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\ Mercoledì 15 febbraio 2012

OPINIONI NUOVE - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

FONDATORE VITTORIO FELTRI DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO

ANNO XLVII NUMERO 39 EURO 1,20*

ROMA PERDE I GIOCHI

VINCE L’ITALIA
Onore a Monti: dice no alle Olimpiadi nella Capitale
nel 2020 e ci fa scampare a un disastro. Sarebbe
stato un salasso di almeno cinque miliardi di euro

di MAURIZIO BELPIETRO

Diciamoci la verità: l’abbiamo scampata bella. Ed il me-

rito è tutto suo, di Mario Monti. Se l’Italia non butterà al
vento cinque miliardi di euro, 42 milioni dei quali da
sganciarsi subito, dobbiamo ringraziare lui, l’uomo in gri-
gio che quando parla sembra un alieno. Sarà perché non
si entusiasma a seguire le partite di calcio ma solo quando
guarda le partite doppie dei bilanci, sta di fatto che il pre-
mier ha opposto un secco no alle sollecitazioni venute da
tutte le parti politiche, e dunque Roma non sarà candida-
ta ad ospitare le Olimpiadi del 2020.
Fino all’ultimo abbiamo temuto il peggio. Che le pres-
sioni lo inducessero a recedere; che Gianni Alemanno e gli
uomini del Coni lo convincessero; perfino che pensasse di
rilanciare l’Italia con un po’ di giochi. Ma ora possiamo ti-
rare un respiro di sollievo: il grande spreco non ci sarà.
Certo, nei panni del sindaco della Capitale, probabil-
mente avremmo fatto lo stesso. Dal suo punto di vista, per
risollevarsi nei sondaggi non c’era nulla di meglio del cir-
co che si allestisce intorno alle Olimpiadi. (...)
segue a pagina 3

Un popolo senza memoria

di GIAMPIERO MUGHINI a pagina 4

In carcere il vicepresidente dell’Umbria e mezza giunta di Gubbio Archiviata Todi

Compagni che rubano (e violentano)
di ROBERTA CATANIA ha portato in cella altri otto politici lo-
cali. Tutti, secondo la procura di Pe-
Ex sindaco comunista di Gubbio, at- rugia, colpevoli di avere commesso
tuale vicepresidente della Regione «una serie indeterminata» di reati di
Umbria, da ieri Orfeo Goracci è in car- abuso d’ufficio, concussione, falso in
cere con altre etichette: accusato di atti pubblici e soppressione di atti
violenza sessuale e per avere dato vita pubblici. Detta in due parole: (...)
a un’associazione per delinquere che segue a pagina 11
Delirio del Molleggiato al Festival
Blitz della Finanza a Sanremo
ma per Celentano serve l’ambulanza
di FRANCESCO BORGONOVO eALESSANDRA MENZANI
A Sanremo arriva la Guardia di Fi-
nanza per un blitz nei negozi del
centro. Sul palco dell’Ariston
Adriano Celentano si esibisce in un
monologo di un’ora. Attacca i gior-
nali cattolici Avvenire e Famiglia
Cristiana: «Sono inutili». Se la
prende con i preti e celebra Don
alle pagine 30-31
L’AUTORE DELLA NORMA ANTI PM
Il maroniano Pini
indagato a Forlì
a dpagina
i 10
Gallo. Dice che Aldo Grasso è «un
deficiente», contesta la Consulta
che ha bocciato il referendum sulla
legge elettorale e critica la Rai che
ha «cacciato» Michele Santoro. La
valletta Ivana Mrazova perde la
puntata per un infortunio: al suo
posto Canalis e Belen.
La Chiesa chiama
la politica
non risponde
IL TESORIERE DELLA MARGHERITA
di ANTONIO SOCCI
La società di Lusi La Chiesa, saggia e illuminata, è
più avanti di tutti in politica. Ha
è un fantasma corretto e congelato i convegnisti
di Todi e chiama i partiti a ritro-
di FRANCO BECHIS a pagina 13
vare un’identità e una dignità, li
invita a capire che, in pochi mesi,
si è capovolto il mondo e che oc-
corre arginare lo strapotere della
speculazione finanziaria sui po-
poli e sulla politica democratica.
Ma dal ring di quei pugili in-
tronati, che oggi sono i partiti ita-
liani, nessuno risponde. Tutti al
tappeto, incapaci di elaborare un
pensiero su quello che sta acca-
dendo in Italia, in Europa e nel
mondo. Sembrano ormai privi di
una politica e perfino orfani di
un’identità e di una «mission».
Vediamo nel dettaglio quello che
sta accadendo.
Al convegno di Todi dello
scorso settembre (...)
segue a pagina 15

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 2 Mercoledì 15 febbraio 2012 PRIMO PIANO
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DEFINITIVO Il presidente del Consiglio ha usato poche ma

no ai giochi chiare parole: «Non ce la sentiamo di prendere un
impegno finanziario che potrebbe gravare sul Paese per anni»

Monti vince l’oro: niente Olimpiadi

Il Professore boccia Roma 2020 perché costa troppo: «Non possiamo correre rischi». Il Cav: «Occasione persa»
Ma la Santanchè applaude: «Erano un lusso eccessivo». Pd favorevole e anche Bossi esulta: «Facevano solo casino»
::: PAOLO EMILIO RUSSO
ROMA
QQQ Non è tempo di spendere
soldi per realizzare stadi, allargare
piste per l’atletica, costruire ex no-
vo villaggi olimpici. Mario Monti si
mette di traverso e schiera il gover-
no contro la candidatura di Roma
per le Olimpiadi. «Il governo ha
dovuto chiedere sacrifici impor-
tanti a larghe fasce della popola-
zione italiana», ha spiegato il pre-
mier, al termine del Consiglio dei
ministri. «Dobbiamo guidare l’Ita-
lia responsabilmente. In questo
senso, non ci sentiamo di prende-
re un impegno finanziario che po-
trebbe gravare sull’Italia in misura
imprevedibile nei prossimi anni»,
ha aggiunto Monti. Niente firma,
dunque, per la lettera di candida-
tura di Roma per le Olimpiadi
2020 che doveva essere presentata
al Comitato olimpico oggi.
La decisione era nell’aria da
tempo, è diventata ufficiosa a riu-
nione in corso, ed ufficiale subito
dopo, quando il premier ha rice-
vuto a Palazzo Chigi il presidente
del comitato organizzatore, Mario
Pescante, il presidente del Coni,
Gianni Petrucci e il sindaco di Ro-
ma, Gianni Alemanno. Monti li ha
ringraziati per il loro lavoro, ha
elogiato il progetto, ma sottoli-
neato che «il Comitato internazio-
nale richiede al governo del Paese
una lettera di garanzia finanziaria
e, tra le altre cose, il governo del
Paese ospitante deve farsi carico
di ogni eventuale deficit della ma-
nifestazione». Esisteva dunque la
possibilità che le disastrate casse
del nostro Stato si ritrovassero a
coprire il buco dei giochi. «Non
possiamo correre rischi», ha av-
vertito il premier a Rapporto Ca-
relli. Ed ha ricordato come le olim-
piadi di Atene abbiano contribui-
to al deficit greco. La decisione del
governo non è piaciuta al sindaco
di Roma, Gianni Alemanno, al
pezzo del Pdl a lui più vicino, ma
convince il Pd, la Lega, l’Udc e il
Capo dello Stato. «Prendiamo atto
della decisione di non sostenere la
candidatura di Roma», ha com-
mentato Alemanno, «ma rinun-
ciare ad una candidatura vincen-
te, sostenuta da un progetto di ot-
timo livello tecnico e di grande so-
brietà economica, significa non
scommetteresul futurodell’Italia.
Le entrate fiscali dirette sarebbero
il graffio
Commiato
promotore
La vera notizia è che, per
la prima volta da mesi,
Giorgio Napolitano è
stato sconfitto. Che l’in-
quilino del Colle fosse
tra i più autorevoli spon-
sor della candidatura di
Roma per le Olimpiadi
non è mai stato un mi-
stero. E ora è arrivato un
bel dispiacere: per l’Ita-
lia ed il suo prestigio,
certo. Ma per Napolita-
no il dispiacere è anche
domestico: nel comitato
promotore di Roma
2020, infatti, sedeva suo
figlio Giulio...
state superiori agli investimenti
pubblici». Per alcune ore si è diffu-
sa la voce che il primo cittadino si
volesse dimettere in segno di pro-
testa. Una intenzione che l’ex mi-
nistro dell’Agricoltura avrebbe
confessato ad alcuni suoi fedelis-
simi e che sarebbe confermata
dalla convocazione di una confe-
renza stampa, poi annullata. De-
cisione che, però, è stata smenti-
ta.
Berlusconi è deluso: «Io avrei
detto sì alle olimpiadi». E lo ribadi-
sce anche a Monti, sentendolo al
telefono da Arcore. Il Pdl si divide,
con il sindaco ci sono molti ex an,
ma non solo: per Barbara Salta-
martini «questo è il governo del
non coraggio». Ma anche Fabrizio
Cicchitto, capogruppo Pdl alla
Camera, chiede al premier di rife-
rire in Aula, e Angelino Alfano par-
la di «occasione sprecata». Per al-
tri, invece, va bene così. Guido
Crosetto dice che «la decisione è
degna di rispetto», Daniela San-
tanché che «le Olimpiadi sono un Sconquasso in Campidoglio
lusso che non possiamo permet-
terci». Il Pd è soddisfatto: «Dopo Gli azzurri si infuriano: «Tradita la capitale»
aver letto le carte e valutato il rap-
porto costi-benefici, la decisione Alemanno medita le dimissioni, poi ci ripensa
era inevitabile», conferma Paola
Concia, responsabile Sport del Pd. ::: ENRICO PAOLI ca non scommettere sul futuro governo chiamato a rilanciare la
«Quel progetto non era sostenibi- dell’Italia». nostra economia decide di bloc-
le sotto diversi profili», aggiunge. QQQ Persino Francesco Totti, il Un tema, quello del futuro del care una candidatura forte, auto-
La decisione delude gli ammini- capitano-bandiera della Roma, nostro Paese, che rappresenta il revole e condivisa da tutte le Isti-
stratori locali pd come Nicola Zin- non l’ha mandata giù. «Come solco entro il quale si muovono le tuzioni. I Giochi avrebbero rap-
garetti e qualche deputato demo- sportivo, romano e italiano mi dichiarazioni degli esponenti del presentano una grande occasio-
cratico favore alla candidatura. rattrista molto». Certo, da sporti- Pdl, con gli ex aennini della Capi- ne di crescita e sviluppo econo-
Pier Ferdinando Casini parla di vo non potrebbe essere diversa- tale particolarmente arrabbiati. mico, per guardare al futuro con
«una scelta saggia», mentre Um- mente. Ma la tristezza di Totti, «Il no del governo alla candidatu- ottimismo. L’Italia ha perso
berto Bossi gode: «Una decisione destinata a virare in rabbia con il ra di Roma è un danno conside- un’irripetibile opportunità».
ottima, la condivido, a Roma fan- passare delle ore, è il tratto sa- revole all’immagine della nostra Anche l’assessore comunale
no solo casino». Anzi, il Senatur liente dei commenti della destra Nazione nel mondo», dice l’ex con delega alla Candidatura
scherza: «Ad Alemanno potevano capitolina, a partire da sindaco di ministro della Gioventù, Giorgia Olimpica, Rosella Sensi, non
dargli le Olimpiadi invernali...». Roma, Gianni Alemanno, arriva- Meloni, «in termini di credibilità, condivide la scelta del governo
Anche Giorgio Napolitano fa tra- to sino al punto di pensare alle di- solidità e coesione. Mi domando «Da cittadina di questo Paese,
pelare la sua opinione: «Non missioni, poi rientrate. «Io rispet- come sia possibile chiedere a un della città di Roma e da donna di
mancheranno altre iniziative per to le considerazioni di Monti, ma qualsiasi investitore internazio- sport provo molta amarezza», di-
valorizzare lo sport italiano». non le condivido, questo signifi- nale di credere nell’Italia se un ce l’ex patron della Roma calcio,

I Mondiali di Italia ’90 Le Olimpiadi invernali a Torino

Conti in rosso e cantieri mai chiusi
Le Notti magiche furono un autogol
QQQ Totò Schillaci, attaccante della Nazionale
italiana, faceva sognare i tifosi. Correva l’anno
1990. L’Italia era letteralmente impazzita per i
mondiali di calcio. E a giudicare dal conto finale il
terzo posto in classifica c’è costato caro: la bellez-
za di 6.868 miliardi di lire, oltre il doppio di quanto
previsto: vale a dire circa 3.151 miliardi. La cosa
sorprendente - stando alla Relazione al Parla-
mento dell’allora ministro delle Aree Urbane Car-
melo Conte - è che la lievitazione dei costi non è
imputabile alla realizzazione di stadi e annessi
sportivi, quanto all’aumento delle opere infra-
strutturali di contorno. Nel dettaglio si scopre che
per organizzare i Mondiali ’90 abbiamo speso “so-
lo” 1.193 miliardi di lire per stadi e strutture spor-
tive. La fetta più grossa degli stanziamenti è invece
finita per realizzare opere viarie. Quelle dell’Anas
lievitarono magicamente da circa 688 miliardi
previsti, agli oltre 2.781 miliardi censiti dalla Com-
missione Conte. Non furono da meno i comuni,
che si misero a spendere e a spandere per abbel-
lire le rispettive città. Da 1.885 miliardi preventi-
vati si arrivò ad un conto finale di 2.359 miliardi.
Eravamo ancora in prima Prima Repubblica e
Tangentopoli
era ancora lon-
tana. Non stupi-
sce quindi scopri-
re che lo stesso mini-
stro Conte ammise can-
didamente in commissione Parlamentare che «su
757 appalti, in 656 casi sono stati affidati a tratta-
tiva privata (86%), in 23 casi si è proceduto per
concessione (3,1%), 60 appalti a licitazione priva-
ta (7,9%) e 20 gare con asta pubblica (2,6%). Me-
glio tralasciare - per carità di Patria e per non in-
terferire con processi tutt’ora in corso - la percen-
tuale di opere incompiute, inutili o addirittura ab-
bandonate. Resterà monumento allo spreco, ad
esempio, la Stazione ferroviaria di Vigna Clara a
Roma. Costata la bellezza di 90 miliardi, in teoria
avrebbe dovuto agevolare il transito di tifosi e poi
dei romani sulla direttrice Nord. Peccato che non
abbia mai aperto. O meglio: durante i giochi ha
servito circa 60mila viaggiatori. Poi ha chiuso
“temporaneamente” in attesa di fantomatici la-
vori di adeguamento...
AN. C.
Piste e trampolini, che fallimento
Corte dei Conti: troppe consulenze
QQQ «Una grande opportunità!». «Un’occasione da
non perdere!». L’assegnazione a Torino delle Olim-
piadi invernali del 2006 era stata salutata con unani-
me esultanza. E intendiamoci, l’evento ha dato im-
pulso a interventi fondamentali per la città, tipo la
metropolitana. Ma insomma, che la gestione com-
plessiva sia stata impeccabile, questo non si può dire.
Qualche esempio, allora. Spesa complessiva intor-
no ai 2,8 miliardi di euro, più o meno il deficit accu-
mulato dal Comune di Torino nell’anno 2007. E le
opere? Due casi emblematici: la pista di bob di Cesa-
na Torinese e il trampolino di salto con gli sci di Pra-
gelato. La prima è costata oltre 75 milioni, e però dopo
le Olimpiadi - non essendoci folle di praticanti di bob
e con il sostanziale fallimento di iniziative quasi sur-
reali tipo iltaxi bob- è rimasto il milione di euro di ma-
nutenzione all’anno (25mila al mese solo per l’am-
moniaca necessaria a mantenere il ghiaccio), milione
più o meno equivalente alle perdite. Risultato: ora è
sostanzialmente chiusa. E poi il trampolino: quello di
milioni ne è costato 36, dopo il 2006 accumulava oltre
500mila euro di debiti ogni anno. Chiuso anche que-
sto. Peraltro, gli altri impianti sono ora gestiti da
un’azienda americana, la Live Nation: gli altri e non
questi due,
quelli che face-
vano registrare le
maggiori perdite.
Mistero.
C’è poi la vicenda della
Agenzia Torino 2006, incaricata di provvedere alla
realizzazione del piano degli interventi, e insomma di
distribuire appalti e competenze e quant’altro. È sta-
ta al centro di un’indagine della Corte dei Conti. Ri-
sultato: oltre 4 milioni di euro spesi in consulenze - ri-
tenute eccessive dagli stessi magistrati contabili - e un
«non pieno controllo sui conti».
E però giusto ieri è venuto fuori che l’Agenzia stessa
- che ha prolungato la sua attività fino al 2011 per
chiudere pratiche e contenziosi - ha però accumulato
un tesoretto di circa 112 milioni di euro, avanzo dei
fondi statali. La città li rivorrebbe, il ministero delle Fi-
nanze nicchia. Anche perché, essendo vincolati a in-
terventi strutturali, non possono essere utilizzati per
la promozione turistica, e potrebbero di fatto suppor-
tare l’attività della società americana cui è stata cedu-
ta la gestione degli impianti. Sai che beffa?
A.SCA.
 PRIMO PIANO Mercoledì 15 febbraio 2012 3
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OPPORTUNITÀ Per il sindaco capitolino era l’occasione

di rilanciarsi procurando introiti e posti di lavoro, ma
il prezzo per il resto della nazione sarebbe stato enorme
no ai giochi

SALVI
Risparmiati
almeno
8,5 miliardi
Secondo lo Studio di fattibili-
tà approntato dalla Commis-
sione “Olimpiadi 2020”, i
grandi giochi che a Roma non
si faranno ci hanno evitato un
esborso di almeno 8,5 miliar-
di. Vale a dire la cifra stimata
dalla Commissione Fortis per
L’importante
è non partecipare
Stavolta Monti ha ragione: i giochi sarebbero stati
una buona occasione solo per i furbetti, non per il Paese
::: segue dalla prima
MAURIZIO BELPIETRO
Bernini e Santuz a risarcire quasi 3 miliardi di lire
per danni all’Erario: l’opera sarebbe stata «visto-
. samente» sovradimensionata, una struttura mul-
(...) Lavori, assunzioni, spettacolo: per il primo tipiano troppo costosa per essere gestita.
cittadino l’evento sarebbe stato una vera e propria Le cose non sono andate molto diversamente
manna dal cielo. Avrebbe potuto inaugurare can- con un altro grande evento come i Giochi inver-
tieri e assicurare posti di lavoro. Così avrebbe ri- nali di Torino, manifestazione per cui nel 2006
lanciato l’immagine della città, all’estero ma an- non si badò a spese. Piste di bob, di pattinaggio,
che fra i suoi stessi abitanti, e dunque, indiretta- impianti d’innevamento: opere costate in tutto
mente, anche la sua. Per l’Italia e per le sue casse, quasi 3 miliardi di euro su cui si appuntarono do-
invece sarebbe stato un disastro. Non diciamo che po qualche anno gli occhi della Corte dei conti e
sarebbe finita come la Grecia, che in parte nessuno sa più co-
svenatasi per i giochi del 2004 e me far funzionare. La pista di

.
IRREMOVIBILE
Monti ha detto: «No» alle Olimpiadi a Roma del
2020. In alto, il logo della manifestazione
«prendo atto della decisione che
non posso condividere, perché
non lascia spazio alla speranza e
al sogno per questo Paese». An-
che Silvano Moffa, capogruppo
alla Camera di Popolo e territorio
ed ex colonnello di An, boccia
senza mezzi termini la scelta dell’
esecutivo. «Il mancato sostegno
del governo rappresenta una al-
larmante visione pessimistica
del futuro che tarpa le ali al rilan-
cio del Paese».
Sulla stessa lunghezza d’onda
il governatore del Lazio, Renata
Polverini. «Ci saremmo aspettati
più coraggio come quello dimo-
strato dalle istituzioni, dalle forze
politiche, dalle tante associazio-
ni, dai sostenitori del mondo del-
lo sport e della cultura», dice la
Polverini, «che in questi mesi
hanno sostenuto con forza la
candidatura di Roma alle Olim-
piadi del 2020».
Ma le critiche a Monti arrivano
anche da un veneziano, ex forzi-
sta, l’ex ministro Renato Brunet-
ta, per il quale la scelta di Monti è
«il primo grande errore del pre-
mier, sia politico che economico,
perché la candidatura era un se-
gnale di fiducia, di speranza, di
futuri, necessari, investimenti
infrastrutturali per il nostro Pae-
se».
allestire o mettere a nuovo gli
impianti e le strutture d’acco-
glienza. In vero di questi “so-
lo”4,7 miliardi sarebbero sta-
ti coperti «con risorse pubbli-
che». Costo che verrebbe re-
cuperato (sempre secondo le
stime del Comitato) con il
maggior gettito erariale «de-
rivante proprio dai giochi»:
un fiume di tasse che am-
monterebbe secondo le pre-
visioni, a circa 4,6 miliardi.
Peccato che le stime ottimi-
stiche del Comitato sia sui co-
sti («quasi zero», promette-
vano i fautori delle manife-
stazioni) che sul ritorno eco-
nomico spesso non si siano
poi verificate. Ovvero c’è stata
una moltiplicazione dei costi,
e un ritorno economico ben
più modesto rispetto alle en-
tusiastiche previsioni. Stan-
do sempre allo Studio di fatti-
bilità le Olimpiadi 2020 (e le
collegate Paraolimpiadi)
avrebbero generato un au-
mento del Pil, fino al 2025, di
17,4 miliardi e creato 180mila
nuovi posti di lavoro (di cui
150mila nel Lazio).
AN. C.
“
ora in bancarotta, ma quasi. Di bob e il trampolino avrebbero
fondi ne sarebbero usciti a fiu- dovuto essere dati in affitto ai
mi. privati in quanto gli enti locali,
Sulla carta lo Stato avrebbe non avendo soldi, non sanno
dovuto garantire impianti e in- come mandarli avanti, ma il
frastrutture per almeno cinque deficit ha spaventato chiun-
DÉJÀ VU
miliardi di euro e nonostante i que. Risultato? Una montagna
preventivi stimassero un disa- di soldi persi.
vanzo di poche centinaia di mi- Q Nel 1990, per Neanche con i Mondiali di
lioni, è assai probabile che a fi- i mondiali di calcio, nuoto è andata meglio. L’in-
ne Olimpiadi avremmo dovuto avevamo preventivato chiesta della Procura di Roma
pagare un conto salato. Del re- ha accertato come sono stati
sto basterebbe guardare i bi- circa 3mila miliardi sprecati i quattrini pubblici. Pi-
lanci delle manifestazioni mes- di lire. Al calcio di scine irregolari, altre mai finite,
se in piedi negli ultimi vent’an- inizio avevamo speso opere concluse fuori tempo
ni nel nostro Paese, a comincia- massimo, quando la manife-
re dai Mondiali di calcio del
il doppio e alcune stazione era ormai terminata.
1990. Doveva funzionare tutto strutture non erano Per tutto ciò, dirigenti del mini-
alla perfezione ed essere moti- neanche finite stero dei Lavori pubblici e im-
vo di orgoglio e invece il giorno prenditori sono stati rinviati a
.
del calcio d’inizio solo un’ope- processo, ma difficilmente lo
ra su quattro era realmente ultimata. In compen- Stato riavrà indietro i suoi soldi.
so, al posto degli oltre 3 mila miliardi di lire pre- Con le Olimpiadi nel 2020 a Roma rischiavamo
ventivati se ne spesero quasi il doppio, come do- un salasso peggiore dei precedenti. Con l’aggra-
cumentò il governo in una relazione al Parlamen- vante che oggi le casse pubbliche sono già pro-
to. Uno spreco mondiale, che ha ingoiato miliar- sciugate. Potevamo buttare altri fondi al vento
di. Stadi, parcheggi, alberghi: edifici che in poco mentre il governo è costretto a raschiare il barile e
tempo si dimostrarono vecchi e inutili, come nel a tassare anche l’aria che respiriamo? La risposta è
caso del Delle Alpi, abbattuto dopo una quindici- scontata. Per cui, in questo caso, non ci resta che
na d’anni per far posto al nuovo campo della Ju- riconoscere il merito di Mario Monti. Con la sua
ventus, o come lo stadio di Bari. Senza contare gli aria triste non ci terrà allegri, ma con il no alle
scandali. Per il solo parcheggio di Elmas, la Corte Olimpiadi non ci fa neanche piangere.
dei conti della Sardegna condannò gli ex ministri maurizio.belpietro@liberoquotidiano.it

I Mondiali di nuoto romani Le Olimpiadi di Atene 2004

Buco nell’acqua da record:
33 indagati per fare le piscine
QQQ I Mondiali di Nuoto di Roma del 2009
rischiano di passare alla storia più per i pro-
cessi e le beghe giudiziarie infinite che per le
medaglie vinte dagli Azzurri. Vasche fuori mi-
sura, appalti dati in barba a qualsiasi norma di
trasparenza europea e di buon senso, struttu-
re promesse, pagate e lasciate a marcire a me-
tà. E di mezzo la famosa “Cricca” che si sa-
rebbe spartita buona parte dei milioni stanzia-
ti per l’evento (su un budget non definitivo di
oltre un miliardo).
In mezzo i 2.500 malcapitati atleti - in rap-
presentanza di oltre 170 nazioni - che poco
prima di scendere in vasca hanno potuto sco-
prire che le famose vasche olimpioniche era-
no state realizzate in spregio a qualsiasi nor-
ma. Piscine a rischio inondazione (perché
realizzate sotto il livello del fiume), in aree
protette o peggio ancora fuori misura secondo
gli standard internazionali. C’è ancora, tra i
campioni di tuffi e di staffetta, chi ricorda con
un certo imbarazzo il suono martellante dei
trapani. Operai in affanno che - mentre gli
atleti disputavano le gare - continuavano a
frullare per
chiudere l’ap-
palto. Questo
perché tra se-
questri, ritardi e si-
gilli gli impianti tutto
erano tranne che pronti per l’evento. Alla vi-
gilia dei Mondiali arrivò anche il sequestro di
11 piscine e altre strutture, peraltro non ter-
minate.
Insomma, più che un biglietto da visita per
l’Italia, l’evento si trasformò in un boomerang
mediatico terribile. Finite le gare, iniziò il la-
voro dei magistrati che portò, ad aprile 2010,
al rinvio a giudizio di ben 33 indagati. È forse
questo il risultato più eclatante di uno dei tan-
ti filoni dell’inchiesta sui presunti abusi edilizi
per la realizzazione degli impianti dei mon-
diali di nuoto e sulle presunte irregolarità che
avrebbero caratterizzato la realizzazione di pi-
scine e strutture connesse. Tutto, tranne che
un bel biglietto da visita . Né per lo sport ita-
liano, né per l’Italia...
AN. C.
Per i greci che le hanno inventate
sono state l’inizio della fine
QQQ Che illusione, Atene 2004. La XXVIII Olim-
piade ha le fattezze di un mostruoso ottovolante in
picchiata, dal quale nessuno è riuscito a scendere.
Dal 1997, anno di assegnazione dei Giochi, la Gre-
cia e l’economia ellenica vivono una lenta e ineso-
rabile salita, e cresce l’adrenalina: il turismo ripar-
te, la città si trasforma. Strade rifatte, metro futuri-
stica, traffico sparito, pulizia, nuovo porto sul ca-
nale di Corinto (700 milioni). Non si bada a spese:
8,9 miliardi di euro gli investimenti statali (1,7 dai
privati), il 3,9% dell’intero reddito nazionale;
45mila uomini per la sicurezza (è la prima Olim-
piade post 11 settembre e post Atocha) che richie-
de altri 1,2 miliardi di euro.
Ed ecco che, una volta in cima alla giostra, qual-
cuno si accorge che la rivincita sullo scippo di
Atlanta ’96 è costata caro. E inizia il precipizio, otto
anni a testa in giù, senza fine. Maastricht viene sfo-
rato, il rapporto debito/Pil passa al 3,2% (era 1,4%
nel 2002), gli introiti dei diritti tv (1,2 miliardi) non
sono sufficienti, diventa palese che lo sforzo è sta-
to troppo, non bastano più i sorrisi di Gianna An-
gelopoulos, volto brillante e abbagliante di un Co-
mitato organizzatore che ha dissanguato il Paese.
Illudendo.
Perfino la BBC
c’è cascata. Ecco
quanto sostene-
vano gli “esperti”
britannici: «In questi an-
ni la penisola ellenica ha avuto occasione di for-
mare, in preparazione del grande evento, molto
personale specializzato quanto a padronanza del-
le lingue e delle telecomunicazioni. Un investi-
mento in proiezione futura, tante persone di alto
livello culturale a disposizione anche dopo Atene
2004, garantendo una prospettiva di sviluppo ul-
teriore per le giovani generazioni». E infatti oggi la
Grecia sta fallendo, un under 24 su due è a casa e la
disoccupazione (ultimi dati di novembre 2011) ha
toccato il record del 20,9%. Forse non è un caso
che proprio gli inglesi vedessero tutto bello. Loro
che per Londra 2012 hanno già raddoppiato il
budget per le cerimonie da 41 milioni di sterline a
81, e quello della sicurezza è volato da 271 a 553
milioni di sterline (quasi 650 milioni di euro), circa
il doppio di quanto preventivato l’anno scorso.
LOTO
 4 Mercoledì 15 febbraio 2012
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no ai giochi
Alla tv lo spettacolo sarà bellissimo
La grandezza dei giochi olimpici è innegabile, ma anche i costi: l’Italia in questo momento non può svenarsi per una kermesse
che si lascerebbe dietro debiti enormi e cattedrali nel deserto. Guardate Londra: il loro preventivo è già quadruplicato...
::: GIAMPIERO MUGHINI
QQQ Per essere uno che ama
immensamente lo sport e re-
puta le Olimpiadi il più gran
spettacolo e il più gran teatro
e il più gran romanzo al mon-
do, sono felice che l’Italia nep-
pure ci proverà a spendere i 42
sonanti milioni di euro che
servirebbero per promuovere
Roma come sede delle Olim-
piadi del 2020. E fermo restan-
do che con tutto questo il Co-
mitato Olimpico Internazio-
nale nel settembre 2013 pote-
va dirci di no, da quanta poca
considerazione hanno di noi e
delle nostre capacità organiz-
zative in fatto di grandi eventi.
Un bravo a Mario Monti e ai
suoi ministri che hanno detto
di no a questo tentativo vellei-
tario se non suicida, resisten-
do alle lusinghe e agli appelli
retorici di quelli che vogliono
fare i froci con il culo degli al-
tri, ossia dei tanti che si sono
gonfiati la bocca nel pregarlo
di dire sì, tanto i 42 milioni di
euro non erano mica i loro, e
meno che mai i miliardi di eu-
ro necessari a farle davvero le
Olimpiadi.
Sia detto con il massimo ri-
spetto per dei campioni come
Gianluigi Buffon e Federica
Pellegrini, che a quella cam-
pagna hanno offerto il loro
nome, ma nell’occasione di
cui sto dicendo i retori sono
stati tanti, e con l’eccezione
del campione olimpico Pietro
Mennea, il quale aveva giudi-
cato «una follia» l’ipotesi di fa-
re le Olimpiadi a Roma in un
momento in cui il nostro Pae-
se è talmente malandato.
Quel che a Roma e all’Italia
riuscì benissimo nel 1960, di
organizzare le Olimpiadi nel
momento in cui la lira pren-
deva l’Oscar come la moneta
più stabile al mondo, nel mo-
mento in cui tutto della nostra
economia e della nostra so-
cietà stava crescendo e pro-
gredendo - e a non dire che
l’economia mondiale tutta in-
tera era vitale e in ascesa - , è
assolutamente al di sopra del-
le nostre forze nel momento
in cui ci aspettano anni e anni
il graffio
L’importante
è partecipare
Di Pietroieri ci ha provato
col lancio dell’Ansa: le
Olimpiadi «hanno rilan-
ciato alcune città», ma in
altri casi «le hanno affossa-
te». «È meglio farle che
non farle», le Olimpiadi,
però «pensando a cosa
evitare, non cosa fare di
bello». Chiaro, no?
in cui mettere a dieta la spesa purtroppo tagliare limare ri-
pubblica e tutto del nostro re- nunciare sacrificare.
gime di vita. Anni e anni in cui Le previsioni le più ottimi-
i verbi da usare nella vita quo- stiche parlavano di un «rosso»
tidiana di noi tutti saranno tra spese e ricavi delle Olim-
FORTI DELLA VOSTRA FIDUCIA.
L’OFFERTA DI OBBLIGAZIONI SI È CHIUSA IN ANTICIPO. GRAZIE.
RICORDI Quel che a Roma riuscì nel 1960 oggi non è più
possibile: a quei tempi la lira era fra le monete più solide del
mondo e la nostra economia cresceva a ritmi costanti
piadi di qualche centinaio di
milioni di euro, nel caso mi-
gliore ancor meno. Previsioni
ultraottimistiche e fondate
sulla speranza dei biglietti
enel.com/bond
DOCCIA FREDDA
Il sindaco Alemanno ha preso malis-
simo la decisione di Monti Olycom
venduti e dei turisti in arrivo, e
dove non è tenuta in nessun
conto la dannazione di cui
soffre la macchina della spesa
pubblica italiana in quanto ta-
PRIMO PIANO
le. A essere realisti, potevamo
arrivare in tutta facilità a un
costo netto per le casse dello
Stato di cinque e forse più mi-
liardi di euro. Ve lo ricordate il
rapporto tra quanto avevamo
pensato ci costasse ogni chilo-
metro dell’Alta Velocità in Ita-
lia e quanto poi ci è costato
davvero? Ve lo ricordate che
ogni chilometro di quel per-
corso ci è costato tre volte o
più di quanto è costato in
Francia o in Spagna? E le ave-
te viste per caso, in un qual-
che recente telegiornale, le
immagini agghiaccianti di
sontuosi impianti sportivi che
dovevano essere apprestati
per i Mondiali di nuoto a Ro-
ma del 2009, e che adesso ser-
vono da ricovero per i topi do-
po esserci costati decine e de-
cine di milioni di euro? Oppu-
re ve lo ricordate il Terminal
della stazione Ostiense appre-
stato in pompa magna per i
Mondiali di calcio del 1990, e
che non è poi servito a nulla
se non a farci dormire la notte
quelli che non hanno un tet-
to?
Se la Grecia s’è rotta le ossa
a organizzare le Olimpiadi di
Atene del 2004, perché mai lo
stesso non dovrebbe accadere
a noi italiani, specialisti subli-
mi nell’arte di spendere molto
più e molto peggio del previ-
sto? E lo sapete, vero, che i co-
sti delle Olimpiadi prossime
venture a Londra sono già
quadruplicati rispetto alle
previsioni?
Con la differenza che nel
1990 e fors’anche nel 2009,
l’Italia qualche euro da buttar
via dalla finestra lo aveva an-
cora. Non più oggi e negli anni
venturi, quando ne va della
nostra sopravvivenza come
Paese industriale moderno.
Vorrà dire che le Olimpiadi
del 2020 le guarderemo in te-
levisione. Saranno di certo
bellissime.
il graffio
Fair
play
«No alle Olimpiadi ro-
mane, prima scelta giu-
sta del governo che ha
dato retta alla Lega. Mi
spiace per lo spalatore
Alemanno, dai che ci ri-
provi nel 3020...». Matteo
Salvini, della Lega Nord,
incarna al meglio i valori
di Pierre de Coubertin.
Mercoledì 15 febbraio 2012 5
6 Mercoledì 15 febbraio 2012
 PRIMO PIANO
RATING La bocciatura di Moody’s? «I mercati hanno
reagito bene». E le tasse?: «Preciseremo l’uso commerciale
per l’Ici della Chiesa. Possibile non aumenti l’Iva»
«Avanti sul lavoro anche senza accordo»
Monti loda Marchionne e avverte la Cgil: «Sull’articolo 18 ci guardano dall’estero, cerchiamo l’intesa ma non ci fermeremo»
Poi dice: «Puntiamo allo spread zero». E sul Cav: «Da lui ho appoggio, simpatia, consiglio». Venerdì vede la Merkel a Roma
::: PAOLO EMILIO RUSSO
ROMA
QQQ Lo spread deve tornare a zero, l’economia deve
ricominciare a crescere. Mario Monti cambia passo,
non è più un “tecnico alieno”, ma il riferimento di una
maggioranza politica: «Ho molta simpatia per i segre-
tari dei partiti che sostengono il governo e che, a ben
vedere, fanno un lavoro ingrato: danno il via libera a
misure non facili, senza averne alcun vantaggio». Cita
anche Berlusconi: «Lo sento spesso, anche oggi». Co-
sì, archiviata la pratica-Olimpiadi, il premier torna in
tv per dire la sua. Questa volta si sottopone alle do-
mande di Rapporto Carelli, su Sky: «Non voglio essere
troppo ambizioso, ma non vedo perché l'Italia do-
vrebbe avere uno spread rilevante oltre la Germania.
Se gli italiani continueranno con il senso di maturità
di cui stanno dando prova, arriveremo a spread zero.
Ma saranno i miei successori a vederlo». Il premier
comincia a parlare del Paese che «lascerà» a chi verrà
dopo di lui, «dell’orizzonte angusto del suo governo»,
e corteggia, unadopo l’altra, tutte lecomponenti del-
la maggioranza parlamentare che lo sostiene. Co-
mincia dalla riforma del mercato del lavoro, molto
cara al Pdl: «Siccome abbiamo una responsabilità
verso i cittadini, non potremmo fermarci se a quel ta-
volo non ci fosse accordo». C’è tempo fino a marzo.
Ma, allo stesso tempo, il premier rassicura il Pd: «Il go-
verno punta ad un accordo che modifichi, non an-
nulli, la tutela dei lavoratori, ma la trasformi da tutela
sempre più basata sull’essere una rete di sicurezza
per il singolo lavoratore: l’importante è che non ci sia-
no situazioni precarie». Niente macelleria, dice. Ma si
.
va avanti sull’articolo 18: «Modificarlo renderebbe il
nostro mercato del lavoro più simile a quello di altri
Paesieuropei. Anchese lospreadè scesosenza chelo
toccassimo». Al premier piace Sergio Marchionne, un
“game changer”, una «forza viva per il cambiamen-
to», e annuncia la reintroduzione dell’Ici per il Vatica-
no, come chiedeva la sinistra: «Faremo una precisa-
zione sull’uso commerciale degli immobili».
Il premier rivendica il lavoro svolto e commenta
anche il nuovo declassamento da parte di un’agenzia
di rating, Moody’s, del nostro Paese: «Il giudizio era
atteso e non era più una sorpresa. È positivo che i
mercati non abbiano neanche battuto ciglio», sotto-
linea. In effetti il nuovo declassamento non ha causa-
to drammi in Borsa. E, anzi, le aste dei bot che ci sono
state ieri, hanno fatto segnare tassi sono in forte calo.
«Nelle decisioni delle agenzie di rating bisogna trova-
re stimoli per migliorare ciò che si fa», aggiunge.
Monti annuncia di voler fare una riforma fiscale, «per
la quale utilizzeremo la delega che abbiamo ricevu-
to». Un progetto questo - forse il più importante - che
Silvio Berlusconi ha sempre avuto nel cassetto, non è
mai riuscito a realizzare. Un intervento, ha detto, che
sarà accompagnato «da una durissima lotta all’eva-
sione fiscale». Intanto il premier da una buona noti-
zia: «È possibile che a settembre l’Iva non aumenti: le
clausole di salvaguardia erano dei buchi nei quali si
poteva andare a cadere». Probabilmente l’Italia riu-
scirà a schivare questa buca.
Monti, accusato di presiedere un governo amico
dei banchieri, prende le distanze dalle banche, ma ne
riconosce il ruolo: «Molti manager delle banche sono
saltati, come era giusto che saltassero. È verissimo
che sono stati dedicati ingenti fondi pubblici a salvare
le banche, ma era per salvare non i banchieri ma i de-
positanti delle banche», risponde. Venerdì 17, «come
vede non sono scaramantico», scherza, la Cancelliere
tedesca Angela Merkel verrà a Roma per incontrarlo.
Notizie non positive, però, sono arrivate ieri sera
dalla Camera. Il decreto del Guardasigilli Paola Seve-
rino contro il sovraffollamento delle carceri ha rice-
vuto voto contrario di 29 deputati Pdl, 6 gli astenuti.
Sono mancati anche 41 deputati Pdl, 25 del Pd, 4 di
Fli. La maggioranza parlamentare, dunque, si è as-
sottigliata di nuovo. La Lega, ovviamente, ha votato
contro. E, da ieri, i padani hanno una nuova ragione
per avercela col governo: Monti, infatti, avrebbe riti-
rato il ricorso fatto dal governo Berlusconi contro la
decisione del Tribunale di Roma di chiudere i mini-
steri al nord.
“
IL MERCATO
Q L'accordo sul
lavoro non dovrà
essere purchessia.
Dovrà essere
capace di dare alle
imprese straniere
la voglia
di investire
LA GRECIA
Q Riteniamo che
Atene abbia fatto
passi importanti
Siamo favorevoli
a soluzioni
che chiudano
la vicenda greca
il prima possibile
Equa Italia
Il Prof dimezza lo stipendio a Befera
Nessuna eccezione al tetto di 305 mila euro per i dipendenti pubblici. Tagli pure a Vegas e Calabrò
::: FRANCO BECHIS
QQQ Chi ce l’aveva con Equitalia
e il suo gran capo, avrà la sua non
piccola soddisfazione. Ad Attilio
Befera sta per essere dimezzato lo
stipendio. Il supermanager del fi-
sco deve prepararsi a dire addio a
circa 300 mila euro lordi sugli ol-
tre 600 mila che oggi prende cu-
mulando l’incarico da direttore
della Agenzia delle Entrate con la
presidenza di Equitalia. Il gover-
no di Mario Monti ha deciso in-
fatti di non concedere né a Befera
né ai direttori e segretari generali
della pubblica amministrazione
alcuna deroga rispetto alla regola
stabilita dal decreto legge salva-
Italia del 6 dicembre scorso sul
tetto massimo omnicomprensivo
agli stipendi pubblici pari a quello
del primo presidente della Corte
di Cassazione. La cifra limite è
stata stabilita in un dpcm appena
inviato alle Camere ed è di
304.951,95 euro lordi.
Befera ci perde mezzo stipen-
dio, ma il taglio non sarà indolore
anche per altre decine di grandi
papaveri di Stato. Secondo il
dpcm infatti dovranno sottoporsi
alla riduzione dello stipendio non
solo i dirigenti di ministeri ed enti
pubblici nazionali, ma anche
quelli della Consob e di tutte le
autorità amministrative indipen-
denti. La tagliola scatterà anche
sull’emolumento più chiacchie-
Mercoledì 15 febbraio 2012 7
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il nodo del lavoro
Il presidente del Consiglio Mario Monti Olycom
rato che ci sia, quello rigorosa- con i tagli andranno a finire nel di tre Autorità di garanzia: Corra-
mente tenuto segreto dell’intra- fondo ammortamento titoli di do Calabrò (Agcom), Giovanni Pi-
montabile capo di gabinetto del Stato per ritirare Bot e Btp e ri- truzzella (Antitrust) e Guido Pier-
ministero dell’Economia, Vin- durre il debito pubblico. Il rego- paolo Bertoni (Energia). I loro
cenzo Fortunato. Si è favoleggiato lamento per quell’operazione do- commissari, fra cui ci sono molti
di uno stipendio assai vicino al vrà essere scritto dal Ragioniere ex politici, dovranno dire addio a
milione di euro, ma nulla è mai generale dello Stato, Mario Can- 91.417 euro lordi all’anno.
stato reso noto. Di sicuro Fortu- zio, che sarà costretto a dire ad- Dovrà rinunciare a poco meno
nato è incappato come tutti gli dio a 216.967 euro del suo stipen- di 100 mila euro all’anno anche il
italiani nella decisione del 2008 dio. Taglio consistente anche per presidente del Coni, Gianni Pe-
presa da Vincenzo Visco di met- Raffaele Ferrara, che guida i Mo- trucci. Pochi altri saranno toccati
tere on line i redditi di tutti gli ita- nopoli dello Stato e dovrà rinun- nei grandi ministeri e nelle altre
liani. Allora il suo reddito era di ciare a 176.262 euro del suo at- agenzie pubbliche: perderà circa
788.855 euro. Dovrebbe quindi ri- tuale stipendio, e a qualsiasi get- 84.075 euro il segretario generale
nunciare a 483.904 euro, e forse tone per incarichi pubblici extra. della Farnesina, Giuseppe Mas-
ancora di più. I soldi risparmiati Perdono 170.691 euro i presidenti solo, e circa mille euro la sorella
del sindaco di Roma, Gabriella
Alemanno, che guida l’agenzia
SUPERMARIO CHIEDE GLI ESTRATTI CONTO del Territorio. Ci rimetterà 82.048
euro all’anno il presidente della
Ma i tecnici non pubblicano i patrimoni Consob, Giuseppe Vegas, ma il
taglio sarà più consistente per il
suo direttore generale, Antonio
Panicoin Cdm.Ieri Montiha annunciatoaisuoi diessere prontoentro seraa Rosati: 90.048 euro. Le vere inco-
mettere on line la sua dichiarazione dei redditi, il conto titoli, i propri beni gnite sono sull’estensione della
immobili e perfino l'estratto conto bancario che via via aggiornerà. I suoi mi- regola anche a settori di confine
nistri sono sbiancati. Il più lesto è stato Corrado Passera, che se l'è cavata con con la pubblica amministrazione.
una battuta: «Metto anche io l'estratto conto. Farà un po’ impressione, per- Se fra gli enti pubblici sarà anno-
chè ho appena venduto i miei titoli Banca Intesa San Paolo, ma lo faccio». verato anche superInps, la vitti-
Pronto con il suo estratto conto anche il titolare della Funzione Pubblica, Fi- ma numero uno del decreto
lippo Patroni Griffi. Gli altri colleghi sono ammutoliti: nessuno di loro era Monti potrebbe essere Antonio
pronto a una trasparenza di questo tipo. Si adegueranno, ma quando si sono Mastropasqua (che è anche vice-
mossi le banche che non hanno ancora liberalizzato avevano gli sportelli già presidente di Equitalia), che ve-
chiusi. Il povero viceministro Grilli sembrava un’anima in pena: «Come fac- drebbe calare una mannaia da
cio ad avere il mio estratto conto? e come si mette su Internet?». Il sottosegre- circa 900 mila euro. Stesso di-
tario alla presidenza, Antonio Catricalà, alla fine è riuscito a mediare con scorso per Pietro Ciucci, che gui-
Monti: sarà dato tempo a tutti fino a martedì prossimo, con la scusa che i tre da l’Anas e che potrebbe essere
mesi imposti dalla legge per il deposito delle dichiarazioni non partirebbero costretto a rinunciare a circa 485
dal giuramento del governo, ma dalla fiducia piena ottenuta dalle Camere. mila euro.
8 Mercoledì 15 febbraio 2012
 PRIMO PIANO
CONCORRENZA SLEALE La retribuzione media (939
euro netti al mese) è inferiore di 70 euro a quella dei loro
coetanei. E all’appello mancano gli irregolari
Il posto fisso? Agli stranieri
I giovani immigrati con un contratto a tempo indeterminato sono il 64% del totale
(gli italiani si fermano al 53%). In prevalenza sono operai. I disoccupati a quota 17%
::: ANDREA MORIGI
QQQ In Italia, i giovani occupati
a tempo indeterminato sono ro-
meni, albanesi, marocchini e
moldavi. Sarà anche per via dei
famosi mestieri che gli italiani
non vogliono più fare, ma su
455mila giovani stranieri occupa-
ti, i disoccupati si fermano sulla
soglia dei 95mila. I dati, elaborati
dalla Fondazione Leone Moressa,
indicano un tasso di occupazione
giovanile straniero del 44,5%, di
gran lunga superiore rispetto a
quello dei giovani autoctoni
(32,5%) e un tasso di disoccupa-
zione del 17,2%, inferiore a quello
dei coetanei italiani (20,4%). Ce lo
si può spiegare insultando i nostri
connazionali con l’epiteto di
bamboccioni che vivono alle
spalle dei genitori oppure, per
dirla con Michel Martone, eti-
chettandoli come sfigati che si
laureano tardi.
In realtà, i dati indicano un’al-
tra causa: lo sfruttamento della
manodopera con retribuzioni mi-
nime. Non per discriminazione,
ma per effetto della globalizzazio-
ne e della concorrenza di Paesi in
cui il costo del lavoro è minore.
Pur di avere il posto fisso e non
incappare nell’esenzione dall’ar-
ticolo 18, insomma, i giovani stra-
nieri accettano impieghi cape-
stro, si assoggettano a condizioni
peggiori rispetto ai propri coeta-
nei italiani, lavorano di più e sono
pagati di meno. Sono disposti a
lavorare in orari più disagiati
(specie di sera), svolgono man-
sioni non adeguate al proprio ti-
tolo di studio (sono cioè sottoin-
quadrati), sono in prevalenza
operai e, se anche sono colpiti
dalla disoccupazione, poi riesco-
no a trovare lavoro con maggior
facilità.
È naturale, dato che sono di-
sposti a prestarsi come bassa ma-
novalanza. Ecco perché, su 100
stranieri occupati, appena 26
hanno un contratto di lavoro ati-
pico (cioè a tempo determinato o
di collaborazione), mentre per gli
Mercoledì 15 febbraio 2012 9
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il nodo del lavoro
Italia declassata
Il debito è intatto
ma c’è chi si stupisce
se Moody’s ci boccia
::: DAVIDE GIACALONE
QQQ L’ulteriore declassamento del debito italia-
no è così poco inaspettato che i mercati lo danno
per scontato e, quindi, per già assorbito. Moody’s
è solol’ennesima goccia,che ancoranon hail pe-
so dell’ultima. Quel che stupisce è che si finga stu-
pore. Credo anche sia, nel complesso, e con rife-
rimento non solo all’Italia, generosa. La crisi dei
debiti sovrani europei, l’attacco speculativo che
fa leva sui diversi tassi d’interesse e utilizza la di-
varicazione degli spread, sono fenomeni partiti
nell’estate del 2011. Dopo sette-otto mesi ancora
non c’è nessuna reazione strutturale. L’unico ar-
gine è quello cui ha lavorato la Bce, che ha aggira-
to il divieto di creare moneta prestandone quasi
500 miliardi alle banche, con tasso d’interesse e
disciplina tali da far sì che quei soldi, per la gran-
dissima parte, non siano finiti a soddisfare il mon-
do produttivo, ma abbiano sostenuto i debiti
pubblici. In altre parole: l’unica seria misura è sta-
ta presa con un “trucco”, aggirando i trattati e con
il tacito accordo della Germania. Troppo poco.
A fronte di ciò sappiamo tutti benissimo che i
debiti pubblici, se non si blocca la fonte che gene-
ra la speculazione, se non si adotta una loro fede-
ralizzazione (ci sono diversi strumenti per farlo,
italiani la percentuale arriva ap- farsi assistere dai sindacati, sem- in meno dei coetanei italiani. Nel- non solo gli eurobond), non sono sostenibili. An-
pena al 33. pre bisognosi di nuovo proleta- la maggior parte dei casi (64,4%), che tre punti di spread, che da noi sono salutati
Per verificare l’idea diffusa di riato. Per i lavoratori stranieri, il infatti gli immigrati svolgono pro- manco fossero la salvezza, significano tre punti di
una prevalenza del lavoro nero vantaggio consiste in contratti a fessioni di media specializzazio- svantaggio competitivo, per un’economia già in
fra gli immigrati, occorrerà pro- tempo indeterminato più fre- ne, e quasi il 30% ha incarichi non recessione. L’effetto combinato di questi ele-
babilmente far ricorso a una sta- quenti, dal momento che il 64% qualificati; inoltre gli stranieri menti fa crescere il peso del debito sul Pil, che a
tistica diversa, più complessa e di essi dimostra di avere il posto mostrano un livello di istruzione sua volta fa crescere i tassi e la spesa, il tutto in una
incerta, che comprenda anche fisso, oltre dieci punti in più ri- più basso rispetto ai giovani ita- spirale che porta all’insostenibilità. Il default di
clandestini e irregolari. Fra coloro spetto agli italiani (53,3%). liani (il 48,3% di essi ha al massi- uno (Grecia compresa) getta nel panico le ban-
che dispongono di un permesso Per ora, l’obiettivo prioritario mo la licenza media). In qualche che degli altri. La debolezza bancaria rende ne-
di soggiorno, invece, pare diffusa consiste nella conquista del lavo- misura, è il segno di una difficile cessaria spesa pubblica, che poi fa salire deficit e
una certa garanzia occupaziona- ro e nel versamento dei contributi integrazione. Quando si affacce- debito. Non è sostenibile. Costa molto meno
le, se non proprio il rispetto inte- previdenziali. Così gli stranieri in ranno sul mondo del lavoro le se- rompere la spirale, ma a questo s’oppone un’idea
grale dello statuto dei lavoratori. oltre l’80% dei casi ricoprono pro- conde generazioni, che hanno sbagliata d’Europa, che farà salire l’ondata an-
E comunque, gli immigrati impa- fessioni da operaio (si tratta della iniziato un processo di scolarizza- tieuropea. Quella stessa idea che ha impedito di
rano in fretta quali sono i loro di- metà per gli italiani) e guadagna- zione superiore, l’omogeneizza- disinnescare un debito (quello greco) che è appe-
ritti e all’occasione sanno come no 939 euro netti al mese, 70 euro zione sarà completa. na il 4% di quello europeo e, ora, infiamma le
piazze e impone una scelta impossibile: o la ban-
carotta economica o quella istituzionale.
La Camusso rischia la scissione Stupisce lo stupore anche in casa nostra. Ma
davvero si vuol credere alla favoletta che s’è cam-
La Fiom scende in piazza biato andazzo e il mondo ci ama? La drammatici-
tà della crisi ha mandato a casa un governo diviso
e colmo di debolezze. Ha insediato un governo
e spacca i sindacati commissariale, sospensivo del normale proce-
dere istituzionale, ma necessario per evitare di
trovarsi già a ballare il sirtaki. Da quel momento
(novembre) ad oggi s’è fatta una sola, grande
::: GIANLUCA ROSELLI conquista riformista: è divenuto lecito parlare di
ROMA Susanna Camusso Olycom riforme. È stato possibile mettere le liberalizza-
zioni all’ordine del giorno, come non eludere la
QQQ Primo sciopero (il 9 marzo) contro la riforma necessità di cambiare la regolamentazione del
dell’articolo 18. A promuoverlo è la Fiom, il sinda- dice la sindacalista. Che in realtà è infastidita dalla mercato del lavoro. Sono cose assai utili, ma at-
cato dei metalmeccanici della Cgil, guidata da Mau- decisione della Fiom. La trattativa sull’articolo 18, in- tualmente sono solo parole. Non si sono fatte le li-
rizio Landini. «L’art. 18 non può essere oggetto né di fatti, la sta conducendo lei e questa iniziativa dei me- beralizzazioni e non si è riformato il mercato del
trattativa, né di negoziato. Oltre a confermare le ra- talmeccanici rischia di compromettere la delicata lavoro. E lo scrivo non per criticare il governo (in
gioni precedenti, nell’ultima settimana l’accelerazio- partita a scacchi col governo. tre mesi è già un buon risultato), ma solo per chia-
ne di alcuni processi portano alla necessità di met- Disappunto pieno, naturalmente, da parte di Cisl rire che non è cambiato un accidente e, quindi, i
tere in atto uno sciopero generale», spiega Landini. e Uil. «Lo sciopero? Era previsto a febbraio, ora declassamenti continuano. E continueranno.
Che punta il dito contro il governo Monti accusan- l’hanno rimandato a marzo, forse a causa della ne- Quel che colpisce, e preoccupa, è che neanche il
dolo di obbedire agli ordini della Banca centrale eu- ve», ironizza il leader della Cisl, Luigi Angeletti. Se- governo tecnico ha fin qui messo sul tavolo l’ab-
ropea. condo cui «deve esistere una rete di protezione per le battimento secco del debito, mediante dismis-
La decisione, però, spiazza il sindacato. Fa imbu- persone che perdono il lavoro, senza distinzioni tra sioni programmate e costituzione di un apposito
falire Cisl e Uil, mentre Susanna Camusso è costretta assunti a tempo indeterminato e non». Mentre per veicolo. Parafrasando Abramo Lincon: si può far
ad abbozzare. «La decisione è giusta. C’è una piat- Raffaele Bonanni, «sull’articolo 18 il sindacato deve sempre credere a una persona che l’Italia si salva
taforma contrattuale senza risposta e una grave le- essere in grado di trovare una via d’uscita e un mo- a chiacchiere, può anche capitare che, in un certo
sione democratica in Fiat. Occorre ottenere risposte mento di sintesi». periodo, lo si faccia credere a tutti, ma è escluso
anche con iniziative di lotta», spiega il leader della Ma sul tema torna anche Mario Monti che, ospite che tutti credano sempre al valore salvifico dei
Cgil. Che però forse finge di non aver capito i motivi a SkyTg24, ribadisce che «l’intesa sulla riforma del buoni propositi. La Grecia ha imboccato la via
della protesta: la Fiom sciopera contro le eventuali mercato del lavoro va trovata a marzo, sia con l’ac- delle elezioni, i cui risultati non saranno esaltanti,
modifiche del governo all’articolo 18 e non per la si- cordo con le parti sociali, sia senza, perché il governo ma serviranno a ricordare che esiste la democra-
tuazione in Fiat. Poi la Camusso, che ieri ha parte- andrà avanti lo stesso». Nel frattempo sta per arri- zia. Dalle nostre parti sembra si creda che sia suf-
cipato a un vertice nella sede di Confindustria con vare in Italia un team europeo, ovvero la squadra an- ficiente avere partiti che, per disperazione e sotto
Emma Marcegaglia e gli altri leader sindacali, torna ti-disoccupazione di Bruxelles, per dare suggeri- ricatto, assicurano la maggioranza parlamentare
sull’argomento. «Mi dispiace che si parli solo dell’ar- menti a governo, imprese e parti sociali sullo svilup- a chi dice quel che loro dovrebbero fare. Moody’s
ticolo 18, che non è il centro del problema, perché i po dell’occupazione giovanile e su come usare me- ha rammentato che non basta.
nodi da sciogliere nel mondo del lavoro sono altri», glio i fondi Ue inutilizzati. www.davidegiacalone.it
 10 Mercoledì 15 febbraio 2012
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Il maroniano Pini
Finisce indagato
il leghista che ha scritto
la norma anti-pm
Sarà interrogato a Forlì: è accusato d’aver preso 15mila euro per
aggiustare un concorso da notaio con l’aiuto di due parlamentari
::: ROBERTA CATANIA
ROMA
QQQ Gianluca Pini, il boss della Lega
Nord in Romagna, maroniano di fer-
ro, classe 1973, dopo tanti anni di po-
litica è arrivato alla ribalta nazionale
una settimana fa. Il 2 febbraio scorso,
quando alla Camera passa a sorpresa
e per pochi voti di scarto il suo emen-
damento sulla responsabilità civile
dei magistrati. Adesso Pini torna sotto
i riflettori, ma con una luce diversa
per un «fautore della legalità»: nella
veste di indagato.
La procura di Forlì l’ha convocato
per un interrogatorio, invitando
l’onorevole a presentarsi con un av-
vocato difensore, in quanto «persona
sottoposta a indagini «perché millan-
tando credito» avrebbe promesso a
«persona identificata» di favorirla nel
concorso da notaio, «ricevendo 15mi-
la euro col pretesto di dover remune-
rare o comunque comprare il favore
di taluno dei membri della commis-
sione ai concorsi indetti dal 2006 a
tutt’oggi». La reazione di Pini è sere-
na: «Dopo tante illazioni giornalisti-
::: GLI SCANDALI DELLA CASTA
che, mi aspettavo qualcosa di simile»,
ha commentato in una nota, «anche
se da quello che posso comprendere
mi pare sia un atto dovuto da parte
della Procura. So per certo una cosa»,
ha aggiunto, «ben venga questo pro-
cedimento, servirà a far chiarezza e a
sgombrare il campo da maldicenze e
ombre».
In realtà è vero che si tratta di una
sorta di «atto dovuto», poiché il 24
gennaio scorso qualcuno ha mate-
rialmente presentato una denuncia
negli uffici della procura di Forlì per
«scoperchiare» un sistema corrotto
che avrebbe «oliato i concorsi da no-
taio» e del quale pare che lo stesso Pi-
ni si sia «vantato» fino all’estate scor-
sa. Questo secondo filone di inchie-
sta, la «vanteria reiterata», ovviamen-
te non si riferisce all’eventualità di
avere preso del denaro. Il leghista si
sarebbe lasciato sfuggire di avere in-
fluenza su colleghi parlamentari in
grado di aiutare gli aspiranti notai. In
passato c’era l’avvocato umbro Gino
Capotosti (uscito dalla vita politica
nel 2008), ma ormai «si affidava»
esclusivamente all’ex giudice napole-
::: I PROTAGONISTI
PINI
Gianluca Pini, leghista maroniano, è
stato protagonista di alcuni accesi
scontri con il presidente della Camera
Gianfranco Fini durante le sedute
d’aula. Pini è anche l’autore
dell’emendamento sulla responsabi-
lità civile dei magistrati. Avrebbe pro-
messo aiuto ad aspiranti notai ser-
vendosi dell’amicizia con i parlamen-
tari Gino Capotosti e Alfonso Papa.
CAPOTOSTI
Gino Capotosti, ritiratosi dalla vita
politica nel 2008, è un avvocato um-
bro. Nel 2006 è stato il politico italia-
no eletto alla Camera (si presentava
nell’Udeur di Mastella) col minor nu-
mero di voti: 3.336.
PAPA
Alfonso Papa, deputato del Pdl, ex
magistrato, è stato coinvolto nell’in-
chiesta P4 partita dagli accertamenti
su Luigi Bisignani ed è finito in galera
nel giugno scorso. È uscito dopo
l’estate.
tano Alfonso Papa. Le «vanterie» di
Pini sarebbero andate avanti fino
all’estate 2011, nonostante nel giugno
scorso il deputato Pdl ed ex togato
fosse finito in carcere per l’inchiesta
sulla P4 partita dagli accertamenti su
Luigi Bisignani. Adesso il vicepresi-
dente della commissione Politiche
europee di Montecitorio e membro
della commissione Esteri è stato con-
vocato in procura per rispondere alle
accuse. Deve presentarsi nei prossimi
giorni con un avvocato, per chiarire al
procuratore Sergio Sottani e al pm
Fabio Di Vizio se abbia veramente
«millantato credito presso gli onore-
voli Capotosti e Papa», reato per il
quale si rischiano da due a sei anni di
carcere e una multa fino a 3.098 eu-
ro.
Fino all’emendamento sulla re-
sponsabilità civile dei pm, Pini era un
leader locale, ma grintoso. Nella pri-
mavera del 2011 aveva perfino antici-
pato la rottura tra Lega e Pdl. Pini si
era candidato sindaco al comune di
Pennabilli (provincia di Rimini) in
rotta con i pidiellini, consegnando di
fatto la vittoria al centrosinistra, ma
ITALIA
LEADER IN ROMAGNA
Gianluca Pini, classe 1973, leghista
maroniano, leader del Carroccio in
Romagna LaPresse
ottenendo comunque un successo
personale straordinario. Ora, con la
notorietà nazionale, arrivano anche i
guai. Ma lui non si scoraggia. «Non mi
è noto», ha aggiunto il leghista nella
nota, «se vi è qualcuno che mi accusa,
e chi è, se vi è questo qualcuno, e da
quali ragioni costui sia eventualmen-
te mosso. Di certo, dopo tante illazio-
ni giornalistiche, mi aspettavo qual-
cosa di simile». L’accusa, ha prosegui-
to Pini, «mi lascia del tutto tranquillo
nel momento in cui contraddice l’es-
senza stessa della mia azione politica
improntata, da sempre, alla tutela
della legalità e della trasparenza.
Continuerò senza timori e con orgo-
glio a svolgere il mio ruolo di parla-
mentare del territorio e del movimen-
to politico che rappresento». E que-
sta, conclude l’esponente del Carroc-
cio, è «la disposizione d’animo con la
quale serenamente attendo di poter-
mi difendere nelle sedi e nei tempi
opportuni e garantiti».
 ITALIA Mercoledì 15 febbraio 2012 11
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::: GLI SCANDALI DELLA CASTA

