Sei sulla pagina 1di 4

A VV .

L UIGI A DINOLFI
PATROCINANTE IN CASSAZIONE

SPECIALIZZATO IN DIRITTO AMMINISTRATIVO


E SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE
81100 CASERTA - Via G. M. Bosco, 4
Tel. 0823/329420 Fax 0823/322421
E-mail: studioadinolfiluigi@libero.it

Caserta, giovedì 6 novembre 2008

Spett.le
Regione Campania
Assessorato all’Ambiente
Via De Gasperi n. 28
Rif. n. 435/LA/lp
80134 - N A P O L I

e p.c. Spett.le
Procura della Repubblica
c/o Tribunale di Napoli
sez. Reati Ambientali.
Palazzo di Giustizia
Centro Direzionale
– NAPOLI (NA)

Oggetto: Del. G.R. n. 2013/08 di approvazione delle linee programmatiche


2008/13 per la gestione dei rifiuti urbani

La presente in nome e per conto di Comitato Parco Cerasola e Centura-


no in persona del Presidente sig.ra Giovanna Maietta, che agisce anche in proprio
e nella qualità di residente in Centurano – Caserta alla Via Pasteur n. 38, Comitato
di San Clemente in persona del presidente sig. Giovanni Murgia, che agisce an-
che in proprio e nella qualità di residente in San Clemente – Caserta alla via Citta-
della n. 8, che sottoscrivono la presente in segno di accettazione e ratifica per evi-
denziarVi quanto segue.
La giunta regionale il 15 ottobre 2008 ha approvato le linee programma-
tiche 2008-13 per la gestione dei rifiuti urbani predisposte dall’assessorato re-
gionale all’ambiente. Alla pagina 4 del documento redatto dall’assessorato al-
l’ambiente si indicano i cementifici come possibili inceneritori di CDR (combu-
stibile derivato dai rifiuti), utenze terze e non dedicate allo smaltimento dei rifiu-
ti. Alla pagina 32 si fa riferimento a una richiesta di conferimento ufficiale
avanzata dalle tre cementerie campane, prevedendo una combustione di
300.000 t/a. La delibera di giunta n. 1653 che approva i criteri attuativi delle so-

COD. FISC.: DNL LGU 65M01 F839A PARTITA I.V.A.: 01799510613


(839)
A VV . L UIGI A DINOLFI

pravvenute disposizioni legislative in materia di gestione dei rifiuti urbani e


quindi anche l’incenerimento nei cementifici di Caserta e Maddaloni, non può
derogare assolutamente alla normativa nazionale vigente.
Inoltre non si riesce a comprendere come la Giunta, tramite “Linee gui-
da”, possa stabilire normative per lo smaltimento rifiuti, sostituendosi al legisla-
tore nazionale, regionale e al Commissariato di Governo ed integrando il Piano
Rifiuti e Cave.
Il decreto legge 23 maggio 2008, n. 90 convertito in legge con modifica-
zione il 14 luglio 2008, n. 123, al comma 2 dell’art. 6 prevede la co-combustio-
ne nei cementifici e nelle centrali termoelettriche di CDR-Q (combustibile da ri-
fiuti di qualità) previa conversione degli impianti CDR di cui al comma 1 dello
stesso articolo di legge, in impianti di compostaggio di qualità e per le attività
connesse alla raccolta differenziata ed al recupero, per la trasferenza dei rifiuti
urbani, nonché per la produzione di combustibile da rifiuti di qualità (CDR-Q)
da utilizzarsi in co-combustione nei cementifici e nelle centrali termoelettriche.
Il decreto legge 30 novembre 2005, n. 245, ed in particolare l’art. 1, comma 1,
ha previsto la risoluzione del contratto con le affidatarie del servizio smaltimen-
to dei rifiuti nella regione Campania, Fibe spa e Fibe Campania spa. Ai sensi
dell’ ordinanza n. 3479 del 2005 il commissario delegato aveva già accertato
previa verifiche che lo stato di conservazione e manutenzione degli impianti di
CDR siti in Caivano (Napoli), Tufino (Napoli), Giugliano (Napoli), Santa Maria
Capua Vetere (Caserta), Pianodardine (Avellino) Battipaglia (Salerno),e Casal-
duni (Benevento), non era tale da garantire il mantenimento delle autorizzazio-
ni già concesse ai fini della realizzazione degli impianti medesimi e ai fini del
loro esercizio. L’ OPCM n. 3481 del 30 Novembre 2005 autorizzava l’esercizio
degli impianti solo per la produzione di tritovagliato, declassando la frazione
prodotta dagli impianti campani da CDR (CER 191210) a frazione secca (CER
191212) e la FOS (CER 190503) a frazione umida (CER 190501). La CTU del-
la dottoressa Maura Sanna depositata nel 2004 alla Procura della Repubblica
di Napoli dimostrava che il prodotto degli impianti campani non è CDR cosi
come previsto dal decreto ministeriale del 5 febbraio 1998. L’art. 74 del decre-
to legislativo n. 112/98 al comma 2 attribuisce alle Regioni, sentiti gli enti locali
il compito di individuare le aree caratterizzate da gravi alterazioni degli equilibri

