa inizia e si ripete quando k =2da cui k=2/ cio il numero donda, che una costante. Inoltre x= 0 cio nella condizione iniziale si ha Y(0,t)= Asen(- t)= - Asen t poich deve ripetere lo stesso valore a t+T si avr che T=2, quindi =2/T (pulsazione). Sapendo che la frequenza =1/T = /2 possiamo definire la velocit dellonda come: v = /T = = c Se siamo in presenza di raggi x o gamma la velocit quella della luce, mentre il suono nella materia viaggia a circa 1224 km/h. Quanti tipi di interazione possiamo avere tra le onde?(slide 80) Vi rimando alla slide n 80. Nel caso in cui avvenga l'incontro tra due onde dello stesso tipo in un determinato punto dello spazio si rende valido il principio di sovrapposizione, per cui dopo la sovrapposizione le onde continuano il loro cammino senza aver subito variazioni. Posto questa definizione perch ritengo che esplicita in maniera chiara il concetto di sovrapposizione: Applicato alle onde il principio di sovrapposizione illustra il fatto che, in ogni punto dello spazio in cui due onde incidono simultaneamente, l'oscillazione complessiva data dalla somma algebrica delle oscillazioni delle due onde incidenti prese separatamente. Questa propriet, comune a molti tipi di onde, almeno nel regime in cui esse non sono troppo intense, rende conto, ad esempio dell'esperienza per cui si possono udire pi suoni simultaneamente: il suono complessivo il risultato della sovrapposizione lineare dei singoli suoni. Le onde generano figure complesse nelle regioni dello spazio in cui si

trovano ad incidere simultaneamente, ma, apparentemente si "ignorano" a vicenda, emergendo da queste zone esattamente come vi erano entrate (vedi animazione qui sotto).

L'interferenza il principio di sovrapposizione di due onde sinusoidali, se viaggiano nella stessa direzione abbiamo una interferenza, se viaggiano in direzione opposta abbiamo onde stazionarie. Vediamo ora la riflessione delle onde. Se leghiamo una corda ad una parete e generiamo un onda questa torna indietro invertita dopo l'urto con la parete, se mettiamo alla fine della corda un anello intorno ad un asta l'onda torna in fase con s stessa senza essere stata invertita . La prima la chiamiamo invertita, la seconda commutata. Se le onde risultano commutate dopo una riflessione se sono sfasate di lambda mezzi l'una rispetto all'altra risulta che l'onda viene eliminata. Infatti per evitare il rumore di rotolamento degli pneumatici alcune industrie produssero delle auto con questo sistema, cio trasformando il rumore(onde sonore) in elettrico e sfasandolo di lambda mezzi cancellavano il segnale. Questo sistema molto complesso se si prendono in considerazione le voci, pu capitare che riconosciamo un colpo di tosse come un segnale di suono, ci sembra cio di aver sentito delle parole mentre invece era un rumore indistinto. Consigli: prima di studiare la parte di biofisica inerente all'occhio, studiatelo almeno nelle linee generali anche da un buon libro delle scuole superiori. Per quanto riguarda le onde invece le slides di fisica del I anno sono d'obbligo, credo.

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