Blitz a Gubbio, lo «zar» in manette

«Furti e molestie». Sgominata la giunta rossa

Il vicepresidente umbro Goracci (Rifondazione) in carcere per associazione a delinquere e violenza sessuale. Altri otto arresti
::: segue dalla prima
ROBERTA CATANIA
. intimidazione e di paura in-
(...) lo «zar Goracci» avrebbe
illegittimamente favorito al-
cune dipendenti, con le quali
aveva delle relazioni, e, inol-
tre, avrebbe danneggiato
quelle che respingevano le
sue avances. Da qui l’accusa
di violenza sessuale, formula-
ta dai pm e accolta dal gip per
il caso di una poliziotta della
Municipale assunta con con-
tratto a termine e «ostacola-
ta» nel concorso per vigile ur-
bano a tempo indeterminato.
La sua colpa sarebbe stata di
avere opposto resistenza
all’interesse mostrato dal vi-
cepresidente, che per due
volte l’avrebbe molestata nel
suo ufficio quando era ancora
sindaco di Gubbio.
Con Goracci sono finiti in
carcere il suo braccio destro,
l’ex assessore e vicesindaco di
Gubbio Maria Cristina Ercoli,
Lucio Panfili e Graziano Cap-
pannelli, già assessori ed at-
tualmente consiglieri comu-
nali di Gubbio, e Lucia Cecili,
«funzionaria comunale legata
anche sentimentalmente al
Goracci».
Ai domiciliari ci sono Anto-
nella Stocchi, «consigliere co-
munale legata anch’essa sen-
timentalmente al Goracci»;
Paolo Cristiano, già segreta-
do la denuncia di coloro che
il graffio
“
erano vittime di «un clima di
staurato all’interno del Co-
mune di Gubbio», si legge
nelle 55 pagine dell’ordinan-
za, secondo cui il sindaco e la
DALL’ORDINANZA
sua banda «emarginavano,
danneggiavano e minaccia-
Q Un clima vano le persone invise o osti-
di intimidazione li» al sodalizio e «piegavano lo
e di paura instaurato svolgimento delle pubbliche
funzioni al perseguimento di
all’interno del interessi privati, consistenti
Comune di Gubbio in vantaggi politico-elettorali,
mantenimento delle posizio-
Q (Goracci e ni di potere e sviluppo della
complici) carriera, vantaggi economici
per se stessi e per soggetti lo-
emarginavano,
ro legati da vincoli di vicinan-
danneggiavano za politica, amicizia e senti-
e minacciavano le mentali (per il Goracci)». E il
persone invise o ostili caso esplode proprio con la
sorella dell’allora vicesinda-
Q Piegavano co, Nadia Ercoli, che secondo
le accuse sarebbe stata «favo-
lo svolgimento delle rita per l’incarico di coman-
pubbliche funzioni dante della Polizia municipa-
al perseguimento le», favoritismi ottenuti con
di interessi privati, Farina di un altro sacco rio generale e dirigente del
Comune di Gubbio; Marino
«abusi e pressioni su una di-
rigente del Comune», si legge
consistenti in Che fenomeni, i compagni di Rifondazione. Ricordate Simone Cernicchi, ex assessore della nelle carte.
vantaggi elettorali, Farina (nel tondino sopra Goracci), giocatore del Gubbio che ri- giunta Goracci e la dipenden- I nove arrestati saranno in-
mantenimento delle fiutò una combine? Ecco, il gruppo consiliare di Rcdel Comune te comunale Nadia Ercoli, so- terrogati dopodomani, per
posizioni di potere umbro chiese per lui la Cittadinanza onoraria usando queste pa- rella di Maria Cristina. ora hanno tutti il divieto di
role: «Il gesto di Farina è conferma di un contesto societario e cit- Ed è da loro che parte la vi- incontro anche con i loro av-
e sviluppo tadino sani, dove la corruzione, il malaffare, il crimine sono an- cenda. I carabinieri di Peru- vocati. Rifondazione comu-
della carriera, cora considerati e percepiti come elementi negativi per una co- gia, i militari della Compa- nista e Italia dei Valori hanno
. vantaggi economici munità, che anzi li evita e respinge». Simone, denuncia ancora! gnia e i colleghi del Ros, ini- sospeso dai partiti i loro po-
ziano le indagini raccoglien- litici coinvolti.

Le altre inchieste
Sanitopoli e appalti truccati
La sinistra umbra nella bufera
::: TOMMASO MONTESANO nuti essenziali». Chiudendo le indagini, gli investiga-
ROMA tori hanno denunciato l’esistenza di un «quadro ben
consolidato di gestione del potere finalizzata al clien-
QQQ E dire che la bufera non è arrivata adesso. telismo». Un dato reso pubblico da Gianfranco Ca-
All’improvviso. È da almeno un decennio che le am- vazzoni, ordinario di Economia all’università di Pe-
ministrazioni locali umbre - Regione e Provincia - so- rugia, è emblematico: tra le Regioni del centro-nord,
no sotto il tiro della magistratura. L’ultima inchiesta, l’Umbria ha l’incidenza più alta di spesa pubblica.
quella della procura di Perugia su un presunto voto di Non a caso su 900mila abitanti al 31 dicembre 2011
scambio in relazione alle assunzioni nella sanità, lo vantava 1.185 impiegati regionali.
scorso agosto ha portato alla notifica degli avvisi di A luglio a far tremare i palazzi della politica locale
conclusione indagini a una decina di persone tra le era stata la condanna dell’imprenditore Leonardo
quali spiaccano i nomi di Maria Rita Loren- Giombini a cinque anni di reclusione per
zetti, ex presidente della Regione, e Carlo concussione e frode fiscale in relazione
Liviantoni, il suo vice. Oggetto dell’atti- alla vendita di dodici abitazioni di edi-
vità delle toghe: i concorsi nelle azien- lizia popolare a Pila, una frazione di
de sanitarie e ospedaliere. Perugia. Giombini non è uno qual-
Secondo l’accusa, che si basa an- siasi: il suo nome era già finito al cen-
che su alcune intercettazioni telefo- tro delle cronache il 30 maggio 2006,
niche, nel novembre del 2009 Loren- giorno del suo arresto ad opera della
zetti, insieme all’ex assessore alla sani- Guardia di Finanza per un presunto gi-
tà Maurizio Rosi, all’ex capo di gabinetto ro di false fatturazioni. Prima di
Sandra Santoni e all’ex direttore dell’Asl di Maria Rita Lorenzetti Oly essere ridimensionata, l’in-
Foligno-Spoleto Maria Gigliola Rosignoli, chiesta aveva lambito, dopo
avrebbe alterato la richiesta di autorizza- aver coinvolto il mondo delle
zione all’assunzione di personale predisposta Coop, i vertici politici. La stessa Lorenzetti il 18 giu-
dall’azienda sanitaria. Obiettivo: aumentare il nu- gno 2007 era stata ascoltata dai pm come persona in-
mero dei dirigenti amministrativi dei quali era pro- formata dei fatti. Per questo l’opposizione di centro-
grammata l’entrata in servizio. Da qui l’accusa di destra, all’indomani della condanna di Giombini , ha
concorso in abuso d’ufficio e falsità materiale per i presentato una mozione per «tutelare l’immagine
quattro, che da subito hanno rivedicato la correttezza della città», visto che la vicenda alla base della pro-
del proprio comportamento mettendosi a disposi- nuncia della magistratura «è inerente alla compra-
zione della magistratura. «Difendo con fermezza e vendita di appartamenti in convenzione con il co-
convinzione l’operato della Giunta», ha aggiunto l’ex mune di Perugia». Il 12 gennaio 2008 era stata la Pro-
governatrice. Quanto a Liviantoni, con Rosi dovrà ri- vincia a finire nell’occhio del ciclone per 35 ordinan-
spondere di falsità ideologica per aver indotto la ze di custodia cautelare. Motivo: presunti appalti
giunta ad approvare la delibera sulle assunzioni no- pubblici truccati in cambio di compensi ad alcuni
nostante l’atto risultasse «mancante dei suoi conte- funzionari pubblici. In primis della Provincia.
 12 Mercoledì 15 febbraio 2012
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::: ELISA CALESSI
ROMA
QQQ Come rischiare di perdere
un’elezione che sembrava vinta a tavo-
lino. La storia delle primarie del centro-
sinistra per scegliere il candidato sin-
daco a Palermo, dopo il decennio non
certo popolare di Diego Cammarata, si
potrebbe sintetizzare così. Ma il dram-
ma pirandelliano che sta consumando
il Pd in mille pezzi è pronto a riservare
nuovi colpi di scena da qui al 4 marzo,
data della consultazione. Per racconta-
re questo complicato pasticcio si po-
trebbe partire dai due partiti che si fan-
no la guerra dentro il Pd. Di qua il fran-
ceschiniano Giuseppe Lupo, segreta-
rio regionale, sostenuto dai vertici na-
zionali, e sponsor di Rita Borsellino, a
sua volta sostenuta da Sel e Idv e fero-
cemente contraria a un’alleanza con il
Terzo Polo. Il tutto dopo che gli stessi
vertici nazionali (leggi Bersani) aveva-
no tentennato sul sostegno o meno a
Borsellino. Di là i filo-governativi (nel
senso di giunta regionale), guidati da
Beppe Lumia e Antonello Cracolici, i
quali si sono organizzati attorno a Fa-
brizio Ferrandelli, ex capogruppo
dell’Idv e ora Mr Anti-Borsellino. Una
guerra deflagrata negli ultimi giorni,
con i secondi che, aiutati da altri pezzi
del Pd, hanno raccolto 188 firme dei
componenti dell’assemblea regionale
(oltre la metà della maggioranza asso-
luta) per chiedere di convocare il parla-
mentino democratico e votare la sfidu-
::: I GUAI DELLA SINISTRA
.
IN BILICO
Vocazione autolesionista
Primarie pure a Palermo
Il Pd verso un altro harakiri
Partito spaccato sulla candidatura della Borsellino. Rischio scissione
cia a Lupo. In tutto questo si aggiungo- corteggia Casini, e insieme a lui sostie-
no altri due candidati, pronti a correre ne lo stesso governo, qui rischia la scis-
alle primarie: Davide Faraone, renzia- sione per non appoggiarlo. Nonostan-
no, sceso in campo già nell’agosto del te in regione il Pd governi insieme al
2010 e Antonella Monastra, consigliere terzo polo (ma non insieme all’Udc
comunale che, peraltro, fa parte della che, nel dicembre scorso, è uscita dalla
stessa associazione culturale di Borsel- giunta Lombardo). Insomma: quello
lino, dunque teoricamente è sulle sue che vale a Palermo, non vale per la Sici-
stesse posizioni. Ma in questa storia di lia. E vale così così a Roma.
lineare non c’è nulla. Il pasticcio, in corso da mesi, ha avu-
Se, infatti, a livello nazionale il Pd to una brusca accelerata nel fine setti-
il graffio
Questione di priorità
Il partito sull’orlo del suicidio può attendere. Pier Luigi Bersani ha
cose più urgenti da fare. Tipo scrivere a Repubblica per rispondere a
Scalfari circa le prospettive del socialismo europeo e la collocazione
internazionale del Pd. Il tema è di scottante attualità e notoriamente
appassiona le masse, tanto che non si capisce come abbia potuto
non trovare spazio nella prima pagina del quotidiano di Ezio Mauro,
che la relega tra i commenti. Andrà meglio la prossima volta.
Fibrillazioni democratiche
Bersani vuol cambiare le consultazioni. Ma i suoi votano contro
::: ROMA
QQQ La colpa è delle regole o di chi le usa?
L’annosa questione, che in realtà riguarda la
regola aurea del Pd, cioè le primarie, è tor-
nata in auge dopo il caso di Genova. E Pier
Luigi Bersani, che già in passato aveva cer-
cato di modificare il meccanismo ora ci ri-
prova.
Se in passato aveva parlato della necessi-
tà di una «manutenzione», ora usa il termi-
ne «rifinitura». Eufemismo che sta indicare
una cosa semplice: bisogna cambiare le re-
gole. A cominciare dal fatto che se si fanno
primarie di coalizione, il Pd non può pre-
sentarsi, come ha fatto a Genova, con due
candidati. Se no, dicono gli uomini di Bersa-
ni, è ovvio che perde. «Quando discuteremo
di statuto», ha detto ieri il segretario del Pd,
«qualche rifinitura del meccanismo credo
che ci vorrà, senza escludere casi in cui il Pd
si presenta con più candidati, ma rimetten-
do anche agli organismi dirigenti la valuta-
zione. Ci sono casi in cui questo è accettabi-
le e positivo e casi in cui forse la preselezio-
Il segretario del Pd Pier Luigi Ber-
sani e la candidata democratica a
Palermo, Rita Borsellino LaPresse
mana: dopo la richiesta di sfiduciare
Lupo, i vertici nazionali hanno fatto
quadrato sul segretario regionale. Ma il
duo Lumia-Cracolici non molla. Chie-
de l’assemblea per sfiduciarlo. Secon-
do Statuto, dovrebbe essere convocata
entro 15 giorni. Cioè prima delle pri-
marie, previste il 4 marzo. Se fosse così
e passasse la sfiducia, sarebbe inevita-
bile rinviare le primarie. E addio Bor-
sellino. Se, invece, il blitz dovesse fallire
e, in barba allo Statuto, si svolgessero le
primarie prima dell’assemblea, po-
trebbe realizzarsi uno scenario persino
peggiore: vince Borsellino e metà par-
tito decide di sostenere (apertamente o
segretamente) il candidato del terzo
polo, il trentacinquenne Massimo Co-
sta, presidente del Coni Sicilia. C’è poi
un terzo scenario, accreditato da chi
conosce l’isola: l’inquinamento delle
primarie a opera degli uomini di Lom-
bardo e amici per boicottare Borselli-
no. Praticamente un cubo di Rubik. Per
la gioia del Pdl, che si era quasi rasse-
gnato a perdere Palermo.
ne del candidato del Pd sarebbe più utile».
Se ne è parlato durante la riunione della se-
greteria, che ha fatto il punto anche sul di-
segno di legge per dare attuazione all’arti-
colo 49 della Costituzione e sul dossier pro-
vince (il governo è intenzionato a eliminarle
o ridurle drasticamente). L’idea è di rimet-
tere mano, dopo le amministrative, alle pri-
marie di coalizione, stabilendo che il candi-
dato del Pd possa essere solo uno.
Un progetto, però, che è osteggiato da
tutta la minoranza del partito. La «presele-
zione di un candidato ufficiale», dice Salva-
tore Vassallo, «snatura le primarie e non ri-
spetta la volontà degli elettori». In questo
modo, «le primarie si rivelerebbero inutili,
una bufala o un boomerang». Meglio, piut-
tosto, prevedere «un doppio turno». Propo-
sta che è stata subito bocciata dai bersania-
ni: «Mi auguro sia solo una provocazione, se
non sarebbe accanimento terapeutica», gli
ha risposto Dario Ginefra.
A meno che, suggerisce qualcuno, il pro-
blema non sia politico, più che di regole. «Le
primarie», osserva Francesco Tempestini,
ITALIA
Reazioni scomposte
La Vincenzi continua
a dare i numeri
Ora si sente Obama
::: CHIARA BUONCRISTIANI
ROMA
QQQ Mancava il paragone con Barack
Obama. Il sindaco di Genova Marta Vincen-
zi non si è ancora ripresa dal ko subìto alle
primarie di domenica. Dopo essersi identi-
ficata con Ipazia, la filosofa-martire del V
secolo uccisa dai fondamentalisti cristiani,
ieri, nella prima intervista post-sconfitta, ha
scelto l’epoca contemporanea. E si è calata
nei panni del presidente degli Stati Uniti.
«Dopo 4 anni non fa le primarie. Pensi un
po’ se a Obama adesso avessero fatto fare le
primarie contro la Clinton. Come ne sareb-
be uscito?», si è domandata ai microfoni di
Radio24. «Io ci ho sempre pensato a Obama
in questi anni». Ai primi cittadini - è il ra-
gionamento di Vincenzi - dovrebbero esse-
re riservati gli stessi trattamenti dell’inqui-
lino della Casa bianca. «Poiché i sindaci
stanno per legge al massimo due mandati.
O li si costringe a fare azioni di breve pe-
riodo, e sarebbe terribile, o gli si dà la pos-
sibilità di fare due mandati. Vi sembra cor-
retto che una persona eletta con 220mila
voti venga stoppata ora per meno di 11mila
voti?».
Un vero e proprio sfogo, durante il quale
il sindaco di Genova si è fatta le domande e
si è data le risposte. Non risparmiando frec-
ciate contro il partito: «Dov’è il Pd? Il Pd de-
ve capire cosa vuol fare da grande». E senza
dimenticare il segretario Pier Luigi Bersani:
«Non l’ho sentito, evidentemente aveva al-
tro da fare. Il problema è che siamo arrivati
alle primarie con un partito che non mi ha
mai sostenuto durante il mio mandato e
che ha pensato di far vincere un’altra per-
sona del Pd». La sconfitta, secondo l’inter-
pretazione del sindaco, è diretta conse-
guenza delle lotte intestine: «In queste no-
stre spaccature si è inserito giustamente chi
in modo ingenuo e forte, non facendo parte
del partito, può dire: “Andate tutti al diavo-
lo, ci avete stufato”».
Infine una critica a don Gallo, che ha ap-
poggiato la candidatura di Marco Doria, il
vincitore: «Il primo aggettivo che mi viene
per lui è magnifico», ha sibilato l’esponente
Pd. «Il secondo, però, è narciso. Ha fatto
una scelta un po’ maschilista. Io sono una
donna e riconosco in don Gallo una pro-
pensione al maschilismo. Di lui parlo da vi-
vo, quindi non ne faccio il santino».
«non possono sostituire o coprire i proble-
mi del gruppo dirigente. Quando è così, co-
me è avvenuto a Genova, è chiaro che sono
un disastro. Se non si riteneva adeguata la
Vincenzi, bisognava dirlo e apertamente.
Altrimenti doveva essere candidata lei. È
inaccettabile che chi ha già vinto le primarie
ed è stata eletta debba sottoporsi a nuove
primarie». Facile a dirsi. Ma farlo, osserva
Antonello Giacomelli, braccio destro di Da-
rio Franceschini, è un altro paio di maniche:
«Alla gente non puoi dire: decido io chi si
candida e voi obbedite. Quel mondo è mor-
to e sepolto. Non si possono inventare mec-
canismi per eliminare un dato di fatto. Ab-
biamo voluto le primarie, bisogna accettar-
ne le regole». Senza contare il vertiginoso
calo dei partecipanti, che apre altre rifles-
sioni persino più gravi.
Si aggiunge, poi, un altro problema. Può il
Pd presentarsi a Genova alleato di forze che
osteggiano apertamente il governo soste-
nuto dal Pd a livello nazionale? A porre il
problema è Beppe Fioroni. Ma non è il solo.
EL.CA.
 ITALIA Mercoledì 15 febbraio 2012 13
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::: I GUAI DELLA SINISTRA

Sulle tracce dei 13 milioni

Lusi si nasconde dietro una società fantasma

La finanziaria dell’ex tesoriere della Margherita indagato è fittizia. Lo dice il registro delle imprese canadesi
::: FRANCO BECHIS
QQQ La risposta è arrivata in meno di
una settimana (c’era di mezzo il week
end).Una società di recupero crediti a
cui ci eravamo rivolti ha scatenato i suoi
detective oltre Oceano confermando
che in Canada esiste una società ripor-
tabile al tesoriere della Margherita Lui-
gi Lusi dal nome Luigia Ltd. I magistrati
italiani l’avevano capito da soli, ma la
conferma ufficialeottenuta dalregistro
delle imprese dell’Ontario diventa im-
portante. La società che controlla in
Italia direttamente la Ttt srl e indiretta-
mente la Paradiso Immobiliare
con cui Lusi ha acqui-
stato case e ville con
parte dei bonifici che
lui stesso si è fatto dai
conti della Margherita
ha sede al numero 3735
17th Sideroad a King City,
Ontario. E’stata lì registra-
ta il 25 agosto 2006 con il
numero 002111569. Il rapporto dei de-
tective specifica: «Non siamo stati in
grado di rintracciare un numero di tele-
fono attivo intestato alla società. Gli
elenchi on line e cartacei, come anche
una ricerca assistita tramite operatore,
non hanno fornito alcun numero inte-
stato a Luigia in Ontario». La società di
Lusi è quindi solo di comodo, serviva
per triangolare operazioni finanziarie
con l’Italia, ma in Canada non aveva al-
cuna attività reale. L’indirizzo segnala-
to «corrisponde all’abitazione di Frank
Petricone e risulta essere uno stabile re-
sidenziale privato». I detective poi spie-
gano che «da fonti locali siamo venuti a
sapere che Frank Petricone lavora co-
me commercialista e pare che abbia
collaborato con la Luigia Ltd». Qui c’è
poco da romanzare: Petricone è par-
tner ufficiale per il Canada dello studio
Lusi, ed è anche parente stretto della
seconda moglie del tesoriere della Mar-
gherita. È probabile che abbia curato
lui in loco l’operazione «Luigia» con cui
il senatore appena espulso dal Pd si è
costruito di fatto la holding finanziaria
all’estero. Quella società però è restata
un guscio vuoto: è probabilmente inu-
tile fare rogatorie, perché si troverà ben
Il Milleproroghe
Il Professore trova
nuove risorse
per le vittime Eternit
::: LA STORIA
L’ACCUSA
Luigi Lusi è stato accusato di
aver sottratto 13 milioni dalle
casse della Margherita, partito
del quale è stato tesoriere dal
2008 al 2011. Il denaro sarebbe
transitato prima nell’azienda
estera della moglie, la Luigia
Ltd, per poi rientrare in Italia e
precisamente nell’azienda dello
stesso Lusi, la TTT, che ha detto
di voler risarcire l’intero impor-
to.
GLI SVILUPPI
Per ora sono stati recuperati dai
conti correnti di Lusi solo 500
mila euro e una villa dal valore
di 2 milioni di euro. Ma secon-
do quanto risulta a «Libero» la
Luigia Ltd sarebbe una società
fantasma.
.
L’EX TESORIERE
L’ex margheritino Luigi Lusi. A sinistra il documento che attesta
che la sua Luigia Ltd non può rimborsare crediti [LaPresse]
poco, perdendo molto tempo. I nostri
detective hanno laconicamente così
concluso il loro rapporto: «Alla luce di
quanto sopra esposto, il recupero cre-
diti nei confronti della Luigia Ltd non
risulta fattibile, in quanto la stessa- seb-
bene sia ancora registrata- non risulta
piùattivané rintracciabile».Unasocie-
tà fantasma, che però ha lasciato le sue
tracce più importanti in Italia. Sicura-
mente c’è traccia delle transazioni che
avrebbero costituito la provvista finan-
ziaria per fare acquistare a Lusi l’immo-
biliare che aveva in pancia la villa di
Genzano, e il magnifico appartamento
in via Monserrato, dietro campo di Fio-
ri e quasi a fianco alla abitazione roma-
na di Carlo De Benedetti. Ma non sono
gli unici movimenti, perché nella docu-
mentazione acquisita si sono trovati
anche bonifici verso altri soggetti socie-
tari e almeno una fondazione.
È la pista che stanno seguendo in
queste ore i finanzieri coordinati dalla
procura di Roma, e che potrebbe aprire
nuovi scenari nell’inchiesta, coinvol-
gendo altri beneficiari della sparizione
del tesoretto della Margherita. I magi-
strati si stanno poi concentrando su
un’operazione compiuta dalla Mar-
gherita ancora in vita nel 2007, quando
il partito non era ancora stato sciolto e
parte di esso era a rappresentarlo a pa-
lazzo Chigi nel governo Prodi. L’opera-
zione sospetta ammonta a poco meno
di 4 milioni di euro, ed è assai simile alla
provvista che sarebbe servita nel 2008 a
Lusi per le sue partite immobiliari.
QQQ Si è conclusa ieri in Senato la discussione
generale sul decreto Milleproroghe. L’Assem-
blea di Palazzo Madama tornerà a riunirsi oggi
quando replicheranno i due relatori, Lucio Ma-
lan (Pdl) e Vidmer Mercatali (Pd) e il governo.
Probabile il voto di fiducia sul testo approvato
dalle commissioni Bilancio e Affari costituziona-
li. Circa quaranta le modifiche approvate dalla
Bilancio. Innanzitutto: la proroga delle risorse
per le vittime dell’amianto e riapertura delle gra-
duatorie per gli insegnanti. Ma anche, grazie a
nuove accise sul tabacco, tre milioni di euro per
l’orchestra sinfonica Giuseppe Verdi di Milano.
Non è stato sciolto, invece, il grande nodo degli
esodati, uno dei capitoli risolti solo parzialmente
nel corso della prima lettura alla Camera, e che si
sperava di chiudere a palazzo Madama. Non
passa per un soffio il condono degli immobili
abusivi in Campania, con l’ex tesoriere della
Margherita Luigi Lusi che ha votato insieme al
Pdl. Bocciato l’ennesimo tentativo di riaprire i
termini del condono per i manifesti elettorali
abusivi, presentato dal senatore Pdl, Mario Man-
tovani. Si è parlato anche di Cocer: i militari po-
tranno essere eletti solo tre volte. Sulla valanga di
emendamenti al decreto Liberalizzazioni, inve-
ce, è scattata la tagliola. Il presidente della Com-
missione Industria del Senato, Cesare Cursi
(Pdl), ha cancellato gli inammissibili. Sui primi 10
articoli già sono state scartate 72 proposte di mo-
difica. La seconda tranche delle inammissibilità
sarà affrontat oggi. Intanto la Lega annuncia bat-
taglia sulle tesorerie. «Chiunque deve ribellarsi. È
un principio scritto nella Costituzione del nostro
Paese», afferma Roberto Maroni commentando
la norma che prescrive l’accentramento delle Te-
sorerie Comunali. Saltano dalla prima scrematu-
ra gli emendamenti pro-famiglia presentati da
Pdl e Udc. Via anche quelli del Terzo Polo che
chiedevano la proroga per il bonus ricerca. Non
passa al vaglio neanche la proposta di velocizzare
la disdetta dell’abbonamento alla Rai (l’emenda-
mento era di Giuseppe Valditara). Niente da fare
anche per un emendamento su Equitalia.
CH.PEL.

A Bologna
PRIMO CITTADINO
L’Arcigay insegna sesso anale Il sindaco di Bologna Virginio Me-
rola nel 2011 ha vinto le elezioni al

e il Comune le regala l’affitto primo turno con il 50,46% delle

preferenze Olycom

::: ROMA Pride nazionale. A denunciare Franco Grillini, oggi esponen-

QQQ L’opuscolo sul sesso
anale pagato dai contribuenti.
A Bologna infuria la polemica
su un libretto di istruzioni sul
sesso sicuro tra uomini realiz-
zato dall’Arcigay con i soldi
che gli passa il Comune. «Fi-
nalmente si scopa, sesso ana-
le, istruzioni per l’uso», è il ti-
tolo del volume che intende
dare suggerimenti ai gay su
come farlo. Compreso il fatto
se sia utile o meno assumere
droghe prima di un atto ses-
suale. Il tutto finanziato dal
denaro pubblico, con i soldi
che il Comune passa all’asso-
ciazione, che quest’anno è riu-
scita a portare a Bologna il Gay
la vicenda è stato Michele Fac-
ci, consigliere comunale del
Pdl, che, durante l’udienza co-
noscitiva sui finanziamenti al-
le associazioni da parte del
Comune, ha raccontato i fatti
leggendo in commissione an-
che parti dell’opuscolo.
Il municipio bolognese non
elargisce contributi diretti, ma
aiuta l’Arcigay abbuonandogli
l’affitto della sede (per 70 mila
euro) e le utenze (40 mila).
«Ognuno può fare quello che
vuole, ma il Comune non deve
e non può dare soldi a chi
pubblica cose del genere. Nel
testo ci sono precisi riferimen-
ti alle droghe, che vengono
definite ”un bel viaggio”», dice
“
Facci al quotidiano Italia Oggi.
IL MANUALE
A seguito della notizia, il Pdl
bolognese ha chiesto alla
Q Scopare giunta di ridiscutere la con-
è come dipingere: venzione, ma l’assessore alla
tutto sta nei Cultura, Alberto Ronchi, non è
d’accordo. Anche perché,
preliminari spiega, «le attività del circolo
Per esempio hanno positive ricadute sulla
il rimming, cittadinanza, per esempio vie-
ne fatta un’attività di preven-
una stimolazione zione contro il virus Hiv».
digitale Dopo le polemiche, però,
. non brutale sembra muoversi qualcosa: il
sindaco del capoluogo emilia-
no, Virginio Merola (Pd), ha
deciso che l’Arcigay continue-
rà ad avere i locali gratis, ma
dovrà iniziare a pagare le
utenze telefoniche e di luce e
gas. Ma al Pdl non basta. «Il
circolo fattura 1,5 milioni di
euro l’anno tra serate, sportel-
lo legale e servizi, con 160 mila
euro di utile. Quindi possono
benissimo permettersi di pa-
gare l’affitto», afferma il pidiel-
lino Marco Lisei. E nella pole-
mica interviene l’ex presiden-
te nazionale dell’Arcigay,
te dell’Italia dei Valori. «Si trat-
ta di un attacco politico ma-
scherato. Ci attaccano sui sol-
di, ma in realtà vogliono nega-
re i nostri diritti», sostiene
Grillini.
Ieri intanto, come avvenuto
in altre città italiane, Roma
compresa, a Bologna gay,
trans e lesbiche si sono ritro-
vati in piazza del Nettuno per
festeggiare San Valentino con
un bacio collettivo in polemi-
ca con le parole di Carlo Gio-
vanardi, che qualche giorno fa
aveva detto che «vedere due
donne baciarsi in strada fa lo
stesso effetto di due persone
che fanno la pipì».
G.L.R.
 14 Mercoledì 15 febbraio 2012
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MISS RUBACUORI
Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori,
è al centro del processo che vede Berlusconi
sotto accusa per prostituzione minorile e
concussione. «Mi aspetta un plotone di ese-
cuzione», ha commentato il Cav LaPresse
::: SALVATORE DAMA
ROMA
QQQ In realtà Berlusconi non ave-
va tante speranze. Protesta, certo,
contro una «decisione sbagliata»,
ma con meno veemenza che in al-
tre occasioni. C’è della rassegna-
zione nell’uomo di Arcore. Il con-
flitto di attribuzione tra procura di
Milano e Camera dei deputati sulla
competenza del caso Ruby (tribu-
nale milanese o tribunale dei mi-
nistri?) è finito sul tavolo della Cor-
te Costituzionale. Organo che ha
«undici componenti su quindici di
sinistra», perché «espressione del
Pd» o perché «indicati da Napoli-
tano» che, «senza offesa», ma viene
da «quella area politica». Dunque,
quale motivo per sperare che la
Consulta desse ragio-
ne alla Camera (e
quindi a Berlusconi)?
Telefonata tra Silvio e Monti
Hanno vinto le toghe
milanesi, il processo
per concussione e pro-
stituzione minorile ri-
mane a loro. «Mi
I giudici contro la Camera
Il processo Ruby va avanti
aspetta un plotone di
esecuzione», sospira
l’ex presidente del
Consiglio. All’inferno,
insieme a lui, Clemen-
te Mastella: la Consul-
ta ha infatti respinto il
La Consulta boccia il conflitto d’attribuzione. A rischio l’accordo Pdl-Pd
conflitto di attribuzio-
ne sollevato dal Senato nei con-
fronti della procura di Santa Maria
Capua Vetere e del tribunale di Na-
poli. «Non è una sorpresa. Pazien-
za...», la prende con più filosofia
l’ex ministro della Giustizia, oggi
europarlamentare eletto con il
Pdl.
INDIGNAZIONE PDL
Si indigna invece il coordinatore
del Pdl Sandro Bondi. Ne fa una
questione di divisione dei poteri:
«Ci troviamo in una democrazia
dimezzata che di fatto dipende da
un potere costituzionale sovraor-
dinato rispetto alla democrazia li-
berale classica, che trae la propria
legittimità dalla sovranità popola-
re». Detta brutale: è l’ordine giudi-
ziario che mangia in testa alla po-
litica. A pranzo e cena.
Il tutto arriva in una giornata per
niente facile nei rapporti di buon
::: I NUOVI EQUILIBRI
vicinato tra Pdl, sinistra e governo.
Tanto che Monti sente al telefono
Berlusconi per un chiarimento.
Specie sul no dell’esecutivo alle
olimpiadi a Roma, una decisione
che amareggia Silvio («Io avrei det-
to sì») e fa infuriare il partito azzur-
ro, soprattutto gli ex An. In Tran-
satlantico gli alemanniani adom-
brano addirittura il complotto
massonico contro l’Urbe, per spie-
gare la decisione del governo. Cer-
to, non è questo il giorno migliore
per il dialogo bipartisan. Messo a
dura prova anche da dichiarazioni
come quella di Marilena Samperi,
capogruppo Pd in giunta per le au-
torizzazioni: «La Consulta dimo-
stra che la Camera è stata usata per
gli interessi di Berlusconi». E apriti
cielo.
Oggi il gruppo parlamentare del
Pdl si riunisce per discutere delle
modifiche alla legge elettorale. Il
rischio che diventi un’assemblea-
sfogatoio è quasi certezza, dato il
clima. La bozza Violante è “trop-
po” proporzionale per molti depu-
tati azzurri, che chiedono sia pre-
servato il bipolarismo. Magari con
il mantenimento di un premio di
maggioranza che agevoli il formar-
si di due poli. Non tre o quattro. Il
cantiere è aperto, anche se i demo-
cratici chiedono tempi serrati: «Il
testo entro Pasqua o non se ne fa
niente», accelera Enrico Letta, par-
lando al convegno organizzato
dall’associazione “Politica” presie-
duta da Michele Dau. Nel primo
pomeriggio c’era stato un abboc-
camento un po’ carbonaro tra Vio-
lante (Pd), Quagliariello (Pdl), Boc-
chino (Fli), Adornato (Udc), Pisic-
chio (Api). C’è condivisione sulle
riforme costituzionali. I punti sono
quelli noti: riduzione del numero
dei parlamentari, fine del bipolari-
smo perfetto, più poteri al premier.
Sulle regole di voto la discussione è
aperta, «ma le differenze di orien-
tamento tra i partiti sono meno so-
stanziali di quello che appaiono»,
spiega uno dei partecipanti alla
riunione.
FUGHE IN AVANTI
Il vertice tra Partito democratico
e terzo polo è ufficiale, invece, e si
tiene alla Camera, non in un posto
segreto come l’altro. Al termine
una nota congiunta informa che
c’è accordo sulla «necessità di ri-
durre il numero dei parlamentari,
già a partire dalla legislatura del
2013». E non solo: «È passata la li-
nea del modello tedesco», annun-
cia Rocco Buttiglione, «ora pensia-
mo a un bipolarismo possibile,
non imposto». Pd e terzo polo so-
no d’accordo. Per niente scontato,
invece, l’ok del Pdl.
ITALIA
Scontro su viale Mazzini
Gli azzurri si lamentano:
il governo dei tecnici
mette le mani sulla Rai
::: ENRICO PAOLI
QQQ «Ma secondo te vogliono davvero met-
tere le mani sulla Rai?». Sì, l’istinto è quello di
rispondere affermativamente alla domanda
che corre per il Transatlantico di Montecito-
rio, proprio quando Paolo Garimberti, presi-
dente della Rai, viene ricevuto, in pompa ma-
gna, a Palazzo Chigi, dopo un pressing di una
settimane. Perché se anche un parlamentare
attento e accorto come Giorgio Lainati, depu-
tato del Pdl e vice presidente della commis-
sione di Vigilanza sulla Rai, inizia a porsi il
problema, vuole che la situazione non è seria,
ma grave.
Grave perché l’incontro di ieri a Palazzo
Chigi fra il presidente della Rai e il premier
Mario Monti, assistito dal ministro per lo Svi-
luppo economico, Corrado Passera, e al vice
ministro del Tesoro, Vittorio Grilli, sta a signi-
ficare che l’esecutivo ha deciso di mettere il
dossier Rai in bella evidenza, nella convinzio-
ne di modificare la governance della tv pub-
blica un minuto prima che scada il Cda, ov-
vero alla fine di marzo. E Garimberti, al di là
delle note ufficiali, sempre rassicuranti, di Pa-
lazzo Chigi e di viale Mazzini, ha tratteggiato
al premier un quadro disarmante, parlando
di «Rai ingovernabile», di «veti incrociati», di
consiglio di amministrazione «bloccato» e di
un direttore generale ostaggio di «logiche po-
litiche». Insomma il peggio del peggio.
Ma il Pdl è tutt’altro che disposto ad asse-
condare questo gioco progetto. Come inten-
da agire il governo non è chiaro, salvo rispet-
tare “deadline” dell’attuale cda. È possibile,
però, che l’esecutivo faccia una propria pro-
posta di modifica della governance, invitando
poi le Camere ad una rapida approvazione. E
la competenza del Parlamento è considerata
fondamentale dal Pdl, che non intende abdi-
care . «Ogni decisione relativa alla governance
della Rai, ad una sua riforma, spetta al Parla-
mento», insiste il presidente dei senatori del
Pdl, Maurizio Gasparri, «il governo ha un ruo-
lo limitatissimo». Una tesi, quella del “padre”
dell’attuale legge sull’emittenza pubblica, so-
stenuta anche dal presidente dei deputati del
Pdl, Fabrizio Cicchitto, e dal capogruppo in
commissione di Vigilanza, Alessio Butti.
Domani, intanto, il cda della Rai, dopo lo
stop della scorsa settimana, tornerà ad occu-
parsi del piano fiction, ritirato dal direttore
generale, Lorenza Lei, per «ulteriori appro-
fondimenti», legati in particolare ai prodotti
di Luca Barbareschi . All’ordine del giorno c’è
anche il contratto di servizio Rai-Rai World,
oltre al tema del presidio internazionale
dell’azienda pubblica con l’ipotesi di chiude-
re, o ridimensionare, alcune sedi estere.
twitter@enricopaoli1
 ITALIA
::: segue dalla prima
.
ANTONIO SOCCI
(...) si sono contrapposte due posizioni.
Quella della relazione (bellissima) del
cardinale Bagnasco, in continuità con il
cammino della Chiesa italiana di Ruini e
dei pontificati di Wojtyla e Ratzinger. E
quella impersonata dagli ambiziosi Ric-
cardi e Bonanni, patrocinata dal Corriere
della sera che pretendeva una rottura col
passato. Sui media è apparsa quasi sol-
tanto questa seconda linea.
Così il convegno di Todi è stato usato
per «liquidare» a nome dei cattolici il pre-
cedente governo (in realtà già in disarmo
da solo) e per fare da trampolino di lancio
del governo Monti-Napolitano, anche
aprendo la strada all’ingresso in politica
del banchiere Corrado Passera (oltre che
di Riccardi). L’interprete entusiasta di
questa presunta «investitura cattolica» al
nuovo assetto di potere è stato il quoti-
diano Avvenire che per tre mesi, ha cele-
brato il premier Monti, il suo governo e
Napolitano con tonnellate di incenso.
CAMBIO DI ROTTA
Nelle ultime settimane la correzione
di rotta di Avvenire, autorevolmente
«suggerita» dall’alto, si è fatta molto evi-
dente per chi segue il giornale dei vescovi
e sa interpretare il linguaggio del mondo
curiale. Basti dire che due giorni fa, nella
pagina delle lettere (quella usata dal gior-
nale della Cei per mandare certi segnali),
è uscita addirittura una lettera critica con
Napolitano, cosa che sarebbe stata im-
pensabile fino a qualche settimana fa.
Oltretutto l’argomento è di quelli più
scottanti, le foibe, e il titolo era inequivo-
cabilmente polemico col Quirinale: «In-
foibati dal comunismo non da “derive
nazionalistiche”».
La lettera iniziava così: «Caro diretto-
re, come profugo istriano sono rimasto
colpito dal messaggio del presidente Na-
politano: gli eccidi e l’esodo sono stati
causati dalle derive nazionalistiche eu-
ropee. Ero bambino, all’epoca, ma me la
sento di dichiarare che gli eccidi e l’esodo
sono stati causati dalle ideologie: a finire
nelle foibe è stata particolarmente la bor-
ghesia, vittima del comunismo più dete-
riore. A Pola, a Fiume, a Gorizia, a Zara, a
Trieste vennero deportati dai comunisti
titini anche membri del Comitato Nazio-
nale di liberazione, colpevoli solo di ave-
re altre ideologie; e i titini sono stati aiu-
tati in questo da comunisti italiani, che
credevano nel “paradiso” sovietico».
Questa dura stoccata a Napolitano è il
segnale di una correzione di rotta per il
quotidiano dei vescovi che nei mesi
scorsi sembrava quasi aver sostituito il
Papa con il presidente della Repubblica.
Ovviamente non si tratta solo di una let-
tera, seppur significativa. Sul giornale è
evidente anche un certo raffreddamento
del precedente, eccessivo entusiasmo
per il governo.
Nel frattempo – con una riunione alla
sede della Cei, il 16 gennaio, e poi un’al-
tra il 9 febbraio – i bollori politici dei pro-
motori di Todi sono stati messi un po’nel
congelatore. Pur essendo perlopiù capo-
rali senza truppe, nell’autunno scorso
avevano annunciato grandi iniziative:
incontri in ogni città (a cominciare da
Napoli con il duo Riccardi/Bonanni), un
roboante «Manifesto per il bene comu-
ne» e addirittura una raccolta di firme
per una nuova legge elettorale. Ma ora
Mercoledì 15 febbraio 2012 15
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::: I NUOVI EQUILIBRI
Le nuove strategie della Santa Sede
La Chiesa cerca la politica
Ma non trova più nessuno
Archiviati gli entusiasmi per Monti e il convegno di Todi, la Cei Mons. Camillo Ruini Olycom
prova a dettare la linea sulla crisi a partiti incapaci di reagire Ha aggiunto: «È sempre più palese
l’assurdità di produrre armi investendo
enormi capitali mentre il grido dei poveri
– interi popoli – ci raggiunge sempre più
disperato».
Ma Riccardi e i cattolici di Todi non si
oppongono a questa politica. Al cardina-
le Bagnasco, presidente della Cei, non è
piaciuto come è stata costruita e usata
sui media «l’operazione Todi» e ha cer-
cato di riportare le associazioni cattoli-
che sotto la guida dei vescovi, evitando i
diversi protagonismi.
Sulla politica italiana, pur mantenen-
do un realistico benestare a Monti (pe-
raltro votato da tutti e senza alternative),
Bagnasco ha discretamente ricollocato i
cattolici (e Avvenire) su posizioni più au-
tonome (anche disinnescando la mina
dell’Ici con un sano «facciano loro»).
Ma soprattutto il presidente della Cei,
due settimane fa, ha tenuto un’impor-
tante prolusione all’assemblea della Cei
affermando «quanto alla crisi economi-
ca» che «siamo entrati in una fase inedita
della vicenda umana», che «l’idea stessa
di progresso, in voga dal XVIII secolo, sta
subendo un duro contraccolpo».
Stiamo vivendo una svolta storica e
drammatica. Il presidente della Cei è
chiaro nel denunciare la finanziarizza-
zione dell’economia che si sta mangian-
do lo stesso mercato e lo stesso capitali-
Il ministro della Cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi Olycom smo, distruggendo le sovranità naziona-
li, il benessere di tanti popoli e minando
pure il sistema democratico.
tutto è stato stoppato. contenuti tipicamente cattolici possano disabili, il ministro, cattolico e terzo- Il quotidiano Avvenire ha rilanciato
Anche perché alcune associazioni proporre queste associazioni, visto il loro mondista, non è stato capace di disso- questa denuncia dei vescovi (e questo è
avrebbero l’ambizione di fare un passo sostanziale appiattimento sul «governo ciarsi e ha cambiato discorso. stato il segnale di cambiamento più si-
avanti nell’agone politico, ma in questo dei tecnocrati». Emblematica è stata Ricordo invece che la Chiesa ha boc- gnificativo).
momento la cosa non è gradita nemme- l’imbarazzante intervista televisiva del ciato questa assurda spesa. Il vescovo di
no da chi –come il premier Monti –guida ministro Andrea Riccardi, da Fabio Fa- Pavia, monsignor Giudici, presidente di ANTICA LEZIONE
un esecutivo sostenuto da un precario zio, sabato scorso. Pax Christi, ha puntato il dito contro que- Certo, al governo delle tecnocrazie e
equilibrio politico (a Palazzo Chigi non sto spreco: «Nel panorama drammatico dei banchieri non deve far piacere senti-
piace certo l’ingresso diretto di ministri ALTOLÀ di questa crisi economica che esige sacri- re la Chiesa su queste posizioni. Ma la
in nuovi partiti o movimenti politici che Davanti alla domanda sull’enorme fici e tagli per il bene comune del Paese e Chiesa già con la “Rerum novarum” di
potrebbero produrre una reazione de- spesa (15 miliardi di euro) per l’acquisto per il futuro di tutti, anche le spese mili- Leone XIII, più di un secolo fa, prean-
stabilizzante nel Pd, nel Pdl e nell’Udc). dei cacciabombardieri F35, nel momen- tari devono essere drasticamente taglia- nunciò sia il fallimento del sistema co-
Peraltro è anche difficile capire quali to in cui si fa economia su malati, vecchi e te». munista, sia quello basato sul profitto
selvaggio, senza regole morali.
Così oggi è l’unica che abbia le carte in
La guerra dei dossier Oltretevere regola per affermare come «Mater et Ma-
gistra»: ve l’avevamo detto. Il comuni-
Il Vaticano corre ai ripari: basta fughe di notizie smo è fallito nel 1989, il capitalismo fi-
nanziario (basato sulla speculazione,
anziché sulla produzione) nel 2008. Oggi
::: ROMA Carlo Maria Viganò, alla gestione del Governatorato. La siamo al caos scatenato dall’assenza di
vera questione, però, rimane la fuga di notizie, i dossier e leadership politiche e di regole.
QQQ L’amministrazione americana ha avuto wikilea- le carte riservate passate ai giornali. In particolare, si fa Per questo Bagnasco ha proclamato
ks, il Vaticano ha ora i suoi leaks, le sue fughe di docu- notare che il Fatto Quotidiano, ”orfano” del bersaglio che «la politica è assolutamente necessa-
menti che tendono a creare confusione e sconcerto peer per eccellenza, Silvio Berlusconi premier, lo abbia sosti- ria» e «deve mettersi in grado di regolare
mettere in cattiva luce il Vaticano e la Chiesa stessa e per tuito con il Vaticano. Il cardinale Giuseppe Versaldi, pre- la finanza perché sia al servizio del bene
tentare di impedire che il Papa vada avanti con la sua sidente della Prefettura per gli Affari economici, ha re- generale e non della speculazione».
opera di trasparenza e di rinnovamento. Lo spiega uffi- lazionato sullo stato delle finanze. Versaldi, tra l’altro, Ma in Italia dov’è la politica? Dove so-
cialmente padre Federico Lombardi, portavoce della sembra sia ben considerato per via della sua serietà e no i partiti che cercano di capire la nuova
Santa Sede, e quasi certamente ne avranno parlato an- per il fatto che non proviene dalle fila interne della Cu- fase, che si ripensano, che elaborano
che i 15 cardinali del Consiglio per i problemi organiz- ria. nuove idee, nuove proposte politiche e
zativi ed economici della Santa Sede, riuniti ieri per va- Mentre sono liquidate come «folli» le ipotesi di com- propongono leadership all’altezza?
gliare le questioni economiche, ma anche i gravi proble- plotti contro la vita del Pontefice, padre Lombardi, af- La fase del governo Monti poteva esse-
mi messi in luce in queste ultime settimane. La riunione, frontando il tema delle possibili dimissioni del Pontefi- re preziosa almeno per rigenerarsi e rico-
che si svolge sotto la presidenza del cardinale Tarcisio ce, ha dichiarato che «se mai si aprirà seriamente questo struirsi. Ma ancora una volta stanno per-
Bertone, si prolungherà fino a tutta la giornata di oggi e capitolo ne parleremo, ora non c'è nulla di serio e quindi dendo la storica occasione. E i danni li
forse anche alla mattinata di giovedì. Presenti gli arcive- niente da dire» e ha ricordato che nel libro-intervista a paghiamo tutti noi.
scovi delle chiese locali, sono rappresentati nel Consi- Ratzinger «Luce del Mondo», firmato dal giornalista Pe- www.antoniosocci.com
glio i dicasteri e le strutture vaticane che hanno un ruolo ter Seewald e pubblicato nel novembre 2010, Benedetto
nell’amministrazione economica del Vaticano. Il Consi- XVI affermava che quando un Papa si rende conto di
glio, per la precisione, viene convocato, come recita un non essere più in grado «fisicamente, psicologicamente
comunicato, «per esaminare i problemi organizzativi ed e spiritualmente, di assolvere ai doveri del suo ufficio, al-
economici della Santa Sede e degli organismi collegati». lora ha il diritto e, in alcune circostanze, anche l’obbligo
C’è chi ha ipotizzato che sul tavolo ci siano state an- di dimettersi».
che le accuse mosse dall’attuale nunzio a Washington, C.MA.
 16 Mercoledì 15 febbraio 2012
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PROCESSI MEDIATICI
Paolo Brosio, cronista del Tg4 famoso
per le dirette dal Tribunale di Milano, e
l’avvocato di Niccolò Cusani, Giuliano
Spazzali [Fotogramma]
::: FILIPPO FACCI
QQQ Una sola notte di prigio-
ne, il 21 aprile 1992, trasformò
otto imprenditori in terribili ac-
cusatori: ammisero centocin-
quanta miliardi pagati a vari po-
litici e cominciò la delazione
ambientale. Ammetterà Di Pie-
tro: «Per l’imprenditore la con-
venienza è soprattutto impren-
ditoriale. Qual è il suo primo
problema quando viene coin-
volto? I giornali, la televisione,
l’arresto, la confessione, tutto
questo produrrà effetti a catena
disastrosi per la mia impresa. Le
banche mi ritireranno i fidi, i
committenti non mi daranno
più gli appalti, i lavoratori mi
contesteranno, sarò costretto a
chiudere».
MEZZI E MEZZUCCI
Il 23 aprile ecco un altro capo-
saldo: il fascicolo virtuale. Tutti i
fatti di Tangentopoli sa-
rebbero stati compresi
in un solo procedimen-
Mani pulite vent’anni dopo
to con un solo gip, il fin-
to mite Italo Ghitti. Al
resto provvedevano al-
tre tecniche. «L’avviso
di garanzia è stato un
bel passo indietro, per-
L’indagato schiacciato tra pm
ché noi pm abbiamo
potuto agire indistur-
bati e in silenzio più di
prima... La legge dice
che il pm dovrebbe cer-
e il «Pool» dei giornalisti
care anche gli elementi
favorevoli all’indagato.
Certa stampa è organica all’inchiesta: atti e avvisi di garanzia diventano
Ma figuriamoci!». Dopo
l’iscrizione di Tizio nel
bombe a orologeria. E schiere di cronisti sono folgorate dalla «Madonna» Di Pietro
registro degli indagati,
secondo il Nuovo Codice,
un’inchiesta non doveva durare
più di sei mesi: il Pool aggirare la
normativa col modello 44, cui si
ricorreva quando l’indagato era
ignoto: i sei mesi non decorre-
vano. È il registro in cui inseriro-
no Bettino Craxi. Altro strata-
gemma: archiviare direttamen-
te a modello 45 (cui si ricorre
quando si ritiene che non esista
notizia di reato, come nel caso di
denunce di pazzi con manie di
persecuzione) oppure, sempre
per indagare a tempo scaduto,
comunicare al Procuratore ge-
nerale l’intenzione di rinviare a
giudizio. Il 27 aprile con Di Pie-
tro apparve un nuovo pm: Ghe-
rardo Colombo, uno gentile,
jeans stinti, Lacoste, scarpe da
vela consumate, il vizio delle si-
garette e delle dita nel naso. Di
Pietro aveva richiesto che gli
fosse associato Piercamillo Da-
vigo, ma Borrelli all’inizio prefe-
rì Colombo anche per controlla-
re meglio Di Pietro, che aveva la
fama che aveva. Davigo sarebbe
arrivato poi.
È LA STAMPA BELLEZZA
La stampa invece era già arri-
vata, anzi, la ressa si era fatta in-
sopportabile e certi entusiasmi
cominciarono a creare proble-
mi. Il 27 aprile 1992 i carabinieri
non poterono arrestare il socia-
lista Matteo Carriera perché sot-
to casa sua c’era il Gabibbo.
Quei parvenu della Fininvest
esordivano coi loro telegiornali
e dapprima vennero sospettati
::: LA SCHEDA
INDAGARE ALL’INFINITO
In breve fiorì tutta una serie
di stratagemmi per aggirare
il vincolo i 6 mesi di indagi-
ne dopo l’iscrizione nel regi-
stro degli indagati: dall’in-
dagine a carico di ignoti, a
quella senza notizia di reato,
fino a comunicare l’inten-
zione di rinviare a giudizio.
PARLARE PER LAVORARE
Lo stesso Di Pietro ammise
che «per l’imprenditore la
convenienza (a coinvolgere
altri, ndr) è soprattutto im-
prenditoriale: i giornali, la
televisione, l’arresto, la con-
fessione, tutto questo pro-
durrà effetti a catena disa-
strosi per la sua impresa».
di intelligenza col nemico, ma
gli steccati caddero subito, anzi,
il problema divenne che di noti-
zie ne davano sin troppe e ri-
schiavano di bruciare tutti gli al-
tri. Ogni tanto Paolo Brosio del
Tg4 diffondeva il panico nei ser-
vizi della notte («Il gip ha appena
firmato ventinove ordini di cat-
tura») e ogni volta i cronisti della
carta stampata venivano richia-
mati per verificare e ribattere.
Una volta, in diretta, Brosio dis-
se che avevano arrestato l’indu-
striale Carlo Gavazzi - in realtà
morto - e non suo figlio Riccar-
do. Un’altra volta intervistò l’ex
sindaco Carlo Tognoli e lo chia-
mò per cinque volte Pillitteri.
L’informazione si strinse nel
collo di bottiglia di pochi croni-
::: GIUSTIZIA E POLITICA
sti, quei quattro o cinque che
avevano consolidato rapporti
personali coi magistrati, ma poi
si allargò a tutti gli altri. Nacque,
per un delimitato ma decisivo
periodo, una specie di Pool dei
giornalisti: una redazione giudi-
ziaria unificata con distribuzio-
ne equanime delle notizie e dei
celebri verbali, spesso tradotti
dal burocratese e semplificati in
linguaggio corrente. Due gli ob-
biettivi: gestire la mole impres-
sionante delle notizie e in se-
condo luogo proteggersi da
eventuali censure distribuendo
le notizie a tutti gli altri. Di fatto
le informazioni si strinsero nel
collo di bottiglia di pochi croni-
sti, e l’informazione si fece uni-
formata da giornale a giornale.
FANATISMI DI CARTA
L’entusiasmo e la giovane età,
in qualche caso, giustificarono
episodi al limite del fanatismo:
per esempio la produzione della
maglietta «anch’io seguo Mani
pulite», o ancora il primo avviso
di garanzia a Craxi appeso in sa-
la stampa (dopo aver brindato a
champagne, come accadde an-
che per l’arresto di Salvatore Li-
gresti) e più in generale una de-
dizione che portò alcuni ragazzi
a sentirsi parte dell’inchiesta
anziché strumento della mede-
sima: «C’è un gruppo di cronisti
che si comporta in maniera alte-
rata, abbandonando il privato»
disse il decano dell’Ansa. Le no-
tizie uscivano da più direzioni,
non soltanto dai magistrati: ma
difficilmente uscivano se loro
non volevano. Dirà Italo Ghitti,
il gip storico di Mani pulite: «Ci
fu un momento in cui ebbi la
certezza che determinate noti-
zie uscivano dagli uffici dei pm».
Ci furono casi in cui le notizie fu-
rono depositate nelle edicole
prima che nelle mani degli av-
vocati, o altri casi, particolari,
come raccontato dal cassiere
democristiano Severino Citari-
sti: «Consegnai gli elenchi anche
a Di Pietro. Conoscendo le poco
corrette abitudini di Milano, gli
raccomandai di fare in modo
che l’elenco non fosse reso pub-
blico. Me lo assicurò. Infatti, due
giorni dopo, quotidiani e setti-
manali pubblicarono integral-
mente i tre elenchi.
Scrisse l’allora cronista del
Manifesto: «I giornalisti hanno
avuto i loro padrone: la magi-
stratura. Molti giornali si sono
messi sull’attenti, si sono scor-
dati pezzi del Codice penale,
pezzi importanti delle garanzie
che la legge prevede per gli im-
putati. È stato rispettato più il
Codice Di Pietro che non il nuo-
vo Codice penale. C’è stata una
specie di identificazione totale
con l’ufficio del pm, tanto che
alcuni periodici (L’Espresso e
Panorama, nda) sono diventati i
portavoce della Procura e i de-
positari dei verbali d’interroga-
torio. I giornali si sono così abi-
tuati a singolari trattative sulla
carcerazione preventiva o sulla
consegna degli imputati, come
se fosse una cosa normale».
Il ruolo della stampa era fisio-
logico all’inchiesta: questa la ve-
ra novità. Travestita da libera
circolazione delle notizie, la
pubblicazione di certi verbali
piuttosto che altri si traduceva
in un irresistibile effetto richia-
mo per decine di indagati che si
ritrovavano nero su bianco sui
giornali. Senza contare che un
solo avviso di garanzia, o mezza
notizia ben filtrata, erano in gra-
do di squadernare ogni trattati-
va politica.
TONINO T’ADORO
Di Pietro, tra i cronisti, era og-
gettivamente adorato. L’uomo
che anni prima avevano chia-
mato «Di Dietro», nel loro gergo,
divenne «Zanzone», «Dio»,
«Diozanza», «Padrepio», «l’On-
nipotente» e da un certo punto
in poi «la Madonna». Un esem-
pio dei rapporti che Di Pietro in-
tratteneva coi giornalisti è rica-
vabile da un interrogatorio di
Giancarlo Gorrini reso nel 1997
a Brescia: «Io e Di Pietro ci tro-
vammo a uscire dal suo ufficio.
Nel suo corridoio vi erano nu-
merosi giornalisti e operatori
delle varie tv che immediata-
mente accesero i faretti. Di Pie-
tro, alzando e muovendo le
braccia, disse di stare fermi in
quanto la persona che era con
lui non era un indagato bensì un
suo amico». Gorrini in realtà era
già inquisito per bancarotta
fraudolenta e condannato per
appropriazione indebita: ma a
Di Pietro, coi giornalisti, bastava
ITALIA
alzare un braccio.
La manovalanza dei cronisti
doveva interfacciarsi coi desk
delle rispettive redazioni, e cir-
colavano leggende secondo le
quali i direttori dei principali
quotidiani si telefonavano per
concordare spazi e titoli comu-
ni. Piero Sansonetti, condiretto-
re de l’Unità nel 1992-1993, ha
raccontato che c’era del vero:
«Nel biennio 1992-1993 la socie-
tà politica era allo sbando e nac-
que un’alleanza di ferro tra
quattro giornali: il Corriere, la
Stampa, l’Unità e Repubblica. Il
direttore de l’Unità era Veltroni,
alla Stampa c’era Mauro, il ca-
poredattore di Repubblica era
Antonio Polito. Tra i quattro
giornali si stabilì un vero e pro-
prio patto di consultazione che
li rendeva fortissimi: ci si sentiva
due o tre volte al giorno, si con-
cordavano le campagne, le noti-
zie, i titoli. Il punto di riferimen-
to di tutti era Paolo Mieli». Anto-
nio Polito confermerà: «I partiti
pesavano pochissimo, il gover-
no era altrettanto debole, perse
in pochi mesi una decina di mi-
nistri che si dimettevano subito,
appena ricevuto l’avviso di ga-
ranzia, anche per via delle no-
stre campagne di stampa. ab-
biamo interpretato e indirizzato
l’opinione pubblica».
L’unico giornale non propria-
mente sdraiato sulle procure
era Il Giorno diretto da Paolo Li-
guori, dove scrivevano firme co-
me Andrea Marcenaro, Carla
Mosca e Napoleone Colajanni.
Suo antagonista naturale era
L’Indipendente, dove ai brindisi
all’avviso di garanzia si accom-
pagnavano talvolta veri e propri
ammiccamenti alla violenza di
piazza.
PELLEGRINAGGI
Ma c’era una seconda ragio-
ne per cui i cronisti chiamarono
Di Pietro «la Madonna»: fu per
via delle decine di avvocati che
presero a pellegrinare in Procu-
ra in omaggio al citato effetto ri-
chiamo dei giornali. Partì da qui,
sommessamente, una polemi-
ca volta a indicare anche una so-
stanziale abdicazione del ruolo
dell’avvocato alla base del cre-
scente successo di Mani pulite.
Per tutta l’inchiesta, infatti, ruo-
lo essenziale fu quello dei cosid-
detti «avvocati accompagnato-
ri», legali che spesso si limitava-
no ad assistere i loro clienti nel
percorso che li portava fino alla
stanza di Antonio Di Pietro: poi
null’altro che un’ossequente
confessione. Un cronista del
Mattino, a proposito dell’ap-
poggio dato ai clienti nel parlare
e liberarsi, li ribattezzò «addetti
al vomito». Scrisse invece un
cronista del Manifesto: «Gli av-
vocati raramente rappresenta-
no un contraddittorio coi magi-
strati, una fonte d’informazione
alternativa... Il processo in prati-
ca si celebra prima di andare in
aula... Il ruolo dei legali il più del-
le volte si limita ad assistere
inerti agli interrogatori o alle
trattative per evitare ai loro
clienti la galera».
3/Continua
 ITALIA
Allori imbarazzanti
Quando Prodi vinse
il premio Eternit
Nel 2000 al prof il Freedom prize dell’azienda condannata per
la morte di migliaia di persone. Motivazione: «Un patriota»
::: MARCO GORRA
QQQ Nello sconfinato e sfarzoso
curriculum di Romano Prodi
spunta una voce che, specie alla
luce della cronaca recente, tanto
lusinghiera non è: il Freedom pri-
ze. Che detto così va ancora bene:
come fa esserci alcunché di scon-
veniente nel “premio della liber-
tà”? In teoria niente. In pratica, pe-
rò, qualcosa sì: perché il Freedom
prize altro non è che il Premio
Eternit. Creato dalla fondazione
Max Schmidheiny - intitolata alla
memoria del padre dell’ex nume-
ro uno della Eternit Stephan, ap-
pena condannato a 16 anni per di-
sastro doloso assieme al barone
belga Louis de Cartier: una sen-
tenza storica che cerca di fare par-
ziale giustizia per la morte di oltre
2mila dipendenti nei 4 stabili-
menti italiani, nonostante i due
tycoon abbiano immediatamente
annunciato ricorso in Appello -, è
stato assegnato ininterrottamente
dal 1979 al 2003.
L’elenco dei premiati è assai
prestigioso: Kofi Annan, Medici
senza frontiere, Indro Montanelli,
Mario Vargas Llosa, l’Economist.
E, come detto, Romano Prodi.
Che si aggiudica l’ambito ricono-
scimento nel 2000 quando è presi-
dente della Commissione euro-
pea (per la cronaca, insieme al
Professore a vincere il Freedom
Prize di quell’anno è il grande ca-
po della Nokia Jorma Olilla).
Istruttiva la lettura della lauda-
tio approntata alla bisogna: Prodi
è un «economista convinto che il
benessere delle nazioni aumenta
restringendo il ruolo del governo
nell’economia» e «ha messo alla
prova la propria leadership e le
proprie conoscenze accademiche
nel campo delle partecipazioni
statali». Non bastasse, si ricorda
::: GIUSTIZIA E POLITICA
che Prodi «ha contribuito a salvare
la cosa pubblica dal circolo vizioso
di venalità, collusione e mala am-
ministrazione mediante l’attua-
zione di una serie di riforme radi-
cali, sconfiggendo con determi-
nazione e abilità diplomatica gli
interessi e le resistenze sulla pro-
pria via». In conclusione, Romano
Prodi è «un vero patriota italia-
no».
E cosa si vince per essere un
«vero patriota italiano»? Qui l’al-
trimenti completissimo sito web
della fondazione si trincera dietro
il più assoluto riserbo. A scartabel-
lare gli archivi on line dei quotidia-
ni svizzeri si apprende però che,
nel 2001, il premio ammontava a
200mila franchi svizzeri. Assu-
mendo che l’importo fosse il me-
desimo anche nell’anno prece-
dente e facendo il cambio ai tassi
di oggi il risultato è circa 165.500
euro.
Conoscendo lo stile di Prodi, è
assai probabile che quei soldi sia-
Mercoledì 15 febbraio 2012 17
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L’ORA DEL BRODINO
.
Nel servizio di “Chi” gli scatti
di Prodi e consorte a Pon-
tresina, meta chic engadi-
nese (meno vistosa di Sankt
Moritz). Il professore, ospite
di un convegno degli edili
svizzeri, combatte il freddo a
forza di tutone e zuppe.
16 ANNI AGLI EX DIRIGENTI
La multinazionale
presenta ricorso
Non ci stanno ai «morti di serie
A e morti di serie B». I parenti
dei lavoratori dello stabili-
mento Eternit di Napoli-Ba-
gnoli non accettano la decisio-
no stati restituiti, devoluti in bene- ne del tribunale di Torino che
ficenza o rifiutati con altre moda- ha considerato prescritto il
lità. E, in un certo senso, è persino «disastro ambientale» prima
un peccato: li avesse tenuti e inve- del 1999. Stessa rabbia per i
stiti nel guardaroba, forse il servi- parentidi chiha lavoratonello
zio pubblicato da Chi (Prodi e si- stabilimento emiliano di Ru-
gnora in Engadina) sarebbe stato biera. E per questo i comitati e
un po’meno tristanzuolo: va bene il sindaco di Rubiera stanno
la sobrietà, ma il tutone verdogno- pensando di ricorrere. Cosa
lo sarebbe troppo anche per un che hanno annunciato le dife-
parente protestante di Monti... se dei due tycoon condannati.
 18 Mercoledì 15 febbraio 2012 ESTERI
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«I soldi dello Stato»