COD. FISC.: DNL LGU 65M01 F839A 2 PARTITA I.V.A.: 01799510613


A VV . L UIGI A DINOLFI

ecologici nei corpi idirici, nell’atmosfera e nel suolo che comportano rischio per
l’ambiente e la popolazione. Il 30 giugno 2006 è entrato in vigore il piano regio-
nale delle attività estrattive che all’ art. 27 e 28 vengono dichiarate aree di crisi
e zona altamente critiche le aree in cui ricadono le attività estrattive di Caserta
e Maddaloni e in cui insistono due cementifici di cui si prevede la consequen-
ziale delocalizzazione a dismissione obbligatoria dell’attività estrattiva ai sensi
delle n.d.a del PRAE e/ o ai sensi della recente legge regionale approvata il
22 ottobre 2008. La deliberazione della giunta regionale n. 1500 del 19 settem-
bre 2008 conferma l’interesse pubblico alla procedura di delocalizzazione del-
l’attività estrattiva ed industriale della società Cementi Moccia spa. Le attività
dei cementifici risultanti industrie insalubri di prima classe per emissioni delle
polveri sospese respirabili PM10 è sottoposta alla disciplina del decreto n. 203
del 24 maggio 2008 e del decreto n.351 del 4 Agosto 1999. Ai sensi del decreto
2/04 2002 n. 60 deve essere effettuato il controllo delle polveri sottili respirabili
PM10 per la determinazione in continuo delle polveri di immissione del cemen-
tificio. Dagli ultimi riscontri avuti dal CRIA (Centro regionale Inquinamento at-
mosferico) e dall’ARPAC (agenzia regionale protezione ambientale della Cam-
pania) si accerta che nelle aree interessate da cave e cementificio non si è
provveduto ad effettuare il rilevamento delle PM10 (nota del CRIA del 29/09/08
prot. N. 7765 e nota e trasmissione relazione tecnica su sopralluoghi e misura-
zioni di polveri effettuate dall’ARPAC prot. N. 530 del 21 gennaio 2008 e tra-
smesse alla polizia municipale). Pertanto nel presentare alla delibera in ogget-
to
formale opposizione si diffida
la Regione Campania dall’autorizzare con qualsiasi atto le ditte Cementi
Moccia spa e Cementir srl rispettivamente operanti nei comuni di Caserta e
Maddaloni, aree altamente urbanizzate, ad incenerire nei cementifici qualsiasi
tipologia di rifiuti finora prodotti nella regione Campania e dagli impianti di
CDR.
Tanto si comunicava anche alla Procura della Repubblica per quanto di
competenza.
Distinti saluti
Comitato Parco Cerasola-Centurano avv. Luigi Adinolfi

COD. FISC.: DNL LGU 65M01 F839A 3 PARTITA I.V.A.: 01799510613


A VV . L UIGI A DINOLFI

Sig. Giovanna Maietta

Comitato di San Clemente


Sig. Giovanni Murgia

COD. FISC.: DNL LGU 65M01 F839A 4 PARTITA I.V.A.: 01799510613

Potrebbero piacerti anche