Pranzi, aerei e sondaggi

Sarkò costa più della regina
Un libro appena uscito in Francia denuncia le spese pazze del presidente che
è arrivato a pagare 40mila euro il rientro in patria del figlio con l’indigestione
::: MAURIZIO STEFANINI
QQQ Il dossier è di Dosière: sembra
un gioco di parole, ma purtroppo per
Sarkozy non lo è. René Dosière è infatti
un deputato socialista che per la pi-
gnoleria con cui fa le pulci ai conti di
tutti si è già guadagnato il soprannome
di “ragioniere”, e che adesso si è messo
a fare i conti in tasca al Presidente.
Uscito a 100 giorni esatti dalle elezioni
e lungo 300 pagine, il suo libro si intito-
la senz’altro «L'argent de l'État»: «I sol-
di dello Stato» (Edizioni Seueil). E di-
mostra che Sarkò è stato il più spen-
daccione tra tutti i presidenti della
Quinta repubblica: non dei capi di Sta-
to francesi dai tempi di Clodoveo in
poi, giusto perché Luigi XVI ebbe una
moglie che si chiamava Maria Anto-
nietta. Ma se lo rieleggono, sembra
suggerire Dosière, potrebbe avvicinar-
si ai suoi record.
Quel che è certo è che con Sarkozy il
bilancio dell’Eliseo ha più che doppia-
to quello di Buckingham Palace: 50
milioni di euro hanno speso nel 2010
Elisabetta II e il Duca di Edimburgo; a
113 milioni sono arrivati lo stesso anno
Sarkò e Carlà. A Roma in questi casi si
dice in modo greve ma efficace: «Se so’
magnato tutto!». Sembra che però l’as-
serzione vada intesa in senso molto
più letterale che iperbolico, nel senso
che nel suo quinquennio Sarkozy ri-
sulta aver speso in generi alimentari
una media di 12.000 euro al giorno.
Non che abbia consumato tutto di
persona: Carlà con quel fisico è al di
sotto di ogni sospetto, e Sarkò neanche
si fosse trasformato nei connazionali
Gargantua e Pantagruel assieme ci sa-
rebbe riuscito. Ma il fatto è che il Presi-
dente in nome dell’immagine ama in-
vitare in continuazione a colazione
giornalisti e intellettuali, e sembra che
in queste occasioni conviviali aragosta
e champagne siano abituali. Un tipico
menu «classico, leggero e raffinato» di
quelli che secondo il dossier di Dosière
sono normalmente serviti nel salone
degli ambasciatori dell’Eliseo include
carpaccio di gamberetti per primo,
carne per secondo, torta di mele per
dessert, annaffiato con Poully-Fumé
Silex del 1995 scelto tra le 13.000 botti-
glie dell’enoteca presidenziale. Anche
TALENTO DA MONARCA
Il presidente francese Nicolas Sar-
kozy particolarmente a suo agio
tra la regina di Spagna Sofia e la
nuora (LaPresse)
se lui personalmente è astemio. Certo,
qualche tentazione allo stravizio ali-
mentare in famiglia ci deve essere, se si
pensa all’intossicazione che il figlio di
Sarkò Pierre, in arte DJ Mosey, si prese
in Ucraina, dove era in tournée. Per
rimpatriarlo, papà mandò un aereo
presidenziale, al modico prezzo di
40.000 euro. Va detto che 8000 li mise
lui: solo gli altri 32.000 furono a carico
del contribuente. D’altra parte, duran-
te il suo mandato Sarkozy ha volato a
medie di 24 ore a settimana: oltre il
49% in più, rispetto al suo predecesso-
re Chirac. L’Air Sarko One, che sarebbe
poi un Airbus A 330, costa 260 milioni,
e abitualmente la coppia presidenzia-
le si muove con seguiti di 300 persone.
E che Sarkò tenga in particolare
all’efficienza dei trasporti è pure di-
mostrato dal fatto che dopo il suo arri-
vo alla Presidenza, anno 2007, le auto
ufficiali sono quasi triplicate: da 44 a
121. Al costo di 120.000 euro per la ma-
nutenzione, più altri 330.000 di carbu-
rante.
Malgrado ciò, Sarkozy si è comun-
que sempre molto preoccupato di
quel che pensavano i cittadini sul suo
operato. Lo dimostra il fatto che con
lui la spesa della Presidenza per son-
daggi è passata da 500.000 euro a 2,2
milioni. Qualche riscontro ci deve es-
sere però stato, se si pensa al modo in
cui nel 2010 fu annullato il ricevimento
per il 14 luglio. Al Presidente doveva
essere arrivato qualche eco di malu-
more, per i 700.000 euro che era costa-
to il ricevimento del 2009, mentre un
party in giardino per 7050 invitati ven-
ne nel 2008 475.523 euro. Il record del-
le spese, comunque, fu quello per il
vertice del Mediterraneo del 2008: 16,6
milioni di euro per tre ore di conferen-
za, più un altro milione per la cena suc-
cessivamente offerta ai 43 leader di
IL FIGLIO DI OLIVER UN PO’ CONFUSO
Stato e di governo presenti. Che co-
munque dovevano essere buone for-
chette a loro volta. Per la cronaca: co-
presidente era Mubarak.
La bulimia di Sarkò non riguarda
comunque solo cibarie e trasporti ma
anche locali. Tradizionalmente, infat-
ti, il palazzo di La Lanterne, fuori Pari-
gi, era riservato al primo ministro. Sar-
kò se ne è impadronito, per passare i
week-end assieme a Carlà in un luogo
più discreto dell’Eliseo. Comunque,
qualche spesa che è stata tagliata c’è.
Quella per i cittadini in stato di biso-
gno che chiedono aiuti al Presidente,
ai quali si possono dare contribuiti di
200-300 euro, è stata infatti ridotta dai
300.000 euro del 2006 ai 165.000 del
2010. Insomma, c’è la crisi o no?
Riforma pre-elettorale
Putin corteggia i preti
Ora di religione
obbligatoria a scuola
::: SIMONA VERRAZZO
QQQ Il premier russo Valdimir Putin sa che sen-
za il sostegno della chiesa ortodossa le presiden-
ziali, con il malcontento della popolazione verso
di lui, non le vince. E va letta in chiave del tutto po-
litica, a diciotto giorni dal voto, la firma del decre-
to con cui i Fondamenti di religione diventeran-
no materia obbligatoria in tutte le scuole russe.
Dopo due anni di sperimentazione locale ecco il
salto, al livello permanente e nazionale. Come ri-
ferisce il sito Asianews, gli alunni di elementari e
medie potranno scegliere di studiare o la storia di
una tra le quattro religioni definite ‘tradizionali’ -
cristianesimo ortodosso, islam, ebraismo e bud-
dismo - oppure frequentare corsi più generici,
cioè “fondamenti della cultura religiosa” o “fon-
damenti di etica pubblica”. Finora le lezioni si so-
no concentrate in un solo quadrimestre dell’an-
no scolastico, ma la Chiesa ortodossa ha chiesto
di estenderle al 2012 su tutto l’anno. Bandita du-
rante tutto il periodo sovietico, la religione è tor-
nata sui banchi di scuola ad aprile 2010, quando
Putin era già premier, ma soltanto in 19 regioni.
L’iniziativa era stata fortemente voluta dal Pa-
triarcato di Mosca e sostenuta dal Cremlino, che
ha sempre visto nella religione (sarebbe meglio
dire nel cristianesimo ortodosso) un elemento
per cementare il sentimento nazionale dei russi.
Putin ha da sempre cercato di mantenere rap-
porti più che cordiali con la Chiesa, tanto che
quest’anno, in occasione del Natale ortodosso,
ha rivelato che sua madre lo battezzò, di nascosto
da suo padre. Dal 2005, quando era ancora presi-
dente, ha avviato la restituzione dei 12.000 beni
confiscati ai tempi dell’Unione sovietica e del
2010 è l’annuncio della riconsegna del celebre
convento di Novodevicij (convento delle vergini
in russo) nella capitale.
Con le continue proteste di piazza contro di
lui, Putin sa bene che non può perdere il sostegno
del Patriarcato di Mosca. Negli ultimi mesi i rap-
porti si erano raffreddati: la Chiesa ortodossa
aveva infatti criticato la violenza con cui il gover-
no ha represso le manifestazioni dell’opposizio-
ne che contestava i risultati delle legislative di di-
cembre.

Morti nelle liste elettorali Stone musulmano

Negli Usa votano Sean, figlio del famoso e sinistrorso regista
Oliver Stone, si è convertito all’islam. «Ma mi

due milioni di zombie .

sento al tempo stesso anche ebreo e cristia-
no». Gli induisti si sono un po’ risentiti.

::: GLAUCO MAGGI
NEW YORK
QQQ Morti che votano, elettori registrati in
più di uno Stato, trasferimenti di abitazioni
non segnalati, errori nella trascrizione degli
indirizzi. Se i sistemi democratici si basano
sulla corretta e più larga possibile partecipa-
zione al voto, l’America di strada ne ha da fare
ancora tanto, dice uno studio dell’istituto di
ricerche Pew riportato ieri da Josh Lederman
sul sito di informazione politica The Hill.
Circa due milioni di americani morti risul-
tano invece attivamente “vivi” nelle liste dei
votanti registrati, dice la ricerca. Una sorta di
zombie elettorali insomma, ai quali va ag-
giunto che che circa una ogni otto registrazio-
ni è «non valida» o ha «importanti errori».
In compenso, gli Usa spendono più soldi
per tenere in piedi la macchina della burocra-
zia elettorale di quanti ne spenda il Canada,
ma ottenendo risultati peggiori.
Un precedente studio della Pew, del 2008,
aveva scoperto che in due Stati campione,
l’Oregon e il Wyoming, le autorità locali spen-
devano circa 4 dollari pro capite per mante-
nere aggiornate le liste, mentre il costo nel vi-
cino Canada era di 35 centesimi a testa, un
dodicesimo.
Nello studio appena reso pubblico si citano
ritardi nello sfruttamento delle migliori tecno-
logie, con il risultato che gli Stati Uniti sono
sempre in arretrato sull’obbiettivo di mante-
nere affidabili gli aggiornamenti dei database.
Il tutto, si sa, in una nazione in cui molti Stati
hanno ancora una legislazione, fortemente
difesa da Obama e dal suo ministro della Giu-
stizia Eric Holder, che vieta la presentazione
obbligatoria di un documento di identità con
la fotografia quando ci si presenta al seggio
per votare.
Dallo studio è emersa anche la piaga dei vo-
ti multipli e della trascuratezza degli impiegati
nel compilare le liste o nel verificare la cor-
rettezza dei nomi. I cittadini registrati e abi-
litati a votare in almeno due Stati sono infatti
circa tre milioni, e ad essi i ricercatori delle
magagne hanno aggiunto una dozzina di mi-
lioni di persone che hanno indirizzi vecchi o
con errori di ortografia o altri difetti. Con tutta
probabilità la imprecisione dei recapiti finisce
per rendere questi potenziali votanti irrag-
giungibili dalle comunicazioni legate alla pro-
cedura delle elezioni e alla legittima propa-
ganda dei candidati.
Infine, un americano su quattro che è abi-
litato a votare, cioè è maggiorenne e non ha
altri impedimenti di legge, non risulta regi-
strato nelle liste. E questo è un passo obbli-
gatorio per esercitare il diritto di voto. In nu-
mero, sono intorno ai 51 milioni quelli che
non sentono il bisogno di scegliere un presi-
dente gradito, né di mandarne a casa uno
sgradito.
 ESTERI Mercoledì 15 febbraio 2012 19
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Iniziativa del leader dell’estrema destra

Wilders apre un sito per denunciare gli immigrati

L’Europa prova a fermarlo invano: non abbiamo gli strumenti legali, ci provi l’Olanda. La Lega vuole imitarlo
::: ANDREA MORIGI
QQQ Va dimostrato dati alla
mano qual è, nelle statistiche
della criminalità, il peso percen-
tuale degli immigrati. Potrebbe
essere un luogo comune razzi-
sta e comunque non sta bene
dirlo. Così Geert Wilders, il lea-
der del Partito della Libertà
olandese, lascia che siano gli
utenti del suo sito internet a se-
gnalare in pochi giorni la cifra di
30mila casi di comportamenti
illegali nel territorio dei Paesi
Bassi. Stavolta non se l’è presa
con il Corano e i musulmani
fondamentalisti, così non po-
tranno chiamarlo islamofobo.
Benché l’anno scorso sia stato
assolto dall’accusa di istigazio-
ne all’odio razziale, non riuscirà
a sfuggire dall’etichetta di xeno-
fobo perché ora ha deciso di
puntare i riflettori su un altra ca-
tegoria di stranieri, quelli prove-
nienti dall’Europa centrale e
dell’Est.
ILLEGALITÀ DIFFUSA
L’invito rivolto ai cittadini
olandesi affinché riferissero le
proprie esperienze di disagio ri-
spetto a rumori molesti, par-
cheggi in sosta vietata, ubria-
chezza molesta, vagabondaggio
provocati dalle minoranze di
slavi presenti sul territorio olan-
dese, ha incontrato immediata-
mente il favore dell’opinione
pubblica. Molto più di tutte le
invettive che gli sono giunte dal
“popolo della rete”, dai cristia-
no-democratici e dai partiti di
sinistra che chiedono al premier
Mark Rutte di condannare pub-
blicamente il sito. Tentativi che
andranno con tutta probabilità
a vuoto, perché la sopravviven-
za dell’esecutivo è legata a dop-
pio filo all’appoggio dei 24 par-
lamentari del Partito della Li-
bertà.
L’attacco è concentrico. Wil-
ders non ha fatto in tempo a
mettere online la sua iniziativa,
che da Bruxelles gli uffici della
Commissione europea gli sono
saltati addosso in nome della li-
bertà di circolazione dei cittadi-
ni all’interno dei confini euro-
pei. Gli ambasciatori di Bulga-
ria, Ungheria, Polonia e Roma-
nia protestano ufficialmente
presso il governo dell’Aja. In una
UN OCCHIO ALLA LEGALITÀ
.
Il sito web lanciato dal leader dell’estrema destra olandese
Geert Wilders, sul quale è possibile denunciare gli im-
migrati che commettono azioni contro la legge (LaPresse)
lettera cofirmata, i diplomatici
denunciano che «mirare a un
solo gruppo di persone che vive
nei Paesi Bassi è chiaramente
discriminatorio e degradante
nei suoi intenti e nei suoi scopi».
Sarà soltanto «una perdita di
tempo», ribatte il partito di Wil-
ders, perché lo scopo del sito è di
mettere in luce le problemati-
che legate al lavoro degli stra-
nieri.
Intanto nei Paesi dove si per-
cepisce la medesima emergen-
za, come in Italia, spuntano gli
emuli di Wilders. Sono l’euro-
parlamentare padano Mario
Borghezio e il capogruppo citta-
dino della Lega Nord al Comune
di Milano, Max Bastoni. A loro
avviso è «assolutamente indi-
spensabile un sito che dia la
possibilità a tutti i cittadini di se-
gnalare fatti e comportamenti
di rilievo inerenti gli immigrati
extracomunitari». A breve, an-
nuncia Bastoni, sarà disponibile
«uno spazio di libertà aperto alla
collaborazione di tutti, uomini e
donne delle forze dell’ordine
ovviamente compresi, ai quali
garantiremo l'anonimato».
Provvisoriamente, va sotto il
nome «l’altro volto dell’immi-
grazione».
Del resto, i promotori dell’ini-
ziativa, patrocinata dall'asso-
ciazione “Volontari Verdi” ri-
tengono che «troppe situazioni
negative o, quantomeno, cen-
Aziende in Cina
Troppi suicidi
la Apple
si commissaria
surabili rimangono, per vari
motivi, prive di adeguati riscon-
tri e formali denunce sia alle
competenti autorità, sia alla
stessa opinione pubblica, per-
ché filtrate dai mass media sot-
toposti alla dittatura del “politi-
camente corretto”».
DENUNCE ANONIME
«Ci attendiamo da questa ini-
ziativa - aggiunge Borghezio -
un mare di segnalazioni prove-
nienti da città, paesi, frazioni e
quartieri del nostro territorio in
cui è maggiore e più pericolosa
la presenza di un'immigrazione
irregolare e/o clandestina. La
“maggioranza silenziosa” di co-
loro a cui finora non è stato pos-
sibile aver voce per denunciare i
fatti, i comportamenti e i guasti
sociali ed economici, in una pa-
rola il volto negativo di certa im-
migrazione, troverà finalmente
uno spazio per esprimersi e,
perché no, potersi sfogare senza
l'occhiuto controllo della cen-
sura che si abbatte inesorabil-
mente sulle opinioni sgradite al-
la cultura dominante». In Italia,
tuttavia, il Carroccio siede fra i
banchi dell’opposizione. E fino-
ra nessun parlamentare nazio-
nale della Lega è coinvolto uffi-
cialmente. Forse attendono di
verificare come la prenderanno
il premier Mario Monti e il suo
ministro dell’Immigrazione,
Andrea Riccardi.
QQQ Il colosso Apple non ha
nemmeno il tempo di festeggiare
lo storico sfondamento della so-
glia dei 500 dollari ad azione sulla
borsa di Wall Street perché deve
dare conto delle condizioni di la-
voro terribili nelle sue fabbriche
cinesi. L'immagine della Apple è
stata messa in discussione nelle
scorse settimane dalle accuse arri-
vate sul trattamento degli operai
cinesi che assemblano iPhone e
iPad. Dopo aver cercato di calma-
re le acque coi suoi addetti alla co-
municazione, il gruppo del defun-
to Steve Jobs ha dovuto fare ben
altro. Ha avviato indagini sulle
condizioni di lavoro nelle società
fornitrici in Cina, in cui accade un
po' di tutto: vittime di incidenti in
fabbrica, suicidi, orari di lavoro di-
sumani, rischi di intossicazione da
parte degli operai. A condurle è
l'organizzazione no profit Fair La-
bor Association (FLA), che farà
colloquivolontari pressoifornito-
ri Apple addetti all'assemblaggio
finale, incluse le fabbriche Fo-
xconn a Shenzhen e Chengdu,
quelle al centro dello scandalo sui-
cidi degli ultimi anni. «Riteniamo
che i lavoratori in ogni parte del
mondo abbiano diritto a un am-
biente di lavoro sicuro ed equo, ed
è per questo che abbiamo chiesto
alla FLA di valutare in maniera in-
dipendente le performance dei
il graffio nostri maggiori fornitori», ha spie-
gato il Ceo di Apple, Tim Cook. La
società è stata costretta a muover-
si non tanto dalla sua coscienza
Finite anche le pietre ma da quella dei tanti clienti che
hanno protestato. Nei giorni scor-
Grande successo delle sanzioni economiche decise dagli si una dozzina di negozi Apple di
americani e dagli europei contro l’Iran. Il prossimo codice tutto il mondo sono stati teatro di
penale non prevederà più l’esecuzione della condanna a una serie di manifestazioni di con-
morte per lapidazione, né la pena capitale per i minorenni. sumatori che intendevano prote-
Non è che, all’improvviso, la legge coranica sia stata abolita stare sul modo in cui le società for-
su pressione degli infedeli. Il fatto è che a Teheran ormai han- nitrici estere trattano i propri di-
no finito perfino le pietre e, secondo le agenzie di rating, si av- pendenti. In Cina Apple è peraltro
via a scarseggiare anche la corda per le impiccagioni. Tutta accusata di aver usato il nome
colpa del complotto giudaico-cristiano. Ma, se il Grande e il “iPad” violando il copyright: lo
Piccolo Satana, Israele e gli Stati Uniti, oseranno attaccare, i avrebbe registrato in precedenza
mujaheddin prepareranno loro l’accoglienza con la fionda. una piccola azienda locale.
AL.CAR.

::: ALBERTO PEZZINI

Il profumiere vittima del politically correct che la rete è ormai in grado di secernere

QQQ Era il 15 ottobre del 2010. Alle
13.00, l'ora di punta del telegiornale tra-
smesso come tutti i giorni da Tele 2, il
principale canale pubblico, veniva inter-
vistato Jean Paul Guerlain, l'ultimo naso
sopravvissuto di una dinastia di profu-
mieri in purezza.
I Guerlain, infatti, hanno fondato la
loro maison nel lontano 1828 ed hanno
sempre fatto profumi e basta.
Quel giorno di ottobre mica nessuno
si aspettava un terremoto da quel dandy
a 36 carati, il principe dei nasi. Quando la
sua intervistatrice, la morbida Elice Lu-
cet, gli domandò quale fosse stato il se-
greto di un profumo come Samsara
(1989), Jean Paul non ebbe esitazioni:
«Devo dire che per una volta – disse – mi
sono messo a lavorare come un negro.
Anche se non so se i negri hanno lavora-
to sempre così tanto, ma insomma». La
«Ho lavorato come un negro». A giudizio Guerlain
bionda Lucet rise. Tutto sembrò finire lì.
Dopo poco telespettatori infuriati
presero d'assalto il centralino e su Twit-
ter si scatenò l'inferno. Vennero fondati
dei gruppi anche su facebook, come
Boicotta Guerlain, ed una delle reazioni
più velenose fu quella di Audrey Pulvar,
la bellissima giornalista di origine marti-
nicana che si scagliò non soltanto contro
Guerlain ma soprattutto contro il silen-
zio complice dei politici.
Sabato Le Monde ha dedicato una sa-
porita spalla alla storia che –nel frattem-
po – è proseguita in Tribunale dove
Guerlain, nonostante si sia scusato più
volte ed in ogni modo, ha dovuto com-
parire il 9 febbraio, aiutato da un paio di
stampelle e con i suoi leggendari capelli
color bianco argento. Le denunce che
erano partite dall'associazione Azione
Repubblicana per il progresso sociale
sono approdate in aula. Guerlain deve
rispondere «d'injure raciale» e per difen-
dersi ha ammesso di avere pronunciato
un'imbecillità: «Ho sentito questo modo
di dire durante tutta la mia giovinezza -
ha detto -. All'epoca era un'espressione
corrente. Oggi, purtroppo, non lo è più.
Presento le mie scuse». Il pubblico mini-
stero, Alexandre Auber, ha chiesto
un'ammenda pari ad euro 7.500,00 eu-
ro. Non senza prima sottolineare che il
termine negro – come diceva Victor Hu-
go – nasce direttamente da una costola
dei bianchi: dal loro disprezzo.
Facile che Monsieur Guerlain venga
condannato, non tanto a titolo persona-
le, cioè per il fatto che lui sia razzista o
meno, quanto per l'offesa alla razza con-
tenuta nella sua derapante espressione
e per cui la rete l'ha già marchiato: Guer-
lain, il profumo che puzza.
Il problema è tuttavia non tanto l'uo-
mo e la sua espressione reputata così ab-
bruciante da chi – come la Pulvar – sem-
bra più legata alla difesa oltranzista di
una forma tanto più vuota quanto politi-
cally correct ad ogni costo. Scagli la pri-
ma pietra chi di noi non abbia mai pro-
nunciato l'espressione incriminata: ho
lavorato come un negro, oppure ho fu-
mato/bestemmiato come un turco. Tut-
ti noi lo abbiamo fatto almeno una volta
nella vita, eppure non siamo mai stati
denunciati. Non è soltanto il personag-
gio capace di far rumore, come Guerlain,
ma è anche il maledetto veleno digitale
ad ogni refolo di vento. Una condanna
inflitta da un tribunale per un'ingiuria
razziale di questo tipo non farà soltanto
giurisprudenza ma equivarrà al conge-
lamento dell'argot, della lingua collo-
quiale, quella che si colora di espressioni
ad effetto, tipo ho mangiato come un ca-
mionista per dirla tutta, oppure ho suda-
to come un maiale. Qual è il pericolo?
Con tutto il rispetto per i suini, i turchi, i
camionisti ed anche i negri, va detto che
Guerlain ha un torto in più ed è quello di
non aver portato in aula un dizionario.
La sua si annuncia non tanto come
una battaglia sulla razza, ma una guerra
sulla lingua e sull'uso che ciascuno di noi
ne ha fatto e può continuare a farne, sen-
za tanti peli.
Che ciò accada chez Sarkozy, l'uomo
più nazionalista del mondo dopo Napo-
leone Bonaparte, è grottesco. Ma questa
è un'altra storia.
 20 Mercoledì 15 febbraio 2012
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
LIBERO DOPO 36 ANNI
Giuseppe Gulotta tra i suoi avvocati
lunedì durante la lettura della sen-
tenza, nell’aula del tribunale di
Reggio Calabria Ansa
::: NINO SUNSERI
QQQ Quanto valgono ventun
anni della propria esistenza tra-
scorsi in carcere da innocente?
«Di recente lo Stato ha pagato
per una ingiusta detenzione di
sette anni e mezzo un indenniz-
zo di 4,5 milioni. Nel nostro ca-
so? Faccia un po’ lei i conti».
Parla Baldassare Lauria, difen-
sore di Giuseppe Gulotta, 54 an-
ni, originario di Alcamo (Trapa-
ni). Oggi risiede a Certaldo dove
nacque Boccaccio e si esprime
accarezzando le vocalicome i
toscani. Una rimozione della
tragedia che ha vissuto in Sici-
lia? Nel 1976, quando aveva solo
18 anni, fu accusato di aver uc-
ciso due carabinieri insieme a
paio di complici poi fug-
giti in Brasile.
Fu catturato dopo due
Accusato della strage di Alcamo Marina
settimane per la soffiata
di un pentito (poi ucciso
in carcere). Gulotta ven-
ne torturato, come ha ri-
conosciuto la Corte
«In galera 21 anni da innocente
E ora ho solo voglia di sposarmi»
d’Appello di Reggio Ca-
labria, dai militari per
costringerlo alla confes-
sione. Sulla base di que-
sto documento, imme-
diatamente rirattato, ha
preso l’ergastolo. Fino
Giuseppe Gulotta: non sono mai riuscito a capire, nessuna cifra potrà mai risarcirmi
alla revisione del proces-
so e all’assoluzione.
Gulotta quanti anni ha trascor-
so in carcere?
Complessivamente più di ven-
tuno. Dal ’76 al ’78 carcerazione
preventiva a Trapani. Poi mi so-
no trasferito a Certaldo a piede
libero in attesa di giudizio. Nel
’90 la condanna definitiva nel
carcere di San Gemignano. Ne-
gli ultimi sei anni avevo ottenu-
to la semi-libertà. Dal 2010 la
condizionale.
Complessivamente un’ingiusti-
zia lunga trentasei anni.
Un errore giudiziario provocato
dai carabinieri che, nella notte
fra il 12 febbraio e il 13 febbraio
1976 mi torturarono per co-
stringermi a confessare un de-
litto mai commesso.
Perchè proprio lei?
Me lo sono chiesto a ogni istan-
te di questi trentasei anni.
Risposta?
Non lo so. Ho sentito parlare di
mafia, servizi segreti, Gladio,
depistaggi da parte dei Carabi-
.
La Cassazione sull’omicidio Sandri
«Sparò per uccidere», nove anni a Spaccarotella
::: ROMA
QQQ L’uccisione di Gabriele Sandri
fu omicidio volontario. Lo ha stabi-
lito la prima sezione penale della
Cassazione nel confermare la sen-
tenza d’appello nei confronti
dell’agente della Polstrada Luigi
Spaccarotella, condannato a 9 anni 4
mesi di reclusione per l’omicidio vo-
lontario del tifoso della Lazio Gabrie-
le Sandri.
In particolare, la prima sezione pe-
nale della Cassazione presieduta da
Paolo Bardovagni ha respinto il ri-
corso della difesa di Spaccarotella
contro la decisione della Corte d’As-
sise d’Appello di Firenze del 1 dicem-
bre 2010 che aveva aumentato la
condanna rispetto al primo grado.
ATTUALITÀ
Agrigento, un feto morto
tra i rifiuti dell’ospedale
La procura di Sciacca sta
indagando su un feto morto
ritrovato ieri mattina tra i
rifiuti speciali dell’ospedale
Giovanni Paolo II della cit-
tadina. Il ritrovamento è
stato fatto da un addetto alla
raccolta dei rifiuti. Il pro-
curatore capo Vincenzo
Pantaleo ha disposto l’au-
topsia sul corpicino per co-
noscere l’età del feto e le
cause del decesso.
Maga incassava soldi
del convivente morto
Continuava ad incassare la
pensione del convivente,
morto da 4 anni, una chi-
romante di Capdrise (Ca-
serta), nota come «Maga
Anita». La donna, M.A. di 58
anni, aveva scelto un ufficio
postale di un altro Comune,
Marcianise, per recarsi ad
incassare l’assegno, allo sco-
po di non destare sospetti. I
finanzieri l’hanno arrestata
per truffa aggravata ai danni
dello Stato e falso.
Jucker, i giudici dicono no
ai servizi sociali
I giudici del tribunale di sor-
veglianza di Milano hanno
rigettato l’istanza di affida-
mento in prova ai servizi
sociali chiesta da Ruggero
Jucker, condannato a 16 an-
ni di carcere per l’omicidio
della fidanzata. Lo scorso
nieri. Tutte cose di cui non so Nessuna incertezza, scoramen- Che cosa farà? aprile, meno di 9 anni dopo
“
parlare. Ho la quinta elementa- ti. Niente depressione? Per prima cosa mi sposerò con l’uccisione, con 22 coltellate
re e a quell’epoca avevo 18 anni. Ho cercato di resistere. Ho tro- Michela. È nata a Villalba in della giovane 26enne, Juc-
Non sono mai riuscito a capire. vato persone molto comprensi- provincia di Caltanissetta, ma ci ker ha ottenuto il primo
Ventun’anni in carcere. Come li ve. I direttori del carcere. Il giu- siamo conosciuti qui a Certaldo permesso premio, con la
ha passati? dice di sorveglianza. Ho subito nel 1987. concessione di uscire dal
Battendomi per ottenere la re- un’ingiustiza ma ora penso al Villalba, il paese di don Calò Viz- carcere di Bollate per 10
Q Un errore visione del processo . futuro. zini, uno dei grandi boss ore.
giudiziario Tutta la Sicilia è patria di mafio-
provocato dai si. Michela abita in Toscana da Delitto Meridith Kercher
OMICIDIO REA quando aveva dieci anni. L’ho
carabinieri che, La Procura ricorre
incontrata che si era appena se-
nella notte fra il La figlioletta Vittoria parte civile parata con due figli.
E insieme ne avete un altro?
Quella che ha assolto in ap-
pello Raffaele Sollecito e
12 febbraio e il
13 febbraio 1976 nel processo contro papà Parolisi William. Amanda Knox dall’accusa di
Un nome inglese per due geni- avere ucciso Meredith Ker-
mi torturarono in TERAMO Tra le parti civili che nell’udienza del 12 marzo dinanzi al tori siciliani? cher è una sentenza segnata
caserma per gip del tribunale di Teramo si costituiranno nel procedimento Come secondo e terzo nome da «gravi errori logico-giu-
costringermi a contro Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore accusato di aver uc- porta quello di mio padre e di ridici» secondo la procura
ciso la moglie Melania, ci sarà anche la piccola Vittoria, la figlioletta mio suocero. Ha ventitre anni e generale di Perugia, «con-
confessare un della coppia. Lo ha annunciato il legale della famiglia Rea. La costi- non l’ho visto crescere. Voglio vintissima» della responsa-
delitto che io in tuzione di parte civile sarà possibile perchè il gip Marina Tommo- recuperare. Ho chiesto ai miei bilità nel delitto dei due ex
realtà non ho lini, nella stessa ordinanza che fissa il giudizio, ha contestualmente avvocati di fare da testimoni. fidanzati insieme a Rudy
nominato la nonna materna Vittoria Garofalo, curatrice speciale Come si guadagna da vivere? Guede. Per questo i magi-
mai commesso della piccola rimasta orfana della madre. È dalla nonna che arrive- Operaio in un’azienda di pre- strati ne chiedono l’annul-
GIUSEPPE GULOTTA rà adesso il mandato al legale per indicare come parte civile anche fabbricati per l’edilizia. Da gio- lamento alla Cassazione con
la piccola. Uguale riconoscimento chiederanno, i genitori di Mela- vane facevo il muratore. È l’uni- un ricorso di un centinaio di
nia, Vittoria e Gennaro Rea, il fratello Michele e lo zio Gennaro. co mestiere che conosco. pagine depositato ieri.
Il padre di Gabriele, Piergiorgio Sandri Ansa
Inizialmente, infatti, l’agente della all’autorità giudiziaria. «Affronterò la chiedendosi «Ora come faranno sen-
Polstrada sospeso dal servizio era situazione da uomo», ha detto ad za il loro papà?». Non si aspettava la
stato condannato a 6 anni per omi- uno dei suoi legali, l’avvocato Fede- conferma della condanna.
cidio colposo con colpa cosciente. rico Bagattini a pochi minuti dalla Emozioni opposte, invece, da par-
Una tesi non condivisa dalla Cassa- sentenza. Dal canto suo, il legale, te del padre di Gabriele. «Questo ver-
zione che si è allineata alle richieste racconta che l’agente della Polstrada detto ha dimostrato che la legge è
del sostituto procuratore generale sta vivendo queste ore «drammatica- uguale per tutti. Personalmente non
Francesco Iacoviello che chiedendo mente. Questione di ore - spiega - e ho alcun desiderio di vendetta ma la
di confermare l’aumento di pena nei le porte del carcere per lui si apriran- verità ha avuto difficoltà ad emerge-
confronti di Spaccarotella aveva det- no». In ogni caso il difensore di Spac- re». Così Piergiorgio Sandri ha com-
to chiaramente che «l’agente non carotella dice chiaramente che «tutte mentato il verdetto che ha confer-
sparò alle gomme quella mattina le decisioni devono essere rispetta- mato la condanna a 9 anni e 4 mesi
dell’11 novembre 2007 quando ap- te». Il suo avvocato ha poi detto che il per omicidio volontario dell’agente
punto morì Gabriele Sandri. La Cas- primo pensiero dell’agente è corso ai della polizia penitenziaria. «In questi
sazione, dunque, ha sposato in pieno suoi due figli. Spaccarotella ha sapu- anni il sostegno dei cittadini e del
la tesi della pubblica accusa che nella to della condanna nella sua abitazio- “popolo di Gabriele” mi ha aiutato
requisitoria aveva sottolineato che il ne di Arezzo, insieme con la moglie e ad andare avanti - ha proseguito - Da
poliziotto «voleva colpire la macchi- ai due figli, una bimba di 12 anni e domani desidero continuare a dedi-
na e l’ha colpita». un bimbo piccolo. Spaccarotella ha carmi alla famiglia e alla Fondazione
Luigi Spaccarotella ora si costituirà pianto, e ha guardato i suoi bambini, Sandri».
 ATTUALITÀ
Violenza urbana
Un suo vigile accusato
di omicidio volontario
Pisapia? Non pervenuto
L’agente che ha sparato al sudamericano dovrà pagarsi l’avvocato.
Polemica sulla sicurezza ma il sindaco non si pronuncia
::: ALBINA PERRI
MILANO
QQQ Ventisette ore per mettere in
fila quattro parole di circostanza sul-
la morte di Marcelo Valentino Go-
mez Cortes, clandestino pregiudica-
to cileno. Il sindaco Giuliano Pisapia
ha lasciato per un giorno intero la
sua città a cavarsela da sola davanti
all’ultima violenza finita in dramma,
al parco Lambro, periferia est di Mi-
lano. Lui aveva altro da sbrigare. La
polemica con i giornalisti che non
verificano le fonti, per esempio; la
bega da pollaio sulla Triennale con
l’assessore-rompino Stefano Boeri;
il consiglio comunale sulle nuove,
essenziali, dieci moschee. Vuoi met-
tere.
Mentre un vigile inseguiva un’au-
to impazzita e poi sparava, lascian-
do a terra un pregiudicato e in giro il
suo complice armato, Pisapia non è
riuscito a dire né a né ba. Un silenzio
imbarazzante per lui e per la città.
Alessandro Amigoni, il vigile, ora ha
sul groppo un morto e un’accusa di
omicidio volontario: la pallottola è
entrata dalla schiena del cileno ed è
uscita dal petto, dicono. Il clandesti-
no stava scappando. I vigili non han-
no tutela legale. Dovrà pagarsi l’av-
vocato per limitare il disastro.
E mentre lui si infilava nel guaio
della sua vita e il cileno moriva, la cit-
tà si spaccava in due: chi chiedeva di
disarmare la polizia locale, toglien-
dole l’ultimo straccio di difesa nella
giungla cittadina, chi pregava di ave-
re maggiore sicurezza, addestrando
meglio i vigili, rimettendo i carabi-
nieri e la polizia al loro posto sulle
strade, richiamando l’esercito. Chi
su Facebook scriveva ad Alessandro
Amigoni «coraggio, hai fatto il tuo
dovere, siamo con te», e chi lo accu-
sava di essere un aspirante rambo,
perché un giorno è andato con gli
amici a giocare a softair e si è fatto fa-
re una foto col sorriso e con un fucile
di plastica sotto il braccio. Chi rica-
Il comandante resta ai domiciliari
Naufragio Costa, non saranno usate
le intercettazioni di Capitan Schettino
::: FIRENZE
QQQ Il Tribunale del Riesame di Fi-
renze, nel respingere il ricorso della
Procura di Grosseto che chiedeva il ri-
torno in carcere del comandante della
Costa Concordia, Francesco Schetti-
no, ha «ribadito l’insussistenza del pe-
ricolo di fuga, esigenza cautelare sulla
quale larga parte dell’appello della
Procura era fondato». Lo scrive l’avvo-
cato difensore di Francesco Schettino,
Bruno Leporatti, dando comunicazio-
ne delle motivazioni della sentenza del
Tribunale distrettuale del Riesame di
Firenze, depositate ieri. Inoltre le in-
tercettazioni ambientali di Schettino,
nella caserma dei carabinieri di Orbe-
tello non sono utilizzabili: lo scrive
pitolava le morti e le risse dell’ultimo
mese, e chi accusava le forze dell’or-
dine di machismo. Lega e Pdl ripete-
vano la tiritera della sicurezza di-
menticata, una serie di mancanze
che recitano a memoria da mesi,
senza peraltro mai uno straccio di ri-
sposta. «C’è sulle strade di Milano
una forte pressione nei confronti
degli uomini e delle donne della Vi-
gilanza Urbana», diceva per esem-
pio l’ex vicesindaco Riccardo De Co-
rato, «dovuta al fatto che è venuta a
mancare quella rete di sicurezza
smantellata dalla Giunta Rosso-
Arancione, che, dopo aver rispedito
a casa 430 militari più una settantina
tra poliziotti e carabinieri, si lamenta
oggi dei tagli alle Forze dell’Ordine.
Dimostrano di avere la memoria
corta proprio su queste pattuglie
miste tra Polizia, Carabinieri e Mili-
tari ora rifiutate e mandate a Milano
nel 2009 dal Ministro della Difesa La
Russa proprio per quella rete di sicu-
rezza che, come si vede oggi, è fon-
damentale contro i reati predatori
che allora diminuirono del 40%». E
sempre il tribunale del riesame. Se-
condo il riesame quelle intercettazioni
«furono autorizzate in carenza di pre-
supposti di legge in quanto non con-
sentite per reati colposi». Francesco
Schettino fu intercettato nella caser-
ma dei carabinieri di Orbetello il 14
gennaio, il giorno dopo il naufragio
davanti all’Isola del Giglio. Tra le con-
versazioni ascoltate, molte delle quali
al telefonino cellulare, ce ne furono al-
cune in cui Schettino diceva di voler
cambiare vita e di non voler più co-
mandare una nave. La procura ha ba-
sato anche su queste frasi la possibilità
di un pericolo di fuga, ma il tribunale
del riesame non nè ha rilevato la fon-
datezza, sottolineando invece l’illegit-
timità di queste intercettazioni.
.
IL LUOGO DELLA TRAGEDIA
Carabinieri e personale sanitario intorno al cadavere di
Marcelo Valentino Gomez Cortes, il sudamericano ucciso
dal vigile urbano Alessandro Amigoni (foto in alto)Ansa
Sel, il partito del sindaco: «I vigili tor-
nino a dirigere il traffico. Disarmate-
li. Non sono sceriffi». Insomma, una
città sgomenta. Alla quale il suo sin-
daco, dopo ventisette ore, ha saputo
dire solo questo: «Quanto accaduto
ieri in via Orbetello mi ha colpito
profondamente. Ripongo la massi-
ma fiducia nella magistratura che
dovrà accertare la reale dinamica
dei fatti, con l’auspicio che questo
possa avvenire in tempi ragionevol-
mente brevi. Credo che attendere
l’esito delle indagini sia nell’interes-
se di tutti, delle persone coinvolte,
dei familiari della vittima e dell’inte-
ro Corpo di Polizia Locale che svolge
un lavoro prezioso per la sicurezza
dei milanesi, anche pagando un
Chiesto l’intervento della Polverini
Pazienti curati per terra al SanCamillo
La Procura pronta ad aprire un’inchiesta
::: ROMA
QQQ La procura di Roma potrebbe
aprire un fascicolo sullo stato di preca-
rietà in cui versa il pronto soccorso
dell’ospedale San Camillo soprattutto
dopo le recenti segnalazioni di medici
e pazienti. In particolare è il procura-
tore vicario della Capitale, Giancarlo
Capaldo, che sta esaminando la situa-
zione del nosocomio. Da giorni, i me-
dici dell’ospedale sono in stato di agi-
tazione, segnalando come malati ven-
gono curati su materassi posizionati
direttamente per terra e che le stanze
sono sovraffollate da pazienti in barel-
la. «Da quanto denunciato sulla stam-
pa la situazione del San Camillo è oltre
il limite della decenza. Se facciamo ri-
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
:::
La Houston morta
per le false illusioni
delle pillole dell’elisir
prezzo altissimo come nel caso di
Nicolò Savarino». Sulla sicurezza,
zero.
Per Savarino restato a terra giusto
un mese fa, il sindaco si era speso.
Aveva gridato che giustizia sarebbe
stata fatta, s’era offerto di difendere
in tribunale la famiglia, era corso sul
posto immediatamente. Oggi è di-
stratto, o non se la sente. Lascia a Mi-
lano un comunicato freddo e senza
risposte. A dare una mano al vigile,
restano gli amici su internet: «Tutta
la mia solidarietà, e quella di tanti
colleghi che non hanno avuto la for-
tuna di conoscerti ma che sanno,
che ciascuno di noi, nella condizio-
ne in cui ti sei trovato, avrebbe fatto,
suo malgrado, la stessa cosa...».
ferimento al diritto alla tutela della sa-
lute e al diritto a svolgere in modo di-
gnitoso la propria professione, siamo
al limite della costituzionalità. Pertan-
to, ai fini dell’attività della Commissio-
ne parlamentare d’inchiesta, che sta
seguendo il Piano di rientro sanitario
della Regione Lazio e il Piano di riordi-
no ospedaliero ad esso collegato, chie-
deremo alla presidente Polverini di ri-
ferire in merito alla situazione in cui
verserebbe il reparto d’emergenza di
unodegli ospedalipiùgrandi dellaRe-
gione». A dirlo il Presidente della Com-
missione parlamentare d’inchiesta
sugli errori in campo sanitario e i disa-
vanzi sanitari regionali, Leoluca Or-
lando, che ha disposto l’invio di una
lettera al governatore del Lazio.
Mercoledì 15 febbraio 2012 21
Intervento
::: DON CHINO PEZZOLI
QQQ Leggo su internet: «Ancora nessuna noti-
zia certa sulle cause della morte di Whitney
Houston, trovata senza vita sabato nella vasca
da bagno della sua camera al Beverly Hilton
Hotel. Secondo alcune indiscrezioni del sito
Tmz, però, dai primi risultati dell’autopsia si
escluderebbe l’annegamento: troppa poca ac-
qua nei polmoni. La causa di morte ipotizzata
dal coroner, secondo una fonte vicina alla fa-
miglia, sarebbe un cocktail letale di Xanax, altri
antidepressivi e alcol. La cantante sarebbe
morta prima che la testa finisse sott’acqua».
L’uso e l’abuso di psicofarmaci da parte di molti
è preoccupante. È bene parlarne. Mi accorgo
che sono finiti i tempi in cui si lottava per supe-
rare i problemi, la tristezza delle prime rughe,
degli acciacchi fisici e delle delusioni affettive.
Oggi per tutto quello che non va, dalla mancan-
za di memoria ai problemi del sesso, c’è pronto
il farmaco. Piccolo, lucido, risolutivo farmaco!
Lo ingoi ed è tutto fatto, non invecchi veloce-
mente, non hai paura, se sei giù di morale, ti tira
su, diventi felice e se sei grasso dimagrisci.
Non ci sono più problemi, il paradiso è qui,
in terra, a portata di tutti, basta ingoiare certe
pastiglie. Non sono passati molti anni da quan-
do alcuni Stati avanzati nelle tecniche farma-
cologiche inventarono pillole per ogni males-
sere e benessere. Le nuove pillole promisero
subito buonumore a poco prezzo e nessuna
controindicazione. In breve cominciarono a
prescriverle per la depressione, l’ansia, le fo-
bie... Le pillole, piaccia o no, sono l’apripista, i
pionieri del benessere. Le case farmaceutiche
hanno cercato di sfruttare il mercato con un
proprio prodotto, ma non solo, hanno gareg-
giato per ottenere pillole per ogni caso. Per la
tristezza e per l’allegria, ma anche per la me-
moria. Per i problemi sessuali ce ne sono diver-
se per gli uomini e per le donne. Contro l’invec-
chiamento ce ne sono a decine, come pure per
dimagrire. L’ultima arrivata, se non ne abbia-
mo persa qualcuna, è quella contro la paura.
L’hanno battezzata “Pillola del diavolo” (sem-
pre fantasiose le ditte farmaceutiche) perché li-
bera, non solo dalla paura, ma anche da rimor-
si e coscienza morale. Un impiego, ovviamen-
te, potrebbe essere militare. Grazie a questa
pastiglia si avrebbero poliziotti, carabinieri,
militari temerari e senza scrupoli. Si tratta di
un’evoluzione delle anfetamine che i marines
si calavano in Vietnam, e ora altrove…
Ma c’è chi dice che la stessa pillola curerebbe
gli stati d’ansia, le paure post-traumatiche e le
crisi di panico. A non convincere, però, non è
tanto il potere taumaturgico dell’ultima pillola
sul mercato o quella in arrivo, quanto la filoso-
fia in atto. I difetti si cancellano, le ansie si di-
struggono a suon di pastiglie. L’uomo non vuol
più far fatica, non vuole soffrire, lottare. Il suo
benessere interiore è affidato alle ricerche chi-
miche, farmacologiche. L’idea che una pillola
possa risolvere tutti i suoi problemi gli dà tanta
sicurezza. Risolvere i problemi è una questione
tecnica o meglio una alterazione neuronale.
L’uomo così ha costruito il suo successo e la sua
storia nella lotta alla sofferenza, alla noia,
all’inezia, alle passività conseguendo sogni e
ideali importanti. La nostra mente ha una ca-
ratteristica fondamentale, la plasticità che ci
permette di adattarsi alle condizioni difficili in-
terne ed esterne. Non ha bisogno di alterazioni,
di “inquinamenti” chimici. L’idea che tutto si
possa risolvere grazie agli psicofarmaci è scon-
certante, deludente, in quanto si riduce la
mente a un oggetto di manipolazione.
Così pure è impensabile ritenere che con
qualche scatoletta di pastiglie potremo essere
tutti belli, giovani, prestanti e soprattutto felici.
Ci dispiace che Whitney Houston una cantante
conosciuta e stimata finisca la sua vita in una
vasca da bagno “avvelenata” da un mix di psi-
cofarmaci e alcol. Credo però che si debba met-
tere in discussione una cultura che esclude dal-
la nostra vita i limiti, la sofferenza, l’insuccesso.
E sopratutto quel decadimento fisico e psichi-
co che regala a tutti lo scorrere degli anni.
 22 Mercoledì 15 febbraio 2012 ATTUALITÀ
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All’ombra del potere .

ANIMALI ::: di DANIELA MASTROMATTEI
FAMOSI Stile & stiletto
GATTI CONSIGLIERI Da sinistra alcune
delle tele ad olio del-
la mostra dell’artista
Franco Bruna: il
A New York sfila Jacobs
e Milano si prepara
Da Lincoln, a Churchill, a Bush gatto di Colette,
quello di Proust, del-
lo scrittore Mario

Dietro ogni grande uomo c’è un felino Soldati e di Jorge

Luis Borges
QQQ A New York sfila la rivincita dello stile ita-
liano, titolavano i giornali ieri. «Avete vinto», ha
risposto così Diane Von Furstenberg alla do-
manda se il Cfda (la Camera della moda ameri-
::: DANIELA MASTROMATTEI vernissage della mostra di Franco Bruna: 15 opere lidge, presidente dal 1923 al 1929, aveva quattro gatti, cana di cui la signora è presidente) ha rinuncia-
dell’acquafortista dove il felino è la pantera di He- Blackie, Tiger, Blaze e Timmie, tutti con collari con su to alla malsana idea di ritardare l’inizio delle sfi-
QQQ È il 22 settembre 1872. Un uomo è curvo sul ta- mingway o il gatto alpino di Quintino Sella; il marina- scritto: «Casa Bianca». Una volta Tiger , il preferito di late newyorkesi dal prossimo settembre provo-
volo davanti a un foglio bianco, accarezza il suo gatto ro di Susanna Agnelli o il gatto sornione che gioca a Coolidge si smarrì. Dopo appelli disperati alla radio cando una riduzione del calendario milanese a
tigrato accoccolato sul bordo della scrivania che lo scopa con Mario Soldati in un’osteria delle Langhe. fu ritrovato al Lincoln Memorial accanto alla grande sole quattro giornate. Pericolo scampato, per il
guarda con gli occhi quasi fosforescenti. Dopo il rapi- Quest’anno gli incontri ruotano attorno alla singo- statua del sedicesimo presidente degli Stati Uniti. Lui momento.
do ma intenso scambio di sguardi l’uomo prende la lare relazione tra i potenti e i gatti. Come dire, dietro lo sapeva quanto quel presidente fosse gattofilo. Intanto a New York ieri Marc Jacobs, stilista
penna e comincia a scrivere: «La schiavitù o altra for- ogni grande uomo c’è un grande gatto. Molti sono i George W. Bush, nel trasloco dal Texas alla Casa americano, in linea con una delle tendenze che
ma di costrizione personale non potranno essere politici che devono tutto ai loro adorati Bianca, portò con sé i suoi amatissimi gatti Ernie e In- caratterizzano la settimana della moda Usa, ha
ammesse negli Stati Uniti, se non consiglieri a quattro zampe. Tra i Presi- dia: «La prima cosa che faccio ogni mattina? Do da ambientato il suo show
come punizione di un reato per denti francesi basta citare Henry Poin- mangiare ai miei gatti», diceva sempre. Come di- all’interno di un edificio
il quale l’imputato sia stato di- caré che disse del suo gatto siamese menticare Socks di Clinton di cui si sono riempiti i militare storico. Sulla pas-
chiarato colpevole con la dovuta GriGri che era «intelligente come nes- giornali per anni. Oltre a quelli dei presidenti ci fu an- serella una foresta mistica
procedura. Il Congresso ha facol- sun uomo». Léon Blum si circondava che il gatto del Duce. In Italia ricordiamo il Tobia di dentro la quale, come una
tà di porre in essere la legislazione di siamesi. Charles De Gaulle andava Mussolini che lo amava tanto da far collocare un suo vecchia favola, i perso-
opportuna per dare esecuzione a pazzo per il suo Aramis, un Certosi- grande ritratto a palazzo Venezia nella sala del Map- naggi indossano larghi
questo articolo». Poi si volge al mi- no. Philippe Pètain si portò in esilio a pamondo. Si può obiettare che Tobia non lo aveva cappelli piumati mentre
cio: «Che ne dici Tabby? Tu che co- Sigmaringen i suoi Miquet e Mi- consigliato per il meglio, ma probabilmente anche ai piedi si vedono scarpe
me gatto ami la libertà, non potrai quette che lo circondarono di affet- lui non aveva voluto inimicarsi uno come Hitler. con vistose fibbie. L’at-
che essere d’accordo». Gli risponde to fino alla fine. Miquette vegliò il Altro luogo del potere caro ai felini: la casa al nu- mosfera richiama l’epoca
un dolce suono di fusa. Quell’uomo si suo ultimo sospiro. Prima di spi- mero 10 di Downing Street a Londra. È il mese di vittoriana con i suoi ricchi
chiamava Abramo Lincoln e da quel rare Pétain aprì gli occhi e mor- maggio del 1940. Un uomo dalla faccia di bulldog se- abiti da cocktail che non
giorno la Storia dei Diritti Umani morò il suo nome. duto alla scrivania mastica nervosamente un sigaro. passano inosservati (nella
avrebbe preso un nuovo corso. Tra i Presidenti americani il Accarezza un grosso gatto grigio che gli è vicino. So- foto, la prima dall’alto).
Molti gatti sono stati consiglieri dei primo ad aprire la Casa Bianca spira, e riprende a scrivere: «Il Parlamento approva la Donna Karan invece ha
Grandi della Terra, come racconta Mari- ai felini fu George Washington formazione di un governo che rappresenta l’unità e reso omaggio con “I am
na Alberghini nel suo libro “Gatti di pote- (primo dei presidenti) che per i suoi nu- l’inflessibile determinazione della nazione di prose- Every Woman” a Whitney
re” (edizione Mursia, 11 euro; nella foto) merosi mici costruì personalmente una gattaiola che guirela guerra con la Germaniafino a una conclusio- Houston. La voce incon-
che sarà presentato venerdì alle 18, presso la libreria conduceva direttamente dal suo studio al giardino, e ne vittoriosa...». Si rivolge al gatto. Nelson, cosa ne fondibile e indimentica-
Mursia di Milano (via Galvani, 24) nel corso della ras- che si può vedere ancora oggi. Tom Kitten di John F. pensi? Il gatto si sdraia sul documento. Il patto con la bile della cantante di colo-
segna «felinamente letteraria», “Tutti matti per i gat- Kennedy quando morì ebbe il suo necrologio sui più Storia è siglato. Quell’uomo si chiamava Winston re ha chiuso la sfilata della
ti”in occasione della festa del gatto che dal 1990 si ce- importanti giornali americani: «Contrariamente agli Churchill, dobbiamo anche a lui e a Nelson, se non stilista newyorkese che ha
lebra il 17 febbraio. Cinque giorni a base di libri, scrit- uomini nella sua posizione, lui non ha scritto le sue siamo diventati tutti nazisti. Il suo gatto gli aveva tra- presentato una donna forte, sensuale, sedu-
tori, letture in onore della tigre in miniatura (nelle ca- memorie, e non ha cercato di profittare del suo sog- smesso quello che lui ripeterà sempre: «Chi vive nella cente, intelligente e sofisticata. Donna Karan
se italiane vivono otto milioni di gatti, quasi un milio- giorno alla Casa Bianca, benché avesse la priorità su libertà ha un buon motivo per vivere, combattere, e mette assieme due anime apparentemente
ne nella sola Lombardia). Non mancherà neppure il numerosi segreti ufficiali». Ispirati da lui. Calvin Coo- morire». contrapposte, la femminilità e la mascolinità, la
forza e la vulnerabilità, l’essere sensuale e l’es-
sere materna. Lo show della Karan vive un mo-
Superstizioni mento urbano con abiti comodi e pratici e
quindi mantelle stile andino in plaid e pantalo-
Monti: ho paura dei gatti neri, se mi attraversano la strada mi blocco ni elasticizzati per chi cavalca il ritmo della città.
Il momento successivo si è impregnato di
un’atmosfera alla Cotton Club con una donna
::: GIAMPIERO DE CHIARA una rassegna internazionale. O sorprende questa suo lato scara- incontra per strada uno di quei fe- che seduce e sembra quasi una figura irrag-
anche un famoso atleta pieno di mantico. Chi l’avrebbe mai detto lini di colore scuro che tanto fan- giungibile. È sofisticata nei tailleur aderenti ri-
QQQ «Vuole sapere una cosa ve- riti scaramantici prima di affron- che il premier che ha fatto della no ammattire molti italiani. La ri- proposti in tutti i loro aspetti, sia pantalone che
ramente ridicola sul mio conto? tare una sfida. Ce ne sarebbero sobrietà uno stile politico, che sposta è lontana anni luce dallo gonna mentre gli abiti dagli spacchi vertiginosi
Ho paura dei gatti neri che attra- tanti altri di personaggi che si pos- sembra non esternare mai le sue stile di uno nato a Varese, come lo avvolgono il corpo fino a diventare una seconda
versano la strada. Specie se pro- sono accostare a quelle frasi (qual- emozioni, potesse invece avere un è Monti, e laureatosi alla Bocconi: pelle (nella foto, la seconda dall’alto).
vengono da sinistra. Non me ne che politico, un imprenditore piccolo punto debole: il timore del «Mi fermo e aspetto che qualcu- E Milano si prepara ad accogliere, dal 22 al 28
chieda la ragione, ma è così». Chi multimilionario), ma non verreb- gatto nero. Il premier, tra l’altro, no, passando prima di me, si febbraio, la settimana della moda (137 collezio-
ha potuto pronunciare queste pa- be mai in mente la figura di Mario aggiunge un piccolo particolare prenda il carico di irrazionale sfor- ni). La Camera Nazionale della Moda Italiana,
role in una intervista di qualche Monti, l’attuale premier. che rende ancora più reale la sua tuna di quel povero gatto». Ma che ieri ha presentato il calendario di eventi,
tempo fa all’Espresso? Tra i primi È stato proprio lui, invece, ad avversione per questo tipo di «di- forse queste frasi possono anche conferma il prestigioso Palazzo Giureconsulti,
personaggi che vengono in mente aver rivelato questa sua piccola savventura»: la provenienza da si- essere una smentita a quelle con- in via dei Mercanti, come sede e cuore pulsante
forse un attore ansioso della pri- debolezza alla giornalista Stefania nistra del «terribile» felino. venzioni che vedono spesso asso- della manifestazione. Un nastro rosa brillante
ma teatrale, o un regista di cinema Rossini. Abituati alla figura, a que- La stessa giornalista, infatti, si ciare questi tipi di leggende a per- sulla pavimentazione sarà il sentiero da seguire
in fremente attesa che la sua pel- sto punto forse un po’ stereotipa- chiede che cosa potrebbe succe- sonaggi più pittoreschi e più «cal- per muoversi tra le sedi delle sfilate: Castello
licola sia vista ad un festival o ad ta, di freddo e grigio tecnocrate, dere allora quando SuperMario di» del freddo (?) Monti. Sforzesco, Palazzo Clerici e il Circolo Filologico.
 Borsa Milano-FTSE Mib Borsa Londra-FTSE 100 Borsa Parigi-CAC 40 Petrolio - al barile Euro/Dollaro
Gli indici 16.445,91
-0,10% -0,26% -0,08% -0,64%
+0,47% 5.899,87 3.375,64 117,3 $ 1,3169

Risiko in Borsa

Arpe e Palladio scalano Fonsai

La Sator conquista il 3% della compagnia mentre la finanziaria del Nord-Est sale al 5%. Così Ligresti
torna in pista: vuole Enrico Bondi al comando. E a Siena la Fondazione vende a Equinox il 15% di Mps
::: NINO SUNSERI
QQQ Ormai è ufficiale. Attorno
a Fonsai si sta formando una
cordata alternativa rispetto a
Unipol. Ieri sera la Sator di Mat-
teo Arpe ha ufficializzato il pos-
sesso del 3%. Contemporanea-
mente Palladio Finanziaria è
salita al 5%. Le due finanziarie
hanno siglato un patto di con-
sultazione per la ricapitalizza-
zione della compagnia. Il titolo
in Borsa ha vissuto una giornata
sull’ottovolante. Cadute e im-
pennate. Alla fine è rimasto un
vantaggio del 2,5% a 1,6 euro. È
passato di mano un altro 7%.
I nuovi arrivati non sono cer-
to graditi a Mediobanca (regista
dell’operazione Unipol) e nem-
meno a Unicredit azionista con
il 7% di Fonsai. Sorride, invece,
Salvatore Ligresti. L’ingegnere
siciliano dalla competizione
per la conquista del suo impero
ha solo da guadagnare. Quindi-
ci giorni fa sembrava spacciato.
La Direzione del lavoro di Bergamo
:::
Intervento
La stagione dei dividendi
salvata da energia, utility e tlc
::: BRUNO VILLOIS
QQQ I mercati finanziari, dopo super affare oltre a dare mano
un eccellente gennaio, sono libera per eventuali cessioni mi-
cauti, un pochino su e un pochi- noritarie.
no giù. A breve partirà la stagio- Sono gli azionisti di minoran-
ne dei cda per i progetti di bilan- za che subiscono la beffa, nei
cio, poi il rally, speriamo, la sta- casi migliori gli viene ricono-
gione dello stacco dei dividendi, sciuto un premio del 15/20% sul
gli azionisti dovrebbero ricevere prezzo medio del titolo dell’ulti-
una quindicina di miliardi. mo periodo, un recupero, nella
Energia, telecomunicazioni e maggioranza dei casi, a fronte di
public utility guideranno la una perdita sovente superiore
truppa che quest’anno darà al 40%, totalmente inadeguato.
qualche soddisfazione in più Le due crisi degli ultimi 4 anni
agli azionisti di molte delle quo- rappresentano per le borse un
tate. Eni ed Enel, regine incon- grattacapo di quasi irrisolvibile
trastate del listino nostrano, soluzione, da una parte i listini
Ora vede nuove prospettive. Bondi con il compito di gestire direttamente azionista con il manterranno le promesse e di- anticipano crisi e riprese e quin-
Chiaramente il suo cuore batte la società e trattare con Medio- 4%). Limitare l’avanzata di Uni- stribuiranno come lo scorso an- di, in previsione del rilancio
per i nuovi arrivati. Tanto da far banca. Sempre in base a questo pol impedirebbe la nascita di no, un po’ meno bene farà A2A, dell’economia nel 2013, do-
ipotizzare un ruolo di regia die- scenario il finale di partita sa- un secondo grande gruppo as- buone Hera ed Iride, poche le vrebbero averne giovamento,
tro l’arrivo di Sator e Palladio. Si rebbe uno spezzatino di Fon- sicurativo in Italia. E non im- sorprese positive e tutte da titoli dall’altra hanno nei fondamen-
parla anche di una rivoluzione diaria che assegnerebbe a Uni- porta se, nel perseguire questo a bassa capitalizzazione. tali delle aziende (debito, porta-
ai vertici della compagnia. Fuo- pol solo alcune province. Il re- disegno, ci sarebbe una frattura Capitolo a parte meritano le foglio, capitale proprio) ele-
ri gli uomini vicini a Unicredit sto a Ligresti e ai suoi nuovi fra Generali e Mediobanca. Da banche, Unicredit, nonostante menti fondamentali per far ri-
come Erbetta e Peluso. Al loro amici. Un disegno assai gradito parte della compagnia triestina il cospicuo aumento di capitale, salire la china ai titoli. Peccato
posto potrebbe tornare Enrico a Generali (di cui Palladio è in- un gesto di autonomia nei con- non remunererà i soci, distri- che il primo caso sia virtuale e
fronti dell’azionista. Non il pri- buiranno invece Intesa e Ubi, molto vincolato ai rischi default
mo ma certamente significati- altamente improbabile che lo di molti Paesi, tra cui il nostro,
LA GESTIONE RESTA AI ROSSIGNOLO vo. Un altro passaggio del brac- facciano Mps, Popolare Italiana nel secondo caso i fondamenta-
cio di ferro fra Giovanni Perissi- e Milano, d’altronde l’Eba euro- li, a parte pochi grandi, non so-
La De Tomaso passa ai cinesi notto e Alberto Nagel. In ogni
caso un confronto silenzioso.
pea si esprimerà domani sui li-
miti di coefficienti di rischio e
no certo ottimistici.
I risparmiatori già provati da
Ieri Perissinotto ha sottolineato quindi dei mezzi propri che le tutte le delusioni fin qui avute
Accordo raggiunto tra De Tomaso e Car Luxury Investment, so- la sua estraneità alle scelte di banche debbono disporre per per ogni tipo di investimento,
cietà italiana del gruppo cinese Hotyork Investment Group che Palladio. Resta la sensazione di poter concedere credito e su non sanno più a quale santo ri-
entrerà con una quota di maggioranza nel capitale dell’azienda grandi novità in arrivo. Non di- quali basi potranno farlo. Fino volgersi. In borsa le cedole han-
torinese. Non è una società industriale, ma una cordata di inve- versamente da quanto accade a al 2008 le banche erano, insie- no parzialmente attutito gli sci-
stitori finanziari che hanno già esperienza nel settore dell’auto Siena. La Fondazione ha cedu- me agli energetici, i campioni voloni, purtroppo la strada che
anche dal punto di vista manageriale. La famiglia Rossignolo to le armi. Venderà il 15% al delle cedole, i valori i borsa era- porta a farli sorridere è ancora
manterrà la gestione operativa dell’azienda. «Crediamo nel pia- fondo Equinox scendendo al no al top e garantivano agli azio- assi lunga e costellata di spine e
no finanziario presentato dalla famiglia Rossignolo - spiega il 35%. Considerando i rapporti nisti “dividend yield”da leccarsi salite da capogiro. Importante è
presidente Qiu Kunjian attraverso il suo legale - e intendiamo che ci sono fra il fondo e Intesa i baffi, in tre anni i valori sono avere chiara la situazione e, sen-
sviluppare la produzione negli stabilimenti esistenti in Italia, ga- è facile immaginare grandi no- crollati tra il 60 el’80% e i pochi za abbandonare la borsa e din-
rantendo il mantenimento di tutti i posti di lavoro attuali». vità anche su questo fronte. dividendi sono chiaramente torni, puntare sulla competen-
proporzionali ai prezzi di borsa. za di esperti per rischiare il me-
Il capitolo delle dismissioni no possibile e ogni tanto poter
di alcuni tra i titoli a media capi-
talizzazione alimenta preoccu-
sorridere. Alcuni grandi player
come Enel ed Eni hanno collo-

L’Inps accusa Ryanair: evasi contributi per 12 milioni
::: LUCA BASSI
QQQ Non solo biglietti aerei a prezzi stracciati
e splendidi calendari con le bellissime hostess,
ci sarebbe anche qualche piccolo neo nella sto-
ria della grande compagnia irlandese Ryanair:
la Direzione provinciale del lavoro di Bergamo,
infatti, contesta alla società di aver evaso con-
tributi per quasi 12 milioni di euro in quanto ha
assunto i propri dipendenti (che lavorano re-
golarmente in Lombardia) a Dublino, anziché
in Italia, usufruendo comunque del servizio sa-
nitario nazionale. Uno stratagemma che per-
metterebbe così a Ryanair di risparmiare una
discreta quantità di soldi dato che la fiscalità ir-
landese è molto più bassa di quella del Belpae-
se. Per questo gli ispettori del lavoro italiani
chiedono all’Inps di esigere formalmente 11
milioni e 860mila euro al gigante del low cost.
Ma ecco l’anomalia, spiegata nel dettaglio,
stando al verbale fresco di notifica: mentre le
altre compagnie aeree estere che hanno una
postazione italiana assumono dipendenti se-
condo regole italiane (come fatto, ad esempio,
da Lufthansa Italia e Air France Italia), Ryanair
fa firmare i contratti a Dublino dove la tassazio-
ne per stipendi fino a 32mila euro è inferiore al
10% (da noi sfiora il 70). Di fatto, però, i dipen-
denti Ryanair, pur essendo lavoratori di diritto
irlandese, lavorano in Italia, dove vivono e usu-
fruiscono delle prestazioni sanitarie. In prati-
ca, godono di servizi pubblici che non pagano.
Gli accertamenti sono nati dopo le segnalazio-
ni di Cisl e Anpav (assistenti di volo) che lamen-
tavano alterazioni della concorrenza per la
presenza di regimi contributivi diversi fra le
compagnie. Tanto che 12 avevano chiuso la-
sciando per strada 4.000 persone.
Dalla compagnia aerea, che proprio ieri ha
festeggiato i primi dieci anni di matrimonio
con lo scalo di Orio al Serio con tanto di torta ta-
gliatadavantiagiornalisti efotografi,fannosa-
pere di non voler commentare la vicenda, ag-
giungendo però che «gli avvocati di Ryanair so-
no già al lavoro per risolvere la questione».
pazioni, i rumors annunciano
prossimi abbandoni. Dopo le
vertiginose cadute dell’ultimo
triennio in molti casi si è arrivati
a prezzi inferiori a quelli della
quotazione avvenuta 15/20 an-
ni fa, il malloppo incassato allo-
ra è servito in parte a ripianare
indebitamenti e soprattutto a
versare cospicua liquidità nelle
casse dei soci proprietari a cui si
è aggiunto il dividendo, media-
mente vicino al 5% del prezzo
del periodo. Delistare il titolo e
ripossedere l’intero pacchetto
societario, evitando così costi,
trasparenze e regole che la quo-
tazione impone, diventa così un
cato titoli obbligazionari al alto
rendimento e limitato rischio,
con impegno a corrispondere
gli interessi fino a fine periodo e
restituire l’intero capitale. En-
trambe le aziende sono sotto
controllo italiano e hanno fon-
damentali e presenza interna-
zionale di prima grandezza,
possono essere un buon rifugio
per piccoli investitori. Un certo
numero di aziende, di media
capitalizzazione e leader di nic-
chia a livello internazionale, so-
no altrettante occasioni da se-
guire e in cui investire. Impor-
tante essere cauti ma fiduciosi,
nonostante tutto.
 24 Mercoledì 15 febbraio 2012

Mercato Azionario
AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE AZIONI PREZZO VAR% PREZZO MINIMO MASSIMO VAR% PR.UF. DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE
RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO) RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO) RIF. EURO SU PR. RIF. UFF. EURO 2010/2011 2010/2011 DAL 30/12/10 DATA (MLN/EURO)

A EDISON RSP 0,803 -0,86 0,8082 0,78 0,829 -0,5 12/04/10 88,8 O
ACEA 5,235 0,58 5,1787 4,288 5,26 7,1 19/12/11 1.114,9 EEMS 0,727 -9,13 0,7493 0,5585 0,8 16,51 31,7 OLIDATA 0,318 - 0,3262 0,2722 0,335 10,03 10/05/04 10,8
ACEGAS-APS 3,556 -0,11 3,5365 3,294 3,75 8,48 11/07/11 195,5 EI TOWERS 18,15 -0,44 18,3487 15,46 19,64 -3,46 513 P
ACOTEL GROUP 30,62 3,73 31,0325 17 30,62 57,03 26/05/03 127,7 EL EN 11,7 4,46 11,5344 9,93 12 17 23/05/11 56,4 PANARIAGROUP 1,13 0,27 1,1329 0,933 1,178 15,78 11/05/09 51,3
ACQUE POTABILI 0,77 -0,19 0,7695 0,64 0,8 7,69 02/05/06 27,7 ELICA 0,9785 -4,07 1,0088 0,691 1,02 26,01 23/05/11 62
ACSM 0,6975 0,29 0,7036 0,619 0,711 7,23 04/07/11 53,4 EMAK 0,601 -0,25 0,5902 0,49 0,64 22,4 06/06/11 98,5 PARMALAT 1,695 6,34 1,6787 1,332 1,695 27,44 18/04/11 2.975,5
AEDES 0,0879 1,15 0,0867 0,0554 0,0879 43,86 07/05/07 64,1 ENEL 3,308 0,67 3,2967 3,042 3,308 5,22 21/11/11 31.106,3 PARMALAT 2015 W 0,69 15 0,6597 0,3271 0,69 104,14 18/04/11 2.975,5
AEDES 09-2014 W 0,0136 0,74 0,0133 0,0065 0,014 52,81 07/05/07 64,1 ENEL GREEN POWER 1,517 0,73 1,5111 1,506 1,657 -6,01 23/05/11 7.585 PHILIPS 15,49 -2,7 15,49 14,31 16,49 -4,44 04/04/11 15.062,7
AEFFE 0,69 -0,86 0,7152 0,568 0,699 17,45 18/05/09 74,1 ENERVIT 1,932 2,77 1,917 1,82 1,98 1,68 23/05/11 34,4 PIAGGIO 1,957 0,72 1,9699 1,77 2,12 7,65 16/05/11 727,6
AEGON 3,786 -3,71 3,8392 3,074 3,932 20,8 25/04/08 597,5 ENGINEERING 22,97 -0,13 23,1941 22,11 23 3,61 13/06/11 287,1 PIERREL 1,208 -6,14 1,2126 0,6985 1,43 34,22 19,8
AEROPORTO DI FIRENZE 9,335 -0,64 9,3367 8,45 10 -6,56 09/05/11 84,3 ENI 17,38 0,52 17,3228 16,2 17,38 8,56 19/09/11 69.613,1 PIERREL 08-12 W 0,054 -34,15 0,0623 0,036 0,085 -5,26 19,8
AGEAS 1,666 -3,14 1,6958 1,201 1,73 39,18 02/05/08 3.917,9 E.ON 16,3 -0,67 16,4015 15,79 17,55 1,18 07/05/09 32.616,3 PININFARINA 3,12 -1,64 3,1323 3,036 3,41 -2,5 23/05/05 94,1
AHOLD KON 10,64 - 10,64 9,65 10,64 10,26 26/04/11 1.268,2 ERG 8,395 -0,77 8,4053 8,16 8,81 -4,38 23/05/11 1.261,9 PIQUADRO 1,586 0,13 1,6042 1,226 1,75 2,85 25/07/11 79,3
AICON 0,122 - 0,122 0,122 0,122 - 13,3 ERGYCAPIT 16 W 0,109 -6,84 0,11 0,0602 0,117 14,74 23/05/11 1.261,9
ALCATEL-LUCENT 1,748 6,13 1,7215 1,228 1,748 44,46 04/06/07 4.051 ERGYCAPITAL 0,2825 -5,83 0,2882 0,1875 0,3 4,09 26,8 PIRELLI E C. 7,625 0,13 7,6203 6,59 7,625 17,22 23/05/11 3.627,5
ALERION 3,99 -1,72 4,0302 3,858 4,29 -3,39 18/04/11 175,6 ESPRESSO 1,092 -0,18 1,1003 0,977 1,142 0,28 23/05/11 448 PIRELLI E C. RSP 4,998 0,16 4,9843 4,362 4,998 13,08 23/05/11 61,2
ALLIANZ 87,3 -0,46 87,5252 72,3 89,35 18,94 05/05/11 39.625,5 ESPRINET 3,99 -4,77 4,0325 2,708 4,402 52,41 02/05/11 209,1 POLIGRAFICA S.FAUSTINO 4,95 2,27 4,8516 4 4,998 23,94 08/05/00 5,9
AMBROMOBIL 14 W - - - - - - 05/05/11 39.625,5 EUROTECH 1,375 0,22 1,3777 1,167 1,463 4,96 48,8 POLIGRAFICI EDITORIALE 0,318 -1,24 0,3176 0,28 0,322 4,16 21/05/07 42
AMPLIFON 3,584 0,62 3,5549 3,096 3,604 9,54 09/05/11 794,9 EXOR 18,55 0,27 18,5647 15,27 18,85 19,29 23/05/11 2.972,8 POLTRONA FRAU 0,958 -0,73 0,9497 0,855 0,965 9,3 26/05/08 134,4
ANSALDO STS 7,195 0,7 7,1764 7,145 7,65 -2,18 23/05/11 1.007,3 EXOR PRV 16,3 -0,49 16,3082 14,14 16,68 15,93 23/05/11 1.251,9 PPR 126,1 - 126,1 111,9 126,1 11,99 21/05/10 15.958,6
ANTICHI PELLETTIERI 0,2098 -8,78 0,2069 0,149 0,23 3,71 26/05/08 9,5 EXOR RSP 15,21 0,2 15,2941 13,15 15,57 17,82 23/05/11 139,5 PRAMAC 0,811 -6,78 0,842 0,714 0,87 -0,25 30/06/08 24,7
APULIA PRONTOP 0,2995 -0,07 0,2995 0,2952 0,2997 1,25 27/04/09 70,7 EXPRIVIA 0,748 3,39 0,7532 0,641 0,748 13,16 02/05/11 38,8 PRELIOS 0,1056 -1,31 0,1056 0,0705 0,1218 28,16 21/04/08 88,8
APULIA PRONTOPRESTITO OPA 0,3 - 0,3 0,3 0,3 - 13,4 F PREMAFIN 0,2714 -4,1 0,279 0,2 0,339 93,86 26/05/08 111,4
ARENA 0,0051 - 0,0051 0,0048 0,0059 -8,93 24/07/00 9 FALCK RENEWABLES 0,818 4,14 0,8223 0,721 0,8715 -3,71 23/05/11 238,4
ARKIMEDICA 0,106 15,22 0,1081 0,079 0,106 29,27 9,2 FIAT 4,618 0,92 4,6026 3,71 4,842 30,08 18/04/11 5.046 PREMUDA 0,513 -0,39 0,5073 0,4675 0,57 -8,47 20/06/11 96,3
ASCOPIAVE 1,465 0,27 1,4563 1,365 1,469 8,44 09/05/11 343,4 FIAT INDUSTRIAL 7,67 -0,13 7,6898 6,8 8,135 15,77 23/04/12 8.378,2 PRIMA IND 2013 W 1,8 -13,04 1,732 0,84 2,07 87,5 20/06/11 96,3
ASTALDI 5,905 4,98 5,8217 4,876 5,905 19,29 02/05/11 581,2 FIAT INDUSTRIAL PRV 5,345 -1,2 5,383 4,672 5,69 16,96 23/04/12 552,1 PRIMA INDUSTRIE 8,26 -0,24 8,222 6,735 8,31 24,21 26/05/08 71,4
ATLANTIA 12,46 0,4 12,4495 11,53 12,91 0,73 21/11/11 7.853,7 FIAT INDUSTRIAL RSP 5,57 -0,45 5,6073 4,87 5,875 17,71 23/04/12 445,1 PRYSMIAN 12,33 1,31 12,2721 9,77 12,5 28,5 18/04/11 2.643,5
AUTOGRILL 8,08 0,37 8,0819 7,465 8,525 7,16 23/05/11 2.055,6 FIAT P 4,084 0,94 4,0708 3,23 4,28 32,94 23/04/12 421,8 R
AUTOS MERIDIONALI 18,2 -1,36 18,2015 15,39 18,45 10,1 18/04/11 79,6 FIAT RSP 4,37 0,51 4,3783 3,39 4,526 34,3 23/02/12 349,2 R GINORI 2013 W 0,0066 -17,5 0,0062 0,005 0,008 32 18/04/11 2.643,5
AUTOSTR TO-MI 7,415 -1,07 7,432 6,805 7,78 -0,94 14/11/11 652,5 FIDIA 3,042 0,13 2,9652 2,58 3,08 9,03 20/05/02 15,6
AXA 12,12 -1,06 12,1345 9,58 12,77 20 29/04/11 25.320,6 RATTI 1,889 5,41 1,8617 1,603 1,889 14,42 18/05/98 51,7
AZIMUT 6,975 1,31 6,9061 5,5 6,975 12,59 23/05/11 999,2 FIERA MILANO 3,9 -0,26 3,9 3,426 3,91 9,3 04/05/09 164,4 RCF GROUP 0,64 - 0,6293 0,58 0,6695 -1,08 09/05/11 20,5
A2A 0,793 0,7 0,7933 0,6935 0,793 9,15 21/11/11 2.484,4 FINMECCANICA 3,41 -2,35 3,4478 2,76 3,612 19,31 23/05/11 1.971,5 RCS MEDIAGROUP 0,7 -3,98 0,7049 0,6785 0,75 3,55 19/05/08 512,9
FIRST CAPITAL 2013 W - - - - - - 23/05/11 1.971,5 15,3
B FNM 0,3085 0,98 0,3043 0,27 0,3234 6,38 76,7 RCS MEDIAGROUP RSP 0,5205 -6,13 0,5288 0,446 0,5595 6,22
B CARIGE 1,431 -1,72 1,4427 1,412 1,56 -3,31 23/05/11 2.558,4 FONDIARIA SAI 1,65 2,55 1,6928 0,5885 1,65 166,13 24/05/10 605,6 RDB 0,3732 -0,77 0,3853 0,29 0,4229 -16,57 12/05/08 17,1
B CARIGE RSP 1,954 - 1,972 1,9 1,99 0,72 23/05/11 340,6 FONDIARIA SAI RSP 0,5835 -3,71 0,6047 0,3595 0,6105 70,91 24/05/10 74,5 RECORDATI 6,015 -0,99 6,0233 5,59 6,125 7,7 21/11/11 1.257,9
B DESIO BRIA RSP 2,814 2,33 2,7793 2,4 2,814 20,26 02/05/11 37,2 FRANCE TELECOM SA 11,33 0,09 11,37 11,2 12,26 -4,55 10/06/11 29.620,6 RENAULT 36,65 - 36,65 28,94 36,65 25,09 11/05/11 10.442,9
B DESIO E BRIANZA 3,1 1,57 3,1253 2,76 3,14 4,38 02/05/11 362,7 FULLSIX 1,89 -7,62 1,907 1,89 2,228 -14,4 21,1 RENO DE MEDICI 0,1522 -0,52 0,1515 0,1283 0,153 7,94 13/05/02 57,5
B IFIS 4,52 0,44 4,494 3,678 4,7 13 09/05/11 243,2 G REPLY 17,2 - 17,1381 15,89 17,53 7,3 30/05/11 158,6
B INTERMOBILIARE 2,85 5,63 2,7605 2,65 2,9 2,15 05/05/08 445,2 GABETTI 0,0783 -4,51 0,0799 0,0411 0,0865 55,98 15/05/06 20 RETELIT 0,3572 -1,84 0,3583 0,3049 0,3899 2,2 57
B M.PASCHI SIENA 0,3043 -1,93 0,3063 0,197 0,3454 20,8 18/05/09 3.299,9 GABETTI 13 W 0,0295 -18,06 0,0312 0,012 0,036 84,38 15/05/06 20
B P DI SONDRIO 6,285 -1,64 6,3309 6,045 6,795 1,21 18/04/11 1.936,7 RETELIT 08-11 W 0,0869 -1,14 0,0841 0,0676 0,105 8,63 57
B P EMILIA ROMAGNA 6,14 -0,32 6,1636 4,898 6,245 11,03 26/04/11 2.042,9 GAS PLUS 5,46 -8,47 5,5943 4,4 6,85 10,3 24/05/10 245,2 RICCHETTI 0,1909 -2,3 0,1902 0,1637 0,205 14,31 19/05/08 15,6
B POP ETRURIA E LAZIO 1,389 2,66 1,3749 0,961 1,415 23,69 11/05/09 104,5 GDF SUEZ 19,37 -0,67 19,255 19,37 21,96 -7,72 04/05/11 42.490,9 RICHARD GINORI 1735 0,1925 -0,62 0,1917 0,1881 0,2367 -17,95 27/05/02 8,9
B POP MILANO 0,441 -3,03 0,4465 0,253 0,5055 43,84 23/05/11 1.424,3 GEFRAN 3,522 -1,34 3,5511 2,802 3,76 24,63 16/05/11 50,7 RISANAMENTO 0,1518 2,22 0,153 0,0783 0,162 74,48 19/06/06 123,1
B POP SPOLETO 1,934 -0,82 1,9305 1,678 2,04 8,53 09/05/11 57,5 GEMINA 0,635 -1,09 0,6326 0,539 0,669 6,45 18/06/07 932,9 ROMA A.S. 0,5055 -5,95 0,5143 0,482 0,5595 -5,34 67
B PROFILO 0,335 1,18 0,3338 0,24 0,335 36,73 09/05/11 226,8 GEMINA RSP 0,819 -0,06 0,7976 0,789 0,8395 0,49 18/05/09 3,1
GENERALI 12,14 0,17 12,0886 11,5 12,55 4,39 23/05/11 18.900,4 ROSSS 0,86 2,38 0,8524 0,75 0,93 9,14 10
B SANTANDER 6,4 -1,84 6,4697 5,425 6,57 9,59 16/01/12 58.091,9 GEOX 2,642 -0,3 2,6513 2,024 2,678 21,86 23/05/11 684,8 RWE 32,71 1,27 32,6599 26,33 32,73 21,6 21/04/11 17.120,6
B SARDEGNA RSP 7,04 0,28 7,0257 5,685 7,455 -4,86 02/05/11 46,5 25/05/09 33,5
BANCA GENERALI 9,09 3,24 9,0367 6,54 9,09 26,25 16/05/11 1.015,1 GREENVISION 5,72 -1,21 5,7893 5,615 5,89 2,33 S
BANCO POPOLARE 1,393 1,16 1,4061 0,8295 1,466 39,3 23/05/11 2.456,9 GRUPPO MINERALI MAFFEI 4,2 1,45 4,2 4,04 4,2 3,81 25,2 SABAF 13,02 0,46 13,0084 11,06 13,35 16,35 23/05/11 150,2
BASF 61,15 1,16 60,9911 55,15 61,45 14,19 09/05/11 56.449,3 H SADI SERVIZI INDUSTR 0,385 1,53 0,3797 0,314 0,385 23 06/06/11 35,7
BASICNET 2,04 - 2,0252 1,892 2,14 -3,95 13/06/11 124,4 HERA 1,143 -0,17 1,1434 0,9925 1,145 3,63 06/06/11 1.274,5 SAES GETTERS 7,305 0,69 7,2209 6,425 7,45 9,77 26/04/11 107,2
BASTOGI 1,01 0,4 1,01 0,861 1,148 5,26 18 I SAES GETTERS RSP 4,18 -1,69 4,2461 3,85 4,36 4,6 26/04/11 30,8
BAYER 54,85 -0,09 54,9699 50,7 55,4 12,4 02/05/11 41.924,2 I GRANDI VIAGGI 0,681 1,57 0,6925 0,614 0,721 -0,58 07/04/08 30,6 SAFILO GROUP 5,57 -1,15 5,656 4,524 5,94 14,05 12/05/08 316,5
BB BIOTECH 60,4 0,17 60,4703 50,8 60,4 18,43 23/03/11 990,7 IGD 0,8785 -2,39 0,8933 0,67 0,9 18,8 23/05/11 271,7 SAIPEM 37,55 2,4 37,261 33,54 37,55 14,31 23/05/11 16.569,9
B&C SPEAKERS 2,974 - 2,9509 2,758 3,19 2,34 03/05/10 32,7 IKF 10-14 W - - - - - - 23/05/11 271,7 SAIPEM RCV 30 - 30 30 30 - 23/05/11 4,1
BCA FINNAT 0,292 0,07 0,2937 0,2741 0,3096 1,42 23/05/11 106 IL SOLE 24 ORE 0,748 3,17 0,7378 0,651 0,748 6,25 28/04/08 32,4
BEE TEAM 0,306 0,62 0,3095 0,2726 0,31 2 06/05/02 21,2 IMA 13,66 -0,07 13,7121 13,17 14,15 3,33 23/05/11 503,1 SALVATORE FERRAGAMO 13 0,54 13,0235 9,9 13,48 27,7 2.189,3
BEGHELLI 0,513 0,49 0,5158 0,4306 0,513 14,25 23/05/11 102,6 IMMSI 0,63 0,16 0,6279 0,547 0,6595 12,5 24/05/11 216,2 SANOFI 56,65 -0,26 56,6632 55,1 57,35 0,44 16/05/11 74.524,5
BENETTON 4,652 -0,39 4,6523 2,84 4,742 57,48 23/05/11 849,8 IMPREGILO 2,53 0,96 2,585 2,35 2,688 5,86 18/07/11 1.018,2 SAP 48,26 1,22 48,0771 41,34 48,26 18,2 26/05/11 59.155,3
BENI STABILI 0,4095 -0,97 0,4141 0,305 0,4399 18,42 09/05/11 784,7 IMPREGILO RSP 7,91 0,13 7,9619 7,105 8 8,8 18/07/11 12,8 SARAS 1,145 -1,55 1,1564 0,987 1,238 18,47 18/05/09 1.088,9
BEST UNION COMPANY 0,93 3,33 0,93 0,87 1,18 -16,96 8,7 INDESIT 4,218 2,13 4,2042 3,81 4,692 13,57 17/05/11 479,4 SAT 9,2 7,1 9,2 8,2 9,35 0,66 23/05/11 90,7
BIALETTI INDUSTRIE 0,2831 0,32 0,2857 0,2407 0,315 11,02 21,2 INDESIT RSP 3,85 -0,52 3,9499 3,62 4,176 -0,41 17/05/11 2 SAVE 6,8 -2,72 6,8639 6,31 7,1 8,37 02/05/11 376,3
BIANCAMANO 1,376 -1,08 1,3861 1,267 1,428 2,3 04/07/11 46,8 INDUSTRIA E INNOVAZIONE 1,55 3,33 1,5493 1,414 1,8 -13,89 36,3 SCREEN SERVICE 0,341 -2,57 0,3482 0,341 0,473 -30,29 28/02/11 47,2
BIESSE 3,6 2,68 3,5776 2,75 3,678 26,05 12/05/08 98,6 ING GROEP 6,5 -1,37 6,539 5,45 7,48 18,4 14/08/08 13.398,5 SEAT PAGINE GIALLE 0,0372 -0,8 0,039 0,0239 0,0415 49,4 21/05/07 71,7
BIOERA 0,4 0,05 0,3955 0,3751 0,4349 -8,05 26/05/08 14,4 INTEK 0,3798 -0,05 0,3769 0,3615 0,39 7,74 20/06/11 49,5 SEAT PAGINE GIALLE RSP 1,1 - 1,1 0,93 1,1 8,37 19/05/08 0,7
BMW 69,75 -1,41 70,0431 53,2 71,5 35,57 13/05/11 41.989,2 INTEK R 0,666 0,76 0,6662 0,661 0,71 -6,2 20/06/11 3,8
BNP PARIBAS 33,25 -2,09 33,5173 27,77 36,6 9,74 20/05/11 30.327,2 INTERPUMP 5,78 0,09 5,8013 5,3 5,93 11,26 09/05/11 564,5 SERVIZI ITALIA 3,468 -2,2 3,4928 3,116 3,88 -5,25 02/05/11 56,2
BOERO 21 - 20,925 20 21 - 26/04/10 91,1 INTERPUMP 12 W 0,525 - 0,5311 0,41 0,55 16,67 09/05/11 564,5 SETECO INTERNATIONAL 0,299 - 0,299 0,299 0,299 - 7,8
BOLZONI 1,838 1,55 1,838 1,81 1,919 -3,77 18/05/09 47,8 INTESA SANPAOLO 1,483 -0,54 1,4999 1,101 1,596 14,61 23/05/11 22.988,4 SIAS 6,005 0,25 6,0071 5,26 6,09 3,18 31/10/11 1.366,1
BON FERRARESI 21,79 0,23 21,8189 19,02 22,19 11,17 23/05/11 122,6 INTESA SANPAOLO RSP 1,274 1,68 1,2569 0,864 1,343 32,23 23/05/11 1.188 SIEMENS 73,7 -1,07 74,425 72 78,45 - 25/01/12 67.376,8
BORGOSESIA 0,9195 -1,76 0,928 0,812 0,936 5,69 19/08/81 41,3 INV E SVIL 2012 W 0,0021 - 0,0019 0,0014 0,0028 5 23/05/11 1.188 SINTESI 1,4 -2,1 1,3827 0,94 1,43 37,25 18/03/93 1,4
BORGOSESIA RSP 1,36 - 1,358 1,318 1,36 3,19 04/02/08 1,2 INVEST E SVILUPPO 0,4149 0,02 0,4073 0,3079 0,4365 6,44 18/06/01 5,2 SNAI 1,738 -2,19 1,7407 1,662 1,96 -12,22 24/07/00 203
BPM 09-13 W 0,91 -9 0,9184 0,135 1,249 545,39 04/02/08 1,2 IRCE 1,848 - 1,7995 1,816 2,038 -0,11 09/05/11 52 SNAM 3,584 1,7 3,5743 3,23 3,584 5,23 24/10/11 12.799,1
BREMBO 8,465 -0,18 8,4889 6,835 8,88 27,87 09/05/11 565,3 IREN 0,8095 -2,29 0,8202 0,661 0,8285 11,27 23/05/11 956,6 SOCIETE GENERALE 21,98 -2,44 22,115 14,96 25,14 27,72 31/05/11 12.764,4
BRIOSCHI 0,097 -4,9 0,0998 0,0771 0,1098 16,87 19/05/03 76,4 ISAGRO 2,58 0,78 2,5918 2,226 2,586 3,37 16/05/11 45,3
BUONGIORNO 1,163 -1,52 1,1662 0,976 1,188 13,57 123,8 IT WAY 1,228 - 1,2249 1,022 1,32 4,07 02/02/09 9,7 SOGEFI 2,148 -3,24 2,1674 1,84 2,284 10,27 26/04/11 250,6
BUZZI UNICEM 8,36 -1,24 8,4075 6,875 8,86 23,67 24/05/10 1.382,3 ITALCEMENTI 5,52 -1,6 5,5641 4,458 6 21,11 23/05/11 977,7 SOL 4,246 -1,03 4,2624 3,788 4,346 3,56 23/05/11 385,1
BUZZI UNICEM RSP 3,976 -1,83 4,0434 3,378 4,18 16,94 23/05/11 161,9 ITALCEMENTI RSP 2,282 -0,78 2,3252 1,847 2,39 17,03 23/05/11 240,6 SOPAF 0,0301 2,38 0,03 0,0193 0,0325 56,77 25/05/08 12,7
C ITALMOBILIARE 18,85 -3,13 19,2087 14,86 19,82 29,46 06/06/11 418,1 SORIN 1,452 -2,68 1,4623 1,208 1,492 22,53 695,1
CAD IT 3,12 - 3,1511 2,962 3,412 -3,11 10/05/10 28 ITALMOBILIARE RSP 12,47 0,56 12,4391 9,57 12,69 26,6 06/06/11 203,8 STEFANEL 0,32 -0,65 0,324 0,2726 0,3349 5,72 08/05/06 27
CAIRO COMMUNICATION 3,228 2,48 3,196 2,794 3,228 15,04 19/12/11 252,9 ITALY1 INVESTMENT 9,8 - 9,8 9,62 9,88 - 147 STEFANEL RSP 167,5 - 167,5 167,5 167,5 - 08/05/06 0,3
CALEFFI 1,62 0,93 1,5852 1,481 1,69 2,66 17/05/10 20,3 ITALY1 W 0,43 -13,13 0,4322 0,43 0,61 -10,42 147 STMICROELECTRONICS 5,125 0,29 5,1402 4,7 5,63 11,17 20/02/12 4.666,6
CALTAGIRONE 1,515 1,07 1,4992 1,27 1,54 8,99 23/05/11 182 J T
CALTAGIRONE EDITORE 1,064 2,8 1,0498 0,8195 1,064 10,83 23/05/11 133 JUVENTUS FC 0,2309 4,43 0,2283 0,1493 0,3073 -23,72 04/11/02 232,7
CAMFIN 0,27 -2,14 0,2723 0,215 0,2775 19,73 19/05/08 211,7 TAMBURI 1,424 -1,79 1,4418 1,424 1,51 -5,38 09/03/11 193,7
CAMPARI 5,5 3,87 5,4724 5,085 5,5 6,9 23/05/11 3.194,4 K TAMBURI 2013 W 0,095 7,95 0,0884 0,078 0,095 4,4 09/03/11 193,7
CAPE LIVE 0,0748 2,61 0,0748 0,0697 0,09 15,08 3,8 KERSELF 1,779 11,26 1,7699 1,475 1,779 12,03 24/05/10 31 TAS 0,55 0,18 0,5427 0,4592 0,57 14,58 05/05/03 23
CARRARO 1,898 -2,62 1,9082 1,386 1,99 28,42 05/05/08 87,3 KINEXIA 1,1 -1,61 1,0986 0,855 1,19 7,32 17/07/91 23,5 TELECOM ITALIA 0,801 -1,29 0,8037 0,769 0,862 -3,61 18/04/11 10.746,9
CARREFOUR 17,46 17,5763 16,31 18,88 07/05/10 12.307,6 KME GROUP 0,3238 1,19 0,3205 0,3001 0,3238 6,72 09/05/11 144,9
-3,85 0,34 KME GROUP RSP 0,5685 7,26 0,5568 0,475 0,5685 18,73 09/05/11 24,8 TELECOM ITALIA RSP 0,6725 -0,59 0,6725 0,634 0,729 -2,82 18/04/11 4.052,6
CATTOLICA ASSICURAZIONI 16,47 -0,66 16,4205 14,09 16,81 14,06 09/05/11 890,8 KRE 09-12 W 0,0219 75,2 0,0189 0,002 0,0219 776 09/05/11 24,8 TELECOM ITALIA MEDIA 0,1752 -1,02 0,176 0,152 0,1789 8,68 24/04/06 253,4
CDC 1,051 -1,78 1,0509 0,887 1,18 12,95 25/07/11 12,9 K.R.ENERGY 0,0339 -6,09 0,0359 0,0187 0,0361 78,42 107,2 TELECOM ITALIA MEDIA RSP 0,2021 -12,89 0,2021 0,1645 0,232 16,75 24/04/06 1,1
CELL THERAPEUTICS 0,806 0,62 0,8047 0,801 1,133 -5,23 182,6 08/11/10 61.165
CEMBRE 6,44 1,1 6,412 5,395 6,44 18,17 16/05/11 109,5 L TELEFONICA 13 -2,84 13,127 12,8 13,86 -2,55
CEMENTIR HOLDING 1,781 -1,6 1,7964 1,499 1,88 12,01 23/05/11 283,4 LA DORIA 1,64 0,61 1,6384 1,624 1,709 -0,61 23/05/11 50,8 TENARIS 15,14 2,16 15,0174 14,43 15,7 6,02 21/11/11 17.873,3
CENTRALE DEL LATTE TO 1,99 0,51 1,9573 1,64 2 14,7 05/05/08 19,9 LANDI RENZO 1,652 -3,28 1,6683 1,228 1,734 35,3 23/05/11 185,9 TERNA 2,818 2,7 2,7989 2,646 2,818 8,22 21/11/11 5.664,2
CHL 0,089 -1,98 0,0895 0,074 0,0908 13,23 14,5 LAZIO S.S. 0,4999 -2,08 0,5003 0,41 0,5105 7,27 33,9 TERNIENERGIA 2,45 2,51 2,4483 2,3 2,53 0,41 09/05/11 68,2
CIA 0,249 -4,16 0,2501 0,235 0,2598 -2,92 11/05/09 23 LE BUONE SOCIETA' 0,295 1,03 0,2995 0,2002 0,32 18 29/04/02 3,1 TESMEC 0,3975 -2,07 0,4006 0,355 0,406 5,02 23/05/11 42,6
CICCOLELLA 0,386 -0,52 0,3867 0,2406 0,445 24,56 21/05/01 69,7 L'OREAL 85,05 3,4 84,6342 79,5 85,05 5,13 29/04/11 51.235,2 TISCALI 0,039 -1,76 0,0399 0,032 0,0426 15,04 72,6
CIR 1,282 -0,47 1,2922 1,175 1,309 3,72 23/05/11 1.017,1 LOTTOMATICA 12,93 -5,83 12,9024 11,28 13,73 11,37 24/05/10 2.225,8 TISCALI 14 W 0,0016 - 0,0015 0,001 0,0018 45,45 72,6
CLASS EDITORI 0,25 -0,28 0,2502 0,217 0,285 -1,96 10/05/10 26,4 LUXOTTICA GROUP 25,58 2,03 25,4157 21,76 25,65 17,88 23/05/11 11.962,7 TOD'S 72,95 1,32 72,7455 62,05 72,95 15,7 23/05/11 2.233
COBRA 0,488 -1,41 0,4888 0,2976 0,565 58,44 47,4 LVMH 124,5 0,32 124,1701 109 129,2 15,06 29/11/10 60.997,2
COFIDE 0,5455 0,09 0,5476 0,53 0,608 -2,06 23/05/11 392,3 M TOTAL 41,06 0,22 41,0852 38,69 41,16 4,64 23/05/11 97.386,4
COGEME SET 0,0481 - 0,0487 0,044 0,0512 -3,8 3 MADE IN ITALY 1 W - - - - - - 29/11/10 60.997,2 TREVI 6,245 -2,73 6,3439 4,964 6,485 27,03 11/07/11 438,4
CONAFI PRESTITO' 0,675 -1,46 0,7036 0,566 0,685 11,75 10/05/11 31,4 MAIRE TECNIMONT 0,834 -2,17 0,8566 0,7615 1,102 -15,89 16/05/11 269 TXT E-SOLUTIONS 8,62 0,82 8,6207 7,955 8,76 1,41 08/05/06 23,6
CR ARTIGIANO 1,065 -0,84 1,0496 0,7995 1,095 29,25 26/04/11 415,5 MARCOLIN 3,912 0,93 3,9146 3,062 3,912 23,33 09/05/11 243,1 U
CR BERGAMASCO 19,37 -2,42 19,4434 18,91 19,92 -1,12 02/05/11 1.195,6 MARR 8 -1,66 8,0355 6,395 8,32 23,36 23/05/11 532,2 UAI 2011-2015 W - - - - - - 08/05/06 23,6
CR VALTELLINESE 2,41 0,08 2,4072 1,688 2,45 37,71 26/04/11 651,2 M&C 0,2045 1,49 0,2008 0,1975 0,208 2,05 97 UBI BANCA 3,706 -0,7 3,746 2,774 3,98 17,06 23/05/11 3.341,9
CREDEM 3,808 -0,57 3,8346 2,316 4,114 38,47 16/05/11 1.265,7 MEDIACONTECH 1,472 -3,79 1,4419 1,37 1,55 1,59 22/04/02 27,3 UNI LAND 0,504 - 0,504 0,504 0,504 - 12/05/08 80,5
CREDIT AGRICOLE 4,856 -4,69 4,9507 4,04 5,61 13,35 20/06/11 10.811,1 MEDIASET 2,42 -0,08 2,4196 2,028 2,544 13,19 23/05/11 2.858,6 UNICREDIT 4,072 0,2 4,0876 2,286 4,478 -3,67 23/05/11 23.564,8
CRESPI 0,0393 -6,43 0,0402 0,0275 0,042 39,86 19/05/03 6,3 MEDIOBANCA 4,71 -1,26 4,7528 3,824 5,015 5,94 21/11/11 4.055,9
CREVAL 2014 W 0,1437 10,54 0,1374 0,061 0,148 92,89 19/05/03 6,3 MEDIOLANUM 3,418 1,36 3,4121 2,768 3,466 13,63 21/11/11 2.508,2 UNICREDIT RSP 12,75 -5,97 13,0028 4,63 17 79,48 23/05/11 30,9
CSP INTERNATIONAL 0,85 - 0,8545 0,6995 0,88 14,94 06/06/11 28,3 MERIDIANA FLY 5,16 -1,15 5,236 3,1 5,565 1,18 28,8 UNILEVER 25,55 0,39 25,484 24,75 27,03 -2,52 15/02/12 43.811,3
D MERIDIE 0,107 -0,93 0,1117 0,0729 0,118 15,05 5,4 UNIPOL 0,274 -3,86 0,2725 0,1719 0,3167 9,82 24/05/10 579,3
DADA 2,3 -1,96 2,3116 2,08 2,446 8,08 37,3 MID INDUSTRY CAPITAL 9,48 - 9,48 8,76 9,48 2,49 11/05/09 36 UNIPOL P 0,1602 -4,53 0,1606 0,1132 0,1997 -6,48 24/05/10 208,6
DAIMLER 46,9 0,15 46,9253 35,13 46,9 39,5 14/04/11 45.238,7 MILANO ASS 0,2601 -2,29 0,2644 0,2118 0,288 15,75 26/04/10 479,2 UNIPOL P 2013 W 0,0118 -15,71 0,0125 0,0038 0,018 47,5 24/05/10 208,6
DAMIANI 0,8485 -0,41 0,8499 0,7735 0,9395 -7,72 70,1 MILANO ASS RSP 0,2617 -1,28 0,2653 0,183 0,2765 44,19 26/04/10 26,8 UNIPOL 2013 W 0,014 -6,04 0,014 0,004 0,0185 86,67 24/05/10 208,6
D'AMICO 0,5715 -0,78 0,5817 0,4375 0,58 28,72 27/04/09 85,7 MITTEL 1,62 1,89 1,5958 1,52 1,741 -3,57 28/02/11 142,4 V
DANIELI & C 19 -0,42 18,9794 16,19 19,87 16,49 07/11/11 776,7 MOLMED 0,4461 -0,54 0,4495 0,4381 0,504 -6,4 93,9 VALSOIA 3,898 2,15 3,736 3,396 4,04 -2,55 09/05/11 40,8
DANIELI & C RSP 9,86 -0,4 9,8691 8,35 10,2 19,59 07/11/11 398,6 MONDADORI 1,475 -0,2 1,4777 1,322 1,556 9,02 23/05/11 363,5
DANONE 48,47 0,1 48,47 46,69 49,5 3,55 10/05/11 24.904 MONDO TV 2,49 0,08 2,4843 2,29 2,8 -8,66 28/02/05 11 VIANINI INDUSTRIA 1,274 -0,93 1,2695 1,19 1,286 1,11 23/05/11 38,4
DATALOGIC 5,6 -1,41 5,6391 5,35 5,83 -2,61 02/05/11 327,3 MONRIF 0,315 -1,56 0,32 0,284 0,3205 9,22 22/05/06 47,3 VIANINI LAVORI 3,552 -0,84 3,5611 3,15 3,66 7,7 23/05/11 155,6
DEA CAPITAL 1,438 -1,64 1,4337 1,299 1,49 8,12 440,9 MONTEFIBRE 0,134 16,52 0,1268 0,094 0,134 22,82 20/05/02 17,4 VITTORIA ASS 3,92 -0,25 3,902 2,97 3,996 30,67 16/05/11 264,1
DELCLIMA 0,566 0,89 0,5655 0,44 0,975 - 84,7 MONTEFIBRE RSP 0,1751 - 0,1852 0,16 0,1954 -9,97 19/05/03 4,6 VIVENDI 16,3 -0,31 16,3033 15,8 17,25 -1,57 05/05/11 19.074,4
DE'LONGHI 8,155 0,18 8,1889 6,26 8,18 31,96 26/04/11 1.219,2 MOVIEMAX 0,4728 -1,38 0,4761 0,4728 0,588 -3,15 9,7 Y
DEUTSCHE BANK 33 -1,58 33,1544 26,16 34,92 12,7 27/05/11 18.838,3 MUNICH RE 107,1 1,04 107,1 94,55 109 14,79 21/04/11 22.105,8 YOOX 10,26 0,29 10,1779 7,32 10,26 23,02 565,3
DEUTSCHE TELEKOM 8,93 0,85 8,9261 8,64 9,23 0,39 13/05/11 38.946,6 MUTUIONLINE 3,4 2,35 3,4029 3,236 3,45 -0,23 02/05/11 134,3
DIASORIN 22,96 -0,22 23,1465 18,56 24,67 17,8 20/06/11 1.280,6 N Z
DIGITAL BROS 1,485 -1,66 1,5028 1,28 1,519 17,3 08/12/08 21 NICE 2,8 - 2,7992 2,334 2,88 17,15 23/05/11 324,8 ZIGNAGO VETRO 5 1,54 5,0203 4,404 5 10,91 09/05/11 400
DMAIL GROUP 2,102 -3,31 2,1153 1,304 3 59,24 19/05/08 16,1 NOEMALIFE 5,175 - 5,175 4,9 5,3 -2,36 22,4 ZUCCHI 0,117 -1,68 0,1163 0,0937 0,1319 4,93 01/08/05 20,4
E NOKIA CORPORATION 3,838 1,43 3,8694 3,776 4,408 2,35 04/05/11 14.588 ZUCCHI RSP 0,245 -2 0,2464 0,222 0,274 -1,21 19/05/08 0,8
EDISON 0,839 0,18 0,8397 0,812 0,839 2,32 12/04/10 4.346,9 NOVA RE 1,08 - 1,08 1,08 1,09 -0,92 04/06/07 14,6 ZUCCHI 11-14 W 0,0109 1,87 0,0104 0,0087 0,0118 -9,17 19/05/08 0,8

FTSE Mib Titoli di stato Oro e monete Euribor

Titolo Rif. in Var.% Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Ultima rilev. Ren. Titolo Denaro Lettera Titolo 360 365
ANSALDO STS 7,195 0,7 BOT BTP 01.07.2014 4,25% 101,99 3,36 BTP 1.2.37 4% 77,66 5,75 ORO FINO (EURO/GR) 39.84 42.04 1 SETT. 0.371 0.376
ATLANTIA 12,46 0,4 BOT 29.02.2011 (182) 99,918 1,4 BTP 1.8.2014 4,25% 102,12 3,33 BTP 01.08.2039 5% 87,75 5,97 ARGENTO (EURO/KG) 664.11 812.39 2 SETT. 0.435 0.441
AUTOGRILL 8,08 0,37 BOT 15.03.2012 (366) 99,921 1,02 BTP 15.11.2014 6% 106,39 3,5 BTP 01.09.2040 5% EUR 87,44 5,99 LONDRA ($/ONCIA) 1713.65 1714.2 3 SETT. 0.526 0.533
AZIMUT 6,975 1,31 BOT 30.03.2012 (182) 99,839 1,31 BTP 1.2.2015 4,25% 102,51 3,37 BTP 15.09.2041 2,55% 73,6 4,18 ARGENTO LONDRA ($/ONCIA) 33.34 33.39 1 MESE 0.626 0.635
A2A 0,793 0,7 BOT 15.04.2012 (367) 99,748 1,15 BTP 15.04.2015 3% 98,45 3,48 STERLINA V.C. 310.39 340.35 2 MESI 0.836 0.848
BTP 15.06.2015 3% 98,25 3,56 CCT 3 MESI 1.051 1.066
B M.PASCHI SIENA 0,3043 -1,93 BOT 30.04.2012 (182) 99,701 1,25 CCT 1.3.2005-2012 100,037 - STERLINA N.C. (ANT.73) 313.08 343.24
BOT 15.05.2012 99,655 1,2 BTP 1.8.2015 3,75% 100,2 3,69 4 MESI 1.15 1.166
B P EMILIA ROMAGNA 6,14 -0,32 CCT 1.11.2012 100,203 2,23 STERLINA (POST.74) 313.08 343.24
BOT 31.05.2012 (183) 99,511 1,42 BTP 01.11.2015 3% 97,18 3,83 5 MESI 1.242 1.259
B POP MILANO 0,441 -3,03 CCT 1.7.2006-2013 99,1 3,23 KRUGERRAND 1183.15 1389.27
BOT 31.05.2012 (136) 99,58 1,43 BTP 15.04.2016 3,75% 99,1 4,02 6 MESI 1.352 1.371
BANCO POPOLARE 1,393 1,16 CCT 1.3.2014 IND 96,9 3,81 MARENGO ITALIANO 230.86 252.03 7 MESI 1.42 1.44
BUZZI UNICEM 8,36 -1,24 BOT 15.06.2012 99,564 1,38 BTP 1.08.2016 3,75% 98,68 4,09 MARENGO SVIZZERO 230.29 250.50
BOT 21.06.2012 (127) 99,513 1,41 BTP 15.09.2016 4,75% 101,76 4,35 CCT 1.12.2014 97 3,86 8 MESI 1.48 1.501
CAMPARI 5,5 3,87 CCT 01.09.2015 4,37 MARENGO FRANCESE 230.29 250.51 9 MESI 1.535 1.556
BOT 29.06.2012 (180) 99,323 1,61 BTP 01.02.2017 4% 98,7 4,33 92,71
DIASORIN 22,96 -0,22 BTP 01.05.2017 4,75% 100,84 4,61 CCT-EU 15.12.2015 92,5 4,16 MARENGO BELGA 230.33 250.51 10 MESI 1.582 1.604
ENEL 3,308 0,67 BOT 16.07.2012 (367) 99,15 1,69 MARENGO AUSTRIACO 230.29 250.51
BTP 1.8.2017 5,25% 103,22 4,61 CCT 01.07.2016 IND 90,48 4,81 11 MESI 1.631 1.654
ENEL GREEN POWER 1,517 0,73 BOT 31.07.2012 (182) 99,271 1,67 20 MARCHI 284.04 314.84
BTP 01.02.2018 4,5% 99,65 4,62 CCT 1.03.2017 88,2 4,89 12 MESI 1.684 1.707
ENI 17,38 0,52
BOT 15.08.2012 (366) 99,075 1,68
BTP 01.08.2018 4,5% 99,13 4,71
EXOR 18,55 0,27
BOT 14.09.2012 (365)
BOT 15.10.2012 (367)
98,95
98,686
1,77
1,95 BTP 1.2.2019 4,25% 97,02 4,8
CCT-EU 15.10.2017
CCT-EU 15.04.2018
87,6
87,31
4,5
4,57
Cross rates
FIAT 4,618 0,92 BTP 01.03.2019 4,5% 97,82 4,92
BOT 15.11.2012 (366) 98,509 1,95 CTZ
FIAT INDUSTRIAL 7,67 -0,13 BTP 01.09.2019 4,25% 95,64 4,99 Gran
BOT 14.12.2012 (365) 98,34 1,97 CTZ 29.02.2012 99,921 1,49
FINMECCANICA 3,41 -2,35 BOT 27.12.2012 (331) 98,077 2,14 BTP 1.2.2020 4,5% 96,42 5,08 Euro Bretagna Giappone Svizzera Danimarca Canada Norvegia Svezia USA
GENERALI 12,14 0,17 BTP 01.03.2020 4,25% 94,61 5,1 CTZ 30.04.2012 99,7 1,32 Euro 1,000 1,194 0,972 0,828 0,135 0,760 0,133 0,114 0,759
BOT 14.01.2013 (364) 98,162 2,05 CTZ 31.08.2012 99,109 1,8
IMPREGILO 2,53 0,96 BOT 14.02.2013 (365) 97,821 2,24 BTP 01.09.2020 4% 91,99 5,23
INTESA SANPAOLO 1,483 -0,54 BTP 01.03.2021 3,75% 89,49 5,26 CTZ 31.12.2012 98 2,1
BTP G. Bretagna 0,838 1,000 0,814 0,694 0,113 0,636 0,111 0,095 0,636
LOTTOMATICA 12,93 -5,83 BTP 1.8.2021 3,75% 88,52 5,36 CTZ 31.12.2012 98,16 2,12
LUXOTTICA GROUP 25,58 2,03
BTP 01.03.2012 3% 100,044 - BTP 01.09.2021 4,75% 95,48 5,41 CTZ 30.04.2013 96,899 2,66
BTP 15.04.2012 4% 100,383 1,37 BTP 1,3,2022 5% 95,98 5,58 CTZ 30.09.2013 95,136 3,11 Giappone 102,850 122,784 100,000 0,852 0,138 0,781 0,136 0,117 78,100
MEDIASET 2,42 -0,08
BTP 01.07.2012 2,5% 100,24 1,79 BTP 01.08.2023 4,75% 92,68 5,68 CTZ 31.01.2014 93,86 3,3
MEDIOBANCA 4,71 -1,26
BTP 15.10.2012 4,25% 101,352 2,07 BTP 15.09.2023 2,6% 82,01 4,54
MEDIOLANUM 3,418 1,36 BTP 15.12.2012 2% 99,9 2,1 BTP 1.11.2023 9% 123,84 6,18 BTP INDICIZZATI Svizzera 1,208 1,442 1,174 1,000 0,162 0,917 0,160 0,138 0,917
PARMALAT 1,695 6,34 BTP 01.02.2013 4,75% 102,192 2,37 BTPI 15.9.2012 1,85% 100,411 0,98
PIRELLI E C. 7,625 0,13
BTP 01.03.2025 5% 93,24 5,81
BTP 15.04.2013 4,25% 101,8 2,65 BTP 01.03.2026 4,5% 87,93 5,82 BTPI 15.9.2014 2,15% 100,01 2,01
PRYSMIAN 12,33 1,31 BTPI 15.09.2016 2,1% 95,99 3,11 Danimarca 7,433 8,874 7,227 6,156 10,000 5,647 0,987 0,846 5,645
BTP 01.06.2013 2% 99,05 2,77 BTP 1.11.2026 7,25% 112,87 5,98
SAIPEM 37,55 2,4 BTP 1.8.2013 4,25% 101,841 2,97 BTP 1.11.2027 6,5% 104,2 6,15 BTPI 15.9.2017 2,10% 93 3,51
SALVATORE FERRAGAMO 13 0,54 BTP 01.11.2013 2,25% 98,603 3,01 BTP 1.11.2029 5,25 93 5,96 BTPI 15.09.2019 2,35% 88,36 4 Canada 1,316 1,571 1,280 1,090 0,177 1,000 0,175 0,150 0,999
SNAM 3,584 1,7 BTP 15.12.2013 3,75% 100,96 3,15 BTP 01.05.2031 6% 100 6,06 BTPI 15.9.2021 2,1% 82,39 4,39
STMICROELECTRONICS 5,125 0,29 BTP 01.04.2014 3% 99,59 3,18 BTP 1.2.2033 5,75% 96,88 6,08 BTPI 15.9.2026 3,1% 84,5 4,71
TELECOM ITALIA 0,801 Norvegia 7,535 8,995 7,326 6,240 1,014 5,725 10,000 0,858 5,722
-1,29 BTP 01.06.2014 3,5% 100,5 3,26 BTP 01.08.2034 5% 88,53 6 BTPI 15.9.2035 2,35% 72,7 4,29
TENARIS 15,14 2,16
TERNA 2,818 2,7 Svezia 8,781 10,483 8,538 7,272 1,181 6,672 1,165 10,000 6,668
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 MOTORI Mercoledì 15 febbraio 2012 25
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Il test / Porsche Carrera S

Tanti cavalli, da parata e da corsa

Il rinnovamento è scoccato anche per la 911 Cabriolet: capote in tela che si apre in 13”, è confortevole e veloce. Ma è cara...
QQQ Anche se, al primo colpo
d’occhio sembra immutata, la
variante scoperta della più clas-
sica fra le Porsche è tutta nuova
come la versione Coupé, pre-
sentata a fine 2011. La 911 Ca-
briolet arriverà nelle concessio-
narie il prossimo 3 di marzo, e
nell’attesa si può ordinare: i
prezzi partono dai 104.985 euro
della Carrera 3.4 da 349 cavalli
(che, secondo la casa, col cam-
bio manuale scatta da 0 a 100
km/h in 5 secondi e raggiunge i
286 km/h). Ma se si cede al fa-
scino del 3.8 da 400 CV della “S”
che abbiamo guidato in questo
test (“0-100” in 4,3 secondi e
299 km/h di punta, sempre di-
chiarati), l’esborso sale a
119.626 euro. Accessori esclusi,
s’intende, fra i quali spicca il
cambio robotizzato PDK a dop-
pia frizione con “palette” al vo-
lante (3.570 euro); ha sette mar-
ce come il manuale di serie, con
l’ultimo rapporto ben “disteso”
per contenere i consumi: la per-
correnza
media
omologata
per la Carrera
S è, infatti, di 10,3 km/l, vale a
dire circa il 10% in più rispetto a
quella del modello precedente.
Nuova da cima a fondo nel
pieno rispetto dei suoi inossi-
dabili canoni estetici, la 911 Ca-
briolet non rinuncia - ovvia-
mente - alla capote in tela. Con
la novità che, a supportarla, al
posto della tradizionale inte-
laiatura metallica, troviamo tre
piastre in lega di magnesio: a
tetto chiuso fanno sì che il pro-
filo del tettuccio ricalchi esatta-
mente quello della coupé (sen-
za antiestetici avvallamenti che
sono pure fonte di fruscii); per
scoprirla (anche con l’auto in
movimento, purché al di sotto
dei 50 all’ora) basta premere un
tasto nel tunnel e in 13 secondi
la capote sparisce dietro l’auto.
Rispetto a quello della serie
precedente, il nuovo tetto pesa
4 kg in meno, mentre sono 7,8 i
kg “limati” sui roll-bar a fuoriu-
scita automatica in caso di ri-
baltamento (e un paio quelli ri-
sparmiati negli alzacristallo).
Tutti elementi che, assieme alle
molte parti in alluminio (anzi-
ché in acciaio) della nuova
scocca, rendono l’attuale 911
Cabriolet più leggera di 60 kg ri-
spetto al vecchio modello, no-
nostante le maggiori dimensio-
ni; infatti, il passo è stato allun-
gato di 10 cm e la lunghezza
passa da 444 a 449 cm): compli-
ci le luci di coda sottili, la silho-
uette ora gode di maggiore
slancio.
L’interno è la fotocopia di
quello della coupé:
Il modello rinnovato
della Porsche 911 Ca-
briolet Carrera S
piuttosto ampio davanti, con-
serva gli strapuntini posteriori.
La novità più evidente? Il tun-
nel della trasmissione: stretto e
rialzato, “avvicina” al volante la
leva del cambio e sale a formare
la consolle nella quale spiccano
gli inediti comandi del “clima” -
ora bizona - e lo schermo a
sfio-
ramento
di 7 pollici della radio (che, se
arricchito del navigatore, costa
3.170 euro in più). Ottima la
qualità del rivestimento in pelle
dei sedili: sborsando 3.291 eu-
ro, può essere estesa alla plan-
cia e ai pannelli delle porte.
A dispetto dei 400 CV, la Car-
rera S sa comportarsi come MOTORE DA 200 CV
un’auto “normale”: in modalità
automatica il cambio PDK (di
cui era equipaggiata la vettura
che abbiamo provato) non fa
quasi sentire i pas-
saggi di marcia e il
comfort - grazie
al frangivento in
rete che, pre-
mendo un pul-
sante, “emerge”
dietro i sedili - è
buono anche a tetto
aperto.
Per cambiare registro basta
affondare il piede sull’accelera-
tore: passati i 4000 giri, il 3.8 a
sei cilindri boxer a iniezione di-
retta di benzina dà inizio alla
“rumba” e spinge con veemen-
za - col sottofondo di un cupo
“ululato” - allungando fino a
7500 giri. Roba da godere so-
prattutto in pista, insomma,
Presentata la Toyota GT 86
dove pure si apprezzano la ve-
locità d’ingresso in curva e il ri-
Una sportiva da intenditori
gore di un avantreno sempre La GT 86 si guida allungati, col volante quasi verticale
“solido” anche oltre i 200 orari. e la corta leva del cambio sotto mano che sbuca dal
Proprio per questo gli amanti massiccio tunnel centrale: un’impostazione da coupé
della guida sportiva non po- di scuola tradizionale. Altrettanto classica (ma contro-
tranno rinunciare né alle so- corrente, oggi) la scelta della trazione posteriore (con
spensioni attive (1.694 euro), motore disposto davanti) e di non utilizzare il sempre
capaci di “azzerare” il rollio, né più diffuso turbocompressore. Nonostante ciò, il due
al pacchetto Sport Chrono litri a quattro cilindri boxer a iniezione diretta di ben-
(2.057 euro) con funzione zina eroga ben 200 cavalli, “frullando” a 7000 giri. Pro-
Sport Plus, che rende gettato dalla Subaru (che realizza la coupé BRZ, quasi
meno invasivo gemella di questa Toyota), è montato in posizione ar-
l’Esp e aumenta retrata e molto vicina a terra, per abbassare al mas-
la rapidità di simo il baricentro e ottimizzare la ripartizione dei pe-
risposta del- si. Insomma, roba da auto da corsa, come il contagiri
lo sterzo con fondo bianco e zona rossa a 7500, e come il peso
(che ha una contenuto in soli 1180 kg, che favorisce l’accelerazione
precisione e la maneggevolezza. Se per la prima fanno fede i 7
chirurgica) secondi netti nello “0-100” dichiarati dalla casa, la se-
e del cam- conda l’abbiamo toccata con mano in questo primo
bio. Così test sul circuito spagnolo del Jarama, vicino a Ma-
equipaggiata drid.
la 911 Cabriolet La GT 86 (in vendita da giugno a circa 30.000 euro) ci
riesce a esprimere ha convinto per la rapidità con cui divora le curve, per
appieno il suo lato più la guida divertente, per l’equilibrio e per il fatto che
sportivo, ma se si vuole esage- dispone di un margine di sicurezza talmente elevato
rare, anche se i freni di serie so- da far desiderare addirittura una manciata di cavalli in
no davvero potenti, la si può più. A richiesta, c’è il cambio automatico-sequenziale
equipaggiare con raffinati di- con palette al volante, ma sono di gran lunga da pre-
schi carboceramici: costano ferire gli innesti netti e fulminei del manuale a sei
8.652 euro (il prezzo di una ci- . marce. Anche in questo caso, la tradizione vince.
tycar).

Test / Volkswagen CC 2.0 TDI

Vuol fare la coupé ma offre un comfort da ammiraglia
QQQ Già esposta al Salone di Los Angeles
nel novembre scorso, la versione aggior-
nata della Passat CC arriverà a metà mar-
zo con un nome più incisivo: CC (Comfort
Coupé), sfoggia un frontale moderno con
una più rigorosa mascherina cromata e i
fari bixeno che incorporano le luci diurne
a led (di serie, come i cerchi in lega di 17”ei
sensori di pressione delle gomme). Com-
pletano l’aggiornamento i paraurti più
scolpiti e i led nelle luci di coda.
La “base”1.8 TSI a benzina (da 160 CV e
31.400 euro) può avere sia il cambio ma-
nuale sia il robotizzato a doppia frizione
DSG, e lo stesso vale per la diesel 2.0 TDI
BlueMotion Technology (140 CV); a gaso-
lio anche la 2.0 BlueTDI da 140 CV (soltan-
to manuale, già omologata Euro 6) e la 2.0
TDI BlueMotion Technology DSG da 170
CV (38.600 euro). L’estate prossima sarà la
volta delle “integrali” 4Motion, diesel da
170 CV e 3.6 V6 a benzina da 300.
Nello spazioso abitacolo sono nuovi i
rivestimenti e pochi elementi secondari,
come i comandi del “clima” o l’orologio
analogico. La qualità è degna di una vet-
tura di classe superiore, al pari di alcuni
accessori: l’allarme anti-colpo di sonno è
di serie, e i sedili anteriori sportivi posso- La Volkswagen CC 2.0 TDI BlueMotion Technology
no essere dotati di funzione massaggio e
climatizzazione (897 euro), ma solo ac-
quistando gli interni in pelle (2.602 euro); la frizione. Pur promettendo bassi consu- ma nel traffico ci si destreggia bene. Otti-
oltre all’antifurto (359 euro) segnaliamo il mi (i 21,3 km/l “omologati” sono ottimi- ma l’insonorizzazione con cristalli multi-
sistema di monitoraggio dell’angolo cie- stici), il quattro cilindri dimostra verve: strato con film fonoassorbenti; un’altret-
co dei retrovisori e l’avviso di involontario non si stenta a credere ai 9,8” dichiarati tanto invisibile pellicola d’argento “anne-
cambio di corsia (a 1.037 euro). nello “0-100”. E a dispetto dei 480 cm di gata” nel parabrezza ha funzione antiap-
La 2.0 TDI BlueMotion Technology da lunghezza, la CC non delude neppure in pannante e decongelante, né manca uno
140 CV che abbiamo guidato aveva il città: certo, per parcheggiare l’aiuto dei strato che riflette i raggi infrarossi evitan-
cambio manuale a sei marce, ben mano- sensori (di serie) è prezioso come quello do l’effetto-forno: anche in questi dettagli
vrabile a patto di premere sempre a fondo della telecamera posteriore (362 euro), la CC va confrontata con le ammiraglie.
26 Mercoledì 15 febbraio 2012
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A tu per tu
di MATTIAS MAINIERO
La fiaccola
s’è spenta:
meglio così
Un’altra brutta notizia: Roma non ospi-
terà le Olimpiadi. E così sfuma un altro
sogno. Ma i nostri incubi quando fi-
niranno?
Alessandro Rossi Macerata
e.mail
Ma allora, caro Rossi Macerata, la
crisi (spread, prelievi, Imu, accise)
non ci ha insegnato proprio nulla?
Ricapitolando: siamo con le pezze
al sedere. A torto o a ragione, le
agenzie di rating ci declassano. I
mercati ci spernacchiano. L’Euro-
pa è latte e miele con Monti, ma
sotto sotto ci guarda ancora con
una certa diffidenza. Se arriva il
vento siberiano, finiamo congela-
ti e in un mare di guai. Idem se
arriva un venticello solo un po’ più
frizzante del solito. Se cadono
quattro fiocchi di neve, persino
nelle città più grandi e meglio at-
trezzate (metropoli, non paesini
di campagna) succede il finimon-
do. La situazione è questa: pres-
sappochismo, infrastrutture ina-
deguate, incapacità dilagante. E in
questa situazione lei pensa che il
Paese possa permettersi di spen-
dere, perché è di questo che par-
liamo, quasi 10 miliardi di euro (di
cui 4,7 con fondi pubblici) per
creare 170 mila posti nell’arco di
14 anni e per far crescere il Pil,
sempre nell’arco di 14 anni,
dell’1,4 per cento? Pensa che
possiamo permetterci il
solito corollario di ap-
palti dubbi, faraonici
progetti non realiz-
zati, ruberie, inchie-
ste e processi che
non verranno mai
fatti con la consapevo-
lezza che comunque
qualcuno si è arricchito alle
nostre spalle? Un’altra figuraccia
mondiale? Le Olimpiadi sono una
vetrina, una passerella. Ma sulle
passerelle, quando c’è da sfilare e
da mettere in mostra abiti di gran
moda, non si mandano signorine
dalle strane fattezze, bassine,
grassottelle e forse anche forun-
colose, con i jeans comprati al
mercato e una maglietta da pochi
euro. Si mandano le modelle, fior
di ragazze che fanno sgranare gli
occhi. E se le modelle non ci sono o
costano troppo, le sfilate non si
fanno. Si prende atto che gli abiti
sono quelli che sono, il portamen-
to è quello che è e si resta a casa,
smettendola finalmente di vivere
al di sopra delle proprie possibilità
e di fare sogni che inevitabilmente
diventeranno incubi. Perché i
conti, anche questi conti qui, alla
fine li pagheremo noi, lei, io, noi
popolo dell’Imu e delle accise. E
allora meglio spegnere quella fiac-
cola prima che la fiamma bruci
quel po’ di vestiti, e anche di di-
gnità nazionale, che ci sono rima-
sti addosso. Buona notizia, caro
mio. Ottima notizia.
mattias.mainiero@liberoquotidiano.it
segui la rubrica anche su
www.
::: le lettere
Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere”. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.264.
PARTITO DEI PERDENTI/1
I passi all’indietro
dei compagni
Più che partito dei perdenti lo
chiamerei partito in diminu-
zione. Penso non sia buona
cosa assistere a quello che sta
succedendo oggi dentro il Pd.
Lasciare in mano una grande
eredità come la loro a rifon-
daroli e affini, in particolare a
Vendola, è un errore imper-
donabile per Bersani. D'altron-
de non c'è niente da fare, i
compagni in questi anni hanno
fatto veramente dei grandi pas-
si: all'indietro.
Marco Scopetani
Lastra a Signa (Fi)
PARTITO DEI PERDENTI/2
Il prete rosso
sta con i laicisti
Non mi meraviglia che un
esponente del clero arcobaleno
sia contiguo alla sinistra no-
strana. Ormai don Gallo è un
esempio emblematico di ten-
denza alla militanza in ambien-
ti poco inclini a difendere i
valori non negoziabili, ma anzi
intrisi di vetusto laicismo. Ma
che si arrivasse addirittura a
veder pubblicizzata la vittoria
del candidato alle primarie del-
la sinistra genovese Doria come
un’affermazione anche perso-
nale del presbitero mi fa specie.
La sua ortodossia dottrinale la
lascio giudicare al prudente ap-
prezzamento dell’autorità ec-
clesiastica, ma dalla sua mi-
litanza ideologica posso tran-
quillamente dissentire.
Daniele Bagnai
e.mail
CAMBIA TUTTO
I nostri politici
temono le urne
I nostri politici, oramai com-
pletamente esautorati dal Qui-
rinale, hanno trovato il loro
nuovo giocattolo per ammaz-
zare la noia: la legge elettorale.
Nonno Giorgio non interviene
e non li disturba. Ma siamo
sicuri che nel 2013 andremo
alle urne? Monti che sta rie-
ducando gli italiani (sic) non
avrà nessuna voglia di ritirarsi e
Napolitano da vecchio comu-
nista preferirà la dittatura
dell’Ue alle libere elezioni del
popolo bue. Berlusconi e Ber-
sani si sono già “montizzati”.
DIRETTORE RESPONSABILE
Maurizio Belpietro
VICE DIRETTORI
Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis
Fausto Carioti - Pietro Senaldi
DIRETTORE GENERALE: Stefano Cecchetti
EDITORIALE LIBERO s.r.l.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE: Arnaldo Rossi
CONSIGLIERI: Maurizio Belpietro - Sergio De Benedetti
Chi dovrebbe indire le elezioni?
Il Colle? Non ci credo proprio.
Pietro Rohrmann
Roma
CENTRODESTRA
Dal Pdl mi aspetto
la svolta liberale
Costi dello Stato, del Quirinale,
del Parlamento, evasione, falsi
invalidi, lavoro nero, mafie.Un
Nord che va aiutato a sostenere
il Paese. Un Sud in cui vanno
eliminati i costi dovuti agli
sprechi, al lavoro nero e al-
l'assistenzialismo e al malaf-
fare. Un federalismo dapprima
solidale in cui il Sud dovrà di-
mostrare di cavarsela a cui far
seguire un federalismo vero e
proprio. In cui il Nord gestisce
le sue di risorse e così il Sud le
proprie. Solo così si affronterà il
debito, non con le manovrine
di Monti. Questo mi aspetto dal
Pdl e dalla Lega Nord. Cari
signori basta democristianerie.
Dov'è la rivoluzione liberale?
Roberto Zanella
e.mail
LA CASTA
Re Giorgio costa più
della Regina inglese
Apprendo che il compagno
presidente Napolitano costa al
suo amato popolo quattro volte
quanto la Regina Elisabetta co-
sti ai suoi sudditi. Il compagno
Napolitano alloggia al Quiri-
nale, Sua Maestà a Buckingham
Palace. Adoro la monarchia e
l'understatement della Corona
inglese.
Maurizio Sole
e.mail
VELENI IN VATICANO
Gli errori del clero
non toccano la fede
Il documento giunto in Vati-
cano che prevedeva la morte
del Papa entro il prossimo no-
vembre ha suscitato ilarità in
tutto il mondo, ma anche fan-
tasie. Qualcosa da aggiungere
alla lunga lista di illazioni che
emergono ogni volta che si ve-
rificano fatti eccezionali come
la morte improvvisa di qualche
Papa, l'attentato a Giovanni
Paolo II, il rapimento della cit-
tadina vaticana Emanuela Or-
landi. La Chiesa è come una
rete che contiene pesci buoni e
cattivi. Ciò che conta è il mes-
REDAZIONE MILANO
20129 - Viale L. Majno, 42
Telefono: 02.999.666 - Fax: 02.999.66.264
REDAZIONE ROMA
00187 - Via Barberini, 50
Telefono: 06.999.333 - Fax: 06.999.33.443
UFFICI AMMINISTRATIVI: Viale L. Majno, 42 - 20129 Milano
SEDE LEGALE: Via dei Valeri, 1 - 00184 Roma
lettere@liberoquotidiano.it
saggio che la Chiesa trasmette. cuni grossi industriali che han-
Se la fede dipendesse dagli er- no trasferito le proprie aziende,
rori del clero saremmo messi in questi Stati cosiddetti emer-
male. Certamente la Chiesa
non sarebbe sopravvissuta a
genti.
Marco Piccinini
Papa Borgia e all'inquisizione.
Luca Draper
e.mail
e.mail RISCHIO RECESSIONE/3
INFORMAZIONE Vino made in Italy
«Presa diretta» per battere la crisi
L’Italia che va. È quella del vino
svela i nostri mali che, dopo aver passato (quasi)
A «Presa diretta» su Rai 3 ab- indenne la grande crisi ha im-
biamo visto casi di abusivismo boccato, in modo robusto, la
edilizio e cementificazioni. Due strada della ripresa. Lo ha fatto
ore di programma che hanno inanellando progressi a due ci-
esacerbato il mio animo e reso fre sul fronte delle esportazioni.
l'idea di cos'è la politica in Italia Un segnale importante viene
e il perchè siamo nella melma. dal successo nella spesa del
Per quanto Monti si sforzi di consistente budget messo a di-
dare all'estero un'immagine sposizione di Bruxelles per la
rassicurante del nostro Paese, i promozione del vino made in
raccapriccianti servizi andati in Italy all’estero. Progetti al 50%
onda hanno mostrato invece la cofinanziati dalla Ue, ma per
reale e cruda realtà di quello l’altra metà dalle stesse aziende
che siamo: uno Stato inaffi- vitivinicole. Ed in questo il vino,
dabile e di cui vergognarsi. forse, sta indicando anche la
Salvatore Cigno strada per uscire dalla crisi.
Badia Polesine (Ro) Patrizio Pesce
Livorno
RISCHIO RECESSIONE/1
RISCHIO RECESSIONE/4
I tagli essenziali
per salvare l’Italia Ci hanno tolto
Se vogliamo pagare i debiti
anche la speranza
dobbiamo ridurre le spese. Di- Viviamo in un sistema econo-
minuiamo i deputati e senatori mico-finanziario perverso e in-
e tagliamo i loro compensi. Di- vasivo: i cittadini vengono let-
minuiamo i contributi ai par- teralmente prosciugati senza
titi. Basta con le agevolazioni aver nulla in cambio. E, cosa
delle Coop. Diminuiamo gli sti- più importante, vengono pri-
pendi ai funzionari e ai di- vati delle loro legittime spe-
pendenti del parlamento, dei ranze e dei loro sogni! Diven-
ministeri e della presidenza teremo una società gretta, ci-
della Repubblica. Diventerem- nica ed alienata.
mo meglio della Svizzera. Andrea Tosi
Giorgio Cappelletto e.mail
Ceggia (Ve)
RISCHIO RECESSIONE/5
RISCHIO RECESSIONE/2
Mettiamo all’asta
Abbiamo perso le Regioni sprecone
la sfida con l’Asia Per risanare il debito italiano
Napolitano ha invitato sinda- perchè Monti non mette al-
cati e governo a trovare un l'asta la Regione più deficitaria?
accordo sull'articolo 18 per au- Qualcuno potrebbe comprar-
spicare maggior flessibilità sul sela mettendo in riga cittadini
lavoro e possibilità di ripresa spreconi e i politici parassiti.
della produzione. Forse biso- Emanuele Zambotto
gnerà ricordare che la ripresa e.mail
della produzione in Italia e in
Europa sarà impossibile a cau- SCONTRI IN GRECIA/1
sa della concorrenza sleale
asiatica. La politica europea Contro le misure Ue
non ha fatto altro che svilup-
pare i Paesi sottosviluppati a
una rivolta popolare
danno delle economie occiden- Il rischio maggiore per un po-
tali, e a totale vantaggio di al- polo è quello di sentirsi svuo-
DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO
PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl
STAMPA: Litosud Srl - Via Aldo Moro, 2 - Pessano con Bornago (Mi)
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Contributi diretti legge 7 agosto 1990 n. 250
n° 39 anno XLVII
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PREZZO VENDITA ESTERO: CH - Fr. 3.00; MC & F - € 2.00.
 Mercoledì 15 febbraio 2012 27
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tato, incapace di reagire, ras-
segnato. Il popolo inizialmente
vaga nella disperazione, vive
nelle ristrettezze. È quello che è
avvenuto in Grecia quando è
iniziata la crisi, ma è bastata
una scintilla per scatenare la
reazione. I greci vogliono uscire
dall’Ue che la sta strozzando.
Non sappiamo come andrà a
finire o forse lo sappiamo, ma
facciamo finta di nulla pen-
sando che a noi non succederà
la stessa cosa. Sarà? Chissà!
Biagio Sannicandro
Bari
SCONTRI IN GRECIA/2
La speculazione
essere sufficiente per evitarne il
fallimento. I parlamentari gre-
ci, democraticamente eletti dal
popolo, ridotti a dei pupazzi al
servizio dell’usura internazio-
nale. Atene che brucia, sotto la
protesta, rabbiosa ed indigna-
ta, del suo popolo tradito. Per
tentare di ripagare il debito nei
confronti delle banche e della
speculazione finanziaria inter-
nazionale, si riduce in povertà
un’intera nazione. È veramente
questa l’Europa che vogliamo?
Matteo Farina
Breganze (Vi)
SCONTRI IN GRECIA/3
Ad Atene l’Europa
posto tuo. La finanza diventa
politica e si autoalimenta in un
pozzo senza fondo, tanto è vero
che le Borse hanno accolto po-
sitivamente con molti segni po-
sitivi a fine seduta: altri capitali
da rubare e noi li autorizzia-
mo.
Francesco Montagner
Treviso
SCONTRI IN GRECIA/5
Scarti bellici
per un Paese fallito
Scoppia il caso di Francia e
Germania che da una parte ap-
provano gli aiuti alla Grecia e
dall'altra le impongono di ac-
OLIMPIADI DEL 2020
Per fortuna Roma
non ospita i Giochi
Olimpiadi 2020. Le tanto sban-
dierate ricadute positive sul-
l'indotto sono solo argomenti
sollevati per ottenebrare le
menti e per rifiutare di guar-
dare in faccia la realtà. I costi
sarebbero stati proibitivi. NORD: sole su coste e pianure, salvo veli e strati in transito. Più nu-
Quanto al favoleggiato succes- bi sui rilievi, specie confinali, con nevicate fin verso i fondovalle.
sivo riutilizzo di certi impianti, Temperature in rialzo, massime tra 4 e 9.
sappiamo bene come sono an- CENTRO: discreto ma con nubi irregolari in transito dalla Toscana
date le cose nel passato. Molto alle restanti regioni. Piogge su ovest Sardegna e Cilento. Tempera-
lungimirante e saggio è stato ture in ascesa, massime tra 5 e 10.
quindi questo governo a la- SUD: soleggiato, salvo residua instabilità sullo Stretto. Piogge in ar-
rivo serale sulle Tirreniche; veli e strati altrove. Temperature in rial-
sciare a Madrid, Tokyo, Istan-
bul, Doha o Baku il "privilegio"
zo, massime tra 9 e 13.

porta solo miseria ha sbagliato tutto quistare tutti gli scarti bellici, a di ospitare i Giochi Olimpici del
caro prezzo, facendole spen- 2020.
Un piano lacrime e sangue ca- Il sondaggio Sky secondo il dere il 3% del Pil per la Difesa, Antonio Benazzo
lato dall’alto, di pura macelleria quale una buona fetta degli record europeo. Prima danno e Roma
sociale, fatto di tagli alle pen- italiani è a favore della protesta poi riprendono, ovviamente
sioni, ai salari, ai diritti, alla in Grecia non ci deve mera- con gli interessi. Capito come LA PRECISAZIONE
dignità delle persone. Una serie vigliare. Non è solo l’intesa so- funziona il giochino, ora è il
di controriforme economiche ciale che si identifica nel ma- momento di svelare cosa ha La telefonata
che rischia di far sprofondare la lessere di un popolo vicino, ma promesso di comprare Monti
Grecia nella miseria più totale e è il sentirsi parte in causa per per guadagnarsi l'enorme ri-
del Quirinale
che potrebbe comunque non una situazione che molti ana- spetto sbandierato ai quattro Caro direttore, l’autore dell’ar-
listi hanno voluto erroneamen-
venti in occasione dei suoi pel- ticolo «Giorgio chiamò anche
te accostare a quella italiana.
legrinaggi a Parigi e a Berlino. Wulff: è fatta per Monti» avreb-
LOTTO Da quelle parti però l’Europa è
Se alla Grecia hanno rifilato be potuto prendersi la briga di
Estrazione del 14/02/2012 stata decisamente beffarda,
sommergibili e carri armati una semplice verifica nell’ar-
BARI 76 5 53 9 60 perché prima ha stanziato soldi
d'annata, all'Italia cosa daran- chivio dei comunicato del sito
per aiutare un popolo econo-
CAGLIARI 81 8 67 47 82 no? Wurstel e baguette sca- internet del Quirinale. Avrebbe
micamente in rovina, e poi
FIRENZE 28 53 81 41 42 duti? così «scoperto» che non è af-
adesso non si capisce perché NORD: bel tempo prevalente, eccezion fatta per residue ed isolate
63 20 13 76 53 esso subisca tagli molto più
Felice Carpusi Visombala fatto «segreta» la telefonata del
GENOVA nevicate al primo mattino sulle Alpi confinali. Temperature in ulte-
onerosi di quelli di Monti, dopo
e.mail Presidente della Repubblica fe- riore rialzo, massime tra 7 e 12.
MILANO 11 78 22 60 57
che il diniego della spesa pub- derale tedesca al presidente CENTRO: prevalenza di bel tempo su tutte le Regioni, salvo residua
NAPOLI 14 65 82 20 27 IL GRANDE FREDDO della Repubblica Italiana. Av-
blica è stato protratto per an- nuvolosità su ovest Sardegna ed Abruzzo. Temperature in ascesa,
PALERMO 58 81 74 82 75 ni. venne lo scorso 11 novembre, e massime tra 7 e 13.
ROMA 83 47 88 49 61 Bruno Russo
Nevica d’inverno: nel comunicato col quale se ne SUD: piogge su basso versante Adriatico, tirreniche meridionali e

TORINO 57 38 56 74 77 Napoli calamità naturale diede notizia si affermava che sud Ioniche, in esaurimento da nord con ampi rasserenamenti. Ne-
ve solo in montagna. Temperature in aumento, massime tra 9 e 14.
erano stati «considerati gli svi-
VENEZIA 11 58 46 72 50 SCONTRI IN GRECIA/4 Si potrebbe scrivere una breve luppi della situazione politica
NAZIONALE 53 32 18 75 81 trattato sul catastrofismo in Italia e della crisi finanziaria
I poteri finanziari dell’ultimo trentennio. Dallo in Italia e in Europa». È noto
10eLOTTO smog alle piogge acide, dalla che la nomina di senatore a vita
cantano vittoria glaciazione alla desertificazio- di Mario Monti era avvenuta
5 8 11 13 14 20 22 28 38 47 L'Europa ha messo una pistola ne, dalle tracimazioni alle bom- due giorni prima, il 9 novem-
53 57 58 63 65 67 76 78 81 83 alla tempia alla Grecia: o tagli o be d’acqua, dal buco dell’ozono bre. Di quella novità della si-
non autorizziamo il prestito. all’inquinamento luminoso, fi- tuazione politica discutevano
SUPERENALOTTO Quel governo non ha scampo e no ad arrivare a una personale tutti. Sul piano internazionale
La combinazione vincente: vota i tagli. Questa è la seconda percezione della temperatura. non meno che su quello na-
12 - 25 - 41 - 79 - 86 - 88 volta e la somma dei due pre- Comunque è quantomeno sin- zionale.
stiti è di 250 miliardi circa. golare che ci si lamenti sia Pasquale Cascella
Numero jolly: 37 Numero SuperStar: 66
Dove andranno quei soldi? quando fa troppo caldo d’esta- Consigliere del Presidente
QUOTE SUPERENALOTTO Ovunque tranne che nell'eco- te sia quando nevica d’inverno, della Repubblica
• Nessun ”6” (jackpot € 62.844.360,77) • nomia reale della Grecia. Quei come è accaduto ora nelle Mar- ***
Nessun ”5+1” • Ai 9 ”5” vanno € 43.189,42 soldi andranno a coprire in- che: si invoca la calamità na- Il comunicato del Quirinale par-
• Ai 945 “4” vanno € 414,57 • Ai 40.906 ”3” teressi e parte del capitale di turale o lo stato di emergenza e la di una telefonata di Wulff a
vanno € 19,07. si chiederanno i danni anche
precedenti crediti rilasciati da Napolitano in data 11 novembre
QUOTE SUPERSTAR Germania e Francia. Il mec- per vecchie grondaie o per case e non cita Monti. Come scritto NORD: sereno o poco nuvoloso, salvo locali annuvolamenti sulle
• Nessun “5 stella” • Ai 5 “4 stella” vanno € canismo è: prima ti do i soldi e diroccate. Insomma più ci si da Libero, lo stesso Wulff ha Alpi nord-orientali, ma senza fenomeni degni di nota. Temperature
41.457,00 • Ai 160 “3 stella” vanno € 1.907,00 poi mi autorizzo a farmeli dare allontana dall’Apocalisse più ci parlato di una telefonata rice- senza variazioni di rilievo, massime tra 7 e 12.
• Ai 3.054 “2 stella” vanno € 100,00 • Ai CENTRO: generali condizioni di bel tempo su tutte le Regioni, salvo
dalla banca centrale, tanto poi si avvicina allo Stato assisten- vuta da Napolitano il 9 novem-
20.786 “1 stella” vanno € 10,00 • nubi in arrivo la notte su alta Toscana ed ovest Sardegna. Tempera-
dovrai restituirli comunque ziale. bre. Forse un nuovo colloquio ture stazionarie, massime tra 7 e 13.
Ai 45.260 “0 stella” vanno € 5,00.
con altri interessi e sempre alla Gabor Bonifazi potrebbe aiutare a concordare SUD: prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi salvo innocui locali
• Montepremi: € 2.591.364,97 stessa banca che me li ha dati al Macerata una versione comune. annuvolamenti tra Puglia, Lucania e alto Ionio. Temperature stazio-
narie, massime tra 9 e 14.

Temperature previste oggi

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Presentata a Roma l’opera omnia di Luigi Einaudi su cd rom
Luigi Einaudi, economista, governatore della Banca d’Italia, presidente della Repubblica, tra i primi
fautori dell’Unione Europea, continua, a 50 anni dalla morte, a essere presente con la sua opera sulla
scena politica italiana. Un’opera raccolta ora integralmente su cd rom (Luigi Einaudi. Guida alla lettura.
Antologia degli scritti) a cura della Fondazione a lui dedicata. Oggi a Roma la presentazione ufficiale.
Dal dandismo alla cura delle anime
Il vero Dorian Gray si fece sacerdote
Per il suo celebre romanzo, Wilde si ispirò a un giovane di nome John, che fu suo
amante. Ma poi decise di cambiare vita: si convertì al cattolicesimo e prese i voti
::: ROBERTO FESTORAZZI
QQQ Tutti conoscono Il ritratto di Do-
rian Gray, il romanzo capolavoro di
Oscar Wilde, il cui protagonista - Do-
rian Gray, appunto - è un dandy che
s’infatua della propria bellezza - spec-
chiandosi nel ritratto che di lui ha fatto il
pittore Basil Hallward -, a tal punto da
vendere l’anima in una sorta di implici-
to patto mefistofelico: eternizzarsi nelle
proprie sembianze giovanili, facendo
invecchiare al posto suo l’immagine-
capolavoro. Così, mentre Dorian spro-
fonda negli abissi della depravazione, è
il suo ritratto a coprirsi di rughe.
Non tutti sanno che Dorian Gray è
realmente esistito, anche se il suo vero
nome di battesimo non era Dorian, ma
John. Al personaggio storico dal quale
prese ispirazione Wilde è ora dedicata
la biografia di Vincenzo Lagioia(La ve-
ra storia di Dorian Gray, Minerva, pp.
320, euro 19).
John Gray, nato il 10 marzo 1866, era
un bellissimo efebo biondo dalle mani
affusolate quando incontrò per la pri-
ma volta Oscar Wilde, nella villetta di
una coppia di geniali pittori e litografi
omosessuali, Charles Ricketts e Charles
Shannon: si trattava del famoso circolo
“The Vale”, la Valle, un angolo selvag-
gio del quartiere londinese di Chelsea,
immerso in una vegetazione lussureg-
giante, frequentato anche da William
Butler Yeats e da George Bernard Shaw.
I due artisti avevano già avuto modo di
cogliere il talento del giovane Gray,
poeta esordiente e intellettuale versati-
le, nonché appassionato traduttore dei
simbolisti francesi, ospitando alcuni
suoi scritti sulla loro rivista letteraria,
The Dial.
Colpo di fulmine
Wilde, a quel tempo, era uno degli
scrittori più coccolati dai salotti della
Londra vittoriana, che accettava in dosi
omeopatiche le provocazioni e ne per-
donava le stravaganze. Volle assoluta-
mente conoscere John, che nel 1889 era
già uno dei Valestes, come erano chia-
mati i sodali di “The Vale”.
Oscar s’innamorò subito di quel ra-
gazzo col volto di un adolescente, che
parlava di Rimbaud e di Mallarmé con
profondità, raccontando di essersi re-
cato a Parigi per visitare Verlaine in
ospedale. Al corteggiamento, serrato,
seguì l’inizio di una relazione che fornì
a Wilde l’ispirazione per il suo nuovo
romanzo, The picture of Dorian Gray,
che uscì dapprima a puntate sul Lip-
pincott’s Magazine, dal 20 giugno 1890,
e quindi in volume, nell’aprile del
1891.
L’opera, fra le prime a introdurre il
tema dell’omosessualità nel romanzo
inglese, suscitò un vespaio di polemi-
che. La stampa vittoriana più puritana
::: IL LIBRO
BIOGRAFIA
”La vera storia di Dorian Gray. Una
biografia di epoca vittoriana”(Miner-
va, pp. 320, euro 19) di Vincenzo La-
gioia racconta l’amicizia tra Oscar
Wilde e un giovane poeta, John Gray,
che ispirò il grande scrittore irlandese
fino a renderlo “immortale” nel suo
romanzo con il nome di Dorian Gray.
L’AUTORE
Vincenzo Lagioia è cultore di Storia
Sociale e di Genere presso l’Universi-
tà di Bologna. Ha scritto “L’Europa
cristiana, il trionfo dell’ideocrazia,
l’esclusione del povero”, “La forma-
zione di un intellettuale fra politiche
della fede e governo. Paolo Sarpi a Ve-
nezia” e ”Jean- Baptiste DuTertre: un
esploratore domenicano della corte di
Richelieu”.
La Via della Seta ripercorsa in 90 fotografie ai Mercati di Traiano
Immagini, suggestioni, interrogativi e meraviglia. È un viaggio a ritroso nel tempo quello che racconta, in
circa 90 scatti fotografici, la mostra «L’ultima carovana sulla Via della Seta» ospitata a Roma presso i Mercati
di Traiano da oggi al 15 aprile. Le foto documentano i volti dolci delle ragazze di Tajika, i mercati con le sete
rosse, le ombre dei carovanieri proiettate sulla sabbia, i templi buddisti e l’ingresso a Samarcanda.
.
AMICIZIA INTIMA
A sinistra, il grande poeta e
drammaturgo irlandese Oscar
Wilde (1854-1900). Sopra, il suo
amante John Gray in un’imma-
gine del 1893
Bernard Shaw diede su di lui un giudi-
zio terribile: «È uno dei più abietti tra i
discepoli di Wilde».
Molte testimonianze coeve ci con-
fermano che era davvero da John che
Oscar aveva tratto ispirazione. Lionel
rimproverò al vate irlandese di accon- Johnson, cugino di Lord Alfred Dou-
discendere alle turpitudini e lo accusò glas, il famoso Bosie, grande amore di
di essere un corruttore della gioventù. Wilde, in una lettera del 5 febbraio
Soprattutto, gli veniva mosso l’addebi- 1891, scrisse: «Sono diventato molto
to di non aver voluto trarre una morale amico del modello originale di Dorian:
dalla storia. Wilde rispose agli attacchi, certo John Gray, un giovane del Tem-
difendendo una volta di più l’autono- ple». E il celebre poeta decadente Erne-
mia dell’arte, e al direttore del Daily st Dowson, più o meno negli stessi gior-
Chronicle diede questa spiegazione di ni, scriveva: «Dorian Gray ha letto ver-
monumentale grandezza: «La vera setti assai belli e oscuri nello stile dei più
morale della storia è che ogni eccesso, recenti simbolisti francesi». Dowson si
così come ogni rinuncia, reca la propria riferiva a un lettura pubblica di John, al
punizione; e questa morale è artistica- Rhymers Club.
mente e deliberatamente soppressa a La ragione per la quale Wilde scelse
tal punto, che non enuncia la propria di ispirarsi al suo giovane amante è ben
legge come principio generale, ma si spiegata da Lagioia, che ricorda anzi-
realizza puramente nelle vite di alcuni tutto come, per lo scrittore irlandese,
individui, e così diventa semplicemen- Dorian Gray costituì un modello del
te un elemento drammatico in un’ope- suo mondo estetico preraffaellita: «Do-
ra d’arte, e non l’oggetto dell’opera rian è schiavo del vizio, lo ha barattato
d’arte stessa». in cambio della sua bellezza, una bel-
lezza immortalata ed eterna, schiaccia-
Efebo biondo ta in un riflesso, catturata in un quadro
dal quale non potrà più liberarsi se non
John Gray, all’inizio, si sentì lusinga- distruggendolo e distruggendosi. John
to per essere stato scelto da Wilde quale dimentica le sue origini e, pur lottando
protagonista del romanzo. Cominciò a per affrancarsi ed entrare in un mondo
firmarsi, nelle lettere, con il nome Do- così lontano dal suo, non accetterà la
rian, e compariva nei circoli letterari al schiavitù del vizio e la sua coscienza lo
fianco del suo compagno. Oscar ne di- porterà a non essere rinchiuso nella
venne anche il mecenate, offrendosi di cornice di un quadro». Ossia, John rie-
coprire le spese di pubblicazione del sce dove Dorian fallisce. E Wilde, pri-
suo primo libro di poesie, Silverpoints. gioniero del ritratto, lo amò proprio per
Ma l’efebo biondo non piaceva a tutti. questo.
La protezione di Oscar aveva tuttavia
reso John Gray un poeta chiacchierato
e ciò era per lui qualcosa di insopporta-
bile. Non voleva passare alla storia co-
me l’amante di Wilde e cominciò a
prendere le distanze dai rumors che gli
attribuivano di essere il prototipo del
Dorian Gray. Una crisi di coscienza
portò infine John a rompere definitiva-
mente il suo rapporto con lo scrittore,
nel marzo del 1893: poco prima, aveva
cominciato a lavorare come archivista
alla Foreign Office Library. Nel novem-
bre dell’anno precedente, nella vita di
Oscar era entrato di prepotenza Dou-
glas, despota capriccioso che tentò di
affermarsi come suo unico e vero amo-
re.
Peccato innominabile
Intanto, lo stile di vita del vate irlan-
dese era divenuto sempre più scanda-
loso. Nel 1895, al termine di un proces-
so che fece scalpore, Oscar Wilde venne
condannato a due anni di lavori forzati.
Grazie a quel processo, tuttavia, il pec-
cato innominabile, quello contra natu-
ram, assunse finalmente un nome.
Il grande dublinese morirà a Parigi, a
soli 46 anni, il 30 novembre 1900, all’al-
ba di un nuovo secolo e insieme al tra-
monto dell’età vittoriana.
E John Gray che fine fece? Avviato un
sodalizio letterario e sentimentale con
un francese di origini ebree russe,
Marc-André Raffalovich, scelse alla fine
l’approdo sacerdotale. Smessi definiti-
vamente i panni di Dorian, si convertì al
cattolicesimo e si trasferì a Roma per
iscriversi al Collegio Scozzese. Termi-
nata la preparazione teologica, fu ordi-
nato sacerdote il 21 dicembre 1901, in
San Giovanni in Laterano. La sua prima
destinazione, nella cura d’anime, fu la
parrocchia di Saint Patrick, in un quar-
tiere socialmente disastrato di Edim-
burgo, dove divenne collaboratore dei
Blakfriars. Raffalovich, intanto, lo seguì
nella capitale scozzese, facendosi co-
me lui terziario domenicano. La loro
relazione era divenuta nel frattempo
totalmente casta e irreprensibile.
Padre Gray non trascurò mai la sua
vena letteraria. Ancora nel 1932, diede
alle stampe un racconto surreale, Park:
A Fantastic Story, che narra il sogno di
un prete, padre Mungo Park, che si ri-
sveglia in un’Inghilterra postindustria-
le, abitata da cattolici neri, con gli eredi
degenerati dei nativi bianchi che vivo-
no rintanati nelle fogne come ratti.
Un’inquietante profezia del postmo-
derno che suona come nemesi dei pec-
cati della Sodoma di Dorian Gray.
John Gray chiuse gli occhi il 14 giu-
gno 1934, pochi mesi dopo la morte
dell’amato Raffalovich. Si era liberato
di Dorian al prezzo di un’ascesi totale,
ma il suo cuore non aveva mai smesso
di ardere.
 CULTURA
Scomparso a 85 anni
Addio a Gamba,
primatista Bonelli
con 21mila tavole
ODIO FUORI TEMPO
Anti Cav fedeli alla linea
anche se Silvio non c’è
Berlusconi si è dimesso ma escono libri che lo trattano da despota
Da Augias a Viroli ecco chi prosegue la battaglia a dispetto della realtà
::: CAMILLO LANGONE
QQQ Poveretti, come soffrono! Così come fanno
male i calli quando cambia il tempo, a qualcuno
fa male il libro quando cambia il governo. Sono gli
autori antiberlusconiani che hanno sbagliato i
conti ed escono adesso con titoli fuori tempo
massimo che sono già modernariato da bancone,
rese sicure. In ordine alfabetico, e forse anche di
prosopopea, eccoli: Corrado Augias, Franco Cor-
dero, Stefano Rodotà e Maurizio Viroli. Il giurista
Rodotà ce la stava per fare: pubblicando il suo
Elogio del moralismo (Laterza) a fine 2011 pote-
va non dico centrare ma almeno punzecchiare il
bersaglio, se il Cavaliere non avesse avuto tanta
fretta di liberare Palazzo Chigi.
Gli altri volumi in questione sono invece datati
2012, a testimonianza di riflessi autoriali ed edi-
toriali tragicamente lenti. Con questo articolo
candido ufficialmente al Premio Lumaca la casa
editrice Laterza che oltre a Rodotà antiberlusco-
neggia a Berlusconi scaduto col filosofo Viroli
(L’intransigente). Non è soltanto la figura barbi-
na da parte di espertoni incapaci di prevedere la
caduta di un presidente del Consiglio già barcol-
lante da mesi, è anche il danno economico cau-
sato all’intera filiera del libro, già così duramente
provata dalla crisi, da internet, dal destino cinico
e baro. Dei succitati pezzi da novanta (o da qua-
rantacinque) nell’ultima classifica del Corriere
non ne vedo nessuno. Il che dovrebbe far riflette-
re. Al loro posto primeggia Tremonti e ha tutta
l’aria di un contrappasso: non sarà che d’ora in
poi a sfornare bestseller saranno i berlusconiani
(per quanto eterodossi)? Io mi immedesimo nel
L’altroieri, mentre stava preparando delle illu-
strazioni inedite per un libro dedicato alla sua car-
riera, è scomparso a Milano Francesco Gamba,
autentico pilastro del fumetto seriale italiano.
Gamba, che era nato a La Spezia nel 1926, ha lega-
to gran parte della sua attività alla casa editrice Bo-
nelli, di cui è il primatista quanto a pagine pubbli-
cate avendo firmato qualcosa come 21.500 tavole.
Fornito di un tratto morbidamente classico, le cui
povero libraio col magazzino stipato: adesso a chi
la rifila L’opera da due soldidi Cordero, stampata
così intempestivamente da Bollati Boringhieri? Il
sottotitolo appiccicato poco prima di andare in
macchina («Regnava Berlusconi») cerca di risol-
vere con un espediente il problema dell’anacro-
nismo, ma non riesce a eliminare quel sentore di
minestra riscaldata che allontanerebbe perfino
un seguace di Santoro, addirittura un fan di Tra-
vaglio (per dire gli italiani che più rischiano di fare
la patetica fine del giapponese nella giungla, an-
cora con l’elmetto indosso a guerra abbondante-
mente finita).
Ma com’è possibile che pure Augias sia arriva-
to in ritardo come un intercity nella neve, lui che
di tutti quanti è il più giornalista, il più attento alla
notizia? Capisco Cordero che ha superato da pa-
recchio gli ottant’anni, capisco Rodotà con la sua
prosa da bradipo, capisco Viroli che insegna
all’estero e quindi magari l’hanno avvisato tardi,
ma dal conduttore di Rai 3 questa lentezza non
me l’aspettavo. Fra l’altro Augias è uomo moder-
namente sbrigativo, usa il copia e incolla con la
disinvoltura di uno studente universitario in dif-
ficoltà con la tesi. Nel 2009 proprio Liberolo pescò
con le mani nel sacco. Per la precisione: nel libro
di un biologo americano, Edward Wilson, sac-
cheggiato senza citarlo. La notizia fu ripresa, ne
nacque un piccolo caso, l’autore per sfuggire
all’accusa di furto si dichiarò colpevole di disat-
tenzione: si era semplicemente scordato le virgo-
lette. E pensare che un simile facilone (chiamia-
molo così) si atteggiava e ancora si atteggia a filo-
logo, a esegeta biblico, a cercatore di peli
nell’evangelico uovo... Forse oggi scrive più len-
ascendenze vanno ricercate nello stile degli ame-
ricani Alex Raymond e Hal Foster, è stato un pre-
zioso “numero 2” sia per il Tex di Bonelli e Gallep-
pini sia per lo Zagor di Nolitta e Ferri, ma ha anche
il grande merito di avere creato graficamente, su
testi di Andrea Lavezzolo, il personaggio del Picco-
lo Ranger, il quale fu in pratica l’ultimo esponente
(essendo uscito nel 1958) di quella ricca nidiata di
eroici fanciulli del West che, a partire dal 1948,
FINE PARTITA
L’ex presidente del Con-
siglio Silvio Berlusconi,
dimessosi la sera del 12
novembre 2011 dopo
l’approvazione della leg-
ge sulla stabilità. Da al-
lora il Cavaliere appoggia
il governo del suo succes-
sore Monti, ma continua a
essere attaccato dagli av-
versari come se fosse an-
cora al potere LaPresse
tamente proprio perché memore di quella mala
parata: per essere certo di ricordarsi le virgolette.
Ai ritardatari è andata male due volte. La prima
perché sono arrivati a sipario berlusconiano ca-
lato. La seconda perché nelle loro pagine ci sono
argomenti più efficacemente utilizzabili contro il
Monti di oggi che contro il Berlusconi di ieri.
Com’è ovvio si tratta di un effetto non voluto, che
svela, casomai ce ne fosse ancora bisogno, l’asso-
luta malafede dei quattro. Viroli imbraccia il
mouse contro il dominio straniero, a difesa della
«fragile libertà italiana»: se fosse coerente un de-
cimo di quanto è intransigente scaglierebbe il
suo sdegno contro il premier attuale, primatista
in scodinzolamento all’estero, teorico-pratico
della cessione di sovranità nazionale.
Il moralista Rodotà accusa il Cavaliere di avere
indebolito gli anticorpi democratici: come se il
golpetto di Napolitano, che ha partorito un go-
verno emergenziale ed extra-elettorale, li avesse
rafforzati. Cordero paragona Berlusconi addirit-
tura a Mackie Messer, l’assassino protagonista di
un’opera di Brecht: ma chi sta strangolando
l’economia italiana è colui che ha imposto una
pressione fiscale effettiva del 60%. Il sottotitolo di
Augias è facilmente attualizzabile, basta cambia-
re genere all’ultima parola: «Perché agli italiani
piace avere un padrone» diventa quindi «Perché
agli italiani piace avere una padrona». Mi do-
mando anch’io perché la maggioranza degli ita-
liani (a dar retta ai sondaggi) abbia fiducia
nell’uomo che ci ha consegnati ad Angela Merkel.
Poveretti gli antiberlusconiani ritardatari, che
non venderanno la metà della metà del previsto,
ma ancor più poveretti noi.
Mercoledì 15 febbraio 2012 29
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monopolizzarono o quasi le strisce avventurose
italiane.
Per uno scherzo del caso, proprio in questi giorni
le Edizioni IF di Milano hanno distribuito in edico-
la il primo numero della ristampa integrale del
Piccolo Ranger: il modo migliore, seppur involon-
tario, per omaggiare un grande artigiano del no-
stro fumetto.
GIUSEPPE POLLICELLI
:::
A «Porta a porta»
Lo show negazionista
di Rizzo e Kersevan
per cancellare le foibe
::: GIUSEPPE PARLATO
QQQ La puntata di Porta a portadel 13 febbraio
ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno,
che la presenza dei negazionisti e dei minimali-
sti sulla questione delle foibe è tutt’altro che
marginale. La Giornata del Ricordo, com’è noto,
è stata istituita per ricordare una delle più grandi
tragedie della storia italiana, l’eliminazione di
migliaia di italiani nella frontiera orientale fra il
1943 e il 1945, in un numero che gli storici più at-
tenti hanno calcolato fra gli 8 e i 10 mila. E per ri-
cordare l’esodo forzato di 300-350 mila italiani
dall’Istria, dalla Dalmazia, da Fiume e dalla Ve-
nezia Giulia.
La trasmissione di Vespa ha dato un contribu-
to alla conoscenza del problema, ma l’interven-
to di due ospiti, la professoressa Alessandra Ker-
sevan e Marco Rizzo, ha riportato indietro di an-
ni la questione. La prima ha sostenuto che furo-
no poche centinaia i morti ammazzati in quella
vicenda, e tutti fascisti. Lo si scriveva in Italia
qualche decennio fa, per evitare di parlare delle
responsabilità comuniste.
Rizzo ha voluto «contestualizzare» la storia
delle foibe, sostenendo la sua marginalità ri-
spetto ai tanti morti della Seconda guerra mon-
diale. Entrambi, poi, hanno dato la responsabi-
lità di tutto al fa-
scismo, per cui le
foibe sarebbero
state la naturale ri-
sposta alle violen-
ze italiane. La logi-
ca minimalista è
l’ultima versione
del negazionismo,
peggiore perché
più subdola e più
sottile. È una tesi
screditata a li-
vello scientifi- Alessandra Kersevan
co, l’ultima ar-
ma rimasta or-
mai a coloro che non vogliono discutere delle re-
sponsabilità storiche di quanto è avvenuto.
Quello che colpisce, piuttosto, è che in tra-
smissione non si è fatto cenno a tre aspetti del
problema.
Il primo riguarda l’imponente documenta-
zione raccolta dalle organizzazioni degli esuli in
questi sessant’anni, dalla quale emerge l’am-
piezza del problema e il numero degli eliminati;
il secondo riguarda l’ammissione da parte di di-
versi capi jugoslavi circa la sistematica pro-
grammazione della violenza contro gli italiani,
al fine di allontanarli da quelle zone, per meglio
pianificare il potere socialista in Jugoslavia; il
terzo riguarda la tensione tra italiani e slavi sul
confine orientale, che è di gran lunga preceden-
te alla presenza del fascismo e alla Seconda
guerra mondiale.
Di tutto questo non si è parlato e non si è nep-
pure detto che un conto sono le vittime in una
guerra e un conto sono le vittime da vendetta a
guerra finita. E neppure si è molto insistito sul
trattamento ricevuto dagli esuli dallo Stato ita-
liano.
Di questo, soprattutto, si sarebbe dovuto par-
lare. Ogni tesi che mira a rendere «normale» una
vicenda che invece appare, come è, una tragedia
nella quale la pulizia etnica si unì all’odio ideolo-
gico, finisce con essere offensiva nei confronti di
quanti hanno sofferto e sono morti per restare
fedeli alla propria Patria.
 30 Mercoledì 15 febbraio 2012 SPETTACOLI
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Un’ora di delirio con Pupo e Morandi

CELENTANO DA LEGARE
A Sanremo arriva la Finanza, ma serviva l’ambulanza
::: FRANCESCO BORGONOVO
QQQ Devono aver pensato: lì si
suona musica d’evasione, dunque
noi ci presentiamo e li prendiamo
con le mani nel sacco. Ed è stato
così che la Guardia di Finanza è
apparsa ieri nel centro di Sanremo
per controllare ricevute e scontrini
in negozi, bar e ristoranti. Le
Fiamme gialle si sono date da fare
tra l’Ariston e il Casinò, nell’enne-
simo, spettacolare, rastrellamen-
to anti evasori. Piuttosto che di mi-
litari, tuttavia, ieri si è sentito il bi-
sogno di infermieri robusti, che
internassero Adriano Celentano,
protagonista di una delle scene
più imbarazzanti mai viste nella
storia della televisione.
Ma andiamo con ordine: dietro
le quinte del teatro è accaduto di
tutto. Nella selva di animali prei- iniziato riproponendo un pezzet- scoppiato è lui. Il Vangelo secon- maccheronico. Si manifesta an-
storici sanremesi - tra il Morandi- to della canzoncina di dodici mesi do Celentano si apre con una bella che Elisabetta Canalis nelle vesti
dattilo e il Celentanosauro - a fini- fa: Ti sputtanerò. Subito dopo, predica ai preti, i quali sarebbero dell’Italia... Miglior rappresentan-
re fuori combattimento causa do- hanno intonato la nuova perla sa- colpevoli di «parlare troppo pia- te non poteva trovare.
lori cervicali è stata la dicianno- tirica, stavolta incentrata sulla no- no» (una regolatina all’Amplifon Dopo aver fatto le veci del Papa
venne Ivana Mrazova. Corsa stalgia per Silvio. Sull’aria di Uo- no, Adriano?). Non fanno sentire e aver messo in riga la Chiesa cat-
all’ospedale nel pomeriggio, pun- mini soli dei Pooh cantavano: la loro voce agli «ultimi». Fortuna tolica, parte la polemica politica,
tata d’esordio persa, intero festival «Con Mario Monti no, non si pos- che ci sono sacerdoti come Don in cui si fanno trascinare pure gli
a rischio. In soccorso, ecco giun- sonfare lazzi,per lasatira soncaz- Gallo. Loro sì che si occupano del- sventurati Morandi e Rocco Papa-
gere Elisabetta Canalis e Belen Ro- zi». E giù a sbertucciare Santoro, le giuste cause, per esempio quel- leo. A quanto pare, qualcuno
driguez, le vallette dell’anno scor- Saviano, Dandini e Guzzanti di- la degli operai della Wagon Lits all’Ariston aveva le idee piuttosto
so, convocate d’urgenza come strutti dall’addio del Cavaliere. che manifestano alla Stazione chiare su ciò che il Molleggiato
corpetti d’assalto da Gianni Mo- Azzeccata conclusione: «O signo- Centrale di Milano. Succo del ser- avrebbe detto, e l’ha assecondato.
randi. Aggiungiamo il ritorno di re del creato, te lo chiedo inginoc- mone: il prete è buono se comuni- Quelle di Celentano sono tutte ba-
Luca e Paolo, e la squadra del 2011 chiato, fa che torni quel pelato...». sta. nalità, ovviamente, castronerie.
è al gran completo: si sono clonati, Concedendosi qualche paro- Poi tocca ai giornali cattolici. Tirate contro l’economia di mer-
tanto Sanremo è sempre uguale a laccia, hanno pure fatto il verso «AvvenireeFamiglia Cristianaso- cato, l’Europa, la Merkel, Monti,
se stesso. Non a caso, a salire sul all’intervento di Benigni dell’anno no inutili», dice, «andrebbero Sarkozy: il tutto però senza capo
palco per primi sono stati i due ex passato, confermandosi dotati di chiusi definitivamente». Motivo? né coda. Una infornata di ovvietà
mattatori delle Iene, che hanno un bel coraggio e di un gran talen- Non «parlano mai del paradiso», miste a noia, pronunciate con una
to. Poi si sono dedicati a massa- piuttosto si occupano di politica e spocchia rara. Qua e là, esplodono da battute sulla sua altezza. Anche mila euro». Migliaia di euro sbor-
crare Celentano, con intermina- delle cose del mondo. Infatti lo spunti autobiografici sulla fine lui si sarebbe sentito più alto, se la sati da viale Mazzini per un’ora di
bili pause silenziose e battute ge- hanno criticato per il suo cachet della vita che si avvicina. Il proble- Corte avesse fatto il suo dovere. sproloqui, compresa la contesta-
niali («Lui è uno che non si può mostruoso (lui sì che si occupa del ma che la follia del povero vecchio Ecco quindi l’ennesimo attacco a zione alla Rai per aver «cacciato»
comprare. Adriano, il Noleggia- paradiso: il suo personale, tutto ce la dobbiamo subire anche noi. «quel deficiente di Aldo Grasso», Michele Santoro.
to»). Purtroppo, però, di Celenta- terreno e pure un po’ fiscale). Adriano prosegue blaterando poi gli ultimi rantoli di una perfor- A Sanremo ieri è arrivata la Fi-
no ci siamo dovuti sorbire anche Adriano è trasfigurato, forse pensa contro la Consulta che ha boccia- mance imbarazzante. Bisogne- nanza. Però serviva un’ambulan-
quello vero, direttamente dal Pa- di essere il Messia come in quel to il referendum sulla legge eletto- rebbe avere il coraggio di ritra- za. E quando è arrivata, ha portato
leozoico. Sale sul palco fra rumori suo vecchio film. Il suo monologo rale: «Un milione di firme non si smetterlo, il monologo. Con una via la persona sbagliata. Non biso-
di bombardamenti ed esplosioni, è un flusso di delirio intervallato di butta via». Interviene addirittura scritta in sovrimpressione: «Que- gnava ricoverare la bella Ivana.
ma l’unico a sembrare davvero canzoni rock sbraitate in inglese Pupo, introdotto, come al solito, sta porcheria la state pagando 350 Bensì Celentano.

La modella sostituita da Belen e Canalis

La bella Ivana tradita dal collo: «Che rabbia vedere lo show in tv»
::: LEONARDO IANNACCI
SANREMO
QQQ Il Festival è partito con il
torcicollo. E un po’ zoppo.
Ivana, anzi per dirla alla Mo-
randi “Ivanka”, ossia l’unica
girl rimasta dopo il licenzia-
mento della capricciosa Ta-
mara Ecclestone, ha toppato
il primo giorno di scuola. Ieri
sera, quando tutti attende-
vano la 19enne modella ce-
ca, puntuale il coup de thea-
tre: della Mrazova - subito ri-
battezzata la valle(tta) dei
misteri - nessuna traccia.
Hanno pensato i soliti mali-
gni, vuoi vedere che Mo-
randi-Mazzi hanno silura-
to anche lei? Nulla di tutto
ciò, la colpa è solo di una
«cervicalgia con blocco
lombare» che ha co-
stretto Ivana a sotto-
porsi persino a una
risonanza magneti-
Ivana Mrazova, 19 anni ca in ospedale. Ri-
sultato: un proble-
ma muscolare. È stata sostituita, in
extremis, da Belen ed Elisabetta Canalis,
coinvolta poi da Celentano nel monolo-
go su Gesù e la Samaritana. Così, per la
prima serata è andato in scena un curio-
so flash-back del Sanremo 2011, con lo
stesso cast d’allora: Morandi, Luca e
Paolo, Belen e l’ex di Clooney.
La povera Ivana ha passato una gior-
nata d’inferno nella sua stanza di dolore
al Globo Hotel, a pochi metri dalla suite
di Celentano. Una triste Cenerentola
mancata: gli occhi come due laghetti
grigio-azzurri velati dalle lacrime, una
bellezza pur sempre penetrante e un’al-
tezza da top-model (1,77) su curve da
maggiorata. Dolente, Ivana è stata ac-
cudita da mamma Marketa e dalla so-
rella. Raccontando mentre si stava re-
cando, in ambulanza, verso l’ospedale:
«Sono molto dispiaciuta per quello che
è successo: aspettavo questa serata da
mesi, mi sono preparata tanto, ho stu-
diato e provato. Era tutto pronto e io ero
felicissima. Purtroppo i medici mi han-
no imposto riposo assoluto. Che malin-
conia vedere la prima serata in tv, non
me lo sarei mai immaginato».
Lunedì, quando la situazione non
pareva così grave, aveva confessato:
«Non so cosa mi sia successo, un movi-
mento brusco, forse». Ma il magnifico
vestito rosso ciliegia che Alberta Ferretti
le aveva confezionato per il gran debut-
to è rimasto lì, appeso nella camera d’al-
bergo. Un malinconico drappo di un
sogno (solo rinviato?) per questa ragaz-
za che avevamo seguito nelle ore della
vigilia, e si era raccontata così a Libero.
Cara Ivana, Sanremo per lei era nato
sotto una cattiva stella. Fin dall’inizio
erano sorti dubbi su di lei. Nessuno la co-
nosceva.
«Per forza, sono una modella e non ho
mai fatto tv. Sto a Milano dal 2008: sono
nata nella Repubblica Ceca, a Vimperk.
Lavoro per l’agenzia 2Morrow Model».
Torcicollo a parte non mi sembra che
come fisico lei stia così male...
«Le mie misure? 90-63-91».
Altro inghippo: era nato un incidente di-
plomatico quando ha detto che la musi-
ca italiana non le piace.
«Falso. Mai detto questo, in famiglia mia
nonna ascoltava Celentano, al quale ho
chiesto l’autografo, papà invece le can-
zoni di Morandi».
E lei?
«Bocelli e Tiziano Ferro».
Alcune associazioni femministe, poi,
l’hanno accusata di rappresentare la
classica donna-oggetto.
«In uno spot io, Morandi e Papaleo sta-
vamo scherzando su questo fatto e
qualcuno l’ha presa sul serio. Ma era un
gioco. Io sono tutto fuorché una donna-
oggetto».
Perché pensa di essere stata scelta da
Morandi?
«Ha visto alcune campagne pubblicita-
rie e ho partecipato a un casting. Mai ca-
pito tutta questa meraviglia sul fatto che
io sia qui a Sanremo».
Un sogno nel cassetto?
«Poter lavorare, un giorno, con Julia Ro-
berts».
È il suo modello di donna?
«Per la simpatia, come sexy-appeal Sha-
ron Stone non ha eguali».
Ha trascorso un San Valentino trava-
gliato: a proposito, come va l’amore?
«Non va, nel senso che sono single».
Chi vorrebbe accanto, qui a Sanremo, in
queste ore di dolore?
«Teddy».
E chi è?
«Il mio chihuahua».
 SPETTACOLI Mercoledì 15 febbraio 2012 31
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La pagella dell’Aristondi ALESSANDRA MENZANI
10 Renga, le parolacce e la figlia di Zucchero
La tinta di Gianni Morandi: una certez-
za. Sempre meglio del rosso di Noemi.
no a Sanremo ci sono 160 giornalisti in meno ri-
spetto agli anni passati.

9 7 4
Luca e Paolo: «Il Fisco va interpretato». 2
«Sono imbarazzato come operatore dello
spettacolo», scrive su Twitter Enrico Ruggeri
La sfortuna di Ivana. «Poverina, sfigata co- Il gioco di parole sulla Lei tra Morandi e Ce-

8/9
me lei c’è solo la Miss Italia che fu eletta il giorno lentano. Ridateci il Bagaglino, Pippo Baudo,
La figaggine di Samuele Bersani. E durante i deliri di Celentano. prima delle Torri Gemelle» (Sara Uslenghi su Enrico Papi.

6 1
quelle scarpe da calcio sotto il frac... Twitter).
Rocco Papaleo col Loden. Intimidito, ma Gli “imbucati”del Festival. Una su tutte, Me-
8 Renga contro Celentano: «Cinquanta mi- 3/4 simpatico. Il look alternativo-apocalittico di Ire-
ne Fornaciari.
lita Toniolo che inaugura un negozio di intimo.

5 0
nuti di esibizione, noi facciamo da cornice. Non
I redivivi Jalisse. Dopo anni di oblio sono Le parolacce. Troppe.
3
contiamo una beata fava».
tornati a Sanremo. Cantano al Palafiori. Per la crisi che ha investito l’Italia, quest’an- Twitter@AMenzani

MARTIRI FIFONI
Adele vuole una pausa:
«Mi ritiro per 5 anni»
Il décolleté in bella mostra, le
labbra sensuali. Vogue Ame-

Santoro si arrende alle canzonette

Michele e la Dandini sospendono i loro programmi per paura di scontrarsi con la kermesse
.
TORCICOLLO
E TELE-PREDICHE
Da sinistra: Gianni Moran-
di e Rocco Papaleo, i con-
duttori della kermesse;
Adriano Celentano e Eli-
sabetta Canalis. A destra, la
modella Ivana Mrazova,
assente dalla serata per un
infortunio al collo: nella fo-
to, con il collare, va in ospe-
dale dopo un’incidente du-
rante il balletto nelle prove.
Più a destra, Luca e Paolo
hanno fatto satira sul go-
verno e su Berlusconi.
::: ALESSANDRA MENZANI
QQQ Esiste vita al di fuori di Sa-
nremo? Pare di no. Gli italiani non
hanno alternative: devono guar-
dare il Festival. C’è freddo, la gen-
te sta in casa e se accende la tv è
obbligata a mettere su Raiuno, vi-
sto che le altre reti si sono autoe-
liminate inchinandosi al dio Fe-
stival. Persino Michele Santoro
cede il passo: domani sera Servi-
zio pubblico non andrà in onda.
Telelombardia, l’emittente di
Sandro Parenzo che più sostiene
il programma, ha già approntato
una trasmissione sostitutiva con-
dotta da Marco Oliva.
Anche il re dei telemartiri teme
l’Ariston e Celentano. Eppure ieri
il Molleggiato l’ha difeso, parlan-
do di censura in Rai, e in fondo
una volta attraverso le sue telefo-
nate ad Annozero era un sosteni-
tore di Santoro. Bisogna capirlo,
Michele Cuor di leone: i suoi
ascolti sono in caduta libera, sfi-
dare la carnevalata musicale po-
trebbe rivelarsi un suicidio. E dire
che negli passati, con Annozero,
si era regolarmente presentato in
prima serata su Raidue e pure
con super ascolti: nemmeno la
presenza di Roberto Benigni a
Sanremo l’aveva spinto a desiste-
re. Ma i tempi sono cambiati. Ep-
pure il suo nemico Giovanni Flo-
ris ieri sera ha regolarmente fatto
il suo lavoro a Ballarò...
Quanto alle altre reti, guai a
mandare in onda i consueti
show: sarebbe un bagno di san-
gue, pensano i responsabili dei
palinsesti, ma a rimetterci è il te-
lespettatore condannato a sor-
birsi o il nulla o Celentano. La
controprogrammazione azzera-
ta di Mediaset non è una novità,
quel che colpisce sono le cosid-
dette tv alternative: La7 fa saltare
rica celebra la svolta sexy di
Adele. La cantante ha appena
vinto sei Grammy e pur es-
sendo appena tornata sul pal-
co dopo la convalescenza post
operatoria ha detto di volersi
«ritirare per 5 anni» per de-
dicarsi all’amore. Felice di
averlo trovato (Simon Konec-
ki), ha rivelato che è il mo-
mento di concentrarsi sulla
relazione che sta vivendo: «Se
mi impegno costantemente
nel lavoro le mie relazioni fal-
liscono. Al massimo posso
prendermi il tempo di scrivere
un disco di canzoni felici. Mi
sposerò, avrò dei bambini».
Shakira attaccata
da un leone marino
La pop star Shakira è stata «at-
taccata» da un leone marino in
un parco naturale. Lo raccon-
ta lei stessa su Facebook. «Sta-
vo guardando intenerita le fo-
che e i leoni di mare. Impru-
dentemente sono scesa da una
lo show del sabato di Serena Dan- mente in onda. Così come l’ex anzi, contro il Festival, tirava fuo- Sottile che non mancherà di an- roccia per vederli da vicino,
dini che fa già ascolti pietosi, figu- santoriano Corrado Formigli non ri l’artiglieria pesante. Vincendo, dare in onda su Rete 4 con Quarto uno di questi è saltato fuori
riamoci la sera della finale, eppu- rinuncia a fare Piazzapulita il in alcuni casi, per esempio quan- Grado. «Eroe? Non esageriamo. dall’acqua e ha cercato di mor-
re lei si è sempre vantata del fatto giovedì (e il fatto che Michele lati- do i Cesaroni superarono il Festi- Faccio solo il mio lavoro. Mi sem- dermi». È stato il fratello «su-
che il suo pubblico è ultrachic, ti lo fa gongolare). val di Pippo Baudo o quando Bar- bra una forma di rispetto verso i per-Tony» ad aiutarla: «Ab-
mica quello di Raiuno... Lo stesso Pure Sky, a sorpresa, si ferma: il bara D’Urso, con il Grande Fra- telespettatori confermare l’ap- biamo tutti e due graffi su ma-
ragionamento avrà fatto Daria Principe Emanuele Filiberto so- tello 4, mise in ginocchio Simona puntamento. Certo non faremo ni e gambe provocate dalle
Bignardi: già mi guardano solo i spende la puntata del Princi- Ventura. Oggi la linea è quella numeri stellari ma siamo un’al- rocce. Penso che il leone abbia
miei familiari stretti, figuriamoci piante, su Cielo (digitale terre- dell’inciucio: niente Zelig, niente ternativa a chi magari non vuole confuso la superficie luccican-
il venerdì in cui a Sanremo duet- stre) e scrive su Twitter: «Purtrop- Italia’s got talent, nonostante gli vedere Sanremo». Anche Alessio te del mio Blackberry con un
tano star come Patti Smith a Ma- po non andiamo in onda. Ci in- oltre otto milioni di telespettatori Vinci si arma di coraggio e stase- pesce. E forse ha pensato che
cy Gray. Gli intoccabili, sempre chiniamo davanti a Sanremo». che avrebbero potuto guastare la ra, in prima serata su Canale 5, fa stessi giocando con lui dan-
su La7, sono invece intoccabili: Sono lontani i tempo in cui festa a Morandi. Da questo punto un Matrix in diretta da Atene. dogli del cibo».
stasera il programma va regolar- Mediaset non dichiarava la resa e di vista, l’unico «eroe» è Salvo Buona fortuna.
Raffaella Carrà contro
le colleghe copione
Cantanti malati «Clerici e De Filippi? Non ce
Mazzi sdogana il playback, ma solo in caso di influenza l’ho con loro, però i loro pro-
grammi sono ispirati a idee
mie». Raffaella Carrà parla su
::: ALESSANDRA MORI role, si è sentita male domenica sera. È fini- Proprio la siberiana, dunque, adesso po- A senza limiti di argomento:
ta al pronto soccorso: e queste non “sono trebbe cambiare le regole del gioco. E addi- dal fisco alla fecondazione as-
QQQ I conti con l’Auditel il festival di Sa- solo parole”. Poi è uscita dall’ospedale, e rittura far tornare il Festival indietro di an- sistita, fino alla privatizzazio-
nremo comincerà a farli a partire da oggi. lunedì ha perfino fatto le prove, ma ieri si è ni. Precisamente all’inizio degli Ottanta, ne della Rai: «Potrebbe essere
Ieri, intanto, ha dovuto fare quelli con la sa- dovuta sottoporre a nuovi accertamenti con alcuni cantanti che potrebbero ricor- un modo per avere finalmente
lute. Che non è proprio l’ultima cosa di cui medici. rere al playback. qualcuno che prenda delle de-
preoccuparsi quando si tratta di Come se questo non bastasse, di Non è un’ipotesi campata in aria. L’ha cisioni. Da un po’ di tempo i
reggere ore di spettacolo in di- mezzo ci si è messa pure la sibe- fatta lo stesso direttore artistico del festival, dirigenti mi chiamano in Rai,
retta. Tanto più se ad essere riana. Che non è un’altra bella Gianmarco Mazzi. «Se ci fosse una situa- mi fanno proposte, ascoltano
fuori forma sono i cantanti. fanciulla, ma l’ultima in- zione conclamata di malattia che impedis- le mie idee e scompaiono.
Quelli che si giocano il pas- fluenza che ha messo a letto se a un cantante di esibirsi dignitosamente Quando torno per avere rispo-
saggio alla serata successi- un sacco di gente durante sul palco», ha detto Mazzi, «io chiederei alla ste trovo ad aspettarmi solo il
va. E nemmeno se si tratta l’ondata di freddo polare Rai di fare sentire comunque il suo brano, cavallo di viale Mazzini». Il suo
della presenza femminile di dei giorni scorsi. I primi a fa- magari specificando che si tratta di un’ese- futuro professionale? «Ho un
turno, inserita in un gioco di re le spese di postumi e sinto- cuzione in playback. Bisogna tenere conto progetto che mi piace con Ca-
incastri che rischia di mandare mi influenzali sono stati che ci sono in gioco anche investimenti nale 5. Il programma, che si
all’aria tutto. Noemi [Olycom] Samuele Bersani e Gigi sulla partecipazione di un cantante a Sa- chiamerà Mamma mia, è su
Ma tant’è. Sanremo sembra più D’Alessio, che lunedì han- nremo che riguardano spesso il lavoro su madri e figli».
un lazzaretto che un luogo di festa no avuto problemi alla vo- un intero disco e mi sembrerebbe ingiusto
in questi giorni. Dentro ci è finita, per ce durante le prove. che un malanno annullasse la possibilità di
esempio, la bella Ivana Mrazova, mandan- Colpiti anche diversi addetti ai lavori del- far sentire bene il brano al pubblico».
do tutti in fibrillazione. La diciannovenne la rassegna canora, impegnati negli ultimi Nel caso, prepariamoci a nuove polemi-
modella ceca, infatti, anche ieri non si è fat- preparativi per la serata inaugurale: «Que- che. Cosa succederebbe se un cantante in
ta vedere in conferenza stampa per un pro- sta settimana ho visitato», ha detto all’Ad- salute sbagliasse una nota finendo con l’es-
blema di torcicollo che l’aveva bloccata già nkronos Salute Stefano Ferlito, coordina- sere penalizzato e un altro malandato fa-
dal giorno prima. Una cervicalgia acuta tore sanitario del Festival, «dalle 30 alle 40 cesse invece un’esecuzione perfetta pro-
con blocco vertebrale che l’ha messa ko. La persone al giorno, che manifestano i sinto- prio grazie al playback? Siamo sicuri che il
prima serata l’ha persa. Le altre si vedrà. mi tipici dei virus di stagione, non solo in- primo, o chi per lui, non comincerebbe a
Noemi, invece, in gara con Sono solo pa- fluenzali: febbre alta, mal di gola e tosse». parlare di ingiustizia? Staremo a vedere.
32 Mercoledì 15 febbraio 2012
 TV E SKY Mercoledì 15 febbraio 2012 33
a cura di Giorgio Carbone
I CONSIGLI DELLA GIORNATA
Iris ore 21.05 Rete 4 ore 21.10 La 7 ore 23.15 Cinema Hits ore 23.15
Il dottor Zivago Casinò Hamburger Hill Green Zone

RAI UNO RAI DUE RAI TRE CANALE 5 ITALIA UNO RETE QUATTRO LA 7
6.00 Euronews - L’Europa 7.00 Cartoon Flakes 8.00 Agorà 6.00 Prima Pagina 6.50 Cartoni animati 6.45 TGCom24 - Meteo 6.00 TGLa7 - Meteo -
nell’informazione tele- 10.00 TG2punto.it 10.00 La Storia siamo noi 7.55 Traffico - Meteo 5 - 8.40 Settimo cielo 7.20 Ieri e oggi in tv Oroscopo - Traffico -
visiva TG2 “La creazione di una Borsa e Monete “Il piccolo George” 7.25 Nash Bridges Informazione
6.10 Unomattina caffè 10.20 TG2 Medicina 33 razza straordinaria” 8.00 TG5 Mattina “Festa d’addio” “Un folle gioco” 7.00 Omnibus
6.30 TG1 - Previsioni sulla 10.30 TG2 Sì, Viaggiare 11.00 Apprescindere “Il Fe- 8.40 La telefonata di Belpie- 10.35 Everwood 8.20 Hunter “La regina TG La7 (all’interno)
viabilità CCISS Viag- 10.35 TG2 Eat Parade stival di Sanremo” tro “Crisi in famiglia” della neve - prima 9.45 Coffee Break
giare informati 10.45 TG2 Costume e Società 12.00 TG3 - Rai Sport Notizie 8.50 Mattino Cinque. “Perdite di controllo” parte” con Fred Dryer 11.10 L’aria che tira
6.45 Unomattina “La prima 10.50 Non solo soldi - Meteo 3 Condotto da Federica 12.25 Studio Aperto - Meteo 9.40 R.I.S. Roma 2 - 12.30 I menù di Benedetta
giornata del Festival”. 11.00 I Fatti Vostri. Condotto 12.25 TG3 Fuori TG Panicucci e Paolo Del Cotto e mangiato Delitti imperfetti “Ospite: Marina Mi-
Condotto da Elisa Iso- da Giancarlo Magalli, 12.45 Le storie - Diario ita- Debbio (all’interno) “Sulle orme di Stinco” nelli”
ardi, Georgia Luzi Adriana Volpe liano Grande Fratello 13.00 Studio Sport 10.50 Benessere - Il ritratto 13.30 TG La7
10.55 Che tempo fa 13.00 TG2 Giorno 13.10 Prima tv Julia TG5 - Ore 10 13.40 I Simpson della salute 14.05 La poliziotta
11.00 TG1 13.30 TG2 Costume e Società 14.00 TG Regione - Meteo (all’interno) 14.35 What’s my destiny 11.30 TG4 - Meteo (Commedia, 1974) con
11.05 Occhio alla spesa 13.50 Medicina 33 14.20 TG3 - Meteo 3 11.00 Forum Dragon Ball 12.00 Un detective in corsia Mariangela Melato,
“Cibi impanati: quanta 14.00 Italia sul Due. Con- 14.50 TGR Leonardo 13.00 TG5 - Meteo 5 15.30 Prima tv Camera Cafè “Conferenza con il Renato Pozzetto.
impanatura?” dotto da Lorena Bian- 15.00 Dalla Camera dei De- 13.40 Beautiful 16.10 The Middle morto” Regia di Steno.
12.00 La prova del cuoco. chetti, Milo Infante putati Question time - 14.10 CentoVetrine 16.55 La vita secondo Jim 13.00 La signora in giallo 16.15 Atlantide - Storie di
Condotto da Antonella 16.10 Ghost Whisperer “Un Interrogazioni a rispo- 14.45 Uomini e Donne. 17.45 Trasformat “Finchè morte non vi uomini e di mondi
Clerici amico di vecchia data” sta immediata (Dir.) Condotto da Maria 18.30 Studio Aperto - Meteo separi” “Il mistero degli aste-
13.30 TG1 - TG1 Economia 16.55 Prima tv Hawaii Five-0 15.45 TG3 L.I.S. De Filippi 19.00 Studio Sport 13.50 Forum roidi”. Condotto da
TG1 Focus “Il caso Mondrago” 15.50 Cose dell’altro Geo 16.15 Amici 19.20 Tutto in famiglia 15.10 Flikken coppia in Greta Mauro
14.10 Verdetto Finale. Con- 17.45 TG2 Flash L.I.S. - “Come “funziona” il 16.55 Pomeriggio Cinque. “Dialogo fra sordi” giallo “Un uomo an- 17.30 L’ispettore Barnaby “Il
dotto da Veronica Meteo 2 mondo?” Condotto da Barbara 19.50 Prima tv I Simpson ziano” Maid in Splendour”
Maya 17.50 Rai TG Sport 17.40 Geo & Geo “Come col- D’Urso “La grande simpsina” 16.15 Sentieri con John Nettles
15.15 La vita in diretta. Con- 18.15 TG2 tivare le bulbose” TG5 Minuti 20.20 C.S.I. “Leggenda 16.30 Callas forever (Dram- 19.20 G’ Day “Ospiti: Cate-
dotto da Marco Liorni, 18.45 Numb3rs “Il cecchino” Meteo 3 (all’interno) (all’interno) vivente” matico, 2002) con rina Balivo e Andrea
Mara Venier con David Krumholtz 19.00 TG3 18.45 The Money Drop 21.10 Prima tv Mediaset Fanny Ardant. Regia di Scanzi”. Condotto da
TG Parlamento - TG1 - 19.35 L’isola dei Famosi 9. 19.30 TG Regione - Meteo 20.00 TG5 - Meteo 5 Lui, Lei e Babydog Franco Zeffirelli. Geppi Cucciari
Che tempo fa (all’int.) Condotto da Vladimir 20.00 Blob 20.30 Striscia la notizia - (Commedia, 2007) con 18.55 TG4 - Meteo 20.00 TG La7
18.50 L’eredità Luxuria 20.15 La battaglia del secolo La voce della contin- Malin Akerman. Regia 19.35 Tempesta d’amore 20.30 Otto e mezzo “Ospiti:
20.00 TG1 20.30 TG2 - 20.30 (Comico, 1933) con genza. Condotto da di Marcel Sarmiento. 20.30 Walker Texas Ranger Piercamillo Davigo e
20.30 62º Festival della Can- 20.35 Calcio, UEFA Cham- Stan Laurel, Oliver Ezio Greggio e Mi- 22.55 Prima tv Mediaset “La lunga marcia” Nicola Melideo”. Con-
zone Italiana “Seconda pions League Hardy. Regia di Lloyd chelle Hunziker Brüno (Commedia, 21.10 Casinò (Drammatico, dotto da Lilli Gruber
serata - Tra gli ospiti 2011/2012 Ottavi di French. 21.10 Uno bianca (Dramma- 2009) con Sacha Baron 1995) con Robert De 21.10 Gli intoccabili.
Belen Rodriguez, Elisa- finale, gara di andata 20.35 Un posto al sole tico, 2000) con Kim Cohen. Regia di Larry Niro, Sharon Stone. Condotto da Gianluigi
betta Canalis, I soliti Milan - Arsenal (Dir.) 21.05 Chi l’ha visto? Rossi Stuart, Dino Ab- Charles. Regia di Martin Scor- Nuzzi (Diretta)
idioti e il dj Martin 22.45 90° Minuto Cham- “Il mistero di Ylenia brescia. Regia di Mi- 0.30 E se domani (Comme- sese. 23.15 Hamburger Hill -
Solveig” (Diretta) pions continua”. Condotto chele Soavi. dia, 2005) con Luca 0.45 I fobici (Commedia, Collina 937 (Guerra,
TG1 60 Secondi 23.20 TG2 da Federica Sciarelli TGCom - Meteo 5 Bizzarri. Regia di Gio- 1999) con Sabrina Fe- 1987) con Dylan
(all’interno) 23.40 La Storia siamo noi 23.15 Glob Spread “Ospite: (all’interno) vanni La Parola. rilli, Rodolfo Laganà. McDermott. Regia di
0.40 TG1 Notte - TG1 Focus 0.35 TG Parlamento Paolo Rossi” 0.00 Matrix. Condotto da 2.25 Studio Aperto - Regia di Giancarlo John Irvin.
1.10 Che tempo fa 0.45 L’isola dei Famosi 9 (R) 0.00 TG3 Linea notte Alessio Vinci La Giornata Scarchilli. 0.55 TG La7

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FILM SPORT TELEFILM Rai 4 Rai 5 La 5
19.00 Abbronzatissimi 13.30 Tennis, WTA Tour 2012 20.30 Tre cuori in affitto 21.10 The Skulls - I teschi (Thril- 19.55 Explore “Nel cuore della 20.15 Grande Fratello Live
Con Eva Grimaldi SCC Doha: 3a gior “Squillo di sera” FR ler, 2000) con Joshua Jack- Rift Valley” 20.25 Extreme Makeover Home
son. Regia di Rob Cohen. 20.45 Passepartout “Primitivi- Edition
19.10 Il Mago Houdini 15.15 Biliardo, Snooker Welsh 20.40 Buona fortuna
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Con Tony Curtis MGM Open Giorno 3 (Dir.) ES Charlie! DY
in Ballygran” 21.15 Science of crime “Pozioni 0.00 Uomini e Donne
19.10 A Natale mi sposo 18.00 Salto con gli sci, Coppa 21.00 Prima tv Unforgettable
letali”
Con Massimo Boldi SCH del Mondo Klingenthal: “Saldare i conti” FC Rai Storia 22.10 Novità Case mai viste “Cina” Iris
19.15 Neverland HS 140 (Diretta) ES 21.00 Glee “L’insegnante di 23.05 David Letterman Show
Con Johnny Depp SC1 18.00 Sky Calcio Prepartita spagnolo” F 21.00 Dixit Fatti “KOINÈ - la lin- 21.05 Il dottor Zivago (Dramma-
gua italiana come non l’hai tico, 1965) con Omar Sha-
19.20 Hydra (Diretta) SP3 21.00 Prima tv Revenge
mai vista - seconda parte”.
Cielo rif, Julie Christie. Regia di
Con George Stults SCM 18.30 Calcio, Serie Parma - “Coercizione” FL
23.00 Reselection “Vedrai che 20.00 MasterChef Italia David Lean.
19.25 Cyberbully Juventus (Diretta) SP3 21.00 Wonder Woman
cambierà - Luigi Tenco 21.00 Masterchef Usa 21.05 Andersen - Una vita senza
Con Emily Osment SCP 19.30 UEFA Champions Lea- “Il cervello di Gault” FR
dieci anni dopo” 22.00 Hell’s Kitchen - Il diavolo amore (Avventura, 2006)
19.35 Garfield - Il Film gue Prepartita (Dir.) SP1 21.30 I maghi di Waverly DY
in cucina con Sergei Migizko. Regia
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21.00 Austin Powers (Diretta) SP3 nale sottotitoli italiano “Oscure trame” con Andy
21.00 The Aviator (Biografico,
in Goldmember 20.45 Calcio, UEFA Champions Glee “Cuore” F
2004) con Leonardo DiCa- Whitfield Real Time
Con Mike Myers SCC League Ottavi di finale, 21.55 Cybergirl DY
prio. Regia di M. Scorsese. 19.40 Gordon Ramsay:
21.00 Riccardo III gara di andata Milan - 21.55 N.C.I.S.: Los Angeles
23.45 LdB - Ladri di biciclette
Canale Italia cucine da incubo
Con Robert Downey Jr. C Arsenal (Diretta) SP1 “Risposte” FC
0.15 Non bussare alla mia porta 20.30 TG Canale Italia 20.40 Abito da sposa cercasi
21.00 Una vedova allegra... 21.00 Calcio, UEFA Champions 21.55 Prima tv Desperate
(Drammatico, 2005) con 20.50 TG Sport 21.10 Ma come ti vesti?
ma non troppo League 2011/2012 Ottavi Housewives “Who Can
Sam Shepard. Regia di 21.00 Cantando e Ballando 22.10 Tabatha Mani di Forbice
Con M. Pfeiffer MGM di finale, gara di andata Say What’s True?” FL Wim Wenders. 23.45 C’era una volta 23.05 School Mum Makeover
21.00 Glory Road - Vincere Zenit San Pietroburgo 22.00 Strike Back Project
cambia tutto - Benfica (Replica) SP3 Dawn - Senza regole
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21.00 Takers 21.15 Biliardo, Snooker Welsh
“Settimo episodio” SKU
22.00 Wonder Woman
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Con Matt Dillon SCM Open Giorno 3 (Dir.) ES “Andare” FR
21.00 Amori in città... e tra- 22.30 Rugby, Torneo Sei Nazioni 22.25 The Sleepover Club DY
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21.10 Che bella giornata 19.30 E.R. - Medici in prima parte” “Follia omicida - “Un video galeotto”
Con Checco Zalone SC1 DOCUMENTARI RAGAZZI linea “Maggie” con Noah seconda parte” 21.15 Another Cinderella Story
21.10 Mission: Impossible 2 Wyle 20.25 4400 “La nuova era” (Commedia, 2008) con
20.40 Speciale “Oscar Nomi- 20.05 Spongebob NCK
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nations 2012” C 20.05 I Simpson “Milhouse non
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Con D. Abatantuono SCC 20.55 Inventori della porta vive (aka abita) più qui” F
sion “Sul filo dell’errore” ternative” “Bebè in ar- 22.50 Mya Mag
22.50 S1m0ne accanto NGC 20.25 Adventure Time CN
“Il metodo socratico” rivo” con Matthew Perry “Speciale Smash”
Con Al Pacino C 21.00 American Guns D 20.30 Kung Fu Panda - Miti-
con Hugh Laurie 22.55 Human Target 23.05 Nip/Tuck “Rose & Raven
22.50 Selvaggio è il vento 21.00 Marijuana: che avventure NCK
23.00 House Story “Wilson” “Operazione oro” Rosenberg”
Con Anna Magnani MGM la vera storia THC 20.30 I Simpson “Intelligente &
22.50 The Shipping News 21.50 Antartica: spedizione super intelligente” F
Con Kevin Spacey SCP impossibile NGC 21.00 I pinguini
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Con Malù SCM Estremo D 21.05 Phineas & Ferb DY
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ES Eurosport HD NGC National Geo. HD
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22.20 Due fantagenitori NCK
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22.30 Virus Attack CN
FC Fox Crime HD SCF Cinema Family HD
THC The History Channel 23.15 American dad F
Serie A: nove squalificati dopo il 23° turno
Il giudice sportivo ha squalificato per una giornata nove
giocatori, dopo le gare della 23ª giornata: Konko (Lazio),
Radovanovic, Morganella e Porcari (Novara), Conti (Cagliari),
Kaladze, Mesto (Genoa), Kjaer (Roma) e Raimondi (Atalanta).
Rangers in amministrazione controllata
Gli scozzesi dei Rangers Glasgow entrano in amministrazione con-
trollata a causa dei 75 milioni di sterline di debiti. Inoltre, vengono
penalizzati di 10 punti, provvedimento che dà al Celtic il titolo nella
Liga Scozzese. I Rangers, secondi, scendono da 61 a 51 punti.
C. Carnevale: Inter fuori, Juve e Roma ok
Fiato sospeso al Torneo di Viareggio: cinque gare su 8 si decidono ai
rigori. Dopo i tempi regolamentari vanno ai quarti Roma (3-1 all’Ata-
lanta), Lazio (3-0 al Nordsjaelland) e Toro (2-0 al Genoa). Avanti dopo
i rigori Juve, Guaranì, Rapp. D, Fiorentina e Parma (Inter ko 5-2).

CHAMPIONS LEAGUE ALLE 20.45

Yes Milan, you can

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Al Meazza arriva l’Arsenal, i rossoneri temono il tabù ottavi: 3 ko su 3 con i club inglesi
Ma Allegri recupera Boateng a fianco di Ibra: corsa e genialità per sorprendere Wenger
::: FRANCESCO PERUGINI
MILANO

QQQ Non può aver dormito be-

ne Zlatan Ibrahimovic alla vigilia
di Milan-Arsenal. Stasera a San Si-
ro lo svedese ha l’ennesima occa-
sione per rovesciare il volto di una
carriera che lo vede grande cam-
pione nei tornei nazionali (i suoi
otto titoli consecutivi in giro per
l’Europa parlano da soli) e fanta-
sma nelle notti europee. E per
battere i suoi fantasmi britannici.
Se le squadre della Premier so-
no diventate tabù per il Milan solo
dal 2007 in poi - tre eliminazioni
consecutive negli ottavi contro
Arsenal, Manchester United e
Tottenham - per il povero Zlatan
sono ben sei le amarezze rime-
diate in carriera contro i perfidi al-
bionici. Un incubo che inizia nel
2001/02 con l’eliminazione
dell’Ajax nei preliminari di
Champions da parte del Celtic
(per Ibra due apparizioni dalla
panchina). Da allora in poi sono
quasi sempre gli inglesi a frustrare
i sogni di gloria europea dello sve-
dese: la prima volta è nel 2005 con
la Juve tritasassi (16 punti nel gi-
rone e Real Madrid ko negli otta-
vi) che si deve arrendere al Liver-
pool poi campione. I bianconeri
non riescono a sfruttare il buon 2-
1 dell’andata ad Anfield: a Torino
finisce solo 0-0 con tanti rimpian-
ti per un tiro da pochi passi che
Ibra spara incredibilmente alto. È
qui che l'Italia scopre il mal d'Eu-
ropa - e di Inghilterra - dello sve-
dese, ribadito l’anno dopo nei
quarti contro l’Arsenal. Si decide
tutto nell’andata a Londra: 2-0 e 4
in pagella per Zlatan.
Niente di meglio con la maglia
dell’Inter nel 2008: Materazzi si fa
espellere dopo pochi minuti a Li-
verpool e inguaia i nerazzurri, ma
Ibra non fa nulla per raddrizzarli
nemmeno al ritorno in casa (0-1).
L’occasione buona sembra esse-
re quella del 2009 contro il Man-
chester United, ma all’Old Traf-
ford è la traversa a fermare l’acuto
di Zlatan. L’ultima beffa british ri-
sale ad appena 12 mesi fa: dopo
l’1-0 di Crouch a San Siro, Ibra
trova il gol della speranza al 50’
del secondo tempo contro il Tot-
tenham, ma l’arbitro annulla per
una spinta. Le speranze dei tifosi
rossoneri si infrangono di fronte
all’ennesima figuraccia Cham-
pions di Ibra nel ritorno al White
Hart Lane.
«La Champions non è più
un’ossessione», dice Ibra per sfa-
tare la maledizione, mentre Mas-
similiano Allegri confida nella sua
rabbia per la sfida di stasera: «Zla-
tan non si arrende nemmeno
quando gioca le partitine. È sere-
no, è in ottimo stato di forma fisi-
co e psicologico: farà una grande
partita», assicura il tecnico rosso-
nero. Tenere palla e aspettare il
momento giusto: questo il piano
del Diavolo. «Sarà un passaggio di
turno complicato, ma possiamo
farcela», assicura Allegri, «dob-
biamo partire sapendo che ab-
biamo a disposizione 180’, senza
ripetere certi errori. Non ci espor-
remo ai loro contropiede perico-
losi come abbiamo fatto l’anno
scorso con il Tottenham».
Gli avversari hanno tante armi
- «non sono solo Van Persie e He-
nry (in panchina nonostante sia
all'ultima gara prima del ritorno
negli Usa)» - mentre il Milan è an-
cora un po’acciaccato. Ritornano
in campo Abbiati e Nesta, solo tra
i convocati Boateng e Pato (favo-
riti Emanuelson e Robinho). A
meno di sorprese: «Non hanno
ancora i 90 minuti nelle gambe»,
chiarisce Allegri, «difficilmente
partiranno dall’inizio, poi magari
stasera (ieri, ndr) cambio idea». E
magari Ibra deciderà di diventare
un grande bomber europeo.
APOEL SCONFITTO
Il Barça ne fa tre
e vince col Bayer
Oggi c’è Spalletti
LEVERKUSEN Il Barcellona
stenta nella Liga spagnola, ma
continua a segnare e vincere
in Champions League. Ieri se-
ra ha battuto, fuori casa
nell’andata degli ottavi di fi-
nale, i tedeschi del Bayern Le-
verkusen. Tre a uno il risultato
finale. Una doppietta dell’ex
PRESENTATO L’ADIDAS “MUNICH” Udinese, Alexis Sanchez e un
gol in chiusura di Leo Messi
Un pallone hanno consegnato la vittoria
ai catalani. Il Bayer aveva
da finale temporaneamente pareggia-
to con Kadlec, all’inizio del se-
MILANO Adidas ha pre- condo tempo. Nell’altro otta-
sentato il nuovissimo “Fi- vo il Lione, che giocava in ca-
nale Munich”, il pallone sa, ha battuto la vera sorpresa
che sarà utilizzato nella se- di questa Champions League:
conda fase della Cham- l’Apoel Nicosia per uno a zero,
pion League che si conclu- con gol di Lacazette. La prossi-
derà 19 maggio all’Allianz ma settimana il ritorno delle
Arena di Monaco. A diffe- due partite. Intanto oggi nel
renza delle ultime stagio- freddo polare di San Pietro-
ni, il pallone è già “sceso in burgo lo Zenit di Luciano
campo”fin da ieri sera per i Spalletti affronta i portoghesi
primi match degli ottavi. del Benfica. La squadra di
Fino a quest’anno, invece, Spalletti non gioca da novem-
la nuova sfera debuttava in bre e questo potrebbe essere
occasione della finalissi- uno svantaggio. Nel Benfica di
. ma. Jorge Jesus mancherà il cen-
trocampista Javi Garcia.
 SPORT
Offerta da 10 milioni
Capello riflette,
l’Anzhi aspetta
e pensa a Hiddink
IL MESE-VERITÀ
Juve e Conte alla prova dello stress
Alle 18.30 recupero a Parma, per i bianconeri sei gare in 26 giorni. Come il Milan
::: GAIA FRIGERIO
TORINO
QQQ Inaspettati, intensi e decisivi. I
26 giorni che aspettano la Juventus
sono arrivati senza previsioni e nel
momento più delicato del campio-
nato. In 26 giorni la Signora dovrà
giocare sei gare, come il Milan (che
però ha la Champions) di cui due re-
cuperi. Gran parte della responsabi-
lità per queste settimane fitte e senza
respiro ce l’ha il maltempo, la neve,
che ha fatto rinviare due match dei
bianconeri: una si recupera oggi a
Parma, mentre l’altra a Bologna il 7
marzo. Da oggi all’11 marzo la squa-
dra di Antonio Conte rischia tanto.
Una partita ogni tre giorni porta ad
un sovraccarico di sforzi fisici a cui la
Juve non è abituata da tempo. In
questa stagione, anzi, proprio il fatto
di poter preparare con calma tutte le
gare di campionato, era sempre stato
indicato come il punto a favore della
Vecchia Signora nei confronti del Mi-
lan. Ora invece gli impegni si fanno
fitti e proprio nel momento clou della
stagione vedremo se la Juve è attrez-
zata a sopportare (non solo fisica-
mente) un simile carico di impegni.
Sarà un banco di prova per tutti,
anche per quel Pirlo che da quando
ha lasciato la maglia del Milan per in-
dossare quella della Juve è tornato ad
essere protagonista. Merito anche di
ritmi più blandi che meglio si conci-
liano con i 33 anni del centrocampi-
sta. Ora con 26 giorni non stop anche
lui potrebbe appannarsi. Ultimo fat-
tore, per nulla trascurabile, è che nel
bel mezzo di questo tour de force c’è
lo scontro diretto Milan-Juve (25 feb-
braio): lì i bianconeri non potranno
sbagliare; per questo è importante
non perdere colpi e arrivarci con
punti di vantaggio in classifica.
Oggi si parte e il primo avversario è
il Parma. L’obiettivo è vincere per
tornare in testa e per proseguire il re-
cord d’imbattibilità di stagione. Con-
te analizza la situazione: «La caccia al
primato è uno stress positivo, vincere
ci fa stare bene. A volte ci riusciamo
altre no, ma il bisogno di vincere
dev’essere nel nostro Dna». Il tecnico
conferma il periodo importante: «es-
sendo nel girone di ritorno, ogni oc-
casione non sfruttata è persa». Nes-
Mercoledì 15 febbraio 2012 35
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
::: MILANO della società del Daghestan, (insieme ad
Eto’o) che si sta scontrando con il diret-
vece di ricevere una buonuscita da 1,8
milioni di euro), se saltassero fuori ac-
QQQ Che sia cominciata la telenovela tore generale Tkachenko, a cui piace di cordi precedenti le dimissioni. Davanti
Capello-Anzhi? Forse. Nelle ultime ore
pare sia giunta l’offerta del club russo
più l’olandese Guus Hiddink. L’allena-
tore friulano va con i piedi di piombo
a questa cautela di Capello, l’Anzhi ne
esce infastidito e per questo l’entourage
all’ex ct dell’Inghilterra Fabio Capello:
ingaggio da circa 10 milioni di euro netti
perché non vuole commettere passi fal-
si con la Federcalcio inglese. Una tratta-
di Kerimov ha cominciato a sponsoriz-
zare Hiddink. Nel frattempo la squadra
a stagione. Il tecnico italiano starebbe tiva sul suo contratto (originariamente è stata affidata ad Andry Gordeev, assi-
riflettendo, ma non sembra esserci an- in scadenza a giugno) è appena stata stito da Roberto Carlos nel ruolo di gio-
cora una svolta. Il principale sponsor di aperta. Il rischio sarebbe quello di ve- catore-allenatore, per il ritiro in Turchia.
Capello è il miliardario Kerimov, patron dersi costretto a pagare una penale (in- Il campionato russo riparte il 3 marzo.
Valzer degli allenatori
Mou senza clausola
libera Villas Boas
per la panca dell’Inter
André Villas Boas, 34 anni Ap
::: TOMMASO LORENZINI
MILANO
QQQ Le critiche del dopo-Novara hanno punto sul
vivo Massimo Moratti che ieri ha voluto dire la sua sul
momento no dell’Inter: «Le mie sensazioni? Quelle di
chi capisce che bisogna fare qualcosa in più e spera
che i giocatori abbiano le risorse per farlo. Sono con-
vinto che a questa squadra si possa dare ancora fidu-
Il mister juventino Antonio Conte, dietro Alex Del Piero LaPresse cia». Nessuna signora impellicciata, stavolta, davanti
agli uffici della Saras, dove il patron si è concesso ai
taccuini, conscio che tenere le distanze con i sosteni-
suna indicazione tattica sul match di l’inseguitrice numero uno, il Milan. tori sarebbe controproducente: «La gente è libera di
oggi (18.30, Skysport 3, M.Premium) : Di positivo c’è l’infermeria quasi esprimersi. Qualcuno non aspettava altro, qualcuno
«Sono più importanti l’atteggiamen- vuota. Solo Pepe è in forse, oggi par- fa un po’ di scena. Stimoli dalla contestazione? No,
to, la voglia e la determinazione. Sia tirà dalla panchina. Nel frattempo, specie sul calciomercato quella ha un effetto contra-
Vidal che Marchisio domani (oggi, giunge voce da Parma che il Tardini è rio. Lo stimolo viene dalla voglia di far bene. E poi cre-
ndr) giocheranno alla grande», con- quasi pronto. Campo e spalti sono li- do che avessero paura che in questo momento potes-
clude. Sabato sera a Torino c’è il Ca- beri e oggi è previsto sole. Almeno il simo vendere Sneijder, ad esempio, o cose di questo
tania, e poi una settimana intera per tempo non dà ulteriori preoccupa- genere. Certo non sono contento».
concentrarsi sul big match contro zioni. Per ora. Neanche dell’intervista di Gasperini alla Gazzetta:
«È stata fatta al momento giusto, di gran classe». Frec-
cia risponde a freccia, mentre per l’attuale mister Ra-
L’ALTRO RECUPERO nieri «è confermata la fiducia». Ma fino a giugno. Per-
ché i venti di cambiamento già soffiano e si intreccia-
Atalanta-Genoa in cerca di ossigeno no al solito Josè Mourinho per finire con André Villas
Boas. Ecco il possibile domino. Secondo sport.es, lo
Special potrebbe lasciare il Real a fine stagione senza
BERGAMO Reagire, crederci, lavorare. Lo pretende Marino, ma è richiesto pagare penale se dovesse trasferirsi a un club inglese
anchedaColantuono. Atalanta-Genoa(18.30,Sky,M.Premium, rec.21°tur- (ma i madrileni dicono che in caso di divorzio dovrà
no) è una lotta per tornare a respirare. Il Genoa è reduce dal ko a Catania (4-0) sborsare 20 milioni). E quel club sarebbe proprio il
e ora Pasquale Marino vuole una risposta: «Dobbiamo reagire, dipende da Chelsea di Abramovich, che libererebbe gratis Villas
noi, più che dagli avversari. In trasferta non ci siamo. È una questione di testa Boas per i nerazzurri, al quale è stato vicinissimo do-
che dobbiamo risolvere, occorre avere un approccio agonistico diverso». po l’addio di Leo. Il presidente del Porto, Pinto da Co-
Continua il tecnico rossoblu: «Non possiamo nasconderci dietro agli alibi, sta, sostiene che Moratti farebbe la scelta giusta, an-
dobbiamo reagire coi fatti e con ferocia agonistica, non con le parole». Ma an- che in ottica ringiovanimento della rosa. Del resto,
che a Bergamo l’atmosfera non è delle migliori. I nerazzurri non vincono in l’esperienza con i Dragões si è basata proprio su un
casa dal 21 dicembre (4-1 al Cesena) e Denis non segna più. Colantuono la- nucleo di giovani, regalando al pupillo di Mou soddi-
menta un po’troppe sviste arbitrali ai danni dell’Atalanta, «meritiamo rispet- sfazioni inversamente proporzionali al Chelsea dei
to» dice. Del Genoa non si fida, Palacio è l’uomo da temere. Il tecnico potreb- senatori. E a Milano ritroverebbe quel Guarin che ha
be tornare al 4-4-2 con Brighi a centrocampo e in attacco Denis-Gabbiadini. contribuito a far diventare grande.
36 Mercoledì 15 febbraio 2012
[SAN VALENTINO] [MONZA]
I NUMERI DI IERI
Festa gay al Pirellone ::: 7 Persone arrestate ::: 72 sfilate alla Settimana della Moda Brianza controcorrente
::: 46 Borseggi ::: 137 collezioni da presentare
e Formigoni si imbuca ::: 11 Furti d’auto ::: 2000 giornalisti da tutto il mondo
Presto 28 mila assunti
TIZIANA LAPELOSA a pagina 41 ::: 3 Truffe ::: 7 giorni in passerella LAURA MARINARO a pagina 42

Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: milanocronaca@liberoquotidiano.it; Pubblicità: PUBLIKOMPASS SPA, Via Winckelmann 1, 20146 Milano; Tel. 02.24424611 - Fax 02.24424490

Pisapia ammutolito

Un vigile spara, la sinistra li processa tutti

Indagato per omicidio volontario l’agente che ha ucciso un clandestino. E Sel strilla: via le pistole alla polizia locale
::: LA MINETTI CANCELLA IL PELLEGRINAGGIO
QQQ Due sparatorie in due setti-
mane, un vigile morto e un altro
Ghisa sotto accusa accusatodi omicidiovolontarioin
trenta giorni. Il mese nero della

A PALAZZO MARINO polizia locale finisce, per il mo-

È GIÀ INIZIATA
LA CORSA AL DISARMO
::: LORENZO MOTTOLA
QQQ A Palazzo Marino è iniziata la corsa al di-
sarmo. Mentre Giuliano Pisapia cerca le paro-
le giuste per spiegare che uno dei suoi vigili ha
freddato un clandestino, la sinistra radicale ha
già portato lo scontro su un piano completa-
mente diverso. A processo non c’è più un
agente della polizia municipale accussato di
omicidio, ma tutto il corpo. Il colpevole a
quanto pare è la pistola che ha sparato, non chi
ha premuto il grilletto. E quindi, ci spiegava ieri
il consigliere di Sel Mirko Mazzali, bisogna im-
mediatamente riportare i ghisa all’antico, spe-
dirli a fare le multe, lasciarli dirigere il traffico.
È qui che il ragionamento si inceppa. To-
gliere ai vigili i loro compiti di ordine pubblico
(senza neanche provare ad addestrarli me-
glio) significa rinunciare a una risorsa e ai soldi
investiti per sfruttarla in questi anni. Senza
un’arma, ogni agente sarà legittimato a girarsi
dall’altra parte al primo pericolo. Nessuno al
mondo si sognerebbe di andare a sgomberare
un campo rom o a eseguire un arresto sapen-
do di poter rispondere solo a mani nude. Per
questi lavori resteranno solo polizia e carabi-
nieri, ma difficilmente sarà sufficiente. A so-
stenerlo non siamo noi, ma lo stesso Giuliano
Pisapia. Era stato il sindaco il primo a lamen-
tarsi con il ministero della Difesa quando ave-
va deciso di togliere i militari dalle strade di
Milano. L’avvocato vendoliano aveva parlato
di «vendetta politica» da parte di Ignazio La
Russa, ben sapendo di aver bisogno, se non
delle pattuglie a piedi, almeno dei presidi che
sgravavano poliziotti e carabinieri da compiti
banali come presidiare consolati e stazioni.
L’alternativa, d’altra parte, è una sola: reati
in aumento. Un problema che i cittadini sen-
tono, ma che il centrosinistra fatica terribil-
mente ad affrontare. L’ennesima prova del to-
tale distacco tra la mentalità dei dirigenti dei
partiti che governano oggi la città e i loro go-
vernati.
. sceriffi»
«Rinuncio a Lourdes
E avevo pagato io»
QQQ La polemica segue come
un’ombra la giovane consigliera Nico-
le Minetti. Persino il suo viaggio a Lour-
des ha alimentato voci circa un’inter-
cessione dell’Opera Romana pellegri-
naggi, che secondo quanto riportato
da alcuni articoli diffusi sul web avreb-
be deciso di pagarle il viaggio. Questa
volta, però, la bella Nicole produce
tanto di documenti per cancellare ogni
dubbio. Il blitz (in giornata) per assiste-
re all’anniversario dell’apparizione
della vergine «me lo sono pagato io». Il
costo: trecentoquaranta euro, versati
sul conto di una normalissima compa-
gnia di viaggi. Senza misteri
A pagina 41
La polemica su Céline
Boeri accusa di truffa se stesso
QQQ Un’altra gaffe per Boeri, stavolta sulla Sor-
mani. La presentazione nella sala eventi della bi-
blioteca comunale di un saggio su «Bagatelle per
un massacro» di Céline (un pamphlet molto conte-
stato per i suoi contenuti antisemiti) ha fatto per-
dere le staffe all’assessore alla cultura. Sulla sua pa-
gina Facebook ha parlato di «truffa» perché la lo-
candina dell’invito riportava stampato: «L’asses-
sore Boeri ha il piacere di invitarla alla presentazio-
ne del libro». Formula di rito che viene sempre uti-
lizzata per gli eventi degli enti comunali come la
Sormani. Ma l’assessore alla cultura non lo sapeva
e ha accusato di truffa gli organizzatori dell’evento.
MICHELA RAVALICO a pagina 40
mento, con il silenzio del sindaco
Giuliano Pisapia. Così lesto
nell’accorrere in Bovisa accanto al
cadavere di Nicolò Savarino, così
rapido nell’eclissarsi dopo l’ulti-
ma tragedia che sconvolge Mila-
no. Il sindaco ha atteso ventisette
ore prima di emanare un comuni-
cato intriso di freddezza: «Il fatto
mi ha colpito profondamente.
Piena fiducia nella magistratura,
mi auguro che possa accertare la
reali dinamica dei fatti in tempi
brevi». A sinistra, nel mirino fini-
sce il senso stesso dei vigili urbani:
«Va fatta chiarezza al più presto
sulle funzioni» dice Mirko Mazza-
li, presidente della commissione
Sicurezza (Sel). «Per me i compiti
di ordine pubblico devono essere
riservati a polizia e carabinieri. Se
pensiamo che la loro funzione
preminente sia quella del vigile di
quartiere allora bisogna pensare
anche a limitarne le armi». Luca
Gibillini: «Ha ragione chi dice che i
vigili devono smettere di fare gli
COSTA-GARZILLO a pagina 38-39
Fuori dal vaso
«Non sono affatto soddisfatto di
come va il consiglio comunale,
non sta per niente dando il meglio
di sé, dopo di che sarò soddisfatto
della conclusione sulla Sogemi,
quello sì, se l'accordo sarà appro-
vato».
FRANCO D’ALFONSO
ASSESSORE AL COMMERCIO
Per la serie: il consiglio comunale
funziona solo se fa ciò che dico io.

Innamorato nei guai

Dipinge un cuore in strada per la fidanzata, denunciato
::: ANTONIO BELLINI
QQQ Voleva lasciare un segno del
proprio amore con una scritta da-
vanti al portone della fidanzata:
«Something special» (qualcosa di
speciale) con un grosso cuore nero e
argento. Invece un milanese di 20
anni è tornato a casa con una de-
nuncia per imbrattamento.
Attorno all’una di ieri, il giovane
armato di bombolette spray si è
presentato al numero 7 di via La
Malfa con un gruppo di amici. Prese
le misure per la scritta ha iniziato la
sua opera d’arte, un regalo per San
Valentino. Il gesto d’amore non ha
però intenerito un vicino affacciato
alla finestra che ha subito chiamato
il 113. Qualche minuto dopo una
volante della polizia è arrivata sul
posto, ma l’unica cosa che ha trova-
to è stata la frase sul marciapiede.
Gli agenti hanno fermato i ragazzi
mentre si allontanavano a bordo di
un autobus di linea.
Qualcuno è riuscito a scappare
ma il poeta della bomboletta è finito
in questura per la denuncia. «È as-
surdo», dichiara il presidente del
Codacons, Marco Maria Donzelli.
«Se non ha imbrattato edifici, ma un
marciapiede, con una semplice
scritta, allora è illogico. Applicando
lo stesso criterio, infatti, dovremmo
denunciare tutti gli organizzatori di
manifestazioni famose. Perché non
denunciare anche chi, durante il Gi-
ro d’Italia, scrive frasi sulle strade?».
38 Mercoledì 15 febbraio 2012
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
Pisapia: fiducia nella magistratura
La sinistra attacca
«Via le armi ai vigili»
Mazzali (Sel): togliere i compiti di ordine pubblico
IL GIALLO
Sgozzato in auto
Per gli inquirenti
sarebbe suicidio
[s. gar.] La morte di Cesare
Mori resta un mistero. Lunedì
la Polfer di Lambrate l’ha tro-
vato in via Casasco in una
Ford Fusion con la giugulare
recisa da due profonde coltel-
late. Il pensionato di 67 anni
era disteso tra i sedili anterio-
ri e posteriori, con spago lega-
to attorno alla testa e uno
straccio in bocca. Tutto fa
pensare che si tratti di omici-
dio, ma gli agenti della Mobile
guidati da Alessandro Giulia-
no, non escludono il suicidio:
l’arma del delitto, un coltello
dalla lama di 18 centimetri ri-
trovato sotto al viso, arrive-
rebbe dalla sua cucina; inol-
tre Mori ha sofferto per anni
di problemi psichici che lo
hanno costretto a diversi rico-
veri. A confermare il suo deli-
cato stato di salute mentale è
la figlia che vive in Germania.
LA DIFESA
Ghisa ucciso
«Nicolic 17enne
Ecco i certificati»
Trecento pagine di documen-
ti, tra cui il certificato di nasci-
ta originale recuperato dalla
mamma, per dimostrare che il
giovane arrestato per l’omici-
dio del vigile Nicolò Savarino si
chiama Remi Nicolic ed è mi-
norenne, essendo nato in car-
cere a Parigi il 15 maggio 1994.
Le ha depositate l’avvocato
David Russo all’esito di
un’ampia indagine difensiva
che si è avvalsa della collabo-
razione di tre consulenti, pres-
so il tribunale del Riesame a
cui ha chiesto di annullare
dell’ordinanza di custodia
cautelare del gip Giuseppe Va-
nore a carico dell’suo assistito,
sostenendo che la competenza
dell’inchiesta è del tribunale e
della procura per i minorenni.
L’udienza è fissata per stamat-
tina alle 10.30.
::: MASSIMO COSTA
QQQ Due sparatorie in due
settimane, un vigile morto e un
altro accusato di omicidio vo-
lontario in trenta giorni. Il mese
nero della polizia locale finisce
con Giuliano Pisapia che atten-
de ventisette ore per rinnovare
la fiducia ai suoi agenti. Così le-
sto nell’accorrere in Bovisa ac-
canto al cadavere di Nicolò Sa-
varino, così rapido nell’eclissar-
si dal teatro pubblico dell’ulti-
ma tragedia che sconvolge Mi-
lano. Lunedì pomeriggio il co-
mandante della polizia locale
Tullio Mastrangelo già due ore
dopo lo sparo si era speso pub-
blicamente per il suo uomo. «È
stato minacciato con una pisto-
la, la vittima ha coperto la linea
di tiro». Il sindaco, al contrario,
ieri sera ha emesso un comuni-
cato intriso di freddezza: «Il fat-
to mi ha colpito profondamen-
te. Piena fiducia nella magistra-
tura, mi auguro che possa ac-
certare la reali dinamica dei fat-
ti in tempi brevi».
A sinistra, nel mirino finisce il
ruolo stesso dei vigili urbani:
«Va fatta chiarezza al più presto
sulle funzioni» dice Mirko Maz-
zali, presidente della commis-
sione Sicurezza (Sel). «Per me i
compiti di ordine pubblico de-
vono essere riservati a polizia e
carabinieri. Se pensiamo che la
loro funzione preminente sia
quella del vigile di quartiere,
cioè l’occhio dell’amministra-
zione sul territorio, allora biso-
gna pensare anche a limitarne
le armi». Il suo compagno di
partito, Luca Gibillini, sintetiz-
za così il pensiero della sinistra
radicale: «Ha ragione chi dice
che i vigili devono smettere di
fare gli sceriffi». La svolta aran-
cione, nonostante la riconfer-
ma di Mastrangelo, ha aperto
un lungo periodo di incertezza:
il potenziamento dei vigili di
quartiere, un cavallo di batta-
glia di Pisapia, è stato ridotto da
280 a 130 uomini e non partirà
prima di aprile. I sindacati del
corpo mugugnano, l’opposi-
Su Facebook solidarietà dagli amici
Un fucile giocattolo scatena il fango: «Inquietante»
QQQ Il giubbotto blu, i pantaloni mi-
litari, gli occhiali scuri. In mano un fu-
cile finto, di quelli che si imbracciano
nei giochi di squadra che simulano le
tattiche militari.
La fotografia pubblicata da Ales-
sandro Amigoni sul suo profilo Face-
book ha scatenato le ironie e il ghigno
di chi ha già scritto nei suoi confronti
la sentenza di colpevolezza. Sul web
c’è chi definisce il suo profilo «inquie-
tante», chi parla di «vigile sceriffo».
Come se quello di sparare fosse un
chiodo fisso. Ieri Gian Piero Bianco-
lella, legale dell’agente trentaseienne,
si è rammaricato della diffusione del-
lo scatto prelevato da internet: «Mi di-
spiace per la pubblicazione delle foto
prese dal suo profilo su Fabebook,
perché l’impressione che ho avuto io
“
Q «Ale ti
conosco troppo
bene e so che hai
fatto la cosa
giusta... Ti sono
vicino e sono
disposto a fare
qualsiasi cosa per
aiutarti. Un
abbraccio
fraterno».
MIRKO G.
Q «Possibile che
uno debba fare la
fine di Nicolò
Savarino per
essere creduto,
altrimenti viene
condannato a
priori?».
. GIUSEPPE L.
zione protesta. «Mai in vent’an-
ni si era vista un’emergenza si-
mile» attacca Riccardo De Co-
rato (Pdl), «la giunta ha disatti-
vato tutti i presidi di sicurezza. I
vigili sono armati da 150 anni,
pensare di togliere la pistola e il
manganello sarebbe assurdo».
Nella maggioranza, però, si
chiede di tornare indietro: più
multe in strada e meno nuclei
speciali. Amigoni era un mem-
bro del nucleo anticontraffa-
zione, lavorava in borghese al
momento della chiamata dalla
centrale. «La presenza di vigili
in borghese può generare degli
equivoci» aggiunge Mazzali.
«La riorganizzazione è com-
plessa. Alcuni nuclei, come
quelli dei cantieri e della sicu-
rezza sul lavoro, hanno invece
La foto di Amigoni - Facebook
CRONACA
EMERGENZA
Il sindaco Pisapia insieme al co-
mandante dei ghisa Tullio Mastran-
gelo sul luogo della morte
dell’agente Nicolò Savarino, avve-
nuta il 13 gennaio. Fotogramma
una loro utilità». La distinzione dente che ci sia una escalation
di fondo, per l’avvocato di Sel è di violenza, la giunta non ha
chiara: «Sono garantista, ma preso una direzione chiara sul-
dai primi elementi mi sembra la sicurezza». Perfino Mariolina
che il vigile abbia fatto male a Moioli, al solito pacata, sbotta:
sparare. Se vogliamo che fac- «Francamente non capisco
ciano i poliziotti bisogna adde- quali strategie sulla sicurezza
strarli adeguatamente. Altri- questa giunta di dilettanti vo-
menti, ed è quello che penso, glia mettere in atto». Forse con i
vano tolti i compiti di ordine 430 militari a presidio delle pe-
pubblico e ripensato l’utilizzo riferie si poteva continuare a li-
delle armi». berare altre forze dell’ordine sul
La Lega, con l’assessore alla territorio; forse il periodo nero è
Sicurezza Stefano Bolognini, ri- solo il frutto di sfortunate ca-
corda che la legge regionale as- sualità. Il Suv, un’auto che non
segna alla polizia municipale i si ferma all’alt. Il capogruppo
compiti di polizia propri della Pd Carmela Rozza invoca un
altre forze dell’ordine: «I vigili «maggior coordinamento tra i
concorrono con le forze dell’or- vigili e le forze di polizia. A Mi-
dine altre alla sicurezza del ter- lano servono più poliziotti, bi-
ritorio. I banditi, se armati, pos- sogna fare di tutto per ottenere
sono sparare a chiunque. È evi- nuovi agenti».
quella di tanti colleghi che non hanno
avuto la fortuna di conoscerti ma che
sanno che ciascuno di noi, nella con-
dizione in cui ti sei trovato, avrebbero
da un punto di vista umano, anzi ose- fatto, loro malgrado, la stessa cosa».
rei dire paterno perché ha solo tren- Chi lo conosce parla di un uomo af-
tasei anni è diversa. L’impressione franto e talmente sconvolto da non
che mi sono fatto di lui è che non è un riuscire a parlare. «Noi vigili siamo
Rambo». Proprio nello spazio virtuale sempre l’anello debole delle forze
aperto da Alessandro piovono mes- dell’ordine» ripete Daniele Vincini,
saggi di solidarietà. Carlo, un collega, del sindacato Sulpm. «Ora dobbiamo
si indigna per la strumentalizzazione: fornire una tutela legale e un suppor-
«Vorrei capire chi ha dato alla stampa to psicologico all’agente». Vincini usa
la foto del nostro collega con il fucile le stesse parole del legale di Alessan-
in mano, quasi per definirlo un san- dro: «Non siamo dei rambo, si è trat-
guinario... Possono scrivere e pubbli- tata di una tragedia». Proprio il Sulpm
care qualsiasi cosa. Io ti ho conosciu- è la sigla più critica nei confronti della
to e sono dalla tua parte!». Altri com- riorganizzazione del corpo municipa-
menti in ordine sparso: «Ale, carissi- le prevista dall’assessore alla Sicurez-
mo amico ed ex compagno di scuola, za Marco Granelli: «Servono più ga-
io sono dalla tua parte!». «Coraggio». ranzie sulla sicurezza degli agenti. Se
«Il nucleo è con te, senza se e senza ci tolgono le armi, saremo noi i primi
ma». Le parole di Sigismondo sono a riconsegnare anche la divisa».
sofferte: «Tutta la mia solidarietà, e M. COS.
 CRONACA
La sparatoria di Crescenzago
L’agente indagato per omicidio volontario
Dubbi sulla pistola puntata contro Amigoni. Ascoltati i tre colleghi. La perizia: vittima colpita alla schiena
::: SALVATORE GARZILLO
QQQ Si aggrava la posizione di Ales-
sandro Amigoni, il vigile di 36 anni che
lunedì ha ucciso un cileno di 29 al ter-
mine di un inseguimento al Parco
Lambro. L’iniziale imputazione di ec-
cesso colposo di legittima difesa ha la-
sciato ora il posto all’accusa di omici-
dio volontario con dolo eventuale, che
prevede l’accettazione del rischio
dell’evento da parte della persona che
agisce. Determinante sarebbe stato il
racconto dei tre colleghi presenti alla
sparatoria, ascoltati durante un inter-
rogatorio fiume durato fino a tarda
notte. Non è più così sicuro che il com-
plice di Marcelo Valentino Gomez Cor-
tes, clandestino pregiudicato per reati
contro il patrimonio e già ospite dei
carceri italiani, abbia «puntato l’arma
verso l’agente», come raccontato dal
comandante Tullio Mastrangelo.
Durante una prima ricostruzione
della dinamica, il capo dei vigili ha det-
to che «Cortes si è spostato verso la
traiettoria del proiettile ed è stato col-
pito all’addome per errore. Il colpo era
diretto al complice». Cortes è stato col-
pito all’emitorace sinistro e ha due fori,
uno al petto e l’altro all’altezza della
schiena. Solo l’autopsia, prevista gio-
vedì, potrà chiarire se si tratta dei segni
di entrata e uscita della pallottola o di
due distinte ferite. A insinuare il dub-
bio è un presunto testimone oculare,
che ieri ai microfoni di Tgcom24 ha
detto di aver assistito alla scena e di
aver sentito due distinti colpi di pistola.
Non solo, l’uomo dice di essere sicuro
di aver visto i due fuggitivi disarmati e
di averli visti chiedere pietà agli agenti.
In attesa che venga ascoltato dal pm
Roberto Pellicano, gli investigatori
stanno visionando le immagini delle
I sindacati
«Niente tutela legale
I nostri avvocati
ce li paghiamo noi»
LA RICOSTRUZIONE
Gli inquirenti stanno cercando di ri-
costruire la dinamica per accertare le
responsabilità del vigile Fotogr.
telecamere del Parco Lambro nella
speranza di trovare elementi utili
all’individuazione del complice spari-
to. Le indagini sono seguite anche dal
procuratore della Repubblica di Mila-
no Edmondo Bruti Liberati, che dopo
aver comunicato il capo d’imputazio-
ne, ha chiarito che non sono state di-
sposte misure cautelari (non c’è peri-
colo di fuga) e che la decisione è un atto
dovuto anche a garanzia del difensore.
Sono ancora tanti i punti da chiarire,
a partire dalla distanza ravvicinata e
dallo sparo ad altezza uomo che se-
condo Pellicano potrebbe aver colpito
il 29enne alle spalle. «Malgrado il colpo
alla schiena, può essere sostenuta per-
lomeno la legittima difesa putativa, va-
le a dire che il vigile ha comunque per-
cepito una situazione di pericolo»,
spiega il legale di Amigoni, Gian Piero
Biancolella. In merito alla dinamica ha
poi precisato che arrivati al Parco Lam-
bro sono «tutti scesi» e che il vigile in-
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
dagato «era il primo della fila». Domani
verrà nominato un consulente balisti-
co per ricostruire la traiettoria del
proiettile e chiarire la posizione dei
presenti. Agli atti parteciperà l’avvoca-
to Corrado Limentani nominato dalla
famiglia di Cortes (la moglie e i bambi-
ni di 5 e 7 anni), e il legale di Amigoni.
Intanto, per il vigile è scattato il pri-
mo provvedimento: trasferimento dal
reparto abusivismo commerciale a un
incarico amministrativo che non pre-
vede l’uso di arimi. Viene così elimina-
ta la reiterazione del reato.
Mercoledì 15 febbraio 2012 39
QQQ «Amigoni dovrà pagarsi l’avvocato di tasca
propria, anche se si è solo difeso». A parlare è Giu-
seppe Falanga, portavoce del sindacato autono-
mo della Polizia Locale (Siapol). «La questione
della tutela legale è stata sollevata a tutti i livelli
moltissime ma restiamo ancora inascoltati. Cer-
to, l’assistenza legale è prevista dal contratto ma è
sospesa. Solo alla fine del percorso giudiziario
l’agentepuòchiedereun rimborsodituttelespe-
se sopportate». Questo solo in caso di innocenza.
«Altrimenti le spese sono a carico dell’imputato».
Nella circolare del 15 febbraio 2010 circa il pa-
trocinio legale, si legge: «L’ente, ove si verifichi
l’apertura di un procedimento di responsabilità
civile o penale nei confronti di un suo dipendente
per fatti o atti direttamente connessi all’espleta-
mento del servizio assumerà a proprio carico
ogni onere di difesa sin dall’apertura del procedi-
mento, facendo assistere il dipendente da un le-
gale. In caso di sentenza di condanna esecutiva
per fatti commessi con dolo o colpa grave, l’ente
ripeterà dal dipendente tutti gli oneri sostenuti
per la sua difesa».
Per questo, per aiutare economicamente il col-
lega, è stato aperto un conto corrente. Una collet-
ta necessaria tra chi ha «una busta paga parago-
nabile a quella di un impiegato comunale». No-
nostante il cambio di colori a Palazzo Marino, Fa-
langa non registra cambiamenti, anzi lamenta
un’assenza importante di forze di polizia sul ter-
ritorio: «Ma vi rendete conto che andiamo in giro
in uniforme, armati, con compiti anche di sicu-
rezza e non abbiamo un ruolo e uno status preci-
so da questo punto di vista?».
S. GAR.
 40 Mercoledì 15 febbraio 2012
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
Autori scomodi
Autogol di Boeri
Accusa di truffa
la «sua» Sormani
La presentazione di un libro su Céline
fa perdere le staffe all’assessore su Fcb
::: MICHELA RAVALICO
QQQ Boeri ha perso le staffe. E ora ri-
schia di essere querelato. Per una
sciocchezza. Se non fosse che di mezzo
c’è una rilettura delle «Bagatelle pour
un massacre di Celine», un pamphlet
in cui vengono aspramente criticati gli
ebrei (e che costerà all’autore francese
pesanti accuse di antisemitismo), i toni
sarebbero stati certamente meno ac-
cesi. Ma Celine è autore maledetto, di-
vide da sempre, e la sua maledizione ri-
schia di cadere anche sul capo dell’as-
sessore alla cultura di Milano.
I fatti: il 16 febbraio alla Sormani Ric-
cardo De Benedetti, giornalista di Av-
venire e autore di «Celine, e il caso delle
Bagatelle» presenterà il suo libro. Per
promuoverlo su Facebook, l’autore ha
chiesto a Gian Paolo Serino, direttore
della rivista Satisfiction, di creare un
gruppo sull’evento. E proprio nel mon-
do virtuale della rete va in scena la pe-
sante gaffe di Boeri.
Nell’invito della Sormani c’è scritto
che «l’assessore Stefano Boeri ha il pia-
cere di invitarla alla presentazione del
libro ecc ecc.». Formula di rito, si dirà.
Nulla di tutto questo, per l’assessore,
che sulla sua bacheca di Facebook, re-
plica: è una truffa. E scrive: «Gira in rete
una truffa relativa ad una mia presenza
e ad un patrocinio del Comune alla
presentazione di un libro su Celine in
Sormani. Attenzione, questo annun-
cio è un falso, non c’è nessun patroci-
nio e alla presentazione non è mai stata
prevista né programmata la mia pre-
senza». Seguono i commenti dei fan di
Boeri, come Artemisia che scrive «Beh,
non avevo dubbi. Boeri che presenta
un libro su nazifascista Celine è pro-
prio una bufala». Oppure un tale Ro-
berto, che scrive «l’autore del libro non
è militante di Forza Nuova o simili?».
Peccato che l’autore sia un “normalis-
simo” giornalista di Avvenire, che tra
l’altro tiene a sottolineare che il libro è
ipercritico con Céline «anzi smonto la
leggende destrorsa della censura...».
Boeri fa bene a precisare che lui non
sarà all’evento, ma perché parlare di
truffa? In ballo c’è la presentazione di
un libro, su un autore scomodo finché
si vuole, ma ospitato e promosso da
una bibliotecacome laSormani, lapri-
ma bliblioteca pubblica della città e di
proprietà del Comune. Tra l’altro basta
sbirciare il sito del Comune per accor-
gersi che la frase «l’assessore ha il pia-
cere di invitarla» è stampata in capo a
tutti gli inviti e veniva utilizzata anche
con il precedente assessore, Massimi-
liano Finazzer Flory. Insomma, o Boeri
è cascato nella trappola di qualcuno
COLPO DI TESTA
Stefano Boeri va in tilt per una pre-
sentazione di un libro di Celine alla
Sormani. Fotogramma
che voleva provocare, e creare notizia
su un evento che sennò sarebbe passa-
to in sordina, oppure l’assessore ha
esagerato e dovrebbe chiedere scusa.
In serata, sempre sulla sua bacheca
Fcb, l’assessore ha cercato di riparare,
rimangiandosi quanto scritto la matti-
na: «A prescindere da qualsivoglia giu-
dizio sul libro in questione, confermo
di non aver mai dato la mia disponibi-
lità a partecipare alla presentazione del
libro. Il biglietto di invito - di cui è circo-
lata anche una versione parziale (che
ho inteso dunque come un falso) - è
una formula di rito che la Sormani uti-
lizza per gli eventi nella Sala del Gre-
chetto, la cui programmazione è la-
sciata alla competenza dei responsabi-
li della Biblioteca». Altro che truffa, l’as-
sessore ha preso un abbaglio. A questo
punto il modo migliore per chiudere la
polemica sarebbe che Boeri parteci-
passe all’evento. De Benedetti glielo ha
chiesto pubblicamente. Vedremo.
CRONACA
Cultura arancione
Dario Fo, la mostra
a Palazzo Reale
prodotta dal Comune
QQQ E’ la novità di quest’anno della stagione
culturale milanese. Il Comune riprende a produr-
re mostre in proprio. Nonostante un budget scar-
nissimo, solo 800 mila euro (di cui 300 mila vanno
in servizi come il personale, la luce, il riscalda-
mento, le pulizie), l’assessore alla cultura Stefano
Boeri ha voluto imprimere una svolta. Perché se è
il Comune a decidere, allora l’offerta sarà miglio-
re. Più pura, non condizionata dalle scelte com-
merciali degli sponsor. «Sono vent’anni che il Co-
mune non produce più autonomamente una
mostra - ha spiegato Boeri alla presentazione del-
la stagione - un cambio di passo importante che
segna una forte discontinuità con il passato, non
solo recente, della produzione culturale a Mila-
no». La rottura con le giunte Formentini, Albertini
Moratti non poteva essere più netta.
Tra gli autori che il Comune ha deciso di pro-
muovere con i soldi del contribuente ce n’è uno
che certo non aveva bisogno di essere patrocina-
to. Almeno se si crede che i soldi pubblici vadano
spesi per promuovere iniziative nuove, giovani
autori, artisti, progetti innovativi. Parliamo di Da-
rio Fo. L’attore e premio Nobel, che si era anche
candidato come sindaco a Milano contro la Mo-
ratti nel 2006, da marzo a giugno sarà padrone di
casa a Palazzo Reale. Oltre a esporre i suoi quadri,
sarà possibile osservarlo al lavoro, nel suo atelier,
mentre crea le ultime opere. Il “maestro” - come
lo chiamano gli addetti ai lavori - parteciperà an-
che a una serie di incontri lezioni col pubblico. La
mostra è coprodotta dal Comune assiema a uno
sponsor, che non è stato ancora reso noto. Le al-
tre esposizioni completamente prodotte dal Co-
mune sono la mostra sugli anni 70 (“Addio anni
70. Arte a Milano”), quella del Bramantino, Me-
dardo Rosso e Tecnica Mista, al museo del 900.
Tutte queste ha senso che siano prodotte dal Co-
mune perché valorizzano il patrimonio comuna-
le. Come quella di Tecnica Mista del Museo del
900, che ripesca una trentina di opere rimaste se-
polte nei magazzini da anni. Dario Fo, la mostra,
se la poteva anche organizzare con uno sponsor,
senza chiedere soldi ai milanesi.
M.RAV.
 LOMBARDIA
Un San Valentino «diverso»
Festa gay al Pirellone
e Formigoni si imbuca
Il politico interviene ma non abbocca alla provocazione
::: TIZIANA LAPELOSA
QQQ Alla fine il bacio gay c’è sta-
to sotto il cielo del Pirellone. Ma
anche sotto gli occhi del presi-
dente della Regione Lombardia,
che per San Valentino ha invitato
tutti gli innamorati della città a
«dirsi di sì e a ridirsi di sì» al 39esi-
mo piano del palazzo della Regio-
ne Lombardia.
Così è stato. E quelli che alla vi-
gilia si annunciavano come baci
amari, per l’opportunità o meno
di lasciar “limonare” anche per-
sone dello stesso sesso, si sono
trasformati in baci dolci. Anzi, a
sugellare una polemica che For-
migoni ha continuato a bollare
come «inesistente», è stata la fo-
tografia che ha immortalato lo
stesso governatore in compagnia
di Ivan Scalfarotto (il militante del
Pd che ha invitato gli omosessuali
al bacio collettivo) con il suo fi-
danzato Federico. Un presidente
per nulla imbarazzato in posa da-
vanti allo stand posizionato in
fondo all’enorme sala aperta per
l’occasione, con i vetri al posto
delle pareti e con un panorama
mozzafiato. Foto che i due fidan-
zati di certo conserveranno una
volta ricevuta via mail
dalla Regione, che ha
raccolto i dati dei cittadi-
ni consapevoli di cogliere
l’occasione giusta per farsi
scattare una foto accanto al “pre-
sidente di tutti i lombardi”. Per-
ché è così che ieri si è dimostrato
il numero uno del Pirellone,
mantenendo la promessa fatta
domenica: «Non chiuderemo le
porte a nessuno». Per nulla im-
barazzato dalla presenza di cop-
pie omosessuali, disponibile
con tutti al punto da trascinare
in pista una dipendente della
Regione e dare prova delle sue
doti da ballerino nella sala illu-
minata da luci soft. «Questa è
un’istituzione ed è di tutti i cit-
tadini», ha ripetuto più volte il
presidente.
::: BACI AMARI
L’INIZIATIVA DI FORMIGONI
Il presidente della Regione invita i cittadini a “dirsi sì o ridirsi sì” al 39esimo
piano del Pirelllone, che sarà aperto al pubblico in occasione di San Valentino.
L’IDEA DEL CONSIGLIERE PD
Ivan Scalfarotto domenica lancia l’appello per un San Valentino “diverso”. Al
Pirellone siano presenti anche «gli amori non riconosciuti da Formigoni». Ov-
vero gay, lescbiche, trans, bisessuali.
IL VIDEO DELL’ARCIGAY
Con la canzone “Ti sposerò” di Jovanotti, l’associazione realizza un video in cui
si racconta la storia di due coppie, una gay e una lesbo, che convolano a nozze.
Dunque, l’invito a baciarsi sot- gione, per esempio, non volendo
to il cielo del Pirellone, «dal punto mancare all’appuntamento han-
più alto d’Italia», come ha sotto- no chiesto di poter accedere un
lineato il governatore, è stato un po’ prima al 39esimo piano. For-
successo. I dipendenti della Re- migoni li ha accontentati e,
Il viaggio (annullato) della consigliera
Nicole a Lourdes, «Ma ho pagato io»
::: LORENZO MOTTOLA
QQQ Le polemiche seguono come
un’ombra Nicole Minetti. Perfino la
notizia della partenza della giova-
ne consigliera per Lourdes ap-
parsa la scorsa settimana su Li-
bero ha scatenato un’ondata di
voci su presunti intrighi di palaz-
zo.
Secondo quanto riportato da
alcuni siti web, infatti, sarebbe
stata l’Opera Romana Pellegri-
naggi, ovvero il Vaticano, a pa-
garle le spese per arrivare in
Francia. Lei, tuttavia, smentisce
categoricamente. E per farlo
produce tanto di pezza d’appog-
gio: un bonifico da trecentoqua-
ranta euro datato 16 gennaio
2012, con quasi un mese di an-
ticipo. Soldi partiti dal conto in
banca della bella Nicole per
arrivare direttamente nelle
casse di una normalissima
agenzia di viaggi. Senza mi-
Nicole Minetti Fotogr steri.
Tutta la somma, per altro, è
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AL 39ESIMO PIANO
Al 39esimo piano di Palazzo
Lombardia, aperto fino a mez-
zanotte in occasione della festa di
San Valentino, tutto è filato liscio.
Una decina di coppie omoses-
suali ha accolto l'invito fatto i
giorni scorsi da Arcigay e altre
associazioni per il bacio collettivo
da scambiarsi all'iniziativa voluta
dal presidente della Regione Ro-
berto Formigoni, che al Belvedere
del Pirellone ha dimostrato di
essere il presidente di tutti i cit-
tadini lombardi. Ansa
un’ora prima dell’arrivo dei mila-
nesi, hanno iniziato ad animare
la sala. Sotto, in attesa di poter fi-
nalmente entrare nel palazzo di
vetro, una fila interminabile di
cittadini. Anziani mano nella ma-
no, giovani con le labbra appicci-
cate, famiglie con prole al seguito.
Tutti ansiosi di baciarsi così in al-
to e osservare Milano da un altro
punto di vista.
Insomma, grazie alla festa di
San Valentino, vescovo e martire
cristiano, al ruolo di “presidente
di tutti” di Formigoni e alla bontà
delle coppie omosessuali di non
cercare scontri o provocazioni, la
serata di ieri è stata una bella oc-
casione per avvicinare la politica
ai cittadini e viceversa.
andata persa. Nicole racconta di esser
stata poi costretta a cambiare i suoi
programmi. La ragione: «Avevo paura
che a qualche fotografo venisse in
mente di seguirmi anche lì. E sarebbe
stata un’offesa per chi voleva prega-
re». La Minetti, infatti, aveva scelto di
visitare Lourdes (su suggerimento di
un collega in Consiglio regionale) in
occasione dell’anniversario della pri-
ma apparizione della vergine. Il che,
per altro, spiega anche il costo deci-
samente contenuto del viaggio: si sa-
rebbe trattato di una visita in giorna-
ta.
Come detto, per la Minetti le pole-
miche sono infinite e, infatti, la scorsa
settimana non si è parlato solo del suo
pellegrinaggio, ma anche della sua
macchina “pizzicata” da un fotografo
in sosta vietata in corso Garibaldi. In
questo caso la consigliera non replica,
ma alcuni dei suoi fedelissimi fanno
notare un fatto: al volante non c’era
lei, ma il suo assistente: Luca Pedrini.
E di sicuro non si trattava dell’unica
auto parcheggiata sul marciapiede in
centro a Milano.
Mercoledì 15 febbraio 2012 41
Accordo con il presidente
Il piano Maroni:
Gibelli governatore
dopo le politiche
QQQ Il patto resta, ma i tempi si allungano.
Nell’ultimo incontro con Roberto Maroni,
Formigoni ha apportato alcune modifiche
all’accordo per una successione “morbida”
in Lombardia. Il governatore ha ribadito di
essere pronto a lasciare il Pirellone nel 2013,
ma solo dopo le politiche nazionali. In caso
di dimissioni, tuttavia, non si andrebbe im-
mediatamente al voto. Lo scettro passereb-
be direttamente al vicepresidente, ovvero il
leghista Andrea Gibelli, che potrebbe man-
tenere la carica per sei mesi al massimo. So-
no queste le regole stabilite dal nuovo sta-
tuto della Lombardia, a causa delle quali con
tutta probabilità i lombardi tornerebbero a
votare per rinnovare la giunta solo nel
2014.
In campo maroniano si inizia a ragionare
su possibili nomi. Il primo resta quello del
leader di corrente, ma l’ex ministro degli In-
terni al momento sembra orientato ad altri
(e più rilevanti) incarichi a Roma o nel par-
tito. La successione a Umberto Bossi po-
trebbe essere vicina. Il posto di Maroni,
quindi, potrebbe essere preso da un suo fe-
delissimo. Un nome circolato in questi gior-
ni è quello di Attilio Fontana, presidente
della provincia di Varese e dell’Anci, asso-
ciazione dei Comuni della Lombardia. Una
sua uscita di scena a Varese, per altro, faci-
literebbe i rapporti con il Cerchio Magico
(ovvero i bossiani) nella provincia di Vare-
se.
Come facile da intuire, tuttavia, l’accordo
tra il governatore e i lumbard è soggetto a
una serie praticamente infinita di incognite.
Innanzi tutto bisogna valutare l’esito delle
elezioni politiche nazionali del prossimo an-
no. Il centrodestra non parte sicuramente
favorito ed è difficile pensare che Formigoni
lasci la Regione per andare a sedere nei ban-
chi dell’opposizione a Roma. Prima di allo-
ra, comunque, il politico lecchese si potreb-
be trovare di fronte a un’altra sfida, quella
per la guida del partito. Formigoni non ha
mai nascosto di esser pronto a sfidare An-
gelino Alfano in caso di primarie del centro-
destra. Anche in caso di sconfitta, poi, il suo
ruolo all’interno del Pdl potrebbe comun-
que essere valorizzato. D’altra parte alla sca-
denza del mandato, ovvero nel 2015, per
l’attuale presidente lombardo non ci sareb-
bero più alternative: lo statuto vieta un’altra
candidatura.
L’incognita più forte, comunque, riguarda
le vicende giudiziarie. Il Carroccio è stato
chiaro con Formigoni: in caso di nuove “di-
savventure” dei suoi consiglieri sarà difficile
continuare a sostenere la giunta.
L.MOT.
 42 Mercoledì 15 febbraio 2012
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Monza
Brianza controcorrente
Presto 28 mila assunti
Contratti a giovani e donne, la Camcom stanzia 500mila euro
::: LAURA MARINARO
MONZA
QQQ Una speranza dalla Brianza
che lavora: sono 14 mila le imprese
lombarde che assumeranno in tut-
to circa 28 mila persone entro
marzo (152 mila in Italia). È il dato
che emerge dallo studio della Ca-
mera di Commercio di Monza e
Brianza, che ha appena emesso il
Bando obiettivo occupazione per il
2012, che prevede lo stanziamento
di 500 mila euro in favore delle
aziende brianzole che assumeran-
no.
Intanto per trovare un lavoro
stabile il titolo di studio è fonda-
mentale, infatti sei su dieci assun-
zioni in regione sono rivolte a di-
plomati e laureati. Purtroppo ad
essere penalizzate, soprattutto nel
mondo dell’industria, sono le don-
ne che solo per l’8,5 per cento dei
casi sono preferite agli uomini. Nel
dettaglio le nuove assunzioni nel
primo trimestre dell’anno saranno
concentrate per il 32,6 per cento
nel settore industriale e per il 67,4
per cento nei servizi, soprattutto
quelli alla persona. Per quanto ri-
guarda il tipo di contratto una
nuova assunzione su tre è rivolta
agli under 30 ed è a tempo inde-
terminato. Le imprese che preferi-
scono assumere le donne sono a
Sondrio, Brescia, Lodi, Mantova e
Cremona, dove rispettivamente il
31,2%, 25,3%, 23,5% 22% 18,5%
delle nuove assunzioni è rosa. E
sono invece le imprese di Sondrio,
Cremona, Bergamo, Mantova, Mi-
lano a scegliere di assumere di più
i giovani (rispettivamente il 49,5;
44,1; 38,4; 36,1 e 35,6 per cento so-
no under 30).
Nella ricca Brianza, terra da
sempre super produttiva e che
lancia questo bando, entro marzo
saranno più di mille le imprese che
faranno 1470 assunzioni, di cui il
21,8% assorbito dal settore della
metalmeccanica e dell’elettronica,
quindi a conferma della vocazione
industriale del territorio. Più giova-
CORSICO (MI)
. po alto» delle serate. Così a Malnate, cittadina
ni neoassunti sia rispetto alla me-
dia regionale, sia italiana: il 35,6%
delle nuove assunzioni previste tra
gennaio e marzo è rivolta agli un-
der 30.
E dunque la Camera di Com-
mercio brianzola mette a disposi-
zione 500 mila euro alle piccole e
medie imprese del territorio che
decidono di investire sull’occupa-
zione, con lo scopo di favorire, in
questa difficile fase congiunturale,
sia l’inserimento professionale di
giovani e di lavoratori in difficoltà
occupazionale, sia la stabilizzazio-
ne di lavoratori già presenti in
azienda.
«Intendiamo dare un chiaro se-
gnale di vicinanza alle imprese
della Brianza - ha detto Carlo
Edoardo Valli presidente della Ca-
mera di Commercio - che da sem-
pre hanno creduto nel capitale
umano, nella capacità di tanti im-
prenditori e lavoratori di saper fa-
re, saper pensare e collaborare
nella consapevolezza che impren-
ditori e collaboratori condividono
il medesimo destino e che una cre-
scita sana, che fa bene all’econo-
mia e alla società, è un processo
collettivo». In questo periodo di
crisi, ha proseguito, «occorre un
impegno condiviso per offrire alle
LOMBARDIA
Niente scherzi
a Carnevale
CORSICO (MI) Ordinanza anti
scherzi a Corsico. Il provvedimen-
to del sindaco Maria Ferrucci vieta
per il Carnevale (da oggi al 27 feb-
braio) di utilizzare spray conte-
nenti sostanze schiumogene e di
gettare uova, farina, talco «così da
non arrecare disturbo e pericolo
alle persone e alla circolazione e/o
imbrattare e danneggiare i beni
pubblici o privati». Sono previste
sanzioni da 25 a 150 euro. [Ftg.]
nostre imprese strumenti utili per
recuperare fiducia. E il bando che
presentiamo oggi vuole essere uno
strumento di sostegno concreto
alle imprese e all’occupazione».
Potranno partecipare al bando
le imprese che entro il 30 giugno
2012 assumano lavoratori disoccu-
pati, in mobilità e di prima occu-
pazione; oppure trasformino con-
tratti da tempo determinato in in-
determinato; e assumano giovani
con contratto di apprendistato.
Ciascuna impresa partecipante
può beneficiare del contributo per
un solo intervento e per l’assun-
zione di un solo lavoratore».
Cremona
Aler in ginocchio
per colpa dell’Imu
Budget dimezzati
::: CREMONA
QQQ L’Imu rischia di mettere in ginocchio l’Aler
di Cremona. Per la nuova imposta, introdotta dal
governo Monti, l’Aler dovrà versare 1.450.000 eu-
ro. Questo significa che la somma per i lavori di
manutenzione verrà più che dimezzata:
1.332.000 euro contro gli attuali 2.845.000.
Sinora gli alloggi popolari erano esentati dal
pagamento dell’Ici ma adesso finiranno nel cal-
derone degli immobili da tassare, come una vil-
letta qualsiasi. L’allarme è stato lanciato dal pre-
sidente Aler Mino Jotta: «La situazione è, a dir po-
co, preoccupante, siamo al paradosso. Un carico
fiscale così pesante rende illusoria qualsiasi ipo-
tesi di pianificazione. La prospettiva è quella di
dover ridurre progressivamente il numero degli
alloggi disponibili per la impossibilità di destina-
re risorse alla loro sistemazione». Un caso nel ca-
so: per il 50% dei 2.500 alloggi dell’Aler si paga un
affitto di 240 euro all’anno mentre in media l’Imu
sarà di 357 euro per appartamento. Traduzione:
l’imposta sarà superiore di molto al canone.
G. BAZ.
Malnate (Va)
I vicini si lamentano:
«Chiasso alla sede Pd
Insonorizzatela»
::: MALNATE (VA)
QQQ Non è una discoteca, ma una sede politica.
Eppure i vicini si lamentano per il «volume trop-
appena fuori Varese, storica roccaforte del cen-
trosinistra con una breve parentesi di governo di
centrodestra finito con la caduta della giunta Le-
ga-Pdl e la riconquista da parte del Pd, i demo-
cratici devono insonorizzare la propria sede.
Una decisione, quella dei vertici democratici,
presa dopo le lamentele del vicinato. E così la
storica sezione di via Volta verrà dotata di pan-
nelli fonoassorbenti.
Il segretario cittadino del Pd Marco Viscardi
giustifica l’alto volume delle discussioni: «Il di-
battito è il centro della nostra vita politica. E la se-
de è da sempre un luogo di dialettica e discussio-
ne su tematiche di carattere nazionale e locale, a
maggior ragione da quando abbiamo riconqui-
stato il governo nella nostra città». «Le riunioni e
le occasioni per ragionare insieme - conclude - si
sono moltiplicate».
M. TAV.
Mercoledì 15 febbraio 2012 43
44 Mercoledì 15 febbraio 2012
Mercoledì 15 febbraio 2012 45
46 Mercoledì 15 febbraio 2012
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TuttoMilano
::: le lettere
CRONACA
Il libro per bambini
va contro natura
Nelle biblioteche milanesi
circola un libro per bambini
intitolato «Piccola storia di
una famiglia, perchè hai due
mamme?», che racconta la
storia di una bambina nata da
un’inseminazione artificiale
in Olanda e che anzichè un
papà e una mamma, vive con
due donne. Non voglio as-
sumere atteggiamenti retro-
gradi e spero di non essere
tacciata come omofoba o le-
ghista, ma credo semplice-
mente che una simile pratica
sia contro natura. Qui non si
tratta di bigottismo cattolico,
ma forse sarebbe il caso di
riconoscere che certi temi
sono delicati per essere pro-
pinati a bimbi piccoli, che
credo debbano essere educati
secondo i sani valori di una
famiglia tradizionale, compo-
sta da un padre, una madre e
dai figli.
Giovanna Semoli
e.mail
TRASPORTI
M4, i mille misteri
di viale Forlanini
Tanto si discute in questi
giorni della nuova linea me-
tropolitana che collegherà, in
vista dell’Expo, Linate a Lo-
renteggio. Pare che per il 2015
saranno pronte solo tre fer-
mate, ma un vero e proprio
mistero aleggia sulla fermata
di viale Forlanini: a volte
sembra che sarà pronta nel
2013, poi nel 2014, un altro
giorno ancora non se ne sa
nulla. Auspico che prima o
poi verranno diffuse notizie
certe e attendibili.
Francesco Spina
e.mail
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di Libero Milano
MERCATI
Oggi
■ BENTIVOGLIO - Via Bentivoglio - zona 7
■ BORSI - Via Borsi - zona 6
■ CERMENATE - Via G. Da Cermenate - zona 5
■ DE CAPITANI - Via Massara De Capitani-zona 9
■ FIAMMINGHINO - Via Fiamminghino - zona 3
■ GAETA - Via Gaeta - zona 9
■ GIUSSANI - Via Giussani - zona 6
■ MARTINI - P.Le Martini - zona 4
■ PARETO - Via Pareto - zona 8
■ RANCATI - Via Rancati - zona 2
■ VESPRI SICILIANI - Via Vespri siciliani - zona 6
■ VIALE MONZA - Viale Monza - zona 2
■ VAL DI LEDRO - Via Val di Ledro - zona 9
■ VITTORELLI - Via Vittorelli - zona 2
■ ZURETTI - Via Zuretti - zona 2
L’Atm vuole lo sconto sui biglietti
ma il Comune dice «no»
Caro Besana, il 7 dicembre dello scorso anno venne
pubblicata dal Corriere della Sera, a pagina 9 della Cro-
naca di Milano, una lettera dell’ufficio stampa Atm, in
cui si spiegava che l’azienda trasporti stava per proporre
al Comune di Milano una forte riduzione del prezzo del
biglietto in alcune ore non di punta, lasciandolo
invariato nelle altre fasce orarie. Se il Co-
mune avesse dato il via libera, i tempi
per l’attuazione di questo progetto sa-
rebbero stati brevi, perché l’Atm è in
grado di gestire la differenziazione
delle tariffe. Sono passati più di
due mesi e il biglietto costa sempre
1,50 euro in qualsiasi orario della
giornata. Evidentemente Pisapia
per fare cassa ha cestinato la pro-
posta dell’Atm preferendo spennare
il più possibile i cittadini. Senza un mi-
glioramento del servizio peraltro: le corse
non sono aumentate, i vagoni dei metrò, so-
prattutto della linea verde, sono sporchi e vecchi, per
non parlare delle attese infinite alle fermate dei tram, in
particolare nelle ore serali. Insomma si paga il 50 per
cento in più per non avere nulla in cambio Mi immagino
cosa sarebbe successo se un’iniziativa del genere l’aves-
Le lettere via e-mail vanno inviate a: milanolettere@liberoquotidiano.it sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano”.
Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42 - 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227.
Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.
APPUNTAMENTI
Il dramma della Shoah
in scena al Verdi
TEATRO Al Teatro Verdi, fino al
4 marzo va in scena «Destinatario
sconosciuto». Lo spettacolo è tratto
dal libro di Katherine Kressmann
Taylor, pubblicato nel 1938. Un ro-
manzo epistolare, che racconta la
corrispondenza fra Max, ebreo
americano e Martin, tedesco, soci
in affari e amici fraterni. Attraverso
le lettere di Martin, che lascia la
California e rientra in Germania
nel 1932, emergono i dettagli del-
l'ascesa al potere di Hitler. Martin
inizialmente guarda con diffidenza
alla nuova Germania, poi sembra
entusiasta. I due amici, di idee
contrastanti, giungono alla rottura,
finché Max non si rivolge al socio
per soccorrere la sorella in tournée
a Berlino, vittima di un violento
Domani
■ AMPERE - Via Ampère - zona 3
■ CALATAFIMI - Via Calatafimi - zona 1
■ CALVI - Via Melloni - zona 4
■ CESARIANO - Viale Elvezia - zona 1
■ DE PREDIS - Via Jacopino da Tradate - zona 8
■ DI RUDINì - Via Antonio di Rudinì - zona 6
■ ORBETELLO - Via Orbetello - zona 3
■ OSOPPO - Via Osoppo - zona 7
■ ROMBON - Via Rombon - zona 3
■ SAN MARCO - Via San Marco - zona 1
■ SEGNERI - Via Segneri-Via Reccaro - zona 6
■ TONEZZA - Via Tonezza - zona 7
■ TRAVERSI - Via F.lli Antona Traversi - zona 8
■ UNGHERIA - Viale Ungheria - zona 4
■ VAL MAIRA - Via Val Maira - zona 9
MILANO E LOMBARDIA
se presa la giunta Moratti.
Giacomo Sempioni
e.mail
Risponde Renato Besana
Caro Sempioni, se la Moratti avesse
imposto un aumento anche mi-
nimo sarebbe successo un fi-
nimondo, con la sinistra
pronta a inveire: non è così,
avrebbe protestato, che si fa-
vorisce l’uso del mezzo pub-
blico. Da quando i biglietti
costano un euro e mezzo se
ne vendono meno e il calo
non è compensato dal maggior
numero di abbonamenti. Dato
che i mezzi sono più affollati di pri-
ma, si può dedurre che i portoghesi si
siano moltiplicati. Le linee della metro, dov’è
più difficile evadere, sono prese d’assalto a ogni
ora. In attesa di miglioramenti si viaggia come in
carro merci. Per voracità fiscale, il Comune ha
però rinunciato a differenziare le tariffe.
antisemitismo. La regia è di Ga- Festival al Lo-Fi di via Pestegalli.
briele Calindri e la pièce è prodotta Dalla periferia di Manchester, la
dal Teatro del Buratto in collabo- band icona del movimento punk di
razione con Otto&Marvuglia. fine anni Settanta, nasce nel 1975 e
___________________________ comincia la propria carriera nei
Fino al 04/03, Teatro Verdi, via Pa- pub di Manchester, eseguendo per
strengo 16, ingresso da 10 euro lo più cover di Lou Reed e David
Bowie. Dopo un breve scioglimen-
to interrotto nel 1996, la band con-
Per la rassegna blues
tinua ad esibirsi dal vivo in nume-
il trio di Francesco Piu rosi festival come il Rebellion. In
CONCERTO Prosegue la rasse- Italia quest’anno sono anche pre-
gna invernale di blues presso lo viste due date, a Milano e a Roma.
Spazio Teatro 89. Il prossimo ap- Nel corso della serata, al termine
puntamento è per giovedì 16 feb- del live show, seguirà il dj set della
braio, con il trio musicale di Fran- MiDecay Crew.
cesco Piu che, a tre anni dal suo ___________________________
18/02, Lo-Fi, via Pestegalli 27, in-
esordio discografico, presenterà il
nuovo disco, una miscela di blues, gresso 12 euro
soul e funky in chiave acustica. La
voce e le chitarre di Piu sono qui Margherita Hack presenta
affiancate dall'armonica di Davide
Speranza e dalla batteria e percus- il suo nuovo libro
sioni di Pablo Leoni. INCONTRO Questa domenica
___________________________ alla Fnac è attesa Margherita Hack
16/02, Spazio Teatro 89, via f.lli che presenterà il suo ultimo libro
Zoia 89, ingresso da 7 euro «La mia vita in bicicletta»: un viag-
gio su due ruote fra gli amori, la fa-
Gli Slaughter dal vivo miglia, le passioni di una donna in-
telligente, arguta e fuori dagli sche-
al Rotten City Festival mi.
CONCERTO Sabato 17 feb- ___________________________
braio gli Slaughter and the dogs si 19/02, alle 12, Fnac, via Torino 45,
esibiscono dal vivo al Rotten city ingresso libero
LAVORI IN CORSO
Chiusura al traffico: Via Arona (tratto da cantiere di Metro 5. Viale Lodovico Scarampo:
Giovanni da Procida a p.le Carlo Magno): per possibili rallentamenti causa grandi lavori stradali
lavori di approntamento cantiere logistico per la tra Viale Alcide De Gasperi e Via B. Colleoni.
metropolitana linea 5. Termine lavori previsto: Termine previsto per il 2015. Via Andrea Solari e
2015. Via Messina divieto di transito causa lavori Piazza del Rosario: dalle 06:00 del 26 ottobre
tra Via Cenisio e Piazza Giovanni Perego Metro-5. 2011 per lavori di riqualificazione stradale. Termine
Via Filippo Corridoni: strada chiusa al traffico tra lavori previsto 28 febbraio 2012. Viale Monte
Via Gaetano Donizetti e Viale Bianca Maria causa Ceneri: difficoltà di circolazione causa restringi-
lavori Teleriscaldamento. Termine lavori previsto 18 mento di carreggiata tra Via Lorenzo Bartolini e Via
febbraio 2012. Via Cerva: strada chiusa al traffico Mac Mahon in entrambe le direzioni Lavori di
causa lavori sulle condutture d'acqua tra Via manutenzione del cavalcavia. Termine previsto
Anselmo Ronchetti e Via Borgogna. 31/03/2012. Via Giuseppe Ripamonti: difficoltà di
Traffico difficoltoso in: Via Luigi Nono difficoltà di circolazione causa lavori gasdotto tra Via Giuseppe
circolazione causa lavori Via Luigi Nono, Piazza Ripamonti e Via Bernardo Quaranta Via Filippo
Coriolano, Via Cenisio Metro-5. Via Cenisio: possi- Brunelleschi: difficoltà di circolazione causa lavori
bili rallentamenti causa lavori tra Via Messina e gasdotto tra Via Filippo Brunelleschi e Via
Piazza Carlo Caneva via Cenisio e via Luigi Nono: Giambellino Corso Buenos Aires: riduzione di car-
traffico difficoltoso in direzione di P.za Coriolano reggiata causa lavori gasdotto tra Via Angelo
per modifica della viabilità in corrispondenza del Secchi e Via Giovanni Omboni.
Agenda
FARMACIE
Turno diurno
(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)
■ CENTRO (Zona Duomo, P. Volta, Garibaldi,
Monforte, Lamarmora, Carrobbio, Magenta):
v. Larga, 6; v. Dante, 17; c.so Genova, 27.
■ NORD (Bovisa, Affori, Niguarda, Greco,
Quarto Oggiaro, Staz. F.S. Garibaldi): v. S.
Lopez, 3; p.le Maciachini, 24; v. Forni, 34; v.le
Suzzani, 273; v. Pellini, 1; v.le Monte Grappa,
7.
■ SUD (Ticinese, Vigentina, Rogoredo,
Barona, Gratosoglio): c.so Lodi, 19; v.
Alamanni, 2; v.le Tibaldi, 15; v. De Ruggiero, 8.
■ EST (Venezia, Vittoria, Romana, Loreto, Città
Studi, Lambrate, Ortica, Forlanini, Mecenate):
p.za Duca d'Aosta, 4; v. Stradivari, 1; v.le
Monza, 226; p.za Martesana, 4; v. Atene, 2; v.
Crescenzago, 36; c.so Plebisciti, 7; p.za Cinque
Giornate, 7; v. Varsavia, 4.
■ OVEST (Lorenteggio, Baggio, Sempione, S.
Siro): v. Vetta d'Italia, 18; v. Giambellino, 64;
p.za T. Olivelli, 1; v. Monte Rosa, 27; v. Paravia,
75; v. Quarenghi, 21/23; v. R. di Lauria, 22; v.
Paolo Sarpi, 62.
Turno notturno
(dalle ore 21 alle ore 8,30)
v. Boccaccio, 26; p.za Duomo, 21; p.za Cinque
Giornate, 6; c.so Magenta, 96; p.za S. Maria
Beltrade, 1; p.za Clotilde, 1; p.le Sempione, 8; v.le
Zara, 38; v.le Testi, 90; Ripa Ticinese, 33; Stazione
Centrale (Gall. Delle partenze); Stazione Garibaldi;
v. Stradivari, 1; c.so Buenos Aires, 4; v. Celentano, 1;
v.le Lucania, 6; v. Boifava, 31/b; c.so S. Gottardo, 1;
v. Lorenteggio, 208; v. Buonarroti, 5; v. Canonica,
32; v. R. Di Lauria, 22; v Vigevano, 45; v.le Ranzoni,
2.
NUMERI UTILI
Soccorso pubblico - polizia........................113
Carabinieri.................................................112
Vigili del fuoco ..........................................115
Emergenza medica ....................................118
Corpo forestale dello stato......................1515
Guardia di Finanza .................117 (02.62771)
Vigili urbani......................................02.77271
PRONTO SOCCORSO
Guardia medica................................02.34567
Fatebenefratelli ............................02.6363469
Policlinico.........................................02.55031
San Carlo ...........................................02.4022
San Paolo...........................................02.8184
San Raffaele.....................................02.26431
ASSISTENZA
Alcolcorrelati ..............................02.33029701
Antiveleni...................................02.66101029
Anziani.......................02.8911771/89127882
Handicap ...............02.88463050/02.077/078
Odontoiatrica.............................02.66982478
Ortopedica-Traumat. .....................02.582961
Ostetrica ..........................................02.57991
Pediatrica ...................02.3119233/33100000
Psichiatrica .................................02.58309285
Tossicodipendenza .....................02.64442452
Ustioni .....................02.64442381/64442625
TELEFONI UTILI
Sordomuti DTS. .........................02.48204247
Tel. Amico Milano Sud...............02.48203600
Tel. Donna .................................02.64443043
Telefono Azzurro...................................19696
Telefono Azzurro
(per i maggiori di 14 anni) ...........051.481048
Trib. diritti del malato...................02.7389441
Voce Amica................................02.70100000
Linea Verde Droga .......................800.458854
Alcoolisti Anonimi ........................02.3270202
Tel. Blu Sos Consum. .................02.76003013
Telefono amico ..........................02.55230200
ENPA Milano..............02.9706421/97064230
Ass. Consumatori.......................02.36599999
SERVIZI PUBBLICI
Comune............................................02.02.02
Anagrafe servizio tel. ...................199.199600
Servizio sociali Milano..................800.777888
Multe e tasse comunali................800.851515
GAS ...................................................02.5255
Elettricità A2A ....................................02.2521
Elettricità ENEL.................................02.23201
Acquedotto................................02.84772000
AMSA ..........................................800332299
TRASPORTI
ATM ............................................800.808181
Ferrovie Nord Milano.......................02.85111
Trenitalia .............................................892021
Radio Bus...................................02.48034803
Aeroporto Malpensa ..................02.58583218
Aeroporto Linate..........................02.7382787
Aeroporto Orio al Serio................035.326323
Malpensa Express ........................199.151152
Trasporto Orio al Serio....................86464854
Taxi Numero Unico .......................848814781
Radio Taxi Milano ..............................02.8585
Radio Taxi Milano ..............................02.6969
Radio Taxi Milano ..............................02.4040
Radio Taxi Malpensa....................800.911333
ACI - Soccorso Stradale ......................803116
BENZINAI NOTTURNI
Viale Marche 32.......................dalle 22 alla 1
Piazzale Accursio ......................dalle 22 alle 7
Viale Liguria 12 ........................dalle 22 alle 7
Piazzale Baracca .......................dalle 22 alla 1
Viale Certosa 228 .........................fino alle 23
 Mercoledì 15 febbraio 2012 47

:::LOMBARDIA Hugo Cabret 3D

Benvenuti al Nord
Tre uomini e una pecora
40 carati
ACAB - All Cops Are Bastards
16.50-19.50-22.40
17.30-20.10-22.50
17.40-20.10-22.30
17.30-20.00-22.20
20.00-22.30
Tre uomini e una pecora
Benvenuti al Nord

ACAB - All Cops Are Bastards

Com’e’ bello far l’amore
17.45-20.00-22.25
17.20-20.00-22.40
Millennium - Uomini che odiano le donne 18.50-22.10
17.30-20.10-22.35
17.20-19.40
MULTISALA WIZ
C/O C. COMM. FRECCIA ROSSA - TEL. 0302889211
Benvenuti al Nord
I Muppet
ACAB - All Cops Are Bastards
14.45-17.00-19.15-21.30
14.45-17.00
19.25-21.40
FANFULLA
V.LE PAVIA, 4 - TEL. 0371/30.740
One Day
MODERNO MULTISALA
CORSO ADDA 97 - TEL. 0371420017
21.15

MILANO I Muppet 17.10 Immaturi - Il viaggio 22.10 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.10-16.40 Hugo Cabret 21.10
ANTEO SPAZIOCINEMA AUDITORIUM SAN CARLO Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.00 19.10-21.40 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.10
CORSO MATTEOTTI 14 - TEL. 0276020496 19.50-22.45 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 15.00-16.50 PIEVE FISSIRAGA CINELANDIA MULTIPLEX PIEVE
VIA MILAZZO, 9 - TEL. 026597732
This Must Be the Place 15.15 40 carati 17.40-20.10-22.25 The Help 18.40 S.S. N 235 - TEL. 0371237012
E ora dove andiamo? 14.40-16.35-18.30-20.30-22.30
The Artist 14.40-16.35-18.30-20.30-22.30
AUDITORIUM SAN FEDELE Hugo Cabret 17.00 L’arte di vincere 21.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.20-22.40
The Iron Lady
VIA HOEPLI, 3/B - TEL. 0286352231 Millennium - Uomini che odiano le donne 19.40 Millennium - Uomini che odiano le donne 15.00-18.00 Benvenuti al Nord 20.10-22.40
15.30-17.50-20.15-22.30
Jane Eyre 15.15 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 22.45 21.00 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 20.00
Hugo Cabret 3D 14.50-17.25-20.00-22.30
APOLLO SPAZIOCINEMA SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIA Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.30 Hugo Cabret 3D 14.20-16.45-19.15-21.40 22.45
GALL. DE CRISTOFORIS 3 - TEL. 02780390 VIALE VITTORIO VENETO 2 - TEL. 0277406300 The Iron Lady 20.00-22.30 OZ IL REGNO DEL CINEMA Hugo Cabret 3D 20.00-22.40
The Elephant Man 16.30 ROZZANO THE SPACE CINEMA ROZZANO VIA SORBANELLA 12 - TEL. 0303507911 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.00-22.45
Albert Nobbs 12.40-15.00-17.15-19.40-21.50
The Artist Cuore selvaggio 18.45 C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111 Com’e’ bello far l’amore 3D14.30-16.35-18.40-20.45-22.50 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
13.00-15.30-17.40-19.50
La Macchina Ammazzacattivi 21.15 Tre uomini e una pecora 17.00-19.15-21.30 Com’e’ bello far l’amore 15.30-17.35-19.40-21.40
The Help 15.30-18.15-21.00
ASSAGO UCI CINEMAS MILANOFIORI Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.15-20.00 Tre uomini e una pecora 14.20-16.25-18.30-20.35-22.40
MANTOVA
The Iron Lady 13.00-21.50
Hugo Cabret 3D 14.30-17.00-19.30-22.00 VIALE MILANOFIORI - TEL. 892960 22.45 40 carati 14.20-16.25-18.30-20.35-22.40 ARISTON MULTISALA
Shame 13.00-15.20-17.40-20.00-22.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 19.00-22.20 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.00 Hugo Cabret 3D 15.10-17.40-20.10-22.40 VIA PRINCIPE AMEDEO, 20 - TEL. 0376328139
ARCOBALENO FILMCENTER Com’e’ bello far l’amore 3D 17.30-20.05-22.30 19.45-22.35 Hugo Cabret 14.15-16.45-19.15-21.40 Albert Nobbs 16.30-18.50-21.20
VIALE TUNISIA 11 - TEL. 899399816 ACAB - All Cops Are Bastards 17.05-22.10 Com’e’ bello far l’amore 17.00-19.30-22.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 16.50-19.50 Sala riservata
Tre uomini e una pecora 15.00-17.30-20.00-22.30 The Iron Lady 19.40 Benvenuti al Nord 17.00-19.30-22.00 22.40 Tre uomini e una pecora 17.20-19.30-21.40
Millennium - Uomini che odiano le donne 14.40-17.30 Tre uomini e una pecora 17.40-20.00-22.20 40 carati 17.40-20.00-22.20 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.15-15.00 CINECITY MULTIPLEX
20.30 Com’e’ bello far l’amore 17.10-19.40-22.10 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.15-21.30 17.35-19.00-20.10-22.40 PIAZZALE CESARE BECCARIA 5 - TEL. 0376340740
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 14.45 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 19.30 Benvenuti al Nord 14.30-15.20-16.45-17.35 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 21.20
17.20-19.55-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.20-22.10 ACAB - All Cops Are Bastards 17.00-22.45 Benvenuti al Nord 20.20-21.35-22.40 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.00-22.30
ARIOSTO Hugo Cabret 3D 16.55-19.45-22.35 Hugo Cabret 17.00-19.35-22.15 CAPRIOLO GEMINI 40 carati 20.20-22.40
VIA ARIOSTO, 16 - TEL. 0248003901 40 carati 17.20-19.50-22.15 Hugo Cabret 3D 17.15-19.50-22.30 VIA PALAZZOLO - TEL. 0307460530 Hugo Cabret 3D 19.50-22.30
Almanya 15.40-18.20-21.00 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 16.55 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.45 Immaturi - Il viaggio 21.15 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.50-22.40
ARLECCHINO 19.45-22.40 Tre uomini e una pecora 17.30-22.35 Almanya - La mia famiglia va in Germania 21.15 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.20
VIA S. PIETRO ALL`ORTO, 9 - TEL. 0276001214-199445668 Benvenuti al Nord 17.00-19.45-22.20 Com’e’ bello far l’amore 17.25-19.55-22.25 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.15 Benvenuti al Nord 20.15-22.40
La talpa 15.00-17.30-20.00-22.30 BELLINZAGO LOMBARDO ARCADIA Benvenuti al Nord 17.30-20.00-22.30 CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS MIGNON
CENTRALE MULTISALA C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445 SAN DONATO MILANESE TROISI VIA ROMA 78 - TEL. 030986060 VIA BENZONI, 22 - TEL. 0376366233
VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826 Millennium - Uomini che odiano le donne 17.40-20.55 PIAZZA DALLA CHIESA, 1 - TEL. 0255604225 Com’e’ bello far l’amore 21.00 The Iron Lady 21.00
L’arte di vincere 15.00-20.00-22.30 Benvenuti al Nord 17.45-20.00-21.00-22.30 Le nevi del Kilimangiaro 16.00-21.15 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 20.30 CURTATONE STARPLEX CURTATONE
La chiave di Sara 17.30 Hugo Cabret 3D 17.30-20.50 La chiave di Sara 21.30 Tre uomini e una pecora 21.20 VIA G. MONTANELLI, 31 - TEL. 0376348395
La chiave di Sara 14.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.50-19.55 SESTO SAN GIOVANNI CINELANDIA - SKYLINE Benvenuti al Nord 20.50 Com’e’ bello far l’amore 20.45-22.45
Miracolo a Le Havre 16.30-18.30-20.30-22.30 21.05-22.35 C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547 Hugo Cabret 3D 20.20 Tre uomini e una pecora 20.40-22.40
COLOSSEO Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.00 Benvenuti al Nord 15.45-18.00-20.20-22.35 Millennium - Uomini che odiano le donne 20.20 Benvenuti al Nord 20.10-22.25
V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-199445668 19.50-22.40 ACAB - All Cops Are Bastards 15.45-18.00-20.15-22.30 40 carati 21.10 40 carati 20.15-22.20
The Iron Lady 15.15-17.40-20.05-22.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.10-21.10 Tre uomini e una pecora 15.10-17.15-20.20-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
20.40
Benvenuti al Nord Com’e’ bello far l’amore 20.15-22.25 Com’e’ bello far l’amore 16.30-18.35-20.40-22.45 Hugo Cabret 20.05-22.35
15.00-17.30-20.00-22.30 DARFO BOARIO MULTISALA GARDEN MULTIVISION
Com’e’ bello far l’amore 15.30-17.50-20.20-22.30 40 carati 17.15-20.10-22.20 Com’e’ bello far l’amore 3D 15.00-17.10-19.15-21.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.00-22.30
PIAZZA MEDAGLIE D`ORO 2 - TEL. 0364529101
I Muppet 17.20 40 carati 15.40-17.45-20.15-22.35
Hugo Cabret 3D 15.00-17.30-20.00-22.30
Millennium - Uomini che odiano le donne 15.30-18.45 The Iron Lady 17.35 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 15.30
Com’e’ bello far l’amore 3D 20.00-22.30 PAVIA
Benvenuti al Nord 20.00-22.30
22.00 Tre uomini e una pecora 17.25-20.05-22.15 19.30-22.20 Hugo Cabret 3D 20.00-22.30
CORALLO
DUCALE MULTISALA BUSNAGO MOVIE PLANET CENTRO COMM. GLOBO Millennium - Uomini che odiano le donne 15.40-18.50 VIA BOSSOLARO, 15 - TEL. 0382539224
Tre uomini e una pecora 20.00-22.30
PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 899399816 C/O CENTRO COMMERCIALE IL GLOBO - TEL. 039 695182 (PREN.) - 22.00 Riposo
039 6956516 (PROGRAMMAZIONE)
ERBUSCO MULTIPLEX PORTE FRANCHE POLITEAMA
The Iron Lady 15.00-17.30-20.00-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 15.30-19.50 VIA ROVATO 44 - TEL. 0307717644
Benvenuti al Nord 15.00-17.30-20.00-22.30 Hugo Cabret 3D 16.30-19.05-21.40 22.30 C.SO CAVOUR, 18/20 - TEL. 0382530343
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.50 Com’e’ bello far l’amore
Millennium - Uomini che odiano le donne 15.15-19.15 Com’e’ bello far l’amore 16.30-19.15-21.30 Hugo Cabret 3D 15.00-17.30-20.00-22.30 20.15-22.30
21.10 PARONA MOVIE PLANET
22.15 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.00-21.15 VIMERCATE THE SPACE CINEMA TORRIBIANCHE Hugo Cabret 17.20-20.50 STRADA PROV.LE PER LA CATTANEA, 106 - TEL. 0384296728
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.45-17.20 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.30-19.05 VIA TORRI BIANCHE, 16 - TEL. 892111 Millennium - Uomini che odiano le donne 17.00-22.00 Com’e’ bello far l’amore 21.30
19.55-22.30 21.40 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.20-19.40-21.50 40 carati 20.00 Hugo Cabret
ELISEO MULTISALA Benvenuti al Nord 16.30-19.00-21.30 Tre uomini e una pecora 17.00-19.20-21.30 21.30
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.40-21.00 Benvenuti al Nord
VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-199445668 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 16.30 Hugo Cabret 3D 17.40-20.20 21.30
Com’e’ bello far l’amore 3D 17.10-19.50-22.10 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 21.30
Polisse 15.00 19.05-21.40 The Iron Lady 17.45-20.00-22.20
CERRO MAGGIORE Benvenuti al Nord 17.30-20.10-22.20 Com’e’ bello far l’amore
J. Edgar 17.20-19.55-22.30 THE SPACE CINEMA I Muppet 17.35 20.30
VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 LONATO MULTISALA KING Millennium - Uomini che odiano le donne 21.30
E ora dove andiamo? 15.30-17.50-20.20 La verita’ nascosta 20.05-22.10 VIA FORNACE DEI GORGHI - TEL. 0309913670
Polisse 22.30 Benvenuti al Nord 17.00-19.30-22.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.40-21.55 The Iron Lady 21.30
40 carati 16.45-19.05-21.20 Com’e’ bello far l’amore 20.15-22.45 MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA
Midnight in Paris 15.00-16.50-18.40-20.30 40 carati 17.10-19.30-21.45 Hugo Cabret 3D 20.00-22.40
Hesher e’ stato qui 22.30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 18.55 Benvenuti al Nord 18.00-20.30 THE SPACE CINEMA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA
21.50 Benvenuti al Nord 20.20-22.40 VIA MIRABELLA, 6 - TEL. 892111
Shame 15.30-17.50-20.20-22.30 Tre uomini e una pecora 16.30 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
GLORIA MULTISALA I Muppet 16.50 Hugo Cabret 18.40-21.20 Tre uomini e una pecora 17.55-20.20-22.40
The Iron Lady 19.25-21.45 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.05-22.35 Benvenuti al Nord 16.30-19.00-21.30
CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908 Millennium - Uomini che odiano le donne 16.50 ORZINUOVI STARPLEX ORZINUOVI
Benvenuti al Nord 15.10-17.40-20.10-22.30 Millennium - Uomini che odiano le donne 17.45-21.00 Com’e’ bello far l’amore 20.10 Benvenuti al Nord 17.20-19.50-22.20
Hugo Cabret 3D 16.35-19.20-22.05 VIA LOMBARDIA 26/28 - TEL. 030943605 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.45-22.00
L’industriale 10.30 Immaturi - Il viaggio 22.30 Benvenuti al Nord 20.15-22.35
Tre uomini e una pecora 15.30-17.50-20.35-22.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.50-20.10-22.30 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 16.55 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 16.20
Benvenuti al Nord 16.30-19.00-21.30 Tre uomini e una pecora 20.40-22.40 19.10-22.00
MEXICO Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.00-21.45 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.10-22.40
VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 18.30-21.15 Underworld - Il risveglio 3D 19.55-22.05 Hugo Cabret 3D 17.15-19.55-22.35
Tre uomini e una pecora 16.55-19.15-21.35 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.10 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.40-19.30
Io sono Li 14.10 Hugo Cabret 16.35 40 carati
Com’e’ bello far l’amore 19.40 20.20-22.30 22.20
The Help 16.00-18.40-21.15 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 16.30
ACAB - All Cops Are Bastards 17.10-21.55 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.40-22.40 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.50-20.10-22.30
ODEON - THE SPACE CINEMA 19.15-22.00 Hugo Cabret 20.10-22.35
VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111 LISSONE UCI CINEMAS LISSONE ACAB - All Cops Are Bastards 40 carati 17.30-19.55-22.15
Com’e’ bello far l’amore 12.00-14.25-17.00-19.35-22.10 VIA MADRE TERESA - TEL. 039 484767
17.30-19.50-22.15
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.50-20.40
COMO SONDRIO
Benvenuti al Nord 12.10-14.15-17.20-19.55-22.30 Tre uomini e una pecora 17.20-20.00-22.20 Benvenuti al Nord 16.40-19.10-21.40 ASTRA EXCELSIOR
Hugo Cabret 3D 13.00-16.00-19.00-22.00 ACAB - All Cops Are Bastards 17.20-20.00-22.25 V.LE GIULIO CESARE, 3 - TEL. 031261234 VIA C. BATTISTI - TEL. 0342215368
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 13.55-16.45 40 carati 17.30-19.50-22.10 BERGAMO Cineforum 15.30 The Iron Lady 21.00
19.35-22.25 Hugo Cabret 3D 17.20-20.00-22.45 CONCA VERDE The Iron Lady 21.00 STARPLEX SONDRIO
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 11.50 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.10-20.00 VIA MATTIOLI, 1 - LOC. LONGUELO - TEL. 035251339 GLORIA VIA VANONI, ANGOLO VIA TONALE - TEL. 0342214709
I Muppet 12.00-14.30 22.45 This Must Be the Place 21.00 VIA VARESINA, 72 - TEL. 0314491080 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.10
The Iron Lady 17.05-19.40-22.15 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.40-20.15-22.35 The Help 21.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 21,00 Com’e’ bello far l’amore 21.20
Millennium - Uomini che odiano le donne 11.55-15.15 Benvenuti al Nord 17.40-20.10-22.40 DEL BORGO CANTU’ CINELANDIA MULT. CANTU’ 2000 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 21.15
18.40-22.05 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.00 PIAZZA S. ANNA 51 - TEL. 035270760 CORSO EUROPA 23 - TEL. 031710039 Tre uomini e una pecora 21.20
Tre uomini e una pecora 11.55-15.05-17.35-20.00-22.20 Millennium - Uomini che odiano le donne 19.10-22.20 Almanya - La mia famiglia va in Germania 21.00 Tre uomini e una pecora 20.20-22.40 MORBEGNO CINEMA TEATRO IRIS
ACAB - All Cops Are Bastards 12.05-14.40-19.50-22.25 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.00 MULTISALA SAN MARCO Benvenuti al Nord 20.10-22.40 VIALE AMBROSETTI 27 - TEL. 0342611711
Immaturi - Il viaggio 17.15 19.50-22.40 P.LE REPUBBLICA 2 - TEL. 035240416 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00 Hugo Cabret 3D 21.15
40 carati 12.25-14.50-17.15-19.45-22.15 Benvenuti al Nord 22.10 Hugo Cabret 3D 20-00-22.30 MONTANO LUCINO UCI CINEMAS MORBEGNO CINEMA TEATRO PEDRETTI
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.30 Com’e’ bello far l’amore 19.50 Benvenuti al Nord 20.15-22.30 VIA VARESINA - TEL. 892960 PIAZZA MATTEI 1 - TEL. 0342610161
22.00 I Muppet 17.20 STUDIO CAPITOL Millennium - Uomini che odiano le donne 19.00-22.15 Com’e’ bello far l’amore 3D 21.15
ORFEO MULTISALA Com’e’ bello far l’amore 17.20 VIA TASSO, 41 - TEL. 035248330 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.20 MORBEGNO CINEMA 3
VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039 Immaturi - Il viaggio 20.00-22.30 Albert Nobbs 20.15-22.30 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.30 VIALE AMBROSETTI, 25 - TEL. 0342610161
Com’e’ bello far l’amore 15.15-17.40-20.05-22.30 MELZO ARCADIA MULTIPLEX Com’e’ bello far l’amore 20.30-22.30 22.30 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.15
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.45-17.20 VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444 The Iron Lady 20.15-22.30 Hugo Cabret 3D 17.10-19.50-22.40 TIRANO CINEMA TEATRO MIGNON
19.55-22.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.20-22.40 CORTENUOVA CINESTAR MULTIPLEX CORTENUOVA I Muppet 17.25 PIAZZA MARINONI 1 - TEL. 0342705454
Hugo Cabret 3D 14.50-17.20-19.50-22.30 Benvenuti al Nord 20.00-22.20 VIA TRIESTE, 15 - TEL. 0363992244 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.50-22.40 Tre uomini e una pecora 21.15
PALESTRINA Millennium - Uomini che odiano le donne 22.10 Millennium - Uomini che odiano le donne The Iron Lady 17.25-19.50
VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 026702700 Hugo Cabret 19.50-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma
21.10
20.10-22.40 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.45-20.10-22.30 VARESE
Sette opere di misericordia 16.30-18.45-21.00 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.10-22.50 Hugo Cabret 20.10-22.35 40 carati 17.40-20.05-22.35 MULTISALA IMPERO
PLINIUS MULTISALA Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 21.00 Benvenuti al Nord 20.15-22.35 La verita’ nascosta 18.00-20.20-22.40 VIA BERNASCONI 13 - TEL. 0332284004
VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103 MONZA MULTISALA CAPITOL Tre uomini e una pecora 20.40-22.40 Benvenuti al Nord 17.20-20.00-22.10-22.40 Benvenuti al Nord 17.40-20.10-22.40
Hugo Cabret 15.00-17.30-20.10-22.30 VIA A. PENNATI 10 - TEL. 039324272 40 carati 20.20-22.30 Com’e’ bello far l’amore 17.15-20.00-22.15 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.45-22.30
Com’e’ bello far l’amore 15.30-17.50-20.20-22.30 Hugo Cabret 3D 21,15 COSTA VOLPINO Tre uomini e una pecora 17.30-20.10-22.30 Hugo Cabret 3D 17.00-19.55-22.35
IRIDE VEGA
Albert Nobbs 15.00-17.30-20.20-22.30 The Iron Lady 21,15 VIA TORRIONE, 2 - TEL. 035971717 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 17.00-
The Iron Lady 15.30-17.50-20.20-22.30 MONZA MULTISALA METROPOL Le nevi del Kilimangiaro 21.00
CREMONA 19.50-22.35
Benvenuti al Nord 15.30-17.50-20.10-22.30 VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.45-22.00 CINEMA CHAPLIN Millennium - Uomini che odiano le donne 19.00-22.10
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 15.00-18.00 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.15-22.30 VIA ANTICHE FORNACI 58 - TEL. 0372453005 Tre uomini e una pecora 17.20-20.00-22.30
CURNO UCI CINEMAS CURNO
21.00 La kryptonite nella borsa 21.15 Albert Nobbs 21.15 Com’e’ bello far l’amore 17.20-20.00-22.30
VIA LEGA LOMBARDA, 39 - TEL. 892960
UCI CINEMAS BICOCCA Tre uomini e una pecora 20.00-22.30
Com’e’ bello far l’amore 3D 17.30-20.00-22.30 FILO L’arte di vincere 16.50-19.35-22.15
VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960 MONZA MULTISALA TEODOLINDA ACAB - All Cops Are Bastards 20.00-22.30 P.ZZA FILODRAMMATICI, 1 - TEL. 0372411252 I Muppet 17.30-20.00-22.30
Albert Nobbs 14.30-17.10-19.40-22.15 VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788 I Muppet Tre uomini e una pecora 21.15 NUOVO
17.10
Com’e’ bello far l’amore 14.20-17.10-19.40-22.10 Benvenuti al Nord 20.10-22.30 SPAZIOCINEMA CREMONA PO VIA DEI MILLE, 39 - TEL. 0332237325
Millennium - Uomini che odiano le donne 18.00-21.40
Hugo Cabret 3D 14.00-17.00-19.50-22.40 Albert Nobbs 20.15-22.30 VIA CASTELLEONE, 108 - TEL. Il cuore grande delle ragazze 15.30-21.00
Hugo Cabret 3D 17.00-19.50-22.45
I Muppet 17.00 PADERNO DUGNANO AREA METROPOLIS Benvenuti al Nord 19.50-22.40 Benvenuti al Nord 17.30-20.00-22.30 Albert Nobbs 18.15
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 13.55 VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.20-20.00 SALA FILMSTUDIO 90
I Muppet 17.10
19.45-22.35 A.I. Intelligenza artificiale 21.00 22.40 VIA DE CRISTOFORIS 5 - TEL. 0332830053
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.10
ACAB - All Cops Are Bastards 14.25-17.15-20.00-22.30 Albert Nobbs 21.15 40 carati 17.50-22.30 J. Edgar 16.00-21.00
22.20
War Horse 16.00-19.20-22.20 PADERNO DUGNANO LE GIRAFFE Tre uomini e una pecora The Iron Lady 17.30-20.10 GALLARATE CINELANDIA MULTIPLEX
17.20-20.00-22.20
Benvenuti al Nord 14.05-16.45-19.40-22.15 VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250 Millennium - Uomini che odiano le donne 18.15-21.15 VIALE LOMBARDIA, 51 - TEL. 0331268017
40 carati 17.30-20.10-22.30
Il gatto con gli stivali 17.20 Hugo Cabret 3D 17.15-20.00-22.40 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 20.00 Tre uomini e una pecora 20.15-22.30
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.00-19.50
L’arte di vincere 19.40-22.35 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.00 The Iron Lady 20.15-22.35
22.45 22.30
L’incredibile storia di Winter il delfino 14.40 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.00-21.30 Com’e’ bello far l’amore 3D Benvenuti al Nord 20.10-22.40
Il gatto con gli stivali 13.50 I Muppet 16.30
ROMANO DI LOMBARDIA MULTISALA IL BORGO 17.50-20.20-22.40
S.S. SONCINESE - TEL. 0363903816 Hugo Cabret 3D 17.30-20.00-22.30 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.20-22.40
Millennium - Uomini che odiano le donne 15.50-19.05 Benvenuti al Nord 18.50-21.10 Hugo Cabret 3D 20.00-22.40
Com’e’ bello far l’amore 20.30-22.30 CREMA MULTISALA PORTA NOVA
22.20 ACAB - All Cops Are Bastards 19.10 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 20.00
40 carati 20.30-22.30 VIA INDIPENDENZA - TEL. 0373218411
40 carati 14.50-17.30-20.10-22.30 Immaturi - Il viaggio 16.50-21.20 22.45
Benvenuti al Nord 20.30-22.40 The Iron Lady 15.10-20.30
Hugo Cabret 16.10-19.00 Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 18.00 Le Idi di marzo 21.15
Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00 Millennium - Uomini che odiano le donne 17.20-22.30
Millennium - Uomini che odiano le donne 21.50 21.10 Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
Hugo Cabret 20.20-22.40 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.40-17.15
La verita’ nascosta 14.40-17.20-20.15-22.30 Millennium - Uomini che odiano le donne 17.30-21.00 BUSTO ARSIZIO MANZONI
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 13.50-16.00-18.05 Tre uomini e una pecora 16.30-18.30-20.30-22.30 TREVIGLIO ARISTON MULTISALA 20.00-22.30
VIA CALATAFIMI 5 - TEL. 0331677961
The Iron Lady VIALE MONTEGRAPPA - TEL. 0363419503 Benvenuti al Nord 15.30-17.45-20.25-22.40
20.10-22.30 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.30-20.00 This Must Be the Place 16.00-21.00
Tre uomini e una pecora Benvenuti al Nord 20.10-22.30 Hugo Cabret 3D 15.10-17.40-20.10-22.40
15.00-17.40-20.00-22.20 22.40
Com’e’ bello far l’amore
BUSTO ARSIZIO SOCIALE
Immaturi - Il viaggio 20.00 Benvenuti al Nord Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma 3D 19.40 15.30-17.35-20.35-22.40
17.00 P.ZZA PLEBISCITO, 1 - TEL. 0331632912
22.20
Com’e’ bello far l’amore 3D 14.40-17.50-22.40 La verita’ nascosta 19.20-21.30
Pina 21.15 LECCO Com’e’ bello far l’amore 21.15
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 14.10-17.00 The Iron Lady 17.40-20.00-22.30 SARONNO CINEMA SILVIO PELLICO
19.50-22.40 Benvenuti al Nord 17.30-20.10-22.40 Hugo Cabret 3D 19.50 NUOVO MIGNON VIA SILVIO PELLICO - TEL. 0299768659
Benvenuti al Nord 14.40-17.25-20.00-22.40 40 carati 17.00-19.10-21.20 Hugo Cabret 22.20 V.LE COSTITUZIONE, 27 - TEL. 0341366331 Gangor 21.15
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.10-19.20 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.00 Benvenuti al Nord 20.00-22.30
Com’e’ bello far l’amore 16.40-19.00-21.15 TRADATE STARPLEX TRADATE
22.15 PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO Com’e’ bello far l’amore 22.30 Com’e’ bello far l’amore 20.10-22.30 VIA DELLA FORNACE CORTELLEZZI
UCI CINEMAS CERTOSA VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 19.50-22.20 OSNAGO SALA SIRONI Millennium - Uomini che odiano le donne 21.00
VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960 La verita’ nascosta 17.25-19.50-22.10 I Muppet 17.30 VIA GORIZIA 6 - TEL. 03958093 Benvenuti al Nord 20.10-22.25
Mission Impossible - Protocollo Fantasma 16.50-19.50 Benvenuti al Nord 18.30-21.30 The Iron Lady 20.10 L’industriale 21.00 Com’e’ bello far l’amore 3D 20.45-22.45
22.40 Com’e’ bello far l’amore 3D 17.30-20.00-22.20 BRESCIA LODI Hugo Cabret 20.05-22.35
Alvin Superstar 3 - Si salvi chi puo’! 17.00 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 17.00-19.50 METROPOL DEL VIALE Com’e’ bello far l’amore 20.05-22.05
Millennium - Uomini che odiano le donne 19.05-22.20 22.40 VIA GALILEO GALILEI, 56 - TEL. 030/305828 VIALE RIMEMBRANZE, 10 - TEL. 0371426028 Mission Impossible - Protocollo Fantasma 20.00-22.30
Com’e’ bello far l’amore 3D 22.30 Hugo Cabret 3D 17.15-20.00-22.45 Albert Nobbs 19.00-21.15 Benvenuti al Nord 21.15 Tre uomini e una pecora 20.15-22.15
Mercoledì 15 febbraio 